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S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A - Senato.it

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<strong>Senato</strong> della Repubblica –21–<br />

XIII Legislatura<br />

703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 NOVEMBRE 1999<br />

cata ad ogni livello da certi operatori pol<strong>it</strong>ici e amministrativi preposti<br />

alla individuazione e al soddisfacimento degli interessi collettivi, che<br />

avevano confuso i costi pubblici con i guadagni privati.<br />

Soprattutto pensando al settore criminale, ne derivò un ampliamento<br />

dei poteri di controllo ispettivo del Ministro della giustizia nei confronti<br />

dell’operato di singoli magistrati, allo scopo di interferire nelle indagini<br />

nei confronti di pubblici amministratori, cui fece segu<strong>it</strong>o un illuminante<br />

passaggio referendario (il referendum svoltosi alla metà degli<br />

anni Ottanta sulla responsabil<strong>it</strong>à civile dei magistrati); seguì quindi la riforma<br />

del codice di procedura penale, con l’introduzione del processo<br />

accusatorio, accompagnato dalla strumentalizzazione ossessiva del caso<br />

Tortora e da una diffusa campagna giornalistica di deleg<strong>it</strong>timazione degli<br />

organi giudiziari; successivamente, si ebbero un’accelerazione nella<br />

modifica di norme penali sostanziali e procedurali, attraverso la ridefinizione<br />

di alcuni reati tipici della pubblica amministrazione, la nuova disciplina<br />

della custodia cautelare e la valutazione delle prove dei pent<strong>it</strong>i,<br />

quando la «Milano da bere» diventò Tangentopoli e quando, per effetto<br />

del sistema elettorale maggior<strong>it</strong>ario la soluzione bipolare per l’alternanza<br />

fece balenare la convenienza a Polo e Ulivo di garantire libertà di corruzione<br />

ai propri faccendieri.<br />

Con l’accorta consulenza di buoni avvocati penalisti, che vorrebbero<br />

un codice con pene ed<strong>it</strong>tali severissime e procedure di giudizio così<br />

complesse e garantiste da portare all’assoluzione dei propri clienti più<br />

facoltosi, si è arrivati alla paralisi dell’applicazione della giustizia penale,<br />

al punto che, quando l’articolo 111 della Cost<strong>it</strong>uzione sarà modificato<br />

secondo i princìpi del giusto processo, contemporaneamente parte del<br />

codice di procedura penale e dell’ordinamento giudiziario sarà automaticamente<br />

incost<strong>it</strong>uzionale e quindi messa fuori gioco.<br />

Quanto all’amb<strong>it</strong>o civile, in ossequio al principio che praetor non<br />

curat minimis, venne introdotto il giudice di pace, deputato alla parte vile,<br />

di poco valore della giurisdizione, che nel disegno originario doveva<br />

essere persona matura (di almeno 50 anni di età), esperta di dir<strong>it</strong>to e<br />

buonsenso, gratificata dall’onore di servire la giustizia più che dal modesto<br />

compenso pecuniario, ma che ben presto divenne giudice di serie<br />

B, anche se con costi da serie A (430 sedi, corrispondenti spesso alle<br />

soppresse preture mandamentali, ma con appos<strong>it</strong>i, distinti uffici e con<br />

congruo arredamento ed oltre 8.000 segretari). Ecco dunque che, tra riforme<br />

demagogiche ed affarismo rampante, la giustizia è stata paralizzata<br />

e lo spreco di risorse è sotto gli occhi di tutti. Non vede solo chi non<br />

vuol vedere.<br />

Le soluzioni, dunque. Io non credo che sia necessario volgersi sul<br />

versante della quant<strong>it</strong>à di spesa con aumento degli stanziamenti, come<br />

sovente invocato, perché, in valori assoluti, 10.837 miliardi non sono<br />

pochi e l’1,45 per cento, per uno Stato che finanzia di tutto, può essere<br />

anche un valore congruo. Io credo, invece, che si debba guardare al versante<br />

dell’utilizzazione delle persone e dei mezzi già disponibili, mirando<br />

alla razionalizzazione nell’impiego delle risorse, con la economicizzazione<br />

delle strutture (troppo cemento inutile) e dell’organizzazione<br />

(troppo personale male utilizzato).

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