Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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Al P. Gasparo da Campo. Roveredo. S. Rocco 19 . R.P.S.L.G.C. Sperando, che ora, od in breve, le poste ripiglino il loro corso, almeno fino costà, scrivo questo, ed inchiudo in esso il rescritto 20 richiesto da S.P. in ordine al suo impegno sacro di confessore. Desidero, che le arrivi presto, e franco; e raccomandandomi in precibus, le aggiungo ad abundantiam, et casu quo etc. che ai nove del corrente in Pergine ha cessato di vivere il nostro seniore P. Luigi Bertolini di Pergine, in età dì anni 81, e la riverisco. Trento s. Bernardino 14 settembre 1796. Suo div.mo, obbl.mo servo in Cristo F. Grisostomo. 1037. 1796 Alla M. Giacinta Maria Tabarelli Clarissa. Trento. Gesù, e Maria Signori Nostri clementissimi ci benedicano. Oggidì la signora contessa Costanza Tabarelli mi ha fatto sapere, ch'è andata in paradiso la signora Capitania Schertz, nata Tabarelli, e sorella amatissima di V.R. 21 Perciò subito feci risoluzione i celebrare per essa nella prossima domenica la mia Messa. Dopo ricevetti l'ambasciata di F. Placido da Melombardo sullo stesso soggetto: e quindi nell'atto, che mi chiamo a parte del dolore di V.R. l'assicuro, che celebrerò la detta Messa, posponendo in ciò il fu nostro P. Luigi da Pergine, e che in oltre proccurerò di suffragare la sua signora sorella con altre orazioni. Si consoli V.R. che la signora è morta in pace, in età molto avanzata, e col contento di lasciare dopo di sé il lodevolissimo suo signor figlio Colonnello Giuseppe Schertz 22 . Non so quando potrò venire a S. Giuseppe: bensì spero, che presto, cioè avanti l'inverno potranno ritornare a s. Michele 23 . Iddio ci usi misericordia. Non ho ancora potuto parlare col signor medico Gabrielli. Vorrei, che facesse l'attestato promesso rapporto a suor Giovanna Vanzetta, che suppongo tuttavia sana. Le sospiro la benedizione di Gesù, e Maria, unitamente alla M. Aloisia Winklerin. Amen. S. Bernardino 16 settembre 1796. 1038. 1796 Alla M. Giacinta Maria Tabarelli Clarissa. Trento. S. Giuseppe. Gesù, e Maria Signori nostri clementissimi ci benedicano. L'assicuro, che ho già celebrato la Messa, e fatti continui mementi, e che ne farò ancora per la defunta sua signora sorella. Compatisca la mancanza del signor parroco (Giandomenico Marzari piovano di s. Marai Maggiore, che ricusò di andare a darle l'Olio Santo per esser notte) 24 attesa l'ora, e le circostanze del tempo (guerresco) e pensi, che così abbia destinato il Signor Iddio. Deponga poi ogni pensiero circa il regalarmi con divozionali, perché non ne voglio punto, massimamente non potendo al giorno d'oggi far uso di quella, che tengo. In vece di esse continui a diportarsi bene, e proccuri di essere la più buona Religiosa della sua santa Compagnia, mentre così godrò anch'io, mercé la fratellanza, che tra di noi passa. Questa si manifesta eziandio nella circostanza della festa di domani, poiché siccome noi abbiamo passata la festa del nostro titolare san 19 Fatto Guardiamo di Borgo nel 1797. 20 Portato sopra num. 1033. 21 Morì nella mattina de' 16 settembre 1796, e fu seppellita nella mattina de' 17 a s. Francesco. Abitò nella Contrada di s. Benedetto, rimpetto a Contrada Oriola. 22 Questi è morto nel principio del 1801 a Semelino, oppure nell'Ungheria.. 23 Non hanno potuto ritornarvi: né pure in tutto il 1797, né 1798. 24 Morì assistita soltanto da due serve. 6

