Tovazzi epistolario 4 (ms 59)
Tovazzi epistolario 4 (ms 59) Tovazzi epistolario 4 (ms 59)
R.P.P.C. Ricordandole di quanto ho scritto, e promesso alla P.V.R. nella scorsa domenica, non ho mancato di esporre al M.R.P. Provinciale subito che arrivò qua nella presente sera tarda le premure di Fra Bartolommeo da Cavalese. Sappia dunque, ch’egli mi ha commesso di scriverle, che volentieri accorda al detto Fra Bartolommeo la chiesta licenza di portarsi ai bagni di Carano 516 , e che potrà ciò eseguire in virtù della presente. Bramo, che al detto Fratello riescano utili, e salubri gli accennati bagni, ed alla P.V.R. sospiro una lunga, e perfetta salute. Trento 31 luglio 1798. Di V.P.R. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo F. Gio. Grisostomo da Volano Guardiano ecc. 1388. 1798 Pro memoria. Essendosi presentato a me in questa mattina de’ 2 di agosto 1798 il Padre Conventuale francese517 , di cui sopra num. 1375, ed avendo voluto farsi copia del dispaccio presidenziale ivi accennato, penso bene di trascriverlo qui anch’io, potendosi dare il caso, che si perda l’originale, e che mi ritrovi in bisogno d’averlo. Eccolo dunque. Al Rev.do P. Guardiano del convento de’ Francescani in Trento. Dalla sovrana Corte venne accordato con dispaccio de’ 14 giugno decorso all’emigrato francese Padre Gio. Pietro Vanson dell’Ordine de Minori Conventuali, nativo d’Alsazia, che d’esso, quallor non sia avvanzato in età, né cagionevole di salute, ma si trovi in grado di prestarsi per più anni alla cura d’anime, e dimostri con sufficienti attestati la buona sua condotta, possa trattenersi, ed esser ricevuto, sotto la dovuta invigilanza bensì, in questo convento de PP. Francescani di Trento, ed esser impiegato in cura d’anime. Attendo dunque la sollecita dichiarazione del Rev.do Padre Guardiano e di questo suo convento, se sia disposto a voller accettare, verificate le sopra indicate condizioni, che dalla sovrana Corte furono prescritte, il predetto emigrato Padre Conventuale, oppure qual fondato motivo possa esservi in contrario. Trento li 10 luglio 798. F. Baroni Cavalcabò518 ecc. 1389. 1798 Al P. Massimo da Volano. Borgo di Valsugana. Carissimo Fratello S.L.G.C. Vi ringrazio della limosina di Agnusdei (delle Fraile Inglesi) che mi avete mandato, dispiacendomi per altro la causale, che costì non possiate far uso di tal roba per non contraffare alle leggi moderne (di Francesco Secondo, e di Leopoldo secondo). A me riescono molto utili, ed opportuni, dovendone distribuire tantissimi, e volendosi tutti belli. Per non introdurre abusi ho pregato la M. badessa delle povere Clarisse sluogate, che me ne faccia fare qualche numero di seconda classe, giacché ora non vi è più né Santa Trinità, né San Carlo, né Sant’Anna. Sento con piacere, che sua restato pienamente persuaso delle mie ragioni quel signor parroco rubricista, che mi avete accennato. La morte del buon vecchio Nocher fu già da me notata nell’articolo, che ho 516 Carano in Fieme. 517 Questo Padre dimise l’abito da Conventuale nel 1800, ed andò a stare in Casa Battaglia di Trento come prete secolare. Al ritorno de’ francesi è partito coi tedeschi. 518 Filippo. 154
fatto di lui tra gli scrittori Tirolesi; ma senza il giorno 519 . Quindi se col tempo me lo indicherete, l’aggradirò, e noterò volentieri. Godo, che ora stiate bene di salute, e ve ne sospiro la continuazione. Tengo preparato per la stampa il Direttorio monastico 520 . Li forestieri, come già vi ho scritto, debbono presentarsi a questo Governo con molto incomodo. Due bresciani ebbero ordine di partire subito subito. La carta è finita. Onde abbracciandovi resto ecc. Trento 3 agosto 1798 521 . La signora Rosa Ciani agli 8 di questo partirà per l’Ungheria con intenzione di starvi sempre ecc 522 . 1390.1798 Al P. Patrizio Guardiano di Campo. R.P.P.C. Ho ricevuto, e fatto nota delle speditemi uova cinquecento. La prego di mandarmi poi la loro valuta, e di mandarmene delle altre, qualora non sieno troppo care. Dall’esibitore della presente 523 riceverà le promesse candele pesate da F. Lorenzo dieci libbre. Sono num. 36, cioè sei di mezza libbra, 24 ordinarie, e sei picciole, tutte sane. Rapporto al contraccambio mi rimetto alla di Lei carità interamente. Riceverà pure il vestiario per il suo convento,ed i mazzi ordinatimi di corone, e rosari di legno, valutati troni 22, car. 4. Suppongo essere intenzione di S.P.R. che li faccia soddisfare io. Quindi l’assicuro, che li farò soddisfare, come ho fatto col suo debito appresso il sig. Niccola Battistoni. Riceverà finalmente un involtino sigillato, in cui sonovi delle lettere per Lei, e delle lettere e dei Santini, ed altre per il P. Sisinnio. Mi preme di avere riscontro specialmente rapporto a questo. Il P. Provinciale col suo P. segretario oggidì è partito per Fieme. Finisco insieme colla carta ringraziandole, e riverendola, e dicendomi. Trento 7 agosto 1798. Suo servo F. Grisostomo. P.S. In questa stessa sera il P. Arcangelo è stato sopraffatto dal suo male, ma leggermente. Il P. Tommaso fratello del P. Gregorio è andato a Cles, dove starà di famiglia ecc. 1391. 1798 Al P. Pietro Regalato da Carice segretario. Cavalese. R.P.P.C. Quando la P.V.R. mi ha chiesto l’applicazione di trenta sante Messe per il P. Sisinnio Maria, mi disse, che me le avrebbe ristituite. Laonde io non credetti, che dovessi mandare al detto Padre la limosina. E ciò maggiormente s’impresse in me allorché su la porta del convento in partendo raccomandò al P. Davide di scrivere al P. Sisinnio rapporto alle dette Messe, senza far con me ivi presente alcuna parola della limosina. Il P. Davide ora è alla questua, ed essendo venuto iersera il beccaio di Campo, mandato da quel convento , ad istanza del P. Vigilio gli ho fatto consegnare l’accennata limosina, la quale fu accompagnata da una lettera del P. Vigilio. Spero, che andrà sicura 524 , e che non si perderà. Ne do avviso a V.P.R. per suo regolamento. Il P. Arcangelo fu sorpreso leggermente dal suo male epilettico iersera cenando, ed un’altra 519 Francesco Antonio Nocher dottore. Morì li 15 maggio 1798 in Borgo di Valsugana. 520 L’ho dato allo stampatore gli 8 d’agosto. 521 Piovoso 8, 9; li 10 umido. 522 Partì effettivamente di mattina. 523 Beccaio di Campo. 524 Giunse sicura.
