Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Jamma</strong> magazine<br />
La rivista del Gaming Italiano<br />
Supplemento di <strong>Jamma</strong>.it<br />
Direttore:<br />
Monica Cuprifi<br />
Redazione:<br />
Maurizio Brodo<br />
Giovanna Galli<br />
Davide Tedesco<br />
Marco D'Angelo<br />
Barbara Bianchi<br />
Cristina Doganini<br />
Massimiliano Chindemi<br />
Ilaria Falcinelli<br />
Amministrazione:<br />
Maurizio Brodo<br />
Società editrice:<br />
<strong>Jamma</strong> srl<br />
Via del Lavoro, 5<br />
01100 Viterbo Italia<br />
tel. +39 0761 354602<br />
fax +39 0761 273035<br />
redazione@jamma.it<br />
www.jamma.it<br />
www.jamma.tv<br />
www.jammaEurope.eu<br />
Iscrizione n° 15570<br />
Iscrizione al ROC n° 16476<br />
iscrizioneTribunale di Viterbo<br />
N° 534 del 21/09/2004<br />
Fotografia:<br />
Giancarlo de Zanet<br />
Grafica e impaginazione:<br />
Diego Giomini<br />
Stampa:<br />
Primaprint srl<br />
Via dell'Industria, 71<br />
01100 Viterbo<br />
www.primaprint.it<br />
tel. +39 0761 353637<br />
Editoriale<br />
Il presidente uscente Riccardo Chionna è stato recentemente riconfermato<br />
alla guida di ACMI, l'associazione dei costruttori di apparecchi da intrattenimento.<br />
Un nuovo mandato di grande responsabilità in un settore dove<br />
gli operatori attendono da tempo risposte concrete e risolutive per tante<br />
problematiche. Non c'è solo la contingenza economica o la recente crociata<br />
antigioco da parte del mondo della politica e della società civile a penalizzare<br />
le aziende, molto spesso il mancato coordinamento tra le attività dei rappresentanti<br />
associativi ha portato clamorosi insuccessi e tante difficoltà ulteriori.<br />
Al nuovo consiglio direttivo ACMI composto da Francesco Spagnuolo, Roberto<br />
Marai, Roberto Mazzucato, Mauro Crivellente, Natale Zaccaria, Roberto Zappa,<br />
Riccardo Taccardi, Roberto Ronchi, Luca Zendron e Ornella Calgaro, oltre<br />
alle congratulazioni, va il nostro appello affinché prevalga un ritrovato spirito di<br />
collaborazione con le altre associazioni di settore SAPAR e ASTRO e con tutti i<br />
concessionari.<br />
Il presente di difficoltà, che costringe le diverse figure professionali della filiera<br />
all'adeguamento alle nuove disposizioni previste dalla convenzione di concessione,<br />
dalle ultime leggi sulla tracciabilità dei flussi finanziari e nei provvedimenti<br />
mirati ad incrementare la sicurezza dell'offerta di gioco automatico, non<br />
può essere affrontato con le iniziative di rappresentanti istituzionali lontani culturalmente<br />
e storicamente dalle attività di settore.<br />
Serve il "bel vestito" per farsi ricevere dalle Istituzioni ma è con i contenuti che<br />
si ottengono i risultati e i contenuti possono arrivare solo da dove risiedono le<br />
competenze.<br />
Sulla riduzione degli apparecchi Newslot, ad esempio, ci può essere accordo<br />
"però – come afferma Raffaele Curcio - non si può procedere con una decimazione<br />
tout court, come se si trattasse di una mera azione punitiva. Qualsiasi intervento<br />
in tale direzione dovrà tener conto innanzitutto della necessità di salvaguardare<br />
il sistema del gioco lecito, l'unico che può garantire i consumatori e la<br />
tutela dei minori nonché le migliaia di aziende di settore che hanno contribuito<br />
a costruire un mercato d'eccellenza, sia sotto il profilo dell'operatività che della<br />
legalità, garantendo occupazione e investimenti". Non si possono neanche fare<br />
differenze per tipologia di locale, semmai c'è eccesso di offerta non si risolve<br />
spostando slot da un locale all'altro. Occorre razionalità, così come sui nuovi<br />
apparecchi Newslot, oltre che sulle nuove tipologie di giochi meccanici, è necessario<br />
impostare percorsi condivisi e supportati dalle competenze che possono<br />
portare come contributo i rappresentanti dei concessionari, dei gestori e persino<br />
degli esercenti. Peraltro, le congratulazioni del presidente di AS.TRO, Massimiliano<br />
Pucci, unite a quelle del responsabile della Sezione Tecnica dell'associazione,<br />
Giovanni Agliata, e dell'intero Direttivo AS.TRO, espresse per il nuovo<br />
mandato conseguito dal rinnovato consiglio direttivo ACMI, invitano proprio<br />
nella direzione di una maggiore collaborazione.<br />
La raccolta delle Newslot, dopo anni di crescita costante, conosce un momento<br />
di crisi che potrà essere superato solo con un programma preciso di upgrade del<br />
sistema e degli apparecchi che deve nascere all'interno del settore. Diversamente,<br />
soluzioni imposte che non tengano conto delle reali condizioni di lavoro e delle<br />
necessarie opportunità per la sopravvivenza delle aziende, non porteranno miglioramenti<br />
del servizio di offerta del gioco.<br />
Fotografando l'immagine con uno smartphone il lettore<br />
potrà accedere direttamente a un indirizzo URL con<br />
l'approfondimento della materia trattata sul <strong>Magazine</strong>.<br />
Sullo smartphone è necessario scaricare prima il QR<br />
Code Reader, un applicativo gratuito in grado di interpretare<br />
l'immagine.
I N D I C E<br />
16<br />
42<br />
ESTERO<br />
pag 8<br />
PRIMO PIANO<br />
pag 12<br />
pag 16<br />
pag 18<br />
pag 20<br />
pag 24<br />
pag 26<br />
In Europa e dal mondo<br />
Le Newslot vanno "ricollocate". A svantaggio di chi?<br />
Sale giochi: al condominio più poteri del sindaco<br />
L'Italia prima in Europa per ricavi da gioco legale<br />
Ticket Redemption: il gioco vale la candela?<br />
Soffrono le imprese di gioco<br />
Verso il gioco d'azzardo on line sicuro e<br />
regolamentato: utopia o realtà?<br />
POLITICA IN GIOCO<br />
pag 30<br />
Le iniziative delle autorità locali<br />
36<br />
Probabilità di vincita (decreto Balduzzi)<br />
La rivista <strong>Jamma</strong> <strong>Magazine</strong> viene spedita gratuitamente<br />
a circa 5.000 indirizzi di operatori nel settore<br />
del gioco. Non è una rivista dedicata ai giocatori e<br />
le pubblicità inserite, così come gli articoli, sono rivolti<br />
esclusivamente agli operatori. Note informative<br />
sulle probabilità di vincita sulla base della tipologia<br />
di gioco SuperEnalotto, SuperStar, SiVinceTutto, Eurojackpot,<br />
Win For Life, Totocalcio e Il9, Totogol, Big<br />
Match, Scommesse a quota fissa, Ippica Nazionale,<br />
Scommesse ippiche in agenzia, V7, Newslot, Sistemi<br />
di gioco VLT, Lotterie istantanee, Lotterie tradizionali,<br />
Bingo, Gioco a Distanza, Lotto, 10eLotto si possono<br />
trovare sul sito dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli<br />
al link:<br />
http://www.aams.gov.it/site.php?id=13982.
58<br />
ATTUALITÀ<br />
pag 32<br />
pag 36<br />
pag 42<br />
pag 46<br />
pag 48<br />
pag 52<br />
pag 58<br />
E-commerce e gioco in Italia<br />
Tutti i numeri del gioco a distanza<br />
Nuove opportunità dal social gaming<br />
Scommesse: per recuperare appeal<br />
in arrivo il modello «British»<br />
Un Osservatorio per il gioco<br />
Imposta unica sulle scommesse nei<br />
confronti dei CTD<br />
Manila, nuovo paradiso del gioco<br />
d'azzardo<br />
RIEN NE VA PLUS<br />
pag 60 Il casinò, la giacca e la cravatta<br />
MERCATO<br />
pag 62<br />
pag 66<br />
pag 68<br />
pag 70<br />
Royal Hotel. L'albergo dei VIP a Sanremo<br />
La piattaforma VLT Novomatic tocca<br />
quota 20.000 terminali in esercizio<br />
Sicurezza e gestione del contante<br />
Godbet: il 2013 è l'anno delle conferme<br />
in Cassazione<br />
Copyright <strong>Jamma</strong> <strong>Magazine</strong><br />
I testi firmati e le fotografie sono dei rispettivi autori. La riproduzione con<br />
qualsiasi mezzo analogico o digitale non è consentita senza il consenso<br />
scritto dell'editore. È possibile la copia per uso esclusivamente personale.<br />
Sono consentite citazioni a titolo di cronaca, critica o recensione, purché<br />
accompagnate dal nome dell'autore e dall'indicazione della fonte.<br />
ELENCO<br />
INSERZIONISTI<br />
pag 1 | FAVOLA<br />
tel. +39 0547 58995<br />
web: www.favolasrl.it<br />
pag 3 | GMATICA<br />
tel. +39 06 894681<br />
mail: info@gmatica.it<br />
pag 6 - 7 | GEWETE<br />
tel. +39 345 2949893<br />
web: www.gewete.it<br />
pag 10 | COMESTEROGROUP<br />
tel. +39. 02 95781111<br />
mail: comestero@comesterogroup.it<br />
pag 11 | ADRIAGAMING<br />
tel. +39 0541 420611<br />
web: www.adriagaming.com<br />
pag 15 | CODERE<br />
tel. 800 977 818<br />
web: www.codere.it<br />
pag 22 | EMPORIO GAMES<br />
tel. +39 039 870835<br />
web: www.emporiogames.it<br />
pag 23 | PLANET WIN 365<br />
tel. +43 01 8906819<br />
web: www.planetwin365.com<br />
pag 25 | EUGENIO BERNARDI<br />
tel. +39 0521 879651<br />
mail: videoberny@tin.it<br />
pag 29 | EUROSTAR<br />
tel. +39 051 945405<br />
mail: info@eurostarsrl.it<br />
pag 35 | VNE<br />
tel. +39 0584 742530<br />
web: vne.it<br />
pag 39 | EMMEGIERRE<br />
tel. +39 0423 715387<br />
mail: emmegierre@emmegierre.com<br />
pag 41 | WIN-TEK<br />
tel. +39 011 6402770<br />
mail: info@win-tek.it<br />
pag 44 | ENADA<br />
tel. +39 0541 744250<br />
mail: s.bodellini@riminifiera.it<br />
60<br />
pag 45 | HBG GAMING<br />
tel. +39 06 845161<br />
mail: info@hbg-gaming.it<br />
pag 47 | VIDEOSTAR<br />
tel. +39 06 2252853<br />
web: www.videostar-gg.eu<br />
pag 50 | CRISTALTEC<br />
tel. +39 06 71356397<br />
web: www.cristaltec.com<br />
pag 51 | VISPI<br />
tel. +39 0471 952296<br />
web: www.vispi.it<br />
pag 55 | ICMA<br />
tel. +39 081 8420440<br />
web: www.icmasrl.it<br />
pag 57 | NAZIONALE ELETTRONICA<br />
tel. +39 0546 46995<br />
mail: inforoma@nazionaleelettronica.it<br />
pag 61 | STYL GAME<br />
tel. +39 04 27595011<br />
web: www.royalstool.it<br />
pag 59 | FIRVENTURE<br />
tel. +39 0131 248049<br />
web: www.firventure.com<br />
pag 64 | MEI GROUP<br />
tel. 610 918 8018<br />
web: www.meigroup.com<br />
pag 65 | SANREMO GAMES<br />
tel. +39 0184 509619<br />
web: www.sanremogames.com<br />
pag 72 | ABSOLUTE GAMING<br />
tel. +39 06 32650475<br />
web: www.globalzitro.com<br />
CRISTALTEC<br />
tel. +39 06 71356397<br />
web: www.cristaltec.com<br />
GAMENET<br />
tel. +39 06 89865695<br />
mail: info@gamenet.it<br />
JAMMA<br />
tel. +39 0761 354602<br />
mail: redazione@jamma.it<br />
Il gioco può creare dipendenza<br />
Vietato ai minori di 18 anni
Il gioco può creare dipendenza – Vietato ai minori di 18 anni
Svezia, inviate a<br />
Bruxelles le nuove<br />
disposizioni<br />
per le lotterie<br />
on line<br />
Per ridurre al minimo<br />
il rischio che il gioco<br />
d'azzardo e le lotterie<br />
comportino dipendenza, il<br />
governo svedese ha provveduto<br />
a notificare le nuove<br />
disposizioni per le lotterie a<br />
distanza. Nello specifico le<br />
disposizioni proposte prevedono<br />
dei requisiti per la presentazione<br />
della valutazione<br />
d'impatto del gioco d'azzardo<br />
in modo che l'organizzatore<br />
della lotteria debba prestare<br />
sin dalla fase iniziale la dovuta<br />
considerazione per l'attività<br />
che intende condurre<br />
così da poter autonomamente<br />
ridurre al minimo eventuali<br />
danni sociali derivanti da tale<br />
attività. Il periodo di stand<br />
still terminerà il 24 giugno<br />
2013, ma potrebbe essere prorogato<br />
se altri Paesi membri<br />
dovessero esprimere le proprie<br />
osservazioni. <br />
[8]<br />
Francia. Un Picasso alla lotteria<br />
È<br />
una lotteria on line benefica e<br />
per 100 euro è possibile vincere<br />
un Picasso, "L'homme au gibus",<br />
disegno cubista del pittore spagnolo<br />
stimato tra gli 800mila e 1 milione di<br />
euro. Tutti possono tentare la fortuna<br />
con l'acquisto di uno o più biglietti<br />
del valore di 100 euro su un sito web<br />
appositamente dedicato. La lotteria è<br />
regolare ed è stata autorizzata da un<br />
decreto del Prefetto. I proventi della<br />
lotteria andranno a finanziare due<br />
progetti dell'Associazione Internazionale<br />
per la Salvaguardia di Tiro<br />
(AIST) e nello specifico la creazione di<br />
un villaggio di tradizione artigianale e<br />
la creazione di un istituto di ricerca a<br />
Beirut. L'ideatore di questa mega riffa<br />
è stato Péri Cochin, conduttore televisivo<br />
e produttore di origine libanese,<br />
la cui madre ha sempre investito nella<br />
conservazione di Tiro, città fenicia inserita<br />
dal 1984 nella lista dei Patrimoni<br />
dell'umanità dell'UNESCO. "Abbiamo<br />
dovuto trovare qualcos'altro oltre alle<br />
classiche cene di beneficenza dove<br />
Cina in fiera. Trionfa il mercato dei videogiochi<br />
politica del governo cinese<br />
nei confronti dell'intratteni- "La<br />
mento sta soffocando il settore".<br />
Così hanno dichiarato alcuni degli<br />
espositori della fiera China Guangzhou<br />
International Game and Amusement<br />
Exhibition. Molti espositori hanno definito<br />
poco chiara la politica del governo<br />
sul settore dell'intrattenimento e in particolare<br />
su redemption e giochi di abilità,<br />
sostenendo come questa incertezza<br />
nei Paesi del sud-est asiatico rimane<br />
solo in Cina. L'evento ha ospitato varie<br />
società operanti nel mercato dell'intrattenimento,<br />
la maggioranza delle<br />
non si sa cosa dire al proprio vicino<br />
di tavolo", ha spiegato Péri Cochin.<br />
L'organizzatore della mostra di arte<br />
e design, Patrick Perrin, ha sostenuto<br />
il progetto. Cinquantamila biglietti<br />
numerati saranno messi in vendita<br />
e soltanto uno permetterà di vincere<br />
"L'Homme au gibus" L'estrazione si<br />
terrà il 18 dicembre e sarà trasmessa<br />
in diretta sul web. <br />
quali provenienti dalla Cina e, principalmente,<br />
localizzate nella provincia<br />
di Guangdong. Il primo giorno della<br />
manifestazione ospitata su tre padiglioni<br />
dell'enorme complesso del China<br />
Import and Export Fair Pazhou a<br />
Guangzhou è stato dedicato all'intrattenimento<br />
pay-to-play. Grande interesse<br />
per i numerosissimi videogiochi. Tra<br />
i grandi nomi presenti: Namco, Universal<br />
Space e Wahlap, Sega. Grande<br />
entusiasmo da parte dei visitatori, per<br />
i quali il videogioco rimane un ingrediente<br />
fondamentale dell'intrattenimento<br />
e del divertimento. <br />
JAMMA MAGAZINE | ESTERO
E S T E R O<br />
In Germania aumenta il numero delle AWP ma scende il fatturato<br />
Secondo le statistiche ufficiali comunicate<br />
dall'Istituto tedesco per<br />
la ricerca economica, sulla base di<br />
uno studio commissionato dal settore<br />
degli apparecchi da intrattenimento, il<br />
mercato tedesco delle AWP conta attualmente<br />
265.000 macchine. Il dato<br />
è in lieve aumento rispetto ai 262.000<br />
apparecchi del 2011 e si registra un<br />
significativo incremento rispetto ai<br />
183.000 apparecchi installati nel 2005<br />
alla vigilia dell'attuale normativa, entrata<br />
in vigore nel 2006. Anche se in<br />
apparenza, almeno dalle statistiche, il<br />
comparto sembra essere in buono stato,<br />
il trattato interstatale mette in crisi<br />
l'intero settore a tal punto che è stato<br />
messo in discussione nei tribunali dalle<br />
associazioni di categoria tedesche.<br />
In attesa dei risultati delle azioni legali,<br />
gli investimenti si sono fermati e<br />
l'industria ha annullato la sua annuale<br />
fiera IMA nel gennaio di quest'anno.<br />
Il comparto delle AWP in Germania<br />
è dominato dal format multigioco con<br />
l'hardware da acquistare o in locazione<br />
e il contenuto da affittare. Uno degli<br />
effetti della normativa del 2006, la<br />
riduzione del costo orario di parteci-<br />
Romania. Istituito l'ente regolatore National Gambling Office<br />
Il National Gambling Office (NGO)<br />
si assumerà la responsabilità di facilitare<br />
il programma di autorizzazione<br />
del gioco on line in Romania. Le<br />
regole per il gioco on line sono state approvate<br />
nel dicembre 2010, ma non erano<br />
ancora entrate in vigore proprio perché<br />
mancava l'agenzia di controllo. Gli<br />
pazione al gioco che in un AWP dalle<br />
22,50 euro è sceso a circa 10,89 euro<br />
l'ora. Altre statistiche emerse dallo<br />
studio mostrano che gli apparecchi da<br />
intrattenimento senza premi ammontano<br />
a 35.600 unità, rispetto ai 36.500<br />
dell'anno precedente – ennesima prova<br />
del declino di questo settore che<br />
nel 2009 contava 39.150 apparecchi.<br />
Anche i video games sono leggermente<br />
calati da 10.200 a 10.000; così come i<br />
touch screen e juke box scesi da 2.600<br />
a 2.500; in calo anche le postazioni In-<br />
operatori in regola con i requisiti previsti<br />
potranno presentare domanda di<br />
licenza alla NGO che, appena sarà operativa,<br />
valuterà le domande pervenute.<br />
Le condizioni previste dalla legislazione<br />
rumena sono onerose ma il sistema è<br />
partito. La Commissione UE aveva respinto<br />
per ben due volte le proposte di<br />
ternet da 21.500 a 21.000 e i flipper da<br />
2.200 a 2.100. Anche gli sports games<br />
sono scesi da 20.000 a 18.500. Secondo<br />
il report, il fatturato per i tre settori<br />
dell'industria tedesca – produzione,<br />
distribuzione e gestione – è stato di<br />
€ 5.55 miliardi nel 2012, registrando<br />
un calo dello 0,4 per cento rispetto al<br />
2011.<br />
I dati mostrano anche che il fatturato<br />
dei costruttori è diminuito del 6,3 per<br />
cento e il fatturato dei distributori del<br />
7,6 per cento. <br />
legge rumene per non conformità con<br />
il diritto comunitario. La legge del 2010<br />
punisce i giocatori che giocano su siti<br />
senza licenza e la creazione della ONG<br />
dovrebbe far rispettare questa disposizione.<br />
Le sanzioni penali per i giocatori<br />
arrivano a prevedere fino a un massimo<br />
di due anni di carcere. <br />
JAMMA MAGAZINE | ESTERO [9]
LE NEWSLOT<br />
VANNO "RICOLLOCATE".<br />
A SVANTAGGIO DI ChI?<br />
di Monica Cuprifi<br />
Ridurre il numero delle slot presenti sul territorio italiano o semplicemente<br />
ripensare alla loro collocazione? È su questo che gli operatori,<br />
faticosamente e confusamente, si stanno interrogando.<br />
[12]<br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO
numero delle<br />
slot presenti negli esercizi<br />
pubblici italiani costituisce<br />
un problema. A<br />
L'eccessivo<br />
pensarlo non sono solo<br />
esponenti della politica, della società<br />
civile e operatori sanitari, ma anche<br />
rappresentanti delle associazioni degli<br />
operatori. A rompere gli indugi è<br />
stato, attraverso una serie di interviste<br />
rilasciate ai media nazionali, Massimo<br />
Passamonti, presidente della federazione<br />
Sistema Gioco Italia. Passamonti, a<br />
nome dei concessionari di gioco e delle<br />
aziende aderenti ad Assotrattenimento<br />
e ad ACMI (costruttori di apparecchi<br />
da gioco), sostiene che "l'offerta di gioco<br />
rappresenta un fattore economico<br />
positivo, basti pensare ai posti di lavoro<br />
(circa 120.000) che vengono garantiti.<br />
Il gioco ha un impatto forte sul territorio.<br />
Necessario intervenire in questa<br />
attività. Si tratta di una vera e propria<br />
industria articolata in 6.000 imprese.<br />
È evidente che l'offerta di gioco ha un<br />
impatto forte sul territorio. La normativa<br />
nazionale vigente non consente ai<br />
Comuni di avere un sufficiente margine<br />
di governo del problema. Come federazione<br />
aderente a Confindustria ce<br />
ne siamo resi conto e abbiamo avviato<br />
una serie di incontri di sensibilizzazione<br />
per far capire come sia necessario<br />
intervenire a livello nazionale in termini<br />
di adeguamento della normativa.<br />
Si tratta di pensare ad uno sviluppo<br />
dell'offerta di gioco diverso da quello<br />
seguito sino ad oggi. Per questo stiamo<br />
proponendo un nuovo piano regolatore<br />
dei giochi". Un piano che prevede<br />
una riduzione e una riorganizzazione<br />
dell'offerta di Newslot, le slot a vincita<br />
limitata. Tradotto in parole povere<br />
vorrebbe dire togliere dal mercato almeno<br />
100.000 macchine sulle 370.000<br />
in funzione. Ma esattamente come, e<br />
soprattutto, da dove? Su questo pare<br />
non ci sia un grande accordo. Passamonti<br />
prova a sbilanciarsi e ipotizza<br />
una revisione al ribasso dei criteri di<br />
contingentamento per l'individuazione<br />
del numero massimo di apparecchi installabili<br />
nei vari punti vendita e in particolar<br />
modo nei pubblici esercizi (tra<br />
cui i bar, ndr). "La tabella dei parametri<br />
– sostiene Passamonti - potrebbe essere<br />
riscritta, tenendo conto degli impatti<br />
sul territorio". Del resto è quanto<br />
prevede l'articolo 7 del decreto legge<br />
Balduzzi tra le "misure di prevenzione<br />
per contrastare la ludopatia". La nor-<br />
Un piano che<br />
prevede una<br />
riduzione e una<br />
riorganizzazione<br />
dell'offerta di<br />
Newslot, le slot a<br />
vincita limitata.<br />
Tradotto in parole<br />
povere vorrebbe<br />
dire togliere dal<br />
mercato almeno<br />
100.000 macchine<br />
sulle 370.000<br />
in funzione. Ma<br />
esattamente<br />
come e<br />
soprattutto da<br />
dove? Su questo<br />
pare non ci sia un<br />
grande accordo.<br />
Passamonti prova<br />
a sbilanciarsi<br />
e ipotizza una<br />
revisione a ribasso<br />
dei criteri di<br />
contingentamento<br />
per<br />
l'individuazione<br />
del numero<br />
massimo di<br />
apparecchi<br />
installabili nei<br />
vari punti<br />
vendita<br />
ma, entrata in vigore a gennaio, affida<br />
all'Agenzia delle dogane e dei monopoli<br />
la pianificazione di "forme di progressiva<br />
ricollocazione dei punti della<br />
rete fisica di raccolta del gioco" che<br />
risultano territorialmente prossimi a<br />
"istituti di istruzione primaria e secondaria,<br />
strutture sanitarie e ospedaliere,<br />
luoghi di culto, centri socio-ricreativi<br />
e sportivi". La disposizione, che è stata<br />
definita "incisiva" dai giudici del Tribunale<br />
Amministrativo Regionale ma<br />
"destinata a trovare attuazione solo in<br />
futuro (poiché la sua operatività è stata<br />
ancorata alle concessioni di raccolta<br />
del gioco bandite successivamente alla<br />
data di entrata in vigore della legge di<br />
conversione del decreto), è comunque<br />
significativa dell'atteggiamento di uno<br />
Stato che ha "prefigurato una strategia<br />
di "ricollocazione" (valevole quindi<br />
anche per gli esercizi già esistenti) degli<br />
apparecchi da gioco rispetto a ben<br />
determinati luoghi direttamente considerati<br />
"sensibili". Il legislatore ha insomma<br />
rilevato l'esigenza - sia pure valutata<br />
con un diverso grado di urgenza<br />
- che tra i locali ove sono installati gli<br />
apparecchi da gioco e determinati luoghi<br />
di aggregazione di fasce vulnerabili<br />
della popolazione debba intercorrere<br />
una distanza minima, idonea ad arginare<br />
"i richiami e le suggestioni consistenti<br />
nell'illusoria possibilità di facile<br />
ed immediato arricchimento", come li<br />
hanno definiti i giudici amministrativi.<br />
E fin qui tutto chiaro. Altrettanto evidente<br />
è che su questa questione della<br />
ricollocazione si potrebbe innescare<br />
l'ennesima guerra intestina, combattuta<br />
tra gestori di apparecchi, concessionari<br />
di rete, titolari di esercizi pubblici,<br />
tabaccai e titolari di punti di gioco (tra<br />
cui le ricevitorie).<br />
Riduzione o riorganizzazione?<br />
Questo è il dilemma<br />
Sulla opportunità di ripensare il modello<br />
Newslot, pare, in definitiva, che non<br />
ci siano molti dubbi. Gli operatori concordano<br />
sulla necessità di ridefinire le<br />
regole anche a costo di modificare, per<br />
l'ennesima volta, il decreto sul contingentamento<br />
degli apparecchi da intrattenimento.<br />
Il problema nasce quando<br />
si tratta di stabilire chi dovrebbe ridimensionare<br />
la propria offerta di gioco.<br />
Il settore, infatti, è rappresentato da diversi<br />
"portatori di interessi" che vanno<br />
dai titolari di sale giochi, gestori, titolari<br />