Bernardino fuori del nostro convento; così anche le RR. LL. dovranno fare fuori del loro monistero quella di san Michele loro titolare; la faranno però, assai meglio, o sia molto meno malamente di quello, che abbiamo fatto noi, perché sono in un altro santo monistero. Io le raccomanderò di tutto cuore al Signor Iddio, ed a S. Michele, e loro chiederò, che sieno preservate da ulteriori mali, la pazienza ne' presenti, e di poter presto ritornare a san Michele 25 . Avrò speciale memoria anche delle Arcangele (Filippi e Lunelli). Non le dico di non voler venire al monistero, bensì che ora non so risolvermi. Io suppongo, che le cose non dureranno molto nel presente sistema: e voglio sperare qualche respiro. Già conviene star sodi ai posti, ne' quali ci ha messi Sua Divina Maestà. Offeriamoci continuamente ai di Lei santi, e giusti voleri, e confidiamo, che non cesserà mai di farci da Padre amoroso anche flagellandoci. Finisco in un colla carta augurando a Lei, ed alla M. Aloisia la più grande benedizione di Gesù, e Maria. Amen. S. Bernardino 28s settembre 1796. 1039. 1796 Al P. Pietro Paolo di Roncegno Guardiano. Arco. Le Grazie. R.P.P.C. Alla sua penultima datata 12 agosto rispondo, che la ho ricevuta solamente ai 15 dello scaduto settembre: e che io non ho alcun mezzo per far venire dall'Italia le vite desiderate (del P. Leonardo, e del Ven. Labre) non potendo avere commercio per quelle parti neppure i mercatanti. All'ultima poi pervenutami oggidì le replico quanto le ho scritto nel luglio d'ordine del P. Provinciale, cioè che le scriverà esso quando il Signor Iddio ci donerà di poter solennizzare la beatificazione del nostro P. Leonardo: e le aggiungo, che conviene aspettare la venuta dell'Indulgenza plenaria, la quale suole concedersi per tal funzione 26 ; come pure la venuta delle immagini, e de' compendi della vita. Queste cose non potranno venire finché non sarà venuta la santa pace,la quale sembra molto lontana. Senza di questa non si possono fare le sacre funzioni colla consueta solennità. Quindi noi dai cinque di settembre in qua facciamo pochissimo uso delle nostre campane, e sempre le suoniamo a rito semidoppio anche ne' giorni di prima classe. Non diamo mai botti neppure per le Messe, e per l'Indulgenza vespertina. Andiamo al Mattutino alle quattro di mattina senza suonarlo. L'Avemmaria suonasi alle cinque, e mezza, e serve di segno per la Messa prima. Nella festa del P.S. Francesco abbiamo cantato i Vespri senza cotte, la Messa senza Leviti, e pranzato senza ospiti. Non abbiamo potuto fare la cerca della lana: e temiamo anche rapporto a quella del vino, e delle altre cose. Tutti temono come vicinissima la carestia, perché sono stati, e sono ancora molti li consumatori, ed è intercetto il commercio coi paesi esteri 27 . Egli è dunque più che chiaro, non esse ora tempo di fare solennità strepitose, e dispendiose. Iddio ci abbia misericordia, ed il Beato accetti la buona volontà. a riverisco, e resto. Trento, s. Bernardino 7 ottobre 1796. Suo F. Grisostomo. 25 Ne' primi di ottobre d'ordine del magistrato furono disfatte le celle superiori di s. Michele per porre li soldati infermi in quel monastero. Così pure le inferiori. Le sedie del coro furono portate a s. Trinità in deposito. Fu pur disfatto il refettorio, il coro ecc. 26 F. Tommaso ha scritto da Roma 21 settembre che il P. postulatore non ha ancora ottenuta l'Indulgenza pel triduo: e che là dai nostri non fu ancora celebrato. Capitò la lettera da Verona in Trento li 16 ottobre. Ha scritto pure nell'ottobre che là il triduo si farà li 25-27 novembre di quest'anno 1797. 27 Le ova si vendono due carentani l'uno. Il butiro 24 e più car. la libbra. C'è una grandissima mortalità de' buoi,. Il butiro ai 12 fu venduto 30 car. la libbra in Trento. L'olio dassi a misura scarsa. Così pure il sale. La carne è poca, e trista.

