S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A - Senato.it
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<strong>Senato</strong> della Repubblica –75–<br />
XIII Legislatura<br />
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 NOVEMBRE 1999<br />
zione. Infatti, nessun emendamento significativo è stato accolto tra quelli<br />
presentati dall’opposizione.<br />
Noi pensiamo che il paese abbia bisogno di un Governo diverso e<br />
r<strong>it</strong>eniamo che quando, tra qualche mese, gli elettori saranno chiamati a<br />
giudicare questi cinque anni di Governo delle sinistre, il giudizio che<br />
esprimeranno sarà pesantemente negativo.<br />
PRESIDENTE. È iscr<strong>it</strong>to a parlare il senatore Bucciero. Ne ha<br />
facoltà.<br />
BUCCIERO. Signora Presidente, colleghi, sono le 21,22, per cui lim<strong>it</strong>erò<br />
il mio intervento per rientrare nei tempi imposti.<br />
Intervenire nella discussione della finanziaria per i parlamentari<br />
dell’opposizione potrebbe sembrare un esercizio onanistico, rilevata l’assoluta<br />
chiusura da parte del Governo e della maggioranza ad ascoltare e<br />
recepire sia pur modesti suggerimenti. Una prova l’abbiamo avuta anche<br />
in Commissione bilancio, dove sono stati respinti tutti gli emendamenti<br />
da noi presentati.<br />
Se si interviene, a volte lo si fa per vincere una fatalistica osc<strong>it</strong>anza<br />
e, soprattutto, per riporre l’intervento nei propri archivi, per poi ripescarlo<br />
al momento opportuno e mostrarlo ai c<strong>it</strong>tadini ignari di quanto si<br />
sta preparando in loro danno.<br />
Forse è arrivato il momento di rinunciare a questa farsa e di rendere<br />
immodificabile il bilancio previsto dal Governo, onde chiarire le sue<br />
responsabil<strong>it</strong>à e consentirgli di riscuotere consensi, se bene avrà operato,<br />
oppure di ricevere le più opportune cr<strong>it</strong>iche, nel caso contrario.<br />
Non tratterò se non un punto della finanziaria che altri miei colleghi<br />
di Gruppo non hanno voluto trattare per riservare a me questo comp<strong>it</strong>o,<br />
amaro perché inutile.<br />
La giustizia – questo è l’argomento che tratterò in pochi minuti – è<br />
stata, infatti, pretermessa in piena contraddizione con quanto da ogni<br />
parte della nazione si chiede e si denuncia. Ogni giorno tutti i media<br />
trattano della giustizia, che, per unanime consenso, è al collasso defin<strong>it</strong>ivo.<br />
Ebbene, ci saremmo aspettati una virata a centottanta gradi da parte<br />
del Governo, una presa di coscienza del problema, uno scatto di orgoglio,<br />
specie del suo Ministro, così simpatico e così pronto a colloquiare<br />
con tutte le componenti del mondo giudiziario, così disponibile con tutti<br />
ma così inutile e di così scarso peso nel Governo da non riuscire ad ottenere<br />
per la giustizia il riconoscimento del suo stato comatoso, vale a<br />
dire una previsione del bilancio di competenza almeno tripla rispetto a<br />
quella dell’anno in corso.<br />
Il Governo, e per esso il suo Ministro della giustizia, si è battuto<br />
con furore per negare qualche lira in più ai giudici di pace, che ormai<br />
demotivati e non incentivati non rappresenteranno più quella per cui<br />
erano stati creati, vale a dire la valvola di sfogo quanto meno della giustizia<br />
cosiddetta minore.<br />
Il costo zero della riforma del giudice unico si sta rivelando lo<br />
scherzo di pessimo gusto di un Governo che non tenta nemmeno di<br />
mascherarlo.