di bar ed esercizi pubblici, ricevitori<br />
e concessionari di scommesse. Ognuno<br />
di questi, a partire dai concessionari<br />
di rete, "privilegia" un canale di distribuzione<br />
piuttosto che un altro in base<br />
alla sua particolare natura. Lottomatica<br />
e Sisal, per fare un esempio, possono<br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [13]
[14]<br />
Questa vicenda, come già accaduto in<br />
passato, evidenzia in modo chiaro come,<br />
nel comparto dei giochi, risulti difficile<br />
conciliare i diversi interessi rappresentati<br />
da categorie che quotidianamente<br />
interagiscono. Condivisibile l'idea di<br />
Passamonti a patto che questa resti una<br />
sorta di provocazione sulla necessità<br />
di ripensare il sistema di distribuzione<br />
dell'offerta di gioco nella sua totalità<br />
contare su una rete di distribuzione<br />
(tabaccherie, Lotto e ricevitorie) diversa<br />
da quella di Snai (sale scommesse).<br />
Le imprese di gestione, invece, hanno,<br />
tradizionalmente, un rapporto privilegiato<br />
con bar e pubblici esercizi in<br />
genere. Sono circa 101mila le locations<br />
distribuite sull'intero territorio italiano<br />
all'interno delle quali vengono installate<br />
le Newslot. Di queste, il 76,7% sono<br />
esercizi pubblici e commerciali (pari a<br />
80.000), 11.200 sono i punti vendita di<br />
gioco in esclusiva (sale giochi, agenzie<br />
scommesse, sale bingo, esercizi dedicati<br />
a slot o videolotterie), 13.100 i punti<br />
vendita di gioco con attività primaria<br />
diversa dal gioco (tabaccherie e corner<br />
scommesse).<br />
Va precisato che tra i circa 60.000 bar<br />
nei quali vengono installate le slot,<br />
molti sono bar-tabacchi con ricevitoria<br />
Lotto. La tabaccheria-ricevitoria è,<br />
da un punto di vista numerico, la categoria<br />
di location più diffusa in assoluto<br />
con un numero di punti vendita che<br />
si avvicina alle 65.000 unità. Un segmento<br />
di mercato davvero importante<br />
e non solo da un punto di vista numerico.<br />
Nelle tabaccherie il giocatore, o<br />
potenziale tale, entra in contatto con<br />
il gioco "casualmente e, in molti casi, è<br />
l'offerta di gioco che entra in contatto<br />
con il consumatore quotidianamente<br />
(basti pensare al Lotto e al Gratta e<br />
vinci). Le attività che sono in una posizione<br />
dominante sul mercato, quasi il<br />
60% del totale, sono le tabaccherie che<br />
si pregiano del titolo di rivenditore di<br />
generi di monopolio e, in quanto tali,<br />
"privilegiati" a tal punto da arrivare a<br />
mettere in campo qualche migliaia di<br />
micro-casinò nelle tabaccherie italiane,<br />
dove in 9 metri quadrati è possibile tro-<br />
vare tutti i prodotti di gioco, dal Lotto<br />
al Gratta e vinci, al Superenalotto, almeno<br />
due AWP e qualche volta anche<br />
le scommesse sportive, oltre ovviamente<br />
le sigarette. Quando, perciò, Massimo<br />
Passamonti di Sistema Gioco Italia,<br />
già Responsabile Relazioni Esterne Sisal<br />
e presidente di un sindacato delle ricevitorie<br />
e totoricevitorie, auspica una<br />
riorganizzazione dell'offerta sulla base<br />
di una "mappatura" dei punti vendita<br />
senza entrare nel dettaglio del piano,<br />
scattano le rivendicazioni di chi ritiene<br />
di essere più qualificato di altri nell'offerta<br />
di servizi di gioco. Lo rivendica la<br />
Fipe, la federazione dei pubblici esercizi,<br />
portatrice degli interessi di migliaia<br />
di bar che mette subito in chiaro la sua<br />
contrarietà rispetto ad una rimodulazione<br />
dell'offerta e della distribuzione<br />
dei giochi "riducendo il numero di slot<br />
e videolottery presenti nei pubblici<br />
esercizi per concentrarli nelle sale giochi".<br />
Per Sapar, associazione dei gestori, non<br />
si capisce invece perché si debba necessariamente<br />
pensare ad una riduzione<br />
del numero delle slot e non, magari,<br />
dell'offerta di altri giochi, compresa<br />
quella illegale e non autorizzata. Ancora<br />
più espliciti i ricevitori-tabaccai<br />
aderenti alla Federazione Italiana Tabaccai.<br />
"Tra i fattori determinanti la dipendenza<br />
dal gioco, il ruolo delle Newslot,<br />
presenti in larga scala nella rete<br />
delle tabaccherie-ricevitorie, è pressoché<br />
nullo" fanno sapere. "Il perché<br />
è presto detto: il tabaccaio-ricevitore<br />
è un operatore professionale del gioco<br />
che lo esercita in virtù della licenza di<br />
polizia prevista dall'articolo 88 TULPS<br />
(il cui rilascio presuppone l'irreprensibilità<br />
del suo titolare); le macchine che<br />
installa sono vigilate e sicuramente in<br />
rete; per il sol fatto di avere la "T" esposta<br />
è soggetto a continui controlli impensabili<br />
in altre tipologie di esercizi".<br />
Come a dire che qui le slot non si toccano.<br />
Il "privilegio", a cui si faceva riferimento<br />
prima, torna a giocare un ruolo<br />
importante. A poco vale che quella<br />
licenza articolo 88 TULPS la possano<br />
vantare, in realtà, solo alcune tabaccherie,<br />
e più precisamente quelle che<br />
sono corner sportivo ed ippico. Nessun<br />
riscontro, invece, circa il fatto che gli<br />
apparecchi installati in queste location<br />
siano meno "pericolosi" (in quanto a<br />
dipendenza) di quelli installati nei bar.<br />
As.tro, associazione degli operatori del<br />
gioco (tra cui molti gestori) propone,<br />
invece, di tornare al "vecchio contingentamento,<br />
che non consentiva la<br />
trasformazione dei bar superiori a 100<br />
metri quadrati in sale giochi di fatto,<br />
con otto slot, ma soprattutto – poi – rivisitare<br />
proprio i criteri di allestimento<br />
delle sale dedicate, la cui insorgenza<br />
(massiccia e non sempre ordinata) ha<br />
coinciso con l'esplosione del fenomeno<br />
gioco eccessivo nelle città". Ma questo<br />
potrebbe voler dire, anche, tornare<br />
a quando le tabaccherie "pure" non<br />
potevano installare le slot e a quando<br />
non potevano permettersi un numero<br />
di apparecchi addirittura superiore a<br />
quello consentito nei bar (grazie alla<br />
normativa introdotta nel 2011).<br />
A carte scoperte<br />
Questa vicenda, come già accaduto<br />
in passato, evidenzia in modo chiaro<br />
come, nel comparto dei giochi, risulti<br />
difficile conciliare i diversi interessi<br />
rappresentati da categorie che quotidianamente<br />
interagiscono.<br />
Condivisibile l'idea di Passamonti a<br />
patto che questa resti una sorta di provocazione<br />
sulla necessità di ripensare il<br />
sistema di distribuzione dell'offerta di<br />
gioco nella sua totalità. Assolutamente<br />
incomprensibile, invece, l'ipotesi che<br />
questa operazione possa essere portata<br />
avanti senza un adeguato confronto tra<br />
tutte le parti coinvolte.<br />
In questa situazione, è bene ricordarlo,<br />
non esistono i buoni o i cattivi, così<br />
come non esistono giochi più o meno<br />
pericolosi. Ma soprattutto non esistono<br />
privilegi per una categoria piuttosto che<br />
un'altra alla luce di una trasformazione<br />
del mercato e dei ruoli che nell'ultimo<br />
decennio ha interessato tutti, indistintamente.<br />
<br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO
SALE GIOChI:<br />
AL CONDOMINIO PIù<br />
POTERI DEL SINDACO<br />
di Monica Cuprifi<br />
Tempi duri per le sale<br />
giochi. La crescente<br />
insofferenza nei confronti<br />
di slot e VLT sta<br />
sfociando in una vera<br />
e propria fobia e, pur<br />
di impedire le nuove<br />
aperture, si ricorre ad<br />
ogni mezzo disponibile.<br />
Compreso il regolamentocondominiale.<br />
Il condominio può quello che viene<br />
impedito al sindaco. È quanto<br />
devono aver pensato alcuni<br />
cittadini di Milano che qualche<br />
settimana fa hanno raccolto firme<br />
ed hanno presentato un esposto in<br />
Questura allegando il regolamento del<br />
condominio che vieta espressamente<br />
l'apertura di "ritrovi". Per interpretazione<br />
diffusa, nel concetto di "ritrovi",<br />
sostengono, vi rientrano anche le sale<br />
giochi e le sale per scommesse. Quindi,<br />
partendo dal presupposto che il regolamento<br />
condominiale è inviolabile e inderogabile,<br />
se è già previsto un divieto<br />
relativo alle sale scommesse, questo va<br />
rispettato anche nel caso di previsioni<br />
di aperture di sale giochi. I promotori<br />
dell'iniziativa hanno mutuato l'iniziativa<br />
di alcuni concittadini che qualche<br />
[16]<br />
tempo fa, in qualità di condomini, si erano opposti all'apertura di una sala scommesse<br />
e slot appellandosi ad una voce del regolamento condominiale che vietava<br />
l'apertura di attività che potessero arrecare disturbo al quieto vivere e comunque<br />
contrarie al decoro e alla buona moralità. Il Tribunale ha dato ragione al condominio,<br />
nonostante le proteste della società di scommesse, affermando che "il gioco<br />
d'azzardo non appare equiparabile ad una qualunque altra attività economica,<br />
considerato il disvalore con cui è considerata dallo stesso ordinamento giuridico",<br />
e anche che "la natura contrattuale del regolamento condominiale rende legittime<br />
le limitazioni ai poteri alle facoltà spettante ai condomini sulle proprietà private<br />
in esso consentite". In precedenza la Corte di Cassazione, con sentenza del 18 settembre<br />
2009 n° 20237, si era espressa su un caso analogo precisando che: "il regolamento<br />
condominiale può contenere delle clausole limitatrici delle facoltà d'uso<br />
delle porzioni di piano di proprietà esclusiva. Tali clausole sono legittime anche<br />
nel caso in cui sia stato adottato il criterio misto, ossia qualora tali limitazioni sia-<br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO
no state indicate sia attraverso l'elencazione<br />
espressa degli usi non consentiti,<br />
sia facendo riferimento ai pregiudizi<br />
che un uso (non consentito) potrebbe<br />
comportare". Nel caso di specie la Cassazione<br />
precisa che "è vietato destinare<br />
i locali dell'edificio a uso albergo, pensione,<br />
sale di società per trattenimento<br />
e gioco (...) di attività rumorose o<br />
comunque pericolose" e afferma che,<br />
"poiché nel regolamento del condominio<br />
(...) sono stati utilizzati entrambi i<br />
criteri di individuazione delle attività<br />
vietate (cioè quello della loro espressa<br />
elencazione, nonché quello del riferimento<br />
ai pregiudizi che si ha intenzione<br />
di evitare), deve ritenersi, da un lato,<br />
che l'elenco delle attività vietate non sia<br />
tassativo, e che il divieto si estenda anche<br />
a tutte le destinazioni non espressamente<br />
menzionate, che siano comunque<br />
idonee a provocare i pregiudizi che<br />
si intendono evitare e, dall'altro, che<br />
tutte le attività specificamente indicate<br />
siano di per sé vietate, senza necessità<br />
di verificare in concreto l'idoneità a<br />
recare i pregiudizi suddetti". Quindi "i<br />
divieti e le limitazioni possono essere<br />
formulati nel regolamento sia mediante<br />
l'elencazione delle attività vietate sia<br />
mediante riferimento ai pregiudizi che<br />
si ha intenzione di evitare (in questo<br />
secondo caso, naturalmente, al fine<br />
suddetto, è necessario accertare la idoneità<br />
in concreto della destinazione<br />
contestata a produrre gli inconvenienti<br />
che si vogliono evitare)" (Cass., n. 1560<br />
del 1995; Cass., n. 9564 del 1997; Cass.,<br />
n. 11126 del 1994). Sulla base di questi<br />
precedenti i cittadini di Milano, decisi a<br />
dichiarare guerra alle sale giochi, ritengono<br />
che il regolamento condominiale<br />
possa superare l'impossibilità di negare<br />
l'autorizzazione da parte del sindaco. È<br />
noto, infatti, che sui poteri del sindaco<br />
si è già espresso il Tar di Milano, con la<br />
sentenza n. 998/2012 del 12 luglio, nella<br />
quale i giudici precisano che "i Comuni<br />
non possono limitare l'apertura di<br />
sale giochi, in quanto manca una norma<br />
di rango primario che lo consenta<br />
espressamente: affinché una Pubblica<br />
Amministrazione sia legittimata ad<br />
esercitare il proprio potere è necessario<br />
che sussista a monte una puntuale norma<br />
di rango primario che indichi quali<br />
poteri sono ad essa attribuiti e secondo<br />
quali modalità essi vanno esercitati, nel<br />
rispetto del noto principio di legalità".<br />
A fronte di tale assunto, i giudici spe-<br />
cificano quanto segue: "Quantunque in<br />
tema di regolamentazione dell'attività<br />
delle sale da gioco, la giurisprudenza<br />
costituzionale abbia valorizzato la possibile,<br />
concorrente tutela dei soggetti<br />
ritenuti maggiormente vulnerabili, o<br />
per la giovane età o perché bisognosi<br />
di cure di tipo sanitario o socio assistenziale<br />
e ciò per "prevenire forme di<br />
gioco cosiddetto compulsivo" – citando<br />
la sentenza n. 300/2011, della Corte<br />
Costituzionale – appare dubbia la sussistenza<br />
della competenza delle Amministrazioni<br />
comunali ad adottare…<br />
appositi regolamenti recanti previsioni<br />
di carattere limitativo all'insediamento<br />
delle viste attività, in difetto di una<br />
puntuale base normativa". In mancan-<br />
za di altri "strumenti" che si rivelino<br />
adeguati allo scopo di arginare le nuove<br />
aperture, l'idea suggerita anche dall'A-<br />
NACI (Associazione Nazionale Amministratori<br />
Condominiali e Immobiliari)<br />
è proprio quella di inserire una apposita<br />
clausola all'interno del regolamento<br />
condominiale che vieti espressamente<br />
l'utilizzo di parti comuni/private per lo<br />
svolgimento di determinate attività ludiche.<br />
La maggioranza dei regolamenti<br />
condominiali però è piuttosto datata e<br />
generalmente nei regolamenti si è soliti<br />
trovare alcuni divieti generici rivolti a<br />
ristoranti, locali notturni o studi medici.<br />
Per i condomini di nuova costruzione,<br />
invece, è molto più facile prevedere<br />
una clausola che vieta le sale giochi. <br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [17]
L'ITALIA<br />
PRIMA IN EUROPA<br />
PER RICAVI DA GIOCO LEGALE<br />
di Monica Cuprifi<br />
L'Italia è il Paese europeo che vanta il più alto fatturato derivante da<br />
aziende che offrono servizi per il gioco autorizzato. È quanto emerge<br />
da un raffronto tra i dati ufficiali forniti dai Paesi membri relativamente<br />
al Gross Gaming Revenue, il totale dei ricavi delle imprese a cui si<br />
sottrae l'importo totale delle vincite.<br />
Nel 2012 l'Italia ha registrato<br />
un ricavo lordo<br />
complessivo delle attività<br />
di gioco legale<br />
di oltre 18,7 miliardi<br />
di euro, il più alto tra tutti i 27 Paesi<br />
[18]<br />
GGR degli Stati Membri (2012) (€mld)<br />
membri dell'Unione europea. Un primato<br />
che, per qualcuno, suona come<br />
una nota di demerito e la conseguenza<br />
di dissennate politiche di incentivazione<br />
del mercato del gioco. Da una attenta,<br />
e meno emotiva, analisi dei dati si<br />
evidenzia al contrario che il nostro Paese<br />
è riuscito, al contrario di altri, nella<br />
difficile impresa di emersione del mercato<br />
irregolare. Stilando la classifica dei<br />
Paesi europei per fatturato delle attività<br />
di gioco emerge che ai primi cinque<br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO
posti si piazzano rispettivamente Italia,<br />
Gran Bretagna, Germania, Francia<br />
e Spagna, ovvero quelle stesse nazioni<br />
che hanno maggiormente lavorato<br />
sulla regolamentazione delle attività di<br />
gioco. Agli ultimi posti della classifica<br />
troviamo, invece, tutti i Paesi dell'Est,<br />
di cui è nota la propensione per il gioco<br />
d'azzardo, le moltissime aziende che<br />
operano nella produzione di software e<br />
servizi per il gioco on line e l'esistenza<br />
di un vasto mercato illegale. Fa eccezione<br />
la Repubblica Ceca che si piazza<br />
all'undicesimo posto subito dietro alla<br />
Finlandia, unica nazione che, al momento,<br />
risulta aver legalizzato gli apparecchi<br />
da intrattenimento a vincita.<br />
Da evidenziare l'ottava posizione della<br />
Grecia dove, a breve, è prevista l'introduzione<br />
di almeno 35.000 terminali da<br />
gioco tipo videolotteria.<br />
Gioco e Prodotto Interno Lordo<br />
Il mercato del gioco legale incide per<br />
l'1,2% sul Prodotto Interno Lordo, lo<br />
0,2% in più rispetto alla media europea.<br />
GGR percentuale del PIL (2012)<br />
Malta 1,9%<br />
Slovacchia 1,5%<br />
Slovenia 1,4%<br />
Cipro 1,2%<br />
Italia 1,2%<br />
Irlanda 1,0%<br />
Grecia 0,9%<br />
Rep. Ceca 0,9%<br />
Spagna 0,9%<br />
Lettonia 0,8%<br />
Portogallo 0,8%<br />
Finlandia 0,8%<br />
UK 0,7%<br />
Bulgaria 0,7%<br />
Romania 0,7%<br />
Svezia 0,6%<br />
Ungheria 0,6%<br />
Estonia 0,6%<br />
Francia 0,5%<br />
Danimarca 0,5%<br />
Austria 0,4%<br />
Germania 0,4%<br />
Olanda 0,4%<br />
Lussemburgo 0,3%<br />
Lituania 0,3%<br />
Belgio 0,2%<br />
Polonia 0,2%<br />
È quanto emerge da un confronto sul<br />
rapporto tra ricavo lordo del gaming e<br />
prodotto interno lordo nei diversi Paesi<br />
membri. In cima alla classifica c'è Malta<br />
con un rapporto dell'1,9%, all'ultimo<br />
posto la Polonia con lo 0,2%. È di 203<br />
euro il Gross Gaming Revenue medio<br />
pro capite per ogni cittadino europeo<br />
maggiorenne. L'Italia supera ampiamente<br />
questo valore con una media pro<br />
capite di 369 euro. L'Irlanda si piazza<br />
al primo posto di questa classifica con<br />
una cifra pari a 448 euro.<br />
Italia: quale futuro?<br />
Il 2013 non sarà l'anno migliore per il<br />
mercato dei giochi. Questo prevede il<br />
Ministero delle Finanze che, nel Documento<br />
di Economia e Finanza presentato<br />
da Mario Monti e dal ministro<br />
delle Finanze Vittorio Grilli e approvato<br />
nei giorni scorsi dal Consiglio dei<br />
Ministri, ha quantificato il calo delle<br />
entrate erariali ascrivibili al settore del<br />
gioco pubblico. Per il Mef sarà di almeno<br />
1.678 milioni di euro la differenza<br />
tra quanto potrà essere contabilizzato<br />
nel bilancio delle entrate 2013 derivanti<br />
da Lotto, scommesse, lotterie e<br />
apparecchi da intrattenimento rispetto<br />
allo scorso anno e ben 2.141 milioni in<br />
meno rispetto al 2011. Nel Documento<br />
si prevedono 5,9 miliardi di euro di entrate<br />
nel 2013 contro i 7,6 miliardi assicurati<br />
nel 2012 a fronte di una raccolta<br />
di giocate di oltre 70 miliardi di euro<br />
(di cui, come abbiamo visto, circa 18 di<br />
spesa effettiva). La variazione negativa<br />
rilevata nella categoria Lotto e lotterie<br />
– si legge nel Documento di Economia<br />
e Finanza relativo al 2013 – è di 665 milioni<br />
di euro nel 2012 a causa dei minori<br />
proventi relativi a giochi del Lotto e del<br />
Superenalotto, giochi che da soli hanno<br />
registrato una flessione in termini erariali<br />
pari a 2.706 milioni di euro non<br />
compensati dai maggiori introiti derivanti,<br />
ad esempio, dal comparto degli<br />
apparecchi da intrattenimento. Il calo<br />
del fatturato incide inevitabilmente anche<br />
sul sistema delle imprese. Nell'ultimo<br />
trimestre, in controtendenza rispetto<br />
allo scorso anno, hanno chiuso i<br />
battenti ben 108 imprese del comparto<br />
dei giochi pubblici. Solo 45, invece, le<br />
nuove aperture. Secondo i dati raccolti<br />
ed elaborati da InfoCamere, la società<br />
di informatica delle Camere di Commercio<br />
italiane, le imprese di gioco e<br />
scommesse registrate sono 3.995, 3.720<br />
quelle al momento attive. Nel corso del<br />
GGR per adulto (2012) (€)<br />
Irlanda 448<br />
Italia 369<br />
Malta 362<br />
Lussemburgo 342<br />
Cipro 341<br />
Svezia 327<br />
Finlandia 326<br />
UK 276<br />
Danimarca 275<br />
Slovenia 272<br />
Spagna 270<br />
Slovacchia 218<br />
Francia 203<br />
Grecia 197<br />
Austria 180<br />
Rep. Ceca 152<br />
Portogallo 152<br />
Germania 150<br />
Olanda 139<br />
Belgio 101<br />
Estonia 85<br />
Lettonia 82<br />
Ungheria 70<br />
Bulgaria 45<br />
Romania 42<br />
Lituania 25<br />
Polonia 20<br />
primo trimestre dell'anno ci sono state<br />
45 nuove registrazioni a fronte di 108<br />
cessazioni.<br />
Le aspettative della Grecia<br />
A un mercato come quello italiano<br />
che potremmo definire "maturo", fa<br />
da contraltare un mercato emergente<br />
e su cui l'industria internazionale nutre<br />
forti aspettative. Stiamo parlando<br />
della Grecia dove, secondo le prime<br />
previsioni, il Gross Gaming Revenue<br />
dovrebbe raggiungere da circa 1,66 miliardi<br />
di euro quest'anno, e più di 3,15<br />
miliardi di euro entro il 2022. Secondo<br />
gli esperti, nonostante la grave crisi<br />
economica, entro il prossimo decennio,<br />
il mercato del gambling crescerà in<br />
media del 5,5%. Questo sviluppo è da<br />
attribuire all'introduzione sul mercato<br />
dei terminali da videolotteria sul modello<br />
italiano che, da soli, potrebbero<br />
garantire, entro il 2022 un reddito lordo<br />
di oltre 1,27 miliardi di euro. O almeno<br />
questo sostengono gli esperti. <br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [19]
TICkET<br />
REDEMPTION:<br />
IL GIOCO VALE LA<br />
CANDELA?<br />
di Cristina Doganini<br />
Maggior sicurezza, maggior controllo sui<br />
minori, contrasto dell'illegalità e reperimento<br />
di entrate erariali aggiuntive sono<br />
stati tra i motivi cardine che hanno portato<br />
all'inserimento tra gli apparecchi da<br />
puro intrattenimento delle redemption e di tutti gli apparecchi<br />
a premi che fino allo scorso gennaio erano esclusi.<br />
Si tratta di circa 3.000 apparecchi, rientranti nella categoria<br />
dei veicoli di manifestazione a premio, installate sul territorio<br />
italiano che non erogano vincite in denaro ma ticket che<br />
non possono essere convertiti in moneta sonante, solo in<br />
premi di modesto valore. Apparecchi che coinvolgono mentalmente<br />
e fisicamente il giocatore regalando un piacevole<br />
intrattenimento e divertimento come flipper, kiddie riders,<br />
tiri al bersaglio, ruspe, ecc. Lo stesso nome redemption,<br />
dal verbo "to redom" dare indietro, descrive le funzionalità<br />
di questi giochi che al termine della partita rilasciano<br />
uno scontrino sul quale è indicato il punteggio ottenuto<br />
nella partita; punteggi cumulabili che possono portare alla<br />
vincita di diversi premi. Ora l'inserimento della norma, ricordiamo<br />
presentata dall'onorevole Alberto Giorgetti che<br />
più volte aveva auspicato una maggiore regolamentazione<br />
e legalizzazione degli apparecchi senza vincita in denaro,<br />
aggiunge all'interno della Legge di Stabilità 2013 due tipologie<br />
di apparecchi e congegni per il gioco lecito tra quelli<br />
di cui al comma 7 dell'articolo 110, e precisamente previste<br />
alle lettere c-bis) e c-ter) relative agli "apparecchi meccanici<br />
ed elettromeccanici attivabili con moneta gettone ovvero<br />
con altri strumenti elettronici di pagamento e che possono<br />
distribuire tagliandi direttamente dopo la conclusione<br />
[20]<br />
della partita" e agli "apparecchi per i quali l'accesso al gioco<br />
è regolato senza introduzione di denaro ma con utilizzo a<br />
tempo o a scopo". Spetta ora al Ministero dell'Economia e<br />
delle Finanze definire apposite regole tecniche, sia per la<br />
produzione di tutte le tipologie di apparecchi senza vincita<br />
in denaro, sia per la determinazione della base imponibile<br />
forfettaria dell'imposta sugli intrattenimenti. La norma, in<br />
particolare, prevede la regolarizzazione delle redemption<br />
utilizzate nel corso del 2012 in seguito al pagamento di una<br />
somma di 500 euro una tantum, ovvero di 400 euro nel caso<br />
di comprovato utilizzo stagionale, oltre al pagamento dell'I-<br />
SI. Secondo il legislatore, il versamento del tributo dovrebbe<br />
consentire la regolarizzazione della posizione fiscale rispetto<br />
agli anni arretrati; l'emendamento approvato prevede,<br />
