Storia della Famiglia Francescana - Assisi OFM
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CAP. IV<br />
Separazione e rinnovamento nel rigore<br />
Tentativi d'unione falliti - Separazione tra Osservanti e Conventuali -<br />
Riforme più rigorose.<br />
SOMMARIO: Il cinquecento è secolo di lotta e di austerità per il Francescanesimo<br />
che si divide per soffrire, per crescere, per edificare.<br />
Nel primo ventennio continua ancora la lotta per la purezza <strong>della</strong> povertà:<br />
l'antagonismo tra Conventuali ed Osservanti giunge al punto da dividersi e separarsi<br />
completamente, in forza <strong>della</strong> bolla « Ite vos... » di Leone X (1517).<br />
Dopo questa definitiva separazione vi fu in seno all’Osservanza un vero risveglio e<br />
rinnovamento interiore, che pullulò in nuovi rampolli: gli Alcantarini in Spagna; i<br />
Cappuccini e i Riformati in Italia; i Recolletti in Francia. Tutti attratti da uno stesso<br />
ideale, da un unico desiderio di perfezione: ritornare alle origini, al primitivo fervore e<br />
rigore francescano; ritirarsi nei romitori per pregare, espiare, purificarsi ed elevarsi.<br />
53<br />
Tentativi di unione falliti<br />
Egidio Delfini, assunto il governo dell’Ordine si accorse subito che vi era bisogno<br />
di una vera riforma, perché innumerevoli abusi erano stati introdotti. Da procuratore<br />
generale egli aveva già richiamato l’attenzione dei capitolari nell’ottobre del 1500,<br />
deplorando amaramente il decadimento in cui si era a poco a poco scivolati. « Mettete<br />
fine, egli disse, alle corruttele, se avete a cuore il bene dell’Ordine, perché da ogni parte<br />
giungono al Papa e alla nostra Curia lamenti sulla nostra condotta... ».<br />
Eletto poi generale in quello stesso Capitolo (1500), iniziò senz’altro la sua azione<br />
riformatrice.<br />
Per meglio riuscire nel suo intento, fece redigere nuovi statuti, approvati da<br />
Alessandro VI (detti perciò Alessandrini): essi miravano particolarmente alla riforma<br />
dei Conventuali e a ridare all’Ordine diviso la sua compattezza, riducendo ad un’unica<br />
famiglia tutte le Congregazioni francescane allora esistenti: Osservanti, Conventuali,<br />
Colettani, Amadeiti, Clareni e Scalzi.<br />
Volendo attuare questo suo grande ideale di restaurazione e di unione, si mise in<br />
giro per l’Italia, la Francia, la Germania, il Belgio, la Spagna ecc., visitando a piedi le<br />
varie provincie, incoraggiando, animando ed esortando tutti all’osservanza <strong>della</strong> Regola;<br />
trasferiva perfino i religiosi da una Congregazione all’altra per conseguire più<br />
facilmente il suo scopo.<br />
Dopo così enormi sacrifici ed indefessa attività, ottenne finalmente dal papa Giulio<br />
II di convocare a Roma un Capitolo generalissimo (29 maggio 1506) con l’intervento<br />
dei ministri e vicari generali di tutte le congregazioni. Era questo l’ultimo sforzo e<br />
tentativo d’unione; ma svanì anch'esso: né i Conventuali vollero abbracciare la vita<br />
degli Osservanti, né questi intendevano vivere secondo le dispense dei Conventuali;<br />
sicché la grande adunanza si sciolse senza alcun risultato. Il Delfini si dimise allora da<br />
generale.