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<strong>Jamma</strong> magazine<br />

La rivista del Gaming Italiano<br />

Supplemento di <strong>Jamma</strong>.it<br />

Direttore:<br />

Monica Cuprifi<br />

Redazione:<br />

Maurizio Brodo<br />

Giovanna Galli<br />

Davide Tedesco<br />

Marco D'Angelo<br />

Barbara Bianchi<br />

Cristina Doganini<br />

Massimiliano Chindemi<br />

Ilaria Falcinelli<br />

Amministrazione:<br />

Maurizio Brodo<br />

Società editrice:<br />

<strong>Jamma</strong> srl<br />

Via del Lavoro, 5<br />

01100 Viterbo Italia<br />

tel. +39 0761 354602<br />

fax +39 0761 273035<br />

redazione@jamma.it<br />

www.jamma.it<br />

www.jamma.tv<br />

www.jammaEurope.eu<br />

Iscrizione n° 15570<br />

Iscrizione al ROC n° 16476<br />

iscrizioneTribunale di Viterbo<br />

N° 534 del 21/09/2004<br />

Fotografia:<br />

Giancarlo de Zanet<br />

Grafica e impaginazione:<br />

Diego Giomini<br />

Stampa:<br />

Primaprint srl<br />

Via dell'Industria, 71<br />

01100 Viterbo<br />

www.primaprint.it<br />

tel. +39 0761 353637<br />

Editoriale<br />

Il presidente uscente Riccardo Chionna è stato recentemente riconfermato<br />

alla guida di ACMI, l'associazione dei costruttori di apparecchi da intrattenimento.<br />

Un nuovo mandato di grande responsabilità in un settore dove<br />

gli operatori attendono da tempo risposte concrete e risolutive per tante<br />

problematiche. Non c'è solo la contingenza economica o la recente crociata<br />

antigioco da parte del mondo della politica e della società civile a penalizzare<br />

le aziende, molto spesso il mancato coordinamento tra le attività dei rappresentanti<br />

associativi ha portato clamorosi insuccessi e tante difficoltà ulteriori.<br />

Al nuovo consiglio direttivo ACMI composto da Francesco Spagnuolo, Roberto<br />

Marai, Roberto Mazzucato, Mauro Crivellente, Natale Zaccaria, Roberto Zappa,<br />

Riccardo Taccardi, Roberto Ronchi, Luca Zendron e Ornella Calgaro, oltre<br />

alle congratulazioni, va il nostro appello affinché prevalga un ritrovato spirito di<br />

collaborazione con le altre associazioni di settore SAPAR e ASTRO e con tutti i<br />

concessionari.<br />

Il presente di difficoltà, che costringe le diverse figure professionali della filiera<br />

all'adeguamento alle nuove disposizioni previste dalla convenzione di concessione,<br />

dalle ultime leggi sulla tracciabilità dei flussi finanziari e nei provvedimenti<br />

mirati ad incrementare la sicurezza dell'offerta di gioco automatico, non<br />

può essere affrontato con le iniziative di rappresentanti istituzionali lontani culturalmente<br />

e storicamente dalle attività di settore.<br />

Serve il "bel vestito" per farsi ricevere dalle Istituzioni ma è con i contenuti che<br />

si ottengono i risultati e i contenuti possono arrivare solo da dove risiedono le<br />

competenze.<br />

Sulla riduzione degli apparecchi Newslot, ad esempio, ci può essere accordo<br />

"però – come afferma Raffaele Curcio - non si può procedere con una decimazione<br />

tout court, come se si trattasse di una mera azione punitiva. Qualsiasi intervento<br />

in tale direzione dovrà tener conto innanzitutto della necessità di salvaguardare<br />

il sistema del gioco lecito, l'unico che può garantire i consumatori e la<br />

tutela dei minori nonché le migliaia di aziende di settore che hanno contribuito<br />

a costruire un mercato d'eccellenza, sia sotto il profilo dell'operatività che della<br />

legalità, garantendo occupazione e investimenti". Non si possono neanche fare<br />

differenze per tipologia di locale, semmai c'è eccesso di offerta non si risolve<br />

spostando slot da un locale all'altro. Occorre razionalità, così come sui nuovi<br />

apparecchi Newslot, oltre che sulle nuove tipologie di giochi meccanici, è necessario<br />

impostare percorsi condivisi e supportati dalle competenze che possono<br />

portare come contributo i rappresentanti dei concessionari, dei gestori e persino<br />

degli esercenti. Peraltro, le congratulazioni del presidente di AS.TRO, Massimiliano<br />

Pucci, unite a quelle del responsabile della Sezione Tecnica dell'associazione,<br />

Giovanni Agliata, e dell'intero Direttivo AS.TRO, espresse per il nuovo<br />

mandato conseguito dal rinnovato consiglio direttivo ACMI, invitano proprio<br />

nella direzione di una maggiore collaborazione.<br />

La raccolta delle Newslot, dopo anni di crescita costante, conosce un momento<br />

di crisi che potrà essere superato solo con un programma preciso di upgrade del<br />

sistema e degli apparecchi che deve nascere all'interno del settore. Diversamente,<br />

soluzioni imposte che non tengano conto delle reali condizioni di lavoro e delle<br />

necessarie opportunità per la sopravvivenza delle aziende, non porteranno miglioramenti<br />

del servizio di offerta del gioco.<br />

Fotografando l'immagine con uno smartphone il lettore<br />

potrà accedere direttamente a un indirizzo URL con<br />

l'approfondimento della materia trattata sul <strong>Magazine</strong>.<br />

Sullo smartphone è necessario scaricare prima il QR<br />

Code Reader, un applicativo gratuito in grado di interpretare<br />

l'immagine.


I N D I C E<br />

16<br />

42<br />

ESTERO<br />

pag 8<br />

PRIMO PIANO<br />

pag 12<br />

pag 16<br />

pag 18<br />

pag 20<br />

pag 24<br />

pag 26<br />

In Europa e dal mondo<br />

Le Newslot vanno "ricollocate". A svantaggio di chi?<br />

Sale giochi: al condominio più poteri del sindaco<br />

L'Italia prima in Europa per ricavi da gioco legale<br />

Ticket Redemption: il gioco vale la candela?<br />

Soffrono le imprese di gioco<br />

Verso il gioco d'azzardo on line sicuro e<br />

regolamentato: utopia o realtà?<br />

POLITICA IN GIOCO<br />

pag 30<br />

Le iniziative delle autorità locali<br />

36<br />

Probabilità di vincita (decreto Balduzzi)<br />

La rivista <strong>Jamma</strong> <strong>Magazine</strong> viene spedita gratuitamente<br />

a circa 5.000 indirizzi di operatori nel settore<br />

del gioco. Non è una rivista dedicata ai giocatori e<br />

le pubblicità inserite, così come gli articoli, sono rivolti<br />

esclusivamente agli operatori. Note informative<br />

sulle probabilità di vincita sulla base della tipologia<br />

di gioco SuperEnalotto, SuperStar, SiVinceTutto, Eurojackpot,<br />

Win For Life, Totocalcio e Il9, Totogol, Big<br />

Match, Scommesse a quota fissa, Ippica Nazionale,<br />

Scommesse ippiche in agenzia, V7, Newslot, Sistemi<br />

di gioco VLT, Lotterie istantanee, Lotterie tradizionali,<br />

Bingo, Gioco a Distanza, Lotto, 10eLotto si possono<br />

trovare sul sito dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli<br />

al link:<br />

http://www.aams.gov.it/site.php?id=13982.


58<br />

ATTUALITÀ<br />

pag 32<br />

pag 36<br />

pag 42<br />

pag 46<br />

pag 48<br />

pag 52<br />

pag 58<br />

E-commerce e gioco in Italia<br />

Tutti i numeri del gioco a distanza<br />

Nuove opportunità dal social gaming<br />

Scommesse: per recuperare appeal<br />

in arrivo il modello «British»<br />

Un Osservatorio per il gioco<br />

Imposta unica sulle scommesse nei<br />

confronti dei CTD<br />

Manila, nuovo paradiso del gioco<br />

d'azzardo<br />

RIEN NE VA PLUS<br />

pag 60 Il casinò, la giacca e la cravatta<br />

MERCATO<br />

pag 62<br />

pag 66<br />

pag 68<br />

pag 70<br />

Royal Hotel. L'albergo dei VIP a Sanremo<br />

La piattaforma VLT Novomatic tocca<br />

quota 20.000 terminali in esercizio<br />

Sicurezza e gestione del contante<br />

Godbet: il 2013 è l'anno delle conferme<br />

in Cassazione<br />

Copyright <strong>Jamma</strong> <strong>Magazine</strong><br />

I testi firmati e le fotografie sono dei rispettivi autori. La riproduzione con<br />

qualsiasi mezzo analogico o digitale non è consentita senza il consenso<br />

scritto dell'editore. È possibile la copia per uso esclusivamente personale.<br />

Sono consentite citazioni a titolo di cronaca, critica o recensione, purché<br />

accompagnate dal nome dell'autore e dall'indicazione della fonte.<br />

ELENCO<br />

INSERZIONISTI<br />

pag 1 | FAVOLA<br />

tel. +39 0547 58995<br />

web: www.favolasrl.it<br />

pag 3 | GMATICA<br />

tel. +39 06 894681<br />

mail: info@gmatica.it<br />

pag 6 - 7 | GEWETE<br />

tel. +39 345 2949893<br />

web: www.gewete.it<br />

pag 10 | COMESTEROGROUP<br />

tel. +39. 02 95781111<br />

mail: comestero@comesterogroup.it<br />

pag 11 | ADRIAGAMING<br />

tel. +39 0541 420611<br />

web: www.adriagaming.com<br />

pag 15 | CODERE<br />

tel. 800 977 818<br />

web: www.codere.it<br />

pag 22 | EMPORIO GAMES<br />

tel. +39 039 870835<br />

web: www.emporiogames.it<br />

pag 23 | PLANET WIN 365<br />

tel. +43 01 8906819<br />

web: www.planetwin365.com<br />

pag 25 | EUGENIO BERNARDI<br />

tel. +39 0521 879651<br />

mail: videoberny@tin.it<br />

pag 29 | EUROSTAR<br />

tel. +39 051 945405<br />

mail: info@eurostarsrl.it<br />

pag 35 | VNE<br />

tel. +39 0584 742530<br />

web: vne.it<br />

pag 39 | EMMEGIERRE<br />

tel. +39 0423 715387<br />

mail: emmegierre@emmegierre.com<br />

pag 41 | WIN-TEK<br />

tel. +39 011 6402770<br />

mail: info@win-tek.it<br />

pag 44 | ENADA<br />

tel. +39 0541 744250<br />

mail: s.bodellini@riminifiera.it<br />

60<br />

pag 45 | HBG GAMING<br />

tel. +39 06 845161<br />

mail: info@hbg-gaming.it<br />

pag 47 | VIDEOSTAR<br />

tel. +39 06 2252853<br />

web: www.videostar-gg.eu<br />

pag 50 | CRISTALTEC<br />

tel. +39 06 71356397<br />

web: www.cristaltec.com<br />

pag 51 | VISPI<br />

tel. +39 0471 952296<br />

web: www.vispi.it<br />

pag 55 | ICMA<br />

tel. +39 081 8420440<br />

web: www.icmasrl.it<br />

pag 57 | NAZIONALE ELETTRONICA<br />

tel. +39 0546 46995<br />

mail: inforoma@nazionaleelettronica.it<br />

pag 61 | STYL GAME<br />

tel. +39 04 27595011<br />

web: www.royalstool.it<br />

pag 59 | FIRVENTURE<br />

tel. +39 0131 248049<br />

web: www.firventure.com<br />

pag 64 | MEI GROUP<br />

tel. 610 918 8018<br />

web: www.meigroup.com<br />

pag 65 | SANREMO GAMES<br />

tel. +39 0184 509619<br />

web: www.sanremogames.com<br />

pag 72 | ABSOLUTE GAMING<br />

tel. +39 06 32650475<br />

web: www.globalzitro.com<br />

CRISTALTEC<br />

tel. +39 06 71356397<br />

web: www.cristaltec.com<br />

GAMENET<br />

tel. +39 06 89865695<br />

mail: info@gamenet.it<br />

JAMMA<br />

tel. +39 0761 354602<br />

mail: redazione@jamma.it<br />

Il gioco può creare dipendenza<br />

Vietato ai minori di 18 anni


Il gioco può creare dipendenza – Vietato ai minori di 18 anni


Svezia, inviate a<br />

Bruxelles le nuove<br />

disposizioni<br />

per le lotterie<br />

on line<br />

Per ridurre al minimo<br />

il rischio che il gioco<br />

d'azzardo e le lotterie<br />

comportino dipendenza, il<br />

governo svedese ha provveduto<br />

a notificare le nuove<br />

disposizioni per le lotterie a<br />

distanza. Nello specifico le<br />

disposizioni proposte prevedono<br />

dei requisiti per la presentazione<br />

della valutazione<br />

d'impatto del gioco d'azzardo<br />

in modo che l'organizzatore<br />

della lotteria debba prestare<br />

sin dalla fase iniziale la dovuta<br />

considerazione per l'attività<br />

che intende condurre<br />

così da poter autonomamente<br />

ridurre al minimo eventuali<br />

danni sociali derivanti da tale<br />

attività. Il periodo di stand<br />

still terminerà il 24 giugno<br />

2013, ma potrebbe essere prorogato<br />

se altri Paesi membri<br />

dovessero esprimere le proprie<br />

osservazioni. <br />

[8]<br />

Francia. Un Picasso alla lotteria<br />

È<br />

una lotteria on line benefica e<br />

per 100 euro è possibile vincere<br />

un Picasso, "L'homme au gibus",<br />

disegno cubista del pittore spagnolo<br />

stimato tra gli 800mila e 1 milione di<br />

euro. Tutti possono tentare la fortuna<br />

con l'acquisto di uno o più biglietti<br />

del valore di 100 euro su un sito web<br />

appositamente dedicato. La lotteria è<br />

regolare ed è stata autorizzata da un<br />

decreto del Prefetto. I proventi della<br />

lotteria andranno a finanziare due<br />

progetti dell'Associazione Internazionale<br />

per la Salvaguardia di Tiro<br />

(AIST) e nello specifico la creazione di<br />

un villaggio di tradizione artigianale e<br />

la creazione di un istituto di ricerca a<br />

Beirut. L'ideatore di questa mega riffa<br />

è stato Péri Cochin, conduttore televisivo<br />

e produttore di origine libanese,<br />

la cui madre ha sempre investito nella<br />

conservazione di Tiro, città fenicia inserita<br />

dal 1984 nella lista dei Patrimoni<br />

dell'umanità dell'UNESCO. "Abbiamo<br />

dovuto trovare qualcos'altro oltre alle<br />

classiche cene di beneficenza dove<br />

Cina in fiera. Trionfa il mercato dei videogiochi<br />

politica del governo cinese<br />

nei confronti dell'intratteni- "La<br />

mento sta soffocando il settore".<br />

Così hanno dichiarato alcuni degli<br />

espositori della fiera China Guangzhou<br />

International Game and Amusement<br />

Exhibition. Molti espositori hanno definito<br />

poco chiara la politica del governo<br />

sul settore dell'intrattenimento e in particolare<br />

su redemption e giochi di abilità,<br />

sostenendo come questa incertezza<br />

nei Paesi del sud-est asiatico rimane<br />

solo in Cina. L'evento ha ospitato varie<br />

società operanti nel mercato dell'intrattenimento,<br />

la maggioranza delle<br />

non si sa cosa dire al proprio vicino<br />

di tavolo", ha spiegato Péri Cochin.<br />

L'organizzatore della mostra di arte<br />

e design, Patrick Perrin, ha sostenuto<br />

il progetto. Cinquantamila biglietti<br />

numerati saranno messi in vendita<br />

e soltanto uno permetterà di vincere<br />

"L'Homme au gibus" L'estrazione si<br />

terrà il 18 dicembre e sarà trasmessa<br />

in diretta sul web. <br />

quali provenienti dalla Cina e, principalmente,<br />

localizzate nella provincia<br />

di Guangdong. Il primo giorno della<br />

manifestazione ospitata su tre padiglioni<br />

dell'enorme complesso del China<br />

Import and Export Fair Pazhou a<br />

Guangzhou è stato dedicato all'intrattenimento<br />

pay-to-play. Grande interesse<br />

per i numerosissimi videogiochi. Tra<br />

i grandi nomi presenti: Namco, Universal<br />

Space e Wahlap, Sega. Grande<br />

entusiasmo da parte dei visitatori, per<br />

i quali il videogioco rimane un ingrediente<br />

fondamentale dell'intrattenimento<br />

e del divertimento. <br />

JAMMA MAGAZINE | ESTERO


E S T E R O<br />

In Germania aumenta il numero delle AWP ma scende il fatturato<br />

Secondo le statistiche ufficiali comunicate<br />

dall'Istituto tedesco per<br />

la ricerca economica, sulla base di<br />

uno studio commissionato dal settore<br />

degli apparecchi da intrattenimento, il<br />

mercato tedesco delle AWP conta attualmente<br />

265.000 macchine. Il dato<br />

è in lieve aumento rispetto ai 262.000<br />

apparecchi del 2011 e si registra un<br />

significativo incremento rispetto ai<br />

183.000 apparecchi installati nel 2005<br />

alla vigilia dell'attuale normativa, entrata<br />

in vigore nel 2006. Anche se in<br />

apparenza, almeno dalle statistiche, il<br />

comparto sembra essere in buono stato,<br />

il trattato interstatale mette in crisi<br />

l'intero settore a tal punto che è stato<br />

messo in discussione nei tribunali dalle<br />

associazioni di categoria tedesche.<br />

In attesa dei risultati delle azioni legali,<br />

gli investimenti si sono fermati e<br />

l'industria ha annullato la sua annuale<br />

fiera IMA nel gennaio di quest'anno.<br />

Il comparto delle AWP in Germania<br />

è dominato dal format multigioco con<br />

l'hardware da acquistare o in locazione<br />

e il contenuto da affittare. Uno degli<br />

effetti della normativa del 2006, la<br />

riduzione del costo orario di parteci-<br />

Romania. Istituito l'ente regolatore National Gambling Office<br />

Il National Gambling Office (NGO)<br />

si assumerà la responsabilità di facilitare<br />

il programma di autorizzazione<br />

del gioco on line in Romania. Le<br />

regole per il gioco on line sono state approvate<br />

nel dicembre 2010, ma non erano<br />

ancora entrate in vigore proprio perché<br />

mancava l'agenzia di controllo. Gli<br />

pazione al gioco che in un AWP dalle<br />

22,50 euro è sceso a circa 10,89 euro<br />

l'ora. Altre statistiche emerse dallo<br />

studio mostrano che gli apparecchi da<br />

intrattenimento senza premi ammontano<br />

a 35.600 unità, rispetto ai 36.500<br />

dell'anno precedente – ennesima prova<br />

del declino di questo settore che<br />

nel 2009 contava 39.150 apparecchi.<br />

Anche i video games sono leggermente<br />

calati da 10.200 a 10.000; così come i<br />

touch screen e juke box scesi da 2.600<br />

a 2.500; in calo anche le postazioni In-<br />

operatori in regola con i requisiti previsti<br />

potranno presentare domanda di<br />

licenza alla NGO che, appena sarà operativa,<br />

valuterà le domande pervenute.<br />

Le condizioni previste dalla legislazione<br />

rumena sono onerose ma il sistema è<br />

partito. La Commissione UE aveva respinto<br />

per ben due volte le proposte di<br />

ternet da 21.500 a 21.000 e i flipper da<br />

2.200 a 2.100. Anche gli sports games<br />

sono scesi da 20.000 a 18.500. Secondo<br />

il report, il fatturato per i tre settori<br />

dell'industria tedesca – produzione,<br />

distribuzione e gestione – è stato di<br />

€ 5.55 miliardi nel 2012, registrando<br />

un calo dello 0,4 per cento rispetto al<br />

2011.<br />

I dati mostrano anche che il fatturato<br />

dei costruttori è diminuito del 6,3 per<br />

cento e il fatturato dei distributori del<br />

7,6 per cento. <br />

legge rumene per non conformità con<br />

il diritto comunitario. La legge del 2010<br />

punisce i giocatori che giocano su siti<br />

senza licenza e la creazione della ONG<br />

dovrebbe far rispettare questa disposizione.<br />

Le sanzioni penali per i giocatori<br />

arrivano a prevedere fino a un massimo<br />

di due anni di carcere. <br />

JAMMA MAGAZINE | ESTERO [9]


LE NEWSLOT<br />

VANNO "RICOLLOCATE".<br />

A SVANTAGGIO DI ChI?<br />

di Monica Cuprifi<br />

Ridurre il numero delle slot presenti sul territorio italiano o semplicemente<br />

ripensare alla loro collocazione? È su questo che gli operatori,<br />

faticosamente e confusamente, si stanno interrogando.<br />

[12]<br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO


numero delle<br />

slot presenti negli esercizi<br />

pubblici italiani costituisce<br />

un problema. A<br />

L'eccessivo<br />

pensarlo non sono solo<br />

esponenti della politica, della società<br />

civile e operatori sanitari, ma anche<br />

rappresentanti delle associazioni degli<br />

operatori. A rompere gli indugi è<br />

stato, attraverso una serie di interviste<br />

rilasciate ai media nazionali, Massimo<br />

Passamonti, presidente della federazione<br />

Sistema Gioco Italia. Passamonti, a<br />

nome dei concessionari di gioco e delle<br />

aziende aderenti ad Assotrattenimento<br />

e ad ACMI (costruttori di apparecchi<br />

da gioco), sostiene che "l'offerta di gioco<br />

rappresenta un fattore economico<br />

positivo, basti pensare ai posti di lavoro<br />

(circa 120.000) che vengono garantiti.<br />

Il gioco ha un impatto forte sul territorio.<br />

Necessario intervenire in questa<br />

attività. Si tratta di una vera e propria<br />

industria articolata in 6.000 imprese.<br />

È evidente che l'offerta di gioco ha un<br />

impatto forte sul territorio. La normativa<br />

nazionale vigente non consente ai<br />

Comuni di avere un sufficiente margine<br />

di governo del problema. Come federazione<br />

aderente a Confindustria ce<br />

ne siamo resi conto e abbiamo avviato<br />

una serie di incontri di sensibilizzazione<br />

per far capire come sia necessario<br />

intervenire a livello nazionale in termini<br />

di adeguamento della normativa.<br />

Si tratta di pensare ad uno sviluppo<br />

dell'offerta di gioco diverso da quello<br />

seguito sino ad oggi. Per questo stiamo<br />

proponendo un nuovo piano regolatore<br />

dei giochi". Un piano che prevede<br />

una riduzione e una riorganizzazione<br />

dell'offerta di Newslot, le slot a vincita<br />

limitata. Tradotto in parole povere<br />

vorrebbe dire togliere dal mercato almeno<br />

100.000 macchine sulle 370.000<br />

in funzione. Ma esattamente come, e<br />

soprattutto, da dove? Su questo pare<br />

non ci sia un grande accordo. Passamonti<br />

prova a sbilanciarsi e ipotizza<br />

una revisione al ribasso dei criteri di<br />

contingentamento per l'individuazione<br />

del numero massimo di apparecchi installabili<br />

nei vari punti vendita e in particolar<br />

modo nei pubblici esercizi (tra<br />

cui i bar, ndr). "La tabella dei parametri<br />

– sostiene Passamonti - potrebbe essere<br />

riscritta, tenendo conto degli impatti<br />

sul territorio". Del resto è quanto<br />

prevede l'articolo 7 del decreto legge<br />

Balduzzi tra le "misure di prevenzione<br />

per contrastare la ludopatia". La nor-<br />

Un piano che<br />

prevede una<br />

riduzione e una<br />

riorganizzazione<br />

dell'offerta di<br />

Newslot, le slot a<br />

vincita limitata.<br />

Tradotto in parole<br />

povere vorrebbe<br />

dire togliere dal<br />

mercato almeno<br />

100.000 macchine<br />

sulle 370.000<br />

in funzione. Ma<br />

esattamente<br />

come e<br />

soprattutto da<br />

dove? Su questo<br />

pare non ci sia un<br />

grande accordo.<br />

Passamonti prova<br />

a sbilanciarsi<br />

e ipotizza una<br />

revisione a ribasso<br />

dei criteri di<br />

contingentamento<br />

per<br />

l'individuazione<br />

del numero<br />

massimo di<br />

apparecchi<br />

installabili nei<br />

vari punti<br />

vendita<br />

ma, entrata in vigore a gennaio, affida<br />

all'Agenzia delle dogane e dei monopoli<br />

la pianificazione di "forme di progressiva<br />

ricollocazione dei punti della<br />

rete fisica di raccolta del gioco" che<br />

risultano territorialmente prossimi a<br />

"istituti di istruzione primaria e secondaria,<br />

strutture sanitarie e ospedaliere,<br />

luoghi di culto, centri socio-ricreativi<br />

e sportivi". La disposizione, che è stata<br />

definita "incisiva" dai giudici del Tribunale<br />

Amministrativo Regionale ma<br />

"destinata a trovare attuazione solo in<br />

futuro (poiché la sua operatività è stata<br />

ancorata alle concessioni di raccolta<br />

del gioco bandite successivamente alla<br />

data di entrata in vigore della legge di<br />

conversione del decreto), è comunque<br />

significativa dell'atteggiamento di uno<br />

Stato che ha "prefigurato una strategia<br />

di "ricollocazione" (valevole quindi<br />

anche per gli esercizi già esistenti) degli<br />

apparecchi da gioco rispetto a ben<br />

determinati luoghi direttamente considerati<br />

"sensibili". Il legislatore ha insomma<br />

rilevato l'esigenza - sia pure valutata<br />

con un diverso grado di urgenza<br />

- che tra i locali ove sono installati gli<br />

apparecchi da gioco e determinati luoghi<br />

di aggregazione di fasce vulnerabili<br />

della popolazione debba intercorrere<br />

una distanza minima, idonea ad arginare<br />

"i richiami e le suggestioni consistenti<br />

nell'illusoria possibilità di facile<br />

ed immediato arricchimento", come li<br />

hanno definiti i giudici amministrativi.<br />

E fin qui tutto chiaro. Altrettanto evidente<br />

è che su questa questione della<br />

ricollocazione si potrebbe innescare<br />

l'ennesima guerra intestina, combattuta<br />

tra gestori di apparecchi, concessionari<br />

di rete, titolari di esercizi pubblici,<br />

tabaccai e titolari di punti di gioco (tra<br />

cui le ricevitorie).<br />

Riduzione o riorganizzazione?<br />

Questo è il dilemma<br />

Sulla opportunità di ripensare il modello<br />

Newslot, pare, in definitiva, che non<br />

ci siano molti dubbi. Gli operatori concordano<br />

sulla necessità di ridefinire le<br />

regole anche a costo di modificare, per<br />

l'ennesima volta, il decreto sul contingentamento<br />

degli apparecchi da intrattenimento.<br />

Il problema nasce quando<br />

si tratta di stabilire chi dovrebbe ridimensionare<br />

la propria offerta di gioco.<br />

Il settore, infatti, è rappresentato da diversi<br />

"portatori di interessi" che vanno<br />

dai titolari di sale giochi, gestori, titolari<br />

di bar ed esercizi pubblici, ricevitori<br />

e concessionari di scommesse. Ognuno<br />

di questi, a partire dai concessionari<br />

di rete, "privilegia" un canale di distribuzione<br />

piuttosto che un altro in base<br />

alla sua particolare natura. Lottomatica<br />

e Sisal, per fare un esempio, possono<br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [13]