inoltre, una riorganizzazione generale della tassazione applicata<br />
sulle macchinette. L'aumento della pressione fiscale<br />
su questo tipo di apparecchi non è però ben visto dagli<br />
operatori del settore spaventati dalla possibilità di vedersi<br />
applicare una tassa di 500 euro su apparecchi a bassa redditività<br />
dedicati fondamentalmente all'intrattenimento per<br />
famiglie e bambini, in un momento come questo economicamente<br />
tutt'altro che felice.<br />
Il decreto attuativo<br />
Il timore, paventato da molti, è che il processo di attuazione<br />
possa richiedere ancora troppo tempo. C'è da dire che la<br />
bozza del decreto attuativo volto a definire gli aspetti per<br />
l'applicazione del versamento per la regolarizzazione prevista<br />
nonché per il pagamento di quanto dovuto a titolo di imposta<br />
sugli intrattenimenti è già pronta. Sta ora al ministro<br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO
Le recenti modifiche apportate dal legislatore in merito alla regolarizzazione<br />
e legalizzazione delle redemption non manca di sollevare<br />
dubbi circa la loro interpretazione e applicazione. Per gli operatori il<br />
mercato va sostenuto e agevolato attraverso procedure più snelle e<br />
tasse meno pesanti.<br />
Vittorio Grilli approvarla e trasmetterla alle Commissioni<br />
parlamentari competenti che dovranno esaminarla. Nella<br />
bozza si stabiliscono le direttive che gli operatori dovranno<br />
attuare per conformarsi alle nuove disposizioni. Innanzitutto<br />
i proprietari o possessori degli apparecchi comma7<br />
c-bis) e c-ter) dovranno procedere a dichiararli: entro 30<br />
giorni dalla pubblicazione del decreto per gli apparecchi<br />
acquistati entro dicembre 2012 e utilizzati come vincolo di<br />
manifestazione a premio; dal 60imo giorno per gli apparecchi<br />
acquistati successivamente e per quelli non idonei ad essere<br />
utilizzati come vincolo di manifestazione a premio anche<br />
se acquistati antecedentemente. Il titolo autorizzatorio<br />
sarà rilasciato, anche qui, dietro versamento di 5 euro. Per<br />
la regolarizzazione degli apparecchi utilizzati nel 2012 andrà<br />
versata una somma una tantum di 500 euro, ovvero 400<br />
nel caso di comprovato utilizzo stagionale (massimo 6 mesi<br />
di operatività). Questi importi sono riferiti ad ogni singola<br />
manifestazione a premio, per la quale sono stati utilizzati<br />
uno o più apparecchi della specie. Oltre al pagamento per<br />
la regolarizzazione degli apparecchi è dovuto il pagamento<br />
dell'imposta sugli intrattenimenti relativa all'anno 2012. Il<br />
decreto reca, quindi, le basi imponibili ISI per l'anno 2013<br />
anche se i Monopoli hanno già provveduto, con un comunicato<br />
del 15 marzo, ad estendere per questo anno gli imponibili<br />
forfettari in vigore in precedenza.<br />
La voce degli operatori: ticket redemption solo<br />
nelle sale dedicate<br />
Maggiori garanzie e tutele del comparto sono ciò di cui<br />
hanno bisogno le aziende del settore dell'Automatico che da<br />
oltre sette anni attendevano un intervento legislativo a modifica<br />
delle caratteristiche di produzione e omologa degli<br />
apparecchi da puro intrattenimento. Le procedure di omologa<br />
per i videogiochi e gli altri apparecchi di cui al comma<br />
7 dell'articolo 110 del TULPS sono ancora uno scoglio<br />
troppo alto da superare. Costano troppo in termini di impegno<br />
burocratico ed economico, occorre troppo tempo per<br />
ottenere il nulla osta della Amministrazione che, quando<br />
arriva, è l'autorizzazione a distribuire un gioco già vecchio<br />
per il mercato. Omologare i redemption significa decretarne<br />
la morte. Durante il tavolo tecnico Sapar che si è tenuto<br />
a marzo, i soci hanno affrontato le diverse questioni relative<br />
al settore degli apparecchi da intrattenimento senza vincita<br />
in denaro, anche alla luce della nuova legge di Stabilità. Per<br />
gli operatori le redemption non possono essere omologate,<br />
vanno tenute fuori dai bar e va limitata l'installazione presso<br />
le sale giochi e centri commerciali. In sostanza in location<br />
dove l'esercente è professionale, risponde direttamente<br />
della gestione ed è più frequente il controllo. Il mercato ancora<br />
non è pronto per l'installazione nei bar, nei ristoranti o<br />
nei circoli, dove sono più adatti prodotti più al passo con i<br />
tempi. Per quanto riguarda l'omologa, le ticket redemption,<br />
essendo apparecchi elettromeccanici, non hanno necessità<br />
di verifiche specifiche, si rischia solo di rallentare il loro<br />
ingresso nel mercato. In luogo dell'omologa si possono<br />
adottare sistemi alternativi di garanzie e autocertificazione.<br />
Tra quelli proposti: l'iscrizione all'elenco degli operatori, la<br />
responsabilizzazione del gestore e del produttore o al massimo<br />
la semplificazione della procedura dell'omologa con<br />
tempi e costi definiti. <br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [21]
[22]
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [23]
SOFFRONO<br />
LE IMPRESE DI GIOCO<br />
di Monica Cuprifi<br />
Il malessere delle imprese si palesa in modo inconfutabile attraverso<br />
un numero: -31.351. Si tratta del saldo diffuso da Movimprese tra<br />
aziende nuove e aziende che, invece, hanno chiuso i battenti tra gennaio<br />
e marzo 2013. Il settore dei giochi non fa eccezione.<br />
Un dato addirittura peggiore<br />
rispetto a quello<br />
del cosiddetto annus<br />
horribilis della crisi,<br />
quel 2009 quando, negli<br />
stessi mesi, il saldo negativo si fermò<br />
intorno alle 30mila unità. Una crisi<br />
quella delle imprese che colpisce anche<br />
il settore dei giochi e delle scommesse.<br />
I giornali parlano molto spesso dell'elevato<br />
numero di sale giochi che avviano<br />
la loro attività tanto nelle città<br />
quanto nei piccoli centri, ma la realtà<br />
che possiamo leggere attraverso i numeri<br />
sembra essere un po' diversa. Nel<br />
primo trimestre del 2013 le imprese<br />
del settore dei giochi che hanno chiuso<br />
i battenti sono ben 108, contro le 45<br />
nuove aperte. Se a soffrire per la crisi<br />
sono per lo più costruzioni e manifatture,<br />
non si può certo dire che Lotto,<br />
scommesse e Newslot vivano il loro periodo<br />
migliore. Nel commentare i dati<br />
del primo trimestre dell'anno va ricordato<br />
che, statisticamente, questo periodo<br />
presenta con una certa regolarità<br />
saldi negativi. Ciò per via del concentrarsi<br />
a fine anno di un numero elevato<br />
di cessazioni di attività, il cui riflesso<br />
si registra negli archivi camerali nelle<br />
prime settimane del nuovo anno.<br />
Detto ciò – e ribadito che il saldo del<br />
primo trimestre del 2013 è il più negativo<br />
dell'ultimo decennio – il bilancio<br />
[24]<br />
gennaio-marzo ha risentito di performance<br />
particolarmente negative sia dal<br />
lato delle iscrizioni di nuove imprese<br />
(118.618, solo nel primo trimestre<br />
del 2009 si fece peggio, con 118.407<br />
aperture), sia dal lato delle cessazioni:<br />
le 149.969 del primo trimestre di<br />
quest'anno, infatti, sono il terzo peggior<br />
risultato del decennio (dopo quelli<br />
del 2007 e del 2008).<br />
Quante sono le imprese di gioco<br />
in Italia<br />
Secondo i dati raccolti ed elaborati da<br />
InfoCamere, la società di informatica<br />
delle Camere di Commercio italiane,<br />
le imprese di gioco e scommesse registrate<br />
sono 3.995, 3.720 quelle al momento<br />
attive. Nel corso del primo trimestre<br />
dell'anno ci sono state 45 nuove<br />
registrazioni a fronte di 108 cessazioni.<br />
Sono invece 176 le variazioni registrate.<br />
Per variazione si intende ogni modifica<br />
della consistenza della ditta che non<br />
determina una cessazione della stessa.<br />
Da un ulteriore approfondimento delle<br />
caratteristiche delle imprese del comparto<br />
dei giochi pubblici emerge che<br />
solo 1.546 di quelle registrate sono società<br />
di capitale, 683 le società di persone.<br />
Ben 1.726, invece, gli imprenditori<br />
che scelgono di continuare ad operare<br />
sul mercato come ditta individuale.<br />
Va evidenziato che quasi tutti, ovvero<br />
1.716, danno vita ad imprese che risultano<br />
attive mentre sono 75 le aziende<br />
che hanno cessato la loro attività nel<br />
corso dell'ultimo trimestre.<br />
Bilancio meno pesante per le società<br />
di capitali. A fronte di 1.359 aziende in<br />
attività sono 19 le chiusure e 7 le nuove<br />
registrazioni. È di 73 unità lo scarto tra<br />
le società di persone registrate e quelle<br />
attive e 14 le cessazioni nei primi 90<br />
giorni dell'anno. <br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [25]
VERSO IL GIOCO<br />
D'AZZARDO<br />
ON LINE SICURO<br />
E REGOLAMENTATO:<br />
UTOPIA O REALTÀ?<br />
di Giovanna Galli<br />
Non è un'utopia pensare ad un mercato del gioco d'azzardo on line sicuro<br />
e regolamentato, in Europa la Commissione si è già attivata per<br />
fornire nel più breve tempo possibile le risposte alle varie questioni<br />
che si pongono su questo tema.<br />
Il vice direttore dell'unità on line<br />
e servizi postali della Direzione<br />
generale Mercato interno della<br />
Commissione europea, Harrie<br />
Temmink, intervenendo alla<br />
conferenza di Bruxelles dal titolo "Verso<br />
il gioco d'azzardo on line sicuro e<br />
regolamentato: utopia o realtà?" organizzato<br />
dal Comitato economico e sociale<br />
europeo (CESE) ha affermato: "La<br />
Commissione si sta già muovendo per<br />
creare un quadro europeo globale per<br />
il gioco d'azzardo on line e una prima<br />
risposta in tal senso ci è stata fornita<br />
con la comunicazione, nonché documento<br />
di lavoro, adottata il 23 ottobre<br />
2012. Attualmente – ha continuato<br />
Temmink - il gioco d'azzardo on line è<br />
un mercato in rapido sviluppo ed è una<br />
delle attività di servizi che registrano<br />
la maggiore espansione nell'UE, con<br />
tassi annuali di crescita di quasi il 15%<br />
ed entrate stimate di circa 13 miliardi<br />
di dollari entro il 2015. Sono circa 7<br />
milioni i consumatori che partecipano<br />
a uno o più tipi di giochi on line. Tut-<br />
[26]<br />
Nella foto: Harrie Temmink<br />
tavia esistono anche migliaia di siti di<br />
gioco non regolamentati, spesso situati<br />
al di fuori dell'UE, ai quali i consumatori<br />
si rivolgono e che presentano, oltre<br />
ai mancati introiti per gli Stati, notevoli<br />
rischi quali frodi e riciclaggio di<br />
denaro. L'aumento costante della domanda<br />
di servizi di gioco a distanza –<br />
ha commentato il vicedirettore - pone<br />
varie sfide in termini di attuazione<br />
adeguata degli obiettivi di ordine pubblico<br />
a livello nazionale, comunitario e<br />
internazionale. Attualmente – ha proseguito<br />
- nell'UE il mercato del gioco<br />
a distanza si presenta frammentato in<br />
quanto è caratterizzato da normative<br />
nazionali diverse. Gli Stati membri,<br />
nonostante siano tenuti a conformarsi<br />
alle norme dell'UE, possono restringere<br />
o limitare l'offerta di tutti o di<br />
determinati tipi di giochi on line sulla<br />
base di obiettivi di pubblico interesse.<br />
Purtroppo, la mancata chiarezza<br />
giuridica in questo settore ha portato,<br />
oltre a vari reclami, all'apertura di<br />
numerose procedure di infrazione e di<br />
cause di fronte alla Corte di giustizia<br />
dell'Unione europea. Ed è in questo<br />
contesto che è giunta la richiesta unanime<br />
di un'azione a livello europeo. La<br />
Commissione non ha proposto una<br />
normativa europea sui giochi d'az-<br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO
zardo on line ma per offrire una maggiore<br />
protezione dei consumatori ha<br />
presentato una serie di iniziative che<br />
coinvolgono cinque aree d'intervento<br />
prioritarie sulle quali tutti dobbiamo<br />
lavorare che sono: conformità dei<br />
quadri regolamentari nazionali con il<br />
diritto comunitario; maggiore cooperazione<br />
amministrativa ed esecuzione<br />
efficiente; protezione dei consumatori<br />
e dei cittadini, dei minori e dei gruppi<br />
vulnerabili; prevenzione delle frodi<br />
e azioni di contrasto al riciclaggio<br />
di denaro; salvaguardia dell'integrità<br />
dello sport e interventi di prevenzione<br />
contro il fenomeno delle partite truccate.<br />
Per quel che concerne la conformità<br />
delle normative nazionali con il<br />
diritto comunitario, la comunicazione<br />
specifica che: anche se gli Stati membri<br />
sono in linea di principio liberi di<br />
stabilire gli obiettivi delle loro politiche<br />
in materia di giochi d'azzardo on<br />
line, devono assicurare la conformità<br />
delle leggi nazionali al trattato sul funzionamento<br />
dell'UE (TFUE) e applicare<br />
le relative disposizioni del trattato<br />
(giurisprudenza CGUE). A tal fine –<br />
ha dichiarato Temmink - la Commissione<br />
ha già inviato richieste di maggiori<br />
informazioni a 16 Stati membri,<br />
oggetto di inchieste e denunce, per<br />
conoscere gli ultimi sviluppi delle rispettive<br />
normative nazionali. Mentre<br />
per affrontare le sfide regolamentari è<br />
necessario rafforzare la cooperazione<br />
amministrativa tra gli Stati membri.<br />
Per facilitare gli scambi di esperienze<br />
tra Stati membri – ha ricordato, inoltre,<br />
l'eurodeputato - la Commissione<br />
lo scorso 5 dicembre ha istituito un<br />
gruppo di esperti sui servizi di gioco<br />
che avrà il compito di esplorare i<br />
vantaggi e i limiti delle misure reattive,<br />
chiarire le procedure di notifica<br />
e agire su contenuti non autorizzati.<br />
Il gruppo di esperti – ha proseguito<br />
- sarà inoltre chiamato ad aprire un<br />
dialogo sulla regolamentazione con i<br />
Paesi terzi. Senza alcun dubbio questo<br />
contribuirà a sviluppare nell'UE<br />
un mercato del gioco a distanza ben<br />
regolato e più sicuro e canalizzerà i<br />
consumatori sui siti di gioco legali allontanandoli<br />
definitivamente dal mercato<br />
non regolamentato". Per quel che<br />
concerne la protezione dei consumatori<br />
e dei cittadini, ha spiegato Temmink<br />
nel suo intervento, la Commissione<br />
adotterà tre regolamenti destinati agli<br />
Stati membri che interverranno sulla<br />
protezione comune dei consumatori,<br />
sulla pubblicità responsabile dei giochi<br />
d'azzardo e sulla prevenzione e la<br />
lotta contro le scommesse relative a<br />
partite truccate. "Sull'argomento – ha<br />
precisato Temmink - la Commissione<br />
sta preparando una valutazione d'impatto<br />
sulla salute pubblica degli alti<br />
rischi che il gioco d'azzardo comporta.<br />
La valutazione comprenderà un'analisi<br />
comparativa e la sperimentazione di<br />
strumenti di controllo parentale di sostegno<br />
oltre ad una ricerca sulle dipendenze<br />
e le patologie legate ai disturbi<br />
derivanti dal gioco". Un altro punto su<br />
cui la Commissione sta lavorando riguarda<br />
la prevenzione delle frodi e del<br />
riciclaggio di denaro. "La Commissione<br />
– ha affermato Temmink - ha già<br />
accolto la richiesta di estendere e allo<br />
stesso tempo rivedere il campo di applicazione<br />
della direttiva antiriciclaggio,<br />
adottata lo scorso 5 febbraio, anche<br />
al gioco on line". Un elevato livello<br />
di cooperazione, secondo Temmink, è<br />
necessario per salvaguardare l'integrità<br />
dello sport. A causa della sua natura<br />
transfrontaliera, i singoli Stati membri<br />
non possono applicare efficaci meccanismi<br />
antifrode.<br />
Quindi per affrontare il problema<br />
sotto tutti gli aspetti è necessaria una<br />
collaborazione tra l'UE, gli Stati membri<br />
e l'intero settore. "La Commissione<br />
– ha concluso Temmink - valuterà,<br />
a distanza di due anni dall'adozione<br />
della comunicazione, l'attuazione del<br />
piano d'azione e i progressi compiuti<br />
nell'UE". Il cammino è ancora lungo<br />
ma la strada intrapresa è forse quella<br />
giusta.<br />
Intervento di Luigi Magistro<br />
"Tra le diverse problematiche legate<br />
ad una regolamentazione del mercato<br />
del gioco d'azzardo on line a livello europeo<br />
- ha dichiarato Luigi Magistro,<br />
vice direttore della Agenzia delle dogane<br />
e dei monopoli - c'è la mancata<br />
definizione di cosa si intenda per mercato<br />
illegale. Partendo da questo chiarimento<br />
si può cominciare a lavorare<br />
su standard comuni di regolamentazione.<br />
L'assenza di una definizione a<br />
livello europeo significa incertezza per<br />
tutti. Ho letto con molta attenzione la<br />
bozza di parere del Comitato sociale<br />
ed economico europeo e, anticipo<br />
subito che, come organo "tecnico" di<br />
uno Stato membro, riteniamo il suo<br />
contenuto e soprattutto i suoi obiettivi<br />
assolutamente condivisibili. Il parere<br />
si riferisce alla Comunicazione della<br />
Commissione del 23 ottobre scorso,<br />
atto che è arrivato a seguito del lavoro<br />
degli Stati membri nel 2009 e 2010<br />
presso il Consiglio dell'Unione europea,<br />
cui ha partecipato la Commissione,<br />
della pubblicazione del Libro<br />
Verde nel marzo del 2011, dei cinque<br />
workshop preparatori organizzati<br />
dalla Commissione stessa sempre nel<br />
2011 e, infine, della Risoluzione del<br />
Parlamento europeo nel novembre del<br />
2011. Vorrei sottolineare che, sin dal<br />
2009, abbiamo sempre supportato attivamente<br />
la Commissione durante i lavori<br />
preparatori e che abbiamo accolto<br />
con grande favore la pubblicazione e<br />
i contenuti della Comunicazione. Il<br />
gioco on line comincia a diffondersi in<br />
Europa nel 1998, e crediamo che dopo<br />
15 anni di sviluppo incontrollato e soprattuto<br />
non coordinato tra gli Stati,<br />
Nella foto: Luigi Magistro<br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [27]
[28]<br />
La tutela dei giocatori in mano alle politiche nazionali<br />
"Il mercato di gioco d'azzardo on line – ha dichiarato Tjeerd Veenstra, vicepresidente della European<br />
Lotteries durante la conferenza "Verso il gioco d'azzardo on-line sicuro e regolamentato: utopia o realtà?"<br />
– è una forza economica forte che conta oltre 300.000 punti vendita, più di 19.000 dipendenti e,<br />
considerando anche l‘occupazione indiretta, impiega oltre 290.000 persone". Per la European Lotteries<br />
la protezione dei consumatori, al più alto livello possibile, rientra tra le questioni politiche nazionali,<br />
ovvero solo le leggi nazionali possono proteggere i consumatori. "Gli Stati membri – ha osservato<br />
Veenstra - non possono «contare su controlli effettuati dalle autorità di un altro Stato membro, utilizzando<br />
sistemi di regolamentazione al di fuori del suo controllo» (CJEU 2011 dirigente Dickinger), dal<br />
momento che l'attività di gioco d'azzardo è potenzialmente dannoso per i consumatori e può essere<br />
attraente per scopi criminali. Gli Stati membri sono, quindi, nella posizione migliore per proteggere i<br />
consumatori. La loro competenza primaria in materia di gioco d'azzardo, infatti, è stata chiaramente<br />
riconosciuta dal Parlamento europeo (risoluzione del 15 novembre 2011), dalla CGUE e dal Consiglio<br />
d'Europa (conclusioni del 10 dicembre 2010)". Secondo il vicepresidente della European Lotteries "per<br />
un'efficiente tutela dei consumatori, in un'ottica comunitaria è necessario rafforzare la cooperazione<br />
tra le autorità nazionali di regolamentazione, tutelare l'integrità dello sport riconoscendo la frode<br />
sportiva come reato penale in tutta l'UE, estendere la direttiva sul riciclaggio di denaro a tutte le<br />
forme di gioco d'azzardo, prevedere meccanismi di blocco IP/DNS, definire soluzioni di pagamento e<br />
misure per le operazioni di blocco, vietare la pubblicità di gioco illegale e creare delle liste nere e liste<br />
bianche e, infine, prevedere un principio in base al quale un operatore di gioco deve o può operare<br />
presentando una richiesta per il rilascio di una licenza nazionale in uno Stato membro, se non opera<br />
illegalmente in un altro Stato membro dell'Unione europea".<br />
nonostante il carattere evidentemente transfrontaliero di<br />
Internet, sia davvero venuto il momento di adottare iniziative<br />
comuni a livello comunitario sugli aspetti che la Commissione<br />
ha correttamente individuato nella Comunicazione.<br />
Come dicevo, riteniamo il parere del CESE ampiamente<br />
condivisibile, specialmente quando coglie, al punto 1.2,<br />
forse l'unico difetto della Comunicazione, ovvero la mancanza<br />
una presa di posizione netta nei confronti del gioco<br />
illegale, a partire dalla sua definizione. Definizione che, tra<br />
l'altro, per noi, è molto semplice: è illegale il gioco offerto<br />
da un operatore privo della licenza italiana. Possiamo cooperare,<br />
lavorare quanto vogliamo sull'individuazione di<br />
misure minime comuni, sulla prevenzione delle frodi, e via<br />
dicendo, ma se non tentiamo almeno di arginare tutto quel<br />
mondo che sfugge a qualsiasi regola, rischiamo di fallire<br />
proprio in quella che è la nostra principale missione, ovvero<br />
la protezione dei consumatori. Allo stesso tempo, alla luce<br />
dei dati che ho descritto prima, penso che il parere enfatizzi<br />
troppo, al punto 1.4, l'importanza delle entrate fiscali nel<br />
gioco on line. Lo ribadisco, il gioco on line genera entrate<br />
solo marginali, e in ogni caso non è, e non può essere,<br />
questo l'obiettivo della regolamentazione, come tra l'altro<br />
la Corte di Giustizia europea ha più volte ribadito. Sempre<br />
sulla scorta della nostra esperienza, vorrei dissentire anche<br />
sul punto 4.4.8, quando si afferma che la crisi attuale spinge<br />
sempre più persone a giocare on line. Sono certo che sia vero<br />
esattamente il contrario. Indipendentemente dal rischio generale<br />
di gioco problematico o compulsivo, se diminuisce la<br />
disponibilità economica delle famiglie, anche la spesa per<br />
il gioco on line, come ho mostrato, viene tagliata, come per<br />
tutti gli altri servizi di intrattenimento. Non mi è possibile<br />
commentare nel dettaglio tutti i punti del parere, per il<br />
poco tempo a disposizione. Citerò solo due aspetti che reputo<br />
particolarmente qualificanti. Primo: la cooperazione tra<br />
regolatori è indispensabile. Proprio giovedì scorso, ad esempio,<br />
ci siamo incontrati con Birgit, a Copenhagen, per un'intensa<br />
giornata di lavoro comune, davvero costruttiva, che ci<br />
ha portato a mettere in campo alcune iniziative operative<br />
che ci porteranno, in breve tempo, a migliorare le rispettive<br />
attività. Lo stesso sta accadendo regolarmente insieme alle<br />
autorità francese, inglese, spagnola, tedesca, portoghese,<br />
maltese, per citarne alcune. Più in generale, troviamo estremamente<br />
positivo il lavoro della Commissione attraverso la<br />
costituzione e la conduzione dell'Expert Group, tanto che<br />
sottoscriviamo in pieno il punto 1.15 quando chiede di far<br />
evolvere questo gruppo in una struttura permanente. Secondo:<br />
siamo favorevoli all'adozione di misure vincolanti<br />
sugli aspetti indicati al punto 1.9, perché queste non potrebbero<br />
che essere le best practices individuate grazie a un<br />
lavoro di benchmarking dell'esperienza pratica di 30 Stati. Il<br />
carattere vincolante delle misure ci aiuterebbe soprattutto a<br />
sensibilizzare il livello politico e a farle passare velocemente<br />
anche nel nostro ordinamento. Come regolatori nazionali<br />
di un mercato per sua natura internazionale, ci troviamo di<br />
fronte a un compito complesso, che non possiamo pensare<br />
di affrontare da soli. Finalmente, da qualche tempo, grazie<br />
soprattutto all'impulso dato dalla Commissione, stiamo<br />
parlando tra noi, e, condividendo i rispettivi successi<br />
ed errori, imparando moltissimo. La Comunicazione della<br />
