Tovazzi epistolario 4 (ms 59)
Tovazzi epistolario 4 (ms 59) Tovazzi epistolario 4 (ms 59)
Frat’Abbondanzio sta meglio, ed il P. Gaudenzio ha ripigliato la celebrazione della santa Messa. Insieme con questa spedisco la detta patente. La riverisco, e sono. Trento 16 aprile 1798. Suo div.mo, obbl.mo servo F. Grisostomo. Avviso che non costumo di rileggere queste mie scritture per mancanza di tempo. Quindi saranvi degli sbagli ecc. 1304. 1798 Alla M. Anna Francesca Romana. S. Giuseppe. Gesù, e Maria Signori Nostri clementissimi ci aiutino. F. Grisostomo in tutta fretta la rende avvisata, che giovedì (19) giorno terzo di preparazione al fare la stabilita supplica a sua Divina Maestà perché ascolti le preghiere del Beato Leonardo suo fedelissimo servo, ed a riguardo de’ di lui meriti, si degni di concederci quanto bramiamo, celebrerà, ed applicherà la sua Messa per lo stesso fine, e ad onore del lodato Beato. Egli spera in bene, e la esorta di così sperare anch’essa ecc., e la riverisce ecc. e benedice coi ss. Nomi di Gesù, e Maria. Amen. S. Bernardino 17 aprile 1798. 1305. 1798 Nota. La predetta Religiosa, mia cugina, mi ha risposto, e riscritto subito, che coll’invocazione del Beato Leonardo hanno impetrata la guarigione da una infermità affatto disperata tanto che il signor curato di Torbole don Leonardo Steffanelli di Torbole428 , quanto la di lui cognata, sorella della stessa Religiosa. Che per ottener ciò fu fatto voto di far fare una tavoletta votiva, e che già venne fatta, e vorrrebbesi appendersi a qualche altare del Beato. Così la detta Religiosa, la cui testimonianza da me qui riportasi a gloria d’Iddio Signor nostro, e del nostro nuovo Beato Leonardo. Avviso però, che senza speciale indulto delle Sede apostolica li Beati non possono esser fatti titolari di chiese, ed altari. Rapporto alle chiese videsis Cavalerium To, 1, decr. 30, n. 8. 1306.1798 Al P. Innocenzio d’Egna Guardiano de’ Cappuccini di Brunnegg. Admodum Rev. ac religiosissime in Christo Pater 429 . Memor eximiae caritatis tuae, quae mense iulio mihi ultro exhibuisti sanctarum Missarum intentiones, quas tunc, utpote aliis ultra modum onustus, admittere mullatenus valui, ad te redeo, A.R.P. teque suppliciter oro, ut si adhuc potes, mihi committere velis Missas celebrandas, quibus subvenire queam cuidam nostro Guardiano, de me, ac meo conventu benemerito, qui nonnisi Missas, ut ita dicam parvas, hodiernisque necessitatibus prorsus impares habet. Laudatae tuae caritati, antecessori quoque meo praestitae innixus, spero, quod humiliter peto, impetrare: utque diu valeas iubeo. Tridenti, in conventu Sancti Bernardini die 24 aprilis 1798. A.R.P.T. Devinctissimus in Christo servus F. Ioannes Chrysostomus de Avolano Ordinis Minorum Reformatorum Guardianus l. i. [=licet indignus]. 428 D’anni circa 50. 429 Guardiano anche nel 1800. 124
1307. 1798 Io infrascritto attesto, che abbiamo celebrato 100, dico cento sante Messe in suffragio della fu ill.ma signora Catterina baronessa vedova Gentilotti, ordinateci dagl’ill.mi signori baroni Trentini ecc. 430 In fede ecc. Dato nel convento di san Bernardino appresso Trento li 25 di aprile 1798. L.+S. F. Gio. Grisostomo da Volano Guardiano de’ Riformati di s. Francesco. 1308. 1798 Li signori fratelli Pifferi sono pregati di dare troni 14,13, dico troni quattordici, e soldi tredici al signor Tomasoni 431 esibitore del presente 432 . Che della carità il Signor Iddio ecc. Dato nel convento di s. Bernardino appresso Trento li 26 aprile 1798. L.+S. F. Gio. Grisostomo da Volano Guardiano de’ Riformati di san Francesco. 1309. 1798 A Pio Sesto Sommo Pontefice. Beatissimo Padre. Fra Gioachino da Pressano Ministro Provinciale de’ Minori Riformati di Trento, prostrato ai piedi della S.V., dopo il bacio de’ medesimi espone riverentemente, che ha due Religiosi professi diaconi, nominati Fra Giuseppe Maria da Predazzo nato li 30 gennaio 1775, e Fra Francesco Maria da Panchiato, nato li 21 gennaio 1775, e bramando, che nelle prossime Tempore della Pentecoste possano esser ordinati sacerdoti, attesa la grande scarsezza di sacerdoti suoi, ed anche secolari, supplica umilissimamente la S.V. che per grazia speciale voglia degnarsi di dispensarli dai mesi che loro mancano per compimento dell’età canonica. Che della grazia ecc. Così ho scritto stante pede in casa del sig. segretario Manci di Trento li 26 aprile 1798, d’ordine del P. Provinciale presente, il quale lo trascrisse, e lo diede al P. Fulgenzio Meichelbeck di Borgo ausugano ex Priore di questi Padri Agostiniani, affinché in una sua lo mandi a Siena, dove nel convento di que’ Padri Agostiniani si trova rifugiato il Papa, cacciato da Roma dal Massena Generale de’ francesi; colla giunta che tale dispensa si mandi gratis. Fu spedito li 28 sabato. Fu segnata la grazia li 19 maggio, e la ricevetti li 30 maggio di sera. Vedi sotto num. 1334433 . 1310. 1798 Al P. Accursio di Praghena Guardiano di Roveredo. R.P.S.L.G.C. Avendo giusto motivo di credere 434 , che siasi smarrita, e quindi non pervenuta alle sacre mani della P.S.R. un’altra mia data, e speditale nel giorno 14 dello spirante aprile, mi credo in debito di replicarle, che nella sera tarda del guiorno13 in questa nostra infermeria, munito de’ santi Sagramenti, è morto Fra Michele do Praghena. Perciò nuovamente lo raccomando alla P.S.R. per li suffragi statutari,e supererogatori: e 430 Trentini nipoti, ed eredi ex filia unica. 431 Giuseppe. 432 Per chiodi, una forca, una badile, ed alcune scodellette di maiolica per l’infermeria. 433 Una lettera data in Trento li 20 aprile 1798 giunse a Roma li 4 maggio: ed una data in Roma li 5 maggio arrivò a Trento li 16 maggio. 434 Perché non ho ricevuto risposta.
