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Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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Madre del P. Daniele d’Enno, anche a Campo, giacché noi ora non possiamo ecc.<br />

Trento 4 aprile 1797.<br />

Nota. Così ho scritto nella coperta della Gazzetta. Così pure ho scritto nella coperta<br />

simile a Borgo col precedente al fratello ecc. Oggidì circa le nove di mattina fu<br />

pubblicato in Trento un proclama, che niuno entri, od esca dalla Porta di s. Lorenzo, che<br />

guarda la Giudicaria. Ciò fece del caso. Li francesi temettero che venissero di là i<br />

tedeschi.<br />

1076. 1797<br />

Al P. Bonaventura da Caldese. Arco. Le Grazie.<br />

R.P.S.L.G.C.<br />

F. Grisostomo si riserva di rispondere ai di Lei quesiti in un altro giorno. Sebbene<br />

rapporto all’officio Madonnale si ricorda d’averle risposto nell’anno scorso con data de’<br />

30 agosto, spedita subito allora 120 . Si ha ricevuto avviso da Cavalese oggidì, che li PP.<br />

Guardiano, e Vitantonio continuano il migliorare di salute; ma per l’opposto F. Prospero<br />

peggiora. Qui F. Abbondanzio sta bensì ancora sul letto; ma si spera, che in breve potrà<br />

rialzarsi. Supponesi, che sarà giunta costà la Gazzetta di martedì colla notizia della<br />

morte del P. Fulgenzio. Giova il far cenno di ciò, perché ora le poste sono sconcertate<br />

da ogni verso 121 . Preghi Iddio ecc. Trento 7 aprile 1797.<br />

Così ho scritto nella coperta del Foglio gazzettesco 122 .<br />

1077. 1797<br />

Al P. Bonaventura da Caldese. Arco.<br />

Rev. Padre S.L.G.C.S.N.<br />

Ai tre quesiti, che la P. V. mi ha proposto per parte del R.mo signor arciprete<br />

d’Arco (Giacomo Pisoni di Madruzzo) rapporto al recitare in piedi, od in ginocchio<br />

l’antifona finale della Madonna, rispondo trascrivendo letteralmente quanto insegnano<br />

tre autorevoli scrittori, cioè il Padre Gavanto, il Padre Cavalieri, e l’anonimo pavese,<br />

che fece Ordinem divini officii recitandi anno 1710 in regia civitate, ac dioecesi<br />

Ticinensi.<br />

Il Primo adunque, voglio dire il Gavanto, sect. 5, cap. 22, num. 18 dice: “Qui<br />

vesperi diei dominicae recitant officium feriae secundae post Salvationis Angelicae<br />

signum datum sub noctem, ad antipohonam finalem B.M.V. debent genuflectere”.<br />

Il secondo nel suo Direttorio agostiniano del 1739, dopo d’aver citato il Gavanto<br />

avvisa, che “Antiphona Salve Regina dicitur stando, quoties dicitur die dominico ante<br />

solis occasum”.<br />

Il terzo finalmente ha: “Qui recitant Matutinum in vesperis dominicae pro feria<br />

secunda, genuflectere debent dum antiphonam finalem B.M.V. recitant, si id faciant<br />

ante signum Salutationis Angelicae”.<br />

Dal fin qui detto io ricavo, ch’eziandio recitandosi l’officio del sabato nella sera<br />

dello stesso sabato 123 va detta l’antifona finale in piedi: e pregando la P.V. de’ miei<br />

rispetti al lodato signor arciprete, la riverisco, e resto. Trento, s. Bernardino 19 aprile<br />

1797.<br />

120<br />

Sopra lettera 1031.<br />

121<br />

Arrivò in Arco li 17 aprile.<br />

122<br />

Li 10 aprile 1797 sono partiti da Trento verso Volano li francesi, e sono ritornati a Trento gli austriaci. Deo<br />

gratias.<br />

123<br />

Quesito I.<br />

30

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