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ALLE RADICI DEL VIGNETO FRIULI , fabbro, 1998 - Claudio Fabbro

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Negli anni Cinquanta, nella Bassa friulana, tra Ruda ed Aquileia, vengono<br />

creati i più grandi impianti di piante madri portinnesto di tutta l'Europa, colture tutte<br />

protette da reti antigrandine. Sono le radici di tutta la viticoltura nord-europea.<br />

L'amicizia e l'affetto che il commendatore Giulio Ferrari nutre nei miei<br />

riguardi mi dà il grande onore di essere, primo il Italia, a piantare i vitigni selezionati<br />

dall'indimenticabile amico. Le sue selezioni di Chardonnay, Merlot, Cabernet franc,<br />

Cabernet sauvignon, Schiava gentile ecc.; vengono da me moltiplicate e fornite ai<br />

viticoltori di ogni luogo. Andiamo avanti. Assieme al prof. Candussio inizio un<br />

lavoro di selezione del vitigno Picolit. Abbiamo scoperto un grande alleato, il<br />

microscopio elettronico il quale ci permette di individuare il polline "buono" per<br />

fecondare il fiore e far così produrre il vitigno. Il portinnesto più affine lo abbiamo<br />

già in mano: è il 125 AA. Mi convinco sempre di più che una attenta e continua<br />

selezione porta la vite a notevole miglioramento, sia genetico che sanitario.<br />

Questa tesi posso finalmente verificarla quanto a fronte di enormi sacrifici,<br />

riesco a realizzare il mio sogno di sempre : 10 ettari di vigneto per collezione e<br />

confronto clonale, dove sono poste a dimora le più importanti varietà di viti del Nord<br />

Italia con selezioni italiane ed estere. Piante di di base mi vengono fornite dai più<br />

famosi Istituti viticoli di Italia, Austria, Francia e Germania.<br />

Consentitemi, infine, di ricordare i nomi delle persone con cui ho operato, a<br />

cui devo riconoscenza e gratitudine e che mi onoro di aver conosciuto; Cosmo,<br />

Eynard, Calò, Piacenza, Salvador, Pittaro, Comelli, Angeli, Forti, Carniel, Candussio<br />

e per ultimo, ma non per ultimo, il mio caro e giovane amico Bruno Pinat. Gli lascio<br />

in eredità la mia esperienza accumulata in tanti anni di appassionato lavoro, e i miei<br />

consigli, e gli auguro che l'opera da me svolta gli sia d'aiuto, gli dia una traccia, gli<br />

serva da esempio nel suo cammino professionale".

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