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1307. 1798<br />
Io infrascritto attesto, che abbiamo celebrato 100, dico cento sante Messe in<br />
suffragio della fu ill.ma signora Catterina baronessa vedova Gentilotti, ordinateci<br />
dagl’ill.mi signori baroni Trentini ecc. 430 In fede ecc. Dato nel convento di san<br />
Bernardino appresso Trento li 25 di aprile 1798.<br />
L.+S. F. Gio. Grisostomo da Volano<br />
Guardiano de’ Riformati di s. Francesco.<br />
1308. 1798<br />
Li signori fratelli Pifferi sono pregati di dare troni 14,13, dico troni quattordici, e<br />
soldi tredici al signor Tomasoni 431 esibitore del presente 432 . Che della carità il Signor<br />
Iddio ecc. Dato nel convento di s. Bernardino appresso Trento li 26 aprile 1798.<br />
L.+S. F. Gio. Grisostomo da Volano<br />
Guardiano de’ Riformati di san Francesco.<br />
1309. 1798<br />
A Pio Sesto Sommo Pontefice.<br />
Beatissimo Padre.<br />
Fra Gioachino da Pressano Ministro Provinciale de’ Minori Riformati di Trento,<br />
prostrato ai piedi della S.V., dopo il bacio de’ medesimi espone riverentemente, che ha<br />
due Religiosi professi diaconi, nominati Fra Giuseppe Maria da Predazzo nato li 30<br />
gennaio 1775, e Fra Francesco Maria da Panchiato, nato li 21 gennaio 1775, e<br />
bramando, che nelle prossime Tempore della Pentecoste possano esser ordinati<br />
sacerdoti, attesa la grande scarsezza di sacerdoti suoi, ed anche secolari, supplica<br />
umilissimamente la S.V. che per grazia speciale voglia degnarsi di dispensarli dai mesi<br />
che loro mancano per compimento dell’età canonica. Che della grazia ecc.<br />
Così ho scritto stante pede in casa del sig. segretario Manci di Trento li 26 aprile<br />
1798, d’ordine del P. Provinciale presente, il quale lo trascrisse, e lo diede al P.<br />
Fulgenzio Meichelbeck di Borgo ausugano ex Priore di questi Padri Agostiniani,<br />
affinché in una sua lo mandi a Siena, dove nel convento di que’ Padri Agostiniani si<br />
trova rifugiato il Papa, cacciato da Roma dal Massena Generale de’ francesi; colla<br />
giunta che tale dispensa si mandi gratis. Fu spedito li 28 sabato. Fu segnata la grazia li<br />
19 maggio, e la ricevetti li 30 maggio di sera. Vedi sotto num. 1334433 .<br />
1310. 1798<br />
Al P. Accursio di Praghena Guardiano di Roveredo.<br />
R.P.S.L.G.C.<br />
Avendo giusto motivo di credere 434 , che siasi smarrita, e quindi non pervenuta alle<br />
sacre mani della P.S.R. un’altra mia data, e speditale nel giorno 14 dello spirante aprile,<br />
mi credo in debito di replicarle, che nella sera tarda del guiorno13 in questa nostra<br />
infermeria, munito de’ santi Sagramenti, è morto Fra Michele do Praghena. Perciò<br />
nuovamente lo raccomando alla P.S.R. per li suffragi statutari,e supererogatori: e<br />
430<br />
Trentini nipoti, ed eredi ex filia unica.<br />
431<br />
Giuseppe.<br />
432<br />
Per chiodi, una forca, una badile, ed alcune scodellette di maiolica per l’infermeria.<br />
433<br />
Una lettera data in Trento li 20 aprile 1798 giunse a Roma li 4 maggio: ed una data in Roma li 5 maggio<br />
arrivò a Trento li 16 maggio.<br />
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Perché non ho ricevuto risposta.