Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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fondatamente, che tali sventure non sieno per terminarsi, ed aver fine così presto, ardisco di raccomandarmi umilmente alla soprallodata persona benefattrice per qualche altro caritatevole soccorso: assicurandola, che tutti supplicheremo caldamente Iddio Signor nostro clementissimo per Lei, affinché si degni di ricompensarla con donarle tutte quelle grazie spirituali, e temporali, che santamente desidera per vantaggio e bene dell’anima sua. Pregheremo pure il nostro Serafico Patriarca san Francesco, perché sia di Lei speciale avvocato innanzi al trono dell’infinita maestà del medesimo Dio. Dato nel convento di san Bernardino appresso Trento li 27 novembre 1797. L+S. Fra Gio. Grisostomo di Volano Guardiano de’ Francescani Riformati. Nota. Ho scritto questo a suggestione di chi c’impetrò, e portò a Trento l’accennata limosina, e spera di portarcene dell’altra ritornando da quella benefattrice. Ella si è la sig. Rosa de’ Paoli di Trento, figlia quondam di Gaspare, e vedova Alessandrini di Civezzano. Ora sta in Trento nello stradone di s. Francesco. Ella mi ha consigliato di farla tradurre nella lingua tedesca. Vedi num. 1205 314 . 1204. 1797 Ai Tonini di Vigolo-Baselgano. Io infrascritto attesto, che sono state fedelmente celebrate le ottanta sante Messe ordinateci li tre dello scorso gennaio dall’allora vivente sig. Valentino Tonina di Vigol- Baselga. In fede ecc. Dato nel convento di san Bernardino appresso Trento li 28 novembre 1797. L.+S. F Gio. Grisostomo di Volano Guardiano de’ Riformati di san Francesco. 1205. 1797 Al P. Filippo da Metz Tedesco Vicario di Metz Lombardo. R.P.S.L.G.C. Nell’atto, che ringrazio la P.S.R. della carità, che mi ha fatto traducendo nel tedesco quella mia letteruccia, le fo noto, che sortito un buon effetto 315 ; ed ardisco di nuovamente incomodarla pregandola di tradurmi anche la qui compiegata 316 , e di rimandarmela tradotta più presto, che può, cioè s’è possibile nel prossimo sabato. Le chiedo scusa della mia importunità, e confidando di ottenerla, senza più la riverisco, e resto. Trento 28 nov. 1797, di notte. Suo div.mo, obbl.mo servo F. Grisostomo. 1206. 1797 Al P. Gasparo da Campo Guardiano di Borgo. R.P.S.L.G.C. Senza il minimo indugio sonomi portato dal signor Giuseppe Maria Auchentoller per levare le corone ordinatemi da S.P.R., cioè nere, di legno, e di bella qualità: ma non ebbi la contentezza di ritrovarle, perché ne tiene soltanto di quelle picciole da dieci, ed io non mi arrischiai di pigliarle, perché ho sperimentato, che li nostri Fratelli non le 314 Fu consegnata la versione tedesca alla sig. Rosa li 2 dic. che portò poi cinque crosoni per noi: altri per le Orsoline, li cap. e li carnei. 315 Sopra n. 1191. 316 Sopra n. 1203. 88

icevono volentieri. Ora mancano le dette corone, perché vanno nella Moscovia. Se vuole delle menzionate picciole, e delle naranzette, o altre, che vi sieno, mi avvisi, che la servirò prontamente. E frattanto riverendola di cuore mi dico. Trento 28 novembre 1797. Dì V.P.R. cui aggiungo, che per il P. Guardiano di campo ho dovuto pigliare delle corone rosse grandi del n. 8, in mancanza delle nere grandi del detto numero. Div.mo, obbl.mo servo F. Grisostomo. 1207. 1797 Al Padre Ferdinando de’ Paoli da S. Orsola, Pergine. R.P.S.L.G.C. Alla ricerca, che mi fa, se io possa ricevere l’impegno di far celebrare circa 150 sante Messe dentro lo spazio di otto mesi, colla limosina di sette traieri l’una, le debbo rispondere con un negative, perché son più che abbastanza carico di somiglianti pesi. Anch’io ne ho esibito ad altri nostri Guardiani, ed ho ricevuto la stessa risposta. Le Messe, che vengono esibite sono molte, ed i celebranti rispettivamente pochi. Spero, che tale scarsezza non durerà poi sempre, giacché ora si ha un ordinatore in Trento, almeno per la maggior parte dell’anno 317 . La bella corda di biscotti, che mi dona, si è un nuovo effetto della sua bontà, poiché non so d’avere alcun merito. La ringrazio dunque, ed esibendomele in quel che posso, la riverisco, e resto. Trento 29 nov. 1797. Suo div.mo, obbl.mo servo F. Grisostomo. 1208. 1797 Al P. Antonio dalla Rosà Riformato. Feltre. Santo Spirito. R.P.P.C. Con singolare contento abbraccio l’occasione di servire alla P.S.R. quantunque non la conosca di vista. Sappia dunque, che senza verun ritardo sono calato in città, ed ho pigliato dallo stampatore Monauni li tre bramati Libricciuoli, de’ quali colla presente gliene fo un meschinissimo dono 318 . Siccome poi sto aspettando di momento in momento un nostro Terziario, che dall’Anaunia passerà nell’Ausugio sino a Borgo; così penso di consegnarli a lui, con una mia lettera al P. Massimo mio fratello dimorante nel convento di Borgo, affinché li faccia passare sino a Feltre o per mezzo di qualche feltrino, oppure per la posta di quel luogo. Desidero, che le giungano presto; e rispondendole che rapporto alla bramatissima pace noi non sappiamo più de’ feltrini, mi esibisco ad ulteriori suoi comandi, e la riverisco. Trento, s. Bernardino 30 novembre 1797. Di S.P.R. Um.mo, div.mo, oss.mo servo in Cristo F. Gio Grisostomo di Volano Guardiano de’ Minori Riformati. 1209. 1797 Al Padre Massimo di Volano. Borgo. 317 Monsignor Suffraganeo vescovo di Iasso Emmanuele Conte di Thunn. 318 L’Indovino inglese. La Galleria delle stelle. Il Contadino astrologo. Tutti e tre con istanza richiesti da monsig. Panigai arcidiacono della cattedrale di Ceneda, cui professa molti doveri il detto P. Antonio già Guardiano di Feltre ecc. I detti libricciuoli unitamente alla mia lettera sono giunti al detto Padre in Feltre li 9 dicembre.

