Tovazzi epistolario 4 (ms 59)
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Vi ringrazio delle due corde di biscotti, che mi avete mandato, per parte del Padre<br />
Albano anche della terza, pregandovi, che in mio nome vogliate ringraziare il vostro<br />
Padre Guardiano (Gasparo) della corda, che s’è compiaciuto di mandarmi. Godo in<br />
sentendo, che il Signor Iddio vi dona di perseverare in buona salute, e bramo, che così<br />
sia eziandio nell’avvenire. Godo io pure una tal fortuna; ma temo, che possa nuocermi<br />
la visita generale de’ nostri benefattori, cui darò principio domani. Sarà quello, che il<br />
Signor Iddio vorrà. Ho piacere, che le mie fatiche ridondino in pro della santa Madre<br />
Religione, cui do volentieri tutto il tempo, il quale mi diventa sempre più ristretto. Li<br />
PP. Epifanio, Albano, e Borgia sono assai malconci, ed affatto inabili a servire la<br />
comunità religiosa, il primo per la vecchiaia, e gli altri per li loro acciacchi. Anche F.<br />
Placido è molto cagionevole. Tengo molte bocche; ma pochi operai sacerdoti. Nulla so<br />
della patria. Onde spero in Bene. Vi rimando il sacchetto, vi ringrazio un’altra volta, vi<br />
sospiro felicissime le prossime sante feste, con un eguale capodanno, e vi saluto di tutto<br />
cuore. Trento 12 dic. 1798, vigilia di s. Lucia, nome della nostra buona madre.<br />
P.S. Riverisco il P. Vicario Attanasio di Sardagna, ed il P. Amando di Covalo. La<br />
M. Sollera sta inferma in Leuffers. La M. Carlina è in Fieme.<br />
1492. 1798<br />
Al Padre Gasparo Guardiano di Borgo.<br />
Rev. Padre padrone colendissimo S.L.G.C.<br />
Dal suo Terziario F. Mansueto riceverà un rotolo da consegnare al sostituto,<br />
contenente troni 182, 16, dico troni cento e ottantadue, e sedici soldi, coi quali resterà<br />
soddisfatta di quanto ha pagato in Venezia per il convento di Campo. Non gli ho fatti<br />
dare a F. Giuseppe, né a F. Domenico, perché questo Padre letterario (Davide) d’ordine<br />
di V.P.R. mi ha detto, che li faccia consegnare al mentovato Terziario 655 . La prego poi<br />
della ricevuta; e ringraziandola della regalatami corda di biscotti, le sospiro felicissime<br />
le imminenti sante feste con un somigliante capodanno, la riverisco, e mi dico. Trento<br />
13 dicembre 1798.<br />
Di V.P.R. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />
F. Grisostomo.<br />
1493. 1798<br />
Al P. Giuseffantonio Guardiano di Clesio.<br />
Rev. Padre padrone colendissimo.<br />
Mi confesso tenutissimo alla carità della V.P.R. per la limosina, che s’è<br />
compiaciuta di mandarci, accertandola, che abbiamo ricevuto lo staro di arbea, e lo staro<br />
di lente, e che speriamo di ricever poi anche quello di fava deposto ad tempus in Mezzo.<br />
La ringrazio altresì dell’ordine dato per la provisione di tre altri stari di lente; ma se<br />
fossevi troppa difficoltà nel ritrovarli, o che venissero a costare troppo, la sospenda, e<br />
mi favorisca di qualche avviso; mentre in mancanza di tal legume piglierò del riso, che<br />
dassi per troni 9 e soldi 5 il peso. La ringrazio finalmente delle Messe 191 cadutemi,<br />
coll’accompagnamento della limosina stanchiniana, promettendole, che sarò sollecito<br />
perché sieno celebrate con premura, spingendomi a questo anche il bisogno della<br />
rispettiva limosina. Per darle poi un picciolissimo segno della mia gratitudine le<br />
spedisco una dozzina di Agnusdei chiareschi, tra’ quali si troverà quattro libretti, che<br />
potranle servire nella prossima Quaresima, giacché intendo,che avrà da faticare a gloria<br />
655 Li ha ricevuti subito.<br />
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