Unità 3 – Luci ed ombre: i volumi - Scuola primaria

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31.05.2013 Views

© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara A. Obiettivi classe 5 • Arte e immagine • febbraio/marzo Unità 3 Luci ed ombre: i volumi Obiettivi di apprendimento di Arte e immagine (dalle Indicazioni per il Curricolo): • Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio. • Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audiovisivo ( piani, campi, sequenze, struttura narrativa, movimento, ecc.) individuando il loro significato espressivo. • Leggere in alcune opere d’arte di diverse epoche storiche e provenienti da diversi Paesi i principali elementi compositivi, i significati simbolici, espressivi e comunicativi. • Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche tridimensionali, attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro. Obiettivi formativi per le discipline: CONOSCENZE • I volumi. • L’espressività della luce. • Le ombre. • La tecnica del chiaroscuro. ABILITÀ • Leggere e descrivere immagini. • Riconoscere e disegnare volumi, usando la tecnica del chiaroscuro. • Creare sfumature di luci ed ombre con i colori a tempera. • Disegnare copiando dal vero. • Utilizzare il carboncino. • Utilizzare la penna a china. B. Attività metodi soluzioni organizzative Luci, ombre e volumi Si richiederà agli alunni di ricercare nell’ambiente i volumi, notando che noi percepiamo le forme tridimensionali dal modo in cui la luce batte sulla superficie degli oggetti. Agli alunni sarà proposta la visione di alcune riproduzioni di opere d’arte di diversi periodi (La Gioconda e La vergine con Sant’Anna, il Bambino e San Giovannino di Leonardo da Vinci, Canestro di frutta di Caravaggio, Il neonato di Georges La Tour, Autoritratto di Rembrandt, Nature morte di Paul Cezanne, Natura morta di Giorgio De Chirico, Composizione e La camera di Carlo Carrà, Ritratto di Jean Genet di Alberto Giacometti). Gli alunni saranno guidati a notare che nella produzione di immagini la rappresentazione dei volumi è ottenuta per mezzo del chiaroscuro: il progressivo scurire delle tonalità di colore suggerisce la mancanza di luce, dando all’osservatore l’impressione che il corpo sia tridimensionale.

© DeAgostini <strong>Scuola</strong> S.p.A, Novara<br />

A. Obiettivi<br />

classe 5 • Arte e immagine • febbraio/marzo<br />

<strong>Unità</strong> 3 <strong>–</strong> <strong>Luci</strong> <strong>ed</strong> <strong>ombre</strong>: i <strong>volumi</strong><br />

Obiettivi di apprendimento di Arte e immagine<br />

(dalle Indicazioni per il Curricolo):<br />

• Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente<br />

descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e<br />

l’orientamento nello spazio.<br />

• Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio<br />

visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audiovisivo ( piani, campi,<br />

sequenze, struttura narrativa, movimento, ecc.) individuando il loro significato espressivo.<br />

• Leggere in alcune opere d’arte di diverse epoche storiche e provenienti da diversi Paesi<br />

i principali elementi compositivi, i significati simbolici, espressivi e comunicativi.<br />

• Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche tridimensionali,<br />

attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici,<br />

di tecniche e materiali diversi tra loro.<br />

Obiettivi formativi per le discipline:<br />

CONOSCENZE<br />

• I <strong>volumi</strong>.<br />

• L’espressività della luce.<br />

• Le <strong>ombre</strong>.<br />

• La tecnica del chiaroscuro.<br />

ABILITÀ<br />

• Leggere e descrivere immagini.<br />

• Riconoscere e disegnare <strong>volumi</strong>,<br />

usando la tecnica del chiaroscuro.<br />

• Creare sfumature di luci <strong>ed</strong> <strong>ombre</strong> con<br />

i colori a tempera.<br />

• Disegnare copiando dal vero.<br />

• Utilizzare il carboncino.<br />

• Utilizzare la penna a china.<br />

B. Attività <strong>–</strong> metodi <strong>–</strong> soluzioni organizzative<br />

<strong>Luci</strong>, <strong>ombre</strong> e <strong>volumi</strong><br />

Si richi<strong>ed</strong>erà agli alunni di ricercare nell’ambiente i <strong>volumi</strong>, notando che noi percepiamo le forme<br />

tridimensionali dal modo in cui la luce batte sulla superficie degli oggetti.<br />

