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Senato della Repubblica –94–
XIII Legislatura
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B
3 NOVEMBRE 1999
dacali aventi titolo ad indire le assemblee durante l’orario di lavoro, individuandole
esclusivamente nella CGILscuola, CISL-scuola, UIL-scuola,
SNALS e Gilda-UNAMS;
che l’articolo 17 della Costituzione, garantendo la libertà di riunione,
afferma che «Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico,
non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere
dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati
motivi di sicurezza o di incolumità pubblica»;
che l’articolo 18 della Costituzione, garantendo la libertà di associazione,
afferma che «I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente,
senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge
penale»;
che l’articolo 39 della Costituzione, nel garantire le libertà sindacali,
afferma che «L’organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non
può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici
locali o centrali, secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione
che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno
a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica.
Possono, rappresentati unitariamente in proporzione ai loro iscritti, stipulare
contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce»;
si chiede di sapere:
quali siano stati i criteri che hanno condotto il Ministro interrogato
ad identificare soltanto nei sindacati citati in premessa i soggetti titolari
del diritto di indire assemblee da svolgersi durante l’orario di
lavoro;
se tale restrizione non appaia immediatamente come una gravissima
limitazione alle libertà sindacali dei lavoratori;
se non si ritenga di dover garantire un maggiore rispetto del pluralismo
del dibattito sindacale tra le diverse organizzazioni, anche se
non d’accordo con quelle maggiormente rappresentative, che, avendo
firmato i contratti collettivi di lavoro, non sono più soggette ad alcuna
critica, né consentono lo svolgimento di assemblee sindacali in dissenso;
se si ritenga garante di democrazia una clausola, contenuta in un
contratto firmato solo da alcune parti, con la quale si esclude la libertà
di discutere, in modo paritario ed anche durante l’orario di lavoro, in altre
assemblee sindacali i contenuti del contratto sottoscritto e di quelli
da sottoscrivere;
quali urgenti provvedimenti intenda disporre il Ministro interrogato
perché tutti le organizzazioni sindacali, anche le più piccole, possano
svolgere liberamente le proprie assemblee sindacali anche durante
l’orario di lavoro, nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali.
(4-16993)
GUERZONI. – Al Ministro senza portafoglio per gli affari regionali.
– Premesso:
che è diffusa l’opinione che le regioni, sia pure in diversa misura,
non esercitino adeguatamente la vigilanza – potere loro assegnato