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Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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intendo con dispiacere, che ne ha spedito una sola; e ricercata la cagione di tale<br />

mancanza, ebbi per risposta, che teneva proibizione da F. Abbondanzio di non dar via<br />

china a chiunque. Essendo ritornato F. Abbondanzio, quantunque io non abbia autorità 238<br />

rapporto alle cose della specieria, l’ho esortato di servire V.S.Ill.ma, e quindi insieme<br />

colla presente gliene manda un’altra oncia, scusandosi, che non può darne di più, perché<br />

a motivo delle guerre sino dall’anno scorso non ha potuto ricercarne da Venezia; e che<br />

fu costretto di pigliarne anch’esso in Trento dal Larcher. Prego dunque V.S.Ill.ma, che<br />

si degni di compatirci, se non possiamo renderla interamente soddisfatta, come al certo<br />

sarebbe il nostro desiderio, ed in frettissima sulla finestra della cella per mancanza di<br />

lume 239 , riverendola resto. S. Bernardino 21 settembre 1797.<br />

Di V.S.Ill.ma Um.mo, div.mo, obbl.mo servo<br />

F. Grisostomo.<br />

1146. 1797<br />

Al P. Patrizio da Vigol-Baselga Guardiano. Campo.<br />

R.P. Guardiano S.L.G.C.<br />

Confesso, che abbiamo ricevuto in un colla sua del 25 scorso le accennate uova 240 .<br />

Le ho aggiunte alla lista delle altre ricevute antecedentemente, cui attaccherò eziandio il<br />

valore, quando favorirà di significarmelo. L’assicuro poi, che ho mandato in città il<br />

nostro Domenico col suo Cesco 241 , perché lo conduca diritto alla bottega del sig. Bortolo<br />

Sartori. Al medesimo Cesco ho consegnato i richiesti sei mazzi di Corone, che teneva<br />

già preparati. Mi spiace, che ho dovuto pigliarne tre di rosse, perché non sonovi altre di<br />

nere di quella forma 242 . Un’altra volta le spedirò il viglietto col saldo, dicendole<br />

frattanto, che costano troni 18,12. Non so perché né il P. Vicario Illuminato, né il P.<br />

Guardiano di Cles mi abbiano annunziata la morte del genitore del detto P. Illuminato.<br />

Sebbene l’accerto, che già ho fatto celebrare le tassate Messe, e fattogli anche qualche<br />

altro suffragio pubblico. Mi raccomando, la ringrazio, la riverisco, e sono. Trento 27<br />

settembre 1797.<br />

Suo div.mo, obbl.mo servo<br />

F. Grisostomo.<br />

1147. 1797<br />

Al sig. don Carlo Cocci di Trento.<br />

Io infrascritto attesto,che dai Religiosi sacerdoti di questo convento sono state<br />

celebrate cinquanta sante Messe per il defunto ill.mo cavaliere signor Domenico de’<br />

Malfatti, ordinateci dal molto rev. signor don Carlo Cocci. In fede ecc. Dato dal<br />

convento di san Bernardino appresso Trento li 30 settembre 1797 243 .<br />

F. Giangrisostomo da Volano<br />

Guardiano de’ Riformati di s. Francesco.<br />

Nota. Ho scritto non Cozzi, ma Cocci, perché Cocci sonosi scritti due illustri<br />

scrittori Marco Antonio Coccio Sabellico morto in Venezia nel 1507, e Giodoco Coccio<br />

trevirense Gesuita morto nel 1622. Il prete è figlio del fu sig. Giuseppe Cocci cameriero<br />

238 Appartiene al P. Provinciale.<br />

239 dopo il segno dell’Avemmaria.<br />

240 non 500, ma 494.<br />

241 Il Cesco è un uomo di Campo, che spesso va per li Frati di Campo.<br />

242 Quelle del N. 8 a troni 3 e 4 soldi il mazzo. Quelle de N. 10 a troni 3 il mazzo.<br />

243 Consegnato in proprie mani li 2 ottobre.

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