[14]<br />

Questa vicenda, come già accaduto in<br />

passato, evidenzia in modo chiaro come,<br />

nel comparto dei giochi, risulti difficile<br />

conciliare i diversi interessi rappresentati<br />

da categorie che quotidianamente<br />

interagiscono. Condivisibile l'idea di<br />

Passamonti a patto che questa resti una<br />

sorta di provocazione sulla necessità<br />

di ripensare il sistema di distribuzione<br />

dell'offerta di gioco nella sua totalità<br />

contare su una rete di distribuzione<br />

(tabaccherie, Lotto e ricevitorie) diversa<br />

da quella di Snai (sale scommesse).<br />

Le imprese di gestione, invece, hanno,<br />

tradizionalmente, un rapporto privilegiato<br />

con bar e pubblici esercizi in<br />

genere. Sono circa 101mila le locations<br />

distribuite sull'intero territorio italiano<br />

all'interno delle quali vengono installate<br />

le Newslot. Di queste, il 76,7% sono<br />

esercizi pubblici e commerciali (pari a<br />

80.000), 11.200 sono i punti vendita di<br />

gioco in esclusiva (sale giochi, agenzie<br />

scommesse, sale bingo, esercizi dedicati<br />

a slot o videolotterie), 13.100 i punti<br />

vendita di gioco con attività primaria<br />

diversa dal gioco (tabaccherie e corner<br />

scommesse).<br />

Va precisato che tra i circa 60.000 bar<br />

nei quali vengono installate le slot,<br />

molti sono bar-tabacchi con ricevitoria<br />

Lotto. La tabaccheria-ricevitoria è,<br />

da un punto di vista numerico, la categoria<br />

di location più diffusa in assoluto<br />

con un numero di punti vendita che<br />

si avvicina alle 65.000 unità. Un segmento<br />

di mercato davvero importante<br />

e non solo da un punto di vista numerico.<br />

Nelle tabaccherie il giocatore, o<br />

potenziale tale, entra in contatto con<br />

il gioco "casualmente e, in molti casi, è<br />

l'offerta di gioco che entra in contatto<br />

con il consumatore quotidianamente<br />

(basti pensare al Lotto e al Gratta e<br />

vinci). Le attività che sono in una posizione<br />

dominante sul mercato, quasi il<br />

60% del totale, sono le tabaccherie che<br />

si pregiano del titolo di rivenditore di<br />

generi di monopolio e, in quanto tali,<br />

"privilegiati" a tal punto da arrivare a<br />

mettere in campo qualche migliaia di<br />

micro-casinò nelle tabaccherie italiane,<br />

dove in 9 metri quadrati è possibile tro-<br />

vare tutti i prodotti di gioco, dal Lotto<br />

al Gratta e vinci, al Superenalotto, almeno<br />

due AWP e qualche volta anche<br />

le scommesse sportive, oltre ovviamente<br />

le sigarette. Quando, perciò, Massimo<br />

Passamonti di Sistema Gioco Italia,<br />

già Responsabile Relazioni Esterne Sisal<br />

e presidente di un sindacato delle ricevitorie<br />

e totoricevitorie, auspica una<br />

riorganizzazione dell'offerta sulla base<br />

di una "mappatura" dei punti vendita<br />

senza entrare nel dettaglio del piano,<br />

scattano le rivendicazioni di chi ritiene<br />

di essere più qualificato di altri nell'offerta<br />

di servizi di gioco. Lo rivendica la<br />

Fipe, la federazione dei pubblici esercizi,<br />

portatrice degli interessi di migliaia<br />

di bar che mette subito in chiaro la sua<br />

contrarietà rispetto ad una rimodulazione<br />

dell'offerta e della distribuzione<br />

dei giochi "riducendo il numero di slot<br />

e videolottery presenti nei pubblici<br />

esercizi per concentrarli nelle sale giochi".<br />

Per Sapar, associazione dei gestori, non<br />

si capisce invece perché si debba necessariamente<br />

pensare ad una riduzione<br />

del numero delle slot e non, magari,<br />

dell'offerta di altri giochi, compresa<br />

quella illegale e non autorizzata. Ancora<br />

più espliciti i ricevitori-tabaccai<br />

aderenti alla Federazione Italiana Tabaccai.<br />

"Tra i fattori determinanti la dipendenza<br />

dal gioco, il ruolo delle Newslot,<br />

presenti in larga scala nella rete<br />

delle tabaccherie-ricevitorie, è pressoché<br />

nullo" fanno sapere. "Il perché<br />

è presto detto: il tabaccaio-ricevitore<br />

è un operatore professionale del gioco<br />

che lo esercita in virtù della licenza di<br />

polizia prevista dall'articolo 88 TULPS<br />

(il cui rilascio presuppone l'irreprensibilità<br />

del suo titolare); le macchine che<br />

installa sono vigilate e sicuramente in<br />

rete; per il sol fatto di avere la "T" esposta<br />

è soggetto a continui controlli impensabili<br />

in altre tipologie di esercizi".<br />

Come a dire che qui le slot non si toccano.<br />

Il "privilegio", a cui si faceva riferimento<br />

prima, torna a giocare un ruolo<br />

importante. A poco vale che quella<br />

licenza articolo 88 TULPS la possano<br />

vantare, in realtà, solo alcune tabaccherie,<br />

e più precisamente quelle che<br />

sono corner sportivo ed ippico. Nessun<br />

riscontro, invece, circa il fatto che gli<br />

apparecchi installati in queste location<br />

siano meno "pericolosi" (in quanto a<br />

dipendenza) di quelli installati nei bar.<br />

As.tro, associazione degli operatori del<br />

gioco (tra cui molti gestori) propone,<br />

invece, di tornare al "vecchio contingentamento,<br />

che non consentiva la<br />

trasformazione dei bar superiori a 100<br />

metri quadrati in sale giochi di fatto,<br />

con otto slot, ma soprattutto – poi – rivisitare<br />

proprio i criteri di allestimento<br />

delle sale dedicate, la cui insorgenza<br />

(massiccia e non sempre ordinata) ha<br />

coinciso con l'esplosione del fenomeno<br />

gioco eccessivo nelle città". Ma questo<br />

potrebbe voler dire, anche, tornare<br />

a quando le tabaccherie "pure" non<br />

potevano installare le slot e a quando<br />

non potevano permettersi un numero<br />

di apparecchi addirittura superiore a<br />

quello consentito nei bar (grazie alla<br />

normativa introdotta nel 2011).<br />

A carte scoperte<br />

Questa vicenda, come già accaduto<br />

in passato, evidenzia in modo chiaro<br />

come, nel comparto dei giochi, risulti<br />

difficile conciliare i diversi interessi<br />

rappresentati da categorie che quotidianamente<br />

interagiscono.<br />

Condivisibile l'idea di Passamonti a<br />

patto che questa resti una sorta di provocazione<br />

sulla necessità di ripensare il<br />

sistema di distribuzione dell'offerta di<br />

gioco nella sua totalità. Assolutamente<br />

incomprensibile, invece, l'ipotesi che<br />

questa operazione possa essere portata<br />

avanti senza un adeguato confronto tra<br />

tutte le parti coinvolte.<br />

In questa situazione, è bene ricordarlo,<br />

non esistono i buoni o i cattivi, così<br />

come non esistono giochi più o meno<br />

pericolosi. Ma soprattutto non esistono<br />

privilegi per una categoria piuttosto che<br />

un'altra alla luce di una trasformazione<br />

del mercato e dei ruoli che nell'ultimo<br />

decennio ha interessato tutti, indistintamente.<br />

<br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO


SALE GIOChI:<br />

AL CONDOMINIO PIù<br />

POTERI DEL SINDACO<br />

di Monica Cuprifi<br />

Tempi duri per le sale<br />

giochi. La crescente<br />

insofferenza nei confronti<br />

di slot e VLT sta<br />

sfociando in una vera<br />

e propria fobia e, pur<br />

di impedire le nuove<br />

aperture, si ricorre ad<br />

ogni mezzo disponibile.<br />

Compreso il regolamentocondominiale.<br />

Il condominio può quello che viene<br />

impedito al sindaco. È quanto<br />

devono aver pensato alcuni<br />

cittadini di Milano che qualche<br />

settimana fa hanno raccolto firme<br />

ed hanno presentato un esposto in<br />

Questura allegando il regolamento del<br />

condominio che vieta espressamente<br />

l'apertura di "ritrovi". Per interpretazione<br />

diffusa, nel concetto di "ritrovi",<br />

sostengono, vi rientrano anche le sale<br />

giochi e le sale per scommesse. Quindi,<br />

partendo dal presupposto che il regolamento<br />

condominiale è inviolabile e inderogabile,<br />

se è già previsto un divieto<br />

relativo alle sale scommesse, questo va<br />

rispettato anche nel caso di previsioni<br />

di aperture di sale giochi. I promotori<br />

dell'iniziativa hanno mutuato l'iniziativa<br />

di alcuni concittadini che qualche<br />

[16]<br />

tempo fa, in qualità di condomini, si erano opposti all'apertura di una sala scommesse<br />

e slot appellandosi ad una voce del regolamento condominiale che vietava<br />

l'apertura di attività che potessero arrecare disturbo al quieto vivere e comunque<br />

contrarie al decoro e alla buona moralità. Il Tribunale ha dato ragione al condominio,<br />

nonostante le proteste della società di scommesse, affermando che "il gioco<br />

d'azzardo non appare equiparabile ad una qualunque altra attività economica,<br />

considerato il disvalore con cui è considerata dallo stesso ordinamento giuridico",<br />

e anche che "la natura contrattuale del regolamento condominiale rende legittime<br />

le limitazioni ai poteri alle facoltà spettante ai condomini sulle proprietà private<br />

in esso consentite". In precedenza la Corte di Cassazione, con sentenza del 18 settembre<br />

2009 n° 20237, si era espressa su un caso analogo precisando che: "il regolamento<br />

condominiale può contenere delle clausole limitatrici delle facoltà d'uso<br />

delle porzioni di piano di proprietà esclusiva. Tali clausole sono legittime anche<br />

nel caso in cui sia stato adottato il criterio misto, ossia qualora tali limitazioni sia-<br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO


no state indicate sia attraverso l'elencazione<br />

espressa degli usi non consentiti,<br />

sia facendo riferimento ai pregiudizi<br />

che un uso (non consentito) potrebbe<br />

comportare". Nel caso di specie la Cassazione<br />

precisa che "è vietato destinare<br />

i locali dell'edificio a uso albergo, pensione,<br />

sale di società per trattenimento<br />

e gioco (...) di attività rumorose o<br />

comunque pericolose" e afferma che,<br />

"poiché nel regolamento del condominio<br />

(...) sono stati utilizzati entrambi i<br />

criteri di individuazione delle attività<br />

vietate (cioè quello della loro espressa<br />

elencazione, nonché quello del riferimento<br />

ai pregiudizi che si ha intenzione<br />

di evitare), deve ritenersi, da un lato,<br />

che l'elenco delle attività vietate non sia<br />

tassativo, e che il divieto si estenda anche<br />

a tutte le destinazioni non espressamente<br />

menzionate, che siano comunque<br />

idonee a provocare i pregiudizi che<br />

si intendono evitare e, dall'altro, che<br />

tutte le attività specificamente indicate<br />

siano di per sé vietate, senza necessità<br />

di verificare in concreto l'idoneità a<br />

recare i pregiudizi suddetti". Quindi "i<br />

divieti e le limitazioni possono essere<br />

formulati nel regolamento sia mediante<br />

l'elencazione delle attività vietate sia<br />

mediante riferimento ai pregiudizi che<br />

si ha intenzione di evitare (in questo<br />

secondo caso, naturalmente, al fine<br />

suddetto, è necessario accertare la idoneità<br />

in concreto della destinazione<br />

contestata a produrre gli inconvenienti<br />

che si vogliono evitare)" (Cass., n. 1560<br />

del 1995; Cass., n. 9564 del 1997; Cass.,<br />

n. 11126 del 1994). Sulla base di questi<br />

precedenti i cittadini di Milano, decisi a<br />

dichiarare guerra alle sale giochi, ritengono<br />

che il regolamento condominiale<br />

possa superare l'impossibilità di negare<br />

l'autorizzazione da parte del sindaco. È<br />

noto, infatti, che sui poteri del sindaco<br />

si è già espresso il Tar di Milano, con la<br />

sentenza n. 998/2012 del 12 luglio, nella<br />

quale i giudici precisano che "i Comuni<br />

non possono limitare l'apertura di<br />

sale giochi, in quanto manca una norma<br />

di rango primario che lo consenta<br />

espressamente: affinché una Pubblica<br />

Amministrazione sia legittimata ad<br />

esercitare il proprio potere è necessario<br />

che sussista a monte una puntuale norma<br />

di rango primario che indichi quali<br />

poteri sono ad essa attribuiti e secondo<br />

quali modalità essi vanno esercitati, nel<br />

rispetto del noto principio di legalità".<br />

A fronte di tale assunto, i giudici spe-<br />

cificano quanto segue: "Quantunque in<br />

tema di regolamentazione dell'attività<br />

delle sale da gioco, la giurisprudenza<br />

costituzionale abbia valorizzato la possibile,<br />

concorrente tutela dei soggetti<br />

ritenuti maggiormente vulnerabili, o<br />

per la giovane età o perché bisognosi<br />

di cure di tipo sanitario o socio assistenziale<br />

e ciò per "prevenire forme di<br />

gioco cosiddetto compulsivo" – citando<br />

la sentenza n. 300/2011, della Corte<br />

Costituzionale – appare dubbia la sussistenza<br />

della competenza delle Amministrazioni<br />

comunali ad adottare…<br />

appositi regolamenti recanti previsioni<br />

di carattere limitativo all'insediamento<br />

delle viste attività, in difetto di una<br />

puntuale base normativa". In mancan-<br />

za di altri "strumenti" che si rivelino<br />

adeguati allo scopo di arginare le nuove<br />

aperture, l'idea suggerita anche dall'A-<br />

NACI (Associazione Nazionale Amministratori<br />

Condominiali e Immobiliari)<br />

è proprio quella di inserire una apposita<br />

clausola all'interno del regolamento<br />

condominiale che vieti espressamente<br />

l'utilizzo di parti comuni/private per lo<br />

svolgimento di determinate attività ludiche.<br />

La maggioranza dei regolamenti<br />

condominiali però è piuttosto datata e<br />

generalmente nei regolamenti si è soliti<br />

trovare alcuni divieti generici rivolti a<br />

ristoranti, locali notturni o studi medici.<br />

Per i condomini di nuova costruzione,<br />

invece, è molto più facile prevedere<br />

una clausola che vieta le sale giochi. <br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [17]


L'ITALIA<br />

PRIMA IN EUROPA<br />

PER RICAVI DA GIOCO LEGALE<br />

di Monica Cuprifi<br />

L'Italia è il Paese europeo che vanta il più alto fatturato derivante da<br />

aziende che offrono servizi per il gioco autorizzato. È quanto emerge<br />

da un raffronto tra i dati ufficiali forniti dai Paesi membri relativamente<br />

al Gross Gaming Revenue, il totale dei ricavi delle imprese a cui si<br />

sottrae l'importo totale delle vincite.<br />

Nel 2012 l'Italia ha registrato<br />

un ricavo lordo<br />

complessivo delle attività<br />

di gioco legale<br />

di oltre 18,7 miliardi<br />

di euro, il più alto tra tutti i 27 Paesi<br />

[18]<br />

GGR degli Stati Membri (2012) (€mld)<br />

membri dell'Unione europea. Un primato<br />

che, per qualcuno, suona come<br />

una nota di demerito e la conseguenza<br />

di dissennate politiche di incentivazione<br />

del mercato del gioco. Da una attenta,<br />

e meno emotiva, analisi dei dati si<br />

evidenzia al contrario che il nostro Paese<br />

è riuscito, al contrario di altri, nella<br />

difficile impresa di emersione del mercato<br />

irregolare. Stilando la classifica dei<br />

Paesi europei per fatturato delle attività<br />

di gioco emerge che ai primi cinque<br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO


posti si piazzano rispettivamente Italia,<br />

Gran Bretagna, Germania, Francia<br />

e Spagna, ovvero quelle stesse nazioni<br />

che hanno maggiormente lavorato<br />

sulla regolamentazione delle attività di<br />

gioco. Agli ultimi posti della classifica<br />

troviamo, invece, tutti i Paesi dell'Est,<br />

di cui è nota la propensione per il gioco<br />

d'azzardo, le moltissime aziende che<br />

operano nella produzione di software e<br />

servizi per il gioco on line e l'esistenza<br />

di un vasto mercato illegale. Fa eccezione<br />

la Repubblica Ceca che si piazza<br />

all'undicesimo posto subito dietro alla<br />

Finlandia, unica nazione che, al momento,<br />

risulta aver legalizzato gli apparecchi<br />

da intrattenimento a vincita.<br />

Da evidenziare l'ottava posizione della<br />

Grecia dove, a breve, è prevista l'introduzione<br />

di almeno 35.000 terminali da<br />

gioco tipo videolotteria.<br />

Gioco e Prodotto Interno Lordo<br />

Il mercato del gioco legale incide per<br />

l'1,2% sul Prodotto Interno Lordo, lo<br />

0,2% in più rispetto alla media europea.<br />

GGR percentuale del PIL (2012)<br />

Malta 1,9%<br />

Slovacchia 1,5%<br />

Slovenia 1,4%<br />

Cipro 1,2%<br />

Italia 1,2%<br />

Irlanda 1,0%<br />

Grecia 0,9%<br />

Rep. Ceca 0,9%<br />

Spagna 0,9%<br />

Lettonia 0,8%<br />

Portogallo 0,8%<br />

Finlandia 0,8%<br />

UK 0,7%<br />

Bulgaria 0,7%<br />

Romania 0,7%<br />

Svezia 0,6%<br />

Ungheria 0,6%<br />

Estonia 0,6%<br />

Francia 0,5%<br />

Danimarca 0,5%<br />

Austria 0,4%<br />

Germania 0,4%<br />

Olanda 0,4%<br />

Lussemburgo 0,3%<br />

Lituania 0,3%<br />

Belgio 0,2%<br />

Polonia 0,2%<br />

È quanto emerge da un confronto sul<br />

rapporto tra ricavo lordo del gaming e<br />

prodotto interno lordo nei diversi Paesi<br />

membri. In cima alla classifica c'è Malta<br />

con un rapporto dell'1,9%, all'ultimo<br />

posto la Polonia con lo 0,2%. È di 203<br />

euro il Gross Gaming Revenue medio<br />

pro capite per ogni cittadino europeo<br />

maggiorenne. L'Italia supera ampiamente<br />

questo valore con una media pro<br />

capite di 369 euro. L'Irlanda si piazza<br />

al primo posto di questa classifica con<br />

una cifra pari a 448 euro.<br />

Italia: quale futuro?<br />

Il 2013 non sarà l'anno migliore per il<br />

mercato dei giochi. Questo prevede il<br />

Ministero delle Finanze che, nel Documento<br />

di Economia e Finanza presentato<br />

da Mario Monti e dal ministro<br />

delle Finanze Vittorio Grilli e approvato<br />

nei giorni scorsi dal Consiglio dei<br />

Ministri, ha quantificato il calo delle<br />

entrate erariali ascrivibili al settore del<br />

gioco pubblico. Per il Mef sarà di almeno<br />

1.678 milioni di euro la differenza<br />

tra quanto potrà essere contabilizzato<br />

nel bilancio delle entrate 2013 derivanti<br />

da Lotto, scommesse, lotterie e<br />

apparecchi da intrattenimento rispetto<br />

allo scorso anno e ben 2.141 milioni in<br />

meno rispetto al 2011. Nel Documento<br />

si prevedono 5,9 miliardi di euro di entrate<br />

nel 2013 contro i 7,6 miliardi assicurati<br />

nel 2012 a fronte di una raccolta<br />

di giocate di oltre 70 miliardi di euro<br />

(di cui, come abbiamo visto, circa 18 di<br />

spesa effettiva). La variazione negativa<br />

rilevata nella categoria Lotto e lotterie<br />

– si legge nel Documento di Economia<br />

e Finanza relativo al 2013 – è di 665 milioni<br />

di euro nel 2012 a causa dei minori<br />

proventi relativi a giochi del Lotto e del<br />

Superenalotto, giochi che da soli hanno<br />

registrato una flessione in termini erariali<br />

pari a 2.706 milioni di euro non<br />

compensati dai maggiori introiti derivanti,<br />

ad esempio, dal comparto degli<br />

apparecchi da intrattenimento. Il calo<br />

del fatturato incide inevitabilmente anche<br />

sul sistema delle imprese. Nell'ultimo<br />

trimestre, in controtendenza rispetto<br />

allo scorso anno, hanno chiuso i<br />

battenti ben 108 imprese del comparto<br />

dei giochi pubblici. Solo 45, invece, le<br />

nuove aperture. Secondo i dati raccolti<br />

ed elaborati da InfoCamere, la società<br />

di informatica delle Camere di Commercio<br />

italiane, le imprese di gioco e<br />

scommesse registrate sono 3.995, 3.720<br />

quelle al momento attive. Nel corso del<br />

GGR per adulto (2012) (€)<br />

Irlanda 448<br />

Italia 369<br />

Malta 362<br />

Lussemburgo 342<br />

Cipro 341<br />

Svezia 327<br />

Finlandia 326<br />

UK 276<br />

Danimarca 275<br />

Slovenia 272<br />

Spagna 270<br />

Slovacchia 218<br />

Francia 203<br />

Grecia 197<br />

Austria 180<br />

Rep. Ceca 152<br />

Portogallo 152<br />

Germania 150<br />

Olanda 139<br />

Belgio 101<br />

Estonia 85<br />

Lettonia 82<br />

Ungheria 70<br />

Bulgaria 45<br />

Romania 42<br />

Lituania 25<br />

Polonia 20<br />

primo trimestre dell'anno ci sono state<br />

45 nuove registrazioni a fronte di 108<br />

cessazioni.<br />

Le aspettative della Grecia<br />

A un mercato come quello italiano<br />

che potremmo definire "maturo", fa<br />

da contraltare un mercato emergente<br />

e su cui l'industria internazionale nutre<br />

forti aspettative. Stiamo parlando<br />

della Grecia dove, secondo le prime<br />

previsioni, il Gross Gaming Revenue<br />

dovrebbe raggiungere da circa 1,66 miliardi<br />

di euro quest'anno, e più di 3,15<br />

miliardi di euro entro il 2022. Secondo<br />

gli esperti, nonostante la grave crisi<br />

economica, entro il prossimo decennio,<br />

il mercato del gambling crescerà in<br />

media del 5,5%. Questo sviluppo è da<br />

attribuire all'introduzione sul mercato<br />

dei terminali da videolotteria sul modello<br />

italiano che, da soli, potrebbero<br />

garantire, entro il 2022 un reddito lordo<br />

di oltre 1,27 miliardi di euro. O almeno<br />

questo sostengono gli esperti. <br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [19]