fondatamente, che tali sventure non sieno per terminarsi, ed aver fine così presto,<br />

ardisco di raccomandarmi umilmente alla soprallodata persona benefattrice per qualche<br />

altro caritatevole soccorso: assicurandola, che tutti supplicheremo caldamente Iddio<br />

Signor nostro clementissimo per Lei, affinché si degni di ricompensarla con donarle<br />

tutte quelle grazie spirituali, e temporali, che santamente desidera per vantaggio e bene<br />

dell’anima sua. Pregheremo pure il nostro Serafico Patriarca san Francesco, perché sia<br />

di Lei speciale avvocato innanzi al trono dell’infinita maestà del medesimo Dio.<br />

Dato nel convento di san Bernardino appresso Trento li 27 novembre 1797.<br />

L+S. Fra Gio. Grisostomo di Volano<br />

Guardiano de’ Francescani Riformati.<br />

Nota. Ho scritto questo a suggestione di chi c’impetrò, e portò a Trento l’accennata<br />

limosina, e spera di portarcene dell’altra ritornando da quella benefattrice. Ella si è la<br />

sig. Rosa de’ Paoli di Trento, figlia quondam di Gaspare, e vedova Alessandrini di<br />

Civezzano. Ora sta in Trento nello stradone di s. Francesco. Ella mi ha consigliato di<br />

farla tradurre nella lingua tedesca. Vedi num. 1205 314 .<br />

1204. 1797<br />

Ai Tonini di Vigolo-Baselgano.<br />

Io infrascritto attesto, che sono state fedelmente celebrate le ottanta sante Messe<br />

ordinateci li tre dello scorso gennaio dall’allora vivente sig. Valentino Tonina di Vigol-<br />

Baselga. In fede ecc. Dato nel convento di san Bernardino appresso Trento li 28<br />

novembre 1797.<br />

L.+S. F Gio. Grisostomo di Volano<br />

Guardiano de’ Riformati di san Francesco.<br />

1205. 1797<br />

Al P. Filippo da Metz Tedesco Vicario di Metz Lombardo.<br />

R.P.S.L.G.C.<br />

Nell’atto, che ringrazio la P.S.R. della carità, che mi ha fatto traducendo nel tedesco<br />

quella mia letteruccia, le fo noto, che sortito un buon effetto 315 ; ed ardisco di<br />

nuovamente incomodarla pregandola di tradurmi anche la qui compiegata 316 , e di<br />

rimandarmela tradotta più presto, che può, cioè s’è possibile nel prossimo sabato. Le<br />

chiedo scusa della mia importunità, e confidando di ottenerla, senza più la riverisco, e<br />

resto. Trento 28 nov. 1797, di notte.<br />

Suo div.mo, obbl.mo servo<br />

F. Grisostomo.<br />

1206. 1797<br />

Al P. Gasparo da Campo Guardiano di Borgo.<br />

R.P.S.L.G.C.<br />

Senza il minimo indugio sonomi portato dal signor Giuseppe Maria Auchentoller<br />

per levare le corone ordinatemi da S.P.R., cioè nere, di legno, e di bella qualità: ma non<br />

ebbi la contentezza di ritrovarle, perché ne tiene soltanto di quelle picciole da dieci, ed<br />

io non mi arrischiai di pigliarle, perché ho sperimentato, che li nostri Fratelli non le<br />

314<br />

Fu consegnata la versione tedesca alla sig. Rosa li 2 dic. che portò poi cinque crosoni per noi: altri per le<br />

Orsoline, li cap. e li carnei.<br />

315<br />

Sopra n. 1191.<br />

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Sopra n. 1203.<br />

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