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Senato della Repubblica –84– XIII Legislatura 703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B 3 NOVEMBRE 1999 «... un controllo più severo per limitare il disturbo e l’uso di frasi offensive» e «... in ogni caso il divieto di prolungare qualsivoglia manifestazione oltre le ore 23.00»; che con comunicazione prot. n. 20001 del 16 agosto 1999 inviata all’ARPAL di Imperia era stato posto in evidenza che «... la differenza tra il livello LEQ(A) di rumore ambientale e quello di rumore residuo supera i limiti fissati dall’articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 novembre 1997 e della legge n. 447 del 1995»; che la sorgente del rumore in esame era stata individuata in località Prino, ex militare, via Aurelia 2 durante una delle tante manifestazioni organizzate e gestite dall’associazione Cantieri sociali riuniti e che il rilevamento era stato effettuato da alcune private abitazioni del circondario; che, successivamente, con ordinanza del sindaco di Imperia veniva intimato ai rappresentanti pro tempore del comitato di gestione dell’associazione Cantieri sociali riuniti di mettere in atto ad horas tutte le misure necessarie per limitare le emissioni rumorose e comunque contenerle entro i valori di ammissibilità previsti dalla legge; che nonostante ciò si sono susseguite, senza alcuna limitazione e per tutto il periodo estivo, manifestazioni musicali ed altre attività ludico-aggregative, ben lontane dai nobili propositi di recupero ambientale e «sociale» avanzate dai responsabili dei Cantieri sociali riuniti all’approssimarsi della scadenza dell’affitto temporaneo; che in diverse occasioni l’associazione Cantieri sociali riuniti di Imperia avrebbe manifestato e sottolineato l’esistenza di rapporti privilegiati con l’attuale Ministro per la solidarietà sociale onorevole Livia Turco la quale avrebbe assunto pubblicamente le attività dei Cantieri sociali riuniti quale progetto pilota per l’Italia impegnandosi ad intervenire a sostegno delle iniziative; che medesimo incoraggiamento sarebbe giunto anche dall’ARCI – Nuova associazione secondo cui, cita in nota il presidente del consiglio nazionale Giampiero Rasimelli, «... il progetto dei Cantieri sociali riuniti di Imperia, illustrato anche presso le opportune sedi di Governo, ha giustamente raccolto unanimi consensi e gode di pressochè certe opportunità di finanziamento in sede istituzionale...»; che la concessione dell’area del Prino ai Cantieri sociali riuniti di Imperia sarebbe scaduta il 30 settembre 1999; che il comune di Imperia, con propria deliberazione, ha avanzato formale richiesta di acquisizione dell’area in questione; che gli esponenti delle più rappresentative associazioni sportive cittadine – Arcieri Imperiesi, US Maurina, Delta Rugby, Pallacanestro Imperia, ASPE Imperiese, US Maurina Volley, Sci Club Imperia, Imperia Calcio spa, auspicando e supportando la gestione comunale, con nota del 24 settembre 1999, prot. n. 22593 inviata al sindaco di Imperia, invitano lo stesso «... a porre in essere quanto in potere della Signoria Vostra per l’acquisizione, al comune, dell’area in questione assicurando fin d’ora la nostra futura collaborazione nella fase di realizzazione delle opere;
Senato della Repubblica –85– XIII Legislatura 703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B 3 NOVEMBRE 1999 che, nello specifico, il progetto prevederebbe la realizzazione di un centro sportivo polifunzionale con annessi circa 40 posti-letto ad uso foresteria, consentendo sicuramente alla città di Imperia – già sede universitaria – di diventare centro di preparazione invernale per gli atleti di singole società sportive e delle squadre nazionali delle svariate discipline federali, particolarmente ambito per la mitezza del clima invernale; che siffatte opere, conformi a quanto dettato dal Piano regolatore generale, favoriranno lo sviluppo turistico, secondo la vocazione tradizionale della città, e sportivo, confermando le linee guida che ci si è posti con la costruzione della piscina comunale e la realizzazione di un palazzetto dello sport, l’interrogante chiede di sapere: quali criteri di valutazione si intenda adottare al fine di consentire e garantire il migliore sviluppo e la più ampia valorizzazione possibile dell’ex area militare del Prino ad Imperia congiuntamente al rispetto del legittimo e supremo interesse della cittadinanza e della collettività; se non si reputi opportuno, al fine di meglio valutare le richieste di acquisizione, considerare anche come sia stata utilizzata l’area del Prino dai temporanei gestori dei Cantieri sociali riuniti di Imperia, quale sia stato l’impatto con la cittadinanza e quale gradimento o consenso abbia ottenuto l’attività finora svolta dai medesimi, scongiurando interventi «idealeggianti» già ampiamente respinti dai cittadini; se corrisponda al vero l’impegno assunto dal ministro onorevole Livia Turco nei confronti dei Cantieri sociali riuniti di Imperia sia in termini economici che di «privilegi» istituzionali; in caso affermativo, se non si reputi inopportuno ed estremamente grave sostenere con pubblico denaro attività