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Storia della Famiglia Francescana - Assisi OFM

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Longo, Giovanni da S. Costanzo, Barbaro, Bernardo Vigilante, Angelo Tancredi,<br />

Silvestro. Dodici in tutto.<br />

Se ne andavano a due a due per il mondo a predicare il Vangelo. Non avevano<br />

nulla; dormivano o sotto un portico o ai piedi di un albero o sui gradini di una chiesa.<br />

Gli uomini li disprezzavano: chi li prendeva per insensati e per ladri, chi li copriva<br />

d’ingiurie, chi buttava loro del fango; ci fu chi li spogliò delle loro vesti, senza che essi<br />

reagissero. Fu verso quest’anno (1209) che Francesco, mentre era assorto in preghiera a<br />

Poggiobustone, inabissato nella meditazione dei suoi peccati, sentì una voce che lo<br />

rassicurava del perdono divino.<br />

16<br />

12. A Rivotorto (1209)<br />

Dalla Porziuncola la famigliola di Francesco si trasferì a Rivotorto: un piccolo<br />

tugurio anche questo, senza chiesa e cappella. Se dovevano pregare, s’inginocchiavano<br />

davanti ad una croce di legno. Non stavano mai in ozio, servivano nei lazzaretti,<br />

aiutavano i contadini, senz’altra ricompensa che un tozzo di pane.<br />

Fu a Rivotorto che due poveri frati, mentre venivano presi a sassate da un<br />

vagabondo, cercavano di fare ciascuno scudo all’altro con la propria persona. Un giorno<br />

passò di lì l’imperatore Ottone IV. Andava a Roma per farsi incoronare dal Papa. La<br />

gente accorreva da ogni parte per vedere quel grandissimo corteo; ma Francesco con i<br />

suoi frati non si mosse: vi mandò soltanto uno, per annunziargli la vanità e la brevità<br />

<strong>della</strong> di lui potenza.<br />

13. Prima approvazione <strong>della</strong> Regola (1209-1210)<br />

A Rivotorto Francesco tracciò un primo abbozzo di Regola (che si è soliti chiamare<br />

‘Protoregola’), e il 16 Aprile 1209 o 1210 si recava a Roma per averne l’approvazione<br />

del Papa. Trovò forti opposizioni presso la Curia romana: lo stesso Innocenzo III<br />

riteneva quasi impossibile quel genere di vita così eroica: ma il sogno del Papa sul<br />

Laterano sul punto di crollare e la parabola di Francesco sulla povera donna del deserto<br />

dovettero talmente influire sul Pontefice da fargli decretate la tanto sospirata<br />

approvazione. Ricevuta poi la tonsura e il permesso di predicare, se ne ritornò con gli<br />

altri dodici frati a Rivotorto.<br />

14. Pacificatore e maestro di spirito (1210)<br />

Dopo l’autorizzazione apostolica, Francesco si mise a predicare con maggiore<br />

slancio per le vie e nelle piazze, parlando a tutti dei vizi e delle virtù.<br />

Predicò nella cattedrale di S. Rufino, rappacificò i Maggiori e i Minori d’<strong>Assisi</strong>: cioè i<br />

ricchi e i poveri, allora in continua lotta. Portò la pace ad Arezzo, Siena, Perugia e in<br />

molte altre città: Celebre è il racconto del lupo di Gubbio che narra la pace conclusasi<br />

per opera di Francesco tra questa città ed un lupo molto aggressivo: forse simbolo anche<br />

di qualche feroce signorotto dei castelli dintorno..

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