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Senato della Repubblica –68– XIII Legislatura 703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 NOVEMBRE 1999 Quanto alle privatizzazioni, a parte quelle fasulle dove lo Stato vende dalla porta e compra dalla finestra, o peggio vende ma mantiene in qualche modo la partecipazione rilevante o addirittura il controllo dell’azienda dismessa con ogni genere di alchimie, vorremmo ricordare che non per merito del Governo ma per ordine dell’Unione europea i proventi delle dismissioni devono essere finalizzati esclusivamente alla riduzione del debito pubblico. Quindi, non c’è da spacciarsi per salvatori della patria, quando si tratta di una mera ratifica di un processo altrove deciso e altrove attuato. Per le norme inattuate ci si potrebbe riferire alla legge sull’ingresso nel lavoro per i disabili, alla metodologia seguita per l’intervento della bonifica nell’area di Bagnoli, alla carenza di prevenzione nei casi di emergenza di protezione civile, come succede per l’improvvisazione che regna sotto il Vesuvio, al mancato rispetto della stessa legge per i dipendenti del comune di Pozzuoli per gli eventi bradisismici e le successive regolamentazioni che ne derivano, al rimborso per spese di gasolio sulle isole. Potremmo, ancora, elencare il mancato rispetto della legge sull’avvicinamento dei giovani in servizio di leva entro 100 chilometri, con le irritanti spiegazioni, per nulla giustificative, del Ministro che, candidamente, afferma che non si avvicinano i giovani perché mancano le caserme. Il Governo ritiene che bastino uno o più decreti per battere l’inflazione, senza comprendere che si tratta di problemi, ahimè!, strutturali. Più potere dovrebbe essere dato alla Corte dei conti, che invece viene tenuta fuori. E che dire delle Ferrovie dello Stato, che si fanno in quattro, mentre poi abbiamo visto che i viaggiatori hanno dovuto farsi in due, cioè mettersi in fila per due per chiedere il rimborso per il disastro organizzativo alla Stazione Termini, su cui anche il ministro Treu ha avviato verifiche. Il Giubileo è la grande questione del 2000, ma non ve n’è traccia qualificata negli elaborati del Governo; anzi, sembra che, dopo erogazioni, appalti e contributi, si ometta il controllo. A tal riguardo non può che impensierire e indurre alla massima vigilanza ispettiva il comportamento del sindaco di Roma, commissario straordinario per il Giubileo. Attenzione – lo diciamo in quest’Aula – il Giubileo potrebbe rivelarsi un boomerang per l’intero paese. Che dire poi dei porti turistici, ormai sotto la scure delle inchieste della magistratura per l’assenza di regole certe e per la persistenza di modalità operative, di metodi di gestione e condotte aziendali che sono inaccettabili alla fine del secolo e che rallentano il turismo nautico. Non possiamo certamente pensare che per il fatto che si elimina il bollo per la patente nautica si risolva il problema. Il Governo è impegnato certamente in altre cose, come il dibattito incredibile sull’introduzione della settimana lavorativa di 35 ore e dell’applicazione di certe regole per le imprese con meno di 15 dipendenti. Mi sembra il miglior modo di onorare, in qualche maniera di premiare, le preziose mitiche, medie, piccole e micro imprese italiane.

Senato della Repubblica –69– XIII Legislatura 703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 NOVEMBRE 1999 Altre riflessioni potrebbero riguardare la legge n. 488 del 1992 che non è finanziata adeguatamente, i servizi e le preoccupazioni degli enti locali che non hanno risorse; la pessima qualità della legislazione proposta dal Governo con norme sintatticamente difficili da combinare, ingarbugliate, interlocutorie, non definitive, abbondanti e talvolta confliggenti sino alla necessità di avere interpretazioni autentiche: ci vogliono forse gli scienziati per capirle! Un’altra grande trovata pubblicitaria, però ridicola – consentitemi di dirlo –, è stata quella del taglio delle pensioni d’oro, fatto di cifre compresse e di mera propaganda elettorale, visti gli scarsi volumi risparmiati e la penosa ripetizione in TV del gesto, i quali non porteranno all’INPS nessun miglioramento. Analogamente, gli sportelli unici per il sostegno alle imprese spesso non hanno aperto oppure hanno funzionato malissimo, facendo naufragare la proposta del Governo. E che dire delle vie del mare, che potrebbero e devono concorrere alla diminuzione del traffico su strada. Del resto, il Parlamento e il Governo hanno il dovere di aderire all’invito-raccomandazione del Capo dello Stato. Infatti, il presidente della Repubblica Ciampi, uomo di grande modernità, ha intravisto nel mare un’immensa potenzialità per lo sviluppo dei traffici e per una migliore distribuzione di persone e merci. Potremmo continuare l’elencazione dei fallimenti di questo Governo con la favola della vendita delle case, riproposta in questa finanziaria, ma ci viene in mente lo scandalo del ministro Bindi che, mentre prevede per sé la delega della riforma sanitaria, impegna il Parlamento con una legge sui tappi delle lattine di Coca Cola, forse per fuggire davanti ad iniziative democratiche dei consumatori, ma facendo svolgere un ruolo di capi uffici ai parlamentari della Repubblica. È inutile gridare allo sforamento della spesa farmaceutica posta a carico dell’industria farmaceutica e dei grossisti che, certamente, non ne hanno colpa, quando essa è prevista come la più bassa d’Europa, dimostrando come siano poche le risorse che il ministro Bindi e la sinistra hanno assicurato al Sistema sanitario nazionale. Il centro-sinistra, che ha impoverito l’Italia e l’ha ridotta ad essere la cenerentola d’Europa, ha conteggiato negli anni una marea di enti dissestati, cioè falliti, che sono la prova lampante dell’immenso spreco e della cattiva gestione delle risorse pubbliche. Sull’ipotesi del ponte sullo stretto di Messina il Governo si arrovella e si aggroviglia senza portare alla luce l’idea finale. Un rapido accenno al telelavoro e alla telemedicina, in merito ai quali abbiamo proposto alcuni emendamenti e ordini del giorno, in quanto riteniamo che siano cardini della società del futuro, che invece la sinistra, almeno in 5 a Commissione, ha pericolosamente escluso. Prendiamo il caso dell’informatizzazione con macchine di ultima generazione: l’Italia è indietro, mentre addirittura è sottosviluppo nella trasmissione di dati via Internet o nell’utilizzo pieno della rete. Identico discorso può essere fatto per la metanizzazione che al Sud procede a rilento e che potrebbe essere estesa alle isole. Concludendo il mio intervento, posso dire che al Governo manca la comprensione del presente per carenza di informazione e per la persi-