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indicherete, l’aggradirò, e noterò volentieri. Godo, che ora stiate bene di salute, e ve ne<br />
sospiro la continuazione. Tengo preparato per la stampa il Direttorio monastico 520 . Li<br />
forestieri, come già vi ho scritto, debbono presentarsi a questo Governo con molto<br />
incomodo. Due bresciani ebbero ordine di partire subito subito. La carta è finita. Onde<br />
abbracciandovi resto ecc. Trento 3 agosto 1798 521 .<br />
La signora Rosa Ciani agli 8 di questo partirà per l’Ungheria con intenzione di<br />
starvi sempre ecc 522 .<br />
1390.1798<br />
Al P. Patrizio Guardiano di Campo.<br />
R.P.P.C.<br />
Ho ricevuto, e fatto nota delle speditemi uova cinquecento. La prego di mandarmi<br />
poi la loro valuta, e di mandarmene delle altre, qualora non sieno troppo care.<br />
Dall’esibitore della presente 523 riceverà le promesse candele pesate da F. Lorenzo dieci<br />
libbre. Sono num. 36, cioè sei di mezza libbra, 24 ordinarie, e sei picciole, tutte sane.<br />
Rapporto al contraccambio mi rimetto alla di Lei carità interamente. Riceverà pure il<br />
vestiario per il suo convento,ed i mazzi ordinatimi di corone, e rosari di legno, valutati<br />
troni 22, car. 4. Suppongo essere intenzione di S.P.R. che li faccia soddisfare io. Quindi<br />
l’assicuro, che li farò soddisfare, come ho fatto col suo debito appresso il sig. Niccola<br />
Battistoni. Riceverà finalmente un involtino sigillato, in cui sonovi delle lettere per Lei,<br />
e delle lettere e dei Santini, ed altre per il P. Sisinnio. Mi preme di avere riscontro<br />
specialmente rapporto a questo. Il P. Provinciale col suo P. segretario oggidì è partito<br />
per Fieme. Finisco insieme colla carta ringraziandole, e riverendola, e dicendomi.<br />
Trento 7 agosto 1798.<br />
Suo servo F. Grisostomo.<br />
P.S. In questa stessa sera il P. Arcangelo è stato sopraffatto dal suo male, ma<br />
leggermente. Il P. Tommaso fratello del P. Gregorio è andato a Cles, dove starà di<br />
famiglia ecc.<br />
1391. 1798<br />
Al P. Pietro Regalato da Carice segretario. Cavalese.<br />
R.P.P.C.<br />
Quando la P.V.R. mi ha chiesto l’applicazione di trenta sante Messe per il P.<br />
Sisinnio Maria, mi disse, che me le avrebbe ristituite. Laonde io non credetti, che<br />
dovessi mandare al detto Padre la limosina. E ciò maggiormente s’impresse in me<br />
allorché su la porta del convento in partendo raccomandò al P. Davide di scrivere al P.<br />
Sisinnio rapporto alle dette Messe, senza far con me ivi presente alcuna parola della<br />
limosina. Il P. Davide ora è alla questua, ed essendo venuto iersera il beccaio di Campo,<br />
mandato da quel convento , ad istanza del P. Vigilio gli ho fatto consegnare l’accennata<br />
limosina, la quale fu accompagnata da una lettera del P. Vigilio. Spero, che andrà<br />
sicura 524 , e che non si perderà. Ne do avviso a V.P.R. per suo regolamento. Il P.<br />
Arcangelo fu sorpreso leggermente dal suo male epilettico iersera cenando, ed un’altra<br />
519<br />
Francesco Antonio Nocher dottore. Morì li 15 maggio 1798 in Borgo di Valsugana.<br />
520<br />
L’ho dato allo stampatore gli 8 d’agosto.<br />
521<br />
Piovoso 8, 9; li 10 umido.<br />
522<br />
Partì effettivamente di mattina.<br />
523<br />
Beccaio di Campo.<br />
524<br />
Giunse sicura.