Commissione e il parere del CESE ne sono la dimostrazione,<br />
poiché, insieme, trattano tutti i punti su cui abbiamo<br />
fatto enormi passi avanti. Si tratta ora, crediamo, di provare<br />
a consolidare questo lavoro comune nelle future iniziative<br />
della Commissione, in modo che quegli Stati che hanno<br />
ritenuto o riterranno opportuno regolamentare i rispettivi<br />
mercati ne possano beneficiare, assicurando, e torniamo<br />
all'obiettivo da cui siamo partiti, la migliora protezione dei<br />
consumatori possibile". <br />
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO
JAMMA MAGAZINE | PRIMO PIANO [29]
Genova dichiara<br />
guerra anche ai<br />
flipper e ai calcio<br />
balilla<br />
Salvate flipper e calciobalilla.<br />
È l'appello<br />
lanciato da Pippo<br />
Rossetti, Assessore Regione<br />
Liguria alle Risorse finanziarie<br />
e controlli, patrimonio<br />
e ammistrazione generale,<br />
istruzione, formazione, università.<br />
Il destinatario della<br />
richiesta il Comune di Genova<br />
che con il nuovo "Regolamento<br />
sale da gioco e giochi<br />
leciti", redatto con l'obiettivo<br />
di contrastare la diffusione<br />
dell'offerta di gioco a vincita<br />
(inteso esclusivamente come<br />
Newslot e Videolotterie),<br />
vieta anche flipper e calcio<br />
balilla. "Se il provvedimento<br />
non verrà cambiato, si rischia<br />
di tagliare le gambe anche a<br />
quei pochi bar e associazioni<br />
che ancora osano mettere in<br />
sala calcetto e biliardo". <br />
[30]<br />
Forlì. Per Morrone (Lega) è ora di intervenire<br />
contro il gioco d'azzardo<br />
il gioco d'azzardo e la<br />
dipendenza che ne deriva,<br />
"Contro<br />
chiediamo azioni incisive<br />
e di tutela delle fasce più deboli. Dopo<br />
l'ennesimo caso di apertura selvaggia<br />
di una sala scommesse in un'area residenziale<br />
chiediamo l'imposizione<br />
di norme restrittive che ne riducano<br />
l'offerta e il contenimento dell'accesso".<br />
Interviene con questa nota il segretario<br />
provinciale del Carroccio,<br />
Jacopo Morrone, dopo la petizione che<br />
ha preso il via nel quartiere Cava per<br />
contrastare l'insediamento di una sala<br />
scommesse in via Tavolicci. "Chiediamo<br />
all'Amministrazione di ascoltare il<br />
grido d'allarme dei residenti e di agire<br />
subito per tamponare una patologia<br />
che crea depauperamento sociale e innesca<br />
meccanismi di microcriminalità<br />
organizzata. In campo contro i rischi e<br />
le derive del gioco d'azzardo – rimarca<br />
Morrone – l'obiettivo congiunto deve<br />
essere quello di contenere le modalità<br />
di accesso alle sale da gioco e disciplinarne<br />
l'ubicazione attraverso l'imposizione<br />
di ferrei requisiti quali una<br />
distanza minima da luoghi di aggregazione<br />
giovanile, di culto, aree d'infan-<br />
L'UDC chiede che le cure per il Gap siano a carico<br />
del Fondo sanitario nazionale<br />
LEA per tutti i disturbi e le complicanze<br />
diagnosticate come conseguenza<br />
del gioco d'azzardo patologico<br />
a carico del Fondo sanitario nazionale e<br />
del Fondo per le politiche sociali e il coinvolgimento<br />
più attivo dei presìdi regiona-<br />
Jacopo Morrone<br />
zia, case di riposo, scuole, mettendo<br />
mano al RuE (attraverso una variante<br />
che "isoli" le sale giochi fuori dalle<br />
aree residenziali) o regolamentandone<br />
ex novo l'apertura e le fasce orarie<br />
(così come stato fatto dal Comune di<br />
Lecco, ndr)". <br />
li. É quanto chiedono gli onorevoli Paola<br />
Binetti e Rocco Buttiglione dell'Udc<br />
all'interno del progetto di legge recante<br />
"Disposizioni per la cura e la prevenzione<br />
delle dipendenze comportamentali e del<br />
gioco d'azzardo patologico". <br />
JAMMA MAGAZINE | POLITICA IN GIOCO
POLITICA IN GIOCO<br />
Anci: aumentare il Preu sugli apparecchi da gioco per sostenere i comuni<br />
Aumentare il Preu degli apparecchi<br />
da intrattenimento<br />
per sostenere i bilanci comunali<br />
contro i tagli delle assegnazioni<br />
statali previste nello spending<br />
review. Questo ha chiesto l'Anci<br />
all'interno di un emendamento presentato<br />
al decreto legge 8 aprile 2013<br />
n. 35 recante "Disposizioni urgenti<br />
per il pagamento dei debiti scaduti<br />
dalla pubblica amministrazione, per<br />
il riequilibrio finanziario degli enti<br />
territoriali, nonché in materia di versamento<br />
dei tributi degli enti locali".<br />
"La manovra a carico dei comuni –<br />
spiega l'Anci – per l'anno 2013 disposta<br />
dalla cosìddetta spending review<br />
ammonta a 2 miliardi e 250 milioni,<br />
a 2 miliardi e 500 milioni per il 2014<br />
Trento. Progetto Trentino presenta ddl sulla ludopatia<br />
É<br />
il primo atto amministrativo<br />
del nascente Progetto Trentino<br />
di Silvano Grisenti, e porta la<br />
firma dei "fedelissimi" Walter Viola e<br />
Gianfranco Zanon, oltre a Pino Morandini<br />
e Rodolfo Borga. Il progetto,<br />
stilato in 6 pagine e 14 articoli, è un<br />
disegno di legge sulla ludopatia (la<br />
sindrome del gioco compulsivo) che<br />
contiene alcuni dei provvedimenti<br />
già adottati dalla giunta provinciale<br />
per contrastare la diffusione delle slot<br />
machine, con alcune innovazioni e<br />
norme più restrittive. Una delle novità<br />
è la creazione di un numero verde,<br />
gestito da cooperative che operano nel<br />
sociale, come centro di "primo ascolto"<br />
per chi è travolto dall'impulso a giocare.<br />
C'è poi la costituzione di un fondo<br />
di solidarietà «per sostenere pazienti<br />
e a 2 miliardi e 600 milioni di euro a<br />
decorrere dall'anno 2015 che si sommano<br />
alla riduzione delle risorse già<br />
operata nell'ultimo triennio, che solo<br />
in termini di tagli ammonta a 4 miliardi.<br />
Con l'emendamento proposto<br />
si chiede di non operare il taglio delle<br />
assegnazioni statali in quanto il combinato<br />
della manovra e il taglio della<br />
spending review non è sostenibile<br />
dai bilanci comunali. Tenendo conto<br />
di una raccolta dei giochi elettronici<br />
d'azzardo – spiegano i promotori<br />
dell'iniziativa - stimabile intorno ai<br />
30 miliardi di euro per il 2013, la variazione<br />
delle aliquote proposte è in<br />
grado di generare un maggior gettito<br />
di 3.000 milioni di euro a decorrere<br />
dal 2013. <br />
e famiglie in difficoltà» e la proposta<br />
di concedere contributi pubblici solo<br />
agli esercizi commerciali che non collocano<br />
al proprio interno macchine da<br />
gioco.<br />
Il tutto corroborato da un continuo<br />
lavoro di monitoraggio e verifica, attraverso<br />
l'Osservatorio per la salute,<br />
del fenomeno della dipendenza dal<br />
gioco d'azzardo, campagne di sensibilizzazione<br />
e informazione (anche<br />
attraverso studi, conferenze, incontri,<br />
seminari) che approfondiscano le<br />
conseguenze dell'abuso patologico del<br />
gioco, e da un robusto coinvolgimento<br />
delle scuole, delle forze dell'ordine,<br />
delle associazioni di volontariato, dei<br />
gruppi di auto mutuo aiuto, delle associazioni<br />
di categoria e persino dai<br />
gestori delle sale da gioco. <br />
JAMMA MAGAZINE | POLITICA IN GIOCO [31]
E-COMMERCE<br />
E GIOCO<br />
IN ITALIA<br />
di Monica Cuprifi<br />
Nel 2012 un fatturato che vale 21,1 mld di euro. Questo il settore dell'ecommerce<br />
dove il 52% del business è generato dal gioco d'azzardo on<br />
line. Un fenomeno che merita attenzione. Interessante l'ultimo report<br />
di Casaleggio Associati sul tema.<br />
Nel 2012 il settore dell'ecommerce<br />
in Italia è<br />
cresciuto a due cifre e<br />
più precisamente del<br />
12% con un valore di<br />
21,1 miliardi di euro. Grazie alla diffusione<br />
dei dispositivi mobili, smartphone<br />
e tablet, e del mobile commerce,<br />
entro il 2015 il 50% della popolazione<br />
europea effettuerà acquisti on line. La<br />
distribuzione del fatturato e-commerce<br />
nei vari settori non evidenzia sostanziali<br />
variazioni rispetto al 2012. I<br />
settori che registrano a livello aggregato<br />
il fatturato maggiore sono il tempo<br />
libero, grazie soprattutto alla crescita<br />
del gioco on line, e il turismo. Secondo<br />
quanto evidenzia l'ultimo report<br />
di Casaleggio Associati nell'ultimo<br />
anno il volume delle somme di denaro<br />
giocate attraverso la Rete rappresenta<br />
il 52% del fatturato totale dell'e-commerce<br />
nel nostro Paese. Va precisato<br />
che il 48,5% del fatturato riconducibile<br />
[32]<br />
In un Paese in<br />
piena crisi<br />
economica è un<br />
dato che deve<br />
far riflettere<br />
le istituzioni,<br />
in particolare i<br />
legislatori che<br />
oggi pongono,<br />
volontariamente<br />
o meno, limiti allo<br />
sviluppo dell'ecommerce,<br />
e<br />
soprattutto le<br />
aziende<br />
al gioco on line è rappresentato dalle<br />
somme rigiocate, ovvero dalle vincite,<br />
mentre solo il 3,5% è rappresentato<br />
dalla spesa reale per giochi e scommesse<br />
on line. "In un Paese in piena<br />
crisi economica – spiegano i ricercatori<br />
commentando i dati del report - è un<br />
dato che deve far riflettere le istituzioni,<br />
in particolare i legislatori che oggi<br />
pongono, volontariamente o meno,<br />
limiti allo sviluppo dell'e-commerce, e<br />
soprattutto le aziende".<br />
La crescita del mobile commerce<br />
Le aziende interpellate dai ricercatori<br />
sostengono che mediamente il 5% delle<br />
vendite complessive deriva da sistemi<br />
mobile. L'incidenza delle vendite<br />
via mobile sul totale del fatturato ecommerce<br />
è differente nei vari settori:<br />
guidano la crescita quelli storicamente<br />
più sviluppati come il turismo e il tempo<br />
libero. Nel mondo del gambling, il<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
2012 2011<br />
FATTURATO TOTALE 100,00% 100,00%<br />
TURISMO 24,00% 26,40%<br />
ASSICURAZIONI 6,00% 6,30%<br />
ELETTRONICA 5,00% 5,70%<br />
EDITORIA 3,00% 2,50%<br />
CENTRI COMMERCIALI 2,00% 2,00%<br />
ALIMENTARE 1,20% 1,30%<br />
MODA 1,10% 1,20%<br />
CASA E ARREDAMENTO 0,40% 0,30%<br />
SALUTE E BELLEZZA 0,30% 0,30%<br />
TEMPO LIBERO – DI CUI 57,00% 54,10%<br />
GIOCO ( SOMME RIGIOCATE) 48,50% 47,90%<br />
GIOCO (SPESA) 3,50% 3,90%<br />
ALTRO TEMPO LIBERO 5,00% 5,20%<br />
mobile arriva a toccare il 30% della spesa e si caratterizza<br />
come il canale dove i volumi di gioco sono inferiori, ma la<br />
frequenza di acquisto è più elevata: la portabilità del device<br />
permette, infatti, di accedere al gioco anche in momenti<br />
particolari, come ad esempio mentre si assiste ad una partita<br />
di calcio.<br />
In altri settori l'evoluzione delle tecnologie software a supporto<br />
dell'e-commerce consentirà di sfruttare i vantaggi<br />
William hill vince in popolarità<br />
Quello di William Hill, operatore britannico<br />
che opera anche in Italia nel settore del gambling<br />
on line, è tra i siti di e-commerce più<br />
popolare tra quelli compresi nella categoria<br />
Tempo libero. I ricercatori di Casaleggio Associati<br />
hanno stilato una classifica dei 100<br />
siti di e-commerce più popolari in Italia dalla<br />
quale emerge che l'operatore inglese è saldamente<br />
ancorato al 16esimo posto (dietro<br />
Groupalia ed Expedia) con 2.600.000 accessi<br />
e oltre 1.500.000 fan iscritti alla pagina Facebook<br />
e follower su Twitter. A seguire Sisal<br />
MatchPoint, 18esimo posto, con 2.600.000<br />
accessi e 150.000 fan. GiocoDigitale è al<br />
20esimo posto, con una tendenza a perdere<br />
terreno, con 2.200.000 accessi. Perde posizioni<br />
anche Lottomatica, oggi al 23esimo posto,<br />
con 1.900.000 accessi e 1.330.000 fan. Snai<br />
mantiene la 34esima posizione con 1.100.000<br />
accessi, seguita a ruota da Bwin ( 1.100.000<br />
accessi). Microgame è al 46esimo posto con<br />
1.000.000 di accessi. Pokerstars è solo al<br />
64esimo posto con 420.000 accessi.<br />
Fonte Casaleggio Associati<br />
della multicanalità e garantire un'esperienza di acquisto<br />
univoca passando da un device all'altro. Avere la possibilità<br />
di accedere ad unico carrello integrato da diversi dispositivi<br />
sarà essenziale per i completamento dell'acquisto.<br />
Metodi di pagamento<br />
La carta di credito è tuttora il metodo di pagamento preferito<br />
dagli on line shopper e viene utilizzata nel 70% delle<br />
transazioni. A questo si somma il 12% degli acquisti effettuati<br />
via digital wallet (es. Paypal), portando a un totale di<br />
82% la percentuale di pagamenti con check-out on line sul<br />
sito stesso. L'11% dei pagamenti avviene alla consegna, prevalentemente<br />
in contrassegno, e il 6% tramite bonifico bancario.<br />
Il restante 1% è relativo ad altri metodi di pagamento.<br />
Raccolta e sistematizzazione dei dati diventano<br />
centrali nell'attività di marketing<br />
La raccolta e la gestione efficace delle informazioni sui<br />
clienti, relative ad abitudini di acquisto, preferenze, caratteristiche<br />
che è possibile ottenere attraverso i diversi canali<br />
– dal contatto diretto, al sito web, ai social network – assume<br />
rilevanza strategica nella costruzione di una relazione<br />
duratura nel tempo che consente di massimizzare il valore<br />
del singolo cliente. Diventa, quindi, importante per tutte le<br />
aziende che scelgono di vendere on line investire in tecnologie<br />
che consentono di raccogliere e organizzare i dati in<br />
modo da renderli efficacemente utilizzabili e fornire una<br />
visione complessiva del cliente. Crescerà così l'importazione<br />
dei dati da più sistemi e la loro integrazione in modo da<br />
combinare le interazioni svolte dallo stesso individuo sui<br />
diversi canali.<br />
L'aumento del traffico da smartphone e tablet<br />
prepara lo sviluppo del mobile commerce<br />
Nei prossimi quattro anni, come rivela la ricerca, il numero<br />
di utenti Internet che accedono da mobile supererà il numero<br />
degli accessi via personal computer. La portabilità<br />
dei dispositivi permette agli on line shopper di utilizzarli<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [33]
in qualsiasi momento per ricercare informazioni<br />
sui prodotti, confrontare<br />
i prezzi, riscattare coupon e pagare i<br />
propri acquisti on line e off line. Oltre<br />
a moltiplicare i punti di contatto,<br />
grazie al mobile oggi è possibile tracciare<br />
il comportamento dell'utente<br />
dalla prima intenzione di acquisto<br />
fino all'acquisto effettivo del prodotto.<br />
I trend di sviluppo del mobile stanno<br />
contribuendo al notevole aumento del<br />
mobile commerce, che è destinato a<br />
crescere significativamente nei prossimi<br />
anni.<br />
Attività di marketing e advertising<br />
La distribuzione delle attività di marketing<br />
e comunicazione è incentrata,<br />
come nel 2012, sulle attività di<br />
keyword advertising e SEO, alle quali<br />
viene assegnato in media rispettivamente<br />
il 23% e il 17% del budget. Crescono<br />
gli investimenti destinati all'email<br />
marketing, in media il 17% del<br />
totale contro il 12% allocato nel 2012,<br />
e ai social media (13% contro 12%). La<br />
presenza nelle aree di shopping, o siti<br />
comparatori, riceve mediamente l'8%<br />
del budget, con un lieve decremento<br />
rispetto all'11% del 2012, mentre sale<br />
all'8% l'investimento nei programmi<br />
di affiliazione. Banner e sponsorship<br />
ricevono in media il 5%. Ai media off<br />
line, ovvero stampa, radio e televisione,<br />
viene destinato complessivamente<br />
il 7% dell'investimento pubblicitario,<br />
il 2% in meno rispetto al 2012. La radio<br />
è l'unico canale in controtendenza<br />
e registra una crescita dall'1% del 2012<br />
all'attuale 3%. Si conferma la tendenza<br />
al progressivo abbandono dei media<br />
tradizionali a favore dell'on line.<br />
La domanda di advertising è in forte<br />
crescita e destinata ad aumentare man<br />
mano che le aziende che attualmente<br />
[34]<br />
La maggior<br />
parte delle<br />
aziende<br />
italiane ritiene<br />
di dover<br />
destinare<br />
investimenti<br />
specifici alle<br />
attività di<br />
marketing sui<br />
social media. Il<br />
51% prevede di<br />
incrementare<br />
la quota del<br />
budget nel<br />
2013 mentre<br />
il 28% ha<br />
intenzione di<br />
mantenere<br />
costante<br />
l'investimento<br />
rispetto al<br />
2012<br />
investono su televisione, radio e stampa<br />
si sposteranno on line. Le aziende<br />
che hanno sperimentato la promozione<br />
on line decidono infatti di ridurre<br />
o eliminare gli investimenti sui media<br />
off line, ritenuti costosi e poco efficaci<br />
per i budget medi o bassi. Questo<br />
farà sì che i costi di acquisizione dei<br />
clienti on line – che già oggi rappresentano<br />
una forte barriera all'ingresso<br />
nell'e-commerce per molte piccole e<br />
medie imprese – cresceranno di conseguenza.<br />
Settori più maturi e nei quali<br />
il consumatore è storicamente meno<br />
fedele come il turismo, tempo libero<br />
e assicurazioni, investono prevalentemente<br />
in keyword advertising e SEO –<br />
che insieme ricevono il 52% del budget<br />
nel tempo libero, il 51% nel turismo e<br />
il 47 nel settore assicurativo.<br />
Previsioni di investimento sui<br />
social media<br />
La maggior parte delle aziende italiane<br />
ritiene di dover destinare investimenti<br />
specifici alle attività di marketing sui<br />
social media. Il 51% prevede di incrementare<br />
la quota del budget nel 2013<br />
mentre il 28% ha intenzione di mantenere<br />
costante l'investimento rispetto<br />
al 2012. Il 22% delle aziende è in<br />
controtendenza e afferma di non avere<br />
previsto a budget investimenti sui<br />
social media (17%) oppure di volerli<br />
ridurre (5%).<br />
Prospettive dei settori nel<br />
2013<br />
Il 2013, evidenzia la ricerca, vedrà la<br />
crescita del fatturato in diversi settori,<br />
primo tra tutti quello degli articoli<br />
per la casa e arredamento con un<br />
incremento del 31%. Il settore giochi<br />
e tempo libero registrerà, invece, un<br />
incremento molto più ridotto, appena<br />
del 4%. <br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [35]
La ricerca "Il Gioco on line<br />
in Italia: un mercato già maturo?"<br />
presentata a Milano<br />
e condotta dal Politecnico<br />
attraverso l'Osservatorio<br />
Gioco On line è stata l'occasione<br />
per fare il punto<br />
su un mercato emergente<br />
che utilizza la rete per la<br />
distribuzione dei prodotti<br />
di gioco.<br />
[36]<br />
TUTTI I<br />
NUMERI<br />
DEL GIOCO<br />
A DISTANZA<br />
di Massimiliano Chindemi<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
È<br />
tempo del gioco on line? Secondo Francesco Rodano,<br />
dirigente responsabile del gioco a distanza<br />
presso l'Agenzia delle dogane e dei monopoli,<br />
"grazie all'Osservatorio e a Sogei, che hanno effettuato<br />
una ricerca utile a capire l'andamento<br />
del mercato, riusciamo a costituire la banca dati più grande<br />
del mondo per monitorare tutti i dati del mercato. L'analisi<br />
- ha affermato Rodano nel corso della presentazione della<br />
ricerca dell'Osservatorio sul Gioco On line presentata al<br />
Politecnico di Milano - smonta alcuni luoghi comuni che<br />
affligono il settore. Su tutti, quello che vede l'on line come<br />
un settore in espansione incontrollata, che rovina i clienti<br />
e i giocatori. È ovvio che ci siano rischi di gioco patologico<br />
nel nostro mondo, ma queste ricerche e questi numeri fanno<br />
cadere questo luogo comune che i media sottolineano troppo<br />
spesso. Anche i giochi social possono creare dipendenza,<br />
ogni comparto digitale ha le proprie criticità, così come i social<br />
network. Ultimamente è aumentata moltissimo la protezione<br />
del giocatore e la nostra regolamentazione per tutelare<br />
il giocatore è presa ad esempio in tutto il mondo. Poi,<br />
finalmente non parliamo più di raccolta, che viene sempre<br />
confusa con la spesa dei giocatori. Bisogna misurare tutto<br />
solo con la spesa, come è stato fatto, e solo così si ha una<br />
reale immagine del settore. Per quanto riguarda il mercato<br />
del gioco, infine, è innegabile che da tre anni, dal 2010 il<br />
mercato è fermo, mentre cambiano le quote di mercato dei<br />
diversi giochi nell'ambito di una spesa stazionaria. Anzi, il<br />
mercato è in contrazione perché siamo in fase di recessione.<br />
Solo se si considerano anche i giochi illegali, i nuovi giochi<br />
che ancora non sono legali in Italia ma che hanno già clienti,<br />
allora questa contrazione viene celata, altrimenti anche il<br />
nostro mercato è in fase calante".<br />
I dati della raccolta dell'ultimo anno<br />
Gli italiani amano giocare on line a poker, casinò, giochi<br />
d'abilità e scommesse sportive. Insieme questi segmenti<br />
hanno rappresentato, nel 2012, il 90% della spesa totale che<br />
è stata di 750 milioni di euro. Si tratta di giochi che meglio<br />
si prestano alla fruizione "on line". Per le restanti categorie,<br />
continua a prevalere l'abitudine alla fruizione "fisica". Nel<br />
dettaglio, la spesa dei giochi d'abilità e poker a torneo si è<br />
attestata sui 151 milioni di euro nel 2012, con una spesa media<br />
mensile di 11 milioni. Il dato complessivo è comunque<br />
in calo del 37,6% rispetto al 2011. La spesa per il poker cash<br />
è, invece, in aumento del 63,6% (con un dato complessivo di<br />
209 milioni), ma il confronto con il 2011 è incompleto poiché<br />
questa categoria di giochi è stata introdotta solo a luglio<br />
2011. Da notare che, negli ultimi mesi del 2012, la spesa è<br />
calata mediamente di oltre il 30%, a causa sia della diminuzione<br />
generalizzata della spesa nei giochi in Italia e nel<br />
poker in Europa, sia della fine dell'«effetto novità» scaturito<br />
dopo l'avvio del poker cash ad agosto del 2011. La spesa<br />
complessiva dei giochi da casinò nel 2012 è stata di circa 147<br />
milioni di euro, in aumento del 199% rispetto al 2011. Anche<br />
in questo caso si tratta di un dato incompleto, visto che<br />
questa tipologia di gioco è stata introdotta solo a fine luglio.<br />
Da sottolineare soprattutto il dato della spesa di dicembre<br />
scorso, mese in cui, con l'introduzione delle slot machine<br />
on line, il settore ha registrato una spesa di 18,9 milioni di<br />
euro, con un aumento complessivo del 74,4%, imputabile<br />
alle sole slot per un 40%.<br />
La quota giunta all'Erario<br />
Sono stati 182 i milioni di euro incassati dallo Stato nel 2012<br />
con i vari giochi on line. Il maggior "contribuente" è stato il<br />
poker on line, che ha versato all'Erario 78 milioni di euro.<br />
Sono seguiti poi gli altri giochi (bingo, Gratta e vinci, concorsi<br />
pronostici, scommesse ippiche e giochi numerici), con<br />
45 milioni di euro, scommesse sportive e casinò games, entrambi<br />
con 28 milioni e gli skill games, con appena 3 milioni<br />
di euro. Dal 2008 al 2012, le scommesse sportive on line<br />
hanno versato allo Stato tra i 33 ed i 28 milioni di euro, rimanendo<br />
mediamente stabili. Diverse variazioni sono state<br />
subite, invece, dagli introiti per lo Stato derivanti dal poker<br />
on line. Nel 2008, questa modalità di gioco via Internet ha<br />
versato all'Erario 7 milioni di euro (era partito però solo a<br />
settembre), arrivando a 70 milioni nel 2009, 92 e 90 milioni<br />
nei due anni successivi per poi scendere a 78 milioni nel<br />
2012. Nell'ultimo triennio è rimasta stabile la raccolta per lo<br />
Stato degli altri giochi, mentre anche per l'Erario i contributi<br />
dai giochi da casinò sono praticamente triplicati.<br />
Andamento del mercato<br />
Dal 2008 al 2012, la spesa degli italiani per i vari giochi on<br />
line è molto cambiata. Cinque anni fa si è partiti da una<br />
spesa totale di 310 milioni di euro, il 70% dei quali era ad<br />
appannaggio delle scommesse sportive (219 milioni). Il poker<br />
