Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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Chiesa con culto pubblico. E supponendo, che altrettanto penserà eziandio la P.V.R. la riverisco, e resto. Trento, s. Bernardino 15 maggio 1797. Suo div.mo, obbl.mo servo in Cristo F. Giangrisostomo da Volano. P.S. Oggidì 16 maggio a pieni voti restò confermato questo nostro P. Guardiano Gioachino. Domani poi verrà dato il sacro Viatico ai nostri PP. Ferdinando, e Regalato, che sono nell’infermeria colle petecchie acquistate assistendo ad infermi secolari. 1088. 1797 Al sig. Conte canonico Carlo Francesco de’ Pompeati. Trento. Ill.mo, e R.mo sig. sig. e padrone colendissimo. Ad onta della scarsezza grande di tempo, che patisco, accresciuta dalla festa corrente (di s. Bernardino titolare nostro) ho fatto la richiesta copia della scrittura romana. Rimando adunque a V.S. Ill.ma, e R.ma la detta sua scrittura insieme colla mia copia: e chiedendo scusa, se per la molta fretta ho commesso qualche sbaglio, specialmente nell’esporre le molte straordinarie breviature; con un profondo inchino mi dedico. Di s. Bernardino 20 maggio 1797 di mattina. Di V.S. Ill.ma, e R.ma Um.mo, div.mo, obbl.mo servo F. Giangrisostomo di Volano. Extra. All’Ill.mo, e R.mo sig. sig. e padrone colendissimo Il signor Conte Carlo Francesco de’ Pompeati Canonico di Trento, ed arciprete degnissimo di Civezzano presentemente in Trento 145 . Nota. La scrittura romana è un Breve di papa Pio sesto cominciante Laudabilia, e dato in Roma li dieci d’aprile 1797, Pontificatus an. 23, e diretto all’officiale generale del vescovo di Trento, col quale conferisce a Girolamo Pompeati scolare di Trento di anni 7 non compiti il Beneficio di casa Monte eretto nella chiesa parrocchiale di s. Pietro in Trento, e risegnato dal sig. Giambattista Mersi di Trento arciprete di Pergine, che ha l’obbligo della Messa quotidiana. Il Pompeati resta obbligato di farsi ordinare chierico subito che avrà compiuto il primo suo settennio. Egli è figlio del sig. Conte Giambattista fratello del canonico. Nacque in Trento li nove di novembre 1790 e fu tenuto al Battesimo dal zio Carlo. Nel Breve si nomina soltanto Hieronymus Pompeatus scholaris senza verun titolo di Conte, barone, o nobile, e senza il nome del padre. Per altro io non approvo somiglianti collazioni. Finora Girolamo è figlio unico di suo padre. La mia copia fatta in forma di libretto in quarto e di pagine 9 scritte. Il Breve è soscritto da Aurelio cardinale Roverella pro-datario. Fu trascritto in Roma da J. Riganti 146 officiale deputato, e legalizzato da Giuseppe Battaglia notaio apostolico. Un’altra volta nella festa di s. Bernardino ebbi un simile impiego dal sig. Pompeati. Vedi sopra To. 3, epist. 604 del 1790. 1089. 1797 Al P. Patrizio da Vigol-Baselga Guardiano di Campo. R.P.S.L.G.C. 145 Nell’Albo de’ confratelli della Casa di Dio in Trento, esposto nel coro di quella chiesa, v’ha l’Arma con sopra una testa, e sotto l’inscrizione: Carlo del S.R.I. Conte Pompeati Canonico di Trento 1797. Vidi hac die 16 augusti 1797. 146 Latine J. Riganti. 36

Inteso avendo, che la P.S.R. ha favorito molto bene il mio antecessore colla provisione d’uova, quantunque io non possegga un egual merito, mi avanzo a pregare, che voglia favorire anche me con una simile provisione. E promettendole la dovuta corrispondenza, mi tengo sicuro del favore richiesto, e la riverisco. Trento, s. Bernardino 28 maggio 1797.ù Di S.P.R. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo F. Giangrisostomo Guardiano indegno. 1090. 1797 Al P. Gio. Vincenzo di Roveredo Guardiano di Roveredo 147 . R.P.P.C. Assicuro la P.V.R. che ho ricevuto il suo avviso della morte costì seguita del fu nostro Fra Teofilo Gigli da Becceca: e conseguentemente abbiamo dato principio ai suffragi del medesimo, e che li proseguiremo con sollecitudine, intrecciandoli con quelli, che dobbiamo fare per il fu Padre Giannantonio Rossi di Piano. Ella vede, che buon principio mi tocca del mio nuovo ministero. Per carità mi raccomandi al Signor Iddio, perché mi aiuti; mentre io riverendola mi professo. Trento, s. Bernardino 30 maggio 1797. Di V.P.R. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo F. Giangrisostomo da Volano. 1091. 1797 Alla sig. Anna Teresa Auchenthallera. Bolgiano. Gesù, e Maria Signori nostri clementissimi ci benedicano. Solamente in questo mese ho ricevuto la sua data li 15 gennaio. Per questo non le ho risposto prima d’ora. Mi spiace, ch’Ella non possa ritrovare così un albergo comodo: ed anche il doverle dire, che parimente con molta difficoltà si può ritrovare qui a Trento. La città è piena di soldati, de’ quali con suo grande disturbo, e dispendio ne tiene anche al signora Rosa Ciani, quantunque sia donna, e viva con una sola servente 148 . Io non ho veruna entratura nella casa Barbacovi. So però, che ai 30 dello scorso marzo è morto dalle petecchie il sig. Giacomo Barbacovi marito della nota sig. Aurelia Fuitenia; e tengo per certo, che se andassi a fare la impostami ricerca, riporterei una negativa. Io dunque l replico, che non pensi di venire a Trento, finché durano le presenti miserie. Circa li suggerimenti, che le ho dato per vivere in pace con tutti, e dar edificazione al mondo, l’assicuro, che glieli diedi così di proprio proprissimo moto, senza d’avere udito di Lei alcuna cosa, e senza sapere le di lei buone pratiche. Rapporto ai Breviari, e Diurnali non posso servirla, perché ora sono impedite, o malsicure le strade, ed interrotto ogni commercio coll’Italia. N* pur io ho potuto avere risposta da Venezia, quantunque sarebbe stata utile al corrispondente. Queste due soppresse Bozza, e Michelina hanno ricevuto i loro quartali da Insprugg per mezzo di un negoziante, essendo prima state a supplicarne il signor presidente cesareo qui allora residente. Qui le petecchie continuano la loro strage. De’ nostri in quest’anno 1797 sono morti il P. Gio. Francesco da Mechel Guardiano di Cavalese, ed il P. Fulgenzio di Cavalese per aver assistito ai soldati infermi. È pur morto il P. Gio. Antonio da Piano parimente per l’assistenza indefessa da lui prestata agl’infermi. È anche morto F. Teofilo, e F. Matteo. 147 Questo Religioso [Lutz di cognome] diventò il terzo parroco di s. Maria, o sia del Borgo di s. Tommaso di Roveredo nel 1797 impossessato solennemente li 19 novembre. Mutò subito abito. 148 Lisabetta da Theuschnoff [Nova Ponente].

