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Storia della Famiglia Francescana - Assisi OFM

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Nel 1532 alcuni frati, desiderosi di maggiore perfezione, ottennero dal papa<br />

Clemente VII il permesso di vivere in case di recollezione o di raccoglimento, sotto il<br />

governo di un proprio custode. Vivevano una vita molto rigida: si cibavano di solo<br />

pane, erbe e frutta (i cibi cotti erano permessi due volte la settimana); digiunavano più<br />

quaresime durante l’anno, facevano circa due ore di meditazione quotidiana; recitavano,<br />

oltre l’Ufficio divino del giorno, anche quello <strong>della</strong> Madonna, dei defunti e i salmi<br />

penitenziali; ed osservavano la Regola secondo le Dichiarazioni pontificie di Nicolò III<br />

(Exiit) e di Clemente V (Exivi), senza modificazione alcuna nella forma dell’abito.<br />

All'inizio erano pochi di numero; ma crebbero tanto, che Gregorio XIII con la bolla del<br />

1579 li sottrasse dalla giurisdizione del provinciale, ponendoli sotto l’immediata<br />

dipendenza del generale dell’Osservanza. Più tardi, Clemente VIII concedeva loro un<br />

procuratore generale e dei visitatori indipendenti, detti apostolici.<br />

Lo stesso movimento di riforma si attuava anche in Francia e in Germania. In Italia<br />

essi ebbero il nome di Riformati; in Francia e nella Germania meridionale furono detti<br />

Recolletti. I Recolletti francesi ottennero di fondare una propria custodia nel 1590,<br />

costituendosi da quel momento in un ramo distinto dall’Osservanza, con Statuti propri,<br />

approvati da Clemente VIII nel 1595.<br />

Concludendo: in tutta la vita francescana del Cinquecento si riafferma il bisogno di<br />

rinnovare le antiche austerità per una nuova espiazione. Anche questa volta il tronco<br />

francescano rinverdisce, sacrificando l'unità rigida alla libertà ed allo sviluppo, secondo<br />

la legge comune dell'esistenza, perché l'Ordine è una pianta viva e non una colonna<br />

immutabile.<br />

CAP. V<br />

Affermazione delle Riforme<br />

Autonomia delle Riforme - Unità conventuale ed indebolimento <strong>della</strong><br />

Osservanza – La Riformella<br />

SOMMARIO: Il Seicento può considerarsi come il secolo d'oro delle Riforme. Le<br />

diverse famiglie riformate sia in Italia che altrove ebbero un forte sviluppo organico e<br />

numerico. Si reggono già con Statuti propri, indipendentemente dall’Osservanza; la<br />

Riforma cappuccina, anzi, si sgancia del tutto, formando un governo a sé. Anche i<br />

Conventuali riescono ad unificarsi e stabilizzarsi definitivamente, mentre l’Osservanza<br />

viene duramente provata ed indebolita non solo dalla tendenza separatista delle diverse<br />

Riforme, ma anche da abusi ed irregolarità interne. Nella seconda metà del secolo, fu<br />

introdotta tra i Riformati <strong>della</strong> provincia romana la cosiddetta «Riformella» dal b.<br />

Bonaventura da Barcellona che aveva ottenuto dalla S. Sede l'autorizzazione di fondare<br />

dei Ritiri, allo scopo di mantenere e stimolare il primitivo fervore religioso. L'opera sua,<br />

benedetta e fecondata da Dio, diede dei meravigliosi frutti di santità.<br />

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