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319 VED Roma nuovo - Il Giornale dell'Arte

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Vederea<br />

©<br />

IL<br />

«Mantra» di Omar Galliani è tra le opere esposte nella personale dell’artista «Omar, <strong>Roma</strong>, Amor» presentata al Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese (<strong>Roma</strong>) dal 16 marzo al 6 maggio 2012<br />

<strong>Roma</strong><br />

GIORNALE DELL’ARTE<br />

N. 37 APRILE 2012<br />

UMBERTO ALLEMANDI & C.<br />

TUTTA L’ARTE DA <strong>VED</strong>ERE IN<br />

APRILE<br />

SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. <strong>319</strong> APRILE 2012


Red carpet<br />

Lea Mattarella: «Scrivo chiaro perché<br />

leggo molto. La critica d’arte insicura<br />

ricorre agli anglismi»<br />

La firma del quotidiano «la Repubblica» parla di Dalí, dell’arte delle donne<br />

e del suo amore per le parole<br />

Lea Mattarella è docente di Storia dell’arte all’Accademia di<br />

Belle Arti, è giornalista (ora della «Repubblica», prima della<br />

«Stampa»), è curatrice di mostre, e ha una grande passione<br />

per la letteratura.<br />

Chi sono i suoi maestri?<br />

Gli scrittori che amo: Robert Musil, Marcel Proust, Marguerite<br />

Yourcenar. Inoltre, Marisa Volpi, la quale riempiva le sue lezioni<br />

di Storia dell’arte all’università con continui rimandi alla letteratura.<br />

Per non parlare della grande Lorenza Trucchi.<br />

Lei è curatrice, con Montse Aguer, della mostra «Dalí. Un artista,<br />

un genio» aperta fino al primo luglio al Complesso del Vittoriano.<br />

Dalí fu genio della pittura e genio dell’autopromozione: la sua opera<br />

d’arte più importante non è stato lui stesso?<br />

Dalí avrebbe detto di sì. Basti pensare che ha titolato il secondo<br />

volume della sua autobiografia «Diario di un genio». Nel primo<br />

volume «La mia via segreta», mischiò realtà e fantasia. Diciamo<br />

che si è inventato la sua vita per renderla un’opera d’arte.<br />

Fu più persona o personaggio?<br />

Personaggio. La persona in lui non la afferri mai. Per preparare<br />

questa mostra ho studiato due anni la sua arte e la sua vita, e<br />

posso assicurare che la sua persona è una continua metamorfosi,<br />

è come quelle figure molli che abitano i suoi quadri.<br />

Che rapporti ebbe con l’Italia?<br />

Molti, e la mostra li scandaglia tutti. Dal suo amore per la tradizione<br />

pittorica italiana e il suo sogno, anzi la certezza, di essere il<br />

<strong>nuovo</strong> Raffaello, ai suoi numerosi viaggi in Italia, a partire dal 1935,<br />

ai lavori di scene e costumi realizzati per Luchino Visconti nel «Rosalinda<br />

(o come vi piace)» di Shakespeare del 1948 all’Eliseo, al<br />

progetto di realizzare con Anna Magnani un film su una donna<br />

paranoica innamorata di una carriola. E, nel 1961, per non passare<br />

inosservato, si presentò alla Biennale del Cinema di Venezia<br />

brandendo una pistola giocattolo. È tutto documentato in mostra.<br />

Una mostra monografica di Marco Tirelli aperta a Macro Testaccio<br />

fino al 13 maggio reca in catalogo un suo testo. Le rarefazioni<br />

astratte di Tirelli e la gravida figurazione surrealista di Dalí sono<br />

l’alfa e l’omega del suo gusto?<br />

Diciamo che sono due aspetti del mio mestiere. Dalí rappresenta<br />

il mio lato di storica dell’arte, Tirelli quello di critico militante. Negli<br />

artisti contemporanei cerco il mondo di Tirelli, la bizzarria di<br />

Dalí mi interessa se storicizzata.<br />

Che differenza c’è tra scrittura critica e scrittura giornalistica?<br />

Chi scrive dovrebbe essere in grado di fare entrambe le cose, e<br />

sarebbe bello che non ci fosse molta differenza. Io devo molto ai<br />

giornali. Mi hanno insegnato la chiarezza, perché se devi «tradurre»<br />

una cosa per un lettore che non ha la tua formazione, questa<br />

deve essere chiarissima innanzitutto a te. Poi la stessa chiarezza<br />

io mi sforzo di portarla nei testi critici, perché io voglio essere capita.<br />

Quando uno non è chiaro è perché non ha chiaro cosa vuole<br />

dire.<br />

Che cosa pensa della figura del «curator»? Alcuni di essi si vantano<br />

di non essere storici dell’arte.<br />

Questi tipi di «curator» sono un grosso problema per l’arte, perché<br />

se non conosci il passato non capisci il presente. <strong>Il</strong> tuo giudizio<br />

è quindi insicuro, e non ti rimane che seguire le mode e il<br />

mercato.<br />

Le parole sono il suo mestiere, parole che mette al servizio dell’immagine.<br />

Chi vince, la parola o l’immagine?<br />

Io utilizzo le parole per far vedere l’immagine, quindi spero che<br />

vinca l’immagine. Ma nella mia vita hanno la stessa importanza:<br />

non potrei vivere senza l’arte e neppure senza la narrativa.<br />

Sempre più spesso in articoli, comunicati stampa o anche saggi<br />

in catalogo affiorano errori di grammatica e confusioni semantiche.<br />

Cosa sta succedendo alle parole usate al servizio del pensiero<br />

sull’arte?<br />

Spesso è la fretta che si mette nel lavoro per farlo apparire un<br />

evento, che induce all’errore. Per me si dovrebbe scrivere di meno<br />

e leggere di più, anche perché leggere è meraviglioso e chi lo<br />

fa si concede un regalo. La responsabile suprema degli errori è<br />

infatti per me la televisione, il vero «male» dei nostri giorni. La<br />

mia si è rotta da mesi e non ho intenzione di ripararla.<br />

Cosa pensa dell’abuso degli anglismi («site specific» il più gettonato),<br />

spesso adottati da chi parla male l’inglese?<br />

È sempre il problema dell’insicurezza. Se sei sicuro di quello che<br />

stai dicendo, sarai padrone nel parlare di un’opera realizzata appositamente<br />

per il luogo che la ospita.<br />

A partire dal 1993, lei ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti<br />

di Palermo, di Macerata, dell’Aquila, di Milano, di Torino e di<br />

Napoli. Che rapporto ha con gli studenti?<br />

Gli studenti sono la nostra energia. Ti fanno capire che quello che<br />

fai è reale. Una grande gioia poi è vederli, dopo anni, artisti avviati,<br />

come avvenuto per i miei ex studenti Luca Pozzi, Giuseppe<br />

Stampone, Tamara Ferioli e Guglielmo Castelli, che ho anche recentemente<br />

presentato in una personale alla Galleria <strong>Il</strong> Segno.<br />

In gennaio si è chiusa al Complesso del Vittoriano «Le donne che<br />

hanno fatto l’Italia», una mostra curata da lei assieme a Miriam<br />

Mafai. Quello delle donne artiste è un filone di ricerca che le sta<br />

a cuore da molto tempo.<br />

Mi interessa molto l’approccio della donna all’arte. Quando mi incanto<br />

su un lavoro spesso scopro che è fatto da una lei.<br />

Esiste una specificità dell’arte al femminile?<br />

Sì, ma non è linguistica. È una tendenza all’autobiografia. È ciò<br />

che distingue ad esempio Marisa da Mario Merz, o Antonietta Raphaël<br />

da Mario Mafai. Le loro tre figlie sono state il soggetto quasi<br />

unico dell’arte della Raphaël, mentre per Mafai sono state un<br />

soggetto tra tanti.<br />

<strong>Il</strong> Macro fatica a diventare fondazione. Che segno è?<br />

Negativo. È vero che i musei dovrebbero essere un bene pubblico,<br />

ma dato che non riescono a sopravvivere, l’istituto della fondazione,<br />

che facilita l’entrata di privati, diventa il male minore.<br />

Che cosa pensa del MaXXI?<br />

È un posto bellissimo, che spero non venga rovinato da una programmazione<br />

sbagliata oppure affidata solo alla moda.<br />

Qual è museo romano che ama di più?<br />

La Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea.<br />

Nella sua carriera ha realizzato numerose interviste. Che cosa prova<br />

ad essere intervistata?<br />

Provo imbarazzo e mi chiedo: ma a qualcuno interesserà quello<br />

che dico?<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Nelle sedi<br />

istituzionali<br />

Jean-Marc Bustamante<br />

Oltre a costituire una ricognizione degli ultimi trent’anni<br />

della produzione artistica di Bustamante, la<br />

mostra, per volere dello stesso artista, affianca ai suoi<br />

lavori, quadri e disegni del pittore olandese Pieter<br />

Jansz Saenredam (1597-1665). Bustamante ha inoltre<br />

realizzato, ispirato dagli spazi ideati da Balthus<br />

quando era direttore di Villa Medici, quattro Pitture<br />

(Peintures) per il Grand Salon. La mostra è curata da<br />

Éric de Chassey.<br />

Accademia di Francia a <strong>Roma</strong> - Villa Medici<br />

fino al 6 maggio; viale Trinità dei Monti 1;<br />

tel. 06 67611; www.villamedici.it; orario:<br />

ma-do 10.45-13/14-19<br />

5 /****/••••/ mappa: 3<br />

Percorsi. Recorridos<br />

Nell’ambito della mostra, dedicata alle opere realizzate<br />

dallo studio Ayala e divisa in due sedi, l’Accademia<br />

di Spagna e la Casa dell’Architettura, l’Accademia<br />

ospita alcune opere di pittura di Gerardo Ayala,<br />

fondatore dello studio.<br />

Accademia Reale di Spagna a <strong>Roma</strong><br />

fino al 27 aprile; piazza San Pietro in Montorio<br />

3; tel. 06 5812806; www.raer.it; orario:<br />

ma-do 10-13/16-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 13<br />

La storia dell’arte<br />

Seconda edizione del ciclo di Lezioni di arte sul museo<br />

a cielo aperto di <strong>Roma</strong>. Tra i relatori, Antonio Paolucci,<br />

Achille Bonito Oliva, Maria Vittoria Marini Clarelli.<br />

Auditorium - Parco della musica<br />

fino al 20 maggio; viale Pietro de Coubertin<br />

34; tel. 06 80241281; www.auditorium.com;<br />

orario: lu-ve 17-21/sa-do 10-21<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

I Martedì critici<br />

Dopo gli appuntamenti al Pan di Napoli, gli incontri<br />

d’artista, curati da Alberto Dambruoso e Marco Tonelli<br />

ed organizzati da Incontri Internazionale d’Arte<br />

e CortoArteCircuito, tornano a <strong>Roma</strong>.Questo il calendario<br />

del mese: 3 aprile Stefano Di Stasio; 10 aprile<br />

Felice Levini; 17 aprile Giosetta Fioroni; 24 aprile Li-<br />

liana Moro. <strong>Il</strong> talk ha inizio alle ore 20.<br />

Auditorium di Mecenate<br />

dal 3 al 24 aprile; largo Leopardi; tel.<br />

3397535051<br />

5 /***/•••/ mappa: E<br />

<strong>Il</strong>ir Zefi. Opere scelte<br />

La Biblioteca presenta la seconda iniziativa, dopo la<br />

mostra di Enrico Benetta, organizzata in collaborazione<br />

con la Galleria Russo. Del pittore albanese Zefi,<br />

attivo in Italia dagli anni Novanta, sono esposte oltre<br />

20 opere dipinte dal 2000 ad oggi. Nelle tele di<br />

grande e medio formato il gesto e l’istintualità dell’artista<br />

emergono con vigore, sottolineando gli elementi<br />

che confluiscono nel fare pittorico di Zefi: action<br />

painting, jazz, performance. La lunga collaborazione<br />

del pittore con la Galleria Russo si concretizza<br />

con la prima importante personale nel 2008,<br />

«Crash!» a cura di Marco Tonelli e prosegue nel 2009<br />

presso la sede di Milano, Galleria Russo Asso di Quadri,<br />

con la mostra «Jazz Painting» a cura di Marco<br />

Di Capua.<br />

Biblioteca Angelica - Galleria Angelica<br />

fino al 7 aprile; piazza di S. Agostino 11; tel.<br />

06 68408049; www.biblioangelica.it; orario:<br />

lu 10-16.30; ma-sa 12-19<br />

5 /****/••••/ mappa: 6<br />

<strong>Il</strong> geroglifico di un soffio<br />

La mostra è un omaggio al regista polacco Jerzy Grotowski,<br />

all’attore Ryszard Cieslak e ai loro compagni<br />

del Teatro Laboratorio di Wroclaw.<br />

Casa dei Teatri<br />

fino al 6 maggio; villa Doria Pamphilj, largo<br />

3 Giugno 1849; tel. 06 45430968 | 06 0608;<br />

www.teatrodiroma.net; orario: ma-do 10-17<br />

11 /***/•••/ mappa: FM<br />

Riccardo Ghilardi.<br />

Lo sguardo non mente<br />

Pupi Avati, Luca Zingaretti, Filippo Nigro, Richard<br />

Gere e Wim Wenders sono alcuni dei 45 volti del cinema<br />

italiano e internazionale ritratti da Ghilardi.<br />

Casa del Cinema<br />

fino al 1 aprile; largo Marcello Mastroianni<br />

1; tel. 06 0608; www.casadelcinema.it<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Claudio Scaringella.<br />

Fuga in A Minore<br />

La mostra dedicata a Claudio Scaringella, è articolata<br />

in due sedi, quella dell’Ordine degli Architetti e<br />

IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

Società editrice<br />

Umberto Allemandi & C. spa,<br />

via Mancini 8, 10131 Torino,<br />

tel. 011.8199111<br />

fax 011.8193090<br />

allemandi@allemandi.com<br />

Direttore responsabile<br />

Umberto Allemandi<br />

Vicedirettore<br />

Franco Fanelli<br />

Caporedattore<br />

Barbara Antonetto<br />

Corrispondenti da <strong>Roma</strong><br />

Federico Castelli Gattinara<br />

Francesca <strong>Roma</strong>na Morelli<br />

Impaginazione<br />

Elisa Bussi<br />

Direzione commerciale<br />

Antonio Marra, 011.8199114<br />

antonio.marra@allemandi.com<br />

Pubblicità<br />

Cinzia Fattori 011.8199118<br />

gda.pub@allemandi.com<br />

Stampa<br />

<strong>Il</strong>te, Moncalieri (To)<br />

Vedere a<br />

è una testata edita dalla<br />

Società editrice<br />

Umberto Allemandi & C.<br />

ed è un’edizione speciale<br />

per <strong>Roma</strong> di<br />

«<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> dell’Arte»<br />

I voti delle mostre Sommario<br />

Successo<br />

****Grande successo ***Successo<br />

**Accoglienza positiva *Aspettativa positiva<br />

Qualità<br />

•••• Extra (da non perdere)<br />

••• Raccomandabile •• Interessante<br />

• Da scoprire<br />

Tipologia di mostra<br />

1<br />

Antiquariato 2 Archeologia<br />

3 Architettura 4 Arte antica<br />

5 Arte contemporanea 6 Arte etnica<br />

7 Arte moderna 8 Arte Orientale<br />

9 Arti decorative 10 Design<br />

11 Miscellanea 12 Storia<br />

IL GIORNALE NON RISPONDE DELL’AUTENTICITÀ DELLE ATTRIBUZIONI DELLE OPERE RIPRO-<br />

DOTTE, IN PARTICOLARE DEL CONTENUTO DELLE INSERZIONI PUBBLICITARIE. LE OPINIONI<br />

ESPRESSE NEGLI ARTICOLI FIRMATI E LE DICHIARAZIONI RIFERITE DAL GIORNALE IMPEGNA-<br />

NO ESCLUSIVAMENTE I RISPETTIVI AUTORI. SI CONSIGLIA DI VERIFICARE TELEFONICAMENTE<br />

GLI ORARI DELLE MANIFESTAZIONI.<br />

quella della Facoltà di Architettura in via Borghese.<br />

La Facoltà ospita disegni di piccolo formato, mentre<br />

l’Ordine presenta le sette grandi tavole su lucido<br />

tratte dai disegni, e le sette tele trattate su cui i<br />

lucidi sono stati trasferiti e rielaborati. La cura è di<br />

Francesco Moschini.<br />

Casa dell’Architettura<br />

fino al 21 aprile<br />

Percorsi. Recorridos<br />

La mostra, dedicata allo studio Ayala, fondato da<br />

Gerardo Ayala Hernández, è curata da Danilo D’Anna.<br />

Dopo la tappa presso l’Accademia di Spagna,<br />

l’esposizione prosegue alla Casa dell’Architettura,<br />

concentrandosi sul «fare architettonico» dello<br />

studio.<br />

Casa dell’Architettura - Acquario <strong>Roma</strong>no<br />

dal 4 al 26 aprile; piazza Manfredo Fanti 47;<br />

tel. 06 97604598; www.casadellarchitettura.it;<br />

orario: lu-ve 10-18<br />

5 /***/•••/ mappa: 7<br />

Mestiere donna<br />

L’emancipazione femminile, nel cruciale ventennio<br />

che va dal 1950 al 1970, è illustrata da 37 pannelli<br />

con immagini tratte dall’archivio de «L’Avanti».<br />

Casa della Memoria e della Storia<br />

fino al 12 aprile; via San Francesco di Sales<br />

5; tel. 06 6876543<br />

12 /***/•••/ mappa: D<br />

La poesia per immagini<br />

In mostra litografie di Max Liebermann, Ernst Barlach,<br />

Hans Meid Karl Walser, nate come illustrazioni<br />

per le poesie di Goethe.<br />

Casa di Goethe<br />

fino al 2 giugno; via del Corso 18 (piazza del<br />

Popolo); tel. 06 32650412; www.casadigoethe.it;<br />

orario: ma-do 10-18<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

D’après Giorgio<br />

Artisti italiani e stranieri sono chiamati, in un progetto<br />

a cura di Luca Lo Pinto, a relazionari con oggetti<br />

e opere della casa-museo De Chirico. La mostra<br />

si sviluppa nell’arco di un anno e coinvolgerà,<br />

tra gli altri, Alek O, Darren Bader, Nina Beier, Carola<br />

Bonfili, Mino Maccari, Tobias Madison e Kaspar<br />

Müller, Marcello Maloberti, Carlo Mollino, Momus,<br />

Olaf Nicolai, Henrik Olesen, Luigi Ontani, Nicola Pecoraro,<br />

Emilio Prini, Luca Trevisani, Luca Vitone.<br />

Casa-museo De Chirico - Fondazione<br />

Giorgio e Isa de Chirico<br />

fino al 27 gennaio 2013; piazza di Spagna 31;<br />

tel. 06 6796546; www.fondazionedechirico.com<br />

5 /***/•••/ mappa: 3<br />

Broken mirror.<br />

Frammenti di sè<br />

All’interna della rassegna della «creatività allo spec-<br />

www.allemandi.com<br />

2<br />

<strong>Roma</strong><br />

Curatore<br />

Paolo Serafini<br />

Coordinamento<br />

Rossella Meucci Reale<br />

rossella.reale@allemandi.com<br />

Mostre e musei<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

guglielmo.gigliotti@allemandi.com<br />

In redazione a <strong>Roma</strong><br />

Arianna Antoniutti<br />

gda.roma@allemandi.com<br />

06.32651314, via Tacito 23 - 00193 <strong>Roma</strong><br />

Hanno collaborato<br />

Francesca <strong>Roma</strong>na Morelli,<br />

Roberta Petronio, Paola Ugolini<br />

Coordinamento a Torino<br />

Lina Ocarino<br />

Pubblicità<br />

Gabriele Marra, Mariangela Parrillo<br />

335.1719600<br />

3 Restauri IsCr per la collezione<br />

Doria Pamphilj<br />

3 Matta all’Auditorium<br />

4 La glittica Santarelli<br />

ai Musei Capitolini<br />

4 Cafà all’Accademia di San Luca<br />

5 Avanguardie Russe al Museo<br />

dell’Ara Pacis<br />

5 Marco Tirelli a Macro Testaccio<br />

6 Ruggero Savinio alla Gnam<br />

6 Navarro alla Fondazione Volume!<br />

7 Frare all’ING Palazzo Poli<br />

7 Erica Fiorentini in via Margutta<br />

8 Luca Padroni alla galleria<br />

The Office<br />

9 La V edizione della fiera<br />

«<strong>Roma</strong> Contemporary»<br />

10 Arthur Duff alla galleria Oredaria<br />

10 Walter De Maria alla<br />

Gagosian Gallery<br />

11 Marzullo all’Ex Elettrofonica<br />

11 Adami, Fincato allo Studio d’arte<br />

Pino Casagrande<br />

chio», la mostra curata da Valeria Arnaldi raccoglie<br />

opere di trenta artisti, tra loro differenti per linguaggio<br />

e poetica, tutti chiamati a definire il concetto del<br />

sè. Tra i nomi, Luigi Ontani, Claudia Peill, Massimo<br />

Attardi, Lidia Bachis, Angelo Bucarelli.<br />

Centro Studi Cappella Orsini<br />

fino al 5 aprile; via Grotta Pinta 21; tel. 06<br />

6877965; www.cappellaorsini.it; orario: luve<br />

10-18<br />

5 /***/•••/ mappa: G<br />

Miró! Poesia e luce<br />

Oltre 80 lavori, tra tele, terrecotte, bronzi e acquerelli<br />

disegnano la parabola artistica del pittore catalano,<br />

con particolare attenzione alle opere create nei<br />

trent’anni in cui Miró visse a Maiorca. Si segnalano<br />

gli oltre 50 oli di grande formato come «Femme dans<br />

la rue» (1973) e «Untitled» (1978).<br />

Chiostro del Bramante<br />

fino al 10 giugno; via della Pace; tel. 06<br />

68809035; www.chiostrodelbramante.it;<br />

orario: lu-ve 10-20, sa-do 10-21<br />

5 /****/••••/ mappa: 5<br />

Paola <strong>Roma</strong>no.<br />

Equilibri astrali<br />

Tra tele e sculture sono esposte circa 40 opere recenti<br />

della <strong>Roma</strong>no.<br />

Complesso dei Dioscuri al Quirinale<br />

fino al 6 aprile; via Piacenza 1; orario: lu-ve<br />

9-18.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 8<br />

Enzo Fiore.<br />

Genesi. I miti della storia<br />

<strong>Il</strong> salone centrale del Complesso del Vittoriano ospita<br />

la personale del pittore milanese Enzo Fiore (1968).<br />

Attingendo, come di consueto, al mondo della natura,<br />

Fiore realizza ritratti servendosi di terra, resina,<br />

foglie radici. I volti creati secondo questa inconsueta<br />

tecnica sono sospesi tra realismo e immaginifica<br />

trasfigurazione. A cura di Achille Bonito Oliva.<br />

Complesso del Vittoriano<br />

fino al 27 maggio<br />

Salvador Dalí.<br />

Un artista, un genio<br />

Oli, disegni, documenti, fotografie, filmati, lettere,<br />

oggetti ricostruiscono l’eccentrica personalità del<br />

pittore catalano. In mostra con la cura di Montse<br />

Aguer, Lea Mattarella e il coordinamento generale<br />

di Alessandro Nicosia, opere in prestito da Fundació<br />

Gala-Salvador Dalí, Reina Sofía, Museum Boijmans<br />

Van Beuningen di Rotterdam, Thyssen-Bornemisza<br />

Collection, Haggerty Museum of Art, Walt<br />

Disney Animation Studios, Burbank.<br />

Complesso del Vittoriano<br />

fino al 1 luglio; via San Pietro in Carcere; tel.<br />

06 6780664<br />

7 /****/••••/ mappa: 11


3<br />

Nelle sedi istituzionali<br />

Oscar Tuazon<br />

La Fondazione presenta una personale dedicata all’artista<br />

nato nel 1975 a Seattle e attivo a Parigi.<br />

Fondazione Giuliani<br />

dal 21 aprile; via Gustavo Bianchi 1; tel. 06<br />

80690399; www.fondazionegiuliani.org<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Vetri a <strong>Roma</strong><br />