Agli alunni sarà proposta la visione di alcune riproduzioni di opere d’arte di diversi periodi (La Gioconda<br />

e La vergine con Sant’Anna, il Bambino e San Giovannino di Leonardo da Vinci, Canestro di<br />

frutta di Caravaggio, Il neonato di Georges La Tour, Autoritratto di Rembrandt, Nature morte di Paul<br />

Cezanne, Natura morta di Giorgio De Chirico, Composizione e La camera di Carlo Carrà, Ritratto<br />

di Jean Genet di Alberto Giacometti). Gli alunni saranno guidati a notare che nella produzione di<br />

immagini la rappresentazione dei <strong>volumi</strong> è ottenuta per mezzo del chiaroscuro: il progressivo scurire<br />

delle tonalità di colore suggerisce la mancanza di luce, dando all’osservatore l’impressione<br />

che il corpo sia tridimensionale.


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classe 5 • Arte e immagine • febbraio/marzo<br />

Gli alunni saranno invitati a sperimentare le tecniche con cui si può ottenere graficamente il chiaroscuro<br />

(per pressione diversa con matite o pastelli, per addensamento o rarefazione di segno, con<br />

penne o matite, per diluizione dei colori, con colori a tempera). Gli alunni disegneranno alcune<br />

forme (vasi, bottiglie, caraffe, appoggiate su un piano) su carta ruvida. Ripeteranno il disegno, in<br />

modo da ottenere tre copie su cui sperimentare le varie tecniche di chiaro scuro. Un disegno sarà<br />

colorato con i pastelli: i bambini partiranno a stendere il colore dal centro delle forme, lasciando<br />

molto chiara questa zona, che risulterà in luce. Sui margini delle forme i pastelli saranno utilizzati<br />

con maggiore pressione, in modo da ottenere una tonalità più scura. Il secondo disegno sarà colorato<br />

con le tempere: stenderanno all’interno delle forme disegnate un primo strato di colore<br />

omogeneo di tempera diluita. Una volta decisa la direzione della luce, si ripasseranno con i colori<br />

a tempera meno diluiti le zone che devono apparire in mezza ombra. Le zone totalmente in ombra<br />

saranno ulteriormente ripassate con una mano di tempera non diluita. Il terzo disegno sarà colorato<br />

con la matita: le zone chiare saranno riempite di tratti meno fitti, quelle scure di tratti fittamente<br />

ravvicinati.<br />

Agli alunni sarà richiesto di osservare le <strong>ombre</strong> degli oggetti colpiti dalla luce per scoprire che l’oggetto<br />

illuminato produce le <strong>ombre</strong> in relazione alla direzione da cui proviene la luce, che ci sono<br />

due tipi di <strong>ombre</strong>: <strong>ombre</strong> proprie (le <strong>ombre</strong> che si creano sugli oggetti, dalla parte opposta rispetto<br />

alla fonte di luce) e <strong>ombre</strong> riportate (le <strong>ombre</strong> proiettate sui piani di appoggio o sul terreno). Agli<br />

alunni saranno quindi proposte le riproduzioni di opere in cui siano presenti <strong>ombre</strong> e giochi di luce<br />

(Covoni alla fine dell’estate di Claude Monet, La Rotonda di Palmieri e Bovi bianchi di Giovanni Fattori,<br />

La persistencia de la memoria e Surrealist composition with invisible figures di Salvador Dalì,<br />

Sole mattutino di Edward Hopper, Una domenica pomeriggio alla Grande Jatte di George Seurat,<br />

L’Hermitage e Apple harvest at Eragny di Camille Pissarro, Quarto stato, Panni al sole e Speranze<br />

deluse di Giuseppe Pellizza da Volp<strong>ed</strong>o). Gli alunni saranno guidati a riflettere sul fatto che le<br />

<strong>ombre</strong> danno realismo e spessore all’immagine, rafforzando l’idea di tridimensionalità dell’oggetto.<br />

Agli alunni sarà quindi proposto di sperimentare il disegno delle <strong>ombre</strong>. I bambini sceglieranno un<br />

oggetto di piccole dimensioni (un frutto, una bottiglietta di profumo, una scatola…), lo appoggeranno<br />

sul banco e lo illumineranno con una torcia elettrica da più lati, osservando le <strong>ombre</strong> proprie<br />

e riportate che la luce crea. Divideranno quindi un foglio di carta ruvida in tre sezioni: nei diversi<br />

spazi disegneranno l’oggetto osservato, tracciando le <strong>ombre</strong> in posizioni diverse, in base alla direzione<br />

della luce proiettata dalla torcia elettrica. Coloreranno figure <strong>ed</strong> <strong>ombre</strong> scegliendo una<br />

delle tre tecniche di chiaro scuro prec<strong>ed</strong>entemente presentate.<br />

