Tovazzi epistolario 4 (ms 59)

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col solo divario dal più al meno. Qui ora è cessata la mortalità degli uomini, e delle bestie; e più non sentonsi rimbombare i cannoni, benché siavi molta soldatesca. C’è da vivere; ma ogni cosa deve pagarsi a molto acro prezzo. Fansi le funzioni sacre all’antica; ma c’è una grande scarsezza di sacri ministri. Per le vescovili si aspetta monsignor Suffraganeo Emmanuele Conte di Thunn vescovo di Jasso. S.A.R. Pietro Vigilio se la passa tuttavia in Castel Thunn. Non ardisco dire di più. Quindi le chiedo scusa della piccolezza del foglio, usata unicamente perché possa esser inserito in altro con minore aggravio: e tutto pieno di stima, rispetto, e gratitudine alla R.V. le fo un divotissimo inchino, e mi professo. Trento, s. Bernardino 8 marzo 1798. Di V. R. ch’è riverita eziandio dal mio P. Provinciale Gioachino Besenella già Guardiano di questo convento a suo tempo. Um.mo, div.mo, obbl.mo servo F. Gio. Grisostomo di Volano Guardiano de’ Minori Riformati. Fuori. Al Molto Rev. Padre, sig. e padrone Colendissimo Il Padre don Gio. Battista Ghezzi C.R.S. Parroco degnissimo in Ferrara S. Niccolò 404 1285. 1798 Al P. Filippo di Metz Tedesco Vicario di Metz Lombardo. R.P.P.C.S.L.G.C. Inteso avendo da Fra Leonardo, che la P.S.R. secondo la mente del suo Padre Guardiano ci ha mandato per mero effetto della sua carità cinque stari di orzo, io la ringrazio di tutto cuore, e gliene sospiro una copiosa ricompensa dal Signor Iddio, mediante l’intercessione del nostro Serafico comun Patriarca. Io non posso mostrare altrimenti la mia gratitudine. Ma se mai potessi, me la insinui, che proccurerò di mostrarla co’ fatti. Le fo poi noto, che la versione ultima da Lei fattaci con tanto suo disagio, ci ha fruttato dodici fiorini 405 . Le spedisco qui compiegata una carta per il Martirologio, le orazioni richieste del B. Leonardo, ed altro: come pure una notizia risguardante i prodigiosi moti fatti nel 1796 dalle Sacra Immagini di Roma ecc., osservati, e rilevati colla maggiore attenzione, e colla più severa critica 406 . Che sieno stati un presagio di calamità, l’ho dedotto dall’esser elleno succedute. Io temo assai, che non sieno finite. Preghiamo il Signor Iddio, Padre nostro amorosissimo, e confidiamo, che le nostre preghiere non riusciranno affatto vane, ed infruttuose. Nuovamente la ringrazio, e riverendola mi dico. Trento 8 marzo 1798. Di V.P.R. Div.mo, obb.mo servo F. Grisostomo. 1286. 1798 Al P. Massimo da Volano. Borgo. Carissimo Fratello, S.L.G.C. 404 Questi è morto idropico in Ferrara li 11 luglio 1798 avanti li 15 di detto mese. 405 Sopra num. 1203, 1205, 1214, 406 To. 2 Inscr. 1693. 116

Quel buon parroco ausugano 407 , il quale ogniqualvolta deve trasportare un Santo di rito doppio minore, o per ragione del titolare, o dell’ottava, lo fa poi semidoppio nel giorno, in cui lo celebra, fondato su la rubrica del Breviario, che dice: nisi sit de maioribus, vel solemnioribus, fiat smiduplex: e resta ammirato come il calendarista diocesano si scosti da tale rubrica nel trasportare i Santi, vive in un grande inganno. Leggete tutta intera la rubrica citata, la quale sta sotto alla tavola dell’occorrenza, e vedrete subito, che parla chiaramente de’ soli Santi, che debbono separarsi dai loro compagni, verbi grazia s. Fabiano da s. Sebastiano, san Gervasio da san Protasio, s. Vincenzo da sant’Anastasio ecc. Leggete pure il Cavalieri To. 1, cap. 5 de separatione festorum. Suppongo, che questo vi basterà per disingannarlo: e finendo senza più per mancanza di tempo, vi abbraccio con fraterno affetto ecc. Trento 9 marzo 1798. 1287. 1798 Al P. Basilio di Albiano. Roveredo. R.P.S.L.G.C. Consegno a F. Gio. Maria Terziario fiemasco il rotolo pesante, di cui le ho scritto con data de’ 19 febbraio. Spero, che le giugnerà illeso, e franco; ma ciò non ostante la prego per ogni buon fine di avvisarmi del recapito 408 . Sulla carta sotto la tela ho scritto, se ben mi ricordo: Restituzione secreta da farsi per mano del P. Basilio d’Albiano Rif. ecc. Il Padre professore Saverio da iersera in qua giace sul letto con dolori di ventre. Se domani mattina non istarà meglio, verrà portato a questa nostra infermeria 409 . Voglio sperare, che il Signor Iddio gli restituirà la primiera sua salute. Poverino, per la morte del P. Maurizio gli sono cresciute di molto le fatiche del confessionale, specialmente todesco. Le mando una cartuccia contenente delle orazioni nuove, e delle lezioni martirologiche, aggiugnendole, che l’officio del SS. Cuore di Gesù verrà stampato dal Monauni. Mi raccomando in precibus, la riverisco, e resto. Trento 13 marzo 1798. Suo div.mo, obbl.mo servo F. Grisostomo. 1288. 1798 Li signori fratelli Pifferi sono pregati di dare altri troni 16, dico troni sedici al sig. Antonio Pedrotti esibitore del presente. Che della carità il Signor Iddio ecc. Dato nel convento di s. Bernardino appresso Trento li 14 marzo 1798. F. Gio. Grisostomo ecc. ut supra. 1289. 1798 Al Padre Pietro Damiani di Borgo Guardiano di Arco. R.P.P.C. Avvicinandosi la domenica delle Palme ardisco di pregare la P.S.R. che voglia favorirmi con mandarmi quelle, che mi abbisognano per questo mio convento, raccomandandole ai Terziari degli altri conventi, che verranno costà, e ripasseranno di qui. Io avrò l’attenzione di pregarli perché le prendano. Confido nella già sperimentata di Lei bontà, e mi tengo sicuro. Per darle poi qualche contrassegno della mia 407 Tal parroco in vista di questa mia restò pienamente persuaso dl suo errore, e mi ringraziò. Così da lettera di Massimo 4 giugno 1798. 408 Mi ha scritto, che lo ha ricevuto. Appartiene ai beni delle ex Clarisse roveretane oltre l’Adige verso sera. 409 Fu portato in una portantina alle 9 3 marzo di mattina accompagnato da F. Abbondanzio e F. Placido. Ritornò al seminario nel giorno quinto di aprile, Giovedì Santo dopo il pranzo: e così restò delusa la speranza di succedergli tosto nella cattedra dal sig. don Bartolommeo Gerloni di Trento.

