ALLE RADICI DEL VIGNETO FRIULI , fabbro, 1998 - Claudio Fabbro
ALLE RADICI DEL VIGNETO FRIULI , fabbro, 1998 - Claudio Fabbro
ALLE RADICI DEL VIGNETO FRIULI , fabbro, 1998 - Claudio Fabbro
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
esili tralci e dalle innumerevoli foglioline assai piccole, mi facevano ambedue<br />
l'impressione di esistenze stanche per troppa lunga vita: ed infatti il buon Zamò (così<br />
si chiamava il colono) ora non è più è più è nemmeno il vecchio ceppo di "Pignòlo".<br />
Ne tolsi allora delle marze, le innestai nel "Vigneto Ampelografico" di Buttrio<br />
(Consorzio Per la Viticoltura, oggi Sezione della Viticoltura del Consorzio<br />
Provinciale tra i Produttori dell'Agricoltura) ne seguii lo sviluppo ed i vini, prodotti<br />
nelle diverse annate, vennero analizzati e degustati". (Poggi, 1939) (10)<br />
Vi è certamente della "stoffa" nel prodotto che è sempre di ottima alcoolicità,<br />
di acidità non eccessiva, di profumo gradevole e caratteristico, resistente<br />
all'invecchiamento. Il vitigno è però sensibilissimo all'oidio ed il POGGI (10) ritiene<br />
sia questa una delle ragioni della sua scomparsa.; tuttavia una reintroduzione nelle<br />
migliori località collinari e pedecollinari e nelle aziende viticole di avanguardia,<br />
potrebbe riuscire utile dal lato enologico ed il vino, che ha caratteri suoi particolari,<br />
inconfondibili, contribuirebbe quasi certamente a creare tipi fini e superiori. (10)<br />
Il Poggi (1939) ricorda una annotazione fatta dal Prof. Dalmasso in una<br />
scheda di degustazione del "Pignòlo" prodotto nel 1930 che diceva: "tipo singolare di<br />
vino: di lusso?". Ritengo egli abbia colpito nel segno ed ancor oggi dopo aver<br />
degustato il vino del 1939 mi convinco vieppiù che il "Pignòlo", se non può<br />
gareggiare con il "Merlot" e col "Cabernet" per vigore e produttività, merita però una<br />
nuova e più attenta considerazione". (10)<br />
Il "Pignòlo", come la vite, è un vino tutto particolare. Contenuto e misterioso<br />
nel gusto, timido, quasi esitasse a farsi scoprire. Colore rosso rubino chiaro, però<br />
vivace e affascinante. Buona acidità fissa e alcoolica. Elegante di corpo e morbido in<br />
tannicità. Profumo vinoso, fruttato, riservato, che si apre con bouquet invitante. E'<br />
insomma un vino tutto da scoprire.(9)<br />
E' vino da piatti di carne delle cucina friulana e formaggi stagionati. Va servito<br />
alla temperatura di 18-20 gradi. (9)