TICkET<br />

REDEMPTION:<br />

IL GIOCO VALE LA<br />

CANDELA?<br />

di Cristina Doganini<br />

Maggior sicurezza, maggior controllo sui<br />

minori, contrasto dell'illegalità e reperimento<br />

di entrate erariali aggiuntive sono<br />

stati tra i motivi cardine che hanno portato<br />

all'inserimento tra gli apparecchi da<br />

puro intrattenimento delle redemption e di tutti gli apparecchi<br />

a premi che fino allo scorso gennaio erano esclusi.<br />

Si tratta di circa 3.000 apparecchi, rientranti nella categoria<br />

dei veicoli di manifestazione a premio, installate sul territorio<br />

italiano che non erogano vincite in denaro ma ticket che<br />

non possono essere convertiti in moneta sonante, solo in<br />

premi di modesto valore. Apparecchi che coinvolgono mentalmente<br />

e fisicamente il giocatore regalando un piacevole<br />

intrattenimento e divertimento come flipper, kiddie riders,<br />

tiri al bersaglio, ruspe, ecc. Lo stesso nome redemption,<br />

dal verbo "to redom" dare indietro, descrive le funzionalità<br />

di questi giochi che al termine della partita rilasciano<br />

uno scontrino sul quale è indicato il punteggio ottenuto<br />

nella partita; punteggi cumulabili che possono portare alla<br />

vincita di diversi premi. Ora l'inserimento della norma, ricordiamo<br />

presentata dall'onorevole Alberto Giorgetti che<br />

più volte aveva auspicato una maggiore regolamentazione<br />

e legalizzazione degli apparecchi senza vincita in denaro,<br />

aggiunge all'interno della Legge di Stabilità 2013 due tipologie<br />

di apparecchi e congegni per il gioco lecito tra quelli<br />

di cui al comma 7 dell'articolo 110, e precisamente previste<br />

alle lettere c-bis) e c-ter) relative agli "apparecchi meccanici<br />

ed elettromeccanici attivabili con moneta gettone ovvero<br />

con altri strumenti elettronici di pagamento e che possono<br />

distribuire tagliandi direttamente dopo la conclusione<br />

[20]<br />

della partita" e agli "apparecchi per i quali l'accesso al gioco<br />

è regolato senza introduzione di denaro ma con utilizzo a<br />

tempo o a scopo". Spetta ora al Ministero dell'Economia e<br />

delle Finanze definire apposite regole tecniche, sia per la<br />

produzione di tutte le tipologie di apparecchi senza vincita<br />

in denaro, sia per la determinazione della base imponibile<br />

forfettaria dell'imposta sugli intrattenimenti. La norma, in<br />

particolare, prevede la regolarizzazione delle redemption<br />

utilizzate nel corso del 2012 in seguito al pagamento di una<br />

somma di 500 euro una tantum, ovvero di 400 euro nel caso<br />

di comprovato utilizzo stagionale, oltre al pagamento dell'I-<br />

SI. Secondo il legislatore, il versamento del tributo dovrebbe<br />

consentire la regolarizzazione della posizione fiscale rispetto<br />

agli anni arretrati; l'emendamento approvato prevede,<br />

inoltre, una riorganizzazione generale della tassazione applicata<br />

sulle macchinette. L'aumento della pressione fiscale<br />

su questo tipo di apparecchi non è però ben visto dagli<br />

operatori del settore spaventati dalla possibilità di vedersi<br />

applicare una tassa di 500 euro su apparecchi a bassa redditività<br />

dedicati fondamentalmente all'intrattenimento per<br />

famiglie e bambini, in un momento come questo economicamente<br />

tutt'altro che felice.<br />

Il decreto attuativo<br />

Il timore, paventato da molti, è che il processo di attuazione<br />

possa richiedere ancora troppo tempo. C'è da dire che la<br />

bozza del decreto attuativo volto a definire gli aspetti per<br />

l'applicazione del versamento per la regolarizzazione prevista<br />

nonché per il pagamento di quanto dovuto a titolo di imposta<br />

sugli intrattenimenti è già pronta. Sta ora al ministro<br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO


Le recenti modifiche apportate dal legislatore in merito alla regolarizzazione<br />

e legalizzazione delle redemption non manca di sollevare<br />

dubbi circa la loro interpretazione e applicazione. Per gli operatori il<br />

mercato va sostenuto e agevolato attraverso procedure più snelle e<br />

tasse meno pesanti.<br />

Vittorio Grilli approvarla e trasmetterla alle Commissioni<br />

parlamentari competenti che dovranno esaminarla. Nella<br />

bozza si stabiliscono le direttive che gli operatori dovranno<br />

attuare per conformarsi alle nuove disposizioni. Innanzitutto<br />

i proprietari o possessori degli apparecchi comma7<br />

c-bis) e c-ter) dovranno procedere a dichiararli: entro 30<br />

giorni dalla pubblicazione del decreto per gli apparecchi<br />

acquistati entro dicembre 2012 e utilizzati come vincolo di<br />

manifestazione a premio; dal 60imo giorno per gli apparecchi<br />

acquistati successivamente e per quelli non idonei ad essere<br />

utilizzati come vincolo di manifestazione a premio anche<br />

se acquistati antecedentemente. Il titolo autorizzatorio<br />

sarà rilasciato, anche qui, dietro versamento di 5 euro. Per<br />

la regolarizzazione degli apparecchi utilizzati nel 2012 andrà<br />

versata una somma una tantum di 500 euro, ovvero 400<br />

nel caso di comprovato utilizzo stagionale (massimo 6 mesi<br />

di operatività). Questi importi sono riferiti ad ogni singola<br />

manifestazione a premio, per la quale sono stati utilizzati<br />

uno o più apparecchi della specie. Oltre al pagamento per<br />

la regolarizzazione degli apparecchi è dovuto il pagamento<br />

dell'imposta sugli intrattenimenti relativa all'anno 2012. Il<br />

decreto reca, quindi, le basi imponibili ISI per l'anno 2013<br />

anche se i Monopoli hanno già provveduto, con un comunicato<br />

del 15 marzo, ad estendere per questo anno gli imponibili<br />

forfettari in vigore in precedenza.<br />

La voce degli operatori: ticket redemption solo<br />

nelle sale dedicate<br />

Maggiori garanzie e tutele del comparto sono ciò di cui<br />

hanno bisogno le aziende del settore dell'Automatico che da<br />

oltre sette anni attendevano un intervento legislativo a modifica<br />

delle caratteristiche di produzione e omologa degli<br />

apparecchi da puro intrattenimento. Le procedure di omologa<br />

per i videogiochi e gli altri apparecchi di cui al comma<br />

7 dell'articolo 110 del TULPS sono ancora uno scoglio<br />

troppo alto da superare. Costano troppo in termini di impegno<br />

burocratico ed economico, occorre troppo tempo per<br />

ottenere il nulla osta della Amministrazione che, quando<br />

arriva, è l'autorizzazione a distribuire un gioco già vecchio<br />

per il mercato. Omologare i redemption significa decretarne<br />

la morte. Durante il tavolo tecnico Sapar che si è tenuto<br />

a marzo, i soci hanno affrontato le diverse questioni relative<br />

al settore degli apparecchi da intrattenimento senza vincita<br />

in denaro, anche alla luce della nuova legge di Stabilità. Per<br />

gli operatori le redemption non possono essere omologate,<br />

vanno tenute fuori dai bar e va limitata l'installazione presso<br />

le sale giochi e centri commerciali. In sostanza in location<br />

dove l'esercente è professionale, risponde direttamente<br />

della gestione ed è più frequente il controllo. Il mercato ancora<br />

non è pronto per l'installazione nei bar, nei ristoranti o<br />

nei circoli, dove sono più adatti prodotti più al passo con i<br />

tempi. Per quanto riguarda l'omologa, le ticket redemption,<br />

essendo apparecchi elettromeccanici, non hanno necessità<br />

di verifiche specifiche, si rischia solo di rallentare il loro<br />

ingresso nel mercato. In luogo dell'omologa si possono<br />

adottare sistemi alternativi di garanzie e autocertificazione.<br />

Tra quelli proposti: l'iscrizione all'elenco degli operatori, la<br />

responsabilizzazione del gestore e del produttore o al massimo<br />

la semplificazione della procedura dell'omologa con<br />

tempi e costi definiti. <br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [21]


[22]


JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [23]


SOFFRONO<br />

LE IMPRESE DI GIOCO<br />

di Monica Cuprifi<br />

Il malessere delle imprese si palesa in modo inconfutabile attraverso<br />

un numero: -31.351. Si tratta del saldo diffuso da Movimprese tra<br />

aziende nuove e aziende che, invece, hanno chiuso i battenti tra gennaio<br />

e marzo 2013. Il settore dei giochi non fa eccezione.<br />

Un dato addirittura peggiore<br />

rispetto a quello<br />

del cosiddetto annus<br />

horribilis della crisi,<br />

quel 2009 quando, negli<br />

stessi mesi, il saldo negativo si fermò<br />

intorno alle 30mila unità. Una crisi<br />

quella delle imprese che colpisce anche<br />

il settore dei giochi e delle scommesse.<br />

I giornali parlano molto spesso dell'elevato<br />

numero di sale giochi che avviano<br />

la loro attività tanto nelle città<br />

quanto nei piccoli centri, ma la realtà<br />

che possiamo leggere attraverso i numeri<br />

sembra essere un po' diversa. Nel<br />

primo trimestre del 2013 le imprese<br />

del settore dei giochi che hanno chiuso<br />

i battenti sono ben 108, contro le 45<br />

nuove aperte. Se a soffrire per la crisi<br />

sono per lo più costruzioni e manifatture,<br />

non si può certo dire che Lotto,<br />

scommesse e Newslot vivano il loro periodo<br />

migliore. Nel commentare i dati<br />

del primo trimestre dell'anno va ricordato<br />

che, statisticamente, questo periodo<br />

presenta con una certa regolarità<br />

saldi negativi. Ciò per via del concentrarsi<br />

a fine anno di un numero elevato<br />

di cessazioni di attività, il cui riflesso<br />

si registra negli archivi camerali nelle<br />

prime settimane del nuovo anno.<br />

Detto ciò – e ribadito che il saldo del<br />

primo trimestre del 2013 è il più negativo<br />

dell'ultimo decennio – il bilancio<br />

[24]<br />

gennaio-marzo ha risentito di performance<br />

particolarmente negative sia dal<br />

lato delle iscrizioni di nuove imprese<br />

(118.618, solo nel primo trimestre<br />

del 2009 si fece peggio, con 118.407<br />

aperture), sia dal lato delle cessazioni:<br />

le 149.969 del primo trimestre di<br />

quest'anno, infatti, sono il terzo peggior<br />

risultato del decennio (dopo quelli<br />

del 2007 e del 2008).<br />

Quante sono le imprese di gioco<br />

in Italia<br />

Secondo i dati raccolti ed elaborati da<br />

InfoCamere, la società di informatica<br />

delle Camere di Commercio italiane,<br />

le imprese di gioco e scommesse registrate<br />

sono 3.995, 3.720 quelle al momento<br />

attive. Nel corso del primo trimestre<br />

dell'anno ci sono state 45 nuove<br />

registrazioni a fronte di 108 cessazioni.<br />

Sono invece 176 le variazioni registrate.<br />

Per variazione si intende ogni modifica<br />

della consistenza della ditta che non<br />

determina una cessazione della stessa.<br />

Da un ulteriore approfondimento delle<br />

caratteristiche delle imprese del comparto<br />

dei giochi pubblici emerge che<br />

solo 1.546 di quelle registrate sono società<br />

di capitale, 683 le società di persone.<br />

Ben 1.726, invece, gli imprenditori<br />

che scelgono di continuare ad operare<br />

sul mercato come ditta individuale.<br />

Va evidenziato che quasi tutti, ovvero<br />

1.716, danno vita ad imprese che risultano<br />

attive mentre sono 75 le aziende<br />

che hanno cessato la loro attività nel<br />

corso dell'ultimo trimestre.<br />

Bilancio meno pesante per le società<br />

di capitali. A fronte di 1.359 aziende in<br />

attività sono 19 le chiusure e 7 le nuove<br />

registrazioni. È di 73 unità lo scarto tra<br />

le società di persone registrate e quelle<br />

attive e 14 le cessazioni nei primi 90<br />

giorni dell'anno. <br />

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JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [25]


VERSO IL GIOCO<br />

D'AZZARDO<br />

ON LINE SICURO<br />

E REGOLAMENTATO:<br />

UTOPIA O REALTÀ?<br />

di Giovanna Galli<br />

Non è un'utopia pensare ad un mercato del gioco d'azzardo on line sicuro<br />

e regolamentato, in Europa la Commissione si è già attivata per<br />

fornire nel più breve tempo possibile le risposte alle varie questioni<br />

che si pongono su questo tema.<br />

Il vice direttore dell'unità on line<br />

e servizi postali della Direzione<br />

generale Mercato interno della<br />

Commissione europea, Harrie<br />

Temmink, intervenendo alla<br />

conferenza di Bruxelles dal titolo "Verso<br />

il gioco d'azzardo on line sicuro e<br />

regolamentato: utopia o realtà?" organizzato<br />

dal Comitato economico e sociale<br />

europeo (CESE) ha affermato: "La<br />

Commissione si sta già muovendo per<br />

creare un quadro europeo globale per<br />

il gioco d'azzardo on line e una prima<br />

risposta in tal senso ci è stata fornita<br />

con la comunicazione, nonché documento<br />

di lavoro, adottata il 23 ottobre<br />

2012. Attualmente – ha continuato<br />

Temmink - il gioco d'azzardo on line è<br />

un mercato in rapido sviluppo ed è una<br />

delle attività di servizi che registrano<br />

la maggiore espansione nell'UE, con<br />

tassi annuali di crescita di quasi il 15%<br />

ed entrate stimate di circa 13 miliardi<br />

di dollari entro il 2015. Sono circa 7<br />

milioni i consumatori che partecipano<br />

a uno o più tipi di giochi on line. Tut-<br />

[26]<br />

Nella foto: Harrie Temmink<br />

tavia esistono anche migliaia di siti di<br />

gioco non regolamentati, spesso situati<br />

al di fuori dell'UE, ai quali i consumatori<br />

si rivolgono e che presentano, oltre<br />

ai mancati introiti per gli Stati, notevoli<br />

rischi quali frodi e riciclaggio di<br />

denaro. L'aumento costante della domanda<br />

di servizi di gioco a distanza –<br />

ha commentato il vicedirettore - pone<br />

varie sfide in termini di attuazione<br />

adeguata degli obiettivi di ordine pubblico<br />

a livello nazionale, comunitario e<br />

internazionale. Attualmente – ha proseguito<br />

- nell'UE il mercato del gioco<br />

a distanza si presenta frammentato in<br />

quanto è caratterizzato da normative<br />

nazionali diverse. Gli Stati membri,<br />

nonostante siano tenuti a conformarsi<br />

alle norme dell'UE, possono restringere<br />

o limitare l'offerta di tutti o di<br />

determinati tipi di giochi on line sulla<br />

base di obiettivi di pubblico interesse.<br />

Purtroppo, la mancata chiarezza<br />

giuridica in questo settore ha portato,<br />

oltre a vari reclami, all'apertura di<br />

numerose procedure di infrazione e di<br />

cause di fronte alla Corte di giustizia<br />

dell'Unione europea. Ed è in questo<br />

contesto che è giunta la richiesta unanime<br />

di un'azione a livello europeo. La<br />

Commissione non ha proposto una<br />

normativa europea sui giochi d'az-<br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO


zardo on line ma per offrire una maggiore<br />

protezione dei consumatori ha<br />

presentato una serie di iniziative che<br />

coinvolgono cinque aree d'intervento<br />

prioritarie sulle quali tutti dobbiamo<br />

lavorare che sono: conformità dei<br />

quadri regolamentari nazionali con il<br />

diritto comunitario; maggiore cooperazione<br />

amministrativa ed esecuzione<br />

efficiente; protezione dei consumatori<br />

e dei cittadini, dei minori e dei gruppi<br />

vulnerabili; prevenzione delle frodi<br />

e azioni di contrasto al riciclaggio<br />

di denaro; salvaguardia dell'integrità<br />

dello sport e interventi di prevenzione<br />

contro il fenomeno delle partite truccate.<br />

Per quel che concerne la conformità<br />

delle normative nazionali con il<br />

diritto comunitario, la comunicazione<br />

specifica che: anche se gli Stati membri<br />

sono in linea di principio liberi di<br />

stabilire gli obiettivi delle loro politiche<br />

in materia di giochi d'azzardo on<br />

line, devono assicurare la conformità<br />

delle leggi nazionali al trattato sul funzionamento<br />

dell'UE (TFUE) e applicare<br />

le relative disposizioni del trattato<br />

(giurisprudenza CGUE). A tal fine –<br />

ha dichiarato Temmink - la Commissione<br />

ha già inviato richieste di maggiori<br />

informazioni a 16 Stati membri,<br />

oggetto di inchieste e denunce, per<br />

conoscere gli ultimi sviluppi delle rispettive<br />

normative nazionali. Mentre<br />

per affrontare le sfide regolamentari è<br />

necessario rafforzare la cooperazione<br />

amministrativa tra gli Stati membri.<br />

Per facilitare gli scambi di esperienze<br />

tra Stati membri – ha ricordato, inoltre,<br />

l'eurodeputato - la Commissione<br />

lo scorso 5 dicembre ha istituito un<br />

gruppo di esperti sui servizi di gioco<br />

che avrà il compito di esplorare i<br />

vantaggi e i limiti delle misure reattive,<br />

chiarire le procedure di notifica<br />

e agire su contenuti non autorizzati.<br />

Il gruppo di esperti – ha proseguito<br />

- sarà inoltre chiamato ad aprire un<br />

dialogo sulla regolamentazione con i<br />

Paesi terzi. Senza alcun dubbio questo<br />

contribuirà a sviluppare nell'UE<br />

un mercato del gioco a distanza ben<br />

regolato e più sicuro e canalizzerà i<br />

consumatori sui siti di gioco legali allontanandoli<br />

definitivamente dal mercato<br />

non regolamentato". Per quel che<br />

concerne la protezione dei consumatori<br />

e dei cittadini, ha spiegato Temmink<br />

nel suo intervento, la Commissione<br />

adotterà tre regolamenti destinati agli<br />

Stati membri che interverranno sulla<br />

protezione comune dei consumatori,<br />

sulla pubblicità responsabile dei giochi<br />

d'azzardo e sulla prevenzione e la<br />

lotta contro le scommesse relative a<br />

partite truccate. "Sull'argomento – ha<br />

precisato Temmink - la Commissione<br />

sta preparando una valutazione d'impatto<br />

sulla salute pubblica degli alti<br />

rischi che il gioco d'azzardo comporta.<br />

La valutazione comprenderà un'analisi<br />

comparativa e la sperimentazione di<br />

strumenti di controllo parentale di sostegno<br />

oltre ad una ricerca sulle dipendenze<br />

e le patologie legate ai disturbi<br />

derivanti dal gioco". Un altro punto su<br />

cui la Commissione sta lavorando riguarda<br />

la prevenzione delle frodi e del<br />

riciclaggio di denaro. "La Commissione<br />

– ha affermato Temmink - ha già<br />

accolto la richiesta di estendere e allo<br />

stesso tempo rivedere il campo di applicazione<br />

della direttiva antiriciclaggio,<br />

adottata lo scorso 5 febbraio, anche<br />

al gioco on line". Un elevato livello<br />

di cooperazione, secondo Temmink, è<br />

necessario per salvaguardare l'integrità<br />

dello sport. A causa della sua natura<br />

transfrontaliera, i singoli Stati membri<br />

non possono applicare efficaci meccanismi<br />

antifrode.<br />

Quindi per affrontare il problema<br />

sotto tutti gli aspetti è necessaria una<br />

collaborazione tra l'UE, gli Stati membri<br />

e l'intero settore. "La Commissione<br />

– ha concluso Temmink - valuterà,<br />

a distanza di due anni dall'adozione<br />

della comunicazione, l'attuazione del<br />

piano d'azione e i progressi compiuti<br />

nell'UE". Il cammino è ancora lungo<br />

ma la strada intrapresa è forse quella<br />

giusta.<br />

Intervento di Luigi Magistro<br />

"Tra le diverse problematiche legate<br />

ad una regolamentazione del mercato<br />

del gioco d'azzardo on line a livello europeo<br />

- ha dichiarato Luigi Magistro,<br />

vice direttore della Agenzia delle dogane<br />

e dei monopoli - c'è la mancata<br />

definizione di cosa si intenda per mercato<br />

illegale. Partendo da questo chiarimento<br />

si può cominciare a lavorare<br />

su standard comuni di regolamentazione.<br />

L'assenza di una definizione a<br />

livello europeo significa incertezza per<br />

tutti. Ho letto con molta attenzione la<br />

bozza di parere del Comitato sociale<br />

ed economico europeo e, anticipo<br />

subito che, come organo "tecnico" di<br />

uno Stato membro, riteniamo il suo<br />

contenuto e soprattutto i suoi obiettivi<br />

assolutamente condivisibili. Il parere<br />

si riferisce alla Comunicazione della<br />

Commissione del 23 ottobre scorso,<br />

atto che è arrivato a seguito del lavoro<br />

degli Stati membri nel 2009 e 2010<br />

presso il Consiglio dell'Unione europea,<br />

cui ha partecipato la Commissione,<br />

della pubblicazione del Libro<br />

Verde nel marzo del 2011, dei cinque<br />

workshop preparatori organizzati<br />

dalla Commissione stessa sempre nel<br />

2011 e, infine, della Risoluzione del<br />

Parlamento europeo nel novembre del<br />

2011. Vorrei sottolineare che, sin dal<br />

2009, abbiamo sempre supportato attivamente<br />

la Commissione durante i lavori<br />

preparatori e che abbiamo accolto<br />

con grande favore la pubblicazione e<br />

i contenuti della Comunicazione. Il<br />

gioco on line comincia a diffondersi in<br />

Europa nel 1998, e crediamo che dopo<br />

15 anni di sviluppo incontrollato e soprattuto<br />

non coordinato tra gli Stati,<br />

Nella foto: Luigi Magistro<br />

JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [27]


[28]<br />

La tutela dei giocatori in mano alle politiche nazionali<br />

"Il mercato di gioco d'azzardo on line – ha dichiarato Tjeerd Veenstra, vicepresidente della European<br />

Lotteries durante la conferenza "Verso il gioco d'azzardo on-line sicuro e regolamentato: utopia o realtà?"<br />

– è una forza economica forte che conta oltre 300.000 punti vendita, più di 19.000 dipendenti e,<br />

considerando anche l‘occupazione indiretta, impiega oltre 290.000 persone". Per la European Lotteries<br />

la protezione dei consumatori, al più alto livello possibile, rientra tra le questioni politiche nazionali,<br />

ovvero solo le leggi nazionali possono proteggere i consumatori. "Gli Stati membri – ha osservato<br />

Veenstra - non possono «contare su controlli effettuati dalle autorità di un altro Stato membro, utilizzando<br />

sistemi di regolamentazione al di fuori del suo controllo» (CJEU 2011 dirigente Dickinger), dal<br />

momento che l'attività di gioco d'azzardo è potenzialmente dannoso per i consumatori e può essere<br />

attraente per scopi criminali. Gli Stati membri sono, quindi, nella posizione migliore per proteggere i<br />

consumatori. La loro competenza primaria in materia di gioco d'azzardo, infatti, è stata chiaramente<br />

riconosciuta dal Parlamento europeo (risoluzione del 15 novembre 2011), dalla CGUE e dal Consiglio<br />

d'Europa (conclusioni del 10 dicembre 2010)". Secondo il vicepresidente della European Lotteries "per<br />

un'efficiente tutela dei consumatori, in un'ottica comunitaria è necessario rafforzare la cooperazione<br />

tra le autorità nazionali di regolamentazione, tutelare l'integrità dello sport riconoscendo la frode<br />

sportiva come reato penale in tutta l'UE, estendere la direttiva sul riciclaggio di denaro a tutte le<br />

forme di gioco d'azzardo, prevedere meccanismi di blocco IP/DNS, definire soluzioni di pagamento e<br />

misure per le operazioni di blocco, vietare la pubblicità di gioco illegale e creare delle liste nere e liste<br />

bianche e, infine, prevedere un principio in base al quale un operatore di gioco deve o può operare<br />

presentando una richiesta per il rilascio di una licenza nazionale in uno Stato membro, se non opera<br />

illegalmente in un altro Stato membro dell'Unione europea".<br />

nonostante il carattere evidentemente transfrontaliero di<br />

Internet, sia davvero venuto il momento di adottare iniziative<br />

comuni a livello comunitario sugli aspetti che la Commissione<br />

ha correttamente individuato nella Comunicazione.<br />

Come dicevo, riteniamo il parere del CESE ampiamente<br />

condivisibile, specialmente quando coglie, al punto 1.2,<br />

forse l'unico difetto della Comunicazione, ovvero la mancanza<br />

una presa di posizione netta nei confronti del gioco<br />

illegale, a partire dalla sua definizione. Definizione che, tra<br />

l'altro, per noi, è molto semplice: è illegale il gioco offerto<br />

da un operatore privo della licenza italiana. Possiamo cooperare,<br />

lavorare quanto vogliamo sull'individuazione di<br />

misure minime comuni, sulla prevenzione delle frodi, e via<br />

dicendo, ma se non tentiamo almeno di arginare tutto quel<br />

mondo che sfugge a qualsiasi regola, rischiamo di fallire<br />

proprio in quella che è la nostra principale missione, ovvero<br />

la protezione dei consumatori. Allo stesso tempo, alla luce<br />

dei dati che ho descritto prima, penso che il parere enfatizzi<br />

troppo, al punto 1.4, l'importanza delle entrate fiscali nel<br />

gioco on line. Lo ribadisco, il gioco on line genera entrate<br />

solo marginali, e in ogni caso non è, e non può essere,<br />

questo l'obiettivo della regolamentazione, come tra l'altro<br />

la Corte di Giustizia europea ha più volte ribadito. Sempre<br />

sulla scorta della nostra esperienza, vorrei dissentire anche<br />

sul punto 4.4.8, quando si afferma che la crisi attuale spinge<br />

sempre più persone a giocare on line. Sono certo che sia vero<br />

esattamente il contrario. Indipendentemente dal rischio generale<br />

di gioco problematico o compulsivo, se diminuisce la<br />

disponibilità economica delle famiglie, anche la spesa per<br />

il gioco on line, come ho mostrato, viene tagliata, come per<br />

tutti gli altri servizi di intrattenimento. Non mi è possibile<br />

commentare nel dettaglio tutti i punti del parere, per il<br />

poco tempo a disposizione. Citerò solo due aspetti che reputo<br />

particolarmente qualificanti. Primo: la cooperazione tra<br />

regolatori è indispensabile. Proprio giovedì scorso, ad esempio,<br />

ci siamo incontrati con Birgit, a Copenhagen, per un'intensa<br />

giornata di lavoro comune, davvero costruttiva, che ci<br />

ha portato a mettere in campo alcune iniziative operative<br />

che ci porteranno, in breve tempo, a migliorare le rispettive<br />

attività. Lo stesso sta accadendo regolarmente insieme alle<br />

autorità francese, inglese, spagnola, tedesca, portoghese,<br />

maltese, per citarne alcune. Più in generale, troviamo estremamente<br />

positivo il lavoro della Commissione attraverso la<br />

costituzione e la conduzione dell'Expert Group, tanto che<br />

sottoscriviamo in pieno il punto 1.15 quando chiede di far<br />

evolvere questo gruppo in una struttura permanente. Secondo:<br />

siamo favorevoli all'adozione di misure vincolanti<br />

sugli aspetti indicati al punto 1.9, perché queste non potrebbero<br />

che essere le best practices individuate grazie a un<br />

lavoro di benchmarking dell'esperienza pratica di 30 Stati. Il<br />

carattere vincolante delle misure ci aiuterebbe soprattutto a<br />

sensibilizzare il livello politico e a farle passare velocemente<br />

anche nel nostro ordinamento. Come regolatori nazionali<br />

di un mercato per sua natura internazionale, ci troviamo di<br />

fronte a un compito complesso, che non possiamo pensare<br />

di affrontare da soli. Finalmente, da qualche tempo, grazie<br />

soprattutto all'impulso dato dalla Commissione, stiamo<br />

parlando tra noi, e, condividendo i rispettivi successi<br />

ed errori, imparando moltissimo. La Comunicazione della<br />

Commissione e il parere del CESE ne sono la dimostrazione,<br />

poiché, insieme, trattano tutti i punti su cui abbiamo<br />

fatto enormi passi avanti. Si tratta ora, crediamo, di provare<br />

a consolidare questo lavoro comune nelle future iniziative<br />

della Commissione, in modo che quegli Stati che hanno<br />

ritenuto o riterranno opportuno regolamentare i rispettivi<br />

mercati ne possano beneficiare, assicurando, e torniamo<br />

all'obiettivo da cui siamo partiti, la migliora protezione dei<br />

consumatori possibile". <br />

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JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [29]