In seguito gli alunni si eserciteranno su fogli di recupero per disegnare direttamente con il pennello<br />

e i colori a tempera la sagoma di un oggetto, di un animale o di una figura umana. Quando si sentiranno<br />

sicuri, riprodurranno la sagoma su un foglio di carta bianca o colorata (beige, gialla, arancione<br />

o azzurra) con un colore scuro (blu, marrone o nero) e la coloreranno al suo interno.<br />

Aggiungeranno quindi l’ombra riportata che, partendo dalla parte inferiore della figura, si allunga<br />

verso il basso. Per colorare l’ombra utilizzeranno il colore scelto per la figura in gradazione più<br />

chiara. Ripeteranno l’esercizio con figure differenti, con colori vari su diversi sfondi.<br />

Infine si proporrà agli alunni di copiare dal vero una natura morta, da loro ideata e composta sul<br />

banco, scegliendo la tecnica di chiaroscuro che preferiscono.<br />

Il disegno in bianco e nero<br />

Gli alunni saranno invitati ad osservare alcune riproduzioni di opere e schizzi in bianco e nero (Studio<br />

per la testa di San Giovanni nell’Ultima cena e Diluvio di Leonardo da Vinci, Studio di testa di<br />

donna velata di Jacopo da Empoli, Autoritratto con la pipa di Gustave Coubert, Olmi a Old Hall Park<br />

di John Constable, Ballerine in riposo di Pablo Picasso, Two cats and Re-study e Woman and child<br />

di Theophile Alexandre Steinlen) e a notare che il chiaroscuro si realizza con la sovrapposizione di<br />

tratti eseguiti con inclinazioni diverse e che si utilizza per dare alla figura il senso del volume attraverso<br />

il contrasto fra zone di luce e di ombra.


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C. Modalità di verifica<br />

classe 5 • Arte e immagine • febbraio/marzo<br />

Agli alunni sarà quindi proposto di sperimentare l’uso del carboncino (o fusaggine), che lascia<br />

segni morbidi, permette di raggiungere intense tonalità di nero e di realizzare rapidamente un disegno<br />

a chiaroscuro. I bambini sperimenteranno le proprietà dello strumento su fogli di carta di<br />

recupero, notando che, se usato di piatto, lascia tratti ampi e uniformi, se usato di punta, produce<br />

tratti fini, se ripassato con un pennello bagnato dà un effetto sfumato. Gli alunni, quindi, cercheranno<br />

un’immagine in bianco e nero di proprio gradimento (fotografie o immagini tratte da giornali)<br />

che riprodurranno su un foglio bianco di carta ruvida, usando il carboncino, sfruttandone le varie<br />

possibilità.<br />

Saranno infine raccolte a scuola fotografie in bianco e nero di ambienti e vari oggetti (vasi, penne,<br />

penne, barche, lampade…). Ciascun alunno sceglierà due immagini a proprio piacere: una che<br />

rappresenti un ambiente <strong>ed</strong> una con un oggetto. I bambini riprodurranno il disegno dell’oggetto<br />

dell’immagine scelta a matita su un foglio da disegno liscio, segnando leggeri tratti per indicare le<br />

zone di ombra e i cambi di sfumatura. L’immagine sarà colorata con la penna a china, utilizzando<br />

tratti corti molo ravvicinati per le zone scure, meno ravvicinati per le zone di luce. Quindi disegneranno,<br />

sempre su un foglio da disegno liscio, l’ambiente rappresentato nell’immagine, che verrà<br />

colorato con punti molto ravvicinati nelle zone scure e gradualmente più lontani per le zone più<br />

chiare.<br />

Infine gli alunni sceglieranno un soggetto a loro piacere e lo disegneranno in bianco e nero, utilizzando<br />

il carboncino o la matita a china, secondo la propria preferenza.<br />

La verifica si effettuerà sugli elaborati degli alunni e sulle loro risposte durante le attività di lettura<br />

di immagini.

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