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Storia della Famiglia Francescana - Assisi OFM

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Ugo Panziera e Giacomino da Verona. Il primo scrisse dei trattati di ascetica e dei<br />

cantici spirituali; il secondo compose due poemetti: uno sul Paradiso e l’altro<br />

sull’Inferno: il « De Babilonia civitate infernali » e il « De Jerusalem coelesti ». Questi<br />

due poemetti possono considerarsi come fonti ed ispiratori <strong>della</strong> Divina Commedia: fra<br />

questa e quelli vi sono molte analogie e somiglianze. I demoni, per esempio, sono<br />

descritti dal poeta francescano come quelli <strong>della</strong> Divina Commedia. Li figura con le<br />

corna, con le mani pelose, più nere del carbone; li fa urlare come lupi, abbaiare come<br />

cani; li arma chi di lancia, chi di forche, chi di bastoni e chi di tizzoni accesi; esalano<br />

puzzo e fiamme: questi attizza il fuoco, quegli batte il ferro, quell’altro strugge il bronzo<br />

(Cfr. F. OZANAM, I poeti francescani in Italia nel sec. XIII, Prato 1854, p. 253-264). Si notano anche<br />

molti punti di contatto con le Cantiche del Paradiso dantesco.<br />

Fine poeta e letterato fu il p. Francesco Frediani (sec. XIX). Egli diede un forte<br />

impulso al rinnovamento degli studi letterari nelle province francescane d’Italia. Aveva<br />

tentato di riunire in apposita Collana o Biblioteca Sanfrancescana tutte le opere scritte<br />

(in italiano o tradotte) da Francescani e sul Francescanesimo, ma il suo nobile tentativo<br />

non riuscì per le tristi vicende che attraversavano allora gli Ordini religiosi a causa delle<br />

soppressioni. Tra i riformatori degli studi dell’Ordine dei Frati Minori merita di essere<br />

ricordato il p. Antonio da Rignano.<br />

Oltre che nella poesia e nella letteratura, i Francescani si resero insigni nelle arti.<br />

Spigoliamo qua e là qualche nome tra i più esponenti delle varie branche scientifiche.<br />

Tutta l’impianto architettonico ed in gran parte la costruzione <strong>della</strong> Basilica di S.<br />

Francesco in <strong>Assisi</strong> si deve a frate Elia Bombarone, compagno di S. Francesco. Celebre<br />

come architetto fu un f. Jacopo da Pola (sec. XIV), direttore <strong>della</strong> costruzione <strong>della</strong><br />

basilica del Santo a Padova, e un f. Giocondo da s. Vitale (sec. XIV), architetto per i<br />

lavori delle mura <strong>della</strong> città di Bologna. Il cappuccino f. Francesco M. Lorenzoni da<br />

Vicenza fu un grande architetto dell’Ottocento. Lavorò instancabilmente nel disegnare e<br />

dirigere molteplici costruzioni di chiese, conventi, ponti ed opere pubbliche nel Veneto,<br />

in Istria, in Erzegovina, in Corsica e nel Brasile.<br />

Eseguirono artistici lavori in mosaico: f. Giacomo Fiorentino (sec. XIII) nell’abside<br />

del Battistero di S. Giovanni in Firenze; frate Giacomo da Torrita (sec. XIII)<br />

nell’abside di S. Giovanni Laterano e di Santa Maria Maggiore in Roma.<br />

In pittura abbiamo lavori pregevoli di f. Pietro di Copenaghen (sec. XIX), pittore<br />

fine e pieno di grazia; di p. Bonaventura Loffredo di Sardegna (sec. XIX), che dipinse<br />

la tribuna <strong>della</strong> chiesa di S. Antonio a Roma; di p. Michelangelo Cianti (sec. XIX), che<br />

decorò l‘artistica chiesa di Montecelio nella Sabina e di tanti altri.<br />

Bravi musicisti furono Bonaventura da Brescia (sec. XV), Pietro Camuzzi (sec.<br />

XVI), il bolognese p. Giambattista Martini (sec. XVIII), lodato per le sue opere<br />

musicali, specialmente per « Il saggio fondamentale pratico di contrappunto» e la «<br />

<strong>Storia</strong> <strong>della</strong> Musica », il padre Stanislao Mattei (sec. XIX), il p. Zimarino (sec. XX) e<br />

moltissimi altri.<br />

Nella costruzione di strumenti musicali si ricorda in particolare: Dardelli da<br />

Mantova (sec. XVI), celebre per i suoi violini, lire e liuti; Corrado Rottenburger (sec.<br />

XVI), che costruì il grandioso organo del monastero di Münster, e Urbano da Venezia,<br />

l’organo <strong>della</strong> cattedrale di Venezia.<br />

In matematica si distinse Luca Pacioli di Borgo S. Sepolcro (secolo XV), autore di<br />

una « Somma d’aritmetica, geometria, proporzioni e proporzionalità »; il siciliano p.

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