La Curia Iulia ospita un’importante esposizione di<br />

manufatti in vetro: circa 300 pezzi tra vasellame prezioso,<br />

gioielli e mosaici datati a partire dal II secolo<br />

a.C. Tra i pezzi in mostra, le insegne imperiali di<br />

Massenzio trovate lungo le pendici del Palatino, l’opus<br />

sectile di lastre di vetro dalla villa di Lucio Vero<br />

sulla via Cassia, e il tondo con fondale marino<br />

proveniente dal triclinium della domus del Chirurgo<br />

di Rimini.<br />

Foro <strong>Roma</strong>no<br />

fino al 16 settembre; largo Romolo e Remo<br />

5; tel. 06 39967700; orario: lu-do 8.30-19<br />

2 /****/••••/ mappa: 16<br />

I Borghese e l’antico<br />

Dal Museo del Louvre tornano a <strong>Roma</strong>, nel luogo<br />

che le vide per la prima volta riunite, celeberrime<br />

opere d’arte antica appartenute alla collezione Borghese.Tra<br />

i sessanta pezzi in mostra figurano capolavori<br />

della statuaria come l’«Ermafrodito», restaurato<br />

da Bernini, il «Sileno con Bacco fanciullo», le<br />

«Tre Grazie» e il «Seneca morente». Orari straordinari:<br />

dal 30 gennaio il lunedì dalle 13 alle 19, dal<br />

2 marzo il venerdì e il sabato fino alle ore 21.<br />

Galleria Borghese<br />

fino al 9 aprile; piazzale Scipione Borghese,<br />

3; tel. 06 32810; www.galleriaborghese.it;<br />

orario: ma-do 9-19<br />

7 /****/••••/ mappa: C<br />

Luoghi, figure, nature morte.<br />

Opere della Galleria d’Arte<br />

Moderna di <strong>Roma</strong> Capitale<br />

Chiusa dal 2003, riapre ora la Galleria Comunale con<br />

una esposizione di circa 140 opere delle oltre 3000<br />

possedute, tra scultura, pittura e grafica, datate tra<br />

metà Ottocento e secondo dopoguerra. Arturo Martini,<br />

Giacomo Manzù, Nino Costa, Felice Carena, Giuseppe<br />

Capogrossi, Franco Gentilini, Mario Mafai,<br />

Fausto Pirandello, Giorgio de Chirico, questi alcuni<br />

degli autori delle opere finalmente tornate visibili.<br />

Galleria d’Arte Moderna di <strong>Roma</strong><br />

Capitale<br />

La Salomè senza l’ultimo velo<br />

Dal 1997 ad oggi l’Istituto Superiore<br />

per la Conservazione e<br />

il Restauro è intervenuto su numerose<br />

tele, circa sessanta,<br />

appartenenti alla preziosa collezione<br />

Doria Pamphilj; ora, alcune<br />

delle opere interessate<br />

dai restauri sono in mostra con<br />

la cura di Francesca Capanna,<br />

Anna Maria Marcone e Francesca<br />

<strong>Roma</strong>na Sinagra. I restauri,<br />

oltre a consentire ottimali<br />

condizioni di conservazione e di<br />

visibilità, hanno sovente permesso<br />

scoperte storico-critiche<br />

e nuove attribuzioni, come<br />

nel caso del «Ritratto di genti- La «Salomè» di Tiziano durante il restauro<br />

luomo» di Dosso Dossi, o ancora,<br />

hanno liberato le tele da pudiche ridipinture che velavano, ad esempio,<br />

il seno della caravaggesca «Giunone» di Orazio Riminaldi. Organizzata<br />

in sezioni relative a problemi e tematiche del restauro (tecniche<br />

esecutive, ordine e simmetria, moralizzazione dell’opera, cambio<br />

di supporto), l’esposizione si conclude con il giovanile capolavoro «Salomè<br />

con la testa del Battista», dipinto da Tiziano intorno al 1515 e<br />

restaurato nell’estate del 2011.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Lavori in corso in Galleria. Restauri IsCr per le opere della collezione Doria<br />

Pamphilj, fino al 17 giugno<br />

Palazzo Doria Pamphilj, via del Corso 305; tel. 06 6797323; www.dopart.it<br />

Orario: lu-do 10-18<br />

Un surrealista nella città eterna<br />

«Ergonautes», tela del 1965 di Roberto Sebastian Matta<br />

A cento anni dalla nascita, una mostra di oltre cinquanta opere, tra<br />

grandi dipinti, disegni e sculture, rende omaggio a Roberto Sebastian<br />

Matta, una figura nodale dell’arte del Novecento, innamorato dell’Italia.<br />

La raccolta mette a fuoco la produzione degli anni 1949-54, che<br />

il surrealista cileno, ispiratore della liberazione gestuale degli espressionisti<br />

astratti americani, trascorse a <strong>Roma</strong>. Nella città sul Tevere<br />

frequentò Afro, Capogrossi, Burri, Leoncillo, Guttuso, Pietro Cascella,<br />

Corpora, Consagra, Vedova, Turcato, Dorazio, Cagli, Lionello Venturi,<br />

Palma Bucarelli e Alberto Moravia. Baricentro dei loro incontri e<br />

della loro vita era Piazza del Popolo; delle loro discussioni, la rinascita<br />

artistica del Paese all’indomani della guerra. In quel contesto Matta<br />

rappresentava il messaggero di novità dal mondo. Nel 1950 espose,<br />

in due personali alla Galleria «L’Obelisco» e «Del Secolo», dipinti<br />

realizzati con tecnica automatica, mediante cui, partendo da macchie<br />

casuali, dirige il colore verso un mondo di immagini liquide e visionarie.<br />

Emilio Villa parlerà di «nuova scienza dell’occhio rovesciato».<br />

Benché metta su famiglia, sposando l’attrice Angela Faranda e<br />

generando un figlio (l’artista Pablo Echaurren), Roberto Sebastian<br />

Matta lasciò <strong>Roma</strong> e l’Italia nel 1954. Ma qualcosa lo spinse a tornare<br />

sul finire degli anni Sessanta, e a trovare casa-studio in un vecchio<br />

convento presso Tarquinia, dove trascorse gli ultimi anni e dove morì,<br />

il 23 novembre 2002, pochi giorni prima che inaugurasse una sua<br />

mostra, proprio all’Auditorium di <strong>Roma</strong>. La mostra è a cura di Claudia<br />

Salaris ed è realizzata in collaborazione con la Fondazione Echaurren<br />

Salaris.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Matta. Un surrealista a <strong>Roma</strong>, fino al 20 maggio<br />

Auditorium, viale Pietro de Coubertin 30; tel. 06 80241;<br />

www.fondazioneechaurrensalaris.it<br />

Orario: lu-do 11-18<br />

fino al 15 aprile; via Francesco Crispi 24; tel.<br />

06 0608; www.museiincomuneroma.it<br />

7 /****/••••/ mappa: C<br />

Habana Up<br />

Protagonista dell’esposizione è la giovane arte cubana<br />

contemporanea. Le 62 opere (25 fotografie e 37 tele<br />

in tecnica mista) delineano un ritratto vivace e vigoroso<br />

di Cuba e della sua realtà culturale. La mostra<br />

è a cura di Yohana Pirez Rodriguez e Giuseppe Ussani<br />

d’Escobar ed è organizzata dall’Istituto Cervantes<br />

in collaborazione con Sphaerica, con il patrocinio dell’Ambasciata<br />

di Cuba presso lo Stato Italiano, dell’II-<br />

LA, del Comune di <strong>Roma</strong>, della Regione Lazio, della<br />

Provincia di <strong>Roma</strong> e dell’Associazione Parlamentare<br />

per l’Arte Contempora giovane arte cubana contemporanea.<br />

Galleria dell’Istituto Cervantes<br />

fino al 20 maggio; piazza Navona 91; tel. 06<br />

8537361<br />

5 /***/•••/ mappa: 10<br />

Guercino 1591-1666.<br />

Capolavori da Cento<br />

e da <strong>Roma</strong><br />

Gli ambienti attigui alla Scala del Borromini, già sede<br />

del Circolo Ufficiali, recentemente restaurati,<br />

ospitano l’esposizione dedicata a Francesco Barbieri,<br />

il Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666),<br />

tra i principali pittori del Seicento italiano. La mostra,<br />

curata da Rossella Vodret e da Fausto Gozzi,<br />

rende omaggio alla memoria dello studioso Sir De-<br />

nis Mahon, a pochi mesi dalla sua scomparsa.<br />

Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo<br />

Barberini<br />

fino al 29 aprile; via delle Quattro Fontane<br />

13; tel. 06 32810; www.mostraguercino.it;<br />

orario: ma-do 9-19, aperta lunedì 9 aprile<br />

7 /****/••••/ mappa: 8<br />

Marzia Migliora<br />

L’installazione di Marzia Migliora, «Ginnastica dei<br />

ciechi. La corsa al cerchio», inaugura il ciclo «Toccare<br />

l’arte», una serie di interventi di Public Art al<br />

Giardino di Sant’Alessio curati da Chiara de’ Rossi,<br />

Marina Cimato, Anna Butticci. La Probono Onlus con<br />

questa iniziativa invita a riflettere sul concetto di accessibilità<br />

per abili e diversamente abili. <strong>Il</strong> progetto<br />

installativo della Migliora prende le mosse dalla storia<br />

del sito che, alla fine del 1800, ospitava lo spazio<br />

destinato al gioco dei ragazzi ospiti dell’Istituto per<br />

Ciechi di Sant’Alessio.<br />

Giardino di Sant’Alessio all’Aventino<br />

fino al 30 maggio; via di Santa Sabina 22<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Arte programmata<br />

e cinetica. Da Munari<br />

a Biasi a Colombo e...<br />

Tra gli anni Cinquanta e la prima metà dei Sessanta,<br />

si sviluppano alcuni nuclei di ricerca volti alla<br />

definzione e all’analisi del movimento in arte. In Italia<br />

nasceranno i Gruppi T (Anceschi, Boriani, Colombo,<br />

De Vecchi, Varisco a Milano) ed ENNE (Bia-<br />

Le mostre<br />

si, Costa, Landi, Massironi a Padova), lo «Sperimentale<br />

p.» (Lia Drei e Francesco Guerrieri) e l’Operativo<br />

R. (Lucia di Luciano e Giovanni Pizzo). La<br />

mostra dà conto della ricerca cinetica e programmatica<br />

sia in Italia che all’estero, estendendo il campo<br />

d’indagine anche agli anni Settanta, con l’opera<br />

di artisti quali Vincenzo Arena. La cura è di Giovanni<br />

Granzotto e Mariastella Margozzi.<br />

GNAM - Galleria Nazionale d’Arte Moderna<br />

fino al 27 maggio<br />

Tagore. The Last Harvest<br />

In collaborazione con la Galleria nazionale d’arte moderna<br />

di New Delhi e l’Ambasciata Indiana a <strong>Roma</strong>,<br />

la Gnam presenta una retrospettiva dedicata al poeta<br />

indiano Rabindranth Tagore (1861-1941), premio<br />

Nobel per la letteratura nel 1913 e pittore. In mostra<br />

un centinaio di lavori su carta: acquerelli, pastelli e<br />

inchiostri.<br />

GNAM - Galleria Nazionale d’Arte Moderna<br />

fino al 27 maggio; via delle Belle Arti 131;<br />

tel. 06 322981; www.gnam.arti.beniculturali.it;<br />

orario: ma-do 8,30-19,30<br />

7 /****/••••/ mappa: B<br />

<strong>Il</strong>lustrating Keats.<br />

Images from the Library<br />

La Casa-Museo, che si trova accanto alla Scalinata<br />

di Piazza di Spagna, è stata l’ultima dimora di John<br />

Keats che vi morì nel 1821, a soli venticinque anni.<br />

L’esterno dell’edificio è esattamente com’era quando<br />

Keats arrivò a <strong>Roma</strong> per trascorrere gli ultimi mesi di<br />

vita, nel vano tentativo di rallentare le ineluttabili conseguenze<br />

della tubercolosi. Aperta al pubblico nel<br />

1909, la Casa contiene una ricca collezione di quadri,<br />

sculture, manoscritti, oggetti e prime edizioni che<br />

ricordano la vita di Keats, Percy Bysshe Shelley e<br />

Lord Byron. La mostra raccoglie immagini tratte dalle<br />

maggiori edizioni illustrate delle opere di John<br />

Keats, dal 1856 fino ai nostri giorni, tra cui opere realizzate<br />

da alcuni artisti contemporanei. In occasione<br />

dell’esposizione saranno organizzate conferenze sul<br />

tema. Informazioni e aggiornamenti sul sito.<br />

Keats-Shelley House<br />

dal 9 aprile al 24 novembre; piazza di Spagna<br />

26; www-keats-shelley-house.org<br />

11 /*/•••/ mappa: 3<br />

Incontri di Fotografia<br />

In collaborazione con Fotografia Festival Internazionale<br />

di <strong>Roma</strong>, il Macro inaugura una serie di appuntamenti<br />

a scadenza mensile con i protagonisti della<br />

scena fotografica internazionale, a cura di Marco Delogu.<br />

<strong>Il</strong> primo appuntamento è con Geoff Dyer.<br />

MACRO<br />

12 aprile<br />

Una storia<br />

In collaborazione con Depart Foundation, il Macro<br />

presenta una serie di incontri con artisti italiani e<br />

internazionali. Primo protagonista di questo esperimento<br />

innovativo di talk è Marcello Maloberti. Una<br />

Storia è a cura di Luca Lo Pinto.<br />

MACRO<br />

dal 20 aprile al 20 aprile


Le mostre<br />

HANNO SCELTO<br />

Claudio<br />

Strinati<br />

Dirigente<br />

Generale di Staff<br />

presso<br />

Segretariato<br />

Generale Mibac<br />

Bruno<br />

Ceccobelli<br />

Artista<br />

Mario Pieroni<br />

Gallerista<br />

Carlo Fabrizio<br />

Carli<br />

Critico d’arte<br />

Macro 2%.Duff / Ponsard<br />

La luce artificiale è la materia prima delle opere vincitrici<br />

del bando del 2% al Macro. A caratterizzare gli<br />

interventi dei vincitori Arthur Duff e Nathalie Junod<br />

Ponsard sono infatti proiezioni laser, tubi al neon e<br />

led luminosi.<br />

Tutte le mostre di tutto il mondo<br />

Ogni mese<br />

da marzo<br />

«<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> dell’Arte»<br />

vi offre<br />

l’unico giornale<br />

specializzato in mostre<br />

Le migliori mostre di arte contemporanea, moderna, antica,<br />

di fotografia, di archeologia selezionate e commentate<br />

e il calendario completo di tutte le mostre da vedere<br />

in Italia e nel mondo<br />

IL GIORNALE DELLE<br />

MOSTRE<br />

MENSILE INTERNAZIONALE DEL GIORNALE DELL’ARTE EDITO DA UMBERTO ALLEMANDI & C. ANNO XXIX N. 318 MARZO 2012<br />

Novità 2012<br />

La mostra L’artista <strong>Il</strong> libro <strong>Il</strong> museo <strong>Il</strong> dopo<br />