nella sola versione a torneo (il cash è partito solo nella<br />
seconda metà del 2011) vanta una spesa di 40 milioni, contro<br />
altri giochi come Gratta e vinci, scommesse ippiche e<br />
Superenalotto di 51 milioni. Già nel 2009, la situazione è<br />
cambiata radicalmente. Se, infatti, la spesa per le scommesse<br />
sportive è rimasta più o meno stabile (243 milioni), la sua<br />
incidenza sul totale (607 milioni) è scesa in modo sostanziale,<br />
arrivando ad appena il 40%. Quasi decuplicata la spesa<br />
per il poker a torneo, che è passata a 303 milioni di euro con<br />
un'incidenza del 49% sul totale speso per giocare su Internet.<br />
L'incidenza del poker a torneo è aumentata anche nel<br />
2010, arrivando al 53%, con una spesa di 368 milioni sui<br />
690 complessivi, mentre è iniziata a calare nel 2011: il poker<br />
a torneo è tornato ad un peso del 50%, con una spesa di 373<br />
milioni sui 735 totali. Motivo di tale diminuzione, l'avvio<br />
di alcune tipologie di giochi da casinò, che hanno generato<br />
una spesa di 49 milioni, triplicata poi nel 2012. Con un'incidenza<br />
del 19%, i casinò games hanno registrato lo scorso<br />
anno una spesa di 147 milioni di euro sui 749 complessivi,<br />
contro i 349 spesi per giocare a poker a torneo e cash.<br />
Le novità per il 2013<br />
Il gioco on line potrebbe trovare un nuovo incremento grazie<br />
alle novità che saranno introdotte in questo settore nel<br />
corso del 2013. Daniela Pompei, responsabile Sogei - cliente<br />
Monopoli di Stato, ha dichiarato che nel 2012 i server hanno<br />
gestito complessivamente oltre 3,5 miliardi di transazioni<br />
nel settore del gioco pubblico, compresi giochi di abilità e<br />
scommesse effettuate on line. Nel 2013 – ha continuato -<br />
si prevede che la quota di transazioni on line sia destinata<br />
ad aumentare, grazie a nuove tipologie di giochi che di-<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [37]
[38]<br />
Rispetto a febbraio 2012 il numero di operatori di gioco<br />
che hanno attivato almeno un'iniziativa per smartphone<br />
è aumentata di quasi il 30%<br />
venteranno operativi nel corso dell'anno. Daniela Pompei<br />
ha indicato come fattori di incremento, in primo luogo le<br />
scommesse virtuali, cioè eventi sportivi simulati al computer<br />
tramite una rappresentazione visuale dell'estrazione di<br />
numeri casuali il cui esito è generato casualmente tramite<br />
un RNG (Random Number Generator) situato presso il<br />
totalizzatore nazionale di Sogei. Altra novità da tenere in<br />
considerazione per Pompei è il cosiddetto palinsesto complementare,<br />
un programma di scommesse sportive a quota<br />
fissa offerto da un concessionario in autonomia rispetto al<br />
palinsesto ufficiale; in questo caso Sogei gestisce, per conto<br />
della Agenzia delle dogane e dei monopoli, il processo automatizzato<br />
di "asseverazione" degli eventi sportivi offerti e<br />
delle scommesse. Infine, il betting exchange, una variante<br />
delle scommesse a quota fissa effettuata solo on line, dove la<br />
domanda e l'offerta (ovvero "puntata" e "banco") provengono<br />
entrambe da due singoli giocatori, mentre il concessionario<br />
agisce solo in veste di intermediario.<br />
I players<br />
Un navigatore Internet maggiorenne su dieci ha giocato on<br />
line almeno una volta dall'autunno 2008, anno del debutto<br />
dei giochi on line regolamentati. Oggi si contano un totale<br />
di 2,8 milioni di giocatori. Gli utenti unici che mediamente<br />
giocano in un mese sono rimasti stabili nel 2012 intorno<br />
alle 800.000 unità (nei mesi di "alta stagione" in cui è presente<br />
un'offerta di scommesse sportive). Ciascuno di questi<br />
movimenta all'interno del mese sostanzialmente un conto,<br />
sfatando così in parte il mito dell'esistenza di un numero<br />
significativo di giocatori attivi contemporaneamente su<br />
più conti gioco. Se, invece, si considera il numero totale di<br />
conti di gioco attivati da tutti coloro che hanno giocato almeno<br />
una volta on line – pari a 5,2 milioni – si evince che<br />
mediamente ciascun giocatore si è rivolto a due operatori.<br />
Il profilo del giocatore on line non è mutato nel tempo: la<br />
maggior parte dei giocatori è composta da uomini, mentre<br />
le donne si dimostrano poco propense al gioco da remoto. I<br />
due terzi dei giocatori sono residenti al Centro-Sud e quasi<br />
il 60% ha un'età compresa tra i 25 e i 44 anni. Il 5% degli<br />
utenti Internet italiani, uomini e maggiorenni, ha giocato<br />
almeno una volta negli ultimi sei mesi. Per quanto riguarda<br />
la spesa mensile, la maggior parte dei giocatori on line<br />
si dimostra alquanto morigerata: due su tre mediamente in<br />
un mese spendono meno di 50 euro. In particolare, il 38%<br />
spende meno di 25 euro; il 14% spende tra i 25 ed i 50 euro;<br />
il 35% spende più di 50 euro; infine, il 13% dei giocatori on<br />
line fa registrare una vincita. Se si considerano i giocatori<br />
on line attivi almeno una volta negli ultimi sei mesi, ciascuno<br />
di questi ha mediamente speso 43 euro al mese. Non<br />
tutti i giocatori, infatti, sono attivi con continuità. E questi<br />
due fattori (discontinuità e livelli di spesa contenuta) dimostrano<br />
che il gioco on line è per la maggior parte degli utenti<br />
un fenomeno di puro intrattenimento. La maggior parte dei<br />
quasi 800.000 giocatori on line mensili si dedicano ad un'u-<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
nica tipologia di gioco. Le scommesse sportive sono il<br />
prodotto più popolare, seguite dagli skill games a torneo,<br />
dal poker cash e dai casinò games. A dicembre,<br />
mese del lancio dei rulli on line in Italia, i giocatori<br />
che hanno provato le slot da remoto sono circa i due<br />
terzi di coloro che hanno giocato ai casinò games.<br />
Nel 2012 sono scomparsi quasi la metà degli<br />
operatori<br />
Gli operatori del gioco on line nel nostro Paese si sono<br />
ridotti significativamente, passando da 274 nel 2011 a<br />
143 nel 2012. La gran parte ha semplicemente deciso<br />
di non rinnovare la concessione. Qualche decina ha<br />
stretto accordi con altri operatori. Infine, ad una minoranza<br />
è stata revocata la licenza dall'Agenzia delle<br />
dogane e dei monopoli (ad esempio per mancato reintegro<br />
della fideiussione o per mancato superamento<br />
delle verifiche tecnico/funzionali). Tutto questo non<br />
ha avuto particolari effetti sul mercato poiché nella<br />
maggior parte dei casi si è trattato di soggetti con un<br />
ruolo marginale nel gioco on line italiano già nel 2011<br />
(il mercato del gioco on line è piuttosto concentrato<br />
con i primi 10 operatori che generano il 74% del fatturato<br />
complessivo). Nel 2012 ci sono anche stati dei<br />
nuovi entranti che avevano ottenuto la licenza l'anno<br />
precedente. Si tratta prevalentemente di operatori<br />
internazionali, tra cui i principali sono Bet-at-home,<br />
Betsson e PaddyPower. La crescita del settore del gioco<br />
on line è finora dipesa in larga parte dalla tipologia<br />
dell'offerta erogata. Il gioco legale in Italia non ha mai<br />
evidenziato una crescita strutturale del mercato, ha<br />
sempre registrato degli incrementi sostanzialmente<br />
legati all'estensione dell'offerta di giochi. E, quando<br />
sono state introdotte "semplici" varianti dei giochi già<br />
esistenti, i rischi di cannibalizzazione si sono rivelati<br />
alti, come accaduto con il poker cash nei confronti<br />
del torneo. Del resto il numero dei giocatori on line,<br />
(dall'agosto 2011, da quando viene misurato), non è<br />
mai cresciuto in maniera importante nonostante gli<br />
ingenti sforzi di marketing sostenuti dagli operatori.<br />
In sostanza, la "battaglia" pubblicitaria ha avuto come<br />
risultato lo spostamento di giocatori da un operatore<br />
all'altro. La spesa media per giocatore, inoltre, è<br />
rimasta invariata nel 2012, dimostrando come non<br />
sia semplice modificare il comportamento di gioco<br />
– tendenzialmente moderato – degli utenti. La quota<br />
di mercato dei primi 10 operatori non è cambiata<br />
negli ultimi due anni (circa il 75%, ma il tasso di<br />
concentrazione misurato con l'indice di Herfindahl,<br />
è aumentato del 17%), a fronte della riduzione significativa<br />
degli operatori (da 274 a 143). Insomma, il Politecnico<br />
di Milano, nella migliore delle ipotesi, prevede<br />
per il 2013 un sostanziale equilibrio rispetto al 2012,<br />
nonostante il lancio di alcuni prodotti come le scommesse<br />
virtuali. E, quindi, preannuncia un'ulteriore<br />
fuoriuscita di player; l'avvio di una serie di operazioni<br />
di fusione e acquisizione (già alcuni operatori hanno<br />
rinunciato alla concessione trasformandosi in skin<br />
di player più grandi, mentre operatori di primo livello<br />
– come GMatica e Admiral Group – hanno stretto<br />
partnership); una crescente focalizzazione da parte di<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [39]
alcuni operatori su nicchie particolari,<br />
singoli prodotti, o canali specifici; una<br />
crescente differenziazione attraverso<br />
servizi complementari (come l'utilizzo<br />
di nuovi canali o la creazione di community).<br />
Per le singole compagnie,<br />
invece, la competizione sarà particolarmente<br />
accesa. Per incrementare la<br />
propria quota di mercato dovranno<br />
identificare idee progettuali innovative<br />
provenienti da altri settori B2C;<br />
mantenere un presidio forte sui dati<br />
per monitorare eventuali evoluzioni<br />
sia dal punto di vista del mercato che<br />
del comportamento dei giocatori; migliorare<br />
l'execution, ossia potenziare,<br />
perfezionare e arricchire la fruibilità<br />
del sito, dalla registrazione al prelievo<br />
delle vincite.<br />
La scommessa sulle ultime<br />
tecnologie<br />
Rispetto a febbraio 2012 il numero di<br />
operatori di gioco che hanno attivato<br />
almeno un'iniziativa per smartphone<br />
è aumentata di quasi il 30%. Un<br />
trend dovuto anche alla crescente diffusione<br />
degli smartphone (32 milioni<br />
i device nel nostro Paese a fine 2012<br />
con la previsione di arrivare a oltre 50<br />
milioni nel 2017). I giochi che hanno<br />
maggior successo via cellulare sono le<br />
scommesse e casinò games, seguiti da<br />
bingo, poker e Gratta e vinci. La quota<br />
di mercato dello smartphone, misurata<br />
come percentuale della spesa dei<br />
giocatori italiani generata su questo<br />
canale, è in crescita rispetto al 2011 e<br />
si attesta oggi attorno al 3%. Ma il valore<br />
complessivo è poco indicativo, sia<br />
perché non tutti i giochi si prestano in<br />
egual misura ad essere veicolati sullo<br />
smartphone (quelli con le maggiori<br />
potenzialità sono le scommesse – in<br />
particolare quelle live, per le quali lo<br />
smartphone può essere addirittura un<br />
canale più adatto rispetto al web via<br />
pc – e i giochi con una fruizione semplice,<br />
come casinò games e in alcuni<br />
casi anche il poker), sia perché ad oggi<br />
gli operatori che hanno sviluppato il<br />
canale con una certa convizione sono<br />
ancora un numero limitato, probabilmente<br />
sotto la decina. Se consideriamo<br />
i giochi particolarmente adatti<br />
agli smartphone abilitati da quegli<br />
operatori che più ci hanno creduto,<br />
la penetrazione della spesa realizzata<br />
tramite smartphone sulla spesa totale<br />
può arrivare anche a superare il 10%.<br />
[40]<br />
Il tablet, invece, è<br />
un device ancora<br />
poco utilizzato<br />
dagli operatori,<br />
nonostante sia<br />
particolarmente<br />
adatto a<br />
veicolare l'offerta<br />
di gioco on<br />
line e abbia<br />
raggiunto una<br />
diffusione oltre le<br />
aspettative<br />
In ogni caso l'interesse del settore del<br />
gaming per questo canale è vivace: le<br />
iniziative (mobile site o applicazioni)<br />
sono più che raddoppiate a marzo 2013<br />
e più della metà degli operatori offre<br />
sia un'applicazione (in alcuni casi più<br />
d'una) sia un Mobile site. Oltre l'80%<br />
delle applicazioni e più del 60% dei<br />
mobile site consentono il gioco real<br />
money. Il tablet, invece, è un device<br />
ancora poco utilizzato dagli operatori,<br />
nonostante sia particolarmente adatto<br />
a veicolare l'offerta di gioco on line e<br />
abbia raggiunto una diffusione oltre<br />
le aspettative (nel 2012 sono più di 3,5<br />
milioni i tablet in Italia, in crescita<br />
di oltre il 150% rispetto al 2011). Ad<br />
oggi sono state sviluppate complessivamente<br />
27 applicazioni per tablet da<br />
12 operatori. I tre quarti delle applicazioni<br />
sono per sistema iOs e il restante<br />
quarto per Android. Quasi tutte offrono<br />
la possibilità di giocare in real<br />
money e i giochi più diffusi sono i casinò<br />
games, seguiti dalle scommesse e<br />
dal poker. L'offerta degli operatori è al<br />
momento limitata, ma probabilmente<br />
destinata ad aumentare nel tempo.<br />
Le connected tv, infine, nonostante si<br />
stiano diffondendo rapidamente (2,5<br />
milioni quelli presenti in Italia a fine<br />
2012, il 120% in più rispetto al 2011 e<br />
per il 2013 si prevede un'ulteriore cre-<br />
scita del 70% circa) non hanno ancora<br />
inciso sul mercato del gioco on line e<br />
le iniziative degli operatori sono limitate.<br />
Alle due già presenti nel 2011 (Intralot<br />
e Iziplay) si è aggiunta quella di<br />
Lottomatica. Tutte e tre sono sostanzialmente<br />
incentrate sulle scommesse<br />
sportive. Nello studio del Politecnico<br />
si evidenzia che tra la fine del 2012 e<br />
l'inizio del 2013 sono nati due nuovi<br />
canali sul gioco (Lottomatica Tv focalizzato<br />
su bingo e casinò games, e Bonus<br />
Tv – Mediaproviding – che eroga<br />
contenuti sia sulle scommesse che sui<br />
casinò games) che si sono aggiunti a<br />
Winga Tv e a altri canali tematici già<br />
attivi nel 2011.<br />
Confronto con gli altri mercati<br />
dell'entertainment on line<br />
Lo studio del Politecnico di Milano<br />
mette a confronto il mercato del gioco<br />
con quello dell'entertainment e con<br />
quello dei mercati digitali transazionali.<br />
Il primo confronto conferma a<br />
pieno titolo il gioco on line come uno<br />
dei mercati più interessanti nel nostro<br />
Paese, con una spesa annua di quasi<br />
750 milioni di euro: oltre 100 milioni<br />
di euro in più rispetto a quella del<br />
botteghino del cinema, pari a tre volte<br />
quella del botteghino del calcio, a oltre<br />
a due quella del teatro, inferiore solo<br />
a quella dei videogames, pari a oltre<br />
un miliardo di euro. Positivo anche<br />
il raffronto sulla crescita annua, visto<br />
che gli altri mercati, ad eccezione dei<br />
videogames che crescono del 7% circa,<br />
hanno perso terreno rispetto all'anno<br />
precedente. Il confronto con gli altri<br />
mercati transazionali on line, invece,<br />
non è altrettanto positivo. Il gioco on<br />
line, infatti, perde terreno sia nei confronti<br />
dei digital content (acquisto on<br />
line di news a pagamento, musica, video,<br />
applicazioni mobile, ecc.), che nel<br />
2012 è cresciuto di oltre il 25% e vale<br />
circa un miliardo di euro, sia nei confronti<br />
dell'eCommerce B2C, che nel<br />
2012 è aumentato del 19% raggiungendo<br />
un valore di oltre 9,6 miliardi<br />
di euro. Tra i mercati transazionali, il<br />
gioco è l'unico ad avere ridotto la sua<br />
crescita dal 2011 al 2012, passando dal<br />
+7 al +2%. L'eCommerce B2C è invece<br />
cresciuto con un tasso in linea rispetto<br />
a quello registrato nel 2011, mentre<br />
i digital content hanno accelerato la<br />
propria crescita, che nel 2011 era stata<br />
pari al 2%. <br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [41]
NUOVE OPPORTUNITÀ DAL<br />
SOCIAL GAMING<br />
di Davide Tedesco<br />
Negli ultimi anni è esploso, a livello globale, il fenomeno dei Social Gaming.<br />
Con questo termine si intende tutta quella platea di giochi basati<br />
tipicamente su gambling come poker, slot e bingo con la sostanziale<br />
differenza di essere totalmente «for fun».<br />
Mentre l'industria del gambling tradizionale<br />
elargisce denaro reale come corrispettivo<br />
a fronte di una vincita, nei Social Casino<br />
Gaming (SCG) il flusso di denaro è unidirezionale<br />
con il giocatore che può spendere<br />
soldi reali per l'acquisto di chips virtuali ottenendo in<br />
cambio solo beni virtuali. Nel gambling tradizionale, oramai<br />
sdoganato in Europa, ed in fase di legalizzazione negli States,<br />
un enorme flusso di denaro viene generato da un numero<br />
ristretto di utenti, nel comparto dei SCG la situazione è<br />
diametralmente opposta. Esiste un grande bacino di utenza<br />
in cui, mediamente, solo il 2% impiega soldi reali, mentre il<br />
restante continua a giocare in modalità «free». L'unione dei<br />
due potrebbe portare enormi benefici in termini di fatturato<br />
[42]<br />
a entrambi i comparti. Per tale ragione, le recenti acquisizioni,<br />
che hanno avuto come protagonisti big del calibro di Zynga<br />
e Playtika, sembrano aver segnato il definitivo avvento di<br />
una nuova era nel settore del gioco d'azzardo on line. Secondo<br />
le stime di SuperData Research, il mercato dei social<br />
casino gaming è valso qualcosa come 1,7 miliardi di dollari<br />
nel 2012. Le prospettive di crescita saranno ancora a doppia<br />
cifra nei prossimi anni con stime conservative che parlano di<br />
2,7 miliardi di dollari nel 2015. Inutile dire che sono gli Stati<br />
Uniti a farla da padrone, con quasi 660 milioni di dollari di<br />
fatturato nel 2012 e con ottime prospettive di crescita nel primo<br />
semestre di quest'anno. Senza considerare che la recente<br />
legalizzazione dei giochi on line in Nevada ed in New Jersey,<br />
non potrà far altro che rivedere al rialzo le stime di crescita.<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
Presto spiegato l'interesse degli operatori<br />
tradizionali che da anni presidiano<br />
il comparto con la speranza di veder<br />
crescere esponenzialmente il loro bacino<br />
di utenza. Partendo da queste considerazioni<br />
Tom Sapsted, della società<br />
di consulenza Bullet Business, ha chiesto<br />
a tre massimi esperti del settore la<br />
loro opinione circa i possibili sviluppi<br />
del mercato dei SCG. Vicenç Martì è il<br />
CEO di Akamon Entertainment, società<br />
specializzata in giochi on line molto<br />
radicata nel mercato latino americano.<br />
Martì è convinto che i SCG saranno<br />
una grande opportunità per tutti. Il<br />
Brasile, per esempio, uno dei mercati<br />
più redditizi per Akamon, si è dimostrato<br />
un Paese molto ricettivo per questo<br />
genere di applicazioni. La chiave di<br />
questo successo è stata trovare il giusto<br />
mix tra competizione, intesa come interazione<br />
tra utenti, e divertimento.<br />
Focalizzarsi su una ben precisa area<br />
geografica, poi, è stata un'altra mossa<br />
vincente. Questa strategia ha permesso<br />
di offrire un approccio locale ad un<br />
pubblico globale. Ogni volta che si entra<br />
in un nuovo mercato – continua il<br />
manager - è importante saper adattare,<br />
ed eventualmente integrare, l'offerta di<br />
gioco con prodotti del posto. Anche la<br />
capacità di trovare validi partner locali,<br />
per esempio nella distribuzione o nei<br />
sistemi di pagamento, è un fattore determinante<br />
di successo. Alla domanda<br />
del perché la società si sia voluta focalizzare<br />
proprio sul mercato sud americano,<br />
Martì non ha dubbi: "basi cultu-<br />
rali comuni in tutta l'area e sostanziale<br />
assenza di concorrenti ci hanno spinto<br />
ad investire proprio in questa regione.<br />
Senza contare il ruolo crescente dell'economia<br />
di questi paesi nel contesto<br />
internazionale. Nel prossimo futuro<br />
– conclude – il ruolo delle società che<br />
hanno legato il loro marchio ai SCG<br />
aumenterà notevolmente". Negli ultimi<br />
quattro anni, infatti, le case da gioco<br />
tradizionali si sono concentrate sugli<br />
aspetti giuridico-normativi del settore<br />
smettendo di investire in innovazione.<br />
In quest'ottica il contributo che i SCG<br />
possono dare è fondamentale per recuperare<br />
quell'attenzione ai bisogni degli<br />
utenti, indispensabile in un mercato<br />
così dinamico. Rich Roberts è amministratore<br />
delegato di Slingo Inc., società<br />
leader nello sviluppo di soluzioni<br />
per il gambling on line e tradizionale.<br />
Secondo Roberts il contributo più importante<br />
che i SCG daranno alle piattaforme<br />
di gioco d'azzardo on line sarà<br />
la popolarità. Gli operatori tradizionali<br />
potranno coinvolgere un bacino di<br />
utenti mai raggiunto prima. Con l'aumento<br />
delle dimensioni del mercato ed<br />
il conseguente incremento dei ricavi,<br />
saranno possibili maggiori investimenti<br />
in innovazione. Aspetto, questo, fondamentale<br />
per continuare a crescere.<br />
L'innovazione è, infatti, il fattore critico<br />
di successo in questo mercato. La società,<br />
attiva da oltre quindici anni, deve<br />
la sua longevità proprio alla capacità<br />
di produrre costantemente nuovi prodotti.<br />
Alla domanda su quali saranno<br />
le possibili sinergie tra il mercato dei<br />
giochi tradizionali e quello dei SCG,<br />
Roberts appare scettico. Anche se a<br />
prima vista questi due mondi sembrano<br />
complementari, non è così. Si tratta<br />
di due prodotti diversi perché diversi<br />
sono i bisogni dei lori utenti. Pertanto<br />
un vero e proprio riposizionamento<br />
dei SCG non sarà per nulla scontato.<br />
L'ultimo partecipante a questa «tavola<br />
rotonda» è Josh Yguado, presidente<br />
della società Social Gaming Network<br />
(SGN) che sviluppa e distribuisce su<br />
diverse piattaforme on line una vasta<br />
gamma di SCG. Per Yguado il grande<br />
sviluppo di questi ultimi anni risiede<br />
nella voglia del pubblico di tornare a<br />
divertirsi in compagnia. L'era dei giochi<br />
in solitario è finita e i SCG stanno<br />
cavalcando questa nuova tendenza. La<br />
sostanziale differenza tra i tradizionali<br />
giochi da casinò e i nuovi SCG è insita<br />
nella quantità di innovazione che si<br />
trova in questi ultimi. Nei prossimi due<br />
anni avranno successo quelle società<br />
in grado di trasferire al mercato tradizionale<br />
questo «approccio all'innovazione»,<br />
senza però trascurare l'enorme<br />
know how che questi player hanno accumulato<br />
negli anni. I tre intervistati,<br />
malgrado abbiano espresso posizioni<br />
divergenti, sono tutti concordi nel credere<br />
nell'enorme potenzialità del mercato<br />
dei SCG. La convergenza, anche<br />
parziale, verso un modello di business<br />
tradizionale ne determinerà il successo<br />
e la sostenibilità economica nel lungo<br />
periodo. <br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [43]
[44]<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [45]
SCOMMESSE:<br />
PER RECUPERARE APPEAL<br />
IN ARRIVO IL MODELLO<br />
"BRITISh"<br />
di Davide Tedesco<br />
Così come in Gran Bretagna, anche in Italia, a breve, si potrà puntare<br />
su palinsesti "personalizzati" offerti dai concessionari abilitati.<br />
[46]<br />
Il 2013 sarà per il mercato italiano<br />
dei giochi l'anno del consolidamento<br />
grazie al completamento<br />
dell'offerta legale. La<br />
notevole crescita del settore ha<br />
reso ancora più urgente la necessità di<br />
regole sempre meno locali e sempre più<br />
di respiro europeo. Betting exchange,<br />
scommesse virtuali, lotto on line e palinsesto<br />
complementare consentiranno<br />
agli operatori abilitati di offrire ai loro<br />
clienti una gamma ancora più ampia<br />
di giochi. L'Italia è attualmente l'unico<br />
Paese dove i concessionari devono «subire»<br />
passivamente il palinsesto scelto<br />
da terzi, che decidono quali eventi<br />
quotare e quali scommesse permettere.<br />
