ALLE RADICI DEL VIGNETO FRIULI , fabbro, 1998 - Claudio Fabbro

RIESLING ITALICO
Il vitigno è estesamente coltivato per la produzione di tipi da pasto,
particolarmente nella zona di Pordenone e San Vito al Tagliamento; era però diffuso
in tutta la provincia negli anni '30. (10)
Il MOLON nella sua Ampelografia ritiene che il Wälschriesling ed anche il
"Riesling olasz ungherese" si identifichino col "Riesling italico" ed accenna anche al
parere di Goethe secondo il quale il vitigno sarebbe originario dello Champagne. Di
li sarebbe passato in Stiria, in Austria ed in Italia.
Il prof. I. COSMO nei suoi "Rilievi comparativi Ampelografici su Varietà di
Vitis Vinifera" fa uno studio appunto comparativo tra "Riesling italico e renano" ed
afferma anch'esso che l'"Italico" altro non è che il "Wälschriesling" dei tedeschi.
Accenna inoltre alle analogie che esistono col "Greco di Tufo", produttore del
celebre vino "Lacrima Christi". (10)
Una certa confusione con un vitigno chiamato "Meslier" viene fatta da
DIETRICH nel 1841. Il "Meslier" sarebbe infatti la versione francese del "Riesling
italico". VIALA' e VERMOREL citano anche un "Wälschriesling weisser".
Ritornando in Italia, con un po' di fantasia arriviamo al romano COLUMELLA il
quale parla di un'"Amienea gemella" uva con la quale si ottenevano vini famosi, fra
cui l'"Amineo" e forse anche il "Falerno". (9)
Questi vitigni hanno una ragguardevole rassomiglianza col "Riesling italico".
In Italia per concludere, il "Riesling italico" è coltivato nel Veneto, specie in
provincia di Treviso, in Friuli-Venezia Giulia (quasi esclusivamente nel "Collio", in
cui sta scomparendo dopo l'iniziale interesse), in Trentino, e in minor misura in
provincia di Bolzano e nell'Oltrepo' pavese. (9)