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Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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Di V.P.R. cui aggiungo, essere morto oggidì il P. Adriano, come scrivo in questo<br />

stesso tempo al suo Padre Guardiano 264 .<br />

Div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Giangrisostomo da Volano Guardiano indegnissimo.<br />

1165. 1797<br />

Al P. Guardiano di Roveredo. Roveredo. S. Rocco.<br />

R.P.<br />

Rendo avvisata, e certa la P.S.R., che oggidì alle nove di mattina, munito a tempo<br />

de’ santi Sagramenti, dopo una breve agonia, rese l’anima al Signor Iddio il nostro<br />

Padre Adriano. Io dunque lo raccomando alla P.S.R. ed alla religiosa di lei famiglia, per<br />

li soliti, e supererogatori suffragio; e riverendola resto. Trento 16 ottobre 1797.<br />

Di S.P.R. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Gio. Grisostomo da Volano<br />

Guardiano indegno.<br />

NB. A questo Guardiano ho scritto diversamente, perché il defunto fu membro di<br />

quel convento, suddito di quel Guardiano, e perché... Basta. Il Guardiano fu il P. Gio.<br />

Vincenzo Lutz di Roveredo, il quale mi rispose, come anche tutti gli altri.<br />

1166. 1797<br />

Al Padre Gioachino da Pressano Ministro Provinciale. Metz Lombardo.<br />

M.R.P. Benedicite.<br />

Nell’ultima mia scrissi alla P.S.M.R. che il P. Adriano stava guardando il letto: ora<br />

le fo sapere, che iermattina è morto, e che oggidì gli abbiamo data la sepoltura.<br />

Nell’atto, che io stava colla cotta, e stola raccomandandogli l’anima venni chiamato da<br />

un signore, il quale in nome de’ signori Conti Melchiori, e Malfatti mi pregò, che<br />

mandassi un nostro infermiero ad assistere al signor Conte Ernesto Melchiori infermo di<br />

febbre maligna in Trento; ma dovetti scusarmi con dire, che avevamo un moribondo, e<br />

ch’eravi un infermiero solo. Andai poi dopo il vespro a visitare il lodato signor Conte<br />

infermo, e non mi fu detto altro. Rapporto al P. Maurizio, che sta con sua sorella in casa<br />

Ambrosi di Borgo, e vive sotto la cura del signor medico Troger, le fo noto, che<br />

d’ordine del R.mo sig. Provicario Generale ho scritto a Borgo, perché gli venga<br />

insinuato, che sua Altezza R.ma, desiderando, che ricuperi la primiera sua salute con<br />

una cura comoda, per l’imminente anno scolastico lo dispensa dalla cattedra del suo<br />

seminario, per al quale ha già destinato un supplimentario interinale. Il Padre Guardiano<br />

d’Arco ha mandato il suo uomo di convento, cui consegnando la quota Caldarica,<br />

riserverò la porzione, che tocca alla P.S.M.R. Non è ancora ritornato da Insprugg il<br />

nostro Direttorio monastico 265 ; bensì l’altro diocesano, cui ho dovuto inserire di nuovo la<br />

festa del SS. Cuore di Gesù, la quale, a detta eziandio del sig. Provicario, dovrassi<br />

inserire anche nel nostro. La prego della sua serafica benedizione, e resto. Trento 17<br />

ottobre 1797.<br />

Suo umil.mo, obbl.mo, obbed.mo servo, e suddito<br />

F. Grisostomo.<br />

264 Il P. Attanasio ha ricevuto la presente ai 22 e subito ha eseguito la commissione. Così mi ha scritto li 23 da<br />

me ricevuta li 29 ottobre. Il P. Maurizio poi è morto nel nostro convento delle Grazie presso Arco li 26 febbraio del<br />

1798 di sua età <strong>59</strong>. Andò professore di fisica al seminario li 31 ottobre 1774. Nacque li 26 aprile 1739. Vestì l’abito<br />

nostro li 19 ottobre 1757.<br />

265 Ritornò li 19 ottobre, segnato in Insprugg li 3 ottobre, giunto a Roveredo li 13 il nostro.

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