Al P. Gasparo da Campo. Roveredo. S. Rocco 19 .<br />

R.P.S.L.G.C.<br />

Sperando, che ora, od in breve, le poste ripiglino il loro corso, almeno fino costà,<br />

scrivo questo, ed inchiudo in esso il rescritto 20 richiesto da S.P. in ordine al suo impegno<br />

sacro di confessore. Desidero, che le arrivi presto, e franco; e raccomandandomi in<br />

precibus, le aggiungo ad abundantiam, et casu quo etc. che ai nove del corrente in<br />

Pergine ha cessato di vivere il nostro seniore P. Luigi Bertolini di Pergine, in età dì anni<br />

81, e la riverisco. Trento s. Bernardino 14 settembre 1796.<br />

Suo div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Grisostomo.<br />

1037. 1796<br />

Alla M. Giacinta Maria Tabarelli Clarissa. Trento.<br />

Gesù, e Maria Signori Nostri clementissimi ci benedicano.<br />

Oggidì la signora contessa Costanza Tabarelli mi ha fatto sapere, ch'è andata in<br />

paradiso la signora Capitania Schertz, nata Tabarelli, e sorella amatissima di V.R. 21<br />

Perciò subito feci risoluzione i celebrare per essa nella prossima domenica la mia<br />

Messa. Dopo ricevetti l'ambasciata di F. Placido da Melombardo sullo stesso soggetto: e<br />

quindi nell'atto, che mi chiamo a parte del dolore di V.R. l'assicuro, che celebrerò la<br />

detta Messa, posponendo in ciò il fu nostro P. Luigi da Pergine, e che in oltre<br />

proccurerò di suffragare la sua signora sorella con altre orazioni. Si consoli V.R. che la<br />

signora è morta in pace, in età molto avanzata, e col contento di lasciare dopo di sé il<br />

lodevolissimo suo signor figlio Colonnello Giuseppe Schertz 22 . Non so quando potrò<br />

venire a S. Giuseppe: bensì spero, che presto, cioè avanti l'inverno potranno ritornare a<br />

s. Michele 23 . Iddio ci usi misericordia. Non ho ancora potuto parlare col signor medico<br />

Gabrielli. Vorrei, che facesse l'attestato promesso rapporto a suor Giovanna Vanzetta,<br />

che suppongo tuttavia sana. Le sospiro la benedizione di Gesù, e Maria, unitamente alla<br />

M. Aloisia Winklerin. Amen. S. Bernardino 16 settembre 1796.<br />

1038. 1796<br />

Alla M. Giacinta Maria Tabarelli Clarissa. Trento. S. Giuseppe.<br />

Gesù, e Maria Signori nostri clementissimi ci benedicano.<br />

L'assicuro, che ho già celebrato la Messa, e fatti continui mementi, e che ne farò<br />

ancora per la defunta sua signora sorella. Compatisca la mancanza del signor parroco<br />

(Giandomenico Marzari piovano di s. Marai Maggiore, che ricusò di andare a darle<br />

l'Olio Santo per esser notte) 24 attesa l'ora, e le circostanze del tempo (guerresco) e pensi,<br />

che così abbia destinato il Signor Iddio. Deponga poi ogni pensiero circa il regalarmi<br />

con divozionali, perché non ne voglio punto, massimamente non potendo al giorno<br />

d'oggi far uso di quella, che tengo. In vece di esse continui a diportarsi bene, e proccuri<br />

di essere la più buona Religiosa della sua santa Compagnia, mentre così godrò anch'io,<br />

mercé la fratellanza, che tra di noi passa. Questa si manifesta eziandio nella circostanza<br />

della festa di domani, poiché siccome noi abbiamo passata la festa del nostro titolare san<br />

19 Fatto Guardiamo di Borgo nel 1797.<br />

20 Portato sopra num. 1033.<br />

21 Morì nella mattina de' 16 settembre 1796, e fu seppellita nella mattina de' 17 a s. Francesco. Abitò nella<br />

Contrada di s. Benedetto, rimpetto a Contrada Oriola.<br />

22 Questi è morto nel principio del 1801 a Semelino, oppure nell'Ungheria..<br />

23 Non hanno potuto ritornarvi: né pure in tutto il 1797, né 1798.<br />

24 Morì assistita soltanto da due serve.<br />

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