<strong>Senato</strong> della Repubblica –69–<br />

XIII Legislatura<br />

703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 NOVEMBRE 1999<br />

Altre riflessioni potrebbero riguardare la legge n. 488 del 1992 che<br />

non è finanziata adeguatamente, i servizi e le preoccupazioni degli enti<br />

locali che non hanno risorse; la pessima qual<strong>it</strong>à della legislazione proposta<br />

dal Governo con norme sintatticamente difficili da combinare, ingarbugliate,<br />

interlocutorie, non defin<strong>it</strong>ive, abbondanti e talvolta confliggenti<br />

sino alla necess<strong>it</strong>à di avere interpretazioni autentiche: ci vogliono forse<br />

gli scienziati per capirle!<br />

Un’altra grande trovata pubblic<strong>it</strong>aria, però ridicola – consent<strong>it</strong>emi<br />

di dirlo –, è stata quella del taglio delle pensioni d’oro, fatto di cifre<br />

compresse e di mera propaganda elettorale, visti gli scarsi volumi risparmiati<br />

e la penosa ripetizione in TV del gesto, i quali non porteranno<br />

all’INPS nessun miglioramento. Analogamente, gli sportelli unici per il<br />

sostegno alle imprese spesso non hanno aperto oppure hanno funzionato<br />

malissimo, facendo naufragare la proposta del Governo.<br />

E che dire delle vie del mare, che potrebbero e devono concorrere<br />

alla diminuzione del traffico su strada. Del resto, il Parlamento e il Governo<br />

hanno il dovere di aderire all’inv<strong>it</strong>o-raccomandazione del Capo<br />

dello Stato. Infatti, il presidente della Repubblica Ciampi, uomo di grande<br />

modern<strong>it</strong>à, ha intravisto nel mare un’immensa potenzial<strong>it</strong>à per lo sviluppo<br />

dei traffici e per una migliore distribuzione di persone e merci.<br />

Potremmo continuare l’elencazione dei fallimenti di questo Governo<br />

con la favola della vend<strong>it</strong>a delle case, riproposta in questa finanziaria,<br />

ma ci viene in mente lo scandalo del ministro Bindi che, mentre<br />

prevede per sé la delega della riforma san<strong>it</strong>aria, impegna il Parlamento<br />

con una legge sui tappi delle lattine di Coca Cola, forse per fuggire davanti<br />

ad iniziative democratiche dei consumatori, ma facendo svolgere<br />

un ruolo di capi uffici ai parlamentari della Repubblica.<br />

È inutile gridare allo sforamento della spesa farmaceutica posta a<br />

carico dell’industria farmaceutica e dei grossisti che, certamente, non ne<br />

hanno colpa, quando essa è prevista come la più bassa d’Europa, dimostrando<br />

come siano poche le risorse che il ministro Bindi e la sinistra<br />

hanno assicurato al Sistema san<strong>it</strong>ario nazionale.<br />

Il centro-sinistra, che ha impover<strong>it</strong>o l’Italia e l’ha ridotta ad essere<br />

la cenerentola d’Europa, ha conteggiato negli anni una marea di enti<br />

dissestati, cioè fall<strong>it</strong>i, che sono la prova lampante dell’immenso spreco e<br />

della cattiva gestione delle risorse pubbliche.<br />

Sull’ipotesi del ponte sullo stretto di Messina il Governo si arrovella<br />

e si aggroviglia senza portare alla luce l’idea finale.<br />

Un rapido accenno al telelavoro e alla telemedicina, in mer<strong>it</strong>o ai<br />

quali abbiamo proposto alcuni emendamenti e ordini del giorno, in<br />

quanto r<strong>it</strong>eniamo che siano cardini della società del futuro, che invece la<br />

sinistra, almeno in 5 a Commissione, ha pericolosamente escluso.<br />

Prendiamo il caso dell’informatizzazione con macchine di ultima<br />

generazione: l’Italia è indietro, mentre addir<strong>it</strong>tura è sottosviluppo nella<br />

trasmissione di dati via Internet o nell’utilizzo pieno della rete. Identico<br />

discorso può essere fatto per la metanizzazione che al Sud procede a rilento<br />

e che potrebbe essere estesa alle isole.<br />

Concludendo il mio intervento, posso dire che al Governo manca la<br />

comprensione del presente per carenza di informazione e per la persi-

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