mostra<br />

«Plegaria<br />

Muda» al<br />

MaXXI di Doris<br />

Salcedo,<br />

l’artista<br />

colombiana che<br />

si caratterizza<br />

per l’energia e<br />

l’audacia con<br />

cui invade gli<br />

spazi. Aggiungo<br />

poi la mostra di<br />

Dalí al<br />

Vittoriano, vera<br />

e grata scoperta<br />

del vero Dalí<br />

La collezione<br />

Guggenheim<br />

al Palazzo delle<br />

Esposizioni<br />

e le sue<br />

interessanti<br />

conferenze<br />

didattiche<br />

«Camere XVII.<br />

Des Mondes de<br />

Poche», a cura<br />

di Chiara Parisi<br />

con Gianfranco<br />

Baruchello,<br />

Yona Friedman<br />

& Jean-Baptiste<br />

Decavèle,<br />

Fabrice Hyber,<br />

Ram<br />

Radioartemobile<br />

«Ricomporre<br />

il frammento»<br />

di Giancarla<br />

Frare,<br />

all’Istituto<br />

Nazionale<br />

della Grafica<br />

Oliviero<br />

Rainaldi,<br />

l’autore della<br />

statua di<br />

Giovanni<br />

Paolo II, vittima<br />

di un linciaggio<br />

mediatico che<br />

ha fatto perdere<br />

a tutti, critici<br />

e artisti<br />

compresi,<br />

un’occasione<br />

preziosa per<br />

parlare sul serio<br />

d’arte<br />

Gianni Dessì,<br />

uno dei pochi<br />

artisti famosi<br />

che cerca<br />

ancora di<br />

«sbagliare»<br />

MACRO<br />

fino al 31 dicembre<br />

I Teatrini di Melotti<br />

e una scena per il corpo<br />

Arienti e Zuffi lavorano<br />

in fabbrica<br />

Giacometti picassiano<br />

«Giovan Battista<br />

Beinaschi. Un<br />

artista barocco<br />

tra <strong>Roma</strong> e<br />

Napoli» di<br />

Vincenzo Pacelli<br />

e Francesco<br />

Petrucci, edito<br />

da Andreina &<br />

Valneo Budai<br />

Editori. Un<br />

contributo alla<br />

scoperta del<br />

Barocco più<br />

segreto e pure<br />

così presente<br />

«Gaudì.<br />

L’architetto<br />

di Dio» di Juan<br />

Josè Navarro<br />

Arisa,<br />

un’ammirevole<br />

vita religiosa<br />

dedicata al<br />

bello<br />

Vettor Pisani «Gianfranco<br />

Baruchello.<br />

Certe Idee», il<br />

catalogo a cura<br />

di Achille Bonito<br />

Oliva e Carla<br />

Subrizi edito da<br />

Electa<br />

Alessandra<br />

Giovannoni.<br />

Piazza del<br />

Popolo, Villa<br />

Borghese e il<br />

Quirinale hanno<br />

trovato nei suoi<br />

quadri una<br />

interpretazione<br />

rinnovata e<br />

personalissima<br />

«<strong>Il</strong> flauto e il<br />

tappeto» di<br />

Cristina Campo,<br />

edito da<br />

Rusconi nel<br />

1971<br />

Mircea Cantor.<br />

Sic Transit Gloria Mundi<br />

La Sala Enel ospita lavori dell’artista raccolti intor-<br />

La collezione<br />

della Regione<br />

Precocemente<br />

multimediale<br />

Gillo Dorfles<br />

La Galleria<br />

Nazionale di<br />

Palazzo<br />

Barberini in<br />

<strong>Roma</strong>, così<br />

magistralmente<br />

riallestita e così<br />

saggiamente<br />

gestita.<br />

Un’autentica<br />

«scoperta» nel<br />

panorama<br />

storico-artistico<br />

del nostro<br />

paese<br />

Quelli che non<br />

mi piacciono:<br />

Macro e MaXXI<br />

<strong>Il</strong> «Ciac, Centro<br />

internazionale<br />

per l’arte<br />

contemporanea»<br />

di Genazzano<br />

per la mostra<br />

«Hear me out»<br />

a cura di Cecilia<br />

Casorati<br />

e Claudio Libero<br />

Pisano<br />

<strong>Il</strong> Museo<br />

Mario Praz<br />

L d<br />

allemandi.com<br />

La «Trattoria<br />

degli Amici»<br />

a piazza<br />

Margana, quella<br />

frequentata da<br />

Goethe e dai<br />

grandi<br />

intellettuali<br />

tedeschi della<br />

fine del<br />

Settecento<br />

A San Lorenzo<br />

da «Said»,<br />

il cioccolataio<br />

<strong>Il</strong> «prima della<br />

mostra» per<br />

Getulio Alviani<br />

presso Edicola<br />

Notte di H. H.<br />

Lim al<br />

ristorante<br />

cinese «Cilin»<br />

Alle «Colline<br />

emiliane»,<br />

in via degli<br />

Avignonesi,<br />

si trova il<br />

migliore bollito<br />

di <strong>Roma</strong><br />

no ai temi della bellezza, del tempo, della vita e della<br />

morte, opere in cui sacro e profano, serietà e ironia<br />

sono accostate come in un’antica rappresentazione<br />

allegorica.<br />

MACRO<br />

fino al 6 maggio<br />

Belle a fior<br />

di pelle<br />

Realisti<br />

sognatori<br />

e viceversa<br />

La persona<br />

Philippe<br />

Daverio, colto,<br />

fine, esperto<br />

e organizzatore<br />

culturale,<br />

che sa<br />

contemperare<br />

l’attività di<br />

divulgatore<br />

e quella di<br />

creativo gestore<br />

di una realtà<br />

di alto livello<br />

come quella<br />

bolognese<br />

Una piacevole<br />

cena con Gillo<br />

Dorfles: 102<br />

anni di fresca<br />

assennatezza<br />

<strong>Il</strong> compositore<br />

e musicologo<br />

Riccardo<br />

Giagni<br />

Lorenza<br />

Trucchi,<br />

in omaggio<br />

alla sua cultura<br />

e ai suoi<br />

strepitosi<br />

novant’anni<br />

Marcello Maloberti. Blitz<br />

L’artista ha ideato, per la Sala Enel, due azioni che<br />

ruotano intorno ai temi di forza e distruzione, resistenza<br />

e velocità. Accanto ad esse, due installazioni<br />

animate da performer e una selezione di video che<br />

documentano precedenti performance di Maloberti.<br />

MACRO<br />

fino al 6 maggio<br />

Percorsi dalla Collezione<br />

Berlingieri<br />

La mostra documenta la grande collezione d’arte della<br />

famiglia Berlingieri con lavori di, tra gli altri, Bill Viola,<br />

Bruce Nauman, Felix Gonzalez-Torres, Roni Horn,<br />

Joseph Kosuth, Maurizio Mochetti, James Turrell.<br />

MACRO<br />

fino al 10 giugno<br />

Omaggio a Vettor Pisani<br />

La Project Room 1 ospita, a pochi mesi dalla morte<br />

di Vettor Pisani, una ricognizione del lavoro dell’artista<br />

tra gli anni settanta e gli ottanta, attraverso opere,<br />

documentazione e materiali d’archivio.<br />

MACRO<br />

fino al 2 settembre<br />

Christian Jankowski<br />

La Project Room 2 ospita il video «Casting Jesus»,<br />

realizzato a <strong>Roma</strong> nel 2011: audizione di 13 aspiranti<br />

attori per il ruolo di Gesù.<br />

MACRO<br />

fino al 6 maggio<br />

Pascale Marthine Tayou<br />

Nella Hall del Museo è collocata la «Plastic bags»<br />

di Pascale Marthine Tayou, scultura alta 13 metri e<br />

realizzata con rete e buste di plastica colorate, già<br />

esposta all’Hangar Bicocca di Milano.<br />

MACRO<br />

fino al 28 ottobre<br />

Miltos Manetas<br />

L’Area, ossia il tetto dell’Auditorium del Museo, è lo<br />

spazio in cui si svolge, nell’arco di tre mesi, il programma<br />

laboratoriale, artistico, curatoriale e relazionale<br />

aperto al pubblico e coordinato da Manetas.Titolo<br />

dell’operazione: «Electronic Orphanage».<br />

MACRO<br />

fino al 23 maggio<br />

Artisti in residenza<br />

Per il primo programma di residenze d’artista, sono<br />

stati selezionati Carola Bonfili, Graham Hudson, Luigi<br />

Presicce, Ishmael Randall-Weeks. Gli studi che<br />

occuperanno per quattro mesi sono collocati nei<br />

quattro spazi del terzo piano dell’ala storica del museo<br />

e ospiteranno, al termine della residenza, le opere<br />

realizzate dagli artisti. Nei quattro mesi di residenza<br />

sono previsti numerosi momenti di apertura e interazione<br />

con il pubblico. <strong>Il</strong> primo di questi è «Studio<br />

in progress», in programma dal 15 marzo e poi<br />

su prenotazione fino al 20 maggio 2012, che mira a<br />

mostrare al pubblico lo sviluppo e il processo del lavoro<br />

degli artisti aprendo i loro studi, veri e propri<br />

luoghi di lavoro.<br />

MACRO<br />

fino al 15 luglio; via Nizza 138, angolo via<br />

Cagliari; tel. 06 671070400; www.macro.roma.museum;<br />

orario: ma-do 11-22<br />

5 /****/••••/ mappa: C<br />

Marco Tirelli<br />

Opere inedite e lavori storici compendiano il percorso<br />

pittorico di Marco Tirelli, dagli esordi nell’ambito<br />

della Scuola di San Lorenzo alle più recenti ricerche.<br />

La mostra si articola nei due Padiglioni di Macro Testaccio<br />

ed è curata da Bartolomeo Pietromarchi, con<br />

testi in catalogo di Lea Mattarella, Lorand Hegyi, Paola<br />

Ugolini e Valerio Magrelli.<br />

MACRO Testaccio<br />

fino al 13 maggio<br />

Macro Archive 1:1 projects<br />

L’archivio dedicato ai giovani artisti nasce dal nucleo<br />

iniziale costituito dal materiale e dalla documentazione<br />

raccolti dell’associazione culturale 1:1 projects,<br />

materiale ceduto al Macro in convenzione di deposito<br />

a lunga durata.<br />

MACRO Testaccio<br />

dal 31 marzo; piazza Orazio Giustiniani 4;<br />

tel. 06 67107040; www.macro.roma.museum;<br />

orario: ma-do 16-24<br />

5 /****/••••/ mappa: FM<br />

Gamezero 5885<br />

63 pannelli illustrati, oltre 120 pezzi originali in esposizione<br />

tra console e giochi d’epoca originali e, inoltre,<br />

un’area interattiva, illustrano la storia del videogioco.<br />

MACRO Testaccio - La Pelanda<br />

fino al 6 aprile<br />

Steve McCurry<br />

Oltre 200 fotografie riassumono trentanni della carriera<br />

del fotografo e reporter americano. Tra gli scatti<br />

in mostra il celebre ritratto della ragazza afgana dagli<br />

occhi verdi, accanto a opere più recenti. La cura<br />

è di Fabio Novembre.<br />

MACRO Testaccio - La Pelanda<br />

fino al 29 aprile; piazza Orazio Giustiniani 4;<br />

tel. 060608; www.macro.roma.museum;<br />

www.stevemccurryroma.it; orario: ma-ve 15-<br />

23, sa-do 11-23, aperto lunedì 9 e 23 aprile<br />

5 /****/••••/ mappa: FM<br />

L’arte pubblica nel ’900<br />

Tra i relatori d’eccellenza degli incontri sull’arte novecentesca:<br />

Emilio Gentile, Claudia Salaris, Valerio<br />

Terraroli, Piero Ostilio Rossi, Monsignor Timothy<br />

Verdon, Achille Bonito Oliva. Per info: tel.<br />

06 6879376; delegazionefai.roma@fondoambiente.it.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

fino all’11 aprile<br />

Re-Cycle<br />

Disegni, modelli, video, fotografie, opere di artisti,<br />

ospitati nelle Gallerie 1, 2, 2a e nella Sala Carlo<br />

Scarpa, compongono una mappa contemporanea<br />

del riciclo.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

fino al 29 aprile<br />

Pieter Hugo.<br />

Permanent Error<br />

All’interno della mostra Re-Cycle, sono esposti,<br />

nella Sala Carlo Scarpa, 28 scatti del fotografo sudafricano<br />

Pieter Hugo. <strong>Il</strong> progetto è dedicato alla baraccopoli<br />

di Agbogbloshie nel Ghana, una delle discariche<br />

hi-tech più grandi del mondo. La cura è di<br />

Francesca Fabiani.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

fino al 29 aprile<br />

Le Storie dell’Arte<br />

1960-2010<br />

Otto critici e docenti universitari, F. Poli, A. Bonito<br />

Oliva, A. Vettese, G. Celant, L. Cherubini, C. Basualdo<br />

per otto sabati, raccontano cinquanta anni di arte<br />

inItalia. Programma e informazioni su www.fondazionemaxxi.it.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

fino al 16 aprile<br />

A proposito di<br />

Marisa Merz<br />

Posta al centro della galleria 4 del Museo, un’installazione<br />

di Marisa Merz è il fulcro della mostra<br />

all’artista dedicata. L’opera, recentemente acquisita,<br />

compendia la ricerca sui materiali, argilla, rame,<br />

carta, propria della Merz. In mostra, inoltre, opere<br />

di, tra gli altri, Rosa Barba, Elisabetta Benassi, Alighiero<br />

Boetti, Jim Isermann.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

fino al 6 gennaio 2013<br />

Premio Italia 2012<br />

Per la seconda edizione del premio, i finalisti Giorgio<br />

Andreotta Calò, Patrizio di Massimo, Adrian Paci<br />

e Luca Trevisani, hanno realizzato un’opera pensata<br />

appositamente per gli spazi del Museo. Al vincitore<br />

sarà dedicata una pubblicazione monografica.<br />

Accanto al Medagliere Capitolino, una<br />

sala ad impianto circolare allestita a<br />

simulare una volta stellata, accoglie,<br />

grazie a un comodato decennale,<br />

circa seicento pezzi tra<br />

gemme e cammei della collezione<br />

di glittica della Fondazione<br />

Dino ed Ernesta Santarelli. La<br />

raccolta, creata da Ernesta<br />

D’Orazio e dal marito Dino Santarelli,<br />

successivamente ampliata<br />

dai figli e catalogata dalla<br />

Fondazione, annovera pezzi di<br />

straordinario valore che coprono<br />

un arco temporale amplissimo: dall’antico<br />

Egitto degli scarabei di età<br />

tolemaica e ramesside, ai capolavori di<br />

intaglio del XVIII e XIX secolo,<br />

passando per i cammei d’epoca<br />

romana e per i rari pezzi databili<br />

al tempo di Federico II. Un apparato<br />

didattico e un catalogo<br />

Nelle sedi istituzionali<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

fino al 20 maggio<br />

4<br />

Doris Salcedo. Plegaria Muda<br />

La «Preghiera Muta» della Salcedo è composta da<br />

166 sculture collocate nella Galleria 2. <strong>Il</strong> lavoro nasce<br />

da una ricerca durata tre anni nei ghetti del Sud Est di<br />

Los Angeles ed è al tempo stesso una riflessione sulle<br />

atrocità commesse dai raggruppamenti all’interno<br />

dell’esercito colombiano tra gli anni 2003 e 2009.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

fino al 24 giugno<br />

Peripheral Stages. Mohamed<br />

Bourouissa e Tobias Zielony<br />

La Sala Gian Ferrari ospita, per la cura di Adelina Vlas,<br />

due video, sei lighbox e sedici fotografie di Mohamed<br />

Bourouissa e Tobias Zielony, artisti impegnati nell’analisi<br />

del fenomeno dell’emerginazione sociale.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

fino al 27 maggio<br />

Tridimensionale<br />

La galleria 3 del Museo ospita un <strong>nuovo</strong> allestimento<br />

di parte della collezione permanente del MaXXI<br />

(con opere di, tra gli altri, Maurizio Mochetti, Juan<br />

Muñoz, Remo Salvadori, Thomas Schütte, Franz<br />

West), con particolare attenzione ai rapporti tra spazio<br />

e oggetto. Un allestimento che mira, appunto, all’idea<br />

della spazialità tridimensionale.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

fino al 23 settembre<br />

Kaarina Kaikkonen.<br />

Towards Tomorrow<br />

L’installazione site-specific ideata dall’artista finlandese,<br />

utilizzando come di consueto materiali<br />

tessili di recupero, è costituita da una grande vela<br />

Gemme incise e volte stellate<br />

«Ercole e il leone», un cammeo<br />

dell’intagliatore di gemme Giovanni<br />

Pichler, del XVIII secolo<br />

scientifico, curato da Angela Gallottini, completano il progetto culturale,<br />

inaugurato nel 2010 con la presentazione, avvenuta in Campidoglio,<br />

della Fondazione Santarelli.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Collezione di Glittica Santarelli<br />

Palazzo Clementino, Musei Capitolini, Piazza del Campidoglio 1; tel. 060608<br />

Orario: ma-do 9-20<br />

Cera rossa barocca<br />

Giunto a <strong>Roma</strong> intorno al<br />

1658, Melchiorre Cafà, scultore<br />

maltese nato a Vittoriosa<br />

nel 1635, diverrà in pochi anni<br />

uno dei principali esponenti<br />

della <strong>Roma</strong> barocca, originale<br />

continuatore, nella seconda<br />

metà del Seicento, del linguaggio<br />

di Gian Lorenzo Bernini.<br />

Dapprima a bottega di Ercole<br />

Ferrata, è in seguito allievo e<br />

infine erede di Alessandro Algardi,<br />

ottenendo incarichi di<br />

prestigio che lo condurranno,<br />

a soli ventisei anni, all’elezione<br />

ad Accademico di San Luca.<br />

La stessa Accademia dedica<br />

ora a Cafà una mostra che<br />

vede esposti cinque modelli e<br />

bozzetti in cera rossa, recen-<br />

Particolare della «Gloria di Santa Rosa<br />

da Lima», modello in cera, del 1662-1667,<br />

di Melchiorre Cafà<br />

temente rinvenuti, quattro di essi nel 2008, a Malta. I cinque modelli,<br />

dal 2010 custoditi nel museo Arcivescovile di Malta, furono utilizzati<br />

dall’artista per la realizzazione di grandi rilievi marmorei; la cera<br />

con «Gloria di Santa Caterina da Siena», ad esempio, diverrà poi<br />

la pala d’altare della chiesa romana di Santa Caterina a Magnanapoli.<br />

La mostra, a cura di Sante Guido, Giuseppe Mantella ed Edgard<br />

Vella, è corredata dal volume «Melchiorre Cafà, insigne modellatore»,<br />

a cura di Sante Guido e Giuseppe Mantella.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Melchiorre Cafà. Scultore Maltese nella <strong>Roma</strong> Barocca. Modelli e bozzetti<br />

dalla cattedrale di Malta, fino al 22 aprile<br />

Galleria Accademica, Accademia Nazionale di San Luca, piazza dell’Accademia<br />

di San Luca 77; tel. 06 6798850<br />

Orario: lu-sa 10-14<br />

FOTO SCHIAVINOTTO


5<br />

Nelle sedi istituzionali<br />

composta da indumenti recuperati attraverso un<br />

progetto educativo svolto tra le famiglie del quartiere.<br />

L’opera, una vela mossa dal vento, sarà inaugurata<br />

sabato 14 aprile con una festa nella piazza<br />

del MaXXI, cui seguirà l’incontro con le famiglie in<br />

occasione di un workshop con la Kaikkonen. La<br />

realizzazione di «Towards Tomorrow» è parte del<br />

progetto che ha visto la realizzazione di un’altra installazione<br />

site-specific, «Are We Still Going On?»,<br />

pensata per la ex fabbrica di abbigliamento Max<br />

Mara, ora sede della Collezione Maramotti a Reggio<br />

Emilia.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

dal 14 aprile al 15 luglio<br />

Giovani Collezionisti<br />

L'Associazione Giovani Collezionisti, fondata a <strong>Roma</strong><br />

nel 2003 e presieduta da Ludovico Pratesi, ha acquistato<br />

una scultura del giovane artista Andrea Sala,<br />

che il 3 aprile donerà, all'interno di un evento appositamente<br />

predisposto, al museo MaXXI.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI<br />

secolo<br />

3 aprile; via Guido Reni 4a; tel. 06 39967350;<br />

www.fondazionemaxxi.it; orario: ma-me-vedo<br />

11-19; gi-sa 11-22<br />

5 /****/••••/ mappa: FM<br />

Riflessioni dal cielo.<br />

Meditazioni in terra.<br />

Arte moderna calligrafica<br />

dal mondo arabo<br />

L’esposizione è dedicata alla moderna calligrafia araba,<br />

illustrata attraverso 110 opere provenienti dalla<br />

collezione permanente di opere calligrafiche della<br />

Jordan National Gallery of Fine Arts.<br />

Mercati di Traiano - Museo dei Fori<br />

Imperiali<br />

fino al 10 giugno; via IV Novembre 94; tel. 06<br />

0608; www.mercatiditraiano.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 11<br />

Martino Nicoletti.<br />

Lo Zoo delle Donne Giraffa<br />

Le foto dell’etnologo Nicoletti raccontano la vita delle<br />

donne Kayan, ora relegate in zoo umani nel nord<br />

della Tailandia.<br />

Museo Nazionale d’arte Orientale Giuseppe<br />

Tucci<br />

fino al 1 aprile<br />

Racconto Azzurro<br />

L’opera realizzata da Anna Onesti con la collaborazione<br />

di Fabrizio Di Pietro, e donata al Museo Nazionale<br />

d’Arte Orientale, è un’installazione mobile composta<br />

da una serie di lanterne di carta giapponese dipinta,<br />

montate con stecche di bambù e fili di cotone.<br />

Museo Nazionale d’arte Orientale Giuseppe<br />

Tucci<br />

fino al 30 aprile; via Merulana, 248; tel. 06<br />

46974850; www.museorientale.beniculturali.it;<br />

orario: ma-me-ve 9-14, gio-sa-do 9-<br />

19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: E<br />

Lux in Arcana. L’Archivio<br />

Segreto Vaticano si rivela<br />

Cento documenti dell’Archivio Segreto Vaticano, per<br />

la prima volta esposti, presentano parte dell’inestimabile<br />

patrimonio di codici, pergamene, filze, registri<br />

e manoscritti, posseduti dall’Archivio. I documenti<br />

in mostra coprono un arco temporale dall’VIII secolo<br />

d.C. fino al XX secolo, tra di essi si segnalano<br />

gli Atti del processo di Galileo Galilei (1616-33) e la<br />

Lettera dei membri del Parlamento inglese a Clemente<br />

VII sulla causa matrimoniale di Enrico VIII (1530).<br />

Musei Capitolini<br />

fino al 9 settembre<br />

Alfabeto delle fiabe<br />

ai Musei Capitolini<br />

Le Sale terrene del Palazzo Nuovo ospitano l’esposizione<br />

pensata per illustrare il mondo della fiaba popolare<br />

italiana.<br />

La specialista in avanguardia<br />

In Russia i primi decenni del Novecento<br />

videro, attraverso l’azione<br />

dirompente delle avanguardie,<br />

il mutamento radicale del linguaggio<br />

in pittura, fotografia, architettura,<br />

teatro, musica. Ai padri<br />

storici delle avanguardie russe<br />

è ora dedicata una grande<br />

esposizione all’Ara Pacis, i cui<br />

spazi, ampliati da nuove sale, accolgono<br />

circa 70 opere provenienti<br />

da musei quali la Galleria<br />

statale Tret’jakov, e da musei regionali<br />

russi come quelli di Kazan,<br />

Kirov, Krasnodar, Saratov, Sama-<br />

ra. Le otto sezioni tematiche in cui la mostra è suddivisa sono: «Kazimir<br />

Malevič: dal Cubofuturismo al Suprematismo»; «Vasilij Kandinskij.<br />

Dal paesaggio stilizzato all’astrattismo»; «Marc Chagall»;<br />

«Mikhail Larionov e Natalja Gončarova»; «Fante di quadri, Cézannismo<br />

e Postimpressionismo»; «Cubofuturismo»; «Astrattismo»;<br />

«Costruttivismo». Chiude l’esposizione un’installazione creata da<br />

Pablo Echaurren come sintesi formale dell’eredità delle avanguardie<br />

russe. La cura è di Victoria Zubravskaya con il coordinamento<br />

scientifico di Federica Pirani.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Avanguardie russe, dal 5 aprile al 2 settembre<br />

Museo dell’Ara Pacis, Lungotevere in Augusta; tel. 060608; www.arapacis.it<br />

Orario: ma-do 9-19<br />

Tirelli è alto tre metri<br />

La prima monografica di<br />

Marco Tirelli in uno spazio<br />

pubblico a <strong>Roma</strong> riunisce<br />

25 opere di grandi<br />

dimensioni concepite<br />

e realizzate per trovare<br />

giusta ambientazione nei<br />

due padiglioni di Macro<br />

Testaccio. Un padiglione<br />

ospiterà tele con oggetti<br />

riconoscibili, pensati come<br />

grandi emblemi del<br />

mistero delle cose; l’altro<br />

sarà invece trasformato<br />

da un’installazione<br />

a mo’ di camera picta,<br />

nella quale coinvolgere il<br />

«La mietitrice» di Kazimir Malevič,<br />

del 1912<br />

Una delle opere realizzate nel 2012 da Marco Tirelli<br />

per la mostra a Macro Testaccio<br />

fruitore in un’esperienza di tipo contemplativo, nel confronto con immagini<br />

di pure geometrie sospese e ampie campiture, mosse da una<br />

fitta puntinatura pulviscolare delle superfici. Comun denominatore<br />

materiale di tutte le opere è la loro altezza, che conta tre metri, mentre<br />

la lunghezza varia dai 2,5 ai 6. Tale altezza è stata scelta per corrispondere<br />

alle dimensioni di un uomo che voglia sentirsi parte in<br />

causa del rito delle forme: «Ogni opera vuole offrire un affaccio oltre<br />

la superficie», afferma l’artista, «come a voler collocare l’osservatore<br />

sulla soglia di un portale dalla quale esperire l’illusorietà della<br />

realtà». La mostra, che, dopo <strong>Roma</strong>, giungerà al Musée d’Art Moderne<br />

de Saint-Étienne Métropole, sarà accompagnata da un catalogo<br />

Macro-Quodlibet contenente i testi, oltre che del curatore Bartolomeo<br />

Pietromarchi, di Lea Mattarella, di Lorand Hegyi, di Paola<br />

Ugolini e di Valerio Magrelli.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Marco Tirelli, fino al 13 maggio<br />

