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Senato della Repubblica –83–
XIII Legislatura
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B
3 NOVEMBRE 1999
terventi di consolidamento e di bonifica dei versanti oltre all’allargamento
di alcuni tratti;
che nonostante l’eccezionalità delle precipitazioni queste frane rivelano
anche una grave situazione di dissesto idrogeologico dovuto
principalmente agli incendi boschivi ed alla cementificazione;
che la Valle Argentina risulterebbe fortemente penalizzata non
solo per la mancanza di servizi al cittadino ma anche per la trascuratezza
e l’inadeguatezza della strada statale n. 548,
l’interrogante chiede di sapere:
se non si reputi urgente ed indispensabile per garantire, tra l’altro,
l’incolumità della popolazione della vallata nonchè eliminare i notevolissimi
disagi che periodicamente penalizzano la popolazione, in larga
parte composta di pendolari che quotidianamente si recano in città per
lavoro, provvedere all’immediato inserimento prioritario della strada statale
n. 548 della Valle Argentina nell’elenco delle strade soggette a ripristino
e consolidamento, provvedendo all’attribuzione dei finanziamenti
relativi necessari;
se non si reputi altrettanto urgente sollecitare l’inizio dei lavori
in oggetto.
(4-16980)
BORNACIN. – Al Ministro delle finanze e al Ministro senza portafoglio
per la solidarietà sociale. – Premesso:
che nel comune di Imperia è situata, in località Prino, un’area
verde di circa 20.000 metri quadrati – ex area militare, oggi sdemanializzata,
antistante il campo di atletica leggera di Borgo Prino – dove trovano
sede, sebbene in condizioni di estremo degrado, capannoni un tempo
in uso alle Forze armate;
che detta area sembrerebbe essere stata concessa in affitto temporaneo
dal Ministero delle finanze e con il benestare dell’ex sindaco
della città dottor Davide Berio ai Cantieri sociali riuniti di Imperia perchè
venisse «recuperata e finalizzata alla creazione di spazi liberati –
questo è il termine usato dal presidente della Banca popolare etica, signor
Fabio Salvato, fiancheggiatore dell’iniziativa – dove poter esprimere
pienamente la propria visibilità e progettualità», nonchè trasformarla
in uno spazio pubblico, un parco utilizzabile e un centro di servizi al
territorio;
che in realtà l’ex area militare di Prino si è trasformata in luogo
di ritrovo per affiliati e simpatizzanti dei Cantieri sociali che in più occasioni
hanno destato, con il loro comportamento, risentimento ed indignazione
tra la popolazione che ha denunciato, in una lettera di protesta
inviata al sindaco di Imperia, dottor Luigi Sappa, e sottoscritta da ben
64 persone rappresentanti gli abitanti della zona, «... notevole disturbo
alla quiete pubblica oltre ogni limite consentito d’orario, insulti ed offese
di vario genere rivolti alla popolazione, atteggiamenti irrispettosi nei
confronti di cose o persone, manifestazioni incivili effettuate da persone
prive della sia pur elementare educazione...»;
che i medesimi cittadini, a seguito della protesta sopra descritta,
hanno, inoltre, chiesto «... l’abrogazione di qualsiasi autorizzazione»,