Genova dichiara<br />

guerra anche ai<br />

flipper e ai calcio<br />

balilla<br />

Salvate flipper e calciobalilla.<br />

È l'appello<br />

lanciato da Pippo<br />

Rossetti, Assessore Regione<br />

Liguria alle Risorse finanziarie<br />

e controlli, patrimonio<br />

e ammistrazione generale,<br />

istruzione, formazione, università.<br />

Il destinatario della<br />

richiesta il Comune di Genova<br />

che con il nuovo "Regolamento<br />

sale da gioco e giochi<br />

leciti", redatto con l'obiettivo<br />

di contrastare la diffusione<br />

dell'offerta di gioco a vincita<br />

(inteso esclusivamente come<br />

Newslot e Videolotterie),<br />

vieta anche flipper e calcio<br />

balilla. "Se il provvedimento<br />

non verrà cambiato, si rischia<br />

di tagliare le gambe anche a<br />

quei pochi bar e associazioni<br />

che ancora osano mettere in<br />

sala calcetto e biliardo". <br />

[30]<br />

Forlì. Per Morrone (Lega) è ora di intervenire<br />

contro il gioco d'azzardo<br />

il gioco d'azzardo e la<br />

dipendenza che ne deriva,<br />

"Contro<br />

chiediamo azioni incisive<br />

e di tutela delle fasce più deboli. Dopo<br />

l'ennesimo caso di apertura selvaggia<br />

di una sala scommesse in un'area residenziale<br />

chiediamo l'imposizione<br />

di norme restrittive che ne riducano<br />

l'offerta e il contenimento dell'accesso".<br />

Interviene con questa nota il segretario<br />

provinciale del Carroccio,<br />

Jacopo Morrone, dopo la petizione che<br />

ha preso il via nel quartiere Cava per<br />

contrastare l'insediamento di una sala<br />

scommesse in via Tavolicci. "Chiediamo<br />

all'Amministrazione di ascoltare il<br />

grido d'allarme dei residenti e di agire<br />

subito per tamponare una patologia<br />

che crea depauperamento sociale e innesca<br />

meccanismi di microcriminalità<br />

organizzata. In campo contro i rischi e<br />

le derive del gioco d'azzardo – rimarca<br />

Morrone – l'obiettivo congiunto deve<br />

essere quello di contenere le modalità<br />

di accesso alle sale da gioco e disciplinarne<br />

l'ubicazione attraverso l'imposizione<br />

di ferrei requisiti quali una<br />

distanza minima da luoghi di aggregazione<br />

giovanile, di culto, aree d'infan-<br />

L'UDC chiede che le cure per il Gap siano a carico<br />

del Fondo sanitario nazionale<br />

LEA per tutti i disturbi e le complicanze<br />

diagnosticate come conseguenza<br />

del gioco d'azzardo patologico<br />

a carico del Fondo sanitario nazionale e<br />

del Fondo per le politiche sociali e il coinvolgimento<br />

più attivo dei presìdi regiona-<br />

Jacopo Morrone<br />

zia, case di riposo, scuole, mettendo<br />

mano al RuE (attraverso una variante<br />

che "isoli" le sale giochi fuori dalle<br />

aree residenziali) o regolamentandone<br />

ex novo l'apertura e le fasce orarie<br />

(così come stato fatto dal Comune di<br />

Lecco, ndr)". <br />

li. É quanto chiedono gli onorevoli Paola<br />

Binetti e Rocco Buttiglione dell'Udc<br />

all'interno del progetto di legge recante<br />

"Disposizioni per la cura e la prevenzione<br />

delle dipendenze comportamentali e del<br />

gioco d'azzardo patologico". <br />

JAMMA MAGAZINE | POLITICA IN GIOCO


POLITICA IN GIOCO<br />

Anci: aumentare il Preu sugli apparecchi da gioco per sostenere i comuni<br />

Aumentare il Preu degli apparecchi<br />

da intrattenimento<br />

per sostenere i bilanci comunali<br />

contro i tagli delle assegnazioni<br />

statali previste nello spending<br />

review. Questo ha chiesto l'Anci<br />

all'interno di un emendamento presentato<br />

al decreto legge 8 aprile 2013<br />

n. 35 recante "Disposizioni urgenti<br />

per il pagamento dei debiti scaduti<br />

dalla pubblica amministrazione, per<br />

il riequilibrio finanziario degli enti<br />

territoriali, nonché in materia di versamento<br />

dei tributi degli enti locali".<br />

"La manovra a carico dei comuni –<br />

spiega l'Anci – per l'anno 2013 disposta<br />

dalla cosìddetta spending review<br />

ammonta a 2 miliardi e 250 milioni,<br />

a 2 miliardi e 500 milioni per il 2014<br />

Trento. Progetto Trentino presenta ddl sulla ludopatia<br />

É<br />

il primo atto amministrativo<br />

del nascente Progetto Trentino<br />

di Silvano Grisenti, e porta la<br />

firma dei "fedelissimi" Walter Viola e<br />

Gianfranco Zanon, oltre a Pino Morandini<br />

e Rodolfo Borga. Il progetto,<br />

stilato in 6 pagine e 14 articoli, è un<br />

disegno di legge sulla ludopatia (la<br />

sindrome del gioco compulsivo) che<br />

contiene alcuni dei provvedimenti<br />

già adottati dalla giunta provinciale<br />

per contrastare la diffusione delle slot<br />

machine, con alcune innovazioni e<br />

norme più restrittive. Una delle novità<br />

è la creazione di un numero verde,<br />

gestito da cooperative che operano nel<br />

sociale, come centro di "primo ascolto"<br />

per chi è travolto dall'impulso a giocare.<br />

C'è poi la costituzione di un fondo<br />

di solidarietà «per sostenere pazienti<br />

e a 2 miliardi e 600 milioni di euro a<br />

decorrere dall'anno 2015 che si sommano<br />

alla riduzione delle risorse già<br />

operata nell'ultimo triennio, che solo<br />

in termini di tagli ammonta a 4 miliardi.<br />

Con l'emendamento proposto<br />

si chiede di non operare il taglio delle<br />

assegnazioni statali in quanto il combinato<br />

della manovra e il taglio della<br />

spending review non è sostenibile<br />

dai bilanci comunali. Tenendo conto<br />

di una raccolta dei giochi elettronici<br />

d'azzardo – spiegano i promotori<br />

dell'iniziativa - stimabile intorno ai<br />

30 miliardi di euro per il 2013, la variazione<br />

delle aliquote proposte è in<br />

grado di generare un maggior gettito<br />

di 3.000 milioni di euro a decorrere<br />

dal 2013. <br />

e famiglie in difficoltà» e la proposta<br />

di concedere contributi pubblici solo<br />

agli esercizi commerciali che non collocano<br />

al proprio interno macchine da<br />

gioco.<br />

Il tutto corroborato da un continuo<br />

lavoro di monitoraggio e verifica, attraverso<br />

l'Osservatorio per la salute,<br />

del fenomeno della dipendenza dal<br />

gioco d'azzardo, campagne di sensibilizzazione<br />

e informazione (anche<br />

attraverso studi, conferenze, incontri,<br />

seminari) che approfondiscano le<br />

conseguenze dell'abuso patologico del<br />

gioco, e da un robusto coinvolgimento<br />

delle scuole, delle forze dell'ordine,<br />

delle associazioni di volontariato, dei<br />

gruppi di auto mutuo aiuto, delle associazioni<br />

di categoria e persino dai<br />

gestori delle sale da gioco. <br />

JAMMA MAGAZINE | POLITICA IN GIOCO [31]


E-COMMERCE<br />

E GIOCO<br />

IN ITALIA<br />

di Monica Cuprifi<br />

Nel 2012 un fatturato che vale 21,1 mld di euro. Questo il settore dell'ecommerce<br />

dove il 52% del business è generato dal gioco d'azzardo on<br />

line. Un fenomeno che merita attenzione. Interessante l'ultimo report<br />

di Casaleggio Associati sul tema.<br />

Nel 2012 il settore dell'ecommerce<br />

in Italia è<br />

cresciuto a due cifre e<br />

più precisamente del<br />

12% con un valore di<br />

21,1 miliardi di euro. Grazie alla diffusione<br />

dei dispositivi mobili, smartphone<br />

e tablet, e del mobile commerce,<br />

entro il 2015 il 50% della popolazione<br />

europea effettuerà acquisti on line. La<br />

distribuzione del fatturato e-commerce<br />

nei vari settori non evidenzia sostanziali<br />

variazioni rispetto al 2012. I<br />

settori che registrano a livello aggregato<br />

il fatturato maggiore sono il tempo<br />

libero, grazie soprattutto alla crescita<br />

del gioco on line, e il turismo. Secondo<br />

quanto evidenzia l'ultimo report<br />

di Casaleggio Associati nell'ultimo<br />

anno il volume delle somme di denaro<br />

giocate attraverso la Rete rappresenta<br />

il 52% del fatturato totale dell'e-commerce<br />

nel nostro Paese. Va precisato<br />

che il 48,5% del fatturato riconducibile<br />

[32]<br />

In un Paese in<br />

piena crisi<br />

economica è un<br />

dato che deve<br />

far riflettere<br />

le istituzioni,<br />

in particolare i<br />

legislatori che<br />

oggi pongono,<br />

volontariamente<br />

o meno, limiti allo<br />

sviluppo dell'ecommerce,<br />

e<br />

soprattutto le<br />

aziende<br />

al gioco on line è rappresentato dalle<br />

somme rigiocate, ovvero dalle vincite,<br />

mentre solo il 3,5% è rappresentato<br />

dalla spesa reale per giochi e scommesse<br />

on line. "In un Paese in piena<br />

crisi economica – spiegano i ricercatori<br />

commentando i dati del report - è un<br />

dato che deve far riflettere le istituzioni,<br />

in particolare i legislatori che oggi<br />

pongono, volontariamente o meno,<br />

limiti allo sviluppo dell'e-commerce, e<br />

soprattutto le aziende".<br />

La crescita del mobile commerce<br />

Le aziende interpellate dai ricercatori<br />

sostengono che mediamente il 5% delle<br />

vendite complessive deriva da sistemi<br />

mobile. L'incidenza delle vendite<br />

via mobile sul totale del fatturato ecommerce<br />

è differente nei vari settori:<br />

guidano la crescita quelli storicamente<br />

più sviluppati come il turismo e il tempo<br />

libero. Nel mondo del gambling, il<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


2012 2011<br />

FATTURATO TOTALE 100,00% 100,00%<br />

TURISMO 24,00% 26,40%<br />

ASSICURAZIONI 6,00% 6,30%<br />

ELETTRONICA 5,00% 5,70%<br />

EDITORIA 3,00% 2,50%<br />

CENTRI COMMERCIALI 2,00% 2,00%<br />

ALIMENTARE 1,20% 1,30%<br />

MODA 1,10% 1,20%<br />

CASA E ARREDAMENTO 0,40% 0,30%<br />

SALUTE E BELLEZZA 0,30% 0,30%<br />

TEMPO LIBERO – DI CUI 57,00% 54,10%<br />

GIOCO ( SOMME RIGIOCATE) 48,50% 47,90%<br />

GIOCO (SPESA) 3,50% 3,90%<br />

ALTRO TEMPO LIBERO 5,00% 5,20%<br />

mobile arriva a toccare il 30% della spesa e si caratterizza<br />

come il canale dove i volumi di gioco sono inferiori, ma la<br />

frequenza di acquisto è più elevata: la portabilità del device<br />

permette, infatti, di accedere al gioco anche in momenti<br />

particolari, come ad esempio mentre si assiste ad una partita<br />

di calcio.<br />

In altri settori l'evoluzione delle tecnologie software a supporto<br />

dell'e-commerce consentirà di sfruttare i vantaggi<br />

William hill vince in popolarità<br />

Quello di William Hill, operatore britannico<br />

che opera anche in Italia nel settore del gambling<br />

on line, è tra i siti di e-commerce più<br />

popolare tra quelli compresi nella categoria<br />

Tempo libero. I ricercatori di Casaleggio Associati<br />

hanno stilato una classifica dei 100<br />

siti di e-commerce più popolari in Italia dalla<br />

quale emerge che l'operatore inglese è saldamente<br />

ancorato al 16esimo posto (dietro<br />

Groupalia ed Expedia) con 2.600.000 accessi<br />

e oltre 1.500.000 fan iscritti alla pagina Facebook<br />

e follower su Twitter. A seguire Sisal<br />

MatchPoint, 18esimo posto, con 2.600.000<br />

accessi e 150.000 fan. GiocoDigitale è al<br />

20esimo posto, con una tendenza a perdere<br />

terreno, con 2.200.000 accessi. Perde posizioni<br />

anche Lottomatica, oggi al 23esimo posto,<br />

con 1.900.000 accessi e 1.330.000 fan. Snai<br />

mantiene la 34esima posizione con 1.100.000<br />

accessi, seguita a ruota da Bwin ( 1.100.000<br />

accessi). Microgame è al 46esimo posto con<br />

1.000.000 di accessi. Pokerstars è solo al<br />

64esimo posto con 420.000 accessi.<br />

Fonte Casaleggio Associati<br />

della multicanalità e garantire un'esperienza di acquisto<br />

univoca passando da un device all'altro. Avere la possibilità<br />

di accedere ad unico carrello integrato da diversi dispositivi<br />

sarà essenziale per i completamento dell'acquisto.<br />

Metodi di pagamento<br />

La carta di credito è tuttora il metodo di pagamento preferito<br />

dagli on line shopper e viene utilizzata nel 70% delle<br />

transazioni. A questo si somma il 12% degli acquisti effettuati<br />

via digital wallet (es. Paypal), portando a un totale di<br />

82% la percentuale di pagamenti con check-out on line sul<br />

sito stesso. L'11% dei pagamenti avviene alla consegna, prevalentemente<br />

in contrassegno, e il 6% tramite bonifico bancario.<br />

Il restante 1% è relativo ad altri metodi di pagamento.<br />

Raccolta e sistematizzazione dei dati diventano<br />

centrali nell'attività di marketing<br />

La raccolta e la gestione efficace delle informazioni sui<br />

clienti, relative ad abitudini di acquisto, preferenze, caratteristiche<br />

che è possibile ottenere attraverso i diversi canali<br />

– dal contatto diretto, al sito web, ai social network – assume<br />

rilevanza strategica nella costruzione di una relazione<br />

duratura nel tempo che consente di massimizzare il valore<br />

del singolo cliente. Diventa, quindi, importante per tutte le<br />

aziende che scelgono di vendere on line investire in tecnologie<br />

che consentono di raccogliere e organizzare i dati in<br />

modo da renderli efficacemente utilizzabili e fornire una<br />

visione complessiva del cliente. Crescerà così l'importazione<br />

dei dati da più sistemi e la loro integrazione in modo da<br />

combinare le interazioni svolte dallo stesso individuo sui<br />

diversi canali.<br />

L'aumento del traffico da smartphone e tablet<br />

prepara lo sviluppo del mobile commerce<br />

Nei prossimi quattro anni, come rivela la ricerca, il numero<br />

di utenti Internet che accedono da mobile supererà il numero<br />

degli accessi via personal computer. La portabilità<br />

dei dispositivi permette agli on line shopper di utilizzarli<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [33]


in qualsiasi momento per ricercare informazioni<br />

sui prodotti, confrontare<br />

i prezzi, riscattare coupon e pagare i<br />

propri acquisti on line e off line. Oltre<br />

a moltiplicare i punti di contatto,<br />

grazie al mobile oggi è possibile tracciare<br />

il comportamento dell'utente<br />

dalla prima intenzione di acquisto<br />

fino all'acquisto effettivo del prodotto.<br />

I trend di sviluppo del mobile stanno<br />

contribuendo al notevole aumento del<br />

mobile commerce, che è destinato a<br />

crescere significativamente nei prossimi<br />

anni.<br />

Attività di marketing e advertising<br />

La distribuzione delle attività di marketing<br />

e comunicazione è incentrata,<br />

come nel 2012, sulle attività di<br />

keyword advertising e SEO, alle quali<br />

viene assegnato in media rispettivamente<br />

il 23% e il 17% del budget. Crescono<br />

gli investimenti destinati all'email<br />

marketing, in media il 17% del<br />

totale contro il 12% allocato nel 2012,<br />

e ai social media (13% contro 12%). La<br />

presenza nelle aree di shopping, o siti<br />

comparatori, riceve mediamente l'8%<br />

del budget, con un lieve decremento<br />

rispetto all'11% del 2012, mentre sale<br />

all'8% l'investimento nei programmi<br />

di affiliazione. Banner e sponsorship<br />

ricevono in media il 5%. Ai media off<br />

line, ovvero stampa, radio e televisione,<br />

viene destinato complessivamente<br />

il 7% dell'investimento pubblicitario,<br />

il 2% in meno rispetto al 2012. La radio<br />

è l'unico canale in controtendenza<br />

e registra una crescita dall'1% del 2012<br />

all'attuale 3%. Si conferma la tendenza<br />

al progressivo abbandono dei media<br />

tradizionali a favore dell'on line.<br />

La domanda di advertising è in forte<br />

crescita e destinata ad aumentare man<br />

mano che le aziende che attualmente<br />

[34]<br />

La maggior<br />

parte delle<br />

aziende<br />

italiane ritiene<br />

di dover<br />

destinare<br />

investimenti<br />

specifici alle<br />

attività di<br />

marketing sui<br />

social media. Il<br />

51% prevede di<br />

incrementare<br />

la quota del<br />

budget nel<br />

2013 mentre<br />

il 28% ha<br />

intenzione di<br />

mantenere<br />

costante<br />

l'investimento<br />

rispetto al<br />

2012<br />

investono su televisione, radio e stampa<br />

si sposteranno on line. Le aziende<br />

che hanno sperimentato la promozione<br />

on line decidono infatti di ridurre<br />

o eliminare gli investimenti sui media<br />

off line, ritenuti costosi e poco efficaci<br />

per i budget medi o bassi. Questo<br />

farà sì che i costi di acquisizione dei<br />

clienti on line – che già oggi rappresentano<br />

una forte barriera all'ingresso<br />

nell'e-commerce per molte piccole e<br />

medie imprese – cresceranno di conseguenza.<br />

Settori più maturi e nei quali<br />

il consumatore è storicamente meno<br />

fedele come il turismo, tempo libero<br />

e assicurazioni, investono prevalentemente<br />

in keyword advertising e SEO –<br />

che insieme ricevono il 52% del budget<br />

nel tempo libero, il 51% nel turismo e<br />

il 47 nel settore assicurativo.<br />

Previsioni di investimento sui<br />

social media<br />

La maggior parte delle aziende italiane<br />

ritiene di dover destinare investimenti<br />

specifici alle attività di marketing sui<br />

social media. Il 51% prevede di incrementare<br />

la quota del budget nel 2013<br />

mentre il 28% ha intenzione di mantenere<br />

costante l'investimento rispetto<br />

al 2012. Il 22% delle aziende è in<br />

controtendenza e afferma di non avere<br />

previsto a budget investimenti sui<br />

social media (17%) oppure di volerli<br />

ridurre (5%).<br />

Prospettive dei settori nel<br />

2013<br />

Il 2013, evidenzia la ricerca, vedrà la<br />

crescita del fatturato in diversi settori,<br />

primo tra tutti quello degli articoli<br />

per la casa e arredamento con un<br />

incremento del 31%. Il settore giochi<br />

e tempo libero registrerà, invece, un<br />

incremento molto più ridotto, appena<br />

del 4%. <br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [35]


La ricerca "Il Gioco on line<br />

in Italia: un mercato già maturo?"<br />

presentata a Milano<br />

e condotta dal Politecnico<br />

attraverso l'Osservatorio<br />

Gioco On line è stata l'occasione<br />

per fare il punto<br />

su un mercato emergente<br />

che utilizza la rete per la<br />

distribuzione dei prodotti<br />

di gioco.<br />

[36]<br />

TUTTI I<br />

NUMERI<br />

DEL GIOCO<br />

A DISTANZA<br />

di Massimiliano Chindemi<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


È<br />

tempo del gioco on line? Secondo Francesco Rodano,<br />

dirigente responsabile del gioco a distanza<br />

presso l'Agenzia delle dogane e dei monopoli,<br />

"grazie all'Osservatorio e a Sogei, che hanno effettuato<br />

una ricerca utile a capire l'andamento<br />

del mercato, riusciamo a costituire la banca dati più grande<br />

del mondo per monitorare tutti i dati del mercato. L'analisi<br />

- ha affermato Rodano nel corso della presentazione della<br />

ricerca dell'Osservatorio sul Gioco On line presentata al<br />

Politecnico di Milano - smonta alcuni luoghi comuni che<br />

affligono il settore. Su tutti, quello che vede l'on line come<br />

un settore in espansione incontrollata, che rovina i clienti<br />

e i giocatori. È ovvio che ci siano rischi di gioco patologico<br />

nel nostro mondo, ma queste ricerche e questi numeri fanno<br />

cadere questo luogo comune che i media sottolineano troppo<br />

spesso. Anche i giochi social possono creare dipendenza,<br />

ogni comparto digitale ha le proprie criticità, così come i social<br />

network. Ultimamente è aumentata moltissimo la protezione<br />

del giocatore e la nostra regolamentazione per tutelare<br />

il giocatore è presa ad esempio in tutto il mondo. Poi,<br />

finalmente non parliamo più di raccolta, che viene sempre<br />

confusa con la spesa dei giocatori. Bisogna misurare tutto<br />

solo con la spesa, come è stato fatto, e solo così si ha una<br />

reale immagine del settore. Per quanto riguarda il mercato<br />

del gioco, infine, è innegabile che da tre anni, dal 2010 il<br />

mercato è fermo, mentre cambiano le quote di mercato dei<br />

diversi giochi nell'ambito di una spesa stazionaria. Anzi, il<br />

mercato è in contrazione perché siamo in fase di recessione.<br />

Solo se si considerano anche i giochi illegali, i nuovi giochi<br />

che ancora non sono legali in Italia ma che hanno già clienti,<br />

allora questa contrazione viene celata, altrimenti anche il<br />

nostro mercato è in fase calante".<br />

I dati della raccolta dell'ultimo anno<br />

Gli italiani amano giocare on line a poker, casinò, giochi<br />

d'abilità e scommesse sportive. Insieme questi segmenti<br />

hanno rappresentato, nel 2012, il 90% della spesa totale che<br />

è stata di 750 milioni di euro. Si tratta di giochi che meglio<br />

si prestano alla fruizione "on line". Per le restanti categorie,<br />

continua a prevalere l'abitudine alla fruizione "fisica". Nel<br />

dettaglio, la spesa dei giochi d'abilità e poker a torneo si è<br />

attestata sui 151 milioni di euro nel 2012, con una spesa media<br />

mensile di 11 milioni. Il dato complessivo è comunque<br />

in calo del 37,6% rispetto al 2011. La spesa per il poker cash<br />

è, invece, in aumento del 63,6% (con un dato complessivo di<br />

209 milioni), ma il confronto con il 2011 è incompleto poiché<br />

questa categoria di giochi è stata introdotta solo a luglio<br />

2011. Da notare che, negli ultimi mesi del 2012, la spesa è<br />

calata mediamente di oltre il 30%, a causa sia della diminuzione<br />

generalizzata della spesa nei giochi in Italia e nel<br />

poker in Europa, sia della fine dell'«effetto novità» scaturito<br />

dopo l'avvio del poker cash ad agosto del 2011. La spesa<br />

complessiva dei giochi da casinò nel 2012 è stata di circa 147<br />

milioni di euro, in aumento del 199% rispetto al 2011. Anche<br />

in questo caso si tratta di un dato incompleto, visto che<br />

questa tipologia di gioco è stata introdotta solo a fine luglio.<br />

Da sottolineare soprattutto il dato della spesa di dicembre<br />

scorso, mese in cui, con l'introduzione delle slot machine<br />

on line, il settore ha registrato una spesa di 18,9 milioni di<br />

euro, con un aumento complessivo del 74,4%, imputabile<br />

alle sole slot per un 40%.<br />

La quota giunta all'Erario<br />

Sono stati 182 i milioni di euro incassati dallo Stato nel 2012<br />

con i vari giochi on line. Il maggior "contribuente" è stato il<br />

poker on line, che ha versato all'Erario 78 milioni di euro.<br />

Sono seguiti poi gli altri giochi (bingo, Gratta e vinci, concorsi<br />

pronostici, scommesse ippiche e giochi numerici), con<br />

45 milioni di euro, scommesse sportive e casinò games, entrambi<br />

con 28 milioni e gli skill games, con appena 3 milioni<br />

di euro. Dal 2008 al 2012, le scommesse sportive on line<br />

hanno versato allo Stato tra i 33 ed i 28 milioni di euro, rimanendo<br />

mediamente stabili. Diverse variazioni sono state<br />

subite, invece, dagli introiti per lo Stato derivanti dal poker<br />

on line. Nel 2008, questa modalità di gioco via Internet ha<br />

versato all'Erario 7 milioni di euro (era partito però solo a<br />

settembre), arrivando a 70 milioni nel 2009, 92 e 90 milioni<br />

nei due anni successivi per poi scendere a 78 milioni nel<br />

2012. Nell'ultimo triennio è rimasta stabile la raccolta per lo<br />

Stato degli altri giochi, mentre anche per l'Erario i contributi<br />

dai giochi da casinò sono praticamente triplicati.<br />

Andamento del mercato<br />

Dal 2008 al 2012, la spesa degli italiani per i vari giochi on<br />

line è molto cambiata. Cinque anni fa si è partiti da una<br />

spesa totale di 310 milioni di euro, il 70% dei quali era ad<br />

appannaggio delle scommesse sportive (219 milioni). Il poker<br />

nella sola versione a torneo (il cash è partito solo nella<br />

seconda metà del 2011) vanta una spesa di 40 milioni, contro<br />

altri giochi come Gratta e vinci, scommesse ippiche e<br />

Superenalotto di 51 milioni. Già nel 2009, la situazione è<br />

cambiata radicalmente. Se, infatti, la spesa per le scommesse<br />

sportive è rimasta più o meno stabile (243 milioni), la sua<br />

incidenza sul totale (607 milioni) è scesa in modo sostanziale,<br />

arrivando ad appena il 40%. Quasi decuplicata la spesa<br />

per il poker a torneo, che è passata a 303 milioni di euro con<br />

un'incidenza del 49% sul totale speso per giocare su Internet.<br />

L'incidenza del poker a torneo è aumentata anche nel<br />

2010, arrivando al 53%, con una spesa di 368 milioni sui<br />

690 complessivi, mentre è iniziata a calare nel 2011: il poker<br />

a torneo è tornato ad un peso del 50%, con una spesa di 373<br />

milioni sui 735 totali. Motivo di tale diminuzione, l'avvio<br />

di alcune tipologie di giochi da casinò, che hanno generato<br />

una spesa di 49 milioni, triplicata poi nel 2012. Con un'incidenza<br />

del 19%, i casinò games hanno registrato lo scorso<br />

anno una spesa di 147 milioni di euro sui 749 complessivi,<br />

contro i 349 spesi per giocare a poker a torneo e cash.<br />

Le novità per il 2013<br />

Il gioco on line potrebbe trovare un nuovo incremento grazie<br />

alle novità che saranno introdotte in questo settore nel<br />

corso del 2013. Daniela Pompei, responsabile Sogei - cliente<br />

Monopoli di Stato, ha dichiarato che nel 2012 i server hanno<br />

gestito complessivamente oltre 3,5 miliardi di transazioni<br />

nel settore del gioco pubblico, compresi giochi di abilità e<br />

scommesse effettuate on line. Nel 2013 – ha continuato -<br />

si prevede che la quota di transazioni on line sia destinata<br />

ad aumentare, grazie a nuove tipologie di giochi che di-<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [37]


