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Senato della Repubblica –86– XIII Legislatura 703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B 3 NOVEMBRE 1999 rie di proposte di legge – il Ministro della giustizia, noto per la prodigalità delle sue circolari e di interventi spesso assai discutibili, non ritenga urgente e doveroso inviare un’entità ispettiva nelle sedi giudiziarie palermitane al fine di verificare se la scarcerazione del soggetto in questione sia avvenuta in conformità al dettato della legge e se la locale magistratura inquirente nulla abbia omesso per evitare detta scandalosa scarcerazione; come, nel dettaglio, sia organizzata «la strettissima sorveglianza» cui è stato sottoposto il personaggio che ha potuto fruire degli arresti domiciliari e quale sarà il costo erariale di tale sorveglianza; nella malaugurata ma non improbabile eventualità che la persona di cui si parla si renda latitante, quali conseguenze ne verranno per i giudici che ne avevano disposto la scarcerazione. (4-16982) MICELE. – Al Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato e per il turismo. – Premesso: che, come è emerso anche in specifiche audizioni svoltesi presso la Commissione industria del Senato, dall’avvio del processo di liberalizzazione del mercato assicurativo del settore RC auto si sono registrati incrementi delle tariffe largamente superiori a quelli del tasso di inflazione; che è ampiamente condivisa l’esigenza di realizzare pienamente le condizioni per un efficace funzionamento di tutti quei meccanismi che possono garantire il contenimento delle tariffe e la tutela dei consumatori; che tra le iniziative programmate dallo stesso Ministero dell’industria vi è quella di assicurare la massima trasparenza delle polizze e delle condizioni di contratto al fine di favorire la personalizzazione delle tariffe e la loro flessibilità in funzione di un maggiore contenimento dei costi per i consumatori con i più bassi indici di sinistrosità; che, in tale ambito, appare indispensabile un’attenta riflessione sull’attuale funzionamento del sistema delle classi di merito, l’interrogante chiede di conoscere: quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per ottenere una maggiore tutela dei consumatori e, in particolare, quale valutazione sia effettuata sulla clausola, normalmente inserita tra le condizioni di polizza, secondo cui è possibile beneficiare della classe di merito maturata, in caso di interruzione ad esempio per furto dell’auto, solo se un nuovo contratto sia stipulato entro sei mesi dalla data di risoluzione del precedente; se ciò appaia funzionale alla personalizzazione e flessibilità dei contratti e alla valorizzazione dell’effettivo indice di sinistrosità dei singoli soggetti; se, infine, il permanere in forma di clausola contrattuale generalizzata di una disposizione precedentemente definita dal CIP, anche dopo l’intervenuta liberalizzazione non determini un accordo di cartello tra le compagnie assicurative su cui attirare l’attenzione delle Autorità competenti. (4-16983)

Senato della Repubblica –87– XIII Legislatura 703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B 3 NOVEMBRE 1999 ROSSI. – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’interno e per il coordinamento della protezione civile. – Premesso: che una delle emergenze preminenti al momento nel nostro paese è quella relativa alla micro e alla macrocriminalità, emergenza di cui il Governo è consapevole essendo stato più volte obbligato a riferire in merito al Parlamento, affermando costantemente, anche in sede di presentazione del Documento di programmazione economico-finanziaria 2000-2003, che quello di garantire la sicurezza dei cittadini è uno dei suoi obiettivi prioritari, per cui intende realizzare moderne politiche di sicurezza urbana e di efficace contrasto alla criminalità nelle campagne, procedendo ad un efficace adeguamento delle strutture e dei mezzi; che un contributo consistente alla sicurezza urbana, ma soprattutto al contrasto della criminalità nelle campagne, è indubbiamente quello dell’Arma dei carabinieri per via della tradizionale struttura decentrata che fa sì che a fronte di circa 6.000 comuni vi siano più o meno 3.000 stazioni; che lo scrivente è da lungo tempo particolarmente interessato alla materia della sicurezza ed a quella strettamente correlata delle strutture logistiche delle forze di polizia, tanto è vero che, al fine di valutare gli interventi strutturali necessari a migliorare concretamente l’efficace presenza delle caserme dei carabinieri sul territorio in funzione anticrimine, aveva chiesto in data 6 ottobre 1998 al Ministro dell’interno ed al capo della polizia di conoscere gli arretrati che il Ministero dell’interno deve, a enti locali e a privati in genere per l’affitto delle caserme in questione; tale richiesta era stata formulata rispettando le norme in materia previste dal decreto ministeriale 17 novembre 1997, n. 508, articolo 3, regolamento di attuazione della legge n. 241 del 1990, che rendono tali dati «atti sottratti all’accesso»; che alla richiesta di cui sopra, ripetutamente sollecitata, non hanno ritenuto di rispondere nè il capo della polizia, nè l’allora Ministro dell’interno, cosa che ha obbligato lo scrivente a ricorrere ai mezzi del sindacato ispettivo parlamentare, formulando una interrogazione in data 9 febbraio 1999, alla quale, nonostante un sollecito effettuato in data 5 maggio, seguito da un successivo sollecito in data 15 giugno 1999, non è stato mai dato riscontro; che, per via della reticenza di cui sopra, lo scrivente ha dovuto formulare una nuova interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’interno e per il coordinamento della protezione civile, in data 8 luglio 1999, regolarmente registrata sull’allegato B del resoconto dell’Assemblea, cosa che fa ritenere che essa sia regolarmente giunta in visione alle autorità interpellate; che l’interrogazione di cui sopra è stata seguita da una nuova interrogazione in data 15 settembre, inerente lo stesso argomento e registrata con il numero 4-16278, alla quale, seguendo quello che ormai sembra essere un malcostume di prammatica, non si è sino ad oggi ritenuto di rispondere,