Prima di aprire una scommessa al<br />
pubblico, è necessario aspettare che<br />
Sogei abiliti l'evento, il che a volte può<br />
causare una perdita di puntate a favore<br />
degli operatori stranieri. Malgrado i<br />
passi avanti compiuti – gli avvenimenti<br />
in palinsesto sono passati da 43mila<br />
del 2008 a quasi 67mila dello scorso<br />
anno – questa costrizione, agli occhi<br />
dei bookmaker stranieri, veniva percepita<br />
come un handicap del nostro sistema.<br />
Di contro, a piazza Mastai hanno<br />
sempre addotto come giustificazione a<br />
questa «ingerenza» motivazioni di ordine<br />
pubblico. La decisione di inserire<br />
o meno nel palinsesto alcuni eventi è<br />
valutata soprattutto in funzione delle<br />
certificabilità degli esiti attraverso fonti<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
ufficiali. L'introduzione del nuovo decreto direttoriale<br />
sull'offerta di scommesse, da parte di concessionari<br />
abilitati, di programmi personalizzati e complementari<br />
a quello proposto dall'Amministrazione, sembra,<br />
aver sciolto ogni riserva. Con questo nuovo decreto gli<br />
operatori abilitati potranno inviare ai Monopoli, per<br />
l'asseverazione, la documentazione con l'indicazione<br />
degli avvenimenti oggetto del palinsesto complementare<br />
e le caratteristiche delle nuove tipologie di avvenimenti<br />
e/o di scommesse che intendono inserire nel<br />
proprio programma. L'Agenzia rilascerà l'asseverazione<br />
in forma espressa entro 30 giorni dalla richiesta, in<br />
mancanza la richiesta si intenderà rigettata. L'oggetto<br />
delle scommesse, naturalmente, non dovrà attenere a<br />
eventi o comportamenti contrari alla morale, all'ordine<br />
pubblico e al buon costume o costituire, neppure<br />
indirettamente, incitamento alla commissione di reati<br />
o violazioni. I bookmaker che vorranno offrire una<br />
scommessa personalizzata dovranno pagare una ulteriore<br />
tassa dello 0,5%, che si aggiunge a quella del<br />
4,2% che già grava sulle scommesse. Un rinnovamento<br />
importante che, si spera, permetterà al settore di<br />
recuperare appeal: anche marzo 2013, infatti, ha confermato<br />
un netto calo della raccolta delle scommesse<br />
(-8,2% rispetto allo stesso periodo del 2012). Un trend<br />
in linea con i dati del 2012: solo grazie ai campionati<br />
europei di calcio e alle olimpiadi di Londra, il comparto<br />
è riuscito a registrare un magro +2,4%, passando<br />
dai 3,8 miliardi di euro del 2011 ai 3,9 dello scorso<br />
anno. L'adozione delle nuove misure contenute nel<br />
decreto consentirà, inoltre, l'adeguamento dei prodotti<br />
agli standard internazionali, assicurando maggiore<br />
flessibilità nell'offerta e permettendo agli operatori di<br />
differenziare i propri prodotti. Senza considerare che<br />
il recupero di quote di gioco dal mercato illegale e il<br />
puntuale tracciamento delle puntate permetterà un<br />
monitoraggio più efficace su possibili anomalie derivanti<br />
da fenomeni di frode sportiva. La scelta dell'Amministrazione<br />
di combattere la concorrenza sleale dei<br />
siti web illegali e dei CTD ad «armi» pari sembra la<br />
mossa giusta. Ma non è sufficiente. Per risollevare effettivamente<br />
il comparto, gli operatori autorizzati devono<br />
disporre di tutti gli strumenti utili a competere<br />
in un contesto globale. Per essere realmente competitivi<br />
e debellare in maniera definitiva la concorrenza<br />
sleale sarà necessario intraprendere un percorso di<br />
omogeneizzazione della tassazione adeguandola ai livelli<br />
degli altri Paesi europei. <br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [47]
UN OSSERVATORIO<br />
PER IL GIOCO<br />
di Massimiliano Chindemi<br />
Il 4 aprile 2013, è stato istituito l'Osservatorio sui rischi da gioco così<br />
come previsto dal Decreto Balduzzi. L'Osservatorio sarà presieduto dal<br />
vicedirettore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e il coordinamento<br />
sarà diretto dall'area dei Monopoli della stessa Agenzia.<br />
che ha il compito istituzionale di<br />
valutare le misure più efficaci per contrastare<br />
la diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno<br />
della dipendenza grave, è presieduto dal<br />
L'Osservatorio,<br />
dott. Luigi Magistro, vicedirettore dell'Agenzia<br />
delle dogane e dei monopoli, delegato al coordinamento<br />
dell'Area Monopoli, ed è composto dai seguenti esperti: per<br />
il Ministero dell'Economia e delle Finanze il dott. Giovanni<br />
Serpelloni – Capo del Dipartimento politiche antidroga della<br />
Presidenza del Consiglio dei Ministri; per il Ministero della<br />
Salute il dott. Giuseppe Ruocco – Direttore generale della<br />
prevenzione e la dott.ssa Rossana Ugenti – Direttore generale<br />
del sistema informativo e statistico sanitario; per il Ministero<br />
dello Sviluppo Economico il dott. Vincenzo Maria Di<br />
Maro – Dirigente presso il Dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione;<br />
per l'Associazione Nazionale Comuni<br />
Italiani Stefano Campioni – Responsabile del Dipartimento<br />
Attività Produttive e Lamberto Baccini – Responsabile Dipartimento<br />
Servizi Sociali; per il Ministero dell'Istruzione,<br />
dell'Università e della Ricerca la dott.ssa Giovanna Boda –<br />
Direttore generale della Direzione per lo studente e il prof.<br />
Alessandro Vienna – in servizio presso la Direzione per lo<br />
studente, Ufficio IV. Esperti supplenti il dott. Antonio Tagliaferri,<br />
Dirigente generale dell'Agenzia delle dogane e dei<br />
monopoli, per la presidenza dell'Osservatorio; il dott. Pietro<br />
Canuzzi, Dirigente delle professionalità sanitarie, per il<br />
dott. Giuseppe Ruocco; dott.ssa Lidia Di Minco, dirigente<br />
del Ministero della Sanità, per la dott.ssa Rossana Ugenti;<br />
la dott.ssa Antonia Martelli, Dirigente del Ministero per lo<br />
Sviluppo Economico, per il dott. Vincenzo Maria Di Maro.<br />
L'Osservatorio si riunirà presso l'Agenzia delle dogane e dei<br />
monopoli, avvalendosi di un Ufficio di segreteria coordinato<br />
dal dott. Davide Diamare, dirigente dell'Agenzia delle dogane<br />
e dei monopoli ed è composto dai seguenti dipendenti<br />
dell'Agenzia: dott. Carlo Lopez; dott. Renato Carlucci; dott.<br />
ssa Alessandra Arciprete; sig.ra Maria Teresa Tavazzani e sig.<br />
Fabio Gullo. Ai componenti dell'Osservatorio non è corrisposto<br />
alcun emolumento, compenso o rimborso spese. Il<br />
[48]<br />
Vicedirettore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Luigi<br />
Magistro, ha dichiarato: "L'istituzione dell'Osservatorio,<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
previsto dal dl Balduzzi, rappresenta il<br />
primo importante passo che consentirà<br />
alle istituzioni e alle organizzazioni nazionali<br />
competenti coinvolte di fornire<br />
una risposta concreta all'emergenza<br />
di un fenomeno rilevante nel contesto<br />
sociale del nostro Paese, canalizzandolo<br />
all'interno di un percorso virtuoso<br />
e di tutela dei soggetti più a rischio.<br />
Solo conoscendo e affrontando questo<br />
problema anche dal punto di vista<br />
tecnico-scientifico saremo in grado di<br />
ricondurlo nelle sue reali dimensioni e,<br />
quindi, di combatterlo e prevenirlo con<br />
efficacia". Contestualmente, l'Agenzia<br />
e il DPA per rendere ancora più efficace<br />
e mirata l'azione futura dell'Osservatorio<br />
hanno sottoscritto un accordo<br />
di collaborazione per l'istituzione di un<br />
Comitato consultivo di supporto, coordinato<br />
dal Dipartimento, che sarà composto<br />
dalle rappresentanze nazionali<br />
dei consumatori, dai più rappresentativi<br />
gruppi associativi di area specifica,<br />
dai rappresentanti delle Regioni e delle<br />
Province Autonome e dai concessionari<br />
di gioco, e finalizzato al coinvolgimento<br />
attivo e partecipato della società civile<br />
nella definizione e analisi delle misure<br />
più idonee per contrastare il gioco<br />
patologico. "Siamo soddisfatti dell'attivazione<br />
dell'Osservatorio – ha affermato<br />
Giovanni Serpelloni, capo del DPA<br />
e coordinatore tecnico scientifico dell'<br />
Osservatorio - perché il fenomeno della<br />
dipendenza da gioco d'azzardo patologico<br />
è un aspetto che sta incidendo in<br />
maniera significativa nello sviluppo di<br />
una nuova malattia sociale. Un problema<br />
prevenibile da seguire strettamente<br />
e cui rispondere fin dalla sua genesi,<br />
prima di tutto dimensionandolo per<br />
poterlo affrontare in modo scientifico<br />
ed efficace. Per questo abbiamo messo<br />
a punto e diffuso un nuovo software<br />
gratuito, predisposto da questo Dipartimento,<br />
presso i Sert, per la raccolta e<br />
l'elaborazione automatica e in tempo<br />
reale dei dati, molto carenti in questo<br />
momento, sui giocatori patologici che<br />
sono in carico alle strutture sanitarie<br />
pubbliche. Questo ci permetterà di<br />
quantificare meglio la dimensione del<br />
problema da affrontare sia in termini<br />
di cura e riabilitazione ma anche<br />
di prevenzione". Questo per ciò che<br />
riguarda i giocatori a rischio mentre<br />
per gli operatori "il Dipartimento – ha<br />
proseguito Serpelloni - ha attivato uno<br />
specifico progetto GAP in collaborazione<br />
con le regioni e che coinvolgerà<br />
anche l'ANCI, oltre che pubblicato un<br />
manuale sul Gambling con indicazioni<br />
scientifiche per gli operatori. Non solo,<br />
ma abbiamo creato un gruppo di ricerca<br />
nazionale del DPA nelle neuroscienze<br />
e aspetti cognitivo comportamentali<br />
del gambling e abbiamo predisposto un<br />
nuovo modulo di formazione avanzata<br />
sul GAP presso l'Italian school on addiction<br />
del Dipartimento che si svolgerà<br />
nella Scuola superiore della Pubblica<br />
Amministrazione, per dare formazione<br />
anche on line".<br />
Le reazioni degli operatori<br />
di gioco<br />
Raffaele Curcio, Presidente della SA-<br />
PAR, l'associazione nazionale che rappresenta<br />
e tutela circa 1.500 fra aziende<br />
di gestione e costruzione di apparecchi<br />
da intrattenimento, ha diciarato: "Saluto<br />
con favore la nascita dell'Osservatorio<br />
sui rischi di dipendenza da gioco<br />
istituito presso l'Agenzia delle dogane<br />
e dei monopoli. Come SAPAR siamo<br />
da sempre impegnati nella lotta alle<br />
ludopatie e al gioco minorile e questa<br />
istituzione, prevista già dal decreto Balduzzi,<br />
si pone come valido strumento<br />
per il contrasto del fenomeno della<br />
dipendenza grave. Siamo pertanto a<br />
completa disposizione del Presidente<br />
dell'Osservatorio, Dott. Luigi Magistro,<br />
e del Prof. Giovanni Serpelloni, che si<br />
occuperà del coordinamento tecnico<br />
scientifico, per porre in essere ogni<br />
possibile sinergia che possa contrastare<br />
concretamente il fenomeno del gioco<br />
d'azzardo patologico".<br />
Anche Confindustria Sistema Gioco<br />
Italia ritiene che l'istituzione dell'Osservatorio<br />
sulle dipendenze, prevista<br />
dal decreto Balduzzi, sia un valido<br />
strumento per meglio conoscere e contrastare<br />
il fenomeno della ludopatia<br />
e dà piena disponibilità a collaborare<br />
con il presidente dell'Osservatorio Luigi<br />
Magistro e con il coordinatore tecnico-scientifico<br />
del progetto Giovanni<br />
Serpelloni. <br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [49]
[50]<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
IMPOSTA UNICA<br />
SULLE SCOMMESSE<br />
NEI CONFRONTI DEI CTD<br />
A cura dello Studio Legale Grassi<br />
Un parere curato dallo Studio Legale Grassi, in merito alla applicazione<br />
dell'Imposta unica sulle scommesse nei confronti dei Centri trasmissione<br />
dati (CTD) getta luce sui problemi applicativi circa l'applicazione<br />
della norma dove è possibile evidenziare profili di illegittimità costituzionale.<br />
Nella fiscalità dei giochi, oltre ad emergere con<br />
maggior forza ed evidenza, particolarmente<br />
acute appaiono le esigenze di tutela dell'interesse<br />
fiscale. Con l'esplicito intento di rafforzare<br />
l'azione di contrasto al gioco gestito e<br />
praticato in modo illegale e tutelare i consumatori, in particolar<br />
modo i minori di età, nonché per recuperare base imponibile<br />
e gettito a fronte di fenomeni di elusione e di evasione<br />
fiscale, il legislatore del 2010 ha, tra l'altro, inserito nella<br />
legge di stabilità n. 220/10 una norma dichiaratamente (ma<br />
non sostanzialmente) interpretativa delle disposizioni di cui<br />
al D.Lgs. n. 504/98. In particolare, l'art. 1, comma 66, della<br />
[52]<br />
legge 13 dicembre 2010, n. 220, dispone che «ferma restando<br />
l'obbligatorietà, ai sensi della legislazione vigente, di licenze,<br />
autorizzazioni e concessioni nazionali per l'esercizio dei concorsi<br />
pronostici e delle scommesse, e conseguentemente l'immediata<br />
chiusura dell'esercizio nel caso in cui il relativo titolare<br />
ovvero esercente risulti sprovvisto di tali titoli abilitativi,<br />
ai soli fini tributari: …b) l'articolo 3 del decreto legislativo 23<br />
dicembre 1998, n. 504, si interpreta nel senso che soggetto<br />
passivo d'imposta è chiunque, ancorché in assenza o in caso<br />
di inefficacia della concessione rilasciata dal Ministero dell'economia<br />
e delle finanze-Amministrazione autonoma dei<br />
monopoli di Stato, gestisce con qualunque mezzo, anche tele-<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
matico, per conto proprio o di terzi, anche<br />
ubicati all'estero, concorsi pronostici<br />
o scommesse di qualsiasi genere.<br />
Se l'attività è esercitata per conto di terzi,<br />
il soggetto per conto del quale l'attività<br />
è esercitata è obbligato solidalmente<br />
al pagamento dell'imposta e delle<br />
relative sanzioni». Innanzitutto va detto<br />
che con tale disposizione, come egregiamente<br />
rimarcato in un altro lavoro,<br />
il legislatore ha avuto cura di precisare<br />
che essa opera esclusivamente sul piano<br />
tributario (rectius: "ai soli fini tributari"),<br />
confermando espressamente,<br />
nell'incipit della disposizione, l'obbligatorietà,<br />
ai sensi della legislazione vigente,<br />
di licenze, autorizzazioni e concessioni<br />
nazionali per l'esercizio dei<br />
concorsi pronostici e delle scommesse,<br />
e l'immediata chiusura dell'esercizio<br />
nel caso in cui il titolare risulti sprovvisto<br />
di tali titoli abilitativi. L'inciso iniziale<br />
è ispirato non soltanto alla condivisibile<br />
esigenza di contrastare il gioco<br />
illegale ed irregolare e proteggere l'ordine<br />
e la sicurezza pubblica – esigenza<br />
particolarmente sottolineata nella parte<br />
in cui si ribadisce l'obbligo per l'autorità<br />
di pubblica sicurezza di disporre<br />
l'immediata chiusura dell'esercizio in<br />
ipotesi di riscontrata assenza ovvero<br />
inefficacia dei titoli abilitativi – ma anche<br />
dalla preoccupazione di evitare<br />
che, conferendo "dignità tributaria" ai<br />
predetti operatori economici, si fosse di<br />
fatto proceduto ad una larvata regolarizzazione<br />
dei medesimi ovvero ad una<br />
sorta di asettica presa d'atto della loro<br />
esistenza. Altra notazione saliente è<br />
ravvisabile nell'attribuzione di una valenza<br />
positiva all'attività svolta ancorché<br />
formalmente illecita, scindendo la<br />
qualifica soggettiva dal nesso di collegamento<br />
funzionale tra la licenza<br />
(provvedimento autorizzativo) e l'esercizio<br />
e l'organizzazione dell'attività fiscalmente<br />
rilevante posta in essere.<br />
Detto ciò passiamo ad esaminare dettagliatamente<br />
il contenuto normativo.<br />
La norma nasce col dichiarato intento<br />
di colpire l'esteso fenomeno dei centri<br />
trasmissione dati (CTD) operanti nel<br />
territorio italiano per conto dei bookmaker<br />
esteri. Tuttavia, va anticipato<br />
sin da ora che a nostro sommesso avviso<br />
l'obiettivo cui si è posto il legislatore<br />
di fatto non è stato raggiunto ancorché<br />
l'AAMS ritenga diversamente e non poteva<br />
essere altrimenti vista la struttura<br />
della fattispecie impositiva. Infatti,<br />
come si tenterà di dimostrare, il meccanismo<br />
impositivo dell'imposta unica<br />
non consente al legislatore di individuare<br />
la figura del soggetto passivo nei<br />
c.d. CTD. Innanzitutto, occorre evidenziare<br />
che il soggetto passivo dell'im-<br />
posta sui giochi e le scommesse è individuato<br />
dall'art. 3 del D.Lgs. n. 504/98<br />
nei gestori dei giochi e delle scommesse.<br />
Ciò rappresenta il punto di arrivo di<br />
un travagliato percorso evolutivo sfociato<br />
nella nota sentenza della Corte<br />
Costituzionale che si è espressa proprio<br />
con riferimento ai soggetti passivi<br />
dell'imposta unica. In tale contesto il<br />
Giudice delle leggi ha inequivocabilmente<br />
individuato i soggetti passivi<br />
dell'imposta de qua in coloro a cui è affidata<br />
la gestione dei giochi e delle<br />
scommesse. Tra le motivazioni addotte<br />
emerge implicitamente che il presupposto<br />
dell'imposta unica è ravvisabile<br />
nell'organizzazione e nell'esercizio dei<br />
giochi e delle scommesse. Individuando<br />
nel gestore il soggetto passivo l'onere<br />
del tributo viene posto a carico del<br />
soggetto che manifesta la capacità contributiva<br />
in conformità al dettato<br />
dell'art. 53 Cost.. A questo punto occorre<br />
chiarire cosa si debba intendere<br />
per gestione. Dalla disciplina complessiva<br />
è facile enucleare come, gestire i<br />
giochi pubblici, voglia dire esercitare<br />
una ben precisa attività economica: i<br />
giochi e le scommesse. L'esercizio dei<br />
giochi comporta imprescindibilmente<br />
l'assunzione di un particolare rischio<br />
distinto dal generale rischio d'impresa:<br />
l'alea del gioco. Affinché l'attività svol-<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [53]
ta possa essere inquadrata tra le attività di scommessa è indispensabile<br />
la conclusione di quel contratto col quale le parti,<br />
assumendo reciprocamente il rischio dell'esito di un gioco o<br />
dell'esattezza di una loro opinione, si obbligano l'una verso<br />
l'altra a pagare la posta pattuita nel caso in cui l'esito si verifichi<br />
in modo sfavorevole, oppure l'ipotizzata previsione risulti<br />
sbagliata. Qualora nell'attività espletata non fossero rinvenibili<br />
i caratteri essenziali che connotano i giochi e le<br />
scommesse, non potrebbe dirsi di essere di fronte ad un'attività<br />
tipica e riservata. Qualsiasi altra attività non può essere<br />
annoverata tra l'attività economica di gioco e scommessa<br />
potendo tutt'al più essere inquadrata tra le attività accessorie<br />
all'attività principale. In tal senso depone la stessa normativa<br />
speciale. Infatti, l'originaria disciplina istitutiva dell'imposta<br />
unica (D.Lgs. n. 496/48) disponeva che il tributo fosse dovuto<br />
con riferimento alle attività soggette a riserva ovvero per<br />
«l'organizzazione e l'esercizio di giochi di abilità e di concorsi<br />
pronostici, per i quali si corrisponda una ricompensa di<br />
qualsiasi natura e per la cui partecipazione sia richiesto il pagamento<br />
di una posta in denaro…». In concreto l'attività economica<br />
consiste nell'espletamento di una serie coordinata di<br />
attività ed operazioni quali: la necessaria predisposizione di<br />
una struttura distribuita capillarmente su tutto il territorio<br />
nazionale che consenta la materiale raccolta delle "giocate";<br />
l'attivazione di un sistema di elaborazione, ubicato nel territorio<br />
italiano e collegato, tramite la rete telematica, ai terminali<br />
di gioco, ai canali telefonici e/o telematici per la partecipazione<br />
a distanza ai giochi pubblici, nonché al totalizzatore<br />
nazionale, anche per il tramite di un fornitore del servizio di<br />
connettività; la previsione di apparecchiature tecnologiche<br />
da installare presso le reti distributive per lo scambio delle<br />
informazioni con il sistema di elaborazione; lo svolgimento<br />
di campagne pubblicitarie e promozionali dei giochi sul territorio<br />
nazionale; la creazione di complessi algoritmi in grado<br />
di calcolare la grandezza delle quote attinenti le scommesse<br />
a quota fissa; la gestione finanziaria delle attività<br />
economiche; la gestione commerciale delle reti distributive;<br />
la gestione amministrativa delle attività; la predisposizione<br />
del materiale occorrente per l'esercizio dei giochi; vigilare<br />
sulla correttezza delle attività esercitate dai punti vendita<br />
nonché la sussistenza dei requisiti richiesti in capo a tali punti;<br />
l'elaborazione di nuovi tipi di gioco; il costante monitoraggio<br />
delle "giocate" onde rilevare talune anomalie che possono<br />
essere anche oggetto di segnalazione in virtù di obblighi normativi;<br />
ecc. Da quanto sopra, emerge un dato incontestabile:<br />
l'organizzazione e l'esercizio delle scommesse consiste in un<br />
complesso insieme di operazioni ed attività economiche unitariamente<br />
preordinate alla conclusione dei contratti tipici di<br />
gioco. La materiale raccolta delle scommesse presso i vari<br />
punti vendita di gioco rappresenta unicamente una fase, certamente<br />
importante e caratterizzante, ma che non può da<br />
sola riassumere la gestione dei giochi. Si ribadisce che il tratto<br />
essenziale dell'attività di gioco e scommessa è: la reciproca<br />
assunzione del rischio del gioco. Qualsiasi attività che non<br />
comporti l'assunzione dell'alea propria del fenomeno ludico<br />
non può considerarsi quale attività di gioco e scommessa. In<br />
tal senso è interessante richiamare quanto chiarito dalla sentenza<br />
United Utilities di cui alla causa C-89/05, emanata dalla<br />
Corte di Giustizia Europea in merito al trattamento IVA da<br />
riservare alle prestazioni di call center fornite da una società<br />
[54]<br />
del gruppo United Utilities (tale Vertex), ad un'altra società<br />
(Littlewoods) che gestisce un servizio di scommesse via telefono.<br />
Tali prestazioni si concretizzano da parte della Vertex<br />
nel fornire il personale, i locali e le attrezzature, sia telefoniche<br />
sia informatiche, necessarie per la raccolta delle scommesse.<br />
La Vertex, tra l'altro, non si assume alcun rischio della<br />
scommessa né stabilisce le quotazioni. Ebbene, in virtù di ciò<br />
la Corte ha sancito (seppur con rilievo soltanto ai fini dell'I-<br />
VA) che l'operazione di scommessa è assolutamente caratterizzata<br />
dall'attribuzione di una possibilità di guadagno agli<br />
scommettitori a fronte dell'assunzione del rischio di dover<br />
corrispondere le relative vincite e pertanto nell'esaminare<br />
l'attività della Vertex ha escluso che essa possa qualificarsi<br />
come operazione di scommessa. Per quanto sopra detto la<br />
semplice raccolta delle scommesse non può assolutamente<br />
integrare l'attività di gestione delle stesse, rappresentandone,<br />
per contro, solo una fase. Volgendo ora l'analisi all'espressione<br />
"gestione per conto terzi", essa sembra richiamare l'istituto<br />
del mandato ovvero quell'accordo con il quale una parte<br />
(mandatario) si obbliga a compiere uno o più atti giuridici<br />
per conto dell'altra (mandante). Il mandato non implica un<br />
duplice passaggio economico, che resta comunque unico,<br />
come rinvenibile dal disposto di cui all'art. 1706. Il mandato<br />
può essere conferito con o senza rappresentanza. Nel primo,<br />
il mandatario agisce in nome e per conto del mandante, nel<br />
secondo, invece, il mandatario agisce in nome proprio. Nel<br />
mandato senza rappresentanza, l'operazione si concretizza in<br />
due passaggi: tra mandante e mandatario (passaggio interno)<br />
e tra mandatario e terzo (passaggio esterno). Tuttavia, si realizza<br />
un'unica compravendita di beni e/o prestazione di servizi,<br />
rappresentata da quella a rilevanza esterna tra il mandatario<br />