[38]<br />

Rispetto a febbraio 2012 il numero di operatori di gioco<br />

che hanno attivato almeno un'iniziativa per smartphone<br />

è aumentata di quasi il 30%<br />

venteranno operativi nel corso dell'anno. Daniela Pompei<br />

ha indicato come fattori di incremento, in primo luogo le<br />

scommesse virtuali, cioè eventi sportivi simulati al computer<br />

tramite una rappresentazione visuale dell'estrazione di<br />

numeri casuali il cui esito è generato casualmente tramite<br />

un RNG (Random Number Generator) situato presso il<br />

totalizzatore nazionale di Sogei. Altra novità da tenere in<br />

considerazione per Pompei è il cosiddetto palinsesto complementare,<br />

un programma di scommesse sportive a quota<br />

fissa offerto da un concessionario in autonomia rispetto al<br />

palinsesto ufficiale; in questo caso Sogei gestisce, per conto<br />

della Agenzia delle dogane e dei monopoli, il processo automatizzato<br />

di "asseverazione" degli eventi sportivi offerti e<br />

delle scommesse. Infine, il betting exchange, una variante<br />

delle scommesse a quota fissa effettuata solo on line, dove la<br />

domanda e l'offerta (ovvero "puntata" e "banco") provengono<br />

entrambe da due singoli giocatori, mentre il concessionario<br />

agisce solo in veste di intermediario.<br />

I players<br />

Un navigatore Internet maggiorenne su dieci ha giocato on<br />

line almeno una volta dall'autunno 2008, anno del debutto<br />

dei giochi on line regolamentati. Oggi si contano un totale<br />

di 2,8 milioni di giocatori. Gli utenti unici che mediamente<br />

giocano in un mese sono rimasti stabili nel 2012 intorno<br />

alle 800.000 unità (nei mesi di "alta stagione" in cui è presente<br />

un'offerta di scommesse sportive). Ciascuno di questi<br />

movimenta all'interno del mese sostanzialmente un conto,<br />

sfatando così in parte il mito dell'esistenza di un numero<br />

significativo di giocatori attivi contemporaneamente su<br />

più conti gioco. Se, invece, si considera il numero totale di<br />

conti di gioco attivati da tutti coloro che hanno giocato almeno<br />

una volta on line – pari a 5,2 milioni – si evince che<br />

mediamente ciascun giocatore si è rivolto a due operatori.<br />

Il profilo del giocatore on line non è mutato nel tempo: la<br />

maggior parte dei giocatori è composta da uomini, mentre<br />

le donne si dimostrano poco propense al gioco da remoto. I<br />

due terzi dei giocatori sono residenti al Centro-Sud e quasi<br />

il 60% ha un'età compresa tra i 25 e i 44 anni. Il 5% degli<br />

utenti Internet italiani, uomini e maggiorenni, ha giocato<br />

almeno una volta negli ultimi sei mesi. Per quanto riguarda<br />

la spesa mensile, la maggior parte dei giocatori on line<br />

si dimostra alquanto morigerata: due su tre mediamente in<br />

un mese spendono meno di 50 euro. In particolare, il 38%<br />

spende meno di 25 euro; il 14% spende tra i 25 ed i 50 euro;<br />

il 35% spende più di 50 euro; infine, il 13% dei giocatori on<br />

line fa registrare una vincita. Se si considerano i giocatori<br />

on line attivi almeno una volta negli ultimi sei mesi, ciascuno<br />

di questi ha mediamente speso 43 euro al mese. Non<br />

tutti i giocatori, infatti, sono attivi con continuità. E questi<br />

due fattori (discontinuità e livelli di spesa contenuta) dimostrano<br />

che il gioco on line è per la maggior parte degli utenti<br />

un fenomeno di puro intrattenimento. La maggior parte dei<br />

quasi 800.000 giocatori on line mensili si dedicano ad un'u-<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


nica tipologia di gioco. Le scommesse sportive sono il<br />

prodotto più popolare, seguite dagli skill games a torneo,<br />

dal poker cash e dai casinò games. A dicembre,<br />

mese del lancio dei rulli on line in Italia, i giocatori<br />

che hanno provato le slot da remoto sono circa i due<br />

terzi di coloro che hanno giocato ai casinò games.<br />

Nel 2012 sono scomparsi quasi la metà degli<br />

operatori<br />

Gli operatori del gioco on line nel nostro Paese si sono<br />

ridotti significativamente, passando da 274 nel 2011 a<br />

143 nel 2012. La gran parte ha semplicemente deciso<br />

di non rinnovare la concessione. Qualche decina ha<br />

stretto accordi con altri operatori. Infine, ad una minoranza<br />

è stata revocata la licenza dall'Agenzia delle<br />

dogane e dei monopoli (ad esempio per mancato reintegro<br />

della fideiussione o per mancato superamento<br />

delle verifiche tecnico/funzionali). Tutto questo non<br />

ha avuto particolari effetti sul mercato poiché nella<br />

maggior parte dei casi si è trattato di soggetti con un<br />

ruolo marginale nel gioco on line italiano già nel 2011<br />

(il mercato del gioco on line è piuttosto concentrato<br />

con i primi 10 operatori che generano il 74% del fatturato<br />

complessivo). Nel 2012 ci sono anche stati dei<br />

nuovi entranti che avevano ottenuto la licenza l'anno<br />

precedente. Si tratta prevalentemente di operatori<br />

internazionali, tra cui i principali sono Bet-at-home,<br />

Betsson e PaddyPower. La crescita del settore del gioco<br />

on line è finora dipesa in larga parte dalla tipologia<br />

dell'offerta erogata. Il gioco legale in Italia non ha mai<br />

evidenziato una crescita strutturale del mercato, ha<br />

sempre registrato degli incrementi sostanzialmente<br />

legati all'estensione dell'offerta di giochi. E, quando<br />

sono state introdotte "semplici" varianti dei giochi già<br />

esistenti, i rischi di cannibalizzazione si sono rivelati<br />

alti, come accaduto con il poker cash nei confronti<br />

del torneo. Del resto il numero dei giocatori on line,<br />

(dall'agosto 2011, da quando viene misurato), non è<br />

mai cresciuto in maniera importante nonostante gli<br />

ingenti sforzi di marketing sostenuti dagli operatori.<br />

In sostanza, la "battaglia" pubblicitaria ha avuto come<br />

risultato lo spostamento di giocatori da un operatore<br />

all'altro. La spesa media per giocatore, inoltre, è<br />

rimasta invariata nel 2012, dimostrando come non<br />

sia semplice modificare il comportamento di gioco<br />

– tendenzialmente moderato – degli utenti. La quota<br />

di mercato dei primi 10 operatori non è cambiata<br />

negli ultimi due anni (circa il 75%, ma il tasso di<br />

concentrazione misurato con l'indice di Herfindahl,<br />

è aumentato del 17%), a fronte della riduzione significativa<br />

degli operatori (da 274 a 143). Insomma, il Politecnico<br />

di Milano, nella migliore delle ipotesi, prevede<br />

per il 2013 un sostanziale equilibrio rispetto al 2012,<br />

nonostante il lancio di alcuni prodotti come le scommesse<br />

virtuali. E, quindi, preannuncia un'ulteriore<br />

fuoriuscita di player; l'avvio di una serie di operazioni<br />

di fusione e acquisizione (già alcuni operatori hanno<br />

rinunciato alla concessione trasformandosi in skin<br />

di player più grandi, mentre operatori di primo livello<br />

– come GMatica e Admiral Group – hanno stretto<br />

partnership); una crescente focalizzazione da parte di<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [39]


alcuni operatori su nicchie particolari,<br />

singoli prodotti, o canali specifici; una<br />

crescente differenziazione attraverso<br />

servizi complementari (come l'utilizzo<br />

di nuovi canali o la creazione di community).<br />

Per le singole compagnie,<br />

invece, la competizione sarà particolarmente<br />

accesa. Per incrementare la<br />

propria quota di mercato dovranno<br />

identificare idee progettuali innovative<br />

provenienti da altri settori B2C;<br />

mantenere un presidio forte sui dati<br />

per monitorare eventuali evoluzioni<br />

sia dal punto di vista del mercato che<br />

del comportamento dei giocatori; migliorare<br />

l'execution, ossia potenziare,<br />

perfezionare e arricchire la fruibilità<br />

del sito, dalla registrazione al prelievo<br />

delle vincite.<br />

La scommessa sulle ultime<br />

tecnologie<br />

Rispetto a febbraio 2012 il numero di<br />

operatori di gioco che hanno attivato<br />

almeno un'iniziativa per smartphone<br />

è aumentata di quasi il 30%. Un<br />

trend dovuto anche alla crescente diffusione<br />

degli smartphone (32 milioni<br />

i device nel nostro Paese a fine 2012<br />

con la previsione di arrivare a oltre 50<br />

milioni nel 2017). I giochi che hanno<br />

maggior successo via cellulare sono le<br />

scommesse e casinò games, seguiti da<br />

bingo, poker e Gratta e vinci. La quota<br />

di mercato dello smartphone, misurata<br />

come percentuale della spesa dei<br />

giocatori italiani generata su questo<br />

canale, è in crescita rispetto al 2011 e<br />

si attesta oggi attorno al 3%. Ma il valore<br />

complessivo è poco indicativo, sia<br />

perché non tutti i giochi si prestano in<br />

egual misura ad essere veicolati sullo<br />

smartphone (quelli con le maggiori<br />

potenzialità sono le scommesse – in<br />

particolare quelle live, per le quali lo<br />

smartphone può essere addirittura un<br />

canale più adatto rispetto al web via<br />

pc – e i giochi con una fruizione semplice,<br />

come casinò games e in alcuni<br />

casi anche il poker), sia perché ad oggi<br />

gli operatori che hanno sviluppato il<br />

canale con una certa convizione sono<br />

ancora un numero limitato, probabilmente<br />

sotto la decina. Se consideriamo<br />

i giochi particolarmente adatti<br />

agli smartphone abilitati da quegli<br />

operatori che più ci hanno creduto,<br />

la penetrazione della spesa realizzata<br />

tramite smartphone sulla spesa totale<br />

può arrivare anche a superare il 10%.<br />

[40]<br />

Il tablet, invece, è<br />

un device ancora<br />

poco utilizzato<br />

dagli operatori,<br />

nonostante sia<br />

particolarmente<br />

adatto a<br />

veicolare l'offerta<br />

di gioco on<br />

line e abbia<br />

raggiunto una<br />

diffusione oltre le<br />

aspettative<br />

In ogni caso l'interesse del settore del<br />

gaming per questo canale è vivace: le<br />

iniziative (mobile site o applicazioni)<br />

sono più che raddoppiate a marzo 2013<br />

e più della metà degli operatori offre<br />

sia un'applicazione (in alcuni casi più<br />

d'una) sia un Mobile site. Oltre l'80%<br />

delle applicazioni e più del 60% dei<br />

mobile site consentono il gioco real<br />

money. Il tablet, invece, è un device<br />

ancora poco utilizzato dagli operatori,<br />

nonostante sia particolarmente adatto<br />

a veicolare l'offerta di gioco on line e<br />

abbia raggiunto una diffusione oltre<br />

le aspettative (nel 2012 sono più di 3,5<br />

milioni i tablet in Italia, in crescita<br />

di oltre il 150% rispetto al 2011). Ad<br />

oggi sono state sviluppate complessivamente<br />

27 applicazioni per tablet da<br />

12 operatori. I tre quarti delle applicazioni<br />

sono per sistema iOs e il restante<br />

quarto per Android. Quasi tutte offrono<br />

la possibilità di giocare in real<br />

money e i giochi più diffusi sono i casinò<br />

games, seguiti dalle scommesse e<br />

dal poker. L'offerta degli operatori è al<br />

momento limitata, ma probabilmente<br />

destinata ad aumentare nel tempo.<br />

Le connected tv, infine, nonostante si<br />

stiano diffondendo rapidamente (2,5<br />

milioni quelli presenti in Italia a fine<br />

2012, il 120% in più rispetto al 2011 e<br />

per il 2013 si prevede un'ulteriore cre-<br />

scita del 70% circa) non hanno ancora<br />

inciso sul mercato del gioco on line e<br />

le iniziative degli operatori sono limitate.<br />

Alle due già presenti nel 2011 (Intralot<br />

e Iziplay) si è aggiunta quella di<br />

Lottomatica. Tutte e tre sono sostanzialmente<br />

incentrate sulle scommesse<br />

sportive. Nello studio del Politecnico<br />

si evidenzia che tra la fine del 2012 e<br />

l'inizio del 2013 sono nati due nuovi<br />

canali sul gioco (Lottomatica Tv focalizzato<br />

su bingo e casinò games, e Bonus<br />

Tv – Mediaproviding – che eroga<br />

contenuti sia sulle scommesse che sui<br />

casinò games) che si sono aggiunti a<br />

Winga Tv e a altri canali tematici già<br />

attivi nel 2011.<br />

Confronto con gli altri mercati<br />

dell'entertainment on line<br />

Lo studio del Politecnico di Milano<br />

mette a confronto il mercato del gioco<br />

con quello dell'entertainment e con<br />

quello dei mercati digitali transazionali.<br />

Il primo confronto conferma a<br />

pieno titolo il gioco on line come uno<br />

dei mercati più interessanti nel nostro<br />

Paese, con una spesa annua di quasi<br />

750 milioni di euro: oltre 100 milioni<br />

di euro in più rispetto a quella del<br />

botteghino del cinema, pari a tre volte<br />

quella del botteghino del calcio, a oltre<br />

a due quella del teatro, inferiore solo<br />

a quella dei videogames, pari a oltre<br />

un miliardo di euro. Positivo anche<br />

il raffronto sulla crescita annua, visto<br />

che gli altri mercati, ad eccezione dei<br />

videogames che crescono del 7% circa,<br />

hanno perso terreno rispetto all'anno<br />

precedente. Il confronto con gli altri<br />

mercati transazionali on line, invece,<br />

non è altrettanto positivo. Il gioco on<br />

line, infatti, perde terreno sia nei confronti<br />

dei digital content (acquisto on<br />

line di news a pagamento, musica, video,<br />

applicazioni mobile, ecc.), che nel<br />

2012 è cresciuto di oltre il 25% e vale<br />

circa un miliardo di euro, sia nei confronti<br />

dell'eCommerce B2C, che nel<br />

2012 è aumentato del 19% raggiungendo<br />

un valore di oltre 9,6 miliardi<br />

di euro. Tra i mercati transazionali, il<br />

gioco è l'unico ad avere ridotto la sua<br />

crescita dal 2011 al 2012, passando dal<br />

+7 al +2%. L'eCommerce B2C è invece<br />

cresciuto con un tasso in linea rispetto<br />

a quello registrato nel 2011, mentre<br />

i digital content hanno accelerato la<br />

propria crescita, che nel 2011 era stata<br />

pari al 2%. <br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [41]


NUOVE OPPORTUNITÀ DAL<br />

SOCIAL GAMING<br />

di Davide Tedesco<br />

Negli ultimi anni è esploso, a livello globale, il fenomeno dei Social Gaming.<br />

Con questo termine si intende tutta quella platea di giochi basati<br />

tipicamente su gambling come poker, slot e bingo con la sostanziale<br />

differenza di essere totalmente «for fun».<br />

Mentre l'industria del gambling tradizionale<br />

elargisce denaro reale come corrispettivo<br />

a fronte di una vincita, nei Social Casino<br />

Gaming (SCG) il flusso di denaro è unidirezionale<br />

con il giocatore che può spendere<br />

soldi reali per l'acquisto di chips virtuali ottenendo in<br />

cambio solo beni virtuali. Nel gambling tradizionale, oramai<br />

sdoganato in Europa, ed in fase di legalizzazione negli States,<br />

un enorme flusso di denaro viene generato da un numero<br />

ristretto di utenti, nel comparto dei SCG la situazione è<br />

diametralmente opposta. Esiste un grande bacino di utenza<br />

in cui, mediamente, solo il 2% impiega soldi reali, mentre il<br />

restante continua a giocare in modalità «free». L'unione dei<br />

due potrebbe portare enormi benefici in termini di fatturato<br />

[42]<br />

a entrambi i comparti. Per tale ragione, le recenti acquisizioni,<br />

che hanno avuto come protagonisti big del calibro di Zynga<br />

e Playtika, sembrano aver segnato il definitivo avvento di<br />

una nuova era nel settore del gioco d'azzardo on line. Secondo<br />

le stime di SuperData Research, il mercato dei social<br />

casino gaming è valso qualcosa come 1,7 miliardi di dollari<br />

nel 2012. Le prospettive di crescita saranno ancora a doppia<br />

cifra nei prossimi anni con stime conservative che parlano di<br />

2,7 miliardi di dollari nel 2015. Inutile dire che sono gli Stati<br />

Uniti a farla da padrone, con quasi 660 milioni di dollari di<br />

fatturato nel 2012 e con ottime prospettive di crescita nel primo<br />

semestre di quest'anno. Senza considerare che la recente<br />

legalizzazione dei giochi on line in Nevada ed in New Jersey,<br />

non potrà far altro che rivedere al rialzo le stime di crescita.<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


Presto spiegato l'interesse degli operatori<br />

tradizionali che da anni presidiano<br />

il comparto con la speranza di veder<br />

crescere esponenzialmente il loro bacino<br />

di utenza. Partendo da queste considerazioni<br />

Tom Sapsted, della società<br />

di consulenza Bullet Business, ha chiesto<br />

a tre massimi esperti del settore la<br />

loro opinione circa i possibili sviluppi<br />

del mercato dei SCG. Vicenç Martì è il<br />

CEO di Akamon Entertainment, società<br />

specializzata in giochi on line molto<br />

radicata nel mercato latino americano.<br />

Martì è convinto che i SCG saranno<br />

una grande opportunità per tutti. Il<br />

Brasile, per esempio, uno dei mercati<br />

più redditizi per Akamon, si è dimostrato<br />

un Paese molto ricettivo per questo<br />

genere di applicazioni. La chiave di<br />

questo successo è stata trovare il giusto<br />

mix tra competizione, intesa come interazione<br />

tra utenti, e divertimento.<br />

Focalizzarsi su una ben precisa area<br />

geografica, poi, è stata un'altra mossa<br />

vincente. Questa strategia ha permesso<br />

di offrire un approccio locale ad un<br />

pubblico globale. Ogni volta che si entra<br />

in un nuovo mercato – continua il<br />

manager - è importante saper adattare,<br />

ed eventualmente integrare, l'offerta di<br />

gioco con prodotti del posto. Anche la<br />

capacità di trovare validi partner locali,<br />

per esempio nella distribuzione o nei<br />

sistemi di pagamento, è un fattore determinante<br />

di successo. Alla domanda<br />

del perché la società si sia voluta focalizzare<br />

proprio sul mercato sud americano,<br />

Martì non ha dubbi: "basi cultu-<br />

rali comuni in tutta l'area e sostanziale<br />

assenza di concorrenti ci hanno spinto<br />

ad investire proprio in questa regione.<br />

Senza contare il ruolo crescente dell'economia<br />

di questi paesi nel contesto<br />

internazionale. Nel prossimo futuro<br />

– conclude – il ruolo delle società che<br />

hanno legato il loro marchio ai SCG<br />

aumenterà notevolmente". Negli ultimi<br />

quattro anni, infatti, le case da gioco<br />

tradizionali si sono concentrate sugli<br />

aspetti giuridico-normativi del settore<br />

smettendo di investire in innovazione.<br />

In quest'ottica il contributo che i SCG<br />

possono dare è fondamentale per recuperare<br />

quell'attenzione ai bisogni degli<br />

utenti, indispensabile in un mercato<br />

così dinamico. Rich Roberts è amministratore<br />

delegato di Slingo Inc., società<br />

leader nello sviluppo di soluzioni<br />

per il gambling on line e tradizionale.<br />

Secondo Roberts il contributo più importante<br />

che i SCG daranno alle piattaforme<br />

di gioco d'azzardo on line sarà<br />

la popolarità. Gli operatori tradizionali<br />

potranno coinvolgere un bacino di<br />

utenti mai raggiunto prima. Con l'aumento<br />

delle dimensioni del mercato ed<br />

il conseguente incremento dei ricavi,<br />

saranno possibili maggiori investimenti<br />

in innovazione. Aspetto, questo, fondamentale<br />

per continuare a crescere.<br />

L'innovazione è, infatti, il fattore critico<br />

di successo in questo mercato. La società,<br />

attiva da oltre quindici anni, deve<br />

la sua longevità proprio alla capacità<br />

di produrre costantemente nuovi prodotti.<br />

Alla domanda su quali saranno<br />

le possibili sinergie tra il mercato dei<br />

giochi tradizionali e quello dei SCG,<br />

Roberts appare scettico. Anche se a<br />

prima vista questi due mondi sembrano<br />

complementari, non è così. Si tratta<br />

di due prodotti diversi perché diversi<br />

sono i bisogni dei lori utenti. Pertanto<br />

un vero e proprio riposizionamento<br />

dei SCG non sarà per nulla scontato.<br />

L'ultimo partecipante a questa «tavola<br />

rotonda» è Josh Yguado, presidente<br />

della società Social Gaming Network<br />

(SGN) che sviluppa e distribuisce su<br />

diverse piattaforme on line una vasta<br />

gamma di SCG. Per Yguado il grande<br />

sviluppo di questi ultimi anni risiede<br />

nella voglia del pubblico di tornare a<br />

divertirsi in compagnia. L'era dei giochi<br />

in solitario è finita e i SCG stanno<br />

cavalcando questa nuova tendenza. La<br />

sostanziale differenza tra i tradizionali<br />

giochi da casinò e i nuovi SCG è insita<br />

nella quantità di innovazione che si<br />

trova in questi ultimi. Nei prossimi due<br />

anni avranno successo quelle società<br />

in grado di trasferire al mercato tradizionale<br />

questo «approccio all'innovazione»,<br />

senza però trascurare l'enorme<br />

know how che questi player hanno accumulato<br />

negli anni. I tre intervistati,<br />

malgrado abbiano espresso posizioni<br />

divergenti, sono tutti concordi nel credere<br />

nell'enorme potenzialità del mercato<br />

dei SCG. La convergenza, anche<br />

parziale, verso un modello di business<br />

tradizionale ne determinerà il successo<br />

e la sostenibilità economica nel lungo<br />

periodo. <br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [43]


