La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto
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9. Raccomandazioni<br />
Le raccomandazioni intendono rappresentare un primo contributo dell’ARSS verso il<br />
miglioramento continuo dei servizi sanitari dedicati alla <strong>maternità</strong> <strong>nel</strong> <strong>Veneto</strong>. Le<br />
raccomandazioni non hanno né l’obiettivo né la pretesa di costituire una strategia; più<br />
semplicemente intendono essere dei suggerimenti espliciti ed utili alla formulazione di un<br />
disegno complessivo. Rappresentano perciò spunti che non esauriscono le possibili misure<br />
adottabili. Inoltre devono essere discusse, prima della loro adozione ed a seconda delle<br />
tematiche, con i rappresentanti politici Regionali e locali, particolarmente i sindaci, i<br />
cittadini e le società scientifiche di ginecologia, anestesiologia, neonatologia e delle<br />
ostetriche. In altre parole deve essere costruito un percorso che coinvolga i protagonisti<br />
dello sforzo di miglioramento e li conduca verso un ampio consenso. Per ultimo, le<br />
raccomandazioni devono essere trasformate in un Piano Strategico, necessariamente<br />
allineato con il Piano Sanitario Nazionale e <strong>Regionale</strong>. Il punto di riferimento essenziale è il<br />
documento approvato <strong>nel</strong> dicembre 2010 <strong>nel</strong>l’ambito della Conferenza Stato e Regioni<br />
“Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e<br />
dell'appropriatezza degli interventi assistenziali <strong>nel</strong> percorso nascita e per la riduzione del<br />
taglio cesareo”.<br />
Come esposto <strong>nel</strong>la parte introduttiva di questo documento, le Linee Ministeriali di<br />
indirizzo definiscono criteri di accreditamento per le strutture, promuovono la carta dei<br />
servizi per il percorso nascita e l’integrazione territorio-ospedale, enfatizzano il ruolo delle<br />
ostetriche, in collaborazione con il medico di medicina generale, i consultori e le altre<br />
strutture territoriali <strong>nel</strong>l’assistenza alla gravidanza fisiologica, chiariscono il ruolo del<br />
ginecologo <strong>nel</strong>la gestione delle gestazioni complicate, forniscono strumenti per la<br />
sicurezza e procedure di controllo del dolore <strong>nel</strong> corso del travaglio e del parto,<br />
stabiliscono un piano di formazione degli operatori, di monitoraggio e verifica dei<br />
programmi ed infine istituiscono un coordinamento nazionale permanente per il percorso<br />
nascita. Tutte queste misure devono essere progressivamente adottate <strong>nel</strong>la nostra<br />
Regione. Alcuni dei cambiamenti di seguito proposti si sovrappongono a quelli del<br />
Ministero; certi suggerimenti riguardano il livello <strong>Regionale</strong>, altri le ULSS ed altri ancora i<br />
punti parto.<br />
Un utile approccio al cambiamento è testare alcune iniziative proposte in pochi punti<br />
parto selezionati secondo il modello degli studi pilota, prima di promuoverne l’adozione in<br />
tutto il sistema. Gli studi pilota sono iniziative limitate <strong>nel</strong> tempo che intendono<br />
sperimentare l’introduzione di cambiamenti all’interno di una porzione di un sistema,<br />
dedicando attenzione e risorse specifiche, col fine ultimo di migliorare l’intero sistema. Ciò<br />
produce due vantaggi sostanziali: permette di apprendere come introdurre nuovi processi<br />
e tecniche <strong>nel</strong>l’ambito dell’assistenza materna del SSSR e forma professionisti nei nuovi<br />
approcci rendendoli preziose risorse al fine di estendere l’implementazione a tutto il<br />
sistema. <strong>La</strong> scelta di quattro o cinque punti parto per realizzare i progetti pilota dovrebbe<br />
basarsi prima di tutto sull’interesse ed entusiasmo dei rispettivi leader e dei loro team nei<br />
confronti del possibile cambiamento concordato. Il ruolo della Regione dovrebbe essere<br />
di sostegno tecnico e coordinamento <strong>nel</strong>le fasi di formulazione, implementazione e<br />
valutazione della strategia, dapprima nei punti parto pilota e quindi <strong>nel</strong>l’intero sistema di<br />
assistenza materna.<br />
Tutte le raccomandazioni qui esposte riguardano l’ambito materno, soprattutto ostetrico,<br />
tuttavia alcune sono rilevanti anche per altre specialità, chirurgiche e mediche, e per<br />
l’intero SSSR. I suggerimenti sono raggruppati attorno ai seguenti temi: sistemi informativi,<br />
analisi della qualità e sicurezza, programmazione dei servizi, miglioramento della qualità e<br />
sicurezza.<br />
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