e il terzo; il passaggio interno tra il mandante ed il<br />
mandatario rappresenta in un mero "ribaltamento" degli effetti<br />
economici dell'operazione esterna (riaddebito del costo<br />
o accredito del ricavo). In pratica, le operazioni compiute dal<br />
mandatario sono per esso neutrali dal punto di vista economico,<br />
posto che il mandatario si limita a ribaltare sul soggetto<br />
per conto del quale ha agito il risultato economico delle<br />
operazioni concluse. L'interesse economico del mandatario si<br />
riduce al compenso previamente stabilito per la propria attività.<br />
Conformemente a ciò, ai fini delle imposte dirette – diversamente<br />
da quanto accade ai fini IVA, dove esigenze applicative<br />
fanno sorgere una finzione giuridica che tiene conto<br />
fiscalmente dei passaggi interni – rilevano i riflessi esclusivamente<br />
economici dell'operazione per cui nel mandato alla<br />
vendita, il corrispettivo pattuito con il soggetto terzo non<br />
rappresenta un ricavo, bensì una posta di debito verso il<br />
mandante (che realizza il provento) cui il corrispettivo dovrà<br />
essere riversato, al netto del compenso spettante al mandatario.<br />
Quindi, dal punto di vista economico si ha una sorta di<br />
"trasparenza" del mandatario rispetto ai terzi con la conseguenza<br />
che l'unico riflesso economico e reddituale è rappresentato<br />
dal compenso concordato con il mandante. Nel mandato<br />
con rappresentanza, il negozio giuridico si svolge – anche<br />
ai fini IVA – direttamente tra il mandante ed il terzo, determinando<br />
l'irrilevanza tributaria dell'interposizione. Da questa<br />
breve panoramica emerge incontrovertibilmente come la<br />
sostanza economica della gestione per conto terzi sia riferibile<br />
unicamente al mandante ovvero al soggetto per conto del<br />
quale l'attività viene gestita. Tale aspetto sostanziale viene<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
prontamente colto nell'ambito delle<br />
imposte dirette che considera "trasparente"<br />
il mandatario o gestore di affari<br />
altrui (da non confondere con l'istituto<br />
regolato dagli artt. 2028 c.c.). Ora, ritornando<br />
alla analisi della norma di cui<br />
all'art. 1, comma 66, lett. b), della L. n.<br />
220/10, va detto che da un lato, confermando<br />
la vigente disciplina, la stessa<br />
individua correttamente nel gestore dei<br />
giochi, ancorché privo della concessione<br />
amministrativa, il soggetto passivo<br />
dell'imposta, dall'altro lato, importa<br />
una disposizione innovatrice che contrasta<br />
nettamente e chiaramente con<br />
l'impianto impositivo dell'imposta<br />
unica rappresentando un vulnus al<br />
principio costituzionale della capacità<br />
contributiva. Per la dottrina dominante<br />
in materia è indispensabile che il soggetto<br />
passivo del tributo abbia un collegamento<br />
con le singole situazioni indici<br />
di capacità contributiva sottoposte al<br />
prelievo. In pratica, il legislatore una<br />
volta individuata la manifestazione di<br />
capacità contributiva è vincolato nella<br />
identificazione di coloro cui imputare<br />
Come fa un CTD nei giochi in<br />
cui è prevista una tassazione<br />
sul margine lordo, ad applicare<br />
l'imposta se non conosce né la<br />
raccolta complessiva, né le vincite<br />
distribuite?<br />
l'obbligazione d'imposta. Nello specifico,<br />
relativamente ai giochi e alle scommesse<br />
a quota fissa, come sostenuto da<br />
altri, l'indice che manifesta la capacità<br />
contributiva è la potenzialità economica<br />
insita in un'attività inserita in un<br />
contesto di mercato chiuso. Ora, colui<br />
al quale è collegato tale indice non può<br />
essere altro che il gestore dei giochi inteso<br />
precipuamente quale soggetto sul<br />
quale ricade direttamente il rischio della<br />
scommessa. È lui che trae i potenziali<br />
benefici dallo svolgimento dell'attivi-<br />
tà ed è quindi lui che conserva<br />
quell'attitudine alla contribuzione alle<br />
spese pubbliche richiesto dall'art. 53<br />
Cost. Qualsiasi altro soggetto che "collabora"<br />
alla gestione svolgendo alcune<br />
fasi o operazioni, di fatto, non corre alcun<br />
rischio economico, inserendosi la<br />
propria attività nell'ambito delle normali<br />
attività (economiche) accessorie.<br />
A sostegno di tale tesi si pone anche il<br />
fatto che in talune tipologie di gioco, la<br />
base imponibile è costituita dalle somme<br />
raccolte al netto delle vincite, per<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [55]
cui sarebbe impossibile applicare l'imposta per chi svolge<br />
solo alcune operazioni, non fosse altro perché non ha i dati<br />
complessivi su cui commisurare le aliquote. In conclusione,<br />
secondo il nostro sommesso parere, l'introduzione della<br />
norma in argomento non solo riveste le caratteristiche di<br />
una norma innovatrice in contrapposizione all'auto-dichiarata<br />
natura interpretativa, ma struttura l'imposta in modo<br />
che il soggetto obbligato al pagamento del medesimo non<br />
coincide con quello cui si riferisce la forza economica presa<br />
in considerazione dal legislatore per giustificare l'imposizione.<br />
L'identificazione del gestore per conto terzi tra i soggetti<br />
passivi tende ad individuare una figura soggettiva nella<br />
quale la titolarità della posizione non corrisponde ad una<br />
espressione di attitudine contributiva. Qualora il legislatore<br />
avesse voluto individuare nel gestore per conto terzi una figura<br />
soggettiva passiva, alternativa (sostituto d'imposta o<br />
responsabile d'imposta), ciò avrebbe comportato, oltreché<br />
una più appropriata formulazione della disposizione, anche<br />
la previsione degli strumenti giuridici idonei ad evitare che<br />
lo stesso risultasse inciso dal tributo. Da questa breve disamina<br />
emergono, con forza, profili di legittimità costituzionale<br />
della normativa in parola. Detto ciò analizziamo brevemente<br />
la figura del CTD. I CTD operano nel territorio<br />
nazionale per conto di imprese ubicate all'estero ed esercenti<br />
l'attività di organizzazione ed esercizio delle scommesse.<br />
Il loro compito si riduce nell'esecuzione delle seguenti attività:<br />
acquisizione dei dati della "giocata"; trasmissione della<br />
"giocata" all'operatore estero (bookmaker); emissione della<br />
ricevuta attestante l'accettazione della "giocata"; raccolta<br />
delle somme rappresentanti le poste di gioco; pagamento<br />
delle vincite. Ora, la lettera della disposizione "interpretativa"<br />
colloca la figura del CTD tra i soggetti passivi del tributo.<br />
Tuttavia, contrariamente a quanto asserito dall'AAMS<br />
(Comunicazione n. 2 del 7 giugno 2012 dell'AAMS che individua<br />
nei gestori terzi i soggetti passivi), i CTD sono soggetti<br />
estranei alla realizzazione del presupposto così come inteso<br />
nel presente lavoro. Essi non fanno altro che svolgere una<br />
fase delle attività economiche che solo unitariamente intese<br />
possono assurgere a fattispecie concreta dell'imposta. È<br />
come dire che, nell'ambito delle imposte sui redditi, l'intermediario<br />
di una cessione di beni risponda a titolo di soggetto<br />
passivo in luogo o insieme al cedente per il pagamento<br />
dell'imposta sui redditi da applicarsi alla cessione, solo perché<br />
ha attivamente partecipato all'effettuazione dell'operazione.<br />
Alla luce di quanto sopra, sono da ritenere fumose le<br />
argomentazioni addotte dall'AAMS nella nota comunicazione<br />
interpretativa già richiamata. In particolare: per le<br />
motivazioni più volte esposte, non è vero che per l'applicazione<br />
dell'imposta unica non abbia alcuna importanza chi<br />
assume il rischio della scommessa. A tacer d'altro, per contro,<br />
sarebbe illogico ed irrazionale concepire un'imposta<br />
sulle scommesse in cui non abbia alcuna rilevanza chi sia la<br />
controparte del giocatore; non è vero che il CTD può applicare<br />
agevolmente l'imposta. Abbiamo detto che in alcune<br />
tipologie di gioco è imprescindibile avere i dati delle scommesse<br />
complessive affinché si possa calcolare l'imposta.<br />
Come fa un CTD nei giochi in cui è prevista una tassazione<br />
sul margine lordo, ad applicare l'imposta se non conosce né<br />
la raccolta complessiva, né le vincite distribuite? Oltre a ciò,<br />
la posizione dei CTD non gli consente di appropriarsi della<br />
[56]<br />
eventuale "ricchezza prodotta" nemmeno per stornare, dalle<br />
poste di gioco versate all'operatore di gioco estero, la quota<br />
necessaria a pagare il tributo, essendo l'obbligo di versamento<br />
delle quote prefissato contrattualmente. L'unico<br />
modo per trasferire l'onere tributario in capo al bookmaker<br />
estero sarebbe quello di rinegoziare gli obblighi contrattuali.<br />
A tal proposito vale la pena di richiamare la sentenza della<br />
Corte Costituzionale 8 ottobre 2012 n. 223 che, allo scopo<br />
di individuare la natura giuridica di un determinato prelievo<br />
erariale, ha affermato che «La giurisprudenza di questa<br />
Corte ha costantemente precisato che gli elementi indefettibili<br />
della fattispecie tributaria sono tre: la disciplina legale<br />
deve essere diretta, in via prevalente, a procurare una (definitiva)<br />
decurtazione patrimoniale a carico del soggetto passivo;<br />
la decurtazione non deve integrare una modifica di un<br />
rapporto sinallagmatico (nella specie, di una voce retributiva<br />
di un rapporto di lavoro ascrivibile ad un dipendente di<br />
lavoro pubblico statale "non contrattualizzato"); le risorse<br />
connesse ad un presupposto economicamente rilevante e<br />
derivanti dalla suddetta decurtazione sono destinate a sovvenire<br />
pubbliche spese». Per di più, l'AAMS non spiega<br />
come il tributo, avendo (secondo la propria ricostruzione)<br />
natura di imposta di consumo, possa essere traslato economicamente<br />
da parte dei CTD (presunti soggetti passivi di<br />
diritto) sul consumatore finale (contribuente di fatto rispetto<br />
alle imposte sui consumi), se le quote di gioco vengono<br />
stabilite da chi di fatto e di diritto svolge l'attività economica<br />
dei giochi: id est, il bookmaker straniero e non certamente<br />
il titolare del CTD nazionale. In pratica, dalla ricostruzione<br />
operata dalla predetta Amministrazione dei Monopoli<br />
emerge un dato: i CTD vengono colpiti da un'imposta al di<br />
là della loro possibilità di traslazione, per cui la quota che<br />
rimane a loro carico, incidendo direttamente sul proprio<br />
patrimonio, non è giustificata da un'autonoma attitudine<br />
contributiva. Un'ultima notazione a favore della tesi qui<br />
esposta va rinvenuta nelle particolari norme predisposte<br />
per la fase accertativa.<br />
Le disposizioni legislative sono, giustamente, apprestate in<br />
guisa da calzare "a pennello" la figura del soggetto passivo<br />
d'imposta. Ora, come si può giustificare una norma, come<br />
l'art. 1, comma 67 della L. n. 220/10, la quale disponendo che<br />
la base imponibile sottratta, accertata ai fini dell'imposta<br />
unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse sia posta a<br />
base delle rettifiche e degli accertamenti ai fini delle imposte<br />
sui redditi, dell'imposta sul valore aggiunto e dell'imposta<br />
regionale sulle attività produttive, che colpisce un soggetto<br />
(CTD) che di fatto "rigira" le poste di gioco (che per lui sarebbero<br />
tutti ricavi) al bookmaker estero e percepisce per le<br />
sue prestazioni una risicata percentuale su di esse (provvigione<br />
stabilità nell'ambito del contratto stipulato con l'allibratore<br />
straniero)? Unica è la risposta: il legislatore non può<br />
creare a proprio piacimento soggetti passivi, responsabili e<br />
sostituti d'imposta. In questa breve trattazione si è cercato<br />
di evidenziare sinteticamente le principali criticità suscitate<br />
dalla normativa apprestata dal legislatore con riferimento<br />
ai soggetti passivi dell'imposta unica. Chiaramente, dai<br />
principi generali che sottendono l'ordinamento tributario<br />
è possibile scorgere ulteriori e pregnanti argomentazioni a<br />
sostegno della nostra tesi: la non assoggettabilità dei CTD<br />
all'imposta unica. <br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
MANILA,<br />
NUOVO PARADISO<br />
DEL GIOCO D'AZZARDO<br />
di Davide Tedesco<br />
Le Filippine sono pronte a giocare un ruolo da protagonista nell'industria<br />
del gaming. La capitale vuole diventare il nuovo cuore del gioco d'azzardo<br />
dell'Asia. Dopo Macao e Singapore, anche Manila scommette sui casinò<br />
per attirare turisti.<br />
Il gioco d'azzardo sembra spostarsi<br />
sempre di più verso oriente.<br />
Da anni si parla del tramonto<br />
di Las Vegas e delle innumerevoli<br />
iniziative, miseramente fallite,<br />
per mantenere in vita la città del gioco<br />
per eccellenza. Oggi il cuore pulsante<br />
di questo business è il sud-est asiatico:<br />
con Macao, Singapore e, da qualche<br />
tempo, anche Manila, che stanno allestendo<br />
sale da gioco in grande stile per<br />
accaparrarsi i giocatori del continente.<br />
Forte di un mercato azionario tra i<br />
migliori al mondo nel 2012, e di una<br />
vivace economia come in poche altre<br />
nazioni in questo momento, le Filippine<br />
vogliono diventare il terzo polo del<br />
gioco in Asia (dopo Singapore e Macao).<br />
Obiettivo del governo di Manila,<br />
che ha in programma l'apertura di<br />
quattro nuove strutture entro l'anno, è<br />
quello di attirare almeno parte dei giocatori<br />
cinesi che, al momento, passano<br />
il loro tempo ai tavoli di Macao, ma<br />
anche i giocatori filippini più facoltosi,<br />
visto che il Paese sta vivendo un<br />
momento di boom economico senza<br />
eguali. Le Filippine sono state recentemente<br />
definite dal New York Times la<br />
«bright spot» dell'Asia, la sua nota lieta,<br />
mentre le economia di India e Asia,<br />
nonostante tassi di crescita inimmaginabile<br />
per l'Occidente, sono in leggero<br />
declino. I dati parlano chiaro: nel pri-<br />
[58]<br />
mo trimestre del 2012 l'economia filippina è cresciuta del 6,4%, un successo che si<br />
è ripetuto nel corso di tutto l'anno, fino ad arrivare ad un +7,1%, il dato migliore<br />
di tutta la zona ASEAN (Association of South-East Asian Nations). Al di là dei<br />
semplici dati, le Filippine sono in forte crescita anche per una serie di fattori socio-demografici.<br />
La popolazione cresce quasi del 2% l'anno e, soprattutto, il 61%<br />
di essa è potenziale forza lavoro, senza contare che l'inglese è ampiamente parlato<br />
da tutta la popolazione attiva. Questo ha favorito lo sviluppo di numerosi callcenter<br />
offshore che generano un mercato pari a 11 milioni di dollari l'anno. Anche<br />
le rimesse dei quasi dieci milioni di emigranti filippini che ogni anno invia-<br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà
no alle loro famiglie circa 20 miliardi di dollari,<br />
costituiscono un fattore di crescita per l'economia<br />
interna. Secondo il programma di sviluppo<br />
del governo di Manila, il turismo dovrà costituire<br />
uno dei motori di sviluppo del Paese nei<br />
prossimi anni, con una politica di forti incentivazioni.<br />
In particolare, si punta alla realizzazione<br />
di poli turistici integrati con l'apporto di capitale<br />
estero. Questi investimenti, infatti, sono<br />
un'opportunità di grande interesse anche per<br />
gli investitori esteri poiché possono detenere<br />
la completa proprietà delle società operanti in<br />
questo settore e usufruire di consistenti agevolazioni<br />
e vantaggi anche sul piano fiscale. Una<br />
strategia con un solo obiettivo: trasformare le<br />
Filippine nella più grande destinazione del turismo<br />
d'azzardo dell'Asia meridionale. Tra i progetti<br />
più interessanti c'è la costruzione del Solaire<br />
Casino Resort, inaugurato lo scorso marzo<br />
a Pasay City, area metropolitana di Manila. Il<br />
nuovo complesso da un miliardo di euro è gestito<br />
dalla Philippine Amusement and Gaming<br />
Corporation, la compagnia statale che gestisce<br />
in esclusiva il gioco d'azzardo nel Paese, e comprende<br />
300 tavoli da gioco, 1.200 slot machines<br />
e sette ristoranti. Il gruppo Travellers International,<br />
invece, sta mettendo a punto, nella zona<br />
denominata Manila Bay Entertainment City,<br />
il Resort World Manila Bayshore atteso per il<br />
2016. Comprenderà molti altri servizi oltre il<br />
gioco: due alberghi con 3.500 camere, un teatro<br />
dell'opera, centri commerciali e probabilmente<br />
un parco tematico. Sebbene le prospettive<br />
siano rosee, ci sono ancora numerosi problemi<br />
che il governo non sembra tuttora pronto a<br />
fronteggiare adeguatamente, come il difficile<br />
sfruttamento delle<br />
risorse naturali,<br />
la povertà diffusa<br />
nelle aree rurali,<br />
un settore terziario<br />
ancora poco<br />
sviluppato (nonostante<br />
i call-center)<br />
e i continui disastri<br />
naturali. Bisogna<br />
inoltre considerare<br />
che questo genere<br />
di turismo prenderà<br />
piede nel Paese<br />
solo tra alcuni<br />
anni: i giocatori<br />
sono, infatti, molto<br />
esigenti e desiderano<br />
trascorrere le<br />
loro vacanze non<br />
solo all'insegna del<br />
gioco d'azzardo ma<br />
anche dell'intrattenimento<br />
a trecentosessanta<br />
gradi. <br />
JAMMA MAGAZINE | ATTUALITà [59]
RIEN NE VA PLUS<br />
[60]<br />
IL CASINò,<br />
LA GIACCA E LA CRAVATTA<br />
re un senso<br />
a tante cose,<br />
anche se<br />
tante cose<br />
"Voglio trova-<br />
un senso non ce l'ha", canta così<br />
Vasco Rossi. Leggendo un interessantissimo<br />
articolo su "Sanremo<br />
News" relativo l'incontro<br />
di Federgioco dello scorso 5<br />
aprile che ha inaugurato la presidenza<br />
di Marco Cambiaso,<br />
membro del CdA della Casa da<br />
gioco matuziana, nella mente<br />
mi echeggiavano le parole della<br />
canzone "Un senso". Nella<br />
riunione di Federgioco, i rappresentanti<br />
dei quattro casinò<br />
italiani si sono trovati a fare il<br />
punto e a cercare insieme soluzioni<br />
in tema di sicurezza, crisi,<br />
concorrenza e confronto con le<br />
altre realtà. Sul tavolo sono stati<br />
posti, tra gli altri, i problemi<br />
della gestione del personale, giu-<br />
dicato in esubero rispetto alle<br />
reali necessità o troppo costoso<br />
e, in tal senso, l'amministratore<br />
delegato del casinò di Campione,<br />
Carlo Pagan ha riportato<br />
l'esperienza della Casa da lui<br />
guidata che ha messo in atto<br />
un contratto di solidarietà tra i<br />
lavoratori: insomma "lavorare<br />
meno per lavorare tutti", mentre<br />
a Sanremo si parla di diminuire<br />
gli stipendi. Sul piano della<br />
"Promozione ed eventi", i dirigenti<br />
di Federgioco hanno pensato<br />
di muoversi in sinergia e di<br />
organizzare, ad esempio, serate<br />
itineranti con alcuni artisti che<br />
si esibirebbero in ciascuna delle<br />
quattro Case, mantenendo invece<br />
una condizione di concorrenza<br />
per il discorso dei giochi.<br />
Leggendo queste righe mi sono<br />
entusiasmata e ho pensato che<br />
forse qualcosa di buono sarebbe<br />
scaturito, a tutto vantaggio dei<br />
clienti e di una ripresa economica<br />
quanto mai auspicata, ma,<br />
continuando a leggere, arrivata<br />
all'argomento "sicurezza/ludopatia"<br />
alcune perplessità sono<br />
venute a galla. Per far comprendere<br />
meglio, riporto fedelmente<br />
dal suddetto articolo le parole di<br />
Vittorio Ravà, amministratore<br />
delegato del casinò di Venezia<br />
a cui risponde il neopresidente<br />
Cambiaso. Lo stesso Ravà intervenendo<br />
sul fenomeno delle<br />
ludopatie, spesso correlate alle<br />
case da gioco spiega: "Di ludopatia<br />
se ne parla solo da quando c'è<br />
la liberalizzazione del gioco. Se<br />
uno decide di andare al casinò<br />
deve averlo scelto, deve mettere<br />
la sua giacca, la camicia e poi<br />
andare, ma se invece si trova a<br />
prendere caffè e trova una macchinetta<br />
quella è una tentazione<br />
quotidiana. Il sistema del gioco<br />
di Stato è il contrario di quanto<br />
Gloria Celli vive ad Omegna sul Lago d'Orta. Export Manager per una azienda metalmeccanica dal lunedì al venerdì, ama trascorrere<br />
i suoi fine settimana al Casinò per coltivare la sua grande passione: il gioco d'azzardo e particolarmente le Slot.<br />
JAMMA MAGAZINE | RIEN NE VA PLUS
avviene nei casinò con i controlli che<br />
riguardano anche la sicurezza interna".<br />
Gli fa eco Cambiaso che dichiara:<br />
"Da noi non abbiamo mai fatto entrare<br />
minorenni, non abbiamo problemi di<br />
sicurezza all'interno perché monitoriamo<br />
e vigiliamo. Non abbiamo la<br />
possibilità di interdire le persone con<br />
problemi di ludopatia, ma abbiamo i<br />
divieti all'interno affinchè si comportino<br />
correttamente nel gioco. Abbiamo<br />
messo su carta le nostre esperienze<br />
e ci siamo dotati di un codice di autodisciplina<br />
per avere i casinò in sicurezza".<br />
Sono stata a Sanremo alla fine di<br />
marzo e, a fronte di tutto quello che un<br />
casinò si può inventare per incentivare<br />
le presenze, l'unica novità significativa<br />
è stata proprio quella che non avrei<br />
mai voluto vedere e che pare essere in<br />
totale contraddizione - mi duole dirlo<br />
- con quanto affermato da Marco<br />
Cambiaso e cioè l'aver tolto il controllo<br />
dei documenti per accedere all'area<br />
destinata alle slot machine, con la sola<br />
eccezione dei clienti dotati di carta<br />
Prestige, i quali la debbono esibire per<br />
poter usufruire dei loro privilegi (parcheggio<br />
gratis, bar, ristorante ecc.).<br />
Vorrei chiedere come si possa asserire,<br />
con tanta determinazione, che i minorenni<br />
non sono mai entrati al casinò di<br />
Sanremo, se il controllo dei documenti<br />
per la sala slot non esiste più! Una<br />
ragazzina di 14 anni con un make up<br />
e un look appropriato non ha nessuna<br />
difficoltà a mostrarne 18 e sicuramente<br />
il personale all'entrata potrebbe essere,<br />
in assoluta buona fede, ingannato.<br />
È pur vero che a Montecarlo funziona<br />
allo stesso modo e che, per accedere ad<br />
una qualsiasi delle innumerevoli sale<br />
giochi sparse in tutt'Italia, non viene<br />
richiesta l'identificazione del cliente,<br />
ma, poiché le parole dette devono avere<br />
un senso e, soprattutto, un'attinenza<br />
alla realtà, penso che il presidente<br />
Cambiaso, insieme al CdA abbiano<br />
bisogno di interrogarsi su questa scelta<br />
e chiedersi se, chiudere un occhio,<br />
perché di questo si tratta, su chi gioca<br />
alle slot sia la carta vincente per uscire<br />
dalla crisi, quasi a dire che "mal comune<br />
mezzo gaudio e se lo può fare il bar<br />
perché non farlo anche al casinò?". Ci<br />
sono due modi per affrontare la concorrenza:<br />
quello di cercare di essere<br />
migliori ed elevarsi a livelli superiori<br />
o scimmiottare il comportamento<br />
dell'altro.<br />
Io credo che i casinò debbano continuare<br />
ad esistere ed essere l'unico<br />
luogo destinato a gestire il gioco<br />
d'azzardo, proprio per gli standard<br />
di sicurezza e di alta professionalità<br />
che riescono ad offrire, a partire dal<br />
momento in cui il cliente si presenta<br />
a quella soglia. Quanto alla "giacca e<br />
camicia" di cui parla l'ottimista Vittorio<br />
Ravà, vorrei chiedergli dove li vede<br />
questi "elegantoni" perché, soprattutto,<br />
in estate, calzoncini, pinocchietto,<br />
tute da ginnastica e infradito la fanno<br />
da padroni, sempre in un'ottica di fare<br />
grossi numeri con le presenze a scapito<br />
della clientela d'alto profilo che si sente,<br />
invece, "infastidita" da questo atteggiamento.<br />
Anche quello dell'abbigliamento<br />
è una tema "caldo" e i signori di<br />
Federgioco forse fingono di dimenticarsene<br />
ma, in realtà, lo sanno bene.