[44]<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [45]


SCOMMESSE:<br />

PER RECUPERARE APPEAL<br />

IN ARRIVO IL MODELLO<br />

"BRITISh"<br />

di Davide Tedesco<br />

Così come in Gran Bretagna, anche in Italia, a breve, si potrà puntare<br />

su palinsesti "personalizzati" offerti dai concessionari abilitati.<br />

[46]<br />

Il 2013 sarà per il mercato italiano<br />

dei giochi l'anno del consolidamento<br />

grazie al completamento<br />

dell'offerta legale. La<br />

notevole crescita del settore ha<br />

reso ancora più urgente la necessità di<br />

regole sempre meno locali e sempre più<br />

di respiro europeo. Betting exchange,<br />

scommesse virtuali, lotto on line e palinsesto<br />

complementare consentiranno<br />

agli operatori abilitati di offrire ai loro<br />

clienti una gamma ancora più ampia<br />

di giochi. L'Italia è attualmente l'unico<br />

Paese dove i concessionari devono «subire»<br />

passivamente il palinsesto scelto<br />

da terzi, che decidono quali eventi<br />

quotare e quali scommesse permettere.<br />

Prima di aprire una scommessa al<br />

pubblico, è necessario aspettare che<br />

Sogei abiliti l'evento, il che a volte può<br />

causare una perdita di puntate a favore<br />

degli operatori stranieri. Malgrado i<br />

passi avanti compiuti – gli avvenimenti<br />

in palinsesto sono passati da 43mila<br />

del 2008 a quasi 67mila dello scorso<br />

anno – questa costrizione, agli occhi<br />

dei bookmaker stranieri, veniva percepita<br />

come un handicap del nostro sistema.<br />

Di contro, a piazza Mastai hanno<br />

sempre addotto come giustificazione a<br />

questa «ingerenza» motivazioni di ordine<br />

pubblico. La decisione di inserire<br />

o meno nel palinsesto alcuni eventi è<br />

valutata soprattutto in funzione delle<br />

certificabilità degli esiti attraverso fonti<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


ufficiali. L'introduzione del nuovo decreto direttoriale<br />

sull'offerta di scommesse, da parte di concessionari<br />

abilitati, di programmi personalizzati e complementari<br />

a quello proposto dall'Amministrazione, sembra,<br />

aver sciolto ogni riserva. Con questo nuovo decreto gli<br />

operatori abilitati potranno inviare ai Monopoli, per<br />

l'asseverazione, la documentazione con l'indicazione<br />

degli avvenimenti oggetto del palinsesto complementare<br />

e le caratteristiche delle nuove tipologie di avvenimenti<br />

e/o di scommesse che intendono inserire nel<br />

proprio programma. L'Agenzia rilascerà l'asseverazione<br />

in forma espressa entro 30 giorni dalla richiesta, in<br />

mancanza la richiesta si intenderà rigettata. L'oggetto<br />

delle scommesse, naturalmente, non dovrà attenere a<br />

eventi o comportamenti contrari alla morale, all'ordine<br />

pubblico e al buon costume o costituire, neppure<br />

indirettamente, incitamento alla commissione di reati<br />

o violazioni. I bookmaker che vorranno offrire una<br />

scommessa personalizzata dovranno pagare una ulteriore<br />

tassa dello 0,5%, che si aggiunge a quella del<br />

4,2% che già grava sulle scommesse. Un rinnovamento<br />

importante che, si spera, permetterà al settore di<br />

recuperare appeal: anche marzo 2013, infatti, ha confermato<br />

un netto calo della raccolta delle scommesse<br />

(-8,2% rispetto allo stesso periodo del 2012). Un trend<br />

in linea con i dati del 2012: solo grazie ai campionati<br />

europei di calcio e alle olimpiadi di Londra, il comparto<br />

è riuscito a registrare un magro +2,4%, passando<br />

dai 3,8 miliardi di euro del 2011 ai 3,9 dello scorso<br />

anno. L'adozione delle nuove misure contenute nel<br />

decreto consentirà, inoltre, l'adeguamento dei prodotti<br />

agli standard internazionali, assicurando maggiore<br />

flessibilità nell'offerta e permettendo agli operatori di<br />

differenziare i propri prodotti. Senza considerare che<br />

il recupero di quote di gioco dal mercato illegale e il<br />

puntuale tracciamento delle puntate permetterà un<br />

monitoraggio più efficace su possibili anomalie derivanti<br />

da fenomeni di frode sportiva. La scelta dell'Amministrazione<br />

di combattere la concorrenza sleale dei<br />

siti web illegali e dei CTD ad «armi» pari sembra la<br />

mossa giusta. Ma non è sufficiente. Per risollevare effettivamente<br />

il comparto, gli operatori autorizzati devono<br />

disporre di tutti gli strumenti utili a competere<br />

in un contesto globale. Per essere realmente competitivi<br />

e debellare in maniera definitiva la concorrenza<br />

sleale sarà necessario intraprendere un percorso di<br />

omogeneizzazione della tassazione adeguandola ai livelli<br />

degli altri Paesi europei. <br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [47]


UN OSSERVATORIO<br />

PER IL GIOCO<br />

di Massimiliano Chindemi<br />

Il 4 aprile 2013, è stato istituito l'Osservatorio sui rischi da gioco così<br />

come previsto dal Decreto Balduzzi. L'Osservatorio sarà presieduto dal<br />

vicedirettore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e il coordinamento<br />

sarà diretto dall'area dei Monopoli della stessa Agenzia.<br />

che ha il compito istituzionale di<br />

valutare le misure più efficaci per contrastare<br />

la diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno<br />

della dipendenza grave, è presieduto dal<br />

L'Osservatorio,<br />

dott. Luigi Magistro, vicedirettore dell'Agenzia<br />

delle dogane e dei monopoli, delegato al coordinamento<br />

dell'Area Monopoli, ed è composto dai seguenti esperti: per<br />

il Ministero dell'Economia e delle Finanze il dott. Giovanni<br />

Serpelloni – Capo del Dipartimento politiche antidroga della<br />

Presidenza del Consiglio dei Ministri; per il Ministero della<br />

Salute il dott. Giuseppe Ruocco – Direttore generale della<br />

prevenzione e la dott.ssa Rossana Ugenti – Direttore generale<br />

del sistema informativo e statistico sanitario; per il Ministero<br />

dello Sviluppo Economico il dott. Vincenzo Maria Di<br />

Maro – Dirigente presso il Dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione;<br />

per l'Associazione Nazionale Comuni<br />

Italiani Stefano Campioni – Responsabile del Dipartimento<br />

Attività Produttive e Lamberto Baccini – Responsabile Dipartimento<br />

Servizi Sociali; per il Ministero dell'Istruzione,<br />

dell'Università e della Ricerca la dott.ssa Giovanna Boda –<br />

Direttore generale della Direzione per lo studente e il prof.<br />

Alessandro Vienna – in servizio presso la Direzione per lo<br />

studente, Ufficio IV. Esperti supplenti il dott. Antonio Tagliaferri,<br />

Dirigente generale dell'Agenzia delle dogane e dei<br />

monopoli, per la presidenza dell'Osservatorio; il dott. Pietro<br />

Canuzzi, Dirigente delle professionalità sanitarie, per il<br />

dott. Giuseppe Ruocco; dott.ssa Lidia Di Minco, dirigente<br />

del Ministero della Sanità, per la dott.ssa Rossana Ugenti;<br />

la dott.ssa Antonia Martelli, Dirigente del Ministero per lo<br />

Sviluppo Economico, per il dott. Vincenzo Maria Di Maro.<br />

L'Osservatorio si riunirà presso l'Agenzia delle dogane e dei<br />

monopoli, avvalendosi di un Ufficio di segreteria coordinato<br />

dal dott. Davide Diamare, dirigente dell'Agenzia delle dogane<br />

e dei monopoli ed è composto dai seguenti dipendenti<br />

dell'Agenzia: dott. Carlo Lopez; dott. Renato Carlucci; dott.<br />

ssa Alessandra Arciprete; sig.ra Maria Teresa Tavazzani e sig.<br />

Fabio Gullo. Ai componenti dell'Osservatorio non è corrisposto<br />

alcun emolumento, compenso o rimborso spese. Il<br />

[48]<br />

Vicedirettore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Luigi<br />

Magistro, ha dichiarato: "L'istituzione dell'Osservatorio,<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


previsto dal dl Balduzzi, rappresenta il<br />

primo importante passo che consentirà<br />

alle istituzioni e alle organizzazioni nazionali<br />

competenti coinvolte di fornire<br />

una risposta concreta all'emergenza<br />

di un fenomeno rilevante nel contesto<br />

sociale del nostro Paese, canalizzandolo<br />

all'interno di un percorso virtuoso<br />

e di tutela dei soggetti più a rischio.<br />

Solo conoscendo e affrontando questo<br />

problema anche dal punto di vista<br />

tecnico-scientifico saremo in grado di<br />

ricondurlo nelle sue reali dimensioni e,<br />

quindi, di combatterlo e prevenirlo con<br />

efficacia". Contestualmente, l'Agenzia<br />

e il DPA per rendere ancora più efficace<br />

e mirata l'azione futura dell'Osservatorio<br />

hanno sottoscritto un accordo<br />

di collaborazione per l'istituzione di un<br />

Comitato consultivo di supporto, coordinato<br />

dal Dipartimento, che sarà composto<br />

dalle rappresentanze nazionali<br />

dei consumatori, dai più rappresentativi<br />

gruppi associativi di area specifica,<br />

dai rappresentanti delle Regioni e delle<br />

Province Autonome e dai concessionari<br />

di gioco, e finalizzato al coinvolgimento<br />

attivo e partecipato della società civile<br />

nella definizione e analisi delle misure<br />

più idonee per contrastare il gioco<br />

patologico. "Siamo soddisfatti dell'attivazione<br />

dell'Osservatorio – ha affermato<br />

Giovanni Serpelloni, capo del DPA<br />

e coordinatore tecnico scientifico dell'<br />

Osservatorio - perché il fenomeno della<br />

dipendenza da gioco d'azzardo patologico<br />

è un aspetto che sta incidendo in<br />

maniera significativa nello sviluppo di<br />

una nuova malattia sociale. Un problema<br />

prevenibile da seguire strettamente<br />

e cui rispondere fin dalla sua genesi,<br />

prima di tutto dimensionandolo per<br />

poterlo affrontare in modo scientifico<br />

ed efficace. Per questo abbiamo messo<br />

a punto e diffuso un nuovo software<br />

gratuito, predisposto da questo Dipartimento,<br />

presso i Sert, per la raccolta e<br />

l'elaborazione automatica e in tempo<br />

reale dei dati, molto carenti in questo<br />

momento, sui giocatori patologici che<br />

sono in carico alle strutture sanitarie<br />

pubbliche. Questo ci permetterà di<br />

quantificare meglio la dimensione del<br />

problema da affrontare sia in termini<br />

di cura e riabilitazione ma anche<br />

di prevenzione". Questo per ciò che<br />

riguarda i giocatori a rischio mentre<br />

per gli operatori "il Dipartimento – ha<br />

proseguito Serpelloni - ha attivato uno<br />

specifico progetto GAP in collaborazione<br />

con le regioni e che coinvolgerà<br />

anche l'ANCI, oltre che pubblicato un<br />

manuale sul Gambling con indicazioni<br />

scientifiche per gli operatori. Non solo,<br />

ma abbiamo creato un gruppo di ricerca<br />

nazionale del DPA nelle neuroscienze<br />

e aspetti cognitivo comportamentali<br />

del gambling e abbiamo predisposto un<br />

nuovo modulo di formazione avanzata<br />

sul GAP presso l'Italian school on addiction<br />

del Dipartimento che si svolgerà<br />

nella Scuola superiore della Pubblica<br />

Amministrazione, per dare formazione<br />

anche on line".<br />

Le reazioni degli operatori<br />

di gioco<br />

Raffaele Curcio, Presidente della SA-<br />

PAR, l'associazione nazionale che rappresenta<br />

e tutela circa 1.500 fra aziende<br />

di gestione e costruzione di apparecchi<br />

da intrattenimento, ha diciarato: "Saluto<br />

con favore la nascita dell'Osservatorio<br />

sui rischi di dipendenza da gioco<br />

istituito presso l'Agenzia delle dogane<br />

e dei monopoli. Come SAPAR siamo<br />

da sempre impegnati nella lotta alle<br />

ludopatie e al gioco minorile e questa<br />

istituzione, prevista già dal decreto Balduzzi,<br />

si pone come valido strumento<br />

per il contrasto del fenomeno della<br />

dipendenza grave. Siamo pertanto a<br />

completa disposizione del Presidente<br />

dell'Osservatorio, Dott. Luigi Magistro,<br />

e del Prof. Giovanni Serpelloni, che si<br />

occuperà del coordinamento tecnico<br />

scientifico, per porre in essere ogni<br />

possibile sinergia che possa contrastare<br />

concretamente il fenomeno del gioco<br />

d'azzardo patologico".<br />

Anche Confindustria Sistema Gioco<br />

Italia ritiene che l'istituzione dell'Osservatorio<br />

sulle dipendenze, prevista<br />

dal decreto Balduzzi, sia un valido<br />

strumento per meglio conoscere e contrastare<br />

il fenomeno della ludopatia<br />

e dà piena disponibilità a collaborare<br />

con il presidente dell'Osservatorio Luigi<br />

Magistro e con il coordinatore tecnico-scientifico<br />

del progetto Giovanni<br />

Serpelloni. <br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [49]


[50]<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


IMPOSTA UNICA<br />

SULLE SCOMMESSE<br />

NEI CONFRONTI DEI CTD<br />

A cura dello Studio Legale Grassi<br />

Un parere curato dallo Studio Legale Grassi, in merito alla applicazione<br />

dell'Imposta unica sulle scommesse nei confronti dei Centri trasmissione<br />

dati (CTD) getta luce sui problemi applicativi circa l'applicazione<br />

della norma dove è possibile evidenziare profili di illegittimità costituzionale.<br />

Nella fiscalità dei giochi, oltre ad emergere con<br />

maggior forza ed evidenza, particolarmente<br />

acute appaiono le esigenze di tutela dell'interesse<br />

fiscale. Con l'esplicito intento di rafforzare<br />

l'azione di contrasto al gioco gestito e<br />

praticato in modo illegale e tutelare i consumatori, in particolar<br />

modo i minori di età, nonché per recuperare base imponibile<br />

e gettito a fronte di fenomeni di elusione e di evasione<br />

fiscale, il legislatore del 2010 ha, tra l'altro, inserito nella<br />

legge di stabilità n. 220/10 una norma dichiaratamente (ma<br />

non sostanzialmente) interpretativa delle disposizioni di cui<br />

al D.Lgs. n. 504/98. In particolare, l'art. 1, comma 66, della<br />

[52]<br />

legge 13 dicembre 2010, n. 220, dispone che «ferma restando<br />

l'obbligatorietà, ai sensi della legislazione vigente, di licenze,<br />

autorizzazioni e concessioni nazionali per l'esercizio dei concorsi<br />

pronostici e delle scommesse, e conseguentemente l'immediata<br />

chiusura dell'esercizio nel caso in cui il relativo titolare<br />

ovvero esercente risulti sprovvisto di tali titoli abilitativi,<br />

ai soli fini tributari: …b) l'articolo 3 del decreto legislativo 23<br />

dicembre 1998, n. 504, si interpreta nel senso che soggetto<br />

passivo d'imposta è chiunque, ancorché in assenza o in caso<br />

di inefficacia della concessione rilasciata dal Ministero dell'economia<br />

e delle finanze-Amministrazione autonoma dei<br />

monopoli di Stato, gestisce con qualunque mezzo, anche tele-<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


matico, per conto proprio o di terzi, anche<br />

ubicati all'estero, concorsi pronostici<br />

o scommesse di qualsiasi genere.<br />

Se l'attività è esercitata per conto di terzi,<br />

il soggetto per conto del quale l'attività<br />

è esercitata è obbligato solidalmente<br />

al pagamento dell'imposta e delle<br />

relative sanzioni». Innanzitutto va detto<br />

che con tale disposizione, come egregiamente<br />

rimarcato in un altro lavoro,<br />

il legislatore ha avuto cura di precisare<br />

che essa opera esclusivamente sul piano<br />

tributario (rectius: "ai soli fini tributari"),<br />

confermando espressamente,<br />

nell'incipit della disposizione, l'obbligatorietà,<br />

ai sensi della legislazione vigente,<br />

di licenze, autorizzazioni e concessioni<br />

nazionali per l'esercizio dei<br />

concorsi pronostici e delle scommesse,<br />

e l'immediata chiusura dell'esercizio<br />

nel caso in cui il titolare risulti sprovvisto<br />

di tali titoli abilitativi. L'inciso iniziale<br />

è ispirato non soltanto alla condivisibile<br />

esigenza di contrastare il gioco<br />

illegale ed irregolare e proteggere l'ordine<br />

e la sicurezza pubblica – esigenza<br />

particolarmente sottolineata nella parte<br />

in cui si ribadisce l'obbligo per l'autorità<br />

di pubblica sicurezza di disporre<br />

l'immediata chiusura dell'esercizio in<br />

ipotesi di riscontrata assenza ovvero<br />

inefficacia dei titoli abilitativi – ma anche<br />

dalla preoccupazione di evitare<br />

che, conferendo "dignità tributaria" ai<br />

predetti operatori economici, si fosse di<br />

fatto proceduto ad una larvata regolarizzazione<br />

dei medesimi ovvero ad una<br />

sorta di asettica presa d'atto della loro<br />

esistenza. Altra notazione saliente è<br />

ravvisabile nell'attribuzione di una valenza<br />

positiva all'attività svolta ancorché<br />

formalmente illecita, scindendo la<br />

qualifica soggettiva dal nesso di collegamento<br />

funzionale tra la licenza<br />

(provvedimento autorizzativo) e l'esercizio<br />

e l'organizzazione dell'attività fiscalmente<br />

rilevante posta in essere.<br />

Detto ciò passiamo ad esaminare dettagliatamente<br />

il contenuto normativo.<br />

La norma nasce col dichiarato intento<br />

di colpire l'esteso fenomeno dei centri<br />

trasmissione dati (CTD) operanti nel<br />

territorio italiano per conto dei bookmaker<br />

esteri. Tuttavia, va anticipato<br />

sin da ora che a nostro sommesso avviso<br />

l'obiettivo cui si è posto il legislatore<br />

di fatto non è stato raggiunto ancorché<br />

l'AAMS ritenga diversamente e non poteva<br />

essere altrimenti vista la struttura<br />

della fattispecie impositiva. Infatti,<br />

come si tenterà di dimostrare, il meccanismo<br />

impositivo dell'imposta unica<br />

non consente al legislatore di individuare<br />

la figura del soggetto passivo nei<br />

c.d. CTD. Innanzitutto, occorre evidenziare<br />

che il soggetto passivo dell'im-<br />

posta sui giochi e le scommesse è individuato<br />

dall'art. 3 del D.Lgs. n. 504/98<br />

nei gestori dei giochi e delle scommesse.<br />

Ciò rappresenta il punto di arrivo di<br />

un travagliato percorso evolutivo sfociato<br />

nella nota sentenza della Corte<br />

Costituzionale che si è espressa proprio<br />

con riferimento ai soggetti passivi<br />

dell'imposta unica. In tale contesto il<br />

Giudice delle leggi ha inequivocabilmente<br />

individuato i soggetti passivi<br />

dell'imposta de qua in coloro a cui è affidata<br />

la gestione dei giochi e delle<br />

scommesse. Tra le motivazioni addotte<br />

emerge implicitamente che il presupposto<br />

dell'imposta unica è ravvisabile<br />

nell'organizzazione e nell'esercizio dei<br />

giochi e delle scommesse. Individuando<br />

nel gestore il soggetto passivo l'onere<br />

del tributo viene posto a carico del<br />

soggetto che manifesta la capacità contributiva<br />

in conformità al dettato<br />

dell'art. 53 Cost.. A questo punto occorre<br />

chiarire cosa si debba intendere<br />

per gestione. Dalla disciplina complessiva<br />

è facile enucleare come, gestire i<br />

giochi pubblici, voglia dire esercitare<br />

una ben precisa attività economica: i<br />

giochi e le scommesse. L'esercizio dei<br />

giochi comporta imprescindibilmente<br />

l'assunzione di un particolare rischio<br />

distinto dal generale rischio d'impresa:<br />

l'alea del gioco. Affinché l'attività svol-<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [53]


ta possa essere inquadrata tra le attività di scommessa è indispensabile<br />

la conclusione di quel contratto col quale le parti,<br />

assumendo reciprocamente il rischio dell'esito di un gioco o<br />

dell'esattezza di una loro opinione, si obbligano l'una verso<br />

l'altra a pagare la posta pattuita nel caso in cui l'esito si verifichi<br />

in modo sfavorevole, oppure l'ipotizzata previsione risulti<br />

sbagliata. Qualora nell'attività espletata non fossero rinvenibili<br />

i caratteri essenziali che connotano i giochi e le<br />

scommesse, non potrebbe dirsi di essere di fronte ad un'attività<br />

tipica e riservata. Qualsiasi altra attività non può essere<br />

annoverata tra l'attività economica di gioco e scommessa<br />

potendo tutt'al più essere inquadrata tra le attività accessorie<br />

all'attività principale. In tal senso depone la stessa normativa<br />

speciale. Infatti, l'originaria disciplina istitutiva dell'imposta<br />

unica (D.Lgs. n. 496/48) disponeva che il tributo fosse dovuto<br />

con riferimento alle attività soggette a riserva ovvero per<br />

«l'organizzazione e l'esercizio di giochi di abilità e di concorsi<br />

pronostici, per i quali si corrisponda una ricompensa di<br />

qualsiasi natura e per la cui partecipazione sia richiesto il pagamento<br />

di una posta in denaro…». In concreto l'attività economica<br />

consiste nell'espletamento di una serie coordinata di<br />

attività ed operazioni quali: la necessaria predisposizione di<br />

una struttura distribuita capillarmente su tutto il territorio<br />

nazionale che consenta la materiale raccolta delle "giocate";<br />

l'attivazione di un sistema di elaborazione, ubicato nel territorio<br />

italiano e collegato, tramite la rete telematica, ai terminali<br />

di gioco, ai canali telefonici e/o telematici per la partecipazione<br />

a distanza ai giochi pubblici, nonché al totalizzatore<br />

nazionale, anche per il tramite di un fornitore del servizio di<br />

connettività; la previsione di apparecchiature tecnologiche<br />

da installare presso le reti distributive per lo scambio delle<br />

informazioni con il sistema di elaborazione; lo svolgimento<br />

di campagne pubblicitarie e promozionali dei giochi sul territorio<br />

nazionale; la creazione di complessi algoritmi in grado<br />

di calcolare la grandezza delle quote attinenti le scommesse<br />

a quota fissa; la gestione finanziaria delle attività<br />

economiche; la gestione commerciale delle reti distributive;<br />

la gestione amministrativa delle attività; la predisposizione<br />

del materiale occorrente per l'esercizio dei giochi; vigilare<br />

sulla correttezza delle attività esercitate dai punti vendita<br />

nonché la sussistenza dei requisiti richiesti in capo a tali punti;<br />

l'elaborazione di nuovi tipi di gioco; il costante monitoraggio<br />

delle "giocate" onde rilevare talune anomalie che possono<br />

essere anche oggetto di segnalazione in virtù di obblighi normativi;<br />

ecc. Da quanto sopra, emerge un dato incontestabile:<br />

l'organizzazione e l'esercizio delle scommesse consiste in un<br />

complesso insieme di operazioni ed attività economiche unitariamente<br />

preordinate alla conclusione dei contratti tipici di<br />

gioco. La materiale raccolta delle scommesse presso i vari<br />

punti vendita di gioco rappresenta unicamente una fase, certamente<br />

importante e caratterizzante, ma che non può da<br />

sola riassumere la gestione dei giochi. Si ribadisce che il tratto<br />

essenziale dell'attività di gioco e scommessa è: la reciproca<br />

assunzione del rischio del gioco. Qualsiasi attività che non<br />

comporti l'assunzione dell'alea propria del fenomeno ludico<br />

non può considerarsi quale attività di gioco e scommessa. In<br />

tal senso è interessante richiamare quanto chiarito dalla sentenza<br />

United Utilities di cui alla causa C-89/05, emanata dalla<br />

Corte di Giustizia Europea in merito al trattamento IVA da<br />

riservare alle prestazioni di call center fornite da una società<br />

[54]<br />

del gruppo United Utilities (tale Vertex), ad un'altra società<br />

(Littlewoods) che gestisce un servizio di scommesse via telefono.<br />

Tali prestazioni si concretizzano da parte della Vertex<br />

nel fornire il personale, i locali e le attrezzature, sia telefoniche<br />

sia informatiche, necessarie per la raccolta delle scommesse.<br />

La Vertex, tra l'altro, non si assume alcun rischio della<br />

scommessa né stabilisce le quotazioni. Ebbene, in virtù di ciò<br />

la Corte ha sancito (seppur con rilievo soltanto ai fini dell'I-<br />

VA) che l'operazione di scommessa è assolutamente caratterizzata<br />

dall'attribuzione di una possibilità di guadagno agli<br />

scommettitori a fronte dell'assunzione del rischio di dover<br />

corrispondere le relative vincite e pertanto nell'esaminare<br />

l'attività della Vertex ha escluso che essa possa qualificarsi<br />

come operazione di scommessa. Per quanto sopra detto la<br />

semplice raccolta delle scommesse non può assolutamente<br />

integrare l'attività di gestione delle stesse, rappresentandone,<br />

per contro, solo una fase. Volgendo ora l'analisi all'espressione<br />

"gestione per conto terzi", essa sembra richiamare l'istituto<br />

del mandato ovvero quell'accordo con il quale una parte<br />

(mandatario) si obbliga a compiere uno o più atti giuridici<br />

per conto dell'altra (mandante). Il mandato non implica un<br />

duplice passaggio economico, che resta comunque unico,<br />

come rinvenibile dal disposto di cui all'art. 1706. Il mandato<br />

può essere conferito con o senza rappresentanza. Nel primo,<br />

il mandatario agisce in nome e per conto del mandante, nel<br />

secondo, invece, il mandatario agisce in nome proprio. Nel<br />

mandato senza rappresentanza, l'operazione si concretizza in<br />

due passaggi: tra mandante e mandatario (passaggio interno)<br />

e tra mandatario e terzo (passaggio esterno). Tuttavia, si realizza<br />

un'unica compravendita di beni e/o prestazione di servizi,<br />

rappresentata da quella a rilevanza esterna tra il mandatario<br />

e il terzo; il passaggio interno tra il mandante ed il<br />

mandatario rappresenta in un mero "ribaltamento" degli effetti<br />

economici dell'operazione esterna (riaddebito del costo<br />

o accredito del ricavo). In pratica, le operazioni compiute dal<br />

mandatario sono per esso neutrali dal punto di vista economico,<br />

posto che il mandatario si limita a ribaltare sul soggetto<br />

per conto del quale ha agito il risultato economico delle<br />

operazioni concluse. L'interesse economico del mandatario si<br />

riduce al compenso previamente stabilito per la propria attività.<br />

Conformemente a ciò, ai fini delle imposte dirette – diversamente<br />

da quanto accade ai fini IVA, dove esigenze applicative<br />

fanno sorgere una finzione giuridica che tiene conto<br />

fiscalmente dei passaggi interni – rilevano i riflessi esclusivamente<br />

economici dell'operazione per cui nel mandato alla<br />

vendita, il corrispettivo pattuito con il soggetto terzo non<br />

rappresenta un ricavo, bensì una posta di debito verso il<br />

mandante (che realizza il provento) cui il corrispettivo dovrà<br />

essere riversato, al netto del compenso spettante al mandatario.<br />

Quindi, dal punto di vista economico si ha una sorta di<br />

"trasparenza" del mandatario rispetto ai terzi con la conseguenza<br />

che l'unico riflesso economico e reddituale è rappresentato<br />

dal compenso concordato con il mandante. Nel mandato<br />

con rappresentanza, il negozio giuridico si svolge – anche<br />

ai fini IVA – direttamente tra il mandante ed il terzo, determinando<br />

l'irrilevanza tributaria dell'interposizione. Da questa<br />

breve panoramica emerge incontrovertibilmente come la<br />

sostanza economica della gestione per conto terzi sia riferibile<br />

unicamente al mandante ovvero al soggetto per conto del<br />

quale l'attività viene gestita. Tale aspetto sostanziale viene<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