e persone che non godono del consenso cittadino oltrechè l’utilizzo di presunti canali preferenziali. (4-16981) DOLAZZA. – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della giustizia. – Premesso: che il 30 ottobre 1999, dopo due anni e tre mesi di detenzione, a Palermo è stato scarcerato ed inviato «agli arresti domiciliari sotto strettissima sorveglianza» persona, qualificata come «collaboratore di giustizia», condannata a sedici anni di reclusione per quarantuno omicidi (compresi quello di un parroco e di un minore con strangolamento); il soggetto in questione – come si legge su «Il Corriere della sera» del 31 ottobre 1999, pagina 16 – «ha beneficiato di una decisione del Tribunale della libertà, pronto a raccogliere il ricorso del pubblico ministero Olga Capasso e del difensore» dell’ex detenuto «contro l’ordinanza della Corte d’assise che, dopo aver condannato il killer a 16 anni di reclusione, ne aveva disposto l’arresto visto il permanere dello stato di pericolosità sociale», si chiede di conoscere: se – mentre il Governo e la relativa maggioranza enfatizzano con ripetitività l’intendimento di accrescere l’infimo livello di sicurezza di cui i cittadini possono disporre e, al proposito, hanno presentato una se-
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<strong>Senato</strong> della Repubblica –85–<br />
XIII Legislatura<br />
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B<br />
3 NOVEMBRE 1999<br />
che, nello specifico, il progetto prevederebbe la realizzazione di<br />
un centro sportivo polifunzionale con annessi circa 40 posti-letto ad uso<br />
foresteria, consentendo sicuramente alla c<strong>it</strong>tà di Imperia – già sede univers<strong>it</strong>aria<br />
– di diventare centro di preparazione invernale per gli atleti di<br />
singole società sportive e delle squadre nazionali delle svariate discipline<br />
federali, particolarmente amb<strong>it</strong>o per la m<strong>it</strong>ezza del clima invernale;<br />
che siffatte opere, conformi a quanto dettato dal Piano regolatore<br />
generale, favoriranno lo sviluppo turistico, secondo la vocazione tradizionale<br />
della c<strong>it</strong>tà, e sportivo, confermando le linee guida che ci si è posti<br />
con la costruzione della piscina comunale e la realizzazione di un palazzetto<br />
dello sport,<br />
l’interrogante chiede di sapere:<br />
quali cr<strong>it</strong>eri di valutazione si intenda adottare al fine di consentire<br />
e garantire il migliore sviluppo e la più ampia valorizzazione possibile<br />
dell’ex area mil<strong>it</strong>are del Prino ad Imperia congiuntamente al rispetto<br />
del leg<strong>it</strong>timo e supremo interesse della c<strong>it</strong>tadinanza e della collettiv<strong>it</strong>à;<br />
se non si reputi opportuno, al fine di meglio valutare le richieste<br />
di acquisizione, considerare anche come sia stata utilizzata l’area del<br />
Prino dai temporanei gestori dei Cantieri sociali riun<strong>it</strong>i di Imperia, quale<br />
sia stato l’impatto con la c<strong>it</strong>tadinanza e quale gradimento o consenso<br />
abbia ottenuto l’attiv<strong>it</strong>à finora svolta dai medesimi, scongiurando interventi<br />
«idealeggianti» già ampiamente respinti dai c<strong>it</strong>tadini;<br />
se corrisponda al vero l’impegno assunto dal ministro onorevole<br />
Livia Turco nei confronti dei Cantieri sociali riun<strong>it</strong>i di Imperia sia in<br />
termini economici che di «privilegi» ist<strong>it</strong>uzionali;<br />
in caso affermativo, se non si reputi inopportuno ed estremamente<br />
grave sostenere con pubblico denaro attiv<strong>it</strong>à e persone che non godono<br />
del consenso c<strong>it</strong>tadino oltrechè l’utilizzo di presunti canali preferenziali.<br />
(4-16981)<br />
DOLAZZA. – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro<br />
della giustizia. – Premesso:<br />
che il 30 ottobre 1999, dopo due anni e tre mesi di detenzione, a<br />
Palermo è stato scarcerato ed inviato «agli arresti domiciliari sotto strettissima<br />
sorveglianza» persona, qualificata come «collaboratore di giustizia»,<br />
condannata a sedici anni di reclusione per quarantuno omicidi<br />
(compresi quello di un parroco e di un minore con strangolamento); il<br />
soggetto in questione – come si legge su «Il Corriere della sera» del 31<br />
ottobre 1999, pagina 16 – «ha beneficiato di una decisione del Tribunale<br />
della libertà, pronto a raccogliere il ricorso del pubblico ministero Olga<br />
Capasso e del difensore» dell’ex detenuto «contro l’ordinanza della Corte<br />
d’assise che, dopo aver condannato il killer a 16 anni di reclusione,<br />
ne aveva disposto l’arresto visto il permanere dello stato di pericolos<strong>it</strong>à<br />
sociale»,<br />
si chiede di conoscere:<br />
se – mentre il Governo e la relativa maggioranza enfatizzano con<br />
ripet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à l’intendimento di accrescere l’infimo livello di sicurezza di<br />
cui i c<strong>it</strong>tadini possono disporre e, al propos<strong>it</strong>o, hanno presentato una se-