ROyAL hOTEL.<br />
L'ALBERGO DEI VIP<br />
A SANREMO<br />
di Gloria Celli<br />
Quando si parla di Sanremo<br />
il pensiero corre inevitabilmente<br />
al Festival<br />
della Canzone italiana,<br />
quasi che la graziosa<br />
cittadina matuziana fosse "condannata"<br />
a brillare una sola settimana all'anno,<br />
per poi tornare ad essere una località<br />
di vacanza come tante altre, senza<br />
infamia e senza lode, poco appetibile<br />
per i giovani, al contrario della vicina<br />
Costa Azzurra, meta definita "cool"<br />
per antonomasia. Per me che la amo<br />
da sempre, Sanremo è un turbinio di<br />
emozioni che si identifica con la quiete<br />
dopo la tempesta, ma anche la carica<br />
d'energia dopo la stanchezza e l'eccitazione<br />
dopo la noia. E a Sanremo il<br />
mio luogo del "buen retiro" ha un solo<br />
nome: Royal Hotel. L'albergo, frequentato<br />
da VIP e personaggi celebri di tutto<br />
il mondo, vanta una posizione strategica:<br />
immerso in un lussureggiante<br />
parco subtropicale con splendida vista<br />
sul mare, è situato a pochi passi dalle<br />
spiagge e dal centro città con il casinò,<br />
il celebre Teatro Ariston e le boutiques.<br />
La piscina esterna d'acqua di<br />
mare firmata Giò Ponti e la spiaggia<br />
privata offrono momenti di puro piacere<br />
ma, ancor più, il centro Wellness<br />
dotato di vasca idromassaggio, docce<br />
emozionali, hammam, vitarium e area<br />
[62]<br />
relax con angolo tisaneria è un gioiello<br />
di valore inestimabile, capace di rigenerare<br />
corpo e mente dopo un periodo<br />
di massimo stress. Le camere e suites,<br />
126 in tutto dislocate su 5 piani, mettono<br />
a disposizione del cliente tutto<br />
il comfort e l'eleganza che si possano<br />
desiderare e i ristoranti "Fiori di Murano",<br />
"Corallina" e "Il Giardino" offrono<br />
il top della cucina, grazie allo chef<br />
Giovanni Leone, al pasticcere Claudio<br />
Restelli e alla loro brigata. È difficile<br />
descrivere l'emozione di un soggiorno<br />
al Royal cercando di mantenere il<br />
distacco che il ruolo di "giornalista"<br />
impone e non farsi trasportare da un<br />
profondo senso di gratitudine per i<br />
sorrisi e il lavoro ineccepibile del suo<br />
personale, deferente e rispettoso nei<br />
modi quanto cordiale e generoso con<br />
il cliente. Già dall'arrivo, si ha la sensazione<br />
di entrare in un mondo speciale<br />
ed esclusivo, dall'auto presa in carico<br />
con grazia e cortesia, al check in "solare",<br />
fino all'incontro con il personale<br />
di Sala, i maitres e i camerieri che sono<br />
un po' angeli e un po' psicologi, capaci<br />
d'intuire gli stati d'animo della clientela,<br />
di cui ricordano ogni particolare<br />
e preferenza, da un soggiorno all'altro<br />
e di cui tutto comprendono, senza<br />
troppe parole e non perché aspirino<br />
JAMMA MAGAZINE | MERCATO
ad una lauta mancia, piuttosto perché<br />
la loro professionalità e la loro carica<br />
umana vanno oltre ogni aspettativa. E<br />
non è affatto "scontato" che un hotel 5<br />
stelle sappia così mirabilmente soddisfare<br />
i suoi ospiti, anzi, spesso è vero il<br />
contrario e i denari spesi per strutture<br />
di lusso capaci di regalare solo "status"<br />
e nessun piacere vengono frequentemente<br />
recriminati e rimpianti, con<br />
soggiorni mediocri accantonati poi<br />
come esperienza negativa. Realizzare<br />
un servizio per <strong>Jamma</strong> <strong>Magazine</strong> è<br />
stata una buona occasione per approfittare<br />
del pacchetto "140° Anniversario<br />
Royal Hotel" che comprende un<br />
upgrade, frutta e spumante in camera,<br />
aperitivo di benvenuto, cena per due<br />
persone, un trattamento Wellness e<br />
omaggio ricordo. Dopo una squisita<br />
cena al "Fiori di Murano", nel corso della<br />
quale abbiamo gustato un indimenticabile<br />
"riso pilaw al curry con gambery<br />
del Golfo", "astice in agrodolce" e<br />
"torta mimosa con fragole", abbiamo<br />
chiesto di visitare la cucina e congratularci<br />
con chef e pasticcere. Ci siamo<br />
trovati davanti due persone deliziose<br />
che lavorano al Royal da oltre 30 anni.<br />
Claudio Restelli tiene a raccontarci che<br />
il suo amore per la pasticceria è secondo<br />
soltanto a quello del bel canto e che<br />
da bambino si è esibito davanti al Papa<br />
ma, a parte questo rimpianto, ci parla<br />
con amore dei suoi anni al Royal, delle<br />
ricette antiche che ancora vengono<br />
scrupolosamente seguite, delle materie<br />
prime freschissime, selezionate<br />
ogni giorno, mentre farcisce il pan di<br />
Spagna che ha appena preparato e che,<br />
insieme a tante golosità, troveremo la<br />
mattina seguente a colazione. Lo chef<br />
Giovanni Leone narra dei suoi esordi,<br />
della gavetta "vera", dal pelar patate e<br />
lavare verdure, fino ai primi approcci<br />
con la cucina in senso stretto e ai piatti<br />
straodinari che da 35 anni prepara per<br />
i clienti del Royal, capaci di estasiare i<br />
palati più esigenti. Sono due belle persone,<br />
innamorate del loro lavoro, per-<br />
fettamente inserite in quella cornice di<br />
"efficienza e perfezione" tanto che viene<br />
quasi voglia di provocarle e indurle magari<br />
a trovare un difetto all'Hotel, qualcosa<br />
per cui lamentarsi, almeno come<br />
dipendenti. Niente da fare: l'orgoglio<br />
di far parte di quello staff, il rispetto<br />
per una direzione sensibile e attenta e<br />
l'ammirazione per la proprietà sono<br />
commoventi e non possono, in alcun<br />
modo, essere giudicati falsi e ostentati.<br />
Sentire queste attestazioni di stima da<br />
parte del personale è una carezza sul<br />
cuore perché soltanto chi riesce a creare<br />
un ambiente di lavoro che renda felici<br />
in primis i collaboratori può essere dichiarato<br />
davvero un "Numero Uno".<br />
Ecco allora l'occasione per scambiare<br />
quattro chiacchiere con il direttore, dr.<br />
Marco Sarlo, Manager capace, intelligente,<br />
abile comunicatore. Vogliamo<br />
stringergli la mano e dirgli "grazie" per<br />
la sua gestione. Lo facciamo non da<br />
"inviati speciali" che dovranno scrivere<br />
questo pezzo, ma da clienti che da<br />
anni tornano al Royal con la certezza<br />
di trovare l'accoglienza e la serenità che<br />
li rimetterà in pace con il mondo e ci<br />
sentiamo dei veri privilegiati perché, in<br />
quel preciso momento, non ci manca<br />
proprio nulla per essere felici. <br />
JAMMA MAGAZINE | MERCATO [63]
[64]<br />
JAMMA MAGAZINE | MERCATO
JAMMA MAGAZINE | MERCATO [65]
LA PIATTAFORMA<br />
V L T<br />
NOVOMATIC<br />
TOCCA QUOTA 20.000<br />
TERMINALI IN ESERCIZIO<br />
[66]<br />
Il successo di questo prodotto è<br />
totale. La VLT Novomatic è il risultato<br />
della grande esperienza maturata<br />
da Novomatic nel mercato<br />
globale. Inoltre, la politica del<br />
Gruppo prevede l'affiancamento al<br />
cliente nella messa in esercizio e,<br />
quindi, nella conduzione operativa<br />
del sistema, offrendo un sistema<br />
logistico integrato, un servizio<br />
clienti 24h al giorno per 365 giorni<br />
l'anno, assicurando business continuity<br />
e monitoraggio dei sistemi<br />
di gioco.<br />
nel nostro Paese delle comma 6B<br />
e l'adozione del decreto Abruzzo del 2009, ha<br />
permesso a tutta la filiera dell'automatico un<br />
salto di qualità importante, sia dal punto di vi-<br />
L'introduzione<br />
sta strettamente produttivo con l'introduzione<br />
fisica dei nuovi apparecchi, sia dal punto di vista gestionale<br />
e commerciale con l'attività svolta dai concessionari per la<br />
"messa a terra" degli apparecchi VLT, che toccano oggi le<br />
46.000 unità.<br />
Di queste quasi 20.000 sono le VLT Novoline in esercizio,<br />
JAMMA MAGAZINE | MERCATO
gestite in Italia dalla controllata Adria Gaming, mentre<br />
per altre 5.000 sono state già rilasciate le relative<br />
autorizzazioni e sono pronte, quindi, ad aggiungersi<br />
al totale degli apparecchi in esercizio. Così la quota<br />
complessiva di mercato per Novoline è vicina al 50%.<br />
Gli apparecchi sono nelle disponibilità di nove dei<br />
concessionari storici, ma presto anche altri soggetti<br />
aggiudicatari che hanno firmato le convenzioni di<br />
concessione nel marzo scorso potranno utilizzare gli<br />
apparecchi della piattaforma Novomatic. Salgono a<br />
dodici i soggetti che l'hanno scelta, per una diffusione<br />
dichiarata da Adria Gaming di quasi 7 videolotterie<br />
per sala su circa 3.000 sale dedicate.<br />
La realizzazione della piattaforma ha visto tutto l'impegno,<br />
il know-how e l'esperienza internazionale del<br />
Gruppo Novomatic spese non solo nella produzione<br />
e fornitura, ma anche e soprattutto nella creazione di<br />
una serie di servizi aggiuntivi a disposizione del cliente<br />
concessionario.<br />
"Abbiamo ideato e realizzato una serie di servizi di affiancamento<br />
al concessionario che sceglie le videolotterie<br />
Novoline. Noi siamo innanzitutto un fornitore,<br />
ma non ci fermiamo alla consegna dell'apparecchio e<br />
al suo collegamento alla piattaforma, perché crediamo<br />
nelle potenzialità attrattive della nostra VLT, la<br />
consideriamo una nostra creatura e vogliamo prendercene<br />
cura anche dopo averla fornita" – spiega<br />
Susanne Zimmerl, A.D. Adria Gaming.<br />
L'azienda Adria Gaming in Italia supera il ruolo tradizionale<br />
di produttore/fornitore e propone al mercato<br />
una soluzione "all in" integrando la piattaforma di<br />
successo di gioco della casa madre austriaca Novomatic,<br />
con un bouquet di servizi outsourcing a supporto<br />
del concessionario, affiancando il cliente fin dal primo<br />
momento e supportandolo non solo nello start up<br />
dell'apparecchio e del suo collegamento, ma anche in<br />
seguito.<br />
Il percorso parte fin dall'omologazione SoGeI e, dopo<br />
la contrattualizzazione, evolve in un vero e proprio<br />
supporto per arrivare alla certificazione del sistema<br />
e, quindi, dei giochi. Oltre a quelli conosciuti, di cui<br />
"Book of Ra" è considerato il fiore all'occhiello, ci sono<br />
10 giochi in attesa di omologazione in SoGeI e l'intera<br />
libreria della Novomatic in attesa di entrare nei<br />
cabinet.<br />
Una volta ottenute le certificazioni, il personale Adria<br />
Gaming si affianca al concessionario nella messa in<br />
esercizio e, quindi, nella conduzione operativa del<br />
sistema, offrendo un sistema logistico integrato, un<br />
servizio clienti 24h al giorno per 365 giorni l'anno,<br />
assicurando business continuity e monitoraggio dei<br />
sistemi di gioco, il tutto per consentire il perfezionamento<br />
del servizio che è possibile ottenere solo attraverso<br />
il controllo continuo delle dinamiche e dei<br />
problemi operativi.<br />
Dal punto di vista gestionale, invece, due sono gli<br />
apporti principali già operativi: la gestione dell'infrastruttura<br />
tecnologica del sistema di gioco e lo sviluppo<br />
di strumenti ad hoc per l'analisi e la gestione di<br />
esigenze di business del concessionario. <br />
JAMMA MAGAZINE | MERCATO<br />
[67]
SICUREZZA E<br />
GESTIONE<br />
DEL CONTANTE<br />
Nuovi 5 euro. Il Servizio di Assistenza Comesterogroup si fa in 4 per<br />
venire incontro alle esigenze dei propri clienti.<br />
La Banca Centrale Europea ha comunicato<br />
che a partire dal 2 maggio,<br />
verrà immesso in circolazione<br />
un nuovo taglio di banconote da<br />
5 euro. Il motivo principale del<br />
rinnovo delle banconote è la sicurezza. Le<br />
tecnologie sulla stampa delle banconote, si<br />
evolvono, infatti, rapidamente e la Bce ha<br />
studiato una nuova serie dotata di elementi<br />
di sicurezza nuovi e avanzati, in grado di offrire<br />
una maggiore protezione dalla falsificazione.<br />
Il biglietto da €5 è il primo della serie<br />
"Europa" a entrare in circolazione. Tutti gli<br />
altri tagli ovvero €10, €20, €50, €100, €200 e<br />
€500 verranno introdotti gradualmente nel<br />
corso dei prossimi anni. "Già dalla fiera Enada<br />
Rimini – spiegano da Comesterogroup -<br />
abbiamo predisposto una serie di azioni volte<br />
a semplificare il passaggio al nuovo taglio di<br />
banconote da parte dei nostri clienti".<br />
Campagna di rottamazione<br />
per i vecchi cambiamonete<br />
In occasione di Enada Comesterogroup ha<br />
lanciato la campagna di rottamazione "Incentiviamo<br />
la sicurezza", che prosegue ancora<br />
fino al 31 maggio. La promozione offre<br />
ai noleggiatori la possibilità di liberarsi dei<br />
vecchi cambiamonete e di ottenere uno sconto<br />
di 400 euro per acquistare i cambiavincite<br />
Comesterogroup già PRONTI per accettare<br />
i nuovi 5 euro. Rock e Swing sono, infatti,<br />
già disponibili con le nuove tarature EURO<br />
e sono in grado di discriminare i nuovi falsi<br />
che sono stati di recente immessi sul mercato.<br />
Non solo. Grazie alla loro facilità di aggiornamento<br />
direttamente in campo, Rock<br />
e Swing sono la soluzione ideale per gestire<br />
anche tutti gli aggiornamenti futuri richiesti<br />
dall'introduzione graduale di tutti i tagli<br />
euro nei prossimi anni.<br />
[68]<br />
JAMMA MAGAZINE | MERCATO
Supporto Tecnico online<br />
Il Servizio di Assistenza Tecnica Comesterogroup<br />
è a completa disposizione dei<br />
propri clienti, attraverso il form online<br />
(www.comesterogroup.it) e la mail dedicata:<br />
assistenza@comesterogroup.it., per<br />
rispondere a tutti i dubbi legati all'aggiornamento<br />
del parco macchine esistente.<br />
kit di aggiornamento<br />
per lettori<br />
I lettori di banconote Comesterogroup già<br />
in circolazione possono essere aggiornati<br />
con facilità tramite i pratici tool Da2Kit e<br />
Da3Kit. Il Da2Kit è un tool di programmazione<br />
per effettuare la programmazione,<br />
la configurazione e la diagnostica dei<br />
lettori di banconote tramite PC. Il Da3Kit<br />
permette di effettuare le stesse operazioni<br />
direttamente in campo, dopo aver scaricato<br />
e salvato i file necessari nella memoria<br />
interna del Da3Kit tramite PC. Entrambi<br />
i kit sono compatibili con i lettori di banconote<br />
modelli: NV9, NV9 USB, NV10,<br />
NV10 USB, NV11, NV200, BV20 e BV100.<br />
kit di Aggiornamento<br />
per cambiavincite<br />
I cambiavincite già in circolazione:<br />
Rock, Swing e<br />
Nexus PRO possono essere<br />
aggiornati attraverso il kit<br />
di aggiornamento semplificato<br />
composto da: firmware<br />
+ tarature aggiornate. <br />
MONETE EURO: LA SICUREZZA<br />
PASSA… DA RM5 hD<br />
Nel 2012 il numero di monete metalliche in euro falsificate<br />
ritirate dalla circolazione è cresciuto del 17 per cento, passando<br />
da 157.000 nel 2011 a 184.000 nel 2012. Commentando<br />
questi dati, la Banca Centrale Europea rivendica la centralità<br />
della lotta quotidiana ai falsi, attraverso interventi<br />
di natura legislativa, di analisi e di cooperazione in ambito<br />
tecnico e giudiziario, e l'importanza di installare su tutte<br />
le apparecchiature solo sistemi di accettazione e controllo<br />
certificati annualmente. La certificazione annuale, infatti,<br />
permette di verificare che i sistemi di pagamento sono in<br />
grado di riconoscere tutte le nuove monete false immesse<br />
sul mercato. "I test condotti dalla<br />
Banca Centrale Europea alla fine<br />
del mese di marzo" – fanno sapere<br />
da Comesterogroup – "hanno<br />
portato anche quest'anno al rinnovo<br />
della certificazione per tutte<br />
le nostre gettoniere". Durante<br />
i test sia la gettoniera elettronica<br />
RM5 HD sia la rendiresto RR6<br />
HD hanno, infatti, ottenuto una<br />
tasso di accettazione, per monete<br />
di valute diverse, del 100%,<br />
sia in termini di riconoscimento<br />
delle monete autentiche che di<br />
discriminazione dei falsi. Con<br />
JAMMA MAGAZINE | MERCATO<br />
questo risultato RM5 HD e RR6 HD hanno confermato di<br />
soddisfare pienamente le specifiche tecniche dichiarate, che<br />
sono vitali per la loro ampia diffusione su qualsiasi tipo di<br />
macchina: distributori automatici, macchine da gioco, apparecchiature<br />
e colonnine per l'autolavaggio, case dell'acqua…<br />
RM5 HD è la gettoniera più versatile della gamma:<br />
è disponibile in diverse versioni e configurazioni meccaniche,<br />
per soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di apparecchiatura<br />
che necessita di un sistema veloce e affidabile di<br />
riconoscimento delle monete. RR6 HD è la gettoniera rendiresto<br />
a 6 tubi che offre straordinaria sicurezza e flessibilità<br />
di gestione ed è l'unica rendiresto<br />
sul mercato ad essere in possesso<br />
del rinnovo della certificazione.<br />
Le gettoniere RM5 HD sono presenti<br />
anche nell'equipaggiamento<br />
di tutte le apparecchiature Comesterogroup:<br />
i cambiamonete e<br />
cambiavincite, le casse automatiche,<br />
i sistemi di attivazione e comando<br />
e gli start lavaggi. Grazie<br />
all'omologazione delle gettoniere<br />
HD, Comesterogroup può quindi<br />
continuare ad offrire una garanzia<br />
di massima sicurezza e affidabilità,<br />
per tutta la propria gamma. <br />
[69]
GOLDBET:<br />
IL 2013 è L'ANNO<br />
DELLE CONFERME IN<br />
CASSAZIONE<br />
è l'anno delle conferme: dopo una serie di successi nei tribunali italiani<br />
ottenuti nel 2012 e scaturiti dall'importante risultato ottenuto<br />
presso la Corte di Giustizia Europea con l'ordinanza Zungri, il 2013 si<br />
è aperto con grandi soddisfazioni e si sta confermando un momento<br />
importante per l'azienda austriaca.<br />
Il Supremo Organo di giudizio<br />
interno, la Corte di Cassazione,<br />
rivedendo e mutando l'orientamento<br />
espresso nel 2010,<br />
ha reso una serie di pronunce<br />
[70]<br />
favorevoli per GoldBet che confermano<br />
l'applicabilità dei principi della<br />
sentenza Costa Cifone al bookmaker<br />
austriaco riconoscendone le discriminazioni<br />
subìte. Il caso GoldBet è ap-<br />
prodato in Cassazione a gennaio e da<br />
allora per ben 3 volte i Supremi Giudici<br />
della 3 Sezione Penale, in Collegi di<br />
composizione parzialmente differente<br />
nei diversi casi esaminati, hanno<br />
espresso valutazioni simili e sempre<br />
più articolate e complete sull'operato<br />
dell'azienda austriaca in Italia: il tassello<br />
che ha coronato e permesso questi<br />
successi è come detto l'ordinanza<br />
della Corte di Giustizia Europea sul<br />
caso Zungri, un provvedimento in<br />
cui esplicitamente la CGE estende a<br />
GoldBet la Costa-Cifone.<br />
Particolarmente rilevanti in questo<br />
senso le motivazioni della sentenza<br />
della Cassazione sul caso Antelli, rese<br />
note a marzo, e invocate con forza<br />