prontamente colto nell'ambito delle<br />

imposte dirette che considera "trasparente"<br />

il mandatario o gestore di affari<br />

altrui (da non confondere con l'istituto<br />

regolato dagli artt. 2028 c.c.). Ora, ritornando<br />

alla analisi della norma di cui<br />

all'art. 1, comma 66, lett. b), della L. n.<br />

220/10, va detto che da un lato, confermando<br />

la vigente disciplina, la stessa<br />

individua correttamente nel gestore dei<br />

giochi, ancorché privo della concessione<br />

amministrativa, il soggetto passivo<br />

dell'imposta, dall'altro lato, importa<br />

una disposizione innovatrice che contrasta<br />

nettamente e chiaramente con<br />

l'impianto impositivo dell'imposta<br />

unica rappresentando un vulnus al<br />

principio costituzionale della capacità<br />

contributiva. Per la dottrina dominante<br />

in materia è indispensabile che il soggetto<br />

passivo del tributo abbia un collegamento<br />

con le singole situazioni indici<br />

di capacità contributiva sottoposte al<br />

prelievo. In pratica, il legislatore una<br />

volta individuata la manifestazione di<br />

capacità contributiva è vincolato nella<br />

identificazione di coloro cui imputare<br />

Come fa un CTD nei giochi in<br />

cui è prevista una tassazione<br />

sul margine lordo, ad applicare<br />

l'imposta se non conosce né la<br />

raccolta complessiva, né le vincite<br />

distribuite?<br />

l'obbligazione d'imposta. Nello specifico,<br />

relativamente ai giochi e alle scommesse<br />

a quota fissa, come sostenuto da<br />

altri, l'indice che manifesta la capacità<br />

contributiva è la potenzialità economica<br />

insita in un'attività inserita in un<br />

contesto di mercato chiuso. Ora, colui<br />

al quale è collegato tale indice non può<br />

essere altro che il gestore dei giochi inteso<br />

precipuamente quale soggetto sul<br />

quale ricade direttamente il rischio della<br />

scommessa. È lui che trae i potenziali<br />

benefici dallo svolgimento dell'attivi-<br />

tà ed è quindi lui che conserva<br />

quell'attitudine alla contribuzione alle<br />

spese pubbliche richiesto dall'art. 53<br />

Cost. Qualsiasi altro soggetto che "collabora"<br />

alla gestione svolgendo alcune<br />

fasi o operazioni, di fatto, non corre alcun<br />

rischio economico, inserendosi la<br />

propria attività nell'ambito delle normali<br />

attività (economiche) accessorie.<br />

A sostegno di tale tesi si pone anche il<br />

fatto che in talune tipologie di gioco, la<br />

base imponibile è costituita dalle somme<br />

raccolte al netto delle vincite, per<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [55]


cui sarebbe impossibile applicare l'imposta per chi svolge<br />

solo alcune operazioni, non fosse altro perché non ha i dati<br />

complessivi su cui commisurare le aliquote. In conclusione,<br />

secondo il nostro sommesso parere, l'introduzione della<br />

norma in argomento non solo riveste le caratteristiche di<br />

una norma innovatrice in contrapposizione all'auto-dichiarata<br />

natura interpretativa, ma struttura l'imposta in modo<br />

che il soggetto obbligato al pagamento del medesimo non<br />

coincide con quello cui si riferisce la forza economica presa<br />

in considerazione dal legislatore per giustificare l'imposizione.<br />

L'identificazione del gestore per conto terzi tra i soggetti<br />

passivi tende ad individuare una figura soggettiva nella<br />

quale la titolarità della posizione non corrisponde ad una<br />

espressione di attitudine contributiva. Qualora il legislatore<br />

avesse voluto individuare nel gestore per conto terzi una figura<br />

soggettiva passiva, alternativa (sostituto d'imposta o<br />

responsabile d'imposta), ciò avrebbe comportato, oltreché<br />

una più appropriata formulazione della disposizione, anche<br />

la previsione degli strumenti giuridici idonei ad evitare che<br />

lo stesso risultasse inciso dal tributo. Da questa breve disamina<br />

emergono, con forza, profili di legittimità costituzionale<br />

della normativa in parola. Detto ciò analizziamo brevemente<br />

la figura del CTD. I CTD operano nel territorio<br />

nazionale per conto di imprese ubicate all'estero ed esercenti<br />

l'attività di organizzazione ed esercizio delle scommesse.<br />

Il loro compito si riduce nell'esecuzione delle seguenti attività:<br />

acquisizione dei dati della "giocata"; trasmissione della<br />

"giocata" all'operatore estero (bookmaker); emissione della<br />

ricevuta attestante l'accettazione della "giocata"; raccolta<br />

delle somme rappresentanti le poste di gioco; pagamento<br />

delle vincite. Ora, la lettera della disposizione "interpretativa"<br />

colloca la figura del CTD tra i soggetti passivi del tributo.<br />

Tuttavia, contrariamente a quanto asserito dall'AAMS<br />

(Comunicazione n. 2 del 7 giugno 2012 dell'AAMS che individua<br />

nei gestori terzi i soggetti passivi), i CTD sono soggetti<br />

estranei alla realizzazione del presupposto così come inteso<br />

nel presente lavoro. Essi non fanno altro che svolgere una<br />

fase delle attività economiche che solo unitariamente intese<br />

possono assurgere a fattispecie concreta dell'imposta. È<br />

come dire che, nell'ambito delle imposte sui redditi, l'intermediario<br />

di una cessione di beni risponda a titolo di soggetto<br />

passivo in luogo o insieme al cedente per il pagamento<br />

dell'imposta sui redditi da applicarsi alla cessione, solo perché<br />

ha attivamente partecipato all'effettuazione dell'operazione.<br />

Alla luce di quanto sopra, sono da ritenere fumose le<br />

argomentazioni addotte dall'AAMS nella nota comunicazione<br />

interpretativa già richiamata. In particolare: per le<br />

motivazioni più volte esposte, non è vero che per l'applicazione<br />

dell'imposta unica non abbia alcuna importanza chi<br />

assume il rischio della scommessa. A tacer d'altro, per contro,<br />

sarebbe illogico ed irrazionale concepire un'imposta<br />

sulle scommesse in cui non abbia alcuna rilevanza chi sia la<br />

controparte del giocatore; non è vero che il CTD può applicare<br />

agevolmente l'imposta. Abbiamo detto che in alcune<br />

tipologie di gioco è imprescindibile avere i dati delle scommesse<br />

complessive affinché si possa calcolare l'imposta.<br />

Come fa un CTD nei giochi in cui è prevista una tassazione<br />

sul margine lordo, ad applicare l'imposta se non conosce né<br />

la raccolta complessiva, né le vincite distribuite? Oltre a ciò,<br />

la posizione dei CTD non gli consente di appropriarsi della<br />

[56]<br />

eventuale "ricchezza prodotta" nemmeno per stornare, dalle<br />

poste di gioco versate all'operatore di gioco estero, la quota<br />

necessaria a pagare il tributo, essendo l'obbligo di versamento<br />

delle quote prefissato contrattualmente. L'unico<br />

modo per trasferire l'onere tributario in capo al bookmaker<br />

estero sarebbe quello di rinegoziare gli obblighi contrattuali.<br />

A tal proposito vale la pena di richiamare la sentenza della<br />

Corte Costituzionale 8 ottobre 2012 n. 223 che, allo scopo<br />

di individuare la natura giuridica di un determinato prelievo<br />

erariale, ha affermato che «La giurisprudenza di questa<br />

Corte ha costantemente precisato che gli elementi indefettibili<br />

della fattispecie tributaria sono tre: la disciplina legale<br />

deve essere diretta, in via prevalente, a procurare una (definitiva)<br />

decurtazione patrimoniale a carico del soggetto passivo;<br />

la decurtazione non deve integrare una modifica di un<br />

rapporto sinallagmatico (nella specie, di una voce retributiva<br />

di un rapporto di lavoro ascrivibile ad un dipendente di<br />

lavoro pubblico statale "non contrattualizzato"); le risorse<br />

connesse ad un presupposto economicamente rilevante e<br />

derivanti dalla suddetta decurtazione sono destinate a sovvenire<br />

pubbliche spese». Per di più, l'AAMS non spiega<br />

come il tributo, avendo (secondo la propria ricostruzione)<br />

natura di imposta di consumo, possa essere traslato economicamente<br />

da parte dei CTD (presunti soggetti passivi di<br />

diritto) sul consumatore finale (contribuente di fatto rispetto<br />

alle imposte sui consumi), se le quote di gioco vengono<br />

stabilite da chi di fatto e di diritto svolge l'attività economica<br />

dei giochi: id est, il bookmaker straniero e non certamente<br />

il titolare del CTD nazionale. In pratica, dalla ricostruzione<br />

operata dalla predetta Amministrazione dei Monopoli<br />

emerge un dato: i CTD vengono colpiti da un'imposta al di<br />

là della loro possibilità di traslazione, per cui la quota che<br />

rimane a loro carico, incidendo direttamente sul proprio<br />

patrimonio, non è giustificata da un'autonoma attitudine<br />

contributiva. Un'ultima notazione a favore della tesi qui<br />

esposta va rinvenuta nelle particolari norme predisposte<br />

per la fase accertativa.<br />

Le disposizioni legislative sono, giustamente, apprestate in<br />

guisa da calzare "a pennello" la figura del soggetto passivo<br />

d'imposta. Ora, come si può giustificare una norma, come<br />

l'art. 1, comma 67 della L. n. 220/10, la quale disponendo che<br />

la base imponibile sottratta, accertata ai fini dell'imposta<br />

unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse sia posta a<br />

base delle rettifiche e degli accertamenti ai fini delle imposte<br />

sui redditi, dell'imposta sul valore aggiunto e dell'imposta<br />

regionale sulle attività produttive, che colpisce un soggetto<br />

(CTD) che di fatto "rigira" le poste di gioco (che per lui sarebbero<br />

tutti ricavi) al bookmaker estero e percepisce per le<br />

sue prestazioni una risicata percentuale su di esse (provvigione<br />

stabilità nell'ambito del contratto stipulato con l'allibratore<br />

straniero)? Unica è la risposta: il legislatore non può<br />

creare a proprio piacimento soggetti passivi, responsabili e<br />

sostituti d'imposta. In questa breve trattazione si è cercato<br />

di evidenziare sinteticamente le principali criticità suscitate<br />

dalla normativa apprestata dal legislatore con riferimento<br />

ai soggetti passivi dell'imposta unica. Chiaramente, dai<br />

principi generali che sottendono l'ordinamento tributario<br />

è possibile scorgere ulteriori e pregnanti argomentazioni a<br />

sostegno della nostra tesi: la non assoggettabilità dei CTD<br />

all'imposta unica. <br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


MANILA,<br />

NUOVO PARADISO<br />

DEL GIOCO D'AZZARDO<br />

di Davide Tedesco<br />

Le Filippine sono pronte a giocare un ruolo da protagonista nell'industria<br />

del gaming. La capitale vuole diventare il nuovo cuore del gioco d'azzardo<br />

dell'Asia. Dopo Macao e Singapore, anche Manila scommette sui casinò<br />

per attirare turisti.<br />

Il gioco d'azzardo sembra spostarsi<br />

sempre di più verso oriente.<br />

Da anni si parla del tramonto<br />

di Las Vegas e delle innumerevoli<br />

iniziative, miseramente fallite,<br />

per mantenere in vita la città del gioco<br />

per eccellenza. Oggi il cuore pulsante<br />

di questo business è il sud-est asiatico:<br />

con Macao, Singapore e, da qualche<br />

tempo, anche Manila, che stanno allestendo<br />

sale da gioco in grande stile per<br />

accaparrarsi i giocatori del continente.<br />

Forte di un mercato azionario tra i<br />

migliori al mondo nel 2012, e di una<br />

vivace economia come in poche altre<br />

nazioni in questo momento, le Filippine<br />

vogliono diventare il terzo polo del<br />

gioco in Asia (dopo Singapore e Macao).<br />

Obiettivo del governo di Manila,<br />

che ha in programma l'apertura di<br />

quattro nuove strutture entro l'anno, è<br />

quello di attirare almeno parte dei giocatori<br />

cinesi che, al momento, passano<br />

il loro tempo ai tavoli di Macao, ma<br />

anche i giocatori filippini più facoltosi,<br />

visto che il Paese sta vivendo un<br />

momento di boom economico senza<br />

eguali. Le Filippine sono state recentemente<br />

definite dal New York Times la<br />

«bright spot» dell'Asia, la sua nota lieta,<br />

mentre le economia di India e Asia,<br />

nonostante tassi di crescita inimmaginabile<br />

per l'Occidente, sono in leggero<br />

declino. I dati parlano chiaro: nel pri-<br />

[58]<br />

mo trimestre del 2012 l'economia filippina è cresciuta del 6,4%, un successo che si<br />

è ripetuto nel corso di tutto l'anno, fino ad arrivare ad un +7,1%, il dato migliore<br />

di tutta la zona ASEAN (Association of South-East Asian Nations). Al di là dei<br />

semplici dati, le Filippine sono in forte crescita anche per una serie di fattori socio-demografici.<br />

La popolazione cresce quasi del 2% l'anno e, soprattutto, il 61%<br />

di essa è potenziale forza lavoro, senza contare che l'inglese è ampiamente parlato<br />

da tutta la popolazione attiva. Questo ha favorito lo sviluppo di numerosi callcenter<br />

offshore che generano un mercato pari a 11 milioni di dollari l'anno. Anche<br />

le rimesse dei quasi dieci milioni di emigranti filippini che ogni anno invia-<br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà


no alle loro famiglie circa 20 miliardi di dollari,<br />

costituiscono un fattore di crescita per l'economia<br />

interna. Secondo il programma di sviluppo<br />

del governo di Manila, il turismo dovrà costituire<br />

uno dei motori di sviluppo del Paese nei<br />

prossimi anni, con una politica di forti incentivazioni.<br />

In particolare, si punta alla realizzazione<br />

di poli turistici integrati con l'apporto di capitale<br />

estero. Questi investimenti, infatti, sono<br />

un'opportunità di grande interesse anche per<br />

gli investitori esteri poiché possono detenere<br />

la completa proprietà delle società operanti in<br />

questo settore e usufruire di consistenti agevolazioni<br />

e vantaggi anche sul piano fiscale. Una<br />

strategia con un solo obiettivo: trasformare le<br />

Filippine nella più grande destinazione del turismo<br />

d'azzardo dell'Asia meridionale. Tra i progetti<br />

più interessanti c'è la costruzione del Solaire<br />

Casino Resort, inaugurato lo scorso marzo<br />

a Pasay City, area metropolitana di Manila. Il<br />

nuovo complesso da un miliardo di euro è gestito<br />

dalla Philippine Amusement and Gaming<br />

Corporation, la compagnia statale che gestisce<br />

in esclusiva il gioco d'azzardo nel Paese, e comprende<br />

300 tavoli da gioco, 1.200 slot machines<br />

e sette ristoranti. Il gruppo Travellers International,<br />

invece, sta mettendo a punto, nella zona<br />

denominata Manila Bay Entertainment City,<br />

il Resort World Manila Bayshore atteso per il<br />

2016. Comprenderà molti altri servizi oltre il<br />

gioco: due alberghi con 3.500 camere, un teatro<br />

dell'opera, centri commerciali e probabilmente<br />

un parco tematico. Sebbene le prospettive<br />

siano rosee, ci sono ancora numerosi problemi<br />

che il governo non sembra tuttora pronto a<br />

fronteggiare adeguatamente, come il difficile<br />

sfruttamento delle<br />

risorse naturali,<br />

la povertà diffusa<br />

nelle aree rurali,<br />

un settore terziario<br />

ancora poco<br />

sviluppato (nonostante<br />

i call-center)<br />

e i continui disastri<br />

naturali. Bisogna<br />

inoltre considerare<br />

che questo genere<br />

di turismo prenderà<br />

piede nel Paese<br />

solo tra alcuni<br />

anni: i giocatori<br />

sono, infatti, molto<br />

esigenti e desiderano<br />

trascorrere le<br />

loro vacanze non<br />

solo all'insegna del<br />

gioco d'azzardo ma<br />

anche dell'intrattenimento<br />

a trecentosessanta<br />

gradi. <br />

JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [59]


RIEN NE VA PLUS<br />

[60]<br />

IL CASINò,<br />

LA GIACCA E LA CRAVATTA<br />

re un senso<br />

a tante cose,<br />

anche se<br />

tante cose<br />

"Voglio trova-<br />

un senso non ce l'ha", canta così<br />

Vasco Rossi. Leggendo un interessantissimo<br />

articolo su "Sanremo<br />

News" relativo l'incontro<br />

di Federgioco dello scorso 5<br />

aprile che ha inaugurato la presidenza<br />

di Marco Cambiaso,<br />

membro del CdA della Casa da<br />

gioco matuziana, nella mente<br />

mi echeggiavano le parole della<br />

canzone "Un senso". Nella<br />

riunione di Federgioco, i rappresentanti<br />

dei quattro casinò<br />

italiani si sono trovati a fare il<br />

punto e a cercare insieme soluzioni<br />

in tema di sicurezza, crisi,<br />

concorrenza e confronto con le<br />

altre realtà. Sul tavolo sono stati<br />

posti, tra gli altri, i problemi<br />

della gestione del personale, giu-<br />

dicato in esubero rispetto alle<br />

reali necessità o troppo costoso<br />

e, in tal senso, l'amministratore<br />

delegato del casinò di Campione,<br />

Carlo Pagan ha riportato<br />

l'esperienza della Casa da lui<br />

guidata che ha messo in atto<br />

un contratto di solidarietà tra i<br />

lavoratori: insomma "lavorare<br />

meno per lavorare tutti", mentre<br />

a Sanremo si parla di diminuire<br />

gli stipendi. Sul piano della<br />

"Promozione ed eventi", i dirigenti<br />

di Federgioco hanno pensato<br />

di muoversi in sinergia e di<br />

organizzare, ad esempio, serate<br />

itineranti con alcuni artisti che<br />

si esibirebbero in ciascuna delle<br />

quattro Case, mantenendo invece<br />

una condizione di concorrenza<br />

per il discorso dei giochi.<br />

Leggendo queste righe mi sono<br />

entusiasmata e ho pensato che<br />

forse qualcosa di buono sarebbe<br />

scaturito, a tutto vantaggio dei<br />

clienti e di una ripresa economica<br />

quanto mai auspicata, ma,<br />

continuando a leggere, arrivata<br />

all'argomento "sicurezza/ludopatia"<br />

alcune perplessità sono<br />

venute a galla. Per far comprendere<br />

meglio, riporto fedelmente<br />

dal suddetto articolo le parole di<br />

Vittorio Ravà, amministratore<br />

delegato del casinò di Venezia<br />

a cui risponde il neopresidente<br />

Cambiaso. Lo stesso Ravà intervenendo<br />

sul fenomeno delle<br />

ludopatie, spesso correlate alle<br />

case da gioco spiega: "Di ludopatia<br />

se ne parla solo da quando c'è<br />

la liberalizzazione del gioco. Se<br />

uno decide di andare al casinò<br />

deve averlo scelto, deve mettere<br />

la sua giacca, la camicia e poi<br />

andare, ma se invece si trova a<br />

prendere caffè e trova una macchinetta<br />

quella è una tentazione<br />

quotidiana. Il sistema del gioco<br />

di Stato è il contrario di quanto<br />

Gloria Celli vive ad Omegna sul Lago d'Orta. Export Manager per una azienda metalmeccanica dal lunedì al venerdì, ama trascorrere<br />

i suoi fine settimana al Casinò per coltivare la sua grande passione: il gioco d'azzardo e particolarmente le Slot.<br />

JAMMA MAGAZINE | RIEN NE VA PLUS


avviene nei casinò con i controlli che<br />

riguardano anche la sicurezza interna".<br />

Gli fa eco Cambiaso che dichiara:<br />

"Da noi non abbiamo mai fatto entrare<br />

minorenni, non abbiamo problemi di<br />

sicurezza all'interno perché monitoriamo<br />

e vigiliamo. Non abbiamo la<br />

possibilità di interdire le persone con<br />

problemi di ludopatia, ma abbiamo i<br />

divieti all'interno affinchè si comportino<br />

correttamente nel gioco. Abbiamo<br />

messo su carta le nostre esperienze<br />

e ci siamo dotati di un codice di autodisciplina<br />

per avere i casinò in sicurezza".<br />

Sono stata a Sanremo alla fine di<br />

marzo e, a fronte di tutto quello che un<br />

casinò si può inventare per incentivare<br />

le presenze, l'unica novità significativa<br />

è stata proprio quella che non avrei<br />

mai voluto vedere e che pare essere in<br />

totale contraddizione - mi duole dirlo<br />

- con quanto affermato da Marco<br />

Cambiaso e cioè l'aver tolto il controllo<br />

dei documenti per accedere all'area<br />

destinata alle slot machine, con la sola<br />

eccezione dei clienti dotati di carta<br />

Prestige, i quali la debbono esibire per<br />

poter usufruire dei loro privilegi (parcheggio<br />

gratis, bar, ristorante ecc.).<br />

Vorrei chiedere come si possa asserire,<br />

con tanta determinazione, che i minorenni<br />

non sono mai entrati al casinò di<br />

Sanremo, se il controllo dei documenti<br />

per la sala slot non esiste più! Una<br />

ragazzina di 14 anni con un make up<br />

e un look appropriato non ha nessuna<br />

difficoltà a mostrarne 18 e sicuramente<br />

il personale all'entrata potrebbe essere,<br />

in assoluta buona fede, ingannato.<br />

È pur vero che a Montecarlo funziona<br />

allo stesso modo e che, per accedere ad<br />

una qualsiasi delle innumerevoli sale<br />

giochi sparse in tutt'Italia, non viene<br />

richiesta l'identificazione del cliente,<br />

ma, poiché le parole dette devono avere<br />

un senso e, soprattutto, un'attinenza<br />

alla realtà, penso che il presidente<br />

Cambiaso, insieme al CdA abbiano<br />

bisogno di interrogarsi su questa scelta<br />

e chiedersi se, chiudere un occhio,<br />

perché di questo si tratta, su chi gioca<br />

alle slot sia la carta vincente per uscire<br />

dalla crisi, quasi a dire che "mal comune<br />

mezzo gaudio e se lo può fare il bar<br />

perché non farlo anche al casinò?". Ci<br />

sono due modi per affrontare la concorrenza:<br />

quello di cercare di essere<br />

migliori ed elevarsi a livelli superiori<br />

o scimmiottare il comportamento<br />

dell'altro.<br />

Io credo che i casinò debbano continuare<br />

ad esistere ed essere l'unico<br />

luogo destinato a gestire il gioco<br />

d'azzardo, proprio per gli standard<br />

di sicurezza e di alta professionalità<br />

che riescono ad offrire, a partire dal<br />

momento in cui il cliente si presenta<br />

a quella soglia. Quanto alla "giacca e<br />

camicia" di cui parla l'ottimista Vittorio<br />

Ravà, vorrei chiedergli dove li vede<br />

questi "elegantoni" perché, soprattutto,<br />

in estate, calzoncini, pinocchietto,<br />

tute da ginnastica e infradito la fanno<br />

da padroni, sempre in un'ottica di fare<br />

grossi numeri con le presenze a scapito<br />

della clientela d'alto profilo che si sente,<br />

invece, "infastidita" da questo atteggiamento.<br />

Anche quello dell'abbigliamento<br />

è una tema "caldo" e i signori di<br />

Federgioco forse fingono di dimenticarsene<br />

ma, in realtà, lo sanno bene.


