Storia della Famiglia Francescana - Assisi OFM
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<strong>della</strong> Città Santa da parte del Sultano d’Egitto. Altre persecuzioni si sono scatenate nei<br />
secoli successivi, provocando l’eccidio di centinaia di Francescani.<br />
Nel 1333 i Sovrani di Napoli, Roberto d’Angiò e sua moglie Sancia, comprarono il<br />
Sepolcro, il Cenacolo ed altri santuari, e li donarono in custodia ai Frati Minori con la<br />
ratifica del papa Nicolò V.<br />
Nel 1633 i Greci, con documenti falsi, strapparono ai Francescani la Grotta <strong>della</strong><br />
Natività in Betlem e il Calvario in Gerusalemme. Nel 1690 i Francescani furono<br />
riammessi al possesso dei santuari (meno il S. Cenacolo), che continuarono ad ufficiare<br />
fino al 1757, anno in cui i Greci s’installavano con violenza e prepotenza nel Sepolcro<br />
<strong>della</strong> Madonna, nella Basilica di Betlem ed in una parte del S. Sepolcro. Li tengono<br />
tuttora. Più volte si è tentato di rivendicarli, presentando la questione ai congressi di<br />
pace e in trattati internazionali; ma fino ad oggi non è stata risolta.<br />
Nell’ASIA MINORE, o Turchia, i Francescani furono inviati dal Papa nel 1234; ma<br />
probabilmente essi vi erano già penetrati fin dal 1219 col b. Benedetto d’Arezzo.<br />
L’attività missionaria in Turchia è molto limitata; essendo impossibile la propaganda tra<br />
i Turchi, si fa opera di preservazione <strong>della</strong> fede tra i cristiani e i numerosi cattolici dei<br />
paesi occidentali.<br />
Nell’ARMENIA e regioni limitrofe (Mesopotamia e Georgia) i Francescani<br />
compaiono circa l’anno 1233. Innocenzo IV vi mandò nel 1246 il p. Lorenzo da Orte, e<br />
nel 1247 il p. Andrea da Perugia: entrambi per trattare l’unione degli Armeni con la<br />
Chiesa di Roma. La stessa missione fu affidata al b. Giovanni da Montecorvino (nel<br />
1279 e nel 1289) e al b. Tommaso da Tolentino e compagni (1290).<br />
Nel 1258 i Francescani passano nella PERSIA, inviati da Alessandro IV. Per due<br />
volte vi si recò il b. Giovanni da Montecorvino: nel 1279 fu mandato dal generale<br />
Buonagrazia, e nel 1289 da Nicolò IV.<br />
Sia la missione <strong>della</strong> Persia come quella dell’Armenia ebbero poca vita. Si<br />
estinsero agli inizi del Quattrocento, quando il terribile Tamerlano soggiogò nel 1390<br />
l’uno e l’altro regno, proibendo ai missionari di penetrarvi. Attraverso l’Asia Minore,<br />
l’Armenia e la Persia, i Francescani passarono nell’India e nella Cina.<br />
Nell’INDIA, dopo l’Apostolato di s. Tommaso apostolo, i Francescani furono i<br />
primi missionari cattolici. Giovanni del Pian dei Carpini fu il primo viaggiatore<br />
europeo che raggiunse l’Estremo Oriente, inviato da Innocenzo IV, quale suo<br />
ambasciatore, presso il Gran Kan dei Tartari. Partì da Lione nel 1245, e, attraverso la<br />
Polonia, la Russia, il Turkestan, giunse a Karakorum il 22 luglio 1246. Fu accolto con<br />
grandi onori; ma ben presto cadde in disgrazia del Sovrano e dovette ritornare in<br />
Europa, dopo un soggiorno di appena cinque mesi.<br />
Nel 1254 vi si recò Guglielmo di Rubruk, mandato dal re san Luigi IX, per ritentare<br />
un avvicinamento col popolo tartaro. Compiuta la sua missione, faceva ritorno in<br />
Palestina, da dove era partito.<br />
Giovanni da Montecorvino, in viaggio verso la Cina nel 1291, si fermò anche lui in<br />
India per tredici mesi.<br />
Nel 1320 sbarcava a Tana il b. Tommaso da Tolentino con altri tre confratelli;<br />
ma dopo breve tempo (1321) vi subirono il martirio. Le loro venerate reliquie furono<br />
poi raccolte e trasportate a Zaiton (Cina) dal b. Odorico da Pordenone, di passaggio<br />
dall’India diretto per la Cina.<br />
Dal 1500 in poi altri numerosi missionari francescani vennero successivamente