Macro Testaccio, piazza Giustiniani 4; tel. 060608,; www.macro.roma.museum/<br />

Orario: ma-do 16-22<br />

Musei Capitolini<br />

fino al 1 aprile; piazza del Campidoglio 1; tel.<br />

06 67102475; www.museicapitolini.org;<br />

orario: ma-do 9-20<br />

11 /****/••••/ mappa: 11<br />

Omar Galliani.<br />

Omar, <strong>Roma</strong>, Amor<br />

Tra le opere in mostra, «Quante notti a <strong>Roma</strong>», omaggio<br />

visionario a <strong>Roma</strong> e al Colosseo, opera creata per<br />

questa occasione, accompagnata dai numerosi disegni<br />

preparatori. La cura dell’esposizione è di Gabriele<br />

Simongini.<br />

Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa<br />

Borghese<br />

fino al 6 maggio; viale Fiorello La Guardia;<br />

tel. 060608; www.museocarlobilotti.it; orario:<br />

ma-do 9-19<br />

5 /****/••••/ mappa: B<br />

L’arte della tassidermia<br />

Oltre 60 varietà di animali, lupi, gorilla, uccelli esotici<br />

e molti altri, trovati morti per incidente o bracconaggio<br />

sono esposti tassidermizzati.<br />

Museo Civico di Zoologia<br />

fino al 15 aprile; via Ulisse Aldrovandi 18;<br />

tel. 06 67109270; www.museodizoologia.it<br />

11 /***/•••/ mappa: FM<br />

Io-noi-loro.<br />

<strong>Il</strong> dialogo multiculturale<br />

Mostre, tavole rotonde, incontri-dibattito, presen-<br />

tazioni di libri e proiezioni di film promuovono la<br />

conoscenza della cultura della Bosnia e dell’Erzegovina.<br />

Museo della Civiltà <strong>Roma</strong>na<br />

fino al 7 aprile<br />

Arte e cultura dell’Europa<br />

dell’Est a <strong>Roma</strong><br />

Le comunità ucraina, albanese, bosniaca, croata,<br />

moldava, russa e serba presentano, a rotazione, mostre<br />

di arte contemporanea.<br />

Museo della Civiltà <strong>Roma</strong>na<br />

fino al 20 giugno<br />

Mersiha Musabasic.<br />

Opere<br />

Nell’ambito del programma «Arte e cultura dell’Europa<br />

dell’Est a <strong>Roma</strong>», sono esposte opere pittoriche<br />

dell’artista Mersiha Musabasic, nata a Sarajevo nel<br />

1978.<br />

Museo della Civiltà <strong>Roma</strong>na<br />

fino al 5 aprile<br />

Bosnia Erzegovina<br />

vent’anni dopo. La rinascita<br />

Per il mese della cultura bosniaca, il museo ospita<br />

la mostra di pittura di Ruza Gaguilić, con il contributo<br />

di Silvia <strong>Roma</strong>gnoli della Galleria di Picenza<br />

«Al Quindici», con Tarik Berber, Mersiha Musabasić,<br />

Edin Dino Malović, a cura di Graziano Menolascina;<br />

la mostra fotografica di Eldin Hasanagić; l’e-<br />

Le mostre<br />

sposizione dei libri degli autori bosniaci in lingua<br />

italiana.<br />

Museo della Civiltà <strong>Roma</strong>na<br />

fino al 5 aprile; piazza Giovanni Agnelli 10;<br />

tel. 06 0608; www.museociviltaromana.it<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Luoghi comuni.<br />

Vedutisti francesi a <strong>Roma</strong><br />

tra il XVIII e il XIX secolo<br />

Circa 70 opere, acquerelli e incisioni realizzati da<br />

artisti francesi attivi a <strong>Roma</strong> tra la seconda metà<br />

del Settecento e i primi decenni del XIX secolo, illustrano<br />

la città capitolina tra pittoresche vedute<br />

della campagna romana e gli scorci da Grand Tour<br />

tanto cari ai colti viaggiatori dell’epoca.<br />

Museo di <strong>Roma</strong> - Palazzo Braschi<br />

fino al 15 maggio; piazza San Pantaleo 10;<br />

tel. 06 82077304; www.museodiroma.it<br />

7 /***/•••/ mappa: 10<br />

Andrea Pacanowski<br />

<strong>Il</strong> fotografo Pacanowski propone la mostra «All’infuori<br />

di me. La folla e l’esperienza religiosa. Un<br />

percorso per immagini» volta alla definizione della<br />

dimensione collettiva della religiosità.<br />

Museo di <strong>Roma</strong> in Trastevere<br />

fino al 22 aprile<br />

Leonard Freed.<br />

Io amo l’Italia<br />

Cento stampe in bianco e nero, alcune inedite, rac-<br />

contano l’amore per l’Italia di Freed, scomparso nel<br />

2006.<br />

Museo di <strong>Roma</strong> in Trastevere<br />

fino al 27 maggio<br />

World Press Photo<br />

Una giuria indipendente, formata da esperti internazionali,<br />

giudicherà e premierà le foto più significative<br />

degli eventi accaduti lo scorso anno, inviate alla<br />

World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti,<br />

agenzie, quotidiani e riviste. In mostra<br />

imperdibili scatti del fotogiornalismo 2011.<br />

Museo di <strong>Roma</strong> in Trastevere<br />

dal 28 aprile al 20 maggio; piazza Sant’Egidio<br />

1/b; tel. 06 0608; www.museodiromaintrastevere.it;<br />

orario: ma-do 10-20<br />

/***/•••/ mappa: 13<br />

L’angolo del dandy.<br />

Karen Blixen, Luigi Ontani,<br />

Erik Satie, Luchino Visconti<br />

Ad illustrare l’estetica dell’arte dandy, sono state realizzate<br />

«vetrate-icone» ispirate a Karen Blixen, Erik<br />

Satie, Luchino Visconti, Luigi Ontani. La vetrata-icona<br />

di Ontani ospita inoltre l’opera l’«ErmEstetica PavonDante»,<br />

scultura in ceramica dell’artista.<br />

Museo di Villa Torlonia - Casina delle<br />

Civette<br />

dal 4 aprile al 6 maggio; via Nomentana 70;<br />

tel. 060608; www.museivillatorlonia.it; orario:<br />

ma-do 9-17,30<br />

5 /*/•••/ mappa: FM


Le mostre<br />

CHE COS’HANNO IN TESTA Ludovico Pratesi<br />

«I giovani artisti italiani sono più<br />

avanti del paese che li ha generati»<br />

In «New Italian Art», il libro fresco di stampa di Ludovico<br />

Pratesi edito da Castelvecchi, 60 artisti nati<br />

dopo il 1970 sono chiamati a comporre lo scenario<br />

dell’arte del primo decennio del secolo. Da Vezzoli,<br />

Pivi e Favaretto, a Francesco Carone, David Casini,<br />

Alice Cattaneo, Rä di Martino, Goldiechiari, Pietro<br />

Ruffo, Andrea Sala e Diego Perrone, la «nuova arte<br />

italiana» si presenta compatta in un libro che vuole<br />

essere anche una sfida.<br />

Quale conclusione ha tratto da questa ricognizione?<br />

Che questa è una generazione che merita molto di<br />

più quello che ha. Loro sono molto più avanti del<br />

paese che li ha generati, e sicuramente più cosmopoliti<br />

delle persone che sono alla guida delle nostre<br />

istituzioni. Basti pensare che l’unica grande mostra<br />

su questa generazione è stata fatta dai francesi, a<br />

Grenoble nel 2010, «S.I., Sindrome Italiana».<br />

Che cosa caratterizza questa generazione?<br />

La consapevolezza. Essendo nata nell’era di internet,<br />

questa generazione non ha più quegli elementi<br />

provinciali o vernacolari presenti ancora negli anni<br />

Ottanta: è una generazione che nasce internazionale,<br />

che sa muoversi a largo raggio.<br />

I mezzi preminentemente adottati sono video, foto,<br />

suoni, pittura, performance, scultura, disegno, senza<br />

ordine e gerarchie. Comun denominatore è quindi<br />

l’assenza di un comun denominatore. È la generazione<br />

K, da Kippenberger, che diceva «Io non ho<br />

stile»?<br />

Villa Strohl-Fern, un luogo<br />

di arte e di incontri a <strong>Roma</strong><br />

tra il 1880 e il 1956<br />

La mostra ricostruisce le vicende artistiche della Villa<br />

che sorge al confine di Villa Borghese e che prende<br />

il nome dal mecenate e artista alsaziano Alfred<br />

Wilhelm Strohl-Fern. Tra gli artisti in mostra Armando<br />

Spadini, Francesco Trombadori,Marino Mazzacurati,<br />

Virgilio Guidi e Cipriano Efisio Oppo.<br />

Museo di Villa Torlonia - Casino dei Principi<br />

fino al 17 giugno; via Nomentana 70; www.<br />

museivillatorlonia.it; orario: ma-do 9-17.30,<br />

dopo il 28/03 ma-do 9-19<br />

5 /****/••••/ mappa: FM<br />

L’artista deve esprimere<br />

un messaggio, e<br />

non sempre c’è bisogno<br />

di uno stile per<br />

farlo. Forse lo stile è<br />

una gabbia. Non dimentichiamo<br />

che internet<br />

è orizzontale, e<br />

sta cambiando l’approccio<br />

all’arte e al<br />

modo di guardare l’arte,<br />

di fare mostre, di<br />

comprare opere.<br />

Sculture dalle Collezioni<br />

Santarelli e Zeri<br />

La mostra presenta capolavori, in prevalenza sculture,<br />

frammenti lapidei e bassorilievi, che dall’antichità<br />

giungono sino all’epoca barocca. Le opere, per<br />

la prima volta esposte al pubblico, provengono dalle<br />

collezioni di Federico Zeri e di Paola Santarelli.<br />

Tra le opere in mostra, la «Testa di satiro» (I secolo<br />

d.C.), la «Cerere» (II-III secolo d.C.), e la tela «Andromeda<br />

legata alla rupe» di Pietro Bernini.<br />

Museo Fondazione <strong>Roma</strong> - Palazzo Sciarra<br />

dal 14 aprile al 1 luglio; via Marco Minghetti<br />

22; tel. 06 39967888; www.fondazioneromamuseo.it<br />

4 /****/••••/ mappa: 7<br />

Molti degli artisti del libro vivono all’estero. Anche<br />

l’arte conosce la fuga dei cervelli?<br />

Sì. L’Italia non punta sulle giovani generazioni, a differenza<br />

di quanto avviene all’estero, ai Caraibi, in<br />

Sudamerica, in Oriente, dove hanno più coraggio.<br />

Tutti, eccetto l’Italia, capiscono che la scommessa<br />

si gioca sul futuro.<br />

Esiste un modo italiano, oppure l’arte italiana è una<br />

cosa sola con quella internazionale?<br />

C’è un modo italiano, ed è la visione. Sciascia, Pasolini,<br />

Moravia hanno espresso le proprie. Così<br />

Cattelan. L’Italia è stata per secoli un paese di visionari.<br />

Progetti futuri?<br />

Forse un libro proprio sulla visione.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Franco Durelli. Ri-Cicla<br />

L’idea portante dell’esposizione è un originale riciclo<br />

d’artista. Le opere in mostra, circa 25 che testimoniano<br />

la più recente produzione di Durelli, sono<br />

state difatti realizzate dal pittore e incisore servendosi<br />

di fogli in precedenza usati per prove di stampa.<br />

I testi che accompagnano la mostra sono di Nicoletta<br />

Di Benedetto, Mariastella Margozzi e Claudio<br />

Libero Pisano. Scrive quest’ultimo: «In questi<br />

lavori pur restando chiara la scelta di una astrazione<br />

definita, i volumi sono distribuiti per costruire<br />

un’ambientazione quasi scenografica che ospita un<br />

racconto. La rappresentazione è netta e le trasparenze<br />

dei toni sottolineano una stratificazione di luoghi<br />

e di spazi».<br />

Museo Fondazione Venanzo Crocetti<br />

dal 4 aprile al 5 maggio<br />

Carlo Montesi.<br />

Metamorfosi dello spazio<br />

Disegni relativi alla produzione degli anni Settanta e<br />

tele recenti, dipinte tra il 2007 e il 2011, compongono<br />

la personale del pittore romano.<br />

Museo Fondazione Venanzo Crocetti<br />

fino al 2 aprile; via Cassia 492; tel. 06<br />

33711468; www.museocrocetti.it<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Né qui né altrove.<br />

Giuseppe Pietroniro<br />

e Marco Raparelli<br />

I due artisti si confrontano con il museo e con le opere<br />

in esso contenute, le sculture di Hendrik Christian<br />

Andersen, «ritoccandole» attraverso interventi su<br />

carta. La riflessione di Pietroniro sulla precarietà è<br />

accostata allo spazio puramente immaginario di Raparelli,<br />

creando un’operazione in cui «il vuoto, il tocco<br />

leggero diventano in questo caso metafore del nostro<br />

tempo e della condizione del museo».<br />

Museo Hendrik Christian Andersen<br />

fino al 29 aprile; via Pasquale Stanislao Mancini<br />

20; tel. 06 3219089; www.museoandersen.beniculturali.it<br />

5 /****/••••/ mappa: B<br />

Ricordi in micromosaico<br />

<strong>Il</strong> sottotitolo della mostra «Vedute e paesaggi per i<br />

viaggiatori del Grand Tour» illustra il tema espositivo:<br />

quadri da parete, tabacchiere, placchette,<br />

gioielli in micromosaico con rappresentazioni dei<br />

luoghi simbolo del Grand Tour. Mostra e catalogo<br />

a cura di Chiara Stefani. In occasione della Settimana<br />

della Cultura (14-22 aprile) il Museo offrirà<br />

al pubblico delle famiglie con bambini (4-10 anni)<br />

visite al museo e laboratori didattici secondo i seguenti<br />

orari: 14 aprile ore 16.30; 15 aprile ore 11.00;<br />

21 aprile ore 16.30; 22 aprile ore 11.00.<br />

Museo Mario Praz<br />

fino al 10 giugno; via Zanardelli 1; tel. 06<br />

6861089; www.museopraz.beniculturali.it;<br />

orario: ma-do 9-14 / 14.30-19.30<br />

9 /***/•••/ mappa: 5<br />

Chaim Koppelman<br />

e L’imperatore<br />

Di Koppelman (New York, 1920 -2009) è esposto<br />

un ciclo di incisioni dedicato a Napoleone. Le opere<br />

mostrano, accanto alla dimensione propria della<br />

figura storica, il lato di umana fragilità dell’imperatore.<br />

Museo Napoleonico<br />

fino al 6 maggio<br />

La prima Campagna d’Italia<br />

di Napoleone Bonaparte<br />

nelle carte geografiche<br />

di Bacler d’Albe<br />

Sono esposte le sei carte geografiche di Louis-Albert-Ghislain-Bacler<br />

d’Albe dedicate alle campagne<br />

napoleoniche in Italia, donato al Museo Napoleonico<br />

dal conte Pompeo Campello.<br />

Museo Napoleonico<br />

fino al 23 settembre; piazza di Ponte Umberto<br />

I; tel. 060608; www.museonapoleonico.it;<br />

orario: ma-do 9-19<br />

12 /***/•••/ mappa: 5<br />

La favola di Amore e Psiche.<br />

<strong>Il</strong> mito nell’arte dall’antichità<br />

a Canova<br />

Partendo dal fregio dipinto da Perin del Vaga per Papa<br />

Paolo III Farnese in una sala di Castel Sant’Angelo,<br />

fregio recentemente restaurato e raffigurante il mito<br />

di Psiche, narrato da Apuleio nell’«Asino d’Oro»,<br />

la mostra ne illustra alcune interpretazioni, dall’antichità<br />

fino al Neoclassicismo, con opere di, tra gli altri,<br />

Antonio Canova, Raffaello, Giulio <strong>Roma</strong>no, Polidoro<br />

da Caravaggio.<br />

Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo<br />

fino al 10 giugno; lungotevere Castello 50 tel.<br />

06 6819111; www.castelsantangelo.com;<br />

orario: ma-do 9-19<br />

4 /***/•••/ mappa: 5;<br />

<strong>Il</strong> Quirinale.<br />

Dall’Unità ai nostri giorni<br />

Al fine di illustrare il patrimonio artistico del Palazzo<br />

del Quirinale, la mostra propone libri, quadri, documenti<br />

di archivio, ritagli stampa, fotografie, registrazioni<br />

sonore e riprese cinematografiche e televisive.<br />

Palazzo del Quirinale<br />

fino al 1 aprile; piazza del Quirinale; www.<br />

quirinale.it, www.civita.it; orario: ma-sa 10-<br />

13/15.30-18.30, do 8.30-12<br />

12 /***/•••/ mappa: 11<br />

Homo Sapiens. La grande<br />

storia della diversità umana<br />

La storia dell’evoluzione umana è raccontata da una<br />

mostra interattiva e multimediale a cui hanno contribuito,<br />

coordinati da Luigi Luca Cavalli Sforza,<br />

genetisti, linguisti, antropologi e paleoantropologi.<br />

A cura di Luigi Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani.<br />

Palazzo delle Esposizioni<br />

fino al 9 aprile<br />

Avanguardia americana<br />

1845-1979. Capolavori<br />

dal Guggenheim<br />

Pollock, Gorky e Rauschenberg sono solo alcuni<br />

dei nomi esemplificativi della grande stagione dell’Avanguardia<br />

americana, soggetto della mostra,<br />

che analizza il ruolo svolto, in termini di sostegno<br />

agli artisti emergenti, dal Solomon R. Guggenheim<br />

Museum.<br />

Palazzo delle Esposizioni<br />

fino al 6 maggio<br />

National Geographic Italia<br />

La mostra fotografica internazionale, intitolata «<strong>Il</strong><br />

senso della vita», appunta la propria attenzione su<br />

amore, lavoro, pace, salute, grazie agli scatti realizzati<br />

dai fotografi che lavorano per il National Geographic<br />

Italia.<br />

Palazzo delle Esposizioni<br />

fino al 13 maggio<br />

Arturo Ghergo<br />

Le eleganti immagini del fotografo documentano<br />

trenta anni di vita italiana. Nei suoi scatti, ora in mostra,<br />

protagonisti della cultura, dello spettacolo, della<br />

storia: Galeazzo Ciano, Pietro Badoglio, Pio XII,<br />

Sofia Loren, Silvana Mangano, Ingrid Bergman,<br />

Gianni Agnelli.<br />

Palazzo delle Esposizioni<br />

fino al 27 maggio; via Nazionale 194; tel. 06<br />

68301087; www.palazzoesposizioni.it; orario:<br />

do-gi 10-20; ve-sa 10-22.30<br />

5 /****/••••/ mappa: 8<br />

Paesaggi complicati<br />

Gioacchino Pontrelli, Guy Tillim e Guido Van Der<br />

Werve sono gli artisti scelti da Claudio Libero Pisano<br />

per il secondo appuntamento di un ciclo di tre incontri<br />

espositivi del contemporaneo a Palazzo Incontro.<br />

In mostra fotografie, oli su tela e video.<br />

Palazzo Incontro<br />

fino al 15 aprile<br />

Henri Cartier-Bresson.<br />

Immagini e parole<br />

Quarantaquattro scatti del grande fotografo francese,<br />

sono accompagnati da testi di artisti, scrittori, critici,<br />

poeti, registi. Tra gli autori dei commenti alle fotografie:<br />

Aulenti, Balthus, Baricco, Baudrillard, Cioran.<br />

Palazzo Incontro<br />

Un centinaio di opere,<br />

tra dipinti e disegni,<br />

raccontano l’intera vicenda<br />

artistica di Ruggero<br />

Savinio. Figlio di<br />

Alberto Savinio e nipote<br />

di Giorgio de Chirico,<br />

Ruggero Savinio respira<br />

già in casa uno dei<br />

temi portanti dell’arte<br />

del Novecento, ovvero<br />

l’idea che l’enigma alberghi<br />

in tutte le cose.<br />

Nei cicli tematici presentati<br />

(«L’età dell’oro»,<br />

le «Conversazioni»,<br />

le «Stanze», la<br />

Nelle sedi istituzionali<br />

Ruggero Savinio,<br />

una famiglia enigmatica<br />

«Distanza dal paesaggio 1», tela di Ruggero Savinio<br />

del 1971<br />

«Malinconia», gli «Istmi», le «Rovine») fino alle ultime opere realizzate<br />

su un supporto di velluto, a sostenere l’impianto fantasmatico<br />

di tutte le visioni sono il dubbio e la poesia. Nato nel 1934 a Torino,<br />

pittore dall’età di quindici anni a scuola dello zio, dopo vari soggiorni<br />

a Parigi, dal 1968 al 1984 si trasferisce a Milano, e quindi a <strong>Roma</strong>.<br />

