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ALLE RADICI DEL VIGNETO FRIULI , fabbro, 1998 - Claudio Fabbro

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è il primo veicolo del male. Egli è comprovato che nel Litorale la fillossera s'è<br />

sempre insinuata coll'impianto di talee e barbatelle ritirate da luoghi infetti in<br />

un'epoca quando questi luoghi non passavano ancora per fillosserati. In quelle<br />

provincie che passano tuttora per immuni, come a dire in Tirolo e in Dalmazia,<br />

anzichè indugiare sino a che siasi scoperta la prima infezione fillosserica, si prendano<br />

quei provvedimenti che già sono adottati a tutela del territorio immune nelle province<br />

da lunga pezza funestate dalla fillossera, e si sorvegli anch'ivi rigorosamente il<br />

commercio in viti, e in ogni comune si faccia almeno una volta all'anno, una<br />

perlustrazione di tutte le piantagioni vitifere, prendendo segnatamente di mira i<br />

piantamenti recentissimi costituiti di viti venute da fuori.<br />

Ora, per tener d'occhio i vitati e per sorvegliare debitamente l'importazione di<br />

quegli oggetti che sono notoriamente veicoli del morbo, si dovrebbero istituire anche<br />

nel Tirolo e nella Dalmazia Commissioni locali per la fillossera.<br />

Passando alla questione che cosa convenga fare qualora in un territorio<br />

vitifero, riputato immune, venga scoperta un'infezione fillosserica, egli è mestieri<br />

procedere alla perlustrazione d'ufficio dell'intero territorio.<br />

Rispetto al modo di conciliare questo provvedimento antifillosserico con le<br />

nostre circostanze locali, giova rammentare quanto segue:<br />

La Commissione d'inchiesta in affari fillosserici convocata nel gennaio<br />

dell'anno 1883 ha risolto la questione se sotto quali circostanze convenga procedere<br />

all'estinzione dei vigneti fillosserati, con ciò che il metodo estintivo è da adottarsi<br />

solamente nel caso che siensi scoperti nuovi focolai isolati, cioò a dire non<br />

provenienti da un vecchio focolaio vicino.<br />

Attesa la tendenza inerente a questo deliberato dalla Commissione d'inchiesta,<br />

l'i. r. Ministero di Agricoltura con decreto di data 21 Febbraio 1883 N.ro 2471 ha<br />

ufficiato le Autorità provinciali di permettere l'estinzione d'un vizzato fillosserico<br />

quando<br />

a) trattisi di un'infezione isolata, semprechè per isolata non s'intenda<br />

quell'infezione che s'aggiunge ad altre infezioni già sussistenti nel vicinato o insorge<br />

nella medesima plaga di conserva con altre nuove infezioni vicine;<br />

b) quanto le spese emergenti dall'estinzione del vizzato infetto non sieno<br />

presumibilmente maggiori dell'utile che secondo ogni probabilità ridondare dovrebbe<br />

dall'aver preservato i vigneti vicini.<br />

Con ciò l'applicazione di questa misura antifillosserica fu ristretta a pochi casi ben<br />

definiti, onde da quell'epoca non si procedette che rarissime volte all'estinzione di<br />

vigneti infetti.<br />

Nei vitati del Litorale il metodo estintivo fu adusato nelle infezioni periferiche<br />

dapprima in Salvore, indi ad Umago, a Capodistria, a Buje e da ultimo il territorio di<br />

Trieste.<br />

Ecco le relative esperienze che ne conseguitarono:<br />

Date certe condizioni speciali, il metodo estintivo serve ad estirpare in certi<br />

punti il morbo. Così nella campagna Sardotsch a Trieste, dove nell'anno 1888 si<br />

levarono 30 ceppi di vite nè più si avvertì, malgrado le più accurate ricerche, alcuna<br />

traccia d'infezione fillosserica.

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