<strong>Senato</strong> della Repubblica –86–<br />

XIII Legislatura<br />

703a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -ALLEGATO B<br />

3 NOVEMBRE 1999<br />

rie di proposte di legge – il Ministro della giustizia, noto per la prodigal<strong>it</strong>à<br />

delle sue circolari e di interventi spesso assai discutibili, non r<strong>it</strong>enga<br />

urgente e doveroso inviare un’ent<strong>it</strong>à ispettiva nelle sedi giudiziarie palerm<strong>it</strong>ane<br />

al fine di verificare se la scarcerazione del soggetto in questione<br />

sia avvenuta in conform<strong>it</strong>à al dettato della legge e se la locale<br />

magistratura inquirente nulla abbia omesso per ev<strong>it</strong>are detta scandalosa<br />

scarcerazione;<br />

come, nel dettaglio, sia organizzata «la strettissima sorveglianza»<br />

cui è stato sottoposto il personaggio che ha potuto fruire degli arresti<br />

domiciliari e quale sarà il costo erariale di tale sorveglianza;<br />

nella malaugurata ma non improbabile eventual<strong>it</strong>à che la persona<br />

di cui si parla si renda lat<strong>it</strong>ante, quali conseguenze ne verranno per i<br />

giudici che ne avevano disposto la scarcerazione.<br />

(4-16982)<br />

MIC<strong>EL</strong>E. – Al Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato<br />

e per il turismo. – Premesso:<br />

che, come è emerso anche in specifiche audizioni svoltesi presso<br />

la Commissione industria del <strong>Senato</strong>, dall’avvio del processo di liberalizzazione<br />

del mercato assicurativo del settore RC auto si sono registrati<br />

incrementi delle tariffe largamente superiori a quelli del tasso di<br />

inflazione;<br />

che è ampiamente condivisa l’esigenza di realizzare pienamente<br />

le condizioni per un efficace funzionamento di tutti quei meccanismi<br />

che possono garantire il contenimento delle tariffe e la tutela dei<br />

consumatori;<br />

che tra le iniziative programmate dallo stesso Ministero dell’industria<br />

vi è quella di assicurare la massima trasparenza delle polizze e<br />

delle condizioni di contratto al fine di favorire la personalizzazione delle<br />

tariffe e la loro flessibil<strong>it</strong>à in funzione di un maggiore contenimento dei<br />

costi per i consumatori con i più bassi indici di sinistros<strong>it</strong>à;<br />

che, in tale amb<strong>it</strong>o, appare indispensabile un’attenta riflessione<br />

sull’attuale funzionamento del sistema delle classi di mer<strong>it</strong>o,<br />

l’interrogante chiede di conoscere:<br />

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per ottenere<br />

una maggiore tutela dei consumatori e, in particolare, quale valutazione<br />

sia effettuata sulla clausola, normalmente inser<strong>it</strong>a tra le condizioni<br />

di polizza, secondo cui è possibile beneficiare della classe di mer<strong>it</strong>o maturata,<br />

in caso di interruzione ad esempio per furto dell’auto, solo se un<br />

nuovo contratto sia stipulato entro sei mesi dalla data di risoluzione del<br />

precedente;<br />

se ciò appaia funzionale alla personalizzazione e flessibil<strong>it</strong>à dei<br />

contratti e alla valorizzazione dell’effettivo indice di sinistros<strong>it</strong>à dei singoli<br />

soggetti;<br />

se, infine, il permanere in forma di clausola contrattuale generalizzata<br />

di una disposizione precedentemente defin<strong>it</strong>a dal CIP, anche dopo<br />

l’intervenuta liberalizzazione non determini un accordo di cartello tra<br />

le compagnie assicurative su cui attirare l’attenzione delle Autor<strong>it</strong>à<br />

competenti.<br />

(4-16983)

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