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Senato della Repubblica –70–
XIII Legislatura
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 NOVEMBRE 1999
stenza di logiche, atteggiamenti e convincimenti ancora saldati ad un superato
ideologismo politico e quindi lontano dalla realtà e dalle dinamiche
di libertà di opinione, di convinzione, di cultura, di circolazione e di
impresa.
Questo Governo è in carenza di libertà e questo lo porta a presentare
una finanziaria di compromesso, nata dal litigio permanente di
spezzoni di partiti, frantumi di movimenti e quant’altro, che sono la
tomba di ulivi, querce e trifogli, gatti mammoni, felix e meno felix, e
che dimostrano ormai al popolo italiano la grande truffa di un centro-sinistra
schiavo del comunismo e delle sue ricette che provocano, immancabilmente,
povertà e sottosviluppo. Questo Governo continua a pagare
meglio il pentito che il poliziotto e il Presidente del Consiglio dei ministri
testimonia nella vita quotidiana la confusione di cui il paese è preda.
Basti citare l’episodio di Salina, quando egli ha ormeggiato la propria
imbarcazione al porto, in cui è però vietato l’ormeggio. Due pesi e due
misure dunque: vuole abolire l’ergastolo e poi condanna all’esilio gli
avversari; vuole consentire il libero arrivo di migliaia di immigrati, ma
poi li lascia morire su una scogliera o li offre al mercato della droga,
della prostituzione, del lavoro nero.
La sinistra si definisce progressista ma ci riporta indietro; tanto indietro
da mettere in discussione il futuro dei nostri figli. La sinistra ha
fatto, in poco tempo, diventare gli italiani più poveri e di questo, statene
certi, gli italiani, quelli che giorno per giorno sono costretti a fare i conti,
se ne accorgono eccome.
Con questa legge finanziaria, pur di mantenere il potere, preferite
la strada dell’alta pressione fiscale senza riforme e senza crescita a quella
della modernizzazione e dello sviluppo del nostro paese. Per questo
motivo, noi la contestiamo per intero. Vi ringrazio per l’attenzione (Applausi
dal Gruppo Forza Italia e del senatore Zanoletti).
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Veraldi. Ne ha
facoltà.
VERALDI. Signor Presidente, onorevoli rappresentanti del Governo,
onorevoli colleghi, la caratterizzazione politica generale, così ben
evidenziata dal relatore senatore Giaretta, di questa legge finanziaria, attenta
alle fasce sociali più deboli, ai redditi più bassi, generosa verso le
famiglie, così determinata nel combattere la disoccupazione, connota
certamente l’intera azione di questo Governo di centro-sinistra, senz’altro
il più impegnato negli ultimi anni nel risanamento economico e nel
sociale.
Dopo i sacrifici delle precedenti leggi finanziarie, questa del 1999
non prevede alcun nuovo prelievo tributario e individua per la destinazione
delle risorse in primo luogo il settore dell’occupazione e della sicurezza,
poi quello dell’istruzione, della formazione e della ricerca, del
sostegno all’innovazione tecnologica, dell’informatica ed infine dell’assistenza
e dell’intervento sul degrado sociale, con numerosi sgravi fiscali
a favore delle famiglie. È innegabile quindi l’intento propositivo nei
confronti delle emergenze presenti nel nostro paese. Mi riferisco in par-