S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A - Senato.it
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A - Senato.it
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A - Senato.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Senato</strong> della Repubblica –80–<br />
XIII Legislatura<br />
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B<br />
3 NOVEMBRE 1999<br />
posta dell’Enel medesimo, affinchè venissero costru<strong>it</strong>i i due nuovi gruppi<br />
in sost<strong>it</strong>uzione di quelli da smantellare, non più da 320 Mw policombustibili,<br />
ma da 200 Mw di tecnologia innovativa (letto fluido pressurizzato);<br />
che il 22 dicembre del 1998 il Ministro dell’industria Pier Luigi<br />
Bersani provvedeva a convocare le parti per presentare i programmi di<br />
lavoro e le date di assegnazione degli appalti per i due nuovi gruppi da<br />
200 Mw, sost<strong>it</strong>utivi dei precedenti;<br />
che i suddetti lavori avrebbero dovuto avere inizio a decorrere<br />
dal maggio 1999;<br />
che lo stesso ministro Bersani e il presidente dell’Enel Chicco<br />
Testa in tale circostanza avevano assicurato la non incompatibil<strong>it</strong>à<br />
dell’investimento con il processo di privatizzazione in corso dell’Enel<br />
(si precisa che il cosiddetto «decreto Bersani», afferente la privatizzazione<br />
dell’Ente elettrico di Stato, iniziava proprio in quel periodo il suo<br />
<strong>it</strong>er legislativo nelle Aule parlamentari);<br />
che l’area di Porto Vesme disponeva di una potenza installata di<br />
1.040 Mw e che, ad oggi, ne dispone soltanto di 560 Mw, di cui 320<br />
Mw destinati alla riserva fredda;<br />
che tale s<strong>it</strong>uazione, potrebbe mettere in pericolo la continu<strong>it</strong>à<br />
produttiva delle aziende presenti nel terr<strong>it</strong>orio (metallurgia non ferrosa),<br />
in quanto altamente «energivore»;<br />
che presso gli impianti Enel dell’area di Porto Vesme sono impiegati<br />
500 lavoratori dipendenti ed altri 600 nei comparti dell’indotto;<br />
preso atto:<br />
che l’Enel, in occasione dell’incontro con le organizzazioni sindacali<br />
degli elettrici, ha comunicato ufficialmente la cancellazione defin<strong>it</strong>iva<br />
degli investimenti di Porto Vesme relativi ai due gruppi da 200<br />
Mw a letto fluido pressurizzato;<br />
che tale decisione unilaterale, oltre a cost<strong>it</strong>uire una palese violazione<br />
di legge, pone gravi problemi socio-occupazionali, rischiando<br />
inoltre di mettere in discussione la continu<strong>it</strong>à produttiva delle attiv<strong>it</strong>à industriali<br />
dell’intero terr<strong>it</strong>orio e, dunque, il mantenimento dei livelli occupativi<br />
e dei progetti di sviluppo di una delle aree del paese a maggior<br />
tasso di disoccupazione,<br />
gli interroganti chiedono di sapere:<br />
se il Presidente del Consiglio e i Ministri in indirizzo siano a conoscenza<br />
della decisione dell’Enel di non rispettare gli accordi sottoscr<strong>it</strong>ti<br />
a livello ministeriale e, pertanto, di annullare gli investimenti previsti<br />
per la costruzione dei nuovi due impianti;<br />
in caso affermativo, quale ruolo abbia avuto il Governo nell’assunzione<br />
da parte dell’Enel di una decisione che pone in seria discussione<br />
gli assetti socio-economici del terr<strong>it</strong>orio del Sulcis Iglesiente ed il<br />
mantenimento dei suoi livelli occupativi;<br />
se il Ministro dell’industria non r<strong>it</strong>enga opportuno attivare,<br />
in tempi strettissimi, un nuovo tavolo di confronto con le parti<br />
che sottoscrissero l’accordo dell’11 giugno 1997 affinchè da un lato<br />
vengano confermati gli impegni a suo tempo assunti e, dall’altro,