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Senato della Repubblica –89–
XIII Legislatura
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B
3 NOVEMBRE 1999
era tra l’altro prevista la messa a disposizione delle aree dismesse,
una volta bonificate, per la reintroduzione del comprensorio;
che Crotone è stata dichiarata «area speciale di crisi» con delibera
CIPE del 13 aprile 1994;
che la condizione fondamentale di una seria reindustrializzazione
risiede vuoi in un attento e specifico monitoraggio dei rischi ambientali,
peraltro ben noti, vuoi nella bonifica delle aree industriali,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno
adottare i necessari ed urgenti provvedimenti affinchè Crotone venga inserita
tra i comuni di cui all’articolo 1, comma quarto, della legge 9 dicembre
1998, n. 426.
(4-16985)
SPECCHIA, MAGGI. – Al Presidente del Consiglio dei ministri e
al Ministro dell’interno e per il coordinamento della protezione civile. –
Premesso:
che secondo le dichiarazioni del commissario delegato alla gestione
dei fondi privati della «Missione Arcobaleno», Marco Vitale, della
merce destinata agli aiuti umanitari solo il cinque per cento di quanto
rimasto a Bari dopo la fine della guerra in Kosovo, è andato perso;
che, al contrario, secondo le dichiarazioni di Vinicio Russo,
dell’organizzazione non governativa CTM-Movimondo che a Lecce gestisce
il centro di accoglienza «Lorizzonte», lo spreco sarebbe di almeno
di un terzo, in quanto man mano che si procede alla selezione della
merce viene alla luce merce scaduta;
che uno dei contenitori giunti alla masseria «La Badessa» di proprietà
della provincia di Lecce, le cui operazioni di scarico sono costate
3 milioni e 600 mila lire, era perfino invaso dai vermi;
che tutto questo rischia di vanificare i sacrifici della gente che ha
donato generi alimentari ed altra merce per le popolazioni bisognose,
gli interroganti chiedono di conoscere quali urgenti provvedimenti
il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell’interno intendano
adottare.
(4-16986)
DI PIETRO. – Al Ministro della sanità e al Ministro senza portafoglio
per gli affari regionali. – Premesso:
che è diffusa, ormai, la limitazione della fornitura di medicinali
alle farmacie degli ospedali a seguito della carenza economica e finanziaria
del maggior numero delle ASL del territorio nazionale;
che tale situazione viene vissuta però, con grande disagio, dai familiari
dei pazienti «costretti» a comprare, con le ricette mediche rilasciate
dallo specialista del reparto, alcune medicine di primaria importanza
per il decorso ospedaliero del paziente medesimo;
che, recentemente, all’ospedale civile di Padova, ai parenti della
signora Silvana Mura, ricoverata al reparto di neurochirurgia perchè
operata di «aneorisma cerebrale», è stato richiesto di acquistare presso
una farmacia esterna il medicinale «Nimotop gocce»;