S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A - Senato.it
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<strong>Senato</strong> della Repubblica –63–<br />
XIII Legislatura<br />
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 NOVEMBRE 1999<br />
sce, a mio avviso, questione rilevante dalla quale far dipendere la compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à<br />
del sistema delle imprese in Italia.<br />
I problemi irrisolti che creano svantaggi compet<strong>it</strong>ivi sono quindi<br />
probabilmente altri e concernono il corrispettivo in servizi ed in economie<br />
esterne che il sistema delle imprese ottiene in cambio delle risorse<br />
drenate dal sistema pol<strong>it</strong>ico. Troppo timidi e non focalizzati, finora, i<br />
tentativi di dare efficacia ed efficienza agli apparati pubblici ed essendo<br />
il pubblico impiego area dalla quale l’attuale maggioranza trae in modo<br />
preferenziale i propri consensi elettorali, si comprende come le ragioni<br />
dello scambio pol<strong>it</strong>ico possano frenare quelle della ricerca della produttiv<strong>it</strong>à.<br />
Senza, ovviamente, tacere che il problema dell’efficienza e<br />
dell’efficacia della pubblica amministrazione è in ogni caso difficile da<br />
risolvere per chiunque governi.<br />
La sburocratizzazione si è per lo più lim<strong>it</strong>ata al campo della certificazione,<br />
ma le procedure rimangono nettamente più lente che in molti<br />
paesi nostri compet<strong>it</strong>ori. Nei lim<strong>it</strong>ati amb<strong>it</strong>i della programmazione negoziata<br />
si erano introdotte semplificazioni procedurali, più che compensate,<br />
peraltro, dalla compless<strong>it</strong>à delle procedure centralizzate per l’assunzione<br />
delle decisioni. La grande riforma del decentramento amministrativo<br />
sta incontrando crescenti difficoltà nel passare dall’attribuzione di<br />
competenze all’attribuzione di personale e di risorse agli enti autonomi.<br />
Si avverte l’indecisione, l’es<strong>it</strong>azione di maggioranza e Governo nell’affrontare<br />
il tema della riforma della burocrazia, essendo diffuso il timore<br />
di doverne poi pagare i costi in termini elettorali.<br />
Di fronte all’arretratezza delle infrastrutture, che provoca diseconomie<br />
esterne, troviamo un Governo incapace di dare impulsi significativi,<br />
forse per poca chiarezza sul come comporre le esigenze di tutela<br />
dell’ambiente, sostenute in modo accentuato da una parte della maggioranza,<br />
e quelle, invece, dell’ammodernamento. Le economie europee oggi<br />
possono competere con quelle dei paesi tecnicamente meno progred<strong>it</strong>i<br />
solo grazie all’innovazione, il cui alimento è una combinazione tra imprend<strong>it</strong>orial<strong>it</strong>à<br />
e ricerca scientifica e tecnologica. L’imprend<strong>it</strong>orial<strong>it</strong>à rischia<br />
di essere penalizzata dall’attenzione prevalente al mondo della finanza,<br />
in connessione anche ai processi di privatizzazione e di globalizzazione,<br />
mentre per la ricerca si investe ancora nettamente meno degli<br />
altri paesi europei compet<strong>it</strong>ori, lim<strong>it</strong>andosi ad operazioni di ingegneria<br />
ist<strong>it</strong>uzionale sugli enti di ricerca, che paiono più rivolte ad aumentare il<br />
grado di controllo pol<strong>it</strong>ico su di essi che a liberare le capac<strong>it</strong>à di ricerca<br />
dei ricercatori, la cui produttiv<strong>it</strong>à si nutre sui tempi medio-lunghi e non<br />
con troppo stringenti legami con immediate esigenze produttive, come<br />
tende a fare ad esempio l’ultima riforma delle stazioni sperimentali per<br />
la ricerca industriale, che mortifica coloro che in tali ist<strong>it</strong>uti di ricerca<br />
lavorano.<br />
Si potrebbe continuare nell’analisi delle ragioni per le quali<br />
la legge finanziaria che stiamo esaminando è la chiara manifestazione<br />
dell’esaurimento della spinta propulsiva di Governo e maggioranza,<br />
capaci di qualche aggiustamento sulla scia delle finanziarie precedenti,<br />
ma incapaci di porre le condizioni affinché, a medio e a lungo