ROyAL hOTEL.<br />

L'ALBERGO DEI VIP<br />

A SANREMO<br />

di Gloria Celli<br />

Quando si parla di Sanremo<br />

il pensiero corre inevitabilmente<br />

al Festival<br />

della Canzone italiana,<br />

quasi che la graziosa<br />

cittadina matuziana fosse "condannata"<br />

a brillare una sola settimana all'anno,<br />

per poi tornare ad essere una località<br />

di vacanza come tante altre, senza<br />

infamia e senza lode, poco appetibile<br />

per i giovani, al contrario della vicina<br />

Costa Azzurra, meta definita "cool"<br />

per antonomasia. Per me che la amo<br />

da sempre, Sanremo è un turbinio di<br />

emozioni che si identifica con la quiete<br />

dopo la tempesta, ma anche la carica<br />

d'energia dopo la stanchezza e l'eccitazione<br />

dopo la noia. E a Sanremo il<br />

mio luogo del "buen retiro" ha un solo<br />

nome: Royal Hotel. L'albergo, frequentato<br />

da VIP e personaggi celebri di tutto<br />

il mondo, vanta una posizione strategica:<br />

immerso in un lussureggiante<br />

parco subtropicale con splendida vista<br />

sul mare, è situato a pochi passi dalle<br />

spiagge e dal centro città con il casinò,<br />

il celebre Teatro Ariston e le boutiques.<br />

La piscina esterna d'acqua di<br />

mare firmata Giò Ponti e la spiaggia<br />

privata offrono momenti di puro piacere<br />

ma, ancor più, il centro Wellness<br />

dotato di vasca idromassaggio, docce<br />

emozionali, hammam, vitarium e area<br />

[62]<br />

relax con angolo tisaneria è un gioiello<br />

di valore inestimabile, capace di rigenerare<br />

corpo e mente dopo un periodo<br />

di massimo stress. Le camere e suites,<br />

126 in tutto dislocate su 5 piani, mettono<br />

a disposizione del cliente tutto<br />

il comfort e l'eleganza che si possano<br />

desiderare e i ristoranti "Fiori di Murano",<br />

"Corallina" e "Il Giardino" offrono<br />

il top della cucina, grazie allo chef<br />

Giovanni Leone, al pasticcere Claudio<br />

Restelli e alla loro brigata. È difficile<br />

descrivere l'emozione di un soggiorno<br />

al Royal cercando di mantenere il<br />

distacco che il ruolo di "giornalista"<br />

impone e non farsi trasportare da un<br />

profondo senso di gratitudine per i<br />

sorrisi e il lavoro ineccepibile del suo<br />

personale, deferente e rispettoso nei<br />

modi quanto cordiale e generoso con<br />

il cliente. Già dall'arrivo, si ha la sensazione<br />

di entrare in un mondo speciale<br />

ed esclusivo, dall'auto presa in carico<br />

con grazia e cortesia, al check in "solare",<br />

fino all'incontro con il personale<br />

di Sala, i maitres e i camerieri che sono<br />

un po' angeli e un po' psicologi, capaci<br />

d'intuire gli stati d'animo della clientela,<br />

di cui ricordano ogni particolare<br />

e preferenza, da un soggiorno all'altro<br />

e di cui tutto comprendono, senza<br />

troppe parole e non perché aspirino<br />

JAMMA MAGAZINE | MERCATO


ad una lauta mancia, piuttosto perché<br />

la loro professionalità e la loro carica<br />

umana vanno oltre ogni aspettativa. E<br />

non è affatto "scontato" che un hotel 5<br />

stelle sappia così mirabilmente soddisfare<br />

i suoi ospiti, anzi, spesso è vero il<br />

contrario e i denari spesi per strutture<br />

di lusso capaci di regalare solo "status"<br />

e nessun piacere vengono frequentemente<br />

recriminati e rimpianti, con<br />

soggiorni mediocri accantonati poi<br />

come esperienza negativa. Realizzare<br />

un servizio per <strong>Jamma</strong> <strong>Magazine</strong> è<br />

stata una buona occasione per approfittare<br />

del pacchetto "140° Anniversario<br />

Royal Hotel" che comprende un<br />

upgrade, frutta e spumante in camera,<br />

aperitivo di benvenuto, cena per due<br />

persone, un trattamento Wellness e<br />

omaggio ricordo. Dopo una squisita<br />

cena al "Fiori di Murano", nel corso della<br />

quale abbiamo gustato un indimenticabile<br />

"riso pilaw al curry con gambery<br />

del Golfo", "astice in agrodolce" e<br />

"torta mimosa con fragole", abbiamo<br />

chiesto di visitare la cucina e congratularci<br />

con chef e pasticcere. Ci siamo<br />

trovati davanti due persone deliziose<br />

che lavorano al Royal da oltre 30 anni.<br />

Claudio Restelli tiene a raccontarci che<br />

il suo amore per la pasticceria è secondo<br />

soltanto a quello del bel canto e che<br />

da bambino si è esibito davanti al Papa<br />

ma, a parte questo rimpianto, ci parla<br />

con amore dei suoi anni al Royal, delle<br />

ricette antiche che ancora vengono<br />

scrupolosamente seguite, delle materie<br />

prime freschissime, selezionate<br />

ogni giorno, mentre farcisce il pan di<br />

Spagna che ha appena preparato e che,<br />

insieme a tante golosità, troveremo la<br />

mattina seguente a colazione. Lo chef<br />

Giovanni Leone narra dei suoi esordi,<br />

della gavetta "vera", dal pelar patate e<br />

lavare verdure, fino ai primi approcci<br />

con la cucina in senso stretto e ai piatti<br />

straodinari che da 35 anni prepara per<br />

i clienti del Royal, capaci di estasiare i<br />

palati più esigenti. Sono due belle persone,<br />

innamorate del loro lavoro, per-<br />

fettamente inserite in quella cornice di<br />

"efficienza e perfezione" tanto che viene<br />

quasi voglia di provocarle e indurle magari<br />

a trovare un difetto all'Hotel, qualcosa<br />

per cui lamentarsi, almeno come<br />

dipendenti. Niente da fare: l'orgoglio<br />

di far parte di quello staff, il rispetto<br />

per una direzione sensibile e attenta e<br />

l'ammirazione per la proprietà sono<br />

commoventi e non possono, in alcun<br />

modo, essere giudicati falsi e ostentati.<br />

Sentire queste attestazioni di stima da<br />

parte del personale è una carezza sul<br />

cuore perché soltanto chi riesce a creare<br />

un ambiente di lavoro che renda felici<br />

in primis i collaboratori può essere dichiarato<br />

davvero un "Numero Uno".<br />

Ecco allora l'occasione per scambiare<br />

quattro chiacchiere con il direttore, dr.<br />

Marco Sarlo, Manager capace, intelligente,<br />

abile comunicatore. Vogliamo<br />

stringergli la mano e dirgli "grazie" per<br />

la sua gestione. Lo facciamo non da<br />

"inviati speciali" che dovranno scrivere<br />

questo pezzo, ma da clienti che da<br />

anni tornano al Royal con la certezza<br />

di trovare l'accoglienza e la serenità che<br />

li rimetterà in pace con il mondo e ci<br />

sentiamo dei veri privilegiati perché, in<br />

quel preciso momento, non ci manca<br />

proprio nulla per essere felici. <br />

JAMMA MAGAZINE | MERCATO [63]


[64]<br />

JAMMA MAGAZINE | MERCATO


JAMMA MAGAZINE | MERCATO [65]


LA PIATTAFORMA<br />

V L T<br />

NOVOMATIC<br />

TOCCA QUOTA 20.000<br />

TERMINALI IN ESERCIZIO<br />

[66]<br />

Il successo di questo prodotto è<br />

totale. La VLT Novomatic è il risultato<br />

della grande esperienza maturata<br />

da Novomatic nel mercato<br />

globale. Inoltre, la politica del<br />

Gruppo prevede l'affiancamento al<br />

cliente nella messa in esercizio e,<br />

quindi, nella conduzione operativa<br />

del sistema, offrendo un sistema<br />

logistico integrato, un servizio<br />

clienti 24h al giorno per 365 giorni<br />

l'anno, assicurando business continuity<br />

e monitoraggio dei sistemi<br />

di gioco.<br />

nel nostro Paese delle comma 6B<br />

e l'adozione del decreto Abruzzo del 2009, ha<br />

permesso a tutta la filiera dell'automatico un<br />

salto di qualità importante, sia dal punto di vi-<br />

L'introduzione<br />

sta strettamente produttivo con l'introduzione<br />

fisica dei nuovi apparecchi, sia dal punto di vista gestionale<br />

e commerciale con l'attività svolta dai concessionari per la<br />

"messa a terra" degli apparecchi VLT, che toccano oggi le<br />

46.000 unità.<br />

Di queste quasi 20.000 sono le VLT Novoline in esercizio,<br />

JAMMA MAGAZINE | MERCATO


gestite in Italia dalla controllata Adria Gaming, mentre<br />

per altre 5.000 sono state già rilasciate le relative<br />

autorizzazioni e sono pronte, quindi, ad aggiungersi<br />

al totale degli apparecchi in esercizio. Così la quota<br />

complessiva di mercato per Novoline è vicina al 50%.<br />

Gli apparecchi sono nelle disponibilità di nove dei<br />

concessionari storici, ma presto anche altri soggetti<br />

aggiudicatari che hanno firmato le convenzioni di<br />

concessione nel marzo scorso potranno utilizzare gli<br />

apparecchi della piattaforma Novomatic. Salgono a<br />

dodici i soggetti che l'hanno scelta, per una diffusione<br />

dichiarata da Adria Gaming di quasi 7 videolotterie<br />

per sala su circa 3.000 sale dedicate.<br />

La realizzazione della piattaforma ha visto tutto l'impegno,<br />

il know-how e l'esperienza internazionale del<br />

Gruppo Novomatic spese non solo nella produzione<br />

e fornitura, ma anche e soprattutto nella creazione di<br />

una serie di servizi aggiuntivi a disposizione del cliente<br />

concessionario.<br />

"Abbiamo ideato e realizzato una serie di servizi di affiancamento<br />

al concessionario che sceglie le videolotterie<br />

Novoline. Noi siamo innanzitutto un fornitore,<br />

ma non ci fermiamo alla consegna dell'apparecchio e<br />

al suo collegamento alla piattaforma, perché crediamo<br />

nelle potenzialità attrattive della nostra VLT, la<br />

consideriamo una nostra creatura e vogliamo prendercene<br />

cura anche dopo averla fornita" – spiega<br />

Susanne Zimmerl, A.D. Adria Gaming.<br />

L'azienda Adria Gaming in Italia supera il ruolo tradizionale<br />

di produttore/fornitore e propone al mercato<br />

una soluzione "all in" integrando la piattaforma di<br />

successo di gioco della casa madre austriaca Novomatic,<br />

con un bouquet di servizi outsourcing a supporto<br />

del concessionario, affiancando il cliente fin dal primo<br />

momento e supportandolo non solo nello start up<br />

dell'apparecchio e del suo collegamento, ma anche in<br />

seguito.<br />

Il percorso parte fin dall'omologazione SoGeI e, dopo<br />

la contrattualizzazione, evolve in un vero e proprio<br />

supporto per arrivare alla certificazione del sistema<br />

e, quindi, dei giochi. Oltre a quelli conosciuti, di cui<br />

"Book of Ra" è considerato il fiore all'occhiello, ci sono<br />

10 giochi in attesa di omologazione in SoGeI e l'intera<br />

libreria della Novomatic in attesa di entrare nei<br />

cabinet.<br />

Una volta ottenute le certificazioni, il personale Adria<br />

Gaming si affianca al concessionario nella messa in<br />

esercizio e, quindi, nella conduzione operativa del<br />

sistema, offrendo un sistema logistico integrato, un<br />

servizio clienti 24h al giorno per 365 giorni l'anno,<br />

assicurando business continuity e monitoraggio dei<br />

sistemi di gioco, il tutto per consentire il perfezionamento<br />

del servizio che è possibile ottenere solo attraverso<br />

il controllo continuo delle dinamiche e dei<br />

problemi operativi.<br />

Dal punto di vista gestionale, invece, due sono gli<br />

apporti principali già operativi: la gestione dell'infrastruttura<br />

tecnologica del sistema di gioco e lo sviluppo<br />

di strumenti ad hoc per l'analisi e la gestione di<br />

esigenze di business del concessionario. <br />

JAMMA MAGAZINE | MERCATO<br />

[67]


SICUREZZA E<br />

GESTIONE<br />

DEL CONTANTE<br />

Nuovi 5 euro. Il Servizio di Assistenza Comesterogroup si fa in 4 per<br />

venire incontro alle esigenze dei propri clienti.<br />

La Banca Centrale Europea ha comunicato<br />

che a partire dal 2 maggio,<br />

verrà immesso in circolazione<br />

un nuovo taglio di banconote da<br />

5 euro. Il motivo principale del<br />

rinnovo delle banconote è la sicurezza. Le<br />

tecnologie sulla stampa delle banconote, si<br />

evolvono, infatti, rapidamente e la Bce ha<br />

studiato una nuova serie dotata di elementi<br />

di sicurezza nuovi e avanzati, in grado di offrire<br />

una maggiore protezione dalla falsificazione.<br />

Il biglietto da €5 è il primo della serie<br />

"Europa" a entrare in circolazione. Tutti gli<br />

altri tagli ovvero €10, €20, €50, €100, €200 e<br />

€500 verranno introdotti gradualmente nel<br />

corso dei prossimi anni. "Già dalla fiera Enada<br />

Rimini – spiegano da Comesterogroup -<br />

abbiamo predisposto una serie di azioni volte<br />

a semplificare il passaggio al nuovo taglio di<br />

banconote da parte dei nostri clienti".<br />

Campagna di rottamazione<br />

per i vecchi cambiamonete<br />

In occasione di Enada Comesterogroup ha<br />

lanciato la campagna di rottamazione "Incentiviamo<br />

la sicurezza", che prosegue ancora<br />

fino al 31 maggio. La promozione offre<br />

ai noleggiatori la possibilità di liberarsi dei<br />

vecchi cambiamonete e di ottenere uno sconto<br />

di 400 euro per acquistare i cambiavincite<br />

Comesterogroup già PRONTI per accettare<br />

i nuovi 5 euro. Rock e Swing sono, infatti,<br />

già disponibili con le nuove tarature EURO<br />

e sono in grado di discriminare i nuovi falsi<br />

che sono stati di recente immessi sul mercato.<br />

Non solo. Grazie alla loro facilità di aggiornamento<br />

direttamente in campo, Rock<br />

e Swing sono la soluzione ideale per gestire<br />

anche tutti gli aggiornamenti futuri richiesti<br />

dall'introduzione graduale di tutti i tagli<br />

euro nei prossimi anni.<br />

[68]<br />

JAMMA MAGAZINE | MERCATO


Supporto Tecnico online<br />

Il Servizio di Assistenza Tecnica Comesterogroup<br />

è a completa disposizione dei<br />

propri clienti, attraverso il form online<br />

(www.comesterogroup.it) e la mail dedicata:<br />

assistenza@comesterogroup.it., per<br />

rispondere a tutti i dubbi legati all'aggiornamento<br />

del parco macchine esistente.<br />

kit di aggiornamento<br />

per lettori<br />

I lettori di banconote Comesterogroup già<br />

in circolazione possono essere aggiornati<br />

con facilità tramite i pratici tool Da2Kit e<br />

Da3Kit. Il Da2Kit è un tool di programmazione<br />

per effettuare la programmazione,<br />

la configurazione e la diagnostica dei<br />

lettori di banconote tramite PC. Il Da3Kit<br />

permette di effettuare le stesse operazioni<br />

direttamente in campo, dopo aver scaricato<br />

e salvato i file necessari nella memoria<br />

interna del Da3Kit tramite PC. Entrambi<br />

i kit sono compatibili con i lettori di banconote<br />

modelli: NV9, NV9 USB, NV10,<br />

NV10 USB, NV11, NV200, BV20 e BV100.<br />

kit di Aggiornamento<br />

per cambiavincite<br />

I cambiavincite già in circolazione:<br />

Rock, Swing e<br />

Nexus PRO possono essere<br />

aggiornati attraverso il kit<br />

di aggiornamento semplificato<br />

composto da: firmware<br />

+ tarature aggiornate. <br />

MONETE EURO: LA SICUREZZA<br />

PASSA… DA RM5 hD<br />

Nel 2012 il numero di monete metalliche in euro falsificate<br />

ritirate dalla circolazione è cresciuto del 17 per cento, passando<br />

da 157.000 nel 2011 a 184.000 nel 2012. Commentando<br />

questi dati, la Banca Centrale Europea rivendica la centralità<br />

della lotta quotidiana ai falsi, attraverso interventi<br />

di natura legislativa, di analisi e di cooperazione in ambito<br />

tecnico e giudiziario, e l'importanza di installare su tutte<br />

le apparecchiature solo sistemi di accettazione e controllo<br />

certificati annualmente. La certificazione annuale, infatti,<br />

permette di verificare che i sistemi di pagamento sono in<br />

grado di riconoscere tutte le nuove monete false immesse<br />

sul mercato. "I test condotti dalla<br />

Banca Centrale Europea alla fine<br />

del mese di marzo" – fanno sapere<br />

da Comesterogroup – "hanno<br />

portato anche quest'anno al rinnovo<br />

della certificazione per tutte<br />

le nostre gettoniere". Durante<br />

i test sia la gettoniera elettronica<br />

RM5 HD sia la rendiresto RR6<br />

HD hanno, infatti, ottenuto una<br />

tasso di accettazione, per monete<br />

di valute diverse, del 100%,<br />

sia in termini di riconoscimento<br />

delle monete autentiche che di<br />

discriminazione dei falsi. Con<br />

JAMMA MAGAZINE | MERCATO<br />

questo risultato RM5 HD e RR6 HD hanno confermato di<br />

soddisfare pienamente le specifiche tecniche dichiarate, che<br />

sono vitali per la loro ampia diffusione su qualsiasi tipo di<br />

macchina: distributori automatici, macchine da gioco, apparecchiature<br />

e colonnine per l'autolavaggio, case dell'acqua…<br />

RM5 HD è la gettoniera più versatile della gamma:<br />

è disponibile in diverse versioni e configurazioni meccaniche,<br />

per soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di apparecchiatura<br />

che necessita di un sistema veloce e affidabile di<br />

riconoscimento delle monete. RR6 HD è la gettoniera rendiresto<br />

a 6 tubi che offre straordinaria sicurezza e flessibilità<br />

di gestione ed è l'unica rendiresto<br />

sul mercato ad essere in possesso<br />

del rinnovo della certificazione.<br />

Le gettoniere RM5 HD sono presenti<br />

anche nell'equipaggiamento<br />

di tutte le apparecchiature Comesterogroup:<br />

i cambiamonete e<br />

cambiavincite, le casse automatiche,<br />

i sistemi di attivazione e comando<br />

e gli start lavaggi. Grazie<br />

all'omologazione delle gettoniere<br />

HD, Comesterogroup può quindi<br />

continuare ad offrire una garanzia<br />

di massima sicurezza e affidabilità,<br />

per tutta la propria gamma. <br />

[69]


GOLDBET:<br />

IL 2013 è L'ANNO<br />

DELLE CONFERME IN<br />

CASSAZIONE<br />

è l'anno delle conferme: dopo una serie di successi nei tribunali italiani<br />

ottenuti nel 2012 e scaturiti dall'importante risultato ottenuto<br />

presso la Corte di Giustizia Europea con l'ordinanza Zungri, il 2013 si<br />

è aperto con grandi soddisfazioni e si sta confermando un momento<br />

importante per l'azienda austriaca.<br />

Il Supremo Organo di giudizio<br />

interno, la Corte di Cassazione,<br />

rivedendo e mutando l'orientamento<br />

espresso nel 2010,<br />

ha reso una serie di pronunce<br />

[70]<br />

favorevoli per GoldBet che confermano<br />

l'applicabilità dei principi della<br />

sentenza Costa Cifone al bookmaker<br />

austriaco riconoscendone le discriminazioni<br />

subìte. Il caso GoldBet è ap-<br />

prodato in Cassazione a gennaio e da<br />

allora per ben 3 volte i Supremi Giudici<br />

della 3 Sezione Penale, in Collegi di<br />

composizione parzialmente differente<br />

nei diversi casi esaminati, hanno<br />

espresso valutazioni simili e sempre<br />

più articolate e complete sull'operato<br />

dell'azienda austriaca in Italia: il tassello<br />

che ha coronato e permesso questi<br />

successi è come detto l'ordinanza<br />

della Corte di Giustizia Europea sul<br />

caso Zungri, un provvedimento in<br />

cui esplicitamente la CGE estende a<br />

GoldBet la Costa-Cifone.<br />

Particolarmente rilevanti in questo<br />

senso le motivazioni della sentenza<br />

della Cassazione sul caso Antelli, rese<br />

note a marzo, e invocate con forza<br />

dalla Procura Generale, che testualmente<br />

recita: "(…) con l'ordinanza del<br />

16.2.2012, la Corte (il riferimento è<br />

alla Corte di Giustizia Europea, ndr)<br />

ha testualmente affermato che, riguardando<br />

persone che agivano per conto<br />

di una società affiliata alla Stanley,<br />

quel procedimento si inseriva in un<br />

contesto, di fatto e di diritto, identico<br />

JAMMA MAGAZINE | MERCATO


a quello su cui si era pronunciata quella stessa Corte nella<br />

causa Costa/Cifone. Tuttavia il discorso doveva essere<br />

esteso anche alla ricorrente Zungri che aveva operato per<br />

conto della società austriaca GoldBet Sportwetten GmbH<br />

perché, al pari della società di diritto inglese Stanley, anche<br />

la GoldBet non aveva partecipato alle gare indette nel 2006<br />

dall'AAMS". Sono stati analizzati anche altri elementi che<br />

il pool legale ha portato avanti negli ultimi anni e in cui<br />

l'azienda ha sempre creduto: stiamo parlando della discriminazione<br />

subìta da GoldBet per l'applicazione dell'art.<br />

23 comma 3 dello Schema di Convenzione all'epoca del<br />

Bando Bersani, con la conseguente decadenza delle concessioni<br />

acquisite dalla Totobetting srl., società partecipata<br />

e quindi diversa da quella austriaca. Su questo elemento<br />

è intervenuta con precisione e dovizia l'ultima sentenza,<br />

al momento depositata, emessa dalla Corte di Cassazione<br />

sul caso GoldBet, la "Chiappini" che, nel ripercorrere le<br />

motivazioni di un'ordinanza del Tribunale di Alessandria<br />

impugnata dal Procuratore della Repubblica con il supporto<br />

di una memoria di Stanleybet, ha analizzato proprio<br />

il passaggio relativo alla decadenza delle concessioni: "Essendo<br />

la disposizione di cui all'art. 23 co. 3 dello schema di<br />

convenzione non conforme (per difetto di chiarezza, precisione<br />

ed univocità) ai principi comunitari ed in particolare<br />

agli artt. 43 e 49 CE – si legge nella sentenza – i giudici del<br />

Riesame hanno ritenuto che dovesse considerarsi illegittimo<br />

il diniego di autorizzazione ex art. 88 Tulps. Correttamente,<br />

pertanto, il Tribunale ha disapplicato, anche nei confronti<br />

di GoldBet, la disciplina contenuta nell'art. 4 della<br />

legge 13.12.1989 n. 401".<br />

JAMMA MAGAZINE | MERCATO<br />

Altri due elementi confermano la forza dell'azienda austriaca.<br />

Il primo certamente riguarda i controlli a cui si è<br />

sottoposta: oltre ai rigidi controlli delle autorità austriache<br />

sono molto importanti quelli che hanno portato all'ottenimento<br />

della concessione di gioco da parte della partecipata<br />

Totobetting nel 2006. Ma lo sono altrettanto, perché<br />

più recenti e adeguati ai tempi e alle nuove disposizioni,<br />

quelli che proprio nel 2012 hanno consentito a GoldBet di<br />

partecipare al Bando che ha messo a gara 2.000 diritti per<br />

la raccolta di gioco. Sono controlli societari che GoldBet<br />

ha sostenuto e superato con il passaggio delle diverse fasi<br />

di espletamento della gara.<br />

Non è tutto perché nei casi pervenuti in Cassazione accanto<br />

alla difesa di GoldBet si sono ritrovate le memorie di<br />

tono opposto presentate da Snai (in qualità di concessionario<br />

dello Stato) e da Stanleybet (che invece sostiene ancora<br />

la propria unicità nella discriminazione nell'accesso<br />

al mercato italiano) che hanno tentato invano di condurre<br />

la Suprema Corte a pronunciarsi in modo diametralmente<br />

opposto rispetto a quanto sostenuto dalla difesa di<br />

GoldBet.<br />

La battaglia legale e, in questi casi, i successi ottenuti dalla<br />

difesa dell'azienda austriaca, sono ancor più soddisfacenti<br />

proprio per aver visto confermate per ben tre volte in soli<br />

quattro mesi le tesi difensive di GoldBet presso la Suprema<br />

Corte che suggellano le pronunce positive di oltre 100 tribunali<br />

sul territorio nazionale.<br />

Un plauso particolare va ancora una volta al grande lavoro<br />

di squadra che l'azienda sta conducendo con lo sguardo<br />

sempre in avanti verso traguardi ancora più grandi. <br />

[71]

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