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Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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divini officii pro anno proxime futuro 1798 typis edendorum ad usum dioecesis<br />

tridentinae, ac suae Provinciae Sancti Vigilii, pulsatur opportuna ac importuna a<br />

typographo, qui eadem ante medium decembris imprimere debet. Nequit autem illi<br />

satisafcere, ac moram gerere, quia etsi mense augusto ad EE.VV. missa fuerint pro<br />

approbatione; nondum tamen eadem huc rediisse compertum habet. Quapropter debita<br />

cum reverentia petit, num reapse ad EE. VV. pervenerint, numve remissa huc fuerint? Si<br />

enim in via periissent, illa denuo componere cogeretur, quum nullum eorum exemplum<br />

teneat, et quidem in angustia temporis, ipsiusque calamitosi ob strepitus, ac tumultus, et<br />

timores bellicos etc. Datum Tridenti die 15 octorbris 797.<br />

Non l’ho spedita perché li Direttori sono venuti senza di essa 261 .<br />

1163. 1797<br />

Ai PP. Guardiani di Pergine, Campo, Arco, Borgo, Mezzo, Cles. Cavalese.<br />

Rev. Padre.<br />

Rendo avvisata, e certa la P.S.R. che oggidì alle nove di mattina, in questa<br />

infermeria, munito a tempo de’ santi Sagramenti, e sempre presente a sestesso, dopo<br />

una breve agonia, rese l’anima al Signor Iddio il nostro P. Adriano Seppi da Ruffredo,<br />

in età d’anni 66. Egli venne qua da Roveredo nel giorno decimo dello scorso settembre,<br />

non già per trovare rimedio al suo male giallo, e ai suoi mali di fegati; ma bensì, come<br />

protestommi con sua lettera innanzi di venire, per lasciare le sue ossa tra quelle de’ suoi<br />

confratelli 262 . Celebrò la santa Messa, stentatamente però, sino alla festa del P.S.<br />

Francesco: e stette sempre quietissimo aspettando la sorella morte per fare la volontà<br />

divina. Io credo d’avere tutto il motivo di sperare in bene di lui 263 . Tuttavolta lo<br />

raccomando alla P.S.R. ed alla di Lei religiosa famiglia, perché se mai avesse qualche<br />

bisogno, l’aiutino coi suffragi statutari, ed anche supererogatori. Egli ha servito bene<br />

molti anni alla nostra santa madre Religione, e per quanto so, non le recò mai alcun<br />

dispiacere. Confido nella loro carità fraterna, e raccomandando loro anche la mia<br />

meschinità, mi protesto. Trento 16 ottobre 1797.<br />

Dì S.P.R. Div.mo servo nel Signore<br />

F. Giangrisostomo da Volano Guardiano indegno.<br />

NB. Giunse a Borgo questa li 22 ottobre, spedita da Trento li 18.<br />

1164. 1797<br />

Al Padre Attanasio da Sardagna. Borgo.<br />

R.P.<br />

Contra mia voglia mi ritrovo incombenzato dal R.mo signor Provicario Generale di<br />

commettere a V.P.R. l’insinuare al Padre Professore Maurizio di Borgo, che Sua<br />

Altezza R.ma, bramando il di lui ristabilimento nella salute primiera, mediante una<br />

comoda curagione, la dispensa per il prossimo anno scolastico dalla cattedra del suo<br />

seminario, per cui ha già preparato un altro, che frattanto supplisca. La prego dunque<br />

d’eseguire una cosifatta commissione: come pure di farmi poi sapere per certo, che<br />

l’abbia eseguita: e riverendola resto. Trento 16 ottobre 1797.<br />

261 Signatum fuit dioecesanum Oeniponti die 3 octobris. Rediit Tridentum die 14 octobris et monasticum<br />

signatum parietr die 3 octobris, rediit Tridentum die 19 octobris intactum utrmque.<br />

262 Perché in Roveredo i morti si seppelliscono lungi dal convento insieme cogli eretici.<br />

263 Una volta chiese di andare tra gl’infedeli, ma non gli fu accordato. Così ricavo da una di lui lettera, con cui<br />

dimandò d’andare in Toscana per apprendere la predicazione.<br />

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