Esordisce nel 1956, in una collettiva presentata da Ungaretti,<br />

con opere influenzate dalla Scuola romana e da Ziveri. Bacon e il rispetto<br />

per la tradizione lo accompagnano nei suoi progressi nell’ambito<br />

della Nuova figurazione internazionale, fino alle celebrazioni avvenute<br />

con le sale personali alle Biennali del 1995 e del 1997. La mostra<br />

alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, curata<br />

da Mariastella Margozzi con Sabina D’Angelosante, accompagnata<br />

in catalogo da testi di Andrea Cortellessa ed Emanuele Trevi e organizzata<br />

in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico,<br />

vuole fare il punto anche sulla continuità tra l’attività pittorica di<br />

Ruggero Savinio e quella letteraria. In pieno stile di famiglia.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Ruggero Savinio. Percorsi della figura, fino al 27 maggio<br />

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Via delle Belle Arti 131;<br />

tel. 06 322981; www.gnam.beniculturali.it<br />

Orario ma-do 8.30-19.30<br />

Ivan Navarro (Cile, 1972) vive<br />

e lavora a New York. È<br />

tra gli artisti più interessanti<br />

della scena<br />

internazionale ed è<br />

stato il rappresentante<br />

del Cile nell’edizione<br />

del 2009<br />

della Biennale di<br />

Venezia. Dal 3 marzo<br />

al 5 maggio presenta<br />

alla Fondazione<br />

Volume! di <strong>Roma</strong> l’installazione<br />

dal titolo «Nacht<br />

und Nebel» che,<br />

concettualmente e<br />

formalmente, vuole<br />

rievocare l’atmo-<br />

6<br />

fino al 6 maggio; via Dei Prefetti 22; tel. 06<br />

32810; www.fandangoincontro.it; orario:<br />

ma-do 10-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 6<br />

<strong>Il</strong> Cielo di Elisa Strinna:<br />

The Artist’s Profession<br />

L’intervento site-specific della Strinna, parte del ciclo<br />

«Cielo», iniziato nel 2001, sul soffitto della Biblioteca<br />

degli Incontri Internazionali d’Arte, riflette<br />

sulla duplice natura, culturale e commerciale, del lavoro<br />

d’artista.<br />

Palazzo Taverna<br />

fino al 27 maggio; via di Monte Giordano 36;<br />

tel. 06 68804009<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Moreno Bondi. La luce<br />

e l’ombra di Caravaggio<br />

nel contemporaneo<br />

In mostra 15 imponenti tele, e 20 di formato più piccolo,<br />

eseguite ad olio su lino, in cui si inseriscono<br />

sculture in marmo, scolpite dall’artista, studioso e<br />

appassionato di Caravaggio. Così Bondi illustra la<br />

sua scelta di associare pittura e scultura: «L’abbinamento<br />

tra le due arti crea un unicum, che concettualmente<br />

appartiene all’importante eredità del Barocco.<br />

Sono sempre stato affascinato dalla pittura e dalla<br />

scultura, che il Seicento ha unito con geniale maestria<br />

nelle Pale d’altare dipinte, contornate da cornici<br />

e da angeli in marmo».<br />

C’è arte in fondo al pozzo<br />

Un particolare dell’istallazione di Navarro negli spazi della<br />

Fondazione Volume!<br />

sfera della città di <strong>Roma</strong> tra il settembre 1943 e il giugno 1944, quando,<br />

occupata dalle truppe naziste, fu bombardata ripetutamente. In<br />

mostra sette pozzi di mattoni e cemento di varie forme: rettangolari,<br />

tondi e triangolari contenenti ognuno una scritta al neon: odio,<br />

occhio, ecco, becco, eco, ex, eccidio. L’artista nelle sue opere sviluppa<br />

e approfondisce il concetto di memoria storica, le parole sono<br />

qui usate come attivatori di senso luminosi che si duplicano e moltiplicano<br />

nei pozzi contenitori, in un gioco di rimandi estremamente<br />

suggestivi.<br />

Paola Ugolini<br />

Ivan Navarro. Nacht und Nebel, fino al 5 maggio<br />

Fondazione Volume!, via San Francesco di Sales 86/88; tel. 06 6892431;<br />

www.fondazionevolume.com<br />

Orario: ma-ve 17-19.30<br />

FOTO FEDERICO RIDOLFI


7<br />

Nelle sedi private<br />

Palazzo Venezia<br />

fino al 25 aprile; via del Plebiscito 118; tel.<br />

06 69994284; museopalazzovenezia.beniculturali.it;<br />

orario: ma-do 10-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 11<br />

Where are you from?<br />

Where are we going?<br />

L’installazione di Annie Schoterman racconta il viaggio,<br />

compiuto dalla medesima artista, da un piccolo<br />

paese dell’Olanda ad un paese della Sabina, dove ora<br />

risiede.<br />

Sala Santa Rita<br />

fino al 16 aprile<br />

Art-cheologia. Serge Uberti,<br />

l’esperienza di Crustumerium<br />

Della città latina di Crustumerium, distrutta dai <strong>Roma</strong>ni<br />

nel 499 a.C., rimangono emergenze archeologiche<br />

presso la via Salaria, all’altezza di Settebagni.<br />

L’artista italo-francese Serge Uberti ha realizzate con<br />

tela, carta, tufo, opere ispirate all’esperienza vissuta<br />

presso gli scavi della necropoli dell’antica città.<br />

Sala Santa Rita<br />

dal 20 aprile al 16 maggio; via Montanara 8;<br />

tel. 06 67105568; www.salasantarita.culturaroma.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 15<br />

Tintoretto<br />

Tra le cinquanta opere in mostra realizzate da Jacopo<br />

Robusti, detto Tintoretto (Venezia 1518-94) figurano<br />

autentici capolavori come «<strong>Il</strong> ritrovamento<br />

del corpo di San Marco», dipinto per la Scuola<br />

Se l’incisione è femmina<br />

Si può scavare fino al<br />

1995 per ritrovare gli indizi<br />

significativi del profondo<br />

rapporto che lega<br />

Giancarla Frare all’Istituto<br />

Nazionale per la Grafica.<br />

In quell’anno l’artista<br />

di origini venete, invitata<br />

con altri colleghi a<br />

rappresentare l’Italia durante<br />

la XXI Biennale Internazionale<br />

di Grafica di<br />

Lubiana, presentò tre incisioni<br />

a puntasecca di<br />

grande formato dal tito-<br />

Grande di San Marco, e «Santa Maria egiziaca» e<br />

«Santa Maria leggente» pensate per la Scuola Grande<br />

di San Rocco. Esposizione a cura di Vittorio Sgarbi,<br />

Commissario Generale Giovanni Morello, testi<br />

in mostra di Melania Mazzucco.<br />

Scuderie del Quirinale<br />

fino al 10 giugno; via XXIV Maggio 16; tel.<br />

06 39967500; www.scuderiequirinale.it;<br />

orario: do-gi 10-20; ve-sa 10-22.30<br />

7 /****/••••/ mappa: 11<br />

Metropolismo. L’altra Storia<br />

L’antologica curata da Achille Bonito Oliva raduna le<br />

opere dei pittori Nico Paladini, Carlos Grippo, Antonio<br />

Sciacca e Timur Incedaiy, Carlo Frisardi, Giampiero<br />

Malgioglio, Stefano Solimani, Angelina Kuzmanovic,<br />

Bruce Atherton, Mirko Pagliacci ed Enrico<br />

Angelini, protagonisti del Metropolismo.Gli anni<br />

che vanno dal 1980 al 2010 sono indagati attraverso<br />

50 opere che definiscono il movimento del<br />

Metropolismo come completamento della Transavanguardia.<br />

Afferma in proposito Bonito Oliva: «gli<br />

artisti del Metropolismo hanno sicuramente tenuto<br />

conto dell’apporto disinibente della Transavanguardia<br />

che ha ristabilito con forza l’uso della pittura nell’ambito<br />

della contemporaneità».<br />

Scuderie di Palazzo Ruspoli<br />

fino al 2 aprile; via della Fontanella Borghese,<br />

56/b; tel. 06-69190880<br />

5 /***/•••/ mappa: 6<br />

Christo e Jeanne-Claude.<br />

Opere nella Collezione Würth<br />

Cento opere tra oggetti, disegni e collage di Christo<br />

e Jeanne-Claude, appartenenti alla Collezione<br />

L’opera «Stati di permanenza 2007-2010»<br />

di Giancarla Frare<br />

lo «Figura di pietra», ora parte integrante delle Collezioni dell’Istituto.<br />

Tornando al 2012: in occasione dell’8 marzo, Palazzo Poli ha<br />

inaugurato il ciclo «Grafica: femminile singolare», ovvero «mostre,<br />

pubblicazioni e premi dedicati a donne particolarmente attive nel<br />

settore della grafica e della fotografia». Si comincia con «Ricomporre<br />

il Frammento. Segno traccia memoria» di Frare che presenta<br />

una serie di lavori sul tema della perdita e del tempo.<br />

Roberta Petronio<br />

Giancarla Frare. Ricomporre il Frammento, fino al 1 maggio 2012<br />

Istituto Nazionale per la Grafica Palazzo Poli, via Poli 54; tel. 06 69980238;<br />

www.grafica.beniculturali.it<br />

Orario: ma-do 10-19<br />

Da vent’anni il «concettuale<br />

poetico» si trova in via Margutta<br />

Esattamente vent’anni<br />

fa Erica Fiorentini<br />

apriva la sua<br />

galleria in via Margutta<br />

17, con la mostra<br />

«La misura italiana»,<br />

che riuniva<br />

opere di piccole dimensioni<br />

da Giacomo<br />

Balla a Gino De<br />

Dominicis. Una mostra<br />

fa ora una ricognizione<br />

sul ventennale<br />

di una galleria<br />

che con il tem-<br />

Un’opera di Burri presentata<br />

dalla gallerista Erica<br />

Fiorentini (nella foto)<br />

po si è andata specializzando in Arte Povera<br />

e in Minimalismo, secondo modalità che<br />

la gallerista ama definire «concettuale poetico».<br />

La mostra, e il relativo catalogo, intendono<br />

essere anche un’occasione di riflessione<br />

sulle trasformazioni avvenute, in<br />

due decadi, nell’ambito dei modi, delle professionalità<br />

e dei codici comunicativi che<br />

animano il mondo dell’arte contemporanea.<br />

In esposizione alcune delle opere più significative tra quelle<br />

passate in galleria, prestate dagli stessi collezionisti. Si rivedranno<br />

Manzoni, Fontana, Paolini, De Dominicis, Castellani, Boetti, Kounellis,<br />

Spalletti, Uncini, Carrino. A queste opere si verrà ad aggiungere<br />

un secondo gruppo di ispirazione informale, costituito da dipinti,<br />

tra altri, di Twombly, Burri, Afro, Novelli, Turcato. Sono gli artisti<br />

che ebbero studio in via Margutta, esposti in occasione della celebrazione<br />

della via degli artisti per antonomasia, che vedrà anche la<br />

pubblicazione per i tipi di Allemandi di un volume di Valentina Moncada.<br />

È importante il contributo della galleria di Erica Fiorentini: a<br />

via Margutta 17 ebbero lo studio Picasso e Burri. Siamo nel cuore<br />

della storia dell’arte.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

20 anni, dal 16 aprile al 30 maggio<br />

Erica Fiorentini arte contemporanea, via Margutta 17; tel. 06 3219968; www.ericafiorentini.it<br />

Orario: lu-ve 10.30-13.30 e 15.30-19.30; sa 10.30-13.30<br />

Würth attraversano la produzione di Christo Vladimirov<br />

Javasev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon,<br />

coppia nella vita e nell’arte.<br />

Art Forum Würth Capena<br />

fino al 9 settembre; Capena, viale della Buona<br />

Fortuna 2; tel. 06 90103800; www.artforumwuerth.it;<br />

orario: lunedì-sabato 10-17<br />

5 /****/••••/ mappa: FM<br />

Sedi private<br />

So near the garden<br />

but still miles away<br />

<strong>Il</strong> concetto di «displacement», in linguistica la capacità<br />

del linguaggio umano di comunicare concetti<br />

non immediatamente leggibili è indagato dalle<br />

opere di Stian Ådlandsvik, Keren Benbenisty, Jacqueline<br />

Doyen, Sarah Ortmeyer, Giuseppe Pietroniro.<br />

Lo «spostamento» è letto in chiave sociale, politica<br />

ed economica, alla luce di una realtà in cui<br />

«scelte e situazioni dalle quali prima si prendevano<br />

le distanze perché ritenute inammissibili, rappresentano<br />

ora la normalità e l’abitudine». A cura<br />

di Carmen Stolfi.<br />

1/9 unosunove arte contemporanea<br />

fino al 7 aprile; palazzo Santacroce, via degli<br />

Specchi 20; tel. 06 97613696; www.unosunove.com;<br />

orario: ma-ve 11-19, sa 15-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 10<br />

Antonio Tamburro<br />

Venti tele di recente produzione evidenziano il lavoro<br />

condotto da Tamburro sul colore e sulla poetica<br />

del quotidiano.<br />

6° Senso Art Gallery<br />

fino al 15 aprile; via dei Maroniti 13/15;<br />

tel. 06 69921131; www.sestosensoartgallery.com;<br />

orario: lu-sa 11-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 7<br />

Ján Vasilko. The City<br />

La galleria inaugura i suoi spazi con la prima personale<br />

in Italia, curata da L´ydia Pribisová, di Vasilko,<br />

nato nel 1979 a Humenné (Repubblica Slovacca).<br />

I lavori esposti si dividono nelle tele di recente<br />

produzione e in quelle che ricapitolano la sua<br />

produzione artistica, profondamente influenzata<br />

da rimandi a costruttivismo, suprematismo e dadaismo.<br />

Anteprima d’arte contemporanea<br />

fino al 10 aprile; piazza Mazzini 27, Scala A,<br />

terzo piano; tel. 06 5454545; www.anteprimadartecontemporanea.it<br />

5 /***/•••/ mappa: A<br />

Giulia Corradetti.<br />

Artificial Nature<br />

Forme naturali e artificiali si congiungono nelle creazioni<br />

della Corradetti: fotografie di dettagli di fiori e<br />

piante rielaborati digitalmente.<br />

Artsinergy<br />

Le mostre<br />

fino al 6 aprile; via dei Cartari 9; tel. 06<br />

68892340; www.artsinergy.com<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Claudia Peill.<br />

Sguardi condivisi<br />

L’artista, nata a Genova nel 1963, conferma, pur nell’utilizzo<br />

di materali come la resina e di una tecnica<br />

come la fotografia, l’irrinunciabile matrice pittorica<br />

delle sue opere. In mostra, con la cura di Alberto<br />

Dambruoso, sedici acrilici su tela e base fotografica<br />

di diversi formati, realizzati tra il 2010 e il 2012. Scrive<br />

l’artista: «<strong>Il</strong> tempo si azzera, passato e presente si<br />

incontrano, si incrociano, si annullano. Lo sguardo<br />

ferma il tempo e la riflessione pittorica lo dilata in un<br />

momento infinito».<br />

Associazione Mara Coccia<br />

dal 20 aprile al 15 giugno; via del Vantaggio<br />

46/a; tel. 06 3224434; www.maracoccia.com;<br />

orario: ma-sa 11.30-19.30<br />

5 /*/•••/ mappa: 2<br />

Enzo Barchi, Gianfranco<br />

De Micheli, Ramanuja.<br />

Sapientia. Contaminatio<br />

Con la tripla personale di Enzo Barchi, Gianfranco De<br />

Micheli e Ramanuja, a cura di Francesco Gallo, prende<br />

il via il progetto «Ginnosofisti. Denudati fino all’essenza»,<br />

incentrato sulla figura del ginnosofista,<br />

«il sapiente nudo», come i greci antichi definirono i<br />

saggi Rishi. <strong>Il</strong> ciclo di mostre, curato da Lori Adra-<br />

gna, Manuela De Leonardis, Francesco Gallo, Guglielmo<br />

Gigliotti, Iacopo Nuti, si svolgerà da marzo<br />

a luglio e da settembre a dicembre. Le opere della<br />

prima collettiva invitano a «ritrovare una spiritualità<br />

originaria, per squarciare il velo delle apparenze, liberarsi<br />

dal superfluo e trascendere le influenze del<br />

mondo materiale».<br />

Bibliothè<br />

fino al 6 aprile<br />

Bruno Ceccobelli,<br />

Gianluca Murasecchi,<br />

Claudio Bianchi<br />

<strong>Il</strong> secondo appuntamento del ciclo «Ginnosofisti.<br />

Denudati fino all’essenza», incentrato sulla figura del<br />

ginnosofista, «il sapiente nudo», come i greci antichi<br />

definirono i saggi Rishi, è curato da Guglielmo<br />

Gigliotti e vede le opere dei tre artisti Ceccobelli, Murasecchi,<br />

Bianchi impegnati a definire possibilità di<br />

traduzioni formali, segniche e immaginative della<br />

mente contemplativa.<br />

Bibliothè<br />

dal 21 aprile al 21 maggio; via Celsa 4/5; tel.<br />

06-6781427<br />

5 /***/•••/ mappa: 10<br />

Andrew Bush. Vector Portraits<br />

Per la sua prima personale in Italia, il fotografo<br />

americano propone una serie di scatti realizzati tra<br />

il 1989 e il 1997 nella città di Los Angeles che hanno<br />

per protagonisti automobili e automobilisti.


Le mostre<br />

1 2 3<br />

4<br />

C<br />

Sotto il segno del pennello<br />

Una delle tele di Luca Padroni in mostra da The Office<br />

Nella personale presso la galleria The Office, spazio espositivo<br />

creato nel 2011 dal produttore e regista Cristiano Bortone, i crateri<br />

del pittore romano Luca Padroni (1973) lasciano il posto a<br />

inediti spazi astrali. Nella nuova serie di tele, dal titolo «Favorevoli<br />

convergenze astrali nel giorno in cui sono stato concepito»,<br />

si allude a un’idea di concepimento e di ideazione poetica in virtù<br />

della quale crepacci e abissi, precedentemente esposti a «L’Attico»<br />

e a «<strong>Il</strong> Segno», si trasformano, grazie a un ribaltamento di<br />

prospettiva, in avvolgenti e policrome volte celesti. La mostra è a<br />

cura di Giorgia Fileni.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Luca Padroni. Favorevoli convergenze astrali nel giorno in cui sono stato<br />

concepito, fino al 27 aprile<br />

The Office - contemporary art, via Ostilia 31; tel. 06 3975 0964; info@theofficeart.it<br />

Orario: lu-ve 10-14 e 15-18.30<br />

FOTO ALESSANDRO VASARI<br />

La <strong>Roma</strong> dell’arte ha il suo giornale<br />

©<br />

Vederea IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

N. 25 DICEMBRE 2010-GENNAIO 2011<br />

UMBERTO ALLEMANDI & C.<br />

Pablo Echaurren, «Finché morte non ci unisca», 2009. Acrilico su tela, 160 x 240 cm, una delle opere esposte alla mosta antologica alla Fondazione <strong>Roma</strong> Museo dal 18 dicembre 2010 al 12 marzo 2011<br />

5<br />

9<br />

13<br />

Bloo Gallery<br />

fino al 9 aprile; via Tiburtina,149<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Lights and shadows / Beatrice<br />

Scaccia<br />

Fino al 14 aprile prosegue «Lights and shadows», a<br />

cura di Renata Bellanova, con aperitivo e incontro<br />

con gli artisti mercoledì 4 aprile. A seguire, dal 18<br />

aprile sino al 19 maggio, l’esposizione dal titolo «At<br />

times we remember the movements but not the<br />

words» di Beatrice Scaccia.<br />

<strong>Roma</strong><br />

TUTTA L’ARTE DA <strong>VED</strong>ERE IN DICEMBRE-GENNAIO<br />

©<br />

Vedere a<br />

N. 17 FEBBRAIO 2010<br />

UMBERTO ALLEMANDI & C.<br />

<strong>Il</strong> ritratto che Andy Warhol fece nel 1973 a Graziella Lonardi, che aveva promosso due memorabili mostre, «Vitalità del Negativo» e «Contemporanea» (1970-1972), ora rievocate nella mostra al Macro «A <strong>Roma</strong> la nostra era avanguardia», fino al 5 aprile<br />

SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 304 DICEMBRE 2010<br />

6<br />

©<br />

Vedere a IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

N. 23 OTTOBRE 2010<br />

UMBERTO ALLEMANDI & C.<br />

IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

<strong>Roma</strong><br />

TUTTA L’ARTE DA <strong>VED</strong>ERE IN FEBBRAIO<br />

Van Gogh, «Autoritratto», 1887. Amsterdam, Rijksmuseum. Esposizione «Vincent Van Gogh. Campagna senza tempo - Città moderna», <strong>Roma</strong>, Complesso del Vittoriano, 8 ottobre 2010 - 6 febbraio 2011<br />

<strong>Roma</strong><br />

©<br />

Vederea IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

N. 21 GIUGNO 2010<br />

UMBERTO ALLEMANDI & C. <strong>Roma</strong><br />

TUTTA L’ARTE DA <strong>VED</strong>ERE IN OTTOBRE<br />

SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 295 FEBBRAIO 2010<br />

Laboratorio Saccardi, «La Robba», 2010. Tecnica mista, h 160 x 190 x 400. z2O Galleria Sara Zanin, fino al 25 luglio (fotografia © Valentina Glorioso, per gentile concessione della galleria)<br />

SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 302 OTTOBRE 2010<br />

7<br />

10 11<br />

14 15<br />

Bosi Artes<br />

fino al 19 maggio; via Pinciana 41; tel. 06 32<br />

110131<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Kirorevolution.<br />