col solo divario dal più al meno. Qui ora è cessata la mortalità degli uomini, e delle<br />

bestie; e più non sentonsi rimbombare i cannoni, benché siavi molta soldatesca. C’è da<br />

vivere; ma ogni cosa deve pagarsi a molto acro prezzo. Fansi le funzioni sacre<br />

all’antica; ma c’è una grande scarsezza di sacri ministri. Per le vescovili si aspetta<br />

monsignor Suffraganeo Emmanuele Conte di Thunn vescovo di Jasso. S.A.R. Pietro<br />

Vigilio se la passa tuttavia in Castel Thunn. Non ardisco dire di più. Quindi le chiedo<br />

scusa della piccolezza del foglio, usata unicamente perché possa esser inserito in altro<br />

con minore aggravio: e tutto pieno di stima, rispetto, e gratitudine alla R.V. le fo un<br />

divotissimo inchino, e mi professo. Trento, s. Bernardino 8 marzo 1798.<br />

Di V. R. ch’è riverita eziandio dal mio P. Provinciale Gioachino Besenella già<br />

Guardiano di questo convento a suo tempo.<br />

Um.mo, div.mo, obbl.mo servo<br />

F. Gio. Grisostomo di Volano<br />

Guardiano de’ Minori Riformati.<br />

Fuori.<br />

Al Molto Rev. Padre, sig. e padrone Colendissimo<br />

Il Padre don Gio. Battista Ghezzi<br />

C.R.S. Parroco degnissimo in<br />

Ferrara<br />

S. Niccolò 404<br />

1285. 1798<br />

Al P. Filippo di Metz Tedesco Vicario di Metz Lombardo.<br />

R.P.P.C.S.L.G.C.<br />

Inteso avendo da Fra Leonardo, che la P.S.R. secondo la mente del suo Padre<br />

Guardiano ci ha mandato per mero effetto della sua carità cinque stari di orzo, io la<br />

ringrazio di tutto cuore, e gliene sospiro una copiosa ricompensa dal Signor Iddio,<br />

mediante l’intercessione del nostro Serafico comun Patriarca. Io non posso mostrare<br />

altrimenti la mia gratitudine. Ma se mai potessi, me la insinui, che proccurerò di<br />

mostrarla co’ fatti. Le fo poi noto, che la versione ultima da Lei fattaci con tanto suo<br />

disagio, ci ha fruttato dodici fiorini 405 . Le spedisco qui compiegata una carta per il<br />

Martirologio, le orazioni richieste del B. Leonardo, ed altro: come pure una notizia<br />

risguardante i prodigiosi moti fatti nel 1796 dalle Sacra Immagini di Roma ecc.,<br />

osservati, e rilevati colla maggiore attenzione, e colla più severa critica 406 . Che sieno<br />

stati un presagio di calamità, l’ho dedotto dall’esser elleno succedute. Io temo assai, che<br />

non sieno finite. Preghiamo il Signor Iddio, Padre nostro amorosissimo, e confidiamo,<br />

che le nostre preghiere non riusciranno affatto vane, ed infruttuose. Nuovamente la<br />

ringrazio, e riverendola mi dico. Trento 8 marzo 1798.<br />

Di V.P.R. Div.mo, obb.mo servo<br />

F. Grisostomo.<br />

1286. 1798<br />

Al P. Massimo da Volano. Borgo.<br />

Carissimo Fratello, S.L.G.C.<br />

404 Questi è morto idropico in Ferrara li 11 luglio 1798 avanti li 15 di detto mese.<br />

405 Sopra num. 1203, 1205, 1214,<br />

406 To. 2 Inscr. 1693.<br />

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