Congregazioni: quella dell’Olanda (1401), quella del Belgio (1413), <strong>della</strong> Spagna (1442) e dell’Italia (1447). Martino V nel 1428 aveva messo tutti i Terziari, secolari e regolari, sotto il controllo e la dipendenza del generale dei frati Minori; ma tale dipendenza fu poi tolta da Eugenio IV. Leone X, volendo dare a tutte le Congregazioni Regolari indipendenti un unico indirizzo, stabilì nel 1521 una Regola comune per tutte, tanto maschili che femminili, con l’obbligo dei voti solenni e <strong>della</strong> clausura. Le rimetteva nello stesso tempo sotto la dipendenza dei Frati Minori. Sisto V nel 1586 le rese nuovamente indipendenti, concedendo un proprio visitatore generale, eletto dagli stessi Terziari Regolari, ma confermato dal generale dei Frati Minori, il quale poteva visitare ogni cinque anni tutte le loro Congregazioni. In seguito ogni nazione ebbe il proprio Terz’Ordine Regolare completamente autonomo: non solo non dipendeva dai Frati Minori, ma neppure dal Terz’Ordine delle altre nazioni. Durante la Rivoluzione francese, sia in Francia che altrove, quasi tutte le Congregazioni terziarie regolari si estinsero. La sola Congregazione italiana resistette alla bufera, sebbene fosse stata molto decimata. Ad essa fu concesso nel 1908 che il proprio Capo fosse anche ministro generale di tutti i Terziari Regolari. Pio XI, con decreto del 4 Novembre 1927, dava una unica Regola a tutte le Congregazioni maschili e femminili, con libertà di aggiungervi delle Costituzioni particolari. Numerose sono state fino ad oggi le Congregazioni terziarie regolari. Tra le più importanti, sorte in questi ultimi tempi, sono da ricordarsi le seguenti. Per gli uomini: quella dei Poveri Frati di s. Francesco in Olanda (1861), sorta per l’educazione <strong>della</strong> gioventù; quella dei Fratelli Francescani del Reno (1860) per la cura degl’infermi; quella dei Frati Bigi del p. Ludovico da Casoria per la cura degl’infermi e l’educazione dei moretti, ecc. Per le donne: Le Elisabettine, per la cura degl’infermi; le Margheritine per la riabilitazione delle peccatrici pentite; le Stimmatine <strong>della</strong> ven. Anna Fiorelli Lapini ( + 1860) che insegnano nelle scuole e negli orfanotrofi; le Missionarie di Maria, fondate nel 1877 dalla serva di Dio suor Maria <strong>della</strong> Passione per opere di carità e per le Missioni; le Missionarie d’Egitto, fondate dalla serva di Dio, Maria Caterina di s. Rosa nel 1868, e molte, molte altre. Il XX secolo e gli indirizzi del Vaticano II hanno portato tutte le Congregazioni francescane a ricercare la propria origine e la propria identità senza perdere l’originalità <strong>della</strong> propria specificità. In questo sforzo si è creato, dopo laboriosi incontri dei diversi Istituti Religiosi, un consenso unanime intorno alla formazione <strong>della</strong> nuova Regola del TOR approvata nel 1982 dal b. Giovanni Paolo II. Le Congregazioni maschili TOR oggi sono oltre 50. Le Congregazioni francescane (di diritto pontificio o diocesano) raggiungono le 200.000 unità distribuite in circa 470 congregazioni. A questi, andrebbero aggiunti oggi i molteplici Istituti Secolari che si rifanno a san Francesco di <strong>Assisi</strong>. Come si può vedere la corda francescana accarezza tutti gli angoli <strong>della</strong> terra. 76
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L.M. Anastasi - R. Bartolini france
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Albero genealogico francescano. Imm
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BREVE NOTA BIBLIOGRAFICA AA.VV.: Fo
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e gli diede un’abbondante elemosi
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una masnada di briganti. « Io sono
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Coi frati era poi tutto bontà e te
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il Marocco partirono Vitale, Berard
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Celano, papa Gregorio IX nella boll
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