S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A - Senato.it
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<strong>Senato</strong> della Repubblica –88–<br />
XIII Legislatura<br />
703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B<br />
3 NOVEMBRE 1999<br />
l’interrogante chiede di sapere:<br />
se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra;<br />
per quali motivi non r<strong>it</strong>enga di dover rispondere, inficiando ed<br />
ostacolando l’attiv<strong>it</strong>à parlamentare dell’interrogante, sollec<strong>it</strong>ata da<br />
un’elettorato preoccupato, e che lo priva di dati per lui estremamente<br />
necessari al fine di poter procedere allo studio e all’efficace proposizione<br />
di misure per la lotta alla criminal<strong>it</strong>à durature e concrete;<br />
se la reticenza del Ministero dell’interno, riguardo le richieste<br />
formulate, gravemente lesiva del prestigio della carica di parlamentare,<br />
anche se trattasi di un parlamentare estraneo alla maggioranza ma che,<br />
si ribadisce qui per l’ennesima volta, in un sistema democratico non dovrebbe<br />
essere comunque meno degno di considerazione dei colleghi della<br />
maggioranza, non sia una reticenza voluta al fine di privare l’opposizione<br />
della possibil<strong>it</strong>à di conquistare consensi tra l’elettorato, tram<strong>it</strong>e<br />
proposte che potrebbero dimostrare nella realtà una concreta volontà di<br />
contrasto al crimine, ben diversa da quelle che, a questo punto, sembrano<br />
essere solo vacue dichiarazioni di intenti messe in atto dal Governo a<br />
fini propagandistici ed elettorali.<br />
(4-16984)<br />
MUNGARI. – Al Ministro dell’ambiente. – Premesso:<br />
che la legge 9 dicembre 1998, n. 426, all’articolo 1, comma<br />
quarto, individua quattordici s<strong>it</strong>i di interesse nazionale da bonificare;<br />
che nel piano triennale dall’Ambiente 1989-1992 Crotone veniva<br />
classificato come una delle aree a rischio ambientale dell’Italia meridionale;<br />
che tra il 14 e il 16 ottobre 1996 Crotone fu colp<strong>it</strong>a da fenomeni<br />
alluvionali di eccezionale portata e grav<strong>it</strong>à (sei morti e danni irreparabili),<br />
per cui veniva dichiarato lo stato di calam<strong>it</strong>à naturale;<br />
che, a segu<strong>it</strong>o dell’alluvione, veniva redatto a cura del professor<br />
Pasquale Versace un piano di primo intervento del quale il Ministero<br />
della protezione civile e il commissario straordinario per gli interventi<br />
alluvionali di Crotone prendevano atto senza nulla eccepire e perciò implic<strong>it</strong>amente<br />
accettandolo ad ogni effetto;<br />
che da tale piano si rilevava il gravissimo stato di emergenza<br />
ambientale di Crotone;<br />
che finora non è stato possibile, per mancanza di finanziamenti,<br />
eseguire gli interventi in materia ambientale previsti nel suddetto piano<br />
in corso di rimodulazione;<br />
che negli anni 1989-1993 il comprensorio di Crotone ha subìto<br />
un radicale e drastico processo di desertificazione industriale dovuto alla<br />
pol<strong>it</strong>ica attenta irresponsabilmente dall’ENI e tesa alla totale soppressione<br />
delle sue industrie nel settore chimico, con la conseguente sua fuoriusc<strong>it</strong>a<br />
defin<strong>it</strong>iva dal circu<strong>it</strong>o produttivo di Crotone;<br />
che, a segu<strong>it</strong>o della disperata e furiosa rivolta della popolazione<br />
locale culminata nella famigerata «notte dei fuochi» del settembre<br />
1993, veniva stipulato il noto protocollo d’intesa tra la Presidenza<br />
del Consiglio dei ministri, l’ENI e la regione Calabria, nel quale