Tovazzi epistolario 4 (ms 59)
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seguito nell’ultima andata a Bolgiano del mentovato capo, il quale mi ha detto, e<br />
replicato, che il sig. Giulio fu diligentissimo 232 .<br />
Attesa la facoltà lasciataci dalla P.S.M.R. rapporto alle Ordinazioni de’ nostri<br />
chierici, faremo, che sia loro dato anche il Diaconato, giacché così verrà fatto eziandio<br />
con altri.<br />
Fra Giuseppe da mercoledì sino a questa sera fu in Povo ad assistere al signor<br />
canonico Bartolommeo Conte di Lodrone infermo in casa de’ Conti Consolati. Con<br />
qualche violenza l’ho richiamato, perché F. Abbondanzio non può supplire solo a tutto,<br />
e non ha voluto accettare altri aiutanti. Ai 17 s’è allettato colla febbre fersinale il nostro<br />
servo Antonio Amech di Trento; e nella sera è venuto da Pergine all’infermeria colla<br />
quartana il P. Prosdocimo.<br />
La ex Clarissa Melania Riccioli con sua lettera mi ha pregato di raccomandare a<br />
S.P.M.R. un suo nipote di dicidotto anni, che brama di essere ammesso nella nostra<br />
Religione. Quindi glielo raccomando. Io non lo conosco punto; ma vienmi lodato dal P.<br />
David, e dal P. Damasceno, ma supponendone un altro. La zia scrive, che il giovine fu<br />
di tal sentimento anche ne’ suoi primi anni.<br />
Questa mattina è venuto da Pergine a Trento il P. Ignazio Malfatti, con F.<br />
Abbondio, chiamato nell’antecedente notte, per essere venuto avviso, che in Brunegg<br />
sia morto il sig. Domenico suo fratello, dove andò sano nell’agosto colla sua dama<br />
(Alntonia Contessa Bortolazzi) 233 . Tutto Trento parla di tal morte, e dicesi certa: sebbene<br />
io essendo stato apposta in casa Bortolazzi, fui assicurato dall’agente Pietro Longhi, che<br />
il medico Benigni ha scritto soltanto essere quasi agonizzante. In questa mattina è<br />
partita per Brunegg la fraila Teresa Bortolazzi. Io temo, che si verifichi la morte 234 .<br />
Sabato sono andati a Mezzo li due Terziari, ed è venuto quà F. Alessio. Dicono, che la<br />
vendemmia del nostro orto non arrivò ad un terzo del solito. Qui le vendemmie generali<br />
cominceranno venerdì, perché li vendemmiatori (soldati) sono troppo numerosi 235 .<br />
Questa nostra fontana è scarsissima, e se non cresce, non possiamo fare la liscia. Finisco<br />
di tediarla, pregandola genuflesso della benedizione sua paterna. Trento 19 settembre<br />
1797.<br />
Di S.P.M.R. cui aggiungo, che aspettiamo da Roveredo a fare gli esercizi spirituali<br />
il signor canonico Luigi barone Pizzini 236 .<br />
Um.mo, obbl.mo, ibbid.mo servo, e suddito<br />
F. Grisostomo.<br />
1145. 1797<br />
Al sig. Conte Andrea Salvetti di s. Lazaro. Villazzano.<br />
Ill.mo sig. sig. e padrone graziosissimo.<br />
Questa mattina in mancanza di F. Abbondanzio ho aperto io la lettera di V. S.<br />
Ill.ma, la portai tostamente a F. Giuseppe, e gl’ingiunsi di fare quanto in essa si<br />
conteneva, supponendo, che spedisse le tre oncie richieste di china 237 . Ora soltanto<br />
come stia la cosa, e poi darmi pronto riscontro in Fieme affinché possa rispondere al P. Guardiano. Su di ciò parli con<br />
F. Gervasio, che sa la cosa. Ho ricevuto l’ultima sua coll’occhiusa “Al cittadino”.<br />
232 Con data di Bolzano 14 ottobre 1797 li sigg. Lanner , e Knoll confessano, che dai sigg. Giuseppe Foresti, e<br />
Comp. di Trento non hanno ricevuto i detti fiorini bensì dal P. Guardiano de’ Riformati di Bolzano.<br />
233 Il P. Ignazio è ritornato a Pergine li 25 settembre di mattina.<br />
234 Morì li 19 settembre all’una circa di mattina in Brunegg nella Pusteria, essendo di ritorno a Trento.<br />
235 Cominciarono nel venerdì 29 settembre.<br />
236 Venne li 21 di mattina. Partì li 27 dopo pranzo.<br />
237 Per la moglie, e figlia inferme.<br />
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