Chiesa con culto pubblico. E supponendo, che altrettanto penserà eziandio la P.V.R. la<br />

riverisco, e resto. Trento, s. Bernardino 15 maggio 1797.<br />

Suo div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Giangrisostomo da Volano.<br />

P.S. Oggidì 16 maggio a pieni voti restò confermato questo nostro P. Guardiano<br />

Gioachino. Domani poi verrà dato il sacro Viatico ai nostri PP. Ferdinando, e Regalato,<br />

che sono nell’infermeria colle petecchie acquistate assistendo ad infermi secolari.<br />

1088. 1797<br />

Al sig. Conte canonico Carlo Francesco de’ Pompeati. Trento.<br />

Ill.mo, e R.mo sig. sig. e padrone colendissimo.<br />

Ad onta della scarsezza grande di tempo, che patisco, accresciuta dalla festa<br />

corrente (di s. Bernardino titolare nostro) ho fatto la richiesta copia della scrittura<br />

romana. Rimando adunque a V.S. Ill.ma, e R.ma la detta sua scrittura insieme colla mia<br />

copia: e chiedendo scusa, se per la molta fretta ho commesso qualche sbaglio,<br />

specialmente nell’esporre le molte straordinarie breviature; con un profondo inchino mi<br />

dedico. Di s. Bernardino 20 maggio 1797 di mattina.<br />

Di V.S. Ill.ma, e R.ma Um.mo, div.mo, obbl.mo servo<br />

F. Giangrisostomo di Volano.<br />

Extra. All’Ill.mo, e R.mo sig. sig. e padrone colendissimo<br />

Il signor Conte Carlo Francesco de’ Pompeati<br />

Canonico di Trento, ed arciprete degnissimo di Civezzano<br />

presentemente in Trento 145 .<br />

Nota. La scrittura romana è un Breve di papa Pio sesto cominciante Laudabilia, e<br />

dato in Roma li dieci d’aprile 1797, Pontificatus an. 23, e diretto all’officiale generale<br />

del vescovo di Trento, col quale conferisce a Girolamo Pompeati scolare di Trento di<br />

anni 7 non compiti il Beneficio di casa Monte eretto nella chiesa parrocchiale di s.<br />

Pietro in Trento, e risegnato dal sig. Giambattista Mersi di Trento arciprete di Pergine,<br />

che ha l’obbligo della Messa quotidiana. Il Pompeati resta obbligato di farsi ordinare<br />

chierico subito che avrà compiuto il primo suo settennio. Egli è figlio del sig. Conte<br />

Giambattista fratello del canonico. Nacque in Trento li nove di novembre 1790 e fu<br />

tenuto al Battesimo dal zio Carlo. Nel Breve si nomina soltanto Hieronymus Pompeatus<br />

scholaris senza verun titolo di Conte, barone, o nobile, e senza il nome del padre. Per<br />

altro io non approvo somiglianti collazioni. Finora Girolamo è figlio unico di suo padre.<br />

La mia copia fatta in forma di libretto in quarto e di pagine 9 scritte. Il Breve è soscritto<br />

da Aurelio cardinale Roverella pro-datario. Fu trascritto in Roma da J. Riganti 146<br />

officiale deputato, e legalizzato da Giuseppe Battaglia notaio apostolico. Un’altra volta<br />

nella festa di s. Bernardino ebbi un simile impiego dal sig. Pompeati. Vedi sopra To. 3,<br />

epist. 604 del 1790.<br />

1089. 1797<br />

Al P. Patrizio da Vigol-Baselga Guardiano di Campo.<br />

R.P.S.L.G.C.<br />

145 Nell’Albo de’ confratelli della Casa di Dio in Trento, esposto nel coro di quella chiesa, v’ha l’Arma con<br />

sopra una testa, e sotto l’inscrizione: Carlo del S.R.I. Conte Pompeati Canonico di Trento 1797. Vidi hac die 16<br />

augusti 1797.<br />

146 Latine J. Riganti.<br />

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