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ALLE RADICI DEL VIGNETO FRIULI , fabbro, 1998 - Claudio Fabbro

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Piculit neri di Emilio Bulfon, foto di <strong>Claudio</strong> <strong>Fabbro</strong><br />

Da non confondersi con il "Picolit rosso" del Friuli (ROVASENDA G.,<br />

1877) e con il "Refosco Gentile" (MARZOTTO N., 1923)<br />

Già presente nell'esposizione regionale delle uve tenutasi presso i locali<br />

dell'Associazione Agraria Friulana di Udine nel 1863 e nel 1921 (F. COCEANI), ne<br />

è indicata la coltivazione nel Comune di Castelnovo. Il vitigno è pure citato nel<br />

vecchio e nuovo "Vocabolario di Lingua Friulana" del PIRONA (1871-1935) con<br />

area di coltivazione in Castelnovo.<br />

Uno studio ampelografico pressochè completo del prof. R.<br />

CANDUSSIO è stato pubblicato nella rivista "IL VINO" (1975). Importante sotto il<br />

profilo socio-economico e colturale per le popolazioni rurali dei Comuni di Pinzano<br />

al Tagliamento e Castelnovo del Friuli e limitrofi in provincia di Pordenone.<br />

Di colore rosso rubino scarico, tendente al rosato, con riflessi e unghia<br />

violacea. Il profumo vinoso, delicato con notevole sfumatura di vaniglia e di fiore di<br />

castagno. Sottofondo di semi tostati, con ricordo lontano del fiore di castagno. Dopo<br />

un anno di vita si nota nettamente il sottobosco ed i profumi di legno nobile bruciato,<br />

quello che i francesi chiamano "fumé".<br />

Il gusto elegante, morbido, piacevolissimo, con una notevole lunghezza<br />

di gusto e continuo cambio di sensazione. Corpo abbastanza ricco, ma armonico,<br />

acidità contenuta come pure l'acool. Morbido per ricchezza di glicerina e qualche<br />

residuo zuccherino. E' un vino che merita una analisi degustativa intensa, per<br />

scoprirne tutti i reconditi segreti, le notevoli sfumature gustative.<br />

Difficile da abbinare. Ottimo da bersi, sia pure come vino rosso, fuori<br />

pasto, in un momento di riposo e di distensione. Se lo si vuole degustare in tavola,<br />

consigliamo primi piatti leggeri, lessi, omelette al formaggio e prosciutto, creme<br />

vellutate, risotti, sformati di pasta, spaghetti al basilico, al pomodoro, ai quattro<br />

formaggi. Da servire a 16-18 gradi. (1)<br />

SCIAGLIN<br />

Vitigno noto nelle colline dello Spilimberghese già nel XV sec.: fanno<br />

testimonianza alcuni manoscritti dell'epoca che si riferiscono alla storia della dinastia<br />

nobiliare dei "Savorgnano" ("PINZANO": "Un Castello del Friuli alla metà del<br />

secolo XV" di ZACCHIGNA M. e "ASIO: Studi inediti" di Mons. Pietro dr.<br />

FABRICI).<br />

Nel primo studio si evidenzia che nel XIV-XV sec. si andavano<br />

diffondendo gli impianti viticoli e si cita un vino bianco di acidità fissa elevata che<br />

dovrebbe corrispondere allo "Sciaglin", nel secondo si riporta quanto segue: "I<br />

vigneti posti a mezzodì sono quasi tutti piantati di una sola specie di vite denominata<br />

volgarmente "Schiadina" la quale....in certe posizioni dà vini eccellenti per<br />

delicatezza e dolce sapore" e dà vino "che tiene più o meno all'aspro, ma resistente<br />

potendosi conservare fino a 10-12 anni e più invecchia, più ammorbidisce ed

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