Essere insieme arte e cultura<br />

<strong>Il</strong> blog di cooperazione culturale Kirolandia, ideato e<br />

gestito da Andrea Alessio Cavarretta e Giovanni Palmieri<br />

attraverso la sua sezione artistica FRIDA.ARTES<br />

in occasione del suo compleanno, insieme alla MAS<br />

RIG IMAGE di Massimo Righetti presenta, su idea e<br />

TUTTA L’ARTE DA <strong>VED</strong>ERE IN GIUGNO<br />

SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 299 GIUGNO 2010<br />

8<br />

12<br />

16<br />

progetto di Andrea Alessio Cavarretta e Giovanni Palmieri,<br />

una serata di arte e musica dai molteplici spunti:<br />

ecologia, aiuto alla ricerca, musica, scrittura, lettura,<br />

teatro, danza, pittura, fotografia, arti visive, presentazioni<br />

di libri. Direzione artistica e regia: Andrea Alessio<br />

Cavarretta; organizzazione: Giovanni Palmieri; assistenza<br />

alla regia: Francesca De Amicis; assistenza<br />

all’organizzazione: Noemi Euticchio; madrina dell’evento:<br />

Marta Zoffoli. In occasione dell’evento è inoltre<br />

allestita una collettiva d’arte e un set fotografico. Partecipa<br />

alla manifestazione CORTOONS TV, Web Tv<br />

Network nato da CORTOONS FESTIVAL, Festival Internazionale<br />

di Cortometraggi Animati. La serata è accompagnata<br />

dalla Notown blues Band. Tutte le info su<br />

http://www.kirolandia.blogspot.com/; http://fridaartes.wordpress.com/;<br />

http://www.masrigimage.com/.<br />

Caffè Letterario<br />

22 aprile; via Ostiense 83-95; tel. 06<br />

57302842; www.caffeletterarioroma.it<br />

5 /*/•••/ mappa: FM<br />

Tommaso Bet<br />

<strong>Il</strong> giovane artista friulano, attivo nell’ambito della grafica<br />

e della pittura, espone una selezione di opere che<br />

mettono in evidenza l’ironia beffarda, a tratti macabra,<br />

del suo lavoro, sia figurativo sia astratto.<br />

Casina Giustiniani<br />

fino al 3 maggio; viale David Lubin 4; tel. 06<br />

3202673; www.liart.it; orario: ma-ve 17-20<br />

5 /***/•••/ mappa: B<br />

Federica Amichetti<br />

La pittura della Amichetti, presentata con la cura di<br />

Paola Ballesi, compone la personale dal titolo «Iconografia<br />

dell’invisibile».<br />

Centro Luigi Di Sarro<br />

fino al 7 aprile; via Paolo Emilio 28; tel. 06<br />

3243513; orario: ma-sa 17-20<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Epipedon<br />

Ludovico Pratesi cura la collettiva che vede esposte<br />

le opere di Salvatore Arancio, Francesco Arena, Francesco<br />

Barocco, Sergio Breviario, Chiara Camoni,<br />

Francesco Carone, GiulioDelvè, Ettore Favini, Francesco<br />

Mernini, Marco Morici, Giovanni Oberti e Luca<br />

Trevisani. I dodici artisti si confrontano con la percezione<br />

visiva della scultura e con il concetto di traslazione<br />

della linea dell’orizzonte, guidati dal titolo dell’esposizione<br />

che, in greco, rimanda all’orizzonte che<br />

si forma alla superficie di un suolo. L’effetto è uno<br />

straniamento visionario debitore dello spazio dechirichiano,<br />

con esplicito rimando alla tela «Le Muse<br />

Inquietanti».<br />

A<br />

Prati<br />

Città del<br />

Vaticano<br />

Portuense<br />

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B<br />

Parioli<br />

D E<br />

Centro storico<br />

F G H<br />

CO2 contemporary art<br />

fino al 5 maggio; via Piave 66; tel. 06<br />

45471209; www.co2gallery.com; orario: lusa<br />

11-19<br />

5 /***/•••/ mappa: C<br />

Giuseppe Mannino<br />

La mostra segue l’esposizione, dal titolo «Dall’Alcantara<br />

alla Mancia», appena terminata presso il Complesso<br />

dei Dioscuri al Quirinale. <strong>Il</strong> Dai ospita ora l’installazione<br />

«Giardino dei pensieri ritrovati», una serie<br />

di bronzi di recente produzione e di dipinti ispirati<br />

al «Cavaliere Azzurro». <strong>Il</strong> 3 aprile alle ore 19 si<br />

terrà l’incontro: «Parole dipinte parole etiche di Giuseppe<br />

Mannino». Mostra e catalogo a cura di Claudio<br />

Crescentini e Massimo Domenicucci.<br />

DAI Studio Architettura e Ingegneria<br />

fino al 6 aprile; viale Trastevere n. 143<br />

5 /***/•••/ mappa: G<br />

Annie Schoterman. Faces<br />

Contemporaneamente all’esposizione della Schoterman<br />

presso la Sala Santa Rita, la galleria presenta,<br />

accompagnata da un testo di Giuseppe Ussani d’Escobar,<br />

la personale dell’artista olandese. In mostra<br />

teste/alambicchi costituiti, secondo le parole del curatore,<br />

«da sfere ellittiche concentriche percorse da<br />

colori che non si chiudono mai: il collo è un fiume<br />

aperto verso l’infinito. I colori fluiscono gli uni negli<br />

altri in una complicità alchemica, l’orchestrazione dei<br />

colori realizza la luce».<br />

Diagonale/Galleria<br />

fino al 27 aprile; via in Caterina 83/c; tel. 06<br />

68300482; www.ladiagonale.it; orario: masa<br />

16 - 20<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Andrea Veneri. Nel paesaggio<br />

Per la sua prima personale il fotografo presenta scatti<br />

incentrati sul rapporto tra paesaggio naturale e architettonico.<br />

Doozo<br />

fino al 30 aprile; via Palermo 51; tel. 06<br />

4815655; www.doozo.it; orario: ma-ve 11-<br />

22, sa 11-16<br />

5 /***/•••/ mappa: 8<br />

Seven Moods - Aaron Jasinski<br />

Doppia personale dedicata a Aaron Jasinski, che presenta<br />

«Cinephonica», e all’italiano Marco Pisanelli,<br />

in arte Seven Moods, con «After the Night». Lo spazio<br />

White Velvet ospita invece le «Tavole Spaziali»<br />

del writer romano Mr. Klevra.<br />

Nomentano<br />

Esquilino<br />

Trastevere Aventino<br />

Dorothy Circus Gallery<br />

fino al 7 aprile<br />

Leila Ataya.<br />

Secrets from the Hourglass<br />

L’artista canadese di origini russe presenta una selezione<br />

di ritratti femminili. Mescolando sensualità<br />

e ironia, Ataya crea immagini pop di femmes fatales.<br />

Dorothy Circus Gallery<br />

dal 14 aprile al 27 maggio<br />

Valentina Brostean.<br />

Last drop of innocence<br />

L'artista di origine serba presenta gli ultimi esiti del<br />

suo lavoro di matrice Pop surrealista: elfi e folletti a<br />

metà tra la fiaba e l'incubo.<br />

Dorothy Circus Gallery<br />

dal 14 aprile al 27 maggio; via dei Pettinari<br />

76; tel. 338 9499432; www.dorothycircusgallery.com;<br />

orario: ma-gi 11-20, ve-sa 15-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Collettiva di Primavera<br />

Esposti oltre trecento lavori (dipinti, opere grafiche e<br />

sculture) di alcuni artisti dalla seconda metà del ’900<br />

ad oggi, tra di essi Ugo Attardi, Enrico Benaglia, Franz<br />

Borghese, Ennio Calabria.<br />

Edarcom Europa - Galleria d’arte<br />

contemporanea<br />

fino al 28 aprile; via Macedonia 12/16; tel.<br />

06 7802620; www.edarcom.it; orario: lu-sa<br />

10.30-13 / 16-20<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

getulio alviani<br />

La vetrina di Edicola Notte ospita l’Opera «Interrelazione<br />

speculare curva» dell’artista friulano nato a Udine<br />

nel 1939, protagonista dell’optical art sin dagli anni<br />

’60. L’opera pensata per lo spazio di Trastevere è<br />

una scultura tubolare pavimento-soffitto con lamiere<br />

specchianti capaci di riflettere le immagini intorno,<br />

deformandole. L’uso del materiale riflettente e il gioco<br />

di forme concave e convesse creano un contatto<br />

visivo con lo spettatore e l’ambiente circostante. Per<br />

rendere ancora più efficace il rapporto artista/spettatore,<br />

alviani ha scelto di scrivere il suo nome con lettere<br />

minuscole. <strong>Il</strong> progetto è stato realizzato in collaborazione<br />

con la galleria RAM-radioartemobile.<br />

Edicola Notte<br />

fino al 1 maggio; vicolo del Cinque 23;<br />

www.edicolanotte.com<br />

5 /***/•••/ mappa: G<br />

IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

8<br />

Nelle sedi private<br />

All’ombra del bianco<br />

Le opere di Boetti, Calvani, Castellani, Chusuwan,<br />

Corneli, Krua, Levi Montalcini, Porfidia, Pratchayratikun,<br />

Stato di famiglia, sono accomunate dal loro<br />

radunarsi «attorno all’imprendibile significato<br />

del bianco e dell’ombra. Lavorando sulla memoria,<br />

l’immaginazione consacra l’ombra a poesia della<br />

mente vicino al bianco, luogo del divenire, delle ricognizioni<br />

dell’anima, delle figurazioni interiori».<br />

La cura è di Vittoria Blasi.<br />

Edieuropa<br />

fino al 27 aprile; piazza Cenci 56; tel. 06<br />

64760172; www.galleriaedieuropa.it; orario:<br />

ma-sa 11-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 14<br />

Lorenzo Lupano.<br />

Potato Variations<br />

Le «Variazioni Goldberg» sono trasformate da Lupano<br />

(<strong>Roma</strong> 1970) in surreali incursioni installative<br />

in cui compaiono scimmie, zampe di rana, lettini<br />

in miniatura. Un «mondo sghembo» illustrato da<br />

un testo di Guido Schlinkert.<br />

Extraspazio<br />

fino al 27 aprile; via San Francesco di Sales<br />

16/a; tel. 06 68210655; www.extraspazio.it;<br />

orario: ma-sa 15.30-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: D<br />

Trieste<br />

In mostra lavori appositamente realizzati per l’occasione<br />

da Matthew Day Jackson, Jessica Jackson<br />

Hutchins, Jay Heikes, Karthik Pandian and Erin<br />

Shirreff.<br />

Federica Schiavo Gallery<br />

fino al 26 maggio; piazza Montevecchio<br />

16; tel. 06 45432028; www.federicaschiavo.com;<br />

orario: ma-sa 12-19<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Determinate opere<br />

Accardi, Boetti, Corpora, Fioroni, Guccione, Maselli,<br />

Ontani, Pascali, Rotella, Salvo, Scialoja, Tirelli sono<br />

alcuni degli artisti in mostra con la cura di Fausto<br />

Fiume.<br />

Fidia Arte Moderna<br />

dal 1 aprile al 15 maggio; via Angelo Brunetti<br />

49; tel. 06 3612051; www.artefidia.com<br />

5 /*/•••/ mappa: 2<br />

Giorgio Ortona. <strong>Roma</strong> rosa<br />

I grandi panorami urbani di Ortona sono in mostra<br />

con un testo critico di Valerio Magrelli. <strong>Il</strong> pittore, re-


9<br />

Nelle sedi private<br />

duce dalla 54 Biennale di Venezia, presenta gli esiti<br />

più recenti della sua pittura.<br />

First Gallery<br />

dal 18 aprile al 19 maggio; via Margutta 14;<br />

tel. 06 3230673; www.firstgallery.it; orario:<br />

ma-sa 11-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Postcard from...<br />

Claire Fontaine. Comunistico.<br />

La chiave<br />

Claire Fontaine è il collettivo di artisti, nato a Parigi<br />

nel 2004, protagonista del secondo appuntamento<br />

di «Postcard from». Oltre alla realizzazione di un<br />

manifesto di quattro metri per tre, esposto nel cortile<br />

del Pastificio e in vari impianti della città, il collettivo<br />

propone la personale «La chiave», presentata<br />

contemporaneamente all’esposizione presso la<br />

galleria T293.<br />

Fondazione Pastificio Cerere<br />

fino al 16 maggio; via degli Ausoni 7; tel. 06<br />

45422960; www.pastificiocerere.com; orario:<br />

lu-ve 15-19<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Gabriele De Santis<br />

Jacopo Miliani<br />

Due personali concepite come solo show per due artisti<br />

estremamente diversi tra loro. All’esposizione<br />

sono affiancate conversazioni e interventi di Adam<br />

Carr, Gabriele De Santis, Adrienne Drake, James<br />

Gardner, Frances Loeffler, Jacopo Miliani, Fatos<br />

Üstek, Jessica Warboys.<br />

Frutta<br />

fino al 21 aprile; via della Vetrina 9; tel. 06<br />

68210988<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Nemanja Cvijanovic.<br />

Progetto anonimo<br />

La geografia politica ed economica contemporanea<br />

è analizzata dall’artista partendo da accadimenti recenti<br />

e drammatici come la sparizione di leader politici<br />

(Yasser Arafat, Saddam Hussein, Muammar<br />

Gheddafi). A partire da questi, provocatoriamente,<br />

Cvijanovic si interroga su concetti quali il totalitarismo<br />

e l’involuzione della democrazia.<br />

Furini Arte Contemporanea<br />

fino al 12 maggio; via Giulia 8; tel. 06<br />

68307443; www.furiniartecontemporanea.it;<br />

orario: me-ve 13-19, sa 15-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 13<br />

Nudisti Timidi Liberi.<br />

D’intorno a te<br />

L’artista giapponese Kawamura Gun, creatore del<br />

movimento dei Nudisti Timidi, torna ad esporre alla<br />

Galleria 291 con una serie di opere ironiche e<br />

provocatorie che sembrano chiedere: «la fantasia<br />

distruggerà il potere e una risata vi seppellirà?».<br />

Galleria 291 Est<br />

dal 1 aprile al 14 aprile; viale dello Scalo San<br />

Lorenzo 45<br />

5 /*/•••/ mappa: 13<br />

Nunzio<br />

In contemporanea con le gallerie Valentina Bonomo<br />

di <strong>Roma</strong> e Galleria Bonomo di Bari (la cui inaugurazione<br />

avverrà il 20 aprile) lo spazio espositivo ospita<br />

opere dello scultore Nunzio (1954) appositamente<br />

realizzate per l’occasione.<br />

Galleria Alessandra Bonomo<br />

dal 12 aprile al 4 maggio; via del Gesù 62;<br />

tel. 06 69925858; www.bonomogallery.com;<br />

orario: lu-ve 15-19<br />

5 /*/•••/ mappa: 10<br />

Giulio Turcato<br />

Antonio Capaccio cura la mostra dedicata a Turcato,<br />

in occasione del centenario della sua nascita. In<br />

esposizione una selezione di opere inedite e rare che<br />

delineano l’originalità e il rigore del suo linguaggio<br />

astratto.<br />

Galleria Anna d’Ascanio<br />

fino al 14 aprile; via del Babuino 29; tel. 06<br />

36001804; www.galleriadascanio.it; orario:<br />

lu-sa 15.30-19.30<br />

5 /****/••••/ mappa: 3<br />

Senza Tempo.<br />

Salvador Dalí<br />

La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione<br />

Ambrosiana per l’Arte e la Cultura, fondata<br />

da Beniamino Levi, presenta due grandi sculture<br />

e tredici di dimensioni minori di Salvador Dalí. Le<br />

opere, create con la tecnica della fusione a cera persa,<br />

sono esposte con la cura di Gloria Porcella e<br />

Lamberto Petrecca.<br />

Galleria Ca’ d’Oro<br />

fino al 15 maggio; Piazza di Spagna 81; tel.<br />

06 6796417; www.ca-doro.com; orario: luve<br />

10.30-13.30/15.30-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 3<br />

Luigi Boille.<br />

60 anni di «pittura più pura<br />

possibile»<br />

Opere realizzate tra il 1952 e il 2012 compongono<br />

un’articolata antologica del pittore, nato a Pordenone<br />

nel 1926, uno dei maestri storici della pittura<br />

astratto-informale europea. In occasione della mostra<br />

verrà presentata una monografia a cura di Silvia<br />

Pegoraro, con il coordinamento di Nicole Calendreau,<br />

contenente un’antologia critica con testi<br />

di Argan, Ballo, Crispolti, De Mauro, Gualdoni,<br />

Mendes, Menna, Restany, Tapié, Vivaldi.<br />

Per Casiraghi «<strong>Roma</strong> corre,<br />

la crisi è una scusa»<br />

La fiera cresce e il suo nome si accorcia.<br />

La quinta edizione della fiera d’arte<br />

contemporanea di <strong>Roma</strong>, aperta dal<br />

25 al 27 maggio prossimi, non è più<br />

«<strong>Roma</strong>. The Road to Contemporary<br />

Art», ma «<strong>Roma</strong> Contemporary». La<br />

sua sede rimane Macro Testaccio, il<br />

suo direttore è, come da sempre, Roberto<br />

Casiraghi, che intervistiamo.<br />

Tredici edizioni di «Artissima» a Torino,<br />

la quinta edizione della fiera romana<br />

in preparazione e il ritorno torinese<br />

con «The Others» l’anno scorso, rendono lei il signore delle fiere<br />

del contemporaneo in Italia: inventore di fiere si nasce o si diventa?<br />

«Signore delle fiere» non mi piace perché ho un grande senso delle<br />

proporzioni e dei ruoli, e non mi piace perché vuol dire che sono<br />

vecchio, cosa vera e niente affatto piacevole in un mondo che, giustamente,<br />

cerca di lasciare spazio ai giovani. Mi sento un discreto<br />

canalizzatore di flussi mentali e di inventiva applicata all’arte; senza<br />

i miei colleghi (volutamente non definiti collaboratori) non avrei<br />

mai potuto realizzare ciò che abbiamo fatto.<br />

<strong>Il</strong> nome della fiera di Testaccio cambia da «<strong>Roma</strong>. The Road to Contemporary<br />

Art», a «<strong>Roma</strong> Contemporary»: la crisi consiglia essenzialità?<br />

Crisi? Quale crisi? Se smettessimo tutti di evocarla toglieremmo molti<br />

nascondigli ai pavidi che si agitano nel mercato, sia tra chi compra<br />

che tra chi vende. È stato più che altro un ritocco estetico, un’iniezione<br />

di novità grafica, una flebo di creatività; una bella risposta<br />

alla crisi. Crisi? Ma quale crisi?<br />

Lei conosce molto bene il mondo dell’arte di Torino e quello di <strong>Roma</strong>:<br />

sono due piazze uguali? Cosa caratterizza quella di <strong>Roma</strong>? E lei,<br />

dove si sente più a casa?<br />

Sono due città completamente diverse da qualunque punto di vista<br />

le si osservi o le si viva, e quindi il mondo dell’arte di ciascuna rispecchia<br />

lo spirito con il quale si alimentano e le differenze sono sostanziali.<br />

La tradizione e la raffinatezza di Torino si contrappongono<br />

alla chiassosa voracità romana; io credo che Torino cammini mentre<br />

<strong>Roma</strong> la vedo correre e in questa corsa fa apparire fermo anche<br />

chi sta camminando. La mia casa è il mare e né Torino né <strong>Roma</strong><br />

l’hanno, anche se <strong>Roma</strong> è più vicina a una battigia.<br />

Chi l’ha aiutata nella realizzazione di questa fiera? Chi non l’ha aiutata?<br />

Ci hanno aiutato in molti, dall’Assessore alla Cultura del Comune di<br />

<strong>Roma</strong> Dino Gasperini alla Fondazione <strong>Roma</strong>-Arte-Musei e il professor<br />

Emmanuele Emanuele, alla Camera di Commercio, al Macro, al<br />

MaXXI, a tutti i direttori, i curatori, i critici. Non ci ha aiutato la situazione<br />

internazionale, i potenti concorrenti asiatici, alcune gallerie<br />

che si sono nascoste dietro la crisi. Crisi? Ma quale crisi?<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

FOTO MANUELA GIUSTO<br />

Galleria d’arte Marchetti<br />

dal 12 aprile al 26 maggio; via Margutta<br />

18a; tel. 06-3204863; www.artemarchetti.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 3<br />

I pastelli di Ruggiero<br />

Bignardi / Jakhnagiev,<br />

Mikic, Tamburro<br />

Dal 14 al 24 aprile la galleria presenta venti pastelli<br />

inediti del pittore siciliano Ruggiero Bignardi. A<br />

seguire, dal 26 aprile all’8 maggio, la collettiva «Tre<br />

giovani proposte. Alexander Jakhnagiev, Minya Mikic,<br />

Marco Tamburro».<br />

Galleria della Tartaruga<br />

dal 14 aprile all’8 maggio; via Sistina 85A;<br />

tel. 06 6788956; www.galleriadellatartaruga.com<br />

5 /***/•••/ mappa: 3<br />

Progetto P 2011<br />

La rassegna di fotografia in portfolio, a cura di Carlo<br />

Gallerati e Noemi Pittaluga, propone esposizione<br />

dei lavori stampati e, nella seconda sala della<br />

galleria, videoproiezione dell’intera rassegna. Tra<br />

gli artisti: L. Falasca, M. L. Gioffrè, A. Guttadauro.<br />

Galleria Gallerati<br />

fino al 30 novembre; via Apuania 55; tel. 06<br />

44258243; www.galleriagallerati.it; orario:<br />

lu-ve 17-19<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Strutto Piacentini<br />

Orith Youdovich<br />

Dal 2 al 6 aprile la galleria presenta «Per farla finita<br />

con i tagliatori di carne» di Strutto Piacentini, una installazione<br />

site-specific a cura di Geoffrey Di Giacomo.<br />

Dal 12 aprile al 30 maggio segue la personale di<br />

Orith Youdovich, «Oscurità. Luogo frammento memoria»,<br />

a cura di Chiara Micol Schiona, composta da<br />

dieci fotografie di diverso formato che creano al loro<br />

interno e attraverso gli occhi dello spettatore un filo<br />

conduttore.<br />

Galleria Gallerati<br />

dal 2 aprile al 30 maggio; via Apuania 55; tel.<br />

06 44258243; www.galleriagallerati.it; orario:<br />

lu-ve 17-19<br />

5 /*/•••/ mappa: FM<br />

Franz Weidinger<br />

Per la personale «Dare corpo all’immagine», l’artista<br />

tedesco (1966) presenta una selezione di sculture<br />

e disegni.<br />

Galleria Incontro d’Arte<br />

fino al 4 aprile; via del Vantaggio 17/a; tel.<br />

06 3612267<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Yifat Bezalel.<br />

Sought City<br />

Nell’ambito del progetto «About Paper. Israeli Contemporary<br />

Art», a cura di Giorgia Calò, Yifat Bezalel<br />

ha realizzato un lavoro site-specific: oggetti so-<br />

Le mostre<br />

spesi al soffitto insieme a numerosi disegni. I fluttuanti<br />

disegni di porte delineano un confine indefinito<br />

e, dietro ad esso, su di un tavolo sospeso, una<br />

tovaglia di carta è ricoperta da disegni a matita di<br />

continenti sconosciuti o inesistenti.<br />

Galleria Marie-Laure Fleisch<br />

fino al 12 maggio; vicolo Sforza Cesarini 3A;<br />

tel. 06 68891936; www.galleriamlf.com<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Lara De Angelis.<br />

Shine<br />

La fotografa Lara De Angelis riflette nei propri scatti,<br />

attraverso bagliori, brillii, irridescenze, la precarietà<br />

del nostro tempo e, in particolar modo, del contratto<br />

sociale.<br />

Galleria Minima Arte Contemporanea<br />

dal 6 al 28 aprile; via del Pellegrino 18; tel.<br />

339 3241875; orario: ma-ve 16-19.30; sa 11-<br />

19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Vettor Pisani.<br />

German love sinfonietta<br />

Come omaggio all’artista, recentemente scomparso,<br />

Pio Monti ripropone la mostra del 1989 di Vettor<br />

Pisani «German love sinfonietta». In galleria,<br />

le cui pareti sono ricoperte di carta da parati con<br />

ragazze vestite da conigliette, si aggirerà un’ammiccante<br />

coniglietta in carne ed ossa.<br />

Galleria Pio Monti<br />

fino al 17 aprile<br />

Getulio Alviani<br />

In occasione della mostra di Alviani presso Edicola<br />

Notte, Pio Monti dedica un omaggio all’artista friulano.<br />

Galleria Pio Monti<br />

fino al 1 aprile; piazza Mattei 18; tel. 06<br />

68808590<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Ennio Ludovico Chiggio<br />

Edoardo Landi<br />

In concomitanza con la grande esposizione dedicata<br />

all’Arte Cinetica e Programmata alla Gnam, la Galleria<br />

presenta una selezione di lavori di Ennio Ludovico<br />

Chiggio ed Edoardo Landi, protagonisti del<br />

Gruppo Enne, nato a Padova nel 1959 e scioltosi alla<br />

fine del 1964. Oltre alle opere storiche realizzate<br />

all’epoca del Gruppo Enne, sono inoltre esposte opere<br />

che riflettono le ricerche individuali di Chiggio e<br />

Landi successive allo scioglimento del gruppo. Catalogo<br />

Edizioni Grafiche Turato, con introduzione di<br />

Silvia Pegoraro e un testo di Ennio L. Chiggio. La<br />

cura è di Francesco Bonanno e Raffaele Cecora.<br />

Galleria Ricerca d’Arte<br />

fino al 28 aprile; via di Monserrato 121 a;<br />

tel. 06 6893728; orario: ma-sa 10.30-13 /<br />

16.30-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Stanze d’artista<br />

Ciascuna delle quattro sale della Galleria ospita<br />

una selezione di opere dei pittori Enrico Benetta,


Le mostre Nelle sedi private<br />

MATTEO MIGHANI<br />

Colti in flagrante<br />

1<br />

1. Coppia d’assi «impacchettata».<br />

È stato un vero evento la lettura di<br />

Christo a Capena, in occasione<br />

della mostra «Christo and Jeanne-<br />

Claude. Opere nella Collezione<br />

Würth». <strong>Il</strong> grande artista (a sinistra)<br />

ha svelato gli sviluppi dei<br />

suoi progetti a una platea attenta<br />

che annoverava anche Achille Bonito<br />

Oliva. Oltre cento le sue opere<br />

in Collezione, testimonianza del<br />

forte legame con l’iniziatore Reinhold<br />

Würth.<br />

4 5<br />

4. Non solo mimose. Da Torino a <strong>Roma</strong><br />

per il premio «Arte: sostantivo<br />

femminile». Patrizia Sandretto Re<br />

Rebaudengo (a destra), presidente<br />

della omonima Fondazione, era in<br />

buona compagnia alla Gnam, accolta<br />

dalla soprintendente Maria Vittoria<br />

Marini Clarelli e da Angelo Bucarelli,<br />

presidente dell’associazione<br />

A3M. Fra le premiate anche (da<br />

sinistra) Marianna Masciolini, Alessandra<br />

Cerasi Barillari, Saveria<br />

Dandini de Sylva.<br />

Roberto Floreani, Massimo Giannoni e Paolo Troilo.<br />

L’effetto è un dialogo pittorico vivace e inconsueto.<br />

Galleria Russo<br />

fino al 21 aprile; via Alibert 20; tel. 06<br />

6789949; www.galleriarusso.com; orario:<br />

lu 16.30-19.30; ma-sa 10-13 / 16.30-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 3<br />

Elke Lienbacher.<br />

Emozioni cromatiche<br />

Le tele di gusto espressionista dell’artista austriaca<br />

2 3<br />

2. Arte di recupero dalla Finlandia.<br />

Non sappiamo chi le ha donato l’orchidea,<br />

ma è sicuro che Kaarina<br />

Kaikkonen (a sinistra) ci tiene molto<br />

all’omaggio floreale. Ecco l’artista<br />

finlandese, presto al MaXXI con<br />

un’installazione creata appositamente<br />

per il museo, durante il<br />

vernissage della sua personale<br />

«Having Hope» nella galleria Z2O<br />

di Sara Zanin in via della Vetrina.<br />

Con loro, Roberto D’Agostino.<br />

5. A vicolo del Cinque si riaccende<br />

l’arte ottica. Dopo aver lasciato alle<br />

spalle un rigido inverno, Edicola<br />

Notte ha riaperto i battenti con l’opera<br />

di Getulio Alviani, protagonista<br />

dell’Optical Art sin dagli anni<br />

Sessanta. <strong>Il</strong> lavoro «Interrelazione<br />

speculare curva- 1964/2012»,<br />

concepito per il microspazio di Trastevere,<br />

ha attirato l’attenzione di<br />

Luigi Ontani.<br />

sono esposte con la cura di Tiziana Tamburi.<br />

Galleria Tartaglia<br />

fino al 12 aprile; via XX Settembre 98<br />

5 /***/•••/ mappa: C<br />

Vittorio Paradisi.<br />

Immagini romane<br />

I paesaggi romani del pittore leccese, sono esposti<br />

con la cura di Tiziana Todi e Alessandra Lorenzetti.<br />

Galleria Vittoria<br />

fino al 4 aprile<br />

a cura di Roberta Petronio<br />

3. Preziosi in Campidoglio. Colti<br />

in flagrante ai Musei Capitolini,<br />

ecco (da sinistra) Santa Santarelli,<br />

Toni Santarelli e Paola Santarelli.<br />

Per la gioia dei collezionisti<br />

di glittica hanno presentato,<br />

nelle nuove sale dedicate,<br />

una raccolta di 600 esemplari di<br />

gemme e cammei, proprietà della<br />

Fondazione Dino ed Ernesta<br />

Santarelli. Per i prossimi dieci<br />

anni saranno un’attrazione per<br />

gli appassionati.<br />

6<br />

6. Esperienze sonore inedite. La<br />

nascita dell’Institut Français<br />

Italia val bene una festa. A Palazzo<br />

Farnese l’ambasciatore<br />

Alain Le Roy ha festeggiato la cooperazione<br />

culturale con un parterre<br />

di artisti. Nel team c’era il<br />

compositore Geoffroy Drouin,<br />

qui seduto al centro della scena,<br />

autore di un’installazione sonora<br />

che ha calamitato gli ospiti<br />

nella Galleria dei Carracci.<br />

Gualtiero Redivo<br />

La personale di Redivo, «La macchina dei nodi», curata<br />

da Tiziana Todi, è costruita su un’idea intuitiva di<br />

«macchina» per portare la vita nell’arte, per stimolare<br />

il confronto riscoprendo il gusto delle domande e non<br />

vivere in un mondo costruito sulle risposte altrui. Nel<br />

corso dell’inaugurazione della mostra Francesco Gallo<br />

Mazzeo presenterà una monografia dell’artista.<br />

Galleria Vittoria<br />

dall’11 al 18 aprile; via Margutta 103; tel. 06<br />

36001878; www.galleriavittoria.com<br />

5 /*/•••/ mappa: 3<br />

IL PITTORE GLORIOSO<br />

IN MOSTRA: GIORGIO DE CHIRICO,<br />

UGO ATTARDI, BRUNO CECCOBELLI,<br />

SANDRO CHIA, FABRIZIO CLERICI,<br />

STEFANO DI STADIO, BRUNO FESTA,<br />

ANDREA FOGLI, VETTOR PISANI<br />

A CURA DI SILVIA PEGORARO<br />

29 MARZO-19 MAGGIO 2012<br />

Matteo Peretti.<br />

Giochi per adulti<br />

Vecchi giocattoli assemblati e dipinti in vivaci tinte<br />

pop, sono i giochi per adulti costruiti dal giovane artista,<br />

che presenta una nuova serie di sculture composta<br />

da circa 30 opere.<br />

GIGA<br />

fino al 7 aprile; via del Governo Vecchio<br />

43/43a; tel. 339-8762933; www.studiogiga.<br />

com; orario: ma-ve 12-14/16-20, sa 17-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Mariano Fortuny,<br />

Attilio Simonetti e i pittori<br />

di via Margutta<br />

La mostra, che ripercorre le atmosfere di via Margutta<br />

alla fine dell’Ottocento, è incentrata sulle figure di<br />

Mariano Fortuny (1838-74) e Attilio Simonetti<br />

(1843-1925), suo unico allievo, con cui Fortuny condivise<br />

a lungo lo studio. La mostra, curata da Giovanni<br />

Carboni, discendente di Attilio Simonetti, è legata<br />

alla presentazione del volume «Atelier a Via Margutta.<br />

Cinque secoli di cultura internazionale a <strong>Roma</strong>»<br />

a cura di Valentina Moncada. Tra le opere in mostra<br />

un ritratto di Simonetti eseguito da Fortuny<br />

(1867) e il grande dipinto, «<strong>Il</strong> nano e i tacchini» del<br />

1885 di Simonetti, e inoltre, tele di Pio Joris, Luigi<br />

Galli, Tomás Moragas ed altri.<br />

Goffi Carboni Antiquariato<br />

dal 19 aprile all’11 maggio; via Margutta 9;<br />

tel. 06 3227184; www. gofficarboni.com<br />

7 /***/•••/ mappa: 3<br />

Colore di Donna. Valeria<br />

Bartolini, Marta Bordonali,<br />

Simona Cao, Rita Pezone<br />

Tredici lavori delle quattro artiste, declinano al femminile<br />

l’arte pittorica. La cura è di Tiziana Tamburi.<br />

Hybrida Contemporanea<br />

fino al 3 aprile; via Reggio Emilia 32a; tel.<br />

06 99706573; www.hybridacontemporanea.it<br />

; orario: ma-sa 10-20<br />

5 /***/•••/ mappa: C<br />

I giovedì del terzo piano<br />

Gli incontri culturali, previsti ogni giovedì e organizzati<br />

da Vincenzo Incenzo, Rosetta Gozzini, Alessandro<br />

Palmigiani e Amarily Lemos, sono microeventi<br />

di arte, musica e teatro. Appuntamento alle ore 20.<br />

Prenotazione obbligatoria.<br />

I giovedì del terzo piano<br />

fino al 15 maggio; via Vespasiano, 9; tel. 392<br />

8460092<br />

5 /***/•••/ mappa: A<br />

Carlo Bertocci.<br />

Foglie e conchiglie<br />

Oltre all’opera realizzata per la Biennale di Venezia,<br />

intitolata «Aria», Bertocci espone alcune opere presentate<br />

nel 2011 presso l’Accademia delle Arti del Disegno<br />

a Firenze. Alle sue poetiche e «ariose» composizioni<br />

sono affiancate, per la prima volta, inedite<br />

vedute di monumenti. In catalogo testi di Arnaldo <strong>Roma</strong>ni<br />

Brizzi e dello stesso Bertocci.<br />

<strong>Il</strong> Polittico<br />

fino al 13 maggio; via dei Banchi Vecchi 135;<br />

tel. 06 6832574; www.ilpolittico.com; orario:<br />

lu-sa 16-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Gregorio Botta.<br />

L’aria non ha dimora<br />

La galleria inaugura i suoi rinnovati spazi con la personale<br />

di Gregorio Botta. In mostra, con un titolo preso<br />

in prestito dalla poetessa Emily Dickinson, lavori<br />

realizzati tra il 2011 e il 2012. La cura è di Guglielmo<br />

Gigliotti.<br />

<strong>Il</strong> Segno<br />

fino al 5 maggio; via Capo le Case 4; tel. 06<br />

6791387; www.galleriailsegno.com; orario:<br />

lu 17.00-19.30; ma-ve 10.30-13 / 17-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 7<br />

<strong>Il</strong> Clima cambia, la Musica No<br />

Tra gli artisti della collettiva: Gabriella Di Trani, Salvatore<br />

Giunta, Lughia, Giuseppe Salerno, Francesca<br />

Cataldi, Rossella Alessandrucci, Michele De Luca,<br />

Paolo Hermanin, Gruppo Sinestetico.<br />

Insight Space gallery<br />

fino al 30 luglio; via Marco Aurelio 43; tel.<br />

tel. 340 9010325; orario: sa-do 17-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Rosaria Redini. Camera ottica<br />

<strong>Il</strong> «Percorso d’artista in 24 opere» riassume un ventennio<br />

della produzione della Redini. Sono inoltre in<br />

mostra i cicli inediti «Berlin» (2006) e «Sequenza»<br />

(1975).<br />

La Galleria nel giardino della Fornarina<br />

fino al 6 maggio; via Porta Settimiana 8; tel.<br />

06 36491676 | 334 8159712; www.lacodadellocchio.com<br />

5 /***/•••/ mappa: G<br />

Vettor Pisani. Doppio ludico<br />

La galleria rende omaggio, a meno di sette mesi dalla<br />

sua scomparsa, all’arte esoterica e potente di Vettor<br />

Pisani. In mostra una selezione di opere dalla collezione<br />

di Mimma Pisani. L’immagine che dà il titolo<br />

alla mostra ritrae la coppia Mimma e Vettor alla<br />

Biennale di Parigi del 1971, e la foto, rivisitata dall’artista,<br />

evoca, «la loro opera funambolica di magici<br />

burattinai nel corso del tempo, che va oltre la vita<br />

e oltre la morte».<br />

La Nuova Pesa<br />

fino al 6 aprile; via Del Corso 530; tel. 06-<br />

3610892; orario: lu-ve 10.30-13/15.30-19<br />

5 /***/•••/ mappa: B<br />

Claudio Palmieri.<br />

La mano, la testa, il cuore<br />

Le opere del fotografo e pittore Palmieri sono esposte<br />

con la cura di Roberto Gramiccia. <strong>Il</strong> titolo dell’esposizione<br />

allude all’unità cui l’arte di Palmieri aspira,<br />

in un felice sincretismo in cui, scrive il curatore,<br />

«egli recupera quella dimensione unitaria che riconcilia<br />

la sfera della razionalità con quella dei sentimenti<br />

e delle intuizioni e, entrambi, con quella nobilissima<br />

del fare con le proprie mani».<br />

Limen otto9cinque<br />

fino al 9 aprile; via Tiburtina 141; tel. 06<br />

97274455; www.limen895.com<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Dr. Jekyll and Mr. Hyde.<br />

New works from Berlin<br />

Prendendo spunto dal romanzo di Robert Louis Stevenson,<br />

la mostra propone una «sceneggiatura<br />

emozionale», con la cura di Vita Zaman e i lavori di<br />

David Adamo, Tim Eitel, Andy Hope 1930, Robert<br />

Janitz, Gianluca Malgeri.<br />

Magazzino d’Arte Moderna<br />

fino al 30 aprile; via dei Prefetti 17; tel.<br />

06 6875951; www.magazzionartemoderna.com;<br />

orario: ma-ve 11-15/16-20, sa 11-<br />

13/16-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 6<br />

L’arte del rugby<br />

In occasione del Torneo «RBS Sei Nazioni» di<br />

rugby, la galleria ha ideato, con il coordinamento<br />

della Galleria Centro Steccata di Parma, con la collaborazione<br />

di Colossi Arte Contemporanea di Brescia,<br />

e con il patrocinio della Federazione Italiana<br />

di Rugby, un’esposizione, curata da Alberto Mattia<br />

Martini, dedicata al rapporto arte-sport. Tra gli artisti<br />

selezionati: Airoldi, Bee, Bonomi, Brevi, Cella,<br />

Centenari, De Molfetta, De Pietri, Roger Dildo, Fabrizi,<br />

Falaschetti, Fedolfi, Filippini, Fiore, Forese,<br />

Francolino, Iacopino, Lodola, Mazzoni, Nido, Pasini,<br />

Pozzoli, Racheli, Spoldi, Sudati, Vaccari, Valente,<br />

Wal.<br />

Maniero Associazione Culturale<br />

fino al 14 aprile; via dell’Arancio 79; tel. 06<br />

68807116; www.galleriamaniero.it; orario:<br />

ma-sa 16-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Firouz Galdo. Attese<br />

Dopo la presentazione, avvenuta il 28 marzo presso<br />

il MaXXI B.A.S.E, del suo libro «Attese», Firouz<br />

Galdo espone alcune opere, ancora dedicate al tema<br />

della soglia, presso la galleria di Marta<br />

Fegiz.Con trasparente riferimento ai tagli di Lucio<br />

Fontana che, come soglie, alludono ad uno spazio<br />

oltre, «dove si prepara la transizione verso la conoscenza»,<br />

Galdo ha realizzato strutture, simili a piccole<br />

case o teatri, di dimensioni e materiali diversi:<br />

legno, ceramica, gomma, cera. In esse lo spettato-<br />

Un artista a stelle e neon<br />

Scritte al neon, scritte su<br />

tessuto mimetico militare,<br />

scritte proiettate, ma anche<br />

raffigurazioni astronomiche,<br />

sono gli oggetti della<br />

mostra da Oredaria di Arthur<br />

Duff, tedesco di nascita,<br />

americano di formazione,<br />

italiano per destino (vive<br />

a Mestre), che titola però<br />

la sua mostra in greco:<br />

«Syntax parallax». La realtà<br />

in cui Duff ama mettere le<br />

mani è quella delle parole,<br />

delle quali sfrutta l’elemento<br />

visuale e semantico per<br />

suscitare nuovi punti di vi-<br />

«Black Stars_ M55» è l’opera di Arthur Duff ispirata<br />

ai corpi celesti<br />

sta. Dalle scritte al neon, in cui le parole assurgono a sculture, alle<br />

parole cucite a mano su tessuti intelati, è quindi il linguaggio l’orizzonte<br />

in cui opera l’artista, vincitore l’anno scorso del concorso del<br />

2% al Macro, proprio con una scritta al neon collocata nel vano ascensore.<br />

Nell’opera che dà il titolo alla mostra, ad esempio, una scritta<br />

è proiettata su uno schermo costituito da cento tubi al neon che, accendendosi,<br />

annullano la scritta stessa. In «Black Stars_M55», invece,<br />

è il mondo dei corpi celesti ad attrarre l’artista, tanto da raffigurare<br />

in forma di arazzo di nodi un ammasso stellare scoperto da<br />

Charles Messier nel diciottesimo secolo.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Arthur Duff. Syntax Parallax, fino al 28 aprile<br />

Oredaria Arti Contemporanee, via Reggio Emilia 22; 06 97601689; www.oredaria.it<br />

Orario: ma-sa 10-13 e 16-19.30<br />

<strong>Il</strong> mondo è fatto a barre<br />

Walter De Maria (California,<br />

1935) è tra i più<br />

importanti artisti americani<br />

della nostra<br />

epoca ed è la figura di<br />

riferimento per ben<br />

quattro movimenti artistici<br />

come Minimalismo,<br />

Arte Concettuale,<br />

Arte Ambientale e<br />

Installation Art. Ordine<br />

e casualità si alternano<br />

in queste sue sculture<br />

d’acciaio di geometrica<br />

purezza e matematico<br />

rigore scien-<br />

10<br />

re si trova di fronte al limitare di un mistero, di una<br />

scoperta, forse di un’iniziazione.<br />

Marte<br />

dal 4 aprile al 4 maggio; vicolo del Farinone<br />

32; tel. 06 97602788; www.m-artegalleria.com<br />

5 /*/•••/ mappa: D<br />

Saverio Maestrali.<br />

Frammenti di storia<br />

Maestrali, scenografo e fotografo, presenta alcuni<br />

scatti dedicati alle espressioni culturali dei popoli del<br />

Mediterraneo.<br />

Mitreo di Iside<br />

fino al 5 aprile; via M. Mazzacurati 61/63<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Ron English / Elio Varuna<br />

L’italiano Varuna e l’americano English sono i protagonisti<br />

della doppia personale dal titolo «Pop Rhapsody».<br />

Mondo Bizzarro Gallery<br />

fino al 29 aprile; via Reggio Emilia 32 c/d;<br />

tel. 06 44247451; www.mondobizzarro.net;<br />

orario: lu-sa 11.30-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Gary Baseman. Basemania<br />

Dipinti, disegni, stampe, toy dell’artista sono in<br />

mostra con la cura di David Vecchiato e Serena Melandri.<br />

Mondo Pop<br />

fino al 14 aprile<br />

Atelier Popsurrealiste<br />

100Taur, Benjaminjj, Bunka, Ciou, David «craiion»<br />

Monteiro, Fräneck, Lostfish, Malojo, Niark, Odö,<br />

Veks e Zelda Bomba sono i giovani esponenti francesi<br />

del Pop Surrealism in mostra con la cura di David<br />

Vecchiato e Serena Melandri.<br />

Mondo Pop<br />

fino al 28 aprile; via dei Greci 30; tel. 06-<br />

36005117; www.mondopop.it; orario: ma-sa<br />

10.30-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 6<br />

«Large Rod Series: Circle/Rectangle 11», opera del<br />

1986 di Walter De Maria<br />

tifico. Nella sala ovale della galleria è esposta un’installazione del<br />

1992, «The 5-7-9 Series», formata da 27 variazioni di sculture,<br />

ognuna composta a sua volta da tre barre verticali inserite su una<br />

base orizzontale. Ogni singola barra di acciaio presenta cinque, sette<br />

o nove lati e l’ordine di ciascun gruppo di tre è ripetuto in 27 modi<br />

diversi così da esaurire ogni possibile combinazione. In contrapposizione<br />

alla verticalità di questa serie, due sculture in acciaio,<br />

«Large Rod Series: Circle/Rectangle 11» e «13-Sided Open Polygon»,<br />

sono allestite in due spazi espositivi separati.<br />

Paola Ugolini<br />

Walter De Maria. The 5-7-9 Series, fino al 29 maggio<br />

Gagosian Gallery, Via Francesco Crispi 16, tel. 06 4208.6498 www.gagosian.com<br />

Orario: ma-sa 10,30-19


11<br />

Nelle sedi private<br />

Peter Linde Busk.<br />

No Pasaran<br />

<strong>Il</strong> titolo della mostra indica un attegiamento di resistenza<br />

e di opposizione rivolto non tanto a condizioni<br />

storiche e sociali, quanto a condizionamenti interiori.<br />

Esposti lavori di Busk (Copenhagen, 1973), artista<br />

che spazia dalla pittura di matrice espressionista<br />

alle tecniche dell’incisione e della xilografia.<br />

Monitor<br />

fino al 21 aprile<br />

Tomaso De Luca.<br />

The Monument<br />

De Luca lavora sulla staticità della scultura e dell’architettura<br />

arrivando a un loro paradossale rovesciamento:<br />

statue ed edifici, animati attraverso<br />

la pratica del disegno, si muovono e sembrano<br />

fuggire.<br />

Monitor<br />

fino al 21 aprile; via Sforza Cesarini 43a-44;<br />

tel. 06 39378024; www.monitoronline.org<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

openARTmarket<br />

Terza edizione del progetto che vede in mostra opere<br />

d’arte (pittura, scultura, installazione, fotografia,<br />

arte digitale, design) con fasce di prezzo dai 49 ai<br />

999 euro.<br />

Mostrarti<br />

fino al 28 aprile; via Santa Maria in Monticelli<br />

66; tel. 393 3298266; www.mostrarti.it<br />

5 /***/•••/ mappa: G<br />

A Painting Cycle<br />

<strong>Il</strong> ciclo di esposizioni organizzato quest’anno da<br />

Nomas si concentra sul gesto pittorico. Ogni due<br />

settimane, a partire dall’8 marzo, lo spazio della<br />

fondazione si trasforma in una quadreria secondo<br />

il seguente calendario: 22 marzo Julia Schmidt; 5<br />

aprile Christopher Orr; 19 aprile Agnieszka Brze-<br />

A scuola di videoarte<br />

zanska; 3 maggio Luca Bertolo. <strong>Il</strong> progetto è accompagnato<br />

da un laboratorio sulla pittura, intitolato<br />

«Progettare un cielo», condotto dall’artista<br />

Alessandro Sarra e articolato in dieci incontri a cadenza<br />

settimanale. La cura è di Cecilia Canziani e<br />

<strong>Il</strong>aria Gianni.<br />

Nomas Foundation<br />

fino al 3 maggio; viale Somalia 33; tel. 06<br />

86398381; www.nomasfoundation.com;<br />

orario: ma-ve 14-19<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

XL - Pensare in grande<br />

Non è una precisa corrente artistica, né un determinato<br />

periodo storico il tema dell’esposizione, bensì<br />

il grande formato. Le opere selezionate da Lela<br />

Djokic (tra gli autori, a cavallo tra Otto e Novecento:<br />

Michele Cascella, Arturo Dazzi, Ferruccio Ferrazzi,<br />

Edoardo Gioja, Camillo Innocenti, Emilio Sobrero)<br />

possiedono la caratteristica dell’ampia dimensione<br />

della tela.<br />

Nuova Galleria Campo dei Fiori<br />

fino al 30 aprile; via di Monserrato, 30; tel.<br />

06 68804621; www.nuovagalleriacampodeifiori.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

La verità è nuda;<br />

ma sotto la pelle giace<br />

l’anatomia 2<br />

Esposte, per la seconda parte del progetto, le fotografie<br />

di Claudio Abate, Nobuyoshi Araki, Elisabetta<br />

Catalano, Mimmo Cattarinich, Sandro Fogli, Jan<br />

Saudek, Fernanda Veron. Testo critico di Barbara<br />

Martusciello, schede di Carlotta Monteverde.<br />

One Piece Contemporary Art<br />

fino al 28 aprile; via Margutta 53/B; tel. 06<br />

32651909 | 347 5207567; www.onepieceart.com;<br />

orario: lu-ve 16.30-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 8<br />

Nei pressi di via Della<br />

Lungara, oltre a<br />

Lorcan O’Neill, Extraspazio,<br />

Stefania<br />

Miscetti, Volume! e<br />

all’Archivio Alighiero<br />

Boetti, opera anche,<br />

un poco nascosta<br />

nel vicolo Sant’Onofrio,<br />

la più giovane<br />

galleria Ex<br />

Elettrofonica. Ne è<br />

la patron Beatrice<br />

Bertini, curatrice e<br />

storica all’arte, che Video still dell’opera «Performing» di Angela Marzullo<br />

ha affidato la ristrutturazione<br />

dello spazio a due allievi di Zaha Hadid: Federico Bistolfi<br />

e Alessandra Belia, i quali hanno rivestito lo spazio con una<br />

seconda pelle, bianca e culminante in due pilastri dalle forme biomorfe.<br />

Beatrice Bertini si interessa specialmente alle ultime generazioni:<br />

Marco Bernardi, Davide d’Elia, Guendalina Salini, Anna Franceschini,<br />

Stefano Minzi, Marinella Senatore, accumunati da uno<br />

sguardo lucido e critico sul proprio tempo. È il caso della svizzera<br />

Angela Marzullo (1971), alla sua prima personale in Italia, a cura<br />

di Anna Cestelli Guidi. Come spiega Bertini: «L’artista rivisita il pensiero<br />

e l’arte seminale degli anni Settanta riallacciandosi al pensiero<br />

femminista e riunifica in sé i ruoli di artista, di donna e madre<br />

per cui l’educazione, la pedagogia, la relazione madre-figlia si scoprono<br />

temi focali della sua poetica. “Home Schooling”, titolo della<br />

mostra, afferma la volontà di un’educazione fuori dalle istituzioni,<br />

come si va diffondendo nel Nord Europa». Le sue due figlie sono le<br />

“performer” dei suoi lavori. Nel video «Théâtre prolétarien pour enfants»<br />

(2006), intrecciano dialoghi tratti da Walter Benjamin e da<br />

Goethe, mentre giocano in un paesaggio architettonico degli anni<br />

Settanta.<br />

Francesca <strong>Roma</strong>na Morelli<br />

Angela Marzullo. Home Schooling, fino al 28 aprile<br />

Ex Elettrofonica, vicolo Sant’Onofrio; tel. 06 64760163; www.exelettrofonica.com<br />

Orario: ma-ve 12-15 e 16-20; sabato su appuntamento<br />

Dialoghi di carta<br />

<strong>Il</strong> progetto «Unconventional<br />

Twins. Doppio<br />

personale», ideato<br />

da Flavia Montecchi,<br />

pone in relazione<br />

un artista affermato<br />

con un più giovane<br />

esponente dell’arte<br />

italiana, in un dialogo<br />

che punta a far<br />

emergere diversità<br />

ed inaspettati momenti<br />

di contatto. I «Cadenzato», opera del 2012 di Claudio Adami<br />

«blacknotes» di<br />

Claudio Adami (Città di Castello, 1951), attraversati da fitte stesure<br />

di inchiostro nero, sono esposti accanto ai lavori di Giorgia Fincato<br />

(Bassano del Grappa, 1982), contraddistinti da minute spirali.<br />

Testo critico di Elio Grazioli.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Claudio Adami, Giorgia Fincato. Soliloqui, dal 16 aprile al 18 maggio<br />

Studio d’arte contemporanea Pino Casagrande, via degli Ausoni 7a; tel. 06<br />

4463480; www.pinocasagrande.com<br />

Orario: lu-ve 17-20<br />

Ritorno del reale<br />

La mostra presenta le opere di Davide Bramante,<br />

Alessandro Papetti, Luca Pignatelli e Cristiano Pintaldi,<br />

tre pittori e un fotografo che, ciascuno in maniera<br />

differente, illustrano e definiscono il concetto<br />

di reale.<br />

Rosso20sette<br />

fino al 14 aprile; via D’Ascanio 27; tel. 06<br />

8193237 ; www.rosso27.com ; orario: ma-sa<br />

11-13.30/15.30-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 6<br />

Guido Strazza - Tito.<br />

Fare Segni<br />

Giuseppe Appella presenta una selezione di opere<br />

grafiche, realizzate tra il 1956 e il 2009, di Guido<br />

Strazza, pittore e incisore nato a Santa Fiora (Grosseto)<br />

nel 1922 e di Tito, incisore e scultore nato nel<br />

1926 a Colli al Volturno. <strong>Il</strong> catalogo (Sala 1 - Fondazione<br />

Stauròs) illustra i lavori dei due artisti, con un<br />

testo di Appella.<br />

Sala 1<br />

fino al 15 aprile<br />

Fast Forward Design<br />

Le proposte dei giovani designer per un futuro sostenibile<br />

sono al centro del progetto espositivo. Attraverso<br />

il riciclo e il riuso di materiali e oggetti, 7<br />

giovani designer finlandesi e italiani delineano prospettive<br />

di sviluppo razionale ed ecocompatibile.<br />

Inoltre, presso Sala2 Architettura sarà proiettato un<br />

video-reportage a cura di Jaakko Pesonen, architetto,<br />

designer e visiting artist in studio al TaiK di Helsinki,<br />

che documenta il lavoro di alcuni studi di designer<br />

finlandesi. La cura è di Emanuela Termine.<br />

Sala 1<br />

dal 21 aprile al 20 maggio; piazza di Porta<br />

San Giovanni 10; tel. 06 7008691; www.salauno.com;<br />

orario: ma-sa 16.30-19.30, do<br />

11-13<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Urban Style / Franca Bernardi<br />

La galleria ospita, dal 3 al 20 aprile, «Urban Style»,<br />

collettiva a cura di Loredana Rea. Sempre la Rea cura<br />

la personale di Franca Bernardi «Trasparente», visibile<br />

dal 24 aprile all’11 maggio.<br />

Studio Arte Fuori Centro<br />

dal 3 aprile al 11 maggio; via Ercole Bombelli<br />

22; tel. 06-5578101; www.artefuoricentro.it;<br />

orario: ma-ve 17-20<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Margherita Benetti<br />

Circa venti incisioni, più della metà realizzate nel corso<br />

del 2011, testimoniano la recente produzione grafica<br />

dell’artista.<br />

Studio Dr<br />

fino al 4 aprile; via Angelo Brunetti 43; tel.<br />

06 3612055; www.studiodr-arte.com ; orario:<br />

ma-ve 10.30-13.00 / 16.30 -19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Claire Fontaine.<br />

Ma l’amor mio non muore<br />

»Ma l’amor mio non muore» è il titolo di un fondamentale<br />

libro-manifesto del movimento antagonista<br />

italiano. Pubblicato nel 1971 e successivamente<br />

rieditato nel 1997, è ora lo spunto per l’esposizione<br />

di Claire Fontaine che «esprime la speranza<br />

e la fede in un avvenire di libertà, dal mezzo<br />

di un’epoca scoraggiante in cui resistere è difficile<br />

e pericoloso».<br />

T293<br />

fino al 12 maggio; via dei Leutari 32;<br />

www.t293.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Fabrizio Passarella.<br />

Retrophuture<br />

Passarella ha unito, in questa mostra, arte e musica,<br />

creando un multiplo d’artista contenente un cd con<br />

24 brani musicali composti dallo stesso artista, un<br />

libretto con 24 poesie e 24 immagini corrispondenti<br />

ai brani, e infine un dvd-video.<br />

The Gallery Apart<br />

fino al 7 aprile; via di Monserrato 40; tel. 06<br />

68809863; www.thegalleryapart.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Ira Gumenchuk.<br />

Geometry of ideas<br />

<strong>Il</strong> visitatore è invitato a prendere parte attiva all’installazione,<br />

sedendosi e lasciando che uccelli di<br />

carta volteggino sulla sua testa. Per Ira Gumenchuk<br />

è questo il momento in cui le idee e l’arte prendono<br />

corpo.<br />

The Room<br />

fino al 19 aprile; via Cairoli 74; tel. 06<br />

64870818; theroomrome.com<br />

5 /***/•••/ mappa: 10<br />

PoetiTraLeVolte<br />

Ogni giovedì incontro con un poeta: Annelisa Alleva,<br />

Elio Pecora, Gilda Policastro, Alessio Brandolini,<br />

Stefania Portaccio, Carlo Bordini, Sara Ventroni,<br />

Tommaso Ottonieri.<br />

TRAleVOLTE<br />

fino al 7 giugno; piazza di Porta San Giovanni<br />

10; tel. 06 70491663; www.tralevolte.org<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Giuseppe Pulvirenti.<br />

In 15 m 2<br />

Nella galleria, Pulvirenti ha ricreato i 15 metri quadri<br />

del proprio studio, il luogo dove quotidianamente<br />

nasce il suo lavoro. Un tavolo, oggetti in bronzo,<br />

alcune raspe, fotografie e feticci ricostruiscono il<br />

mondo privato dell’artista.<br />

Ugo Ferranti<br />

fino al 10 aprile; via de’ Soldati 25/a; tel. 06<br />

68802146; www.galleriaferranti.net; orario:<br />

ma-sa 11-13/16-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 6<br />

<strong>Il</strong> Pittore Glorioso.<br />

Metamorfosi del classico<br />

nell’arte contemporanea<br />

italiana<br />

Le opere di Giorgio de Chirico, Ugo Attardi, Bruno<br />

Vive nella Capitale dal novembre del 2010, dopo<br />

aver presentato al Quirinale le credenziali di ambasciatore<br />

della Repubblica di Finlandia. Già giornalista<br />

politico a Helsinki, ricercatore a New York, presidente<br />

dell’Associazione finlandese dei Musei, e<br />

diplomatico di lunga carriera, Petri Tuomi-Nikula è<br />

senza dubbio un «insider». Nell’avventura diplomatica<br />

italiana si è lasciato accompagnare da ben due<br />

collezioni: una di opere d’arte contemporanea, l’altra<br />

di vetri d’autore preziosi. La residenza ai Parioli<br />

è il risultato di stratificazioni architettoniche e<br />

decorative diverse. La sua soluzione è disseminare<br />

gli ambienti di tele, sculture, vasi di design, perché<br />

con l’arte è possibile creare una nuova armonia<br />

visiva.<br />

Quali sono i suoi luoghi preferiti per vivere l’arte a<br />

<strong>Roma</strong>?<br />

<strong>Il</strong> MaXXI, è una realtà bellissima. E il Macro, che mi<br />

piace per la strategia, le mostre interessanti, l’approccio<br />

forse più scientifico e allo stesso tempo provocatorio.<br />

C’è spazio per l’arte antica nei suoi interessi?<br />

Certamente. <strong>Il</strong> Museo nazionale etrusco di Villa Giulia<br />

è un’istituzione di alto livello. Ha oggetti interessanti<br />

e l’esposizione permanente che hanno<br />

creato è una delle migliori nel mondo. Lo consiglio<br />

sempre i miei ospiti perché la cultura etrusca è magnifica.<br />

Come sceglie le opere della sua collezione?<br />

Io e mia moglie Merja abbiamo iniziato a collezionare<br />

nel 1985 seguendo due principi: autori contem-<br />

Ceccobelli, Sandro Chia, Fabrizio Clerici, Stefano<br />

Di Stasio, Tano Festa, Andrea Fogli e Vettor Pisani<br />

compongono un omaggio pittorico allo stesso Giorgio<br />

de Chirico e, al contempo, una articolata riflessione<br />

sul tema del «classicismo». <strong>Il</strong> catalogo dell’esposizione<br />

è pubblicato in appendice al libro di<br />

Costanzo Costantini dedicato a Giorgio de Chirico,<br />

«De Chirico, “<strong>Il</strong> pittore portentoso”».<br />

Ulisse Gallery Contemporary Art<br />

fino al 19 maggio; via dei Due Macelli 82;<br />

tel. 06 69380569; www.casadarteulisse.com<br />

5 /***/•••/ mappa: 3<br />

Nunzio<br />

In contemporanea con le gallerie Alessandra Bonomo<br />

di <strong>Roma</strong> e Galleria Bonomo di Bari (la cui inaugurazione<br />

avverrà il 20 aprile) lo spazio espositivo<br />

Le mostre<br />

VOLEVO DIRVI CHE... Petri Tuomi-Nikula<br />

poranei finlandesi e<br />

amore a prima vista.<br />

Alcuni nomi: Nina<br />

Roos, Kain Tapper, Timo<br />

Sarpaneva, Tapio<br />

Wirkkala, Hannu Palosuo.<br />

Fra gli italiani ammiro<br />

molto Pistoletto. Nella<br />

mia collezione ho inserito<br />

di recente Erika<br />

Casalini, un’artista romagnola<br />

che «intrappola»<br />

vecchie biciclette<br />

nella tela. È un’eccezione<br />

alla regola.<br />

ospita opere dello scultore Nunzio (1954) appositamente<br />

realizzate per l’occasione.<br />

Valentina Bonomo <strong>Roma</strong><br />

dal 12 aprile al 4 maggio; via del Portico d’Ottavia<br />

13; tel. 06 6832766; www.galleriabonomo.com;<br />

orario: ma-ve 11-13/ 15-19<br />

5 /*/•••/ mappa: 14<br />

Andrew Rutt. Beautiful days,<br />

terrible times<br />

Andrew Rutt rovescia i «terrible times» nei quali viviamo<br />

cercando di trasformarli in «beautiful day».<br />

In un progetto di «fotografia partecipata», ha affidato<br />

macchine fotografiche usa e getta a componenti<br />

della comunità trangender del Pigneto chiedendo<br />

loro di autorappresentarsi: «non è dunque la<br />

realizzazione di immagini tecnicamente perfette ad<br />

interessarlo ma il valore documentario e sociopo-<br />

Dopo Kaikkonen ci sono nuovi progetti o artisti finlandesi<br />

in arrivo?<br />

A metà aprile torna Kaikkonen con una mostra al<br />

MaXXI. E per l’autunno abbiamo in programma la<br />

realizzazione del Festival del Cinema finlandese «Sodankylä».<br />

Quali mostre visitate a <strong>Roma</strong> porterebbe in Finlandia?<br />

Al museo Emma di Espoo-Helsinki, uno dei più grandi<br />

musei scandinavi di arte contemporanea, è già in<br />

corso una mostra sul Futurismo italiano. Un periodo<br />

interessante, ma non ancora conosciuto nel nostro<br />

Paese. Ho visto delle meravigliose collezioni a<br />

<strong>Roma</strong> di arte contemporanea: mi piacerebbe portarle<br />

in Finlandia.<br />

Roberta Petronio<br />

litico che esse assumono». La cura è di Sguardo<br />

Contemporaneo.<br />

Whitecubealpigneto<br />

fino al 30 aprile; via Braccio da Montone, 93;<br />

tel. 334 2906204; www.whitecubealpigneto.com;<br />

orario: lu-ve 17.30-20.30<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Mark Jenkins. Solo Show<br />

Nell’ambito del progetto «Living Layers», realizzato<br />

in collaborazione con il Macro, Jenkins ha concepito<br />

e collocato negli spazi urbani della città di <strong>Roma</strong><br />

le sue sculture spiazzanti e surreali.<br />

Wunderkammern<br />

fino al 26 aprile; via Gabrio Serbelloni 124;<br />

tel. 3498112973 | 3425176871; www.wunderkammern.net<br />

5 /***/•••/ mappa: 12

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