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Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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fratello; e pieno di sentimenti di stima, e gratitudine riverendola mi professo. Trento 3<br />

ottobre 1798 <strong>59</strong>1 .<br />

Di V.S. Ill.ma, cui aggiungo, che ho fatto l’ambasciata alla sua lavandara.<br />

Div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Gio. Grisostomo di Volano <strong>59</strong>2 .<br />

Trento<br />

Fuori.<br />

All’Ill.ma sig. sig. e padrona colendissima<br />

La sig. Maria Rosa Ciani<br />

Vienna<br />

Vaccia<br />

Nell’Ungheria.<br />

Nota. La detta signora Rosa è partita in calesse da Trento gli otto di agosto. Passò<br />

per Brunnegg capitale della Pusteria, dove pigliò una cuoca d’anni 18, e giunse a<br />

Vienna li22 d’agosto. Vi si trattenne nove giorni, e nella sera dei tre di settembre fu in<br />

Vaccia, dove abita nel palazzo vescovile, in bellissime, ed ottime stanze. Mi scrive, che<br />

nella diocesi di Vaccia i cattolici sono 19.905, li calvinisti, e luterani 132,524; li greci<br />

scismatici 1558 e gli ebrei 3563, li quali tutti fanno 157.550 uomini.<br />

1435. 1798<br />

Al P. Gregorio Fatarsi da Caldese. Maestro. Pergine.<br />

Rev. Padre.<br />

Accerto la P.V.R. che ho ricevuto la sua coll’infausta nuova della morte del suo<br />

buon genitore; e che in questa sera l’annunzierò a questa mia religiosa famiglia perché<br />

venga suffragato da tutti e cadauno di essa non solamente cogli statutari, ma eziandio<br />

con supererogatori suffragi. Ho subito mutata l’intenzione, che aveva fatto delle sante<br />

Messe di domani, e lo ho notate per il lodato genitore: per il quale anch’io certamente<br />

farò da poveretto qualche cosa. La suppongo rassegnata alle sempre adorabili<br />

disposizioni del Signor Iddio; e riverendola resto. Trento 5 ottobre 1798.<br />

Di V.P.R. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Grisostomo.<br />

1436. 1798<br />

Al P. Giangiuseppe di Canzolino Guardiano di Pergine.<br />

R.P.P.C.<br />

Avendomi detto Fra Leonardo, che la P.V.R. s’è generosamente esibita di<br />

soddisfare in Venezia eziandio il debito contratto in questi giorni da questo convento,<br />

ardisco di pregarla dello stesso favore, assicurandola, che sarà prontamente corrisposta.<br />

Il debito sta su la qui compiegata cartella. Rapporto al nome del creditore suppongo, che<br />

l’intenderà da Fra Bartolommeo, cui professomi obbligato. Vivo sicuro del chiesto<br />

favore, ed in attenzione de’ di lei avvisi la riverisco, e mi dico.<br />

Trento 5 ottobre 1798.<br />

Di V.P.R. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Grisostomo.<br />

<strong>59</strong>1 Data alla porta li 5 ottobre.<br />

<strong>59</strong>2 Rapporto al modo di scrivere a donne proccuro di osservare quanto ho riferito ne’:<strong>Tovazzi</strong> Giangrisostomo<br />

OFM, Lumi opportuni per chi vuol e deve osservare la castità e fuggire il vizio contrario cavati da diversi autori.<br />

Trento 1780, pp. [8] + 1-293. BSB MS 118, pp. 314, 315, 320, 73,<br />

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