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Senato della Repubblica – VIII –
XIII Legislatura
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO SOMMARIO
3 NOVEMBRE 1999
DUVA (DS). L’equilibrio finanziario, il sostegno alla crescita economica
e all’occupazione e la coesione sociale costituiscono ormai dati
acquisiti, e la manovra finanziaria in esame ne è la concreta dimostrazione.
In campo fiscale si realizza un’inversione di tendenza a favore
dei contribuenti e delle imprese grazie ai precedenti sacrifici chiesti ai
cittadini ed all’impegno degli ultimi Governi, anche nella lotta all’evasione
fiscale. È però necessario realizzare un processo di continuità politica
ed operativa per portare a soluzione le questioni ancora aperte, soprattutto
sul versante del confronto europeo. Occorre peraltro velocizzare
l’attuazione di patti territoriali e contratti d’area. Sono altresì apprezzabili
le proposte di stralcio approvate dalla 5 a Commissione, che mirano
a favorire i processi di liberalizzazione dei mercati. In tema di parità
scolastica, infine, è forse possibile intervenire ulteriormente, come richiesto
dalle opposizioni, senza però violare i principi costituzionali, peraltro
pienamente rispettati dal disegno di legge recentemente approvato
dal Senato. (Applausi dal Gruppo DS).
PREIONI (LFPIN). La spesa prevista per il comparto della giustizia,
pari all’1,45 per cento del bilancio dello Stato, appare di un’allarmante
modestia rispetto alle esigenze che il settore presenta, anche in
ragione degli infiniti esempi di malagiustizia con cui ormai il Paese si
deve confrontare. Le cause del degrado vengono volutamente ignorate,
mentre l’abnorme estensione di pratiche garantiste negli ultimi anni ha
sostanzialmente portato all’impunità di singoli e ben precisi soggetti ed
alla paralisi del sistema giudiziario. Al di là del valore assoluto degli
stanziamenti, occorre razionalizzare le risorse e il personale disponibili,
nel contempo interrompendo le irrazionali iniziative riformistiche in
atto.
PEDRIZZI (AN). Le agevolazioni di carattere fiscale proposte dal
Governo a favore delle persone fisiche, per quanto positive, non inducono
a mutare il giudizio negativo sulla manovra nel suo complesso, che
si limita a rinviare la soluzione dei più gravi problemi del Paese. Non
vengono infatti attuati quegli interventi sul sistema previdenziale annunciati
pochi mesi fa e chiesti dalle autorità economiche e politiche europee
ed internazionali; né si prevedono misure per l’ammodernamento
del mercato del lavoro. Mancano, altresì, quelle misure strutturali che,
riducendo la pressione fiscale nel medio periodo attraverso la detassazione
definitiva del prezzo dei carburanti, l’adozione del quoziente familiare
– il cosiddetto splitting – e la riduzione generalizzata delle aliquote
d’imposta sulle persone fisiche e della pressione contributiva sulle imprese,
avrebbero potuto favorire lo sviluppo dell’economia. Al contrario,
il pacchetto fiscale del ministro Visco si limita a rimborsi a pioggia di
sapore elettoralistico. Il Gruppo di Alleanza Nazionale – convinto che
questa modesta manovra finanziaria non riesce a rispondere alle aspettative
del Paese, ma semmai diminuisce ulteriormente la credibilità delle
previsioni di sviluppo e di contenimento dell’inflazione formulate dal
Governo – preannuncia fin da ora il proprio voto contrario. (Applausi
dal Gruppo AN. Congratulazioni).