La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto
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attraverso sistemi non infallibili, in secondo luogo perché è gestita da esseri umani, i quali<br />
pur preparati ed appassionati del proprio lavoro, hanno i limiti propri del genere umano.<br />
<strong>La</strong> sicurezza in medicina è un tema che è progredito intensamente <strong>nel</strong> corso degli ultimi<br />
dieci anni da diverse prospettive: teorica, di ricerca, strategie e risultati. In estrema sintesi,<br />
attualmente si ha cognizione sufficientemente precisa delle dimensioni importanti degli<br />
eventi avversi e degli errori in medicina e si conoscono le cause del problema, cioè le<br />
inadeguatezze sia a livello di sistemi, sia di operatori, in gruppo come nei singoli. Si<br />
conoscono anche le soluzioni, cioè le strategie tramite le quali sistemi, organizzazioni,<br />
unità operative, team e professionisti possono migliorare la sicurezza. Si conoscono infine i<br />
risultati di grande valore raggiunti in seguito all’adozione di tali mezzi.<br />
<strong>La</strong> qualità è una caratteristica di interi sistemi, direzioni strategiche, unità operative e<br />
singoli professionisti che operano secondo principi etici e scientifici. L’etica impone valori<br />
non negoziabili come il fare il bene del paziente ed evitare di danneggiarlo. <strong>La</strong> scienza<br />
offre teorie, principi e metodi che provengono da varie discipline, in primis la medicina<br />
clinica, e quindi la statistica, la psicologia individuale e dei gruppi ed il management. <strong>La</strong><br />
professionalità costituisce la sintesi tra coscienza, sapere e passione <strong>nel</strong>l’agire. Senza<br />
etica, senza tecniche e senza persistenza verso il miglioramento di qualità e sicurezza, non<br />
c’è alcuna possibilità di successo.<br />
Qualità e sicurezza non sono neppure concetti vuoti da discutere in modo distratto ed<br />
annoiato in qualche convegno al quale è necessario partecipare per esaltare i propri<br />
successi in modo autoreferenziale. Qualità e sicurezza di un servizio si riflettono in modi<br />
estremamente reali sui pazienti, fanno la differenza tra vivere in piena salute o in un istituto<br />
per disabili gravi per il resto dei giorni, tra una pronta dimissione in condizioni ristabilite ed<br />
un ricovero in rianimazione stressante e doloroso, oltre che dispendioso.<br />
Nella migliore delle ipotesi, pazienti e cittadini hanno una conoscenza molto vaga di ciò<br />
che viene loro fatto e tanto meno sono in grado di riconoscere errori o distinguere tra un<br />
evento avverso conseguente a fatalità da uno attribuibile ad errori. In altre parole, i<br />
pazienti possiedono capacità molto limitate di comprensione riguardo patologie,<br />
appropriatezza, diagnosi, pratiche cliniche e risultati accettabili, eccellenti o inammissibili.<br />
Cittadini e pazienti non hanno idee precise nemmeno su questioni relativamente semplici<br />
quali: il travaglio di parto è durato troppo a lungo? E’ stato troppo doloroso ? Tanto meno<br />
sanno valutare se gli eventuali danni alla mamma, dalle lacerazioni del perineo alla<br />
rottura d’utero, od al feto, da una frattura della clavicola a lesioni permanenti del plesso<br />
brachiale derivano da errori o da eventi incontrollabili. Questi concetti riguardano ogni<br />
professione, il pilota o l’avvocato, il meccanico o l’ingegnere. <strong>La</strong> maggior parte dei<br />
passeggeri che salgono su di un aeroplano, ad esempio, non hanno la più pallida idea<br />
sulle procedure che i piloti adottano per librarlo in volo. Più semplicemente si fidano delle<br />
capacità di chi è ai comandi ed affidano loro con calma la propria incolumità. I cittadini,<br />
come essere umani, colgono immediatamente l’aria che si respira in un’unità operativa,<br />
di cortesia, attenzione e possibilmente di pietà umana oppure di scortesia, trascuratezza<br />
ed indifferenza.<br />
Se una persona è disposta a camminare qualche centinaio di metri in più per comprare<br />
un formaggio più saporito o scambiare due chiacchiere con un giornalaio più simpatico,<br />
tanto più dovrebbe essere disposta a percorrere 15 o 30 chilometri in più per accedere a<br />
servizi sanitari di qualità. <strong>La</strong> pianura padana è una delle aree del mondo più popolate ed<br />
anche <strong>nel</strong>la nostra Regione le distanze tra una cittadina da un’altra sono piuttosto brevi,<br />
talvolta inesistenti. Evidentemente la questione diventa relativamente spinosa <strong>nel</strong>le zone<br />
di montagna dove l’accesso ai servizi sanitari è, in rapporto alla pianura, più limitato102 . Se<br />
102 Varie popolazioni di nazioni industrializzate confrontano problemi di accesso molto più seri dei nostri, a<br />
cominciare dalla vicina Austria. Per alcune comunità del Canada, Australia e, in minor misura degli Stati Uniti,<br />
i punti parto distano anche centinaia e persino un migliaio di chilometri<br />
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