Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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All'altro quesito formato in questo modo: Quando si canta Messa solenne si dà la Pace collo stromento e si va giù per la chiesa, porgendolo a chi offerisce particolarmente quando la limosina di chi bacia resta del celebrante. Quid de iure? rispondo in primo luogo, che io suppongo parlarsi qui certamente non già di quella Pace, che dassi dopo l'Agnus Dei, ed avanti la Comunione; ma di quella, che si dà dopo l'offertorio. Poi dico, che il Messale romano parla della prima in Ritu celebrandi Missam tit. 10, num. 3 et 8, e che non mai fa menzione della seconda. Onde né pure i rubricisti Gavanto, Merato, e Cavalieri trattano di essa. Bensì lo stimatissimo canonista Prospero Fagnano 47 , il quale To. 4, in I part. tertii libri Decretal. tit. de his, quae fiunt a Praelatis Cap. Pastoralis num. 40, scrive, che in vigore d'un decreto della Sacra Congregazione del Concilio, Parochi diebus festis solemnibus, vel non solemnibus possunt post offertorium medio altaris vertere se ad populum, et invitando ad oblationes, manipulum, vel aliud offerentibus praebere deosculandum: e poi num. 41,che per una dichiarazione pontificia, parochi stante consuetudine in diebus festivis possunt post offertorium invitare populum ad oblationes dando singulis Pacem, et ad recipiendum mulierum oblationes recedere ab altari, et ad infimum locum ecclesiae, ubi mulieres manent seiunctae a maribus, accedere. Con questo mi lusingo d'avere soddisfatto almeno in parte alle ricerche propostemi; e riverendola resto. Trento, s. Bernardino 29 novembre 1796. Di V.P. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo F. Giangrisostomo di Volano 1051. 1796 Al P. Gioseppe Antonio di Cles Guardiano a Cles. S. Antonio. R.P.S.L.G.C. Negli anni addietro io non mi sono curato punto di raccorre notizie intorno alla persona, alla qualità, alla scienza, ed alla religione del famoso abate Tosini: anzi né pure di registrare le di lui scritture, atteso che non ho giammai creduto, come né anche oggidì credo, che aver possa luogo tra gli scrittori tirolesi, rapporto a' quali posso dire di aver fatto qualche fatica. Ora dunque soltanto per servire alla O.S.R., malgrado il freddo, che infierisce, sono andato a questa nostra biblioteca, ed ho imparato, che di lui non parla l'Istoria letteraria d'Italia del P. Francescantonio Zaccaria 48 . L'ho però ritrovato inserito in più cataloghi di libri. Nel Paroniano di Trento stampato nel 1756, pag. 281 v'ha: Tosini (abate) La libertà dell'Italia, dimostrata a' suoi principi e popoli, in 8° To. 2, Amsterdam 1720. Nell'altro Paroniano del 1763, pag. 386, Tossini abbate, La Libertà dell'Italia dimostrata a' suoi principi, e popoli, in 8°, To. 2, Amsterdam 1720 49 . Nel Remondiniano Veneto del 1772, pag. CCLXXII, Tosini abate... La libertà dell'Italia, dimostrata a' suoi principi, e popoli, 12°, To. 2 Amsterdam 1718 (sic). Detto Istoria, e sentimento sopra il Giansenismo, 12° To. 3 1717. In quello di Antonio Zatta veneto del 1791, pag. CCXCIII, Tosini abate, La Libertà d'Italia dimostrata ai suoi principi, e popoli, 12° Vol. 2 senza l'anno. Detto Istoria, e sentimento sopra il giansenismo, 12°, vol. 3, 1717. Finalmente nell'indice romano de' libri proibiti stampato in Roma l'anno 1752, pag. 262, La Libertà dell'Italia dimostrata a suoi principi, e popoli dall'abate 47 Edit. Colon. Agrip. 1681. Fiorì nel 1657. La di lui patria fu la città Sancti Angeli in vado ad Metaurum, siccome confessa egli stesso To. 3, in 2. Decretal. Cap. Cum contingat num. 42. 48 La quale comincia l'anno 1748 e tira sino all'anno 1755. 49 In quello di Giuseppe Rossi Veneto del 1791, pag. 64, Libertà d'Italia dimostrata a' suoi principi, e popoli, To. 2, Amsterdam 1718, in 12°, pro L. 14. 14

Tosini bolognese. Amsterdam 1719. Decr. S.C.Ind. 4 dec. 1725, e nell'altro parimente stampato in Roma l'anno 1761, pag. 292, Tosini abbate. La libertà dell'Italia dimostrata a' suoi prencipi, e popoli. Decr. 4 dec. 1725. Storia, e sentimento sopra il giansenismo. Decr. 4 iulii 1728. Lascio a S.P.R. l'inferire la religione del Tosini, dall'essere stampato in Amsterdam libri proibiti dalla Santa Sede; e finisco in un colla carta, raccomandandomi, e riverendola. Trento, s. Bernardino 7 dicembre 1796. Suo div.mo, obbl.mo servo in Cristo F. Giangrisostomo da Volano. P.S. Li nove alle 3 di matitina è morto il sig. abate Giuseppe Carpentario rettore del seminario vescovile, malgrado l'assistenza del nostro infermiero F. Abbondanzio da Sacco. 1052. 1796 Al P. Massimo da Volano Vicario in Borgo di Valsugana. Carissimo Fratello S.L.G.C. Ieridì ho ricevuto il sacchetto con entro le accennate quatto bellissime corde di biscotti. Il Padre Provinciale vi ringrazia delle due, che gli avete destinato, e si esibisce ai vostri bisogni. Io vi ringrazio delle altre due, e vi assicuro, che con prima occasione opportuna vi rimanderò il sacchetto, cui ho attaccato un viglietto 50 . Trento è pieno di soldatesche. Noi abbiamo un capitano ungaro ferito Andrea Nagy di Presburgo, con 4 soldati, e 3 cavalli. Ne abbiamo avuto anche di più, e stiamo sempre in timore, che vengano altri. Il freddo essendo eccessivo, ci molesta, e ci fa temere di non aver legne abbastanza, sebbene abbiamo finora proccurato di risparmiarle, Trento è pur pieno d'infermi cittadini, de' quali non pochi muoiono alle preste. Ai nove di mattina, giorno decimo della sua infermità petecchiale. ha cessato di vivere il signor don Giuseppe Carpentario rettore del seminario, assistito ne' tre ultimi giorni dal nostro F. Abbondanzio di Sacco. Il nostro P. Regalato ritornato ieridì da Calavino, si trova con gran febbre, e dolore di testa. Li PP. Agostiniani sono alle Laste coi PP. Carmelitani, ed in s. Marco vi è il seminario 51 . Nel seminario poi, già collegio de' PP. Gesuiti, vi è l'ospitale militare. S. Francesco è tutto tutto rovinato. Così s. Chiara. La mancanza del ponte sull'Adige a s. Lorenzo, bruciato dai francesi, riesce assaissimo incomoda, perché li passeggieri debbono aspettare molte ore. Domenica gli undici si ruppe la gomena del porto 52 , che carico di due carri, e di molte persone, andò a fermarsi a Pedecastello. Qui abbiamo i seguenti pulpiti avventuali. Aldeno, Villazzano, Cognola, Gardolo, Calavino e Vezzano. Per parte mia il Direttorio diocesano è già stampato; ma non so quando si finirà la stampa del monastico, perché lo stampatore più volte pregato non mi favorisce 53 . Tutto è sconcertato. Godo, che Voi siate sano, Così sono anch'io, ma temo il catarro. Pregate Iddio per me, e conservatevi più che potete. Queste povere soppresse non hanno ancora ricevuto il quartale da Insprugg, donde fu risposto, che là non evvi più la Cassa, ed il registro 54 . Sono state a raccomandarsi al sig. presidente Moll. Oh quante miserie! Deus misereatur nostri. Amen. Trento, s. Bernardino 13 dic. 1796. 50 Consegnato li 21 dic. al tramassiero Isidoro di Borgo. 51 Li Carmelitani sono 6 ma ne aspettano un altro. Gli Agostiniani sono 13, Priore ilo P. Niccola Chiocchetto di Moiena fatto nel maggio scorso. 52 *Traghetto di Torre Verde. 53 Lo stampatore s'è scusato, che fu impedito dalle stampe ad uso degli ospedali militari di Trento. Venne da me li 14. 54 L'hanno ricevuto li 12 dic. dal sig. Giambattista Rungg di Trento.

All'altro quesito formato in questo modo: Quando si canta Messa solenne si dà la<br />

Pace collo stromento e si va giù per la chiesa, porgendolo a chi offerisce<br />

particolarmente quando la limosina di chi bacia resta del celebrante. Quid de iure?<br />

rispondo in primo luogo, che io suppongo parlarsi qui certamente non già di quella<br />

Pace, che dassi dopo l'Agnus Dei, ed avanti la Comunione; ma di quella, che si dà dopo<br />

l'offertorio. Poi dico, che il Messale romano parla della prima in Ritu celebrandi<br />

Missam tit. 10, num. 3 et 8, e che non mai fa menzione della seconda. Onde né pure i<br />

rubricisti Gavanto, Merato, e Cavalieri trattano di essa. Bensì lo stimatissimo canonista<br />

Prospero Fagnano 47 , il quale To. 4, in I part. tertii libri Decretal. tit. de his, quae fiunt a<br />

Praelatis Cap. Pastoralis num. 40, scrive, che in vigore d'un decreto della Sacra<br />

Congregazione del Concilio, Parochi diebus festis solemnibus, vel non solemnibus<br />

possunt post offertorium medio altaris vertere se ad populum, et invitando ad<br />

oblationes, manipulum, vel aliud offerentibus praebere deosculandum: e poi num.<br />

41,che per una dichiarazione pontificia, parochi stante consuetudine in diebus festivis<br />

possunt post offertorium invitare populum ad oblationes dando singulis Pacem, et ad<br />

recipiendum mulierum oblationes recedere ab altari, et ad infimum locum ecclesiae, ubi<br />

mulieres manent seiunctae a maribus, accedere. Con questo mi lusingo d'avere<br />

soddisfatto almeno in parte alle ricerche propostemi; e riverendola resto. Trento, s.<br />

Bernardino 29 novembre 1796.<br />

Di V.P. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Giangrisostomo di Volano<br />

1051. 1796<br />

Al P. Gioseppe Antonio di Cles Guardiano a Cles. S. Antonio.<br />

R.P.S.L.G.C.<br />

Negli anni addietro io non mi sono curato punto di raccorre notizie intorno alla<br />

persona, alla qualità, alla scienza, ed alla religione del famoso abate Tosini: anzi né pure<br />

di registrare le di lui scritture, atteso che non ho giammai creduto, come né anche oggidì<br />

credo, che aver possa luogo tra gli scrittori tirolesi, rapporto a' quali posso dire di aver<br />

fatto qualche fatica. Ora dunque soltanto per servire alla O.S.R., malgrado il freddo, che<br />

infierisce, sono andato a questa nostra biblioteca, ed ho imparato, che di lui non parla<br />

l'Istoria letteraria d'Italia del P. Francescantonio Zaccaria 48 . L'ho però ritrovato inserito<br />

in più cataloghi di libri. Nel Paroniano di Trento stampato nel 1756, pag. 281 v'ha:<br />

Tosini (abate) La libertà dell'Italia, dimostrata a' suoi principi e popoli, in 8° To. 2,<br />

A<strong>ms</strong>terdam 1720. Nell'altro Paroniano del 1763, pag. 386, Tossini abbate, La Libertà<br />

dell'Italia dimostrata a' suoi principi, e popoli, in 8°, To. 2, A<strong>ms</strong>terdam 1720 49 . Nel<br />

Remondiniano Veneto del 1772, pag. CCLXXII, Tosini abate... La libertà dell'Italia,<br />

dimostrata a' suoi principi, e popoli, 12°, To. 2 A<strong>ms</strong>terdam 1718 (sic). Detto Istoria, e<br />

sentimento sopra il Giansenismo, 12° To. 3 1717. In quello di Antonio Zatta veneto del<br />

1791, pag. CCXCIII, Tosini abate, La Libertà d'Italia dimostrata ai suoi principi, e<br />

popoli, 12° Vol. 2 senza l'anno. Detto Istoria, e sentimento sopra il giansenismo, 12°,<br />

vol. 3, 1717. Finalmente nell'indice romano de' libri proibiti stampato in Roma l'anno<br />

1752, pag. 262, La Libertà dell'Italia dimostrata a suoi principi, e popoli dall'abate<br />

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Edit. Colon. Agrip. 1681. Fiorì nel 1657. La di lui patria fu la città Sancti Angeli in vado ad Metaurum,<br />

siccome confessa egli stesso To. 3, in 2. Decretal. Cap. Cum contingat num. 42.<br />

48<br />

La quale comincia l'anno 1748 e tira sino all'anno 1755.<br />

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In quello di Giuseppe Rossi Veneto del 1791, pag. 64, Libertà d'Italia dimostrata a' suoi principi, e popoli,<br />

To. 2, A<strong>ms</strong>terdam 1718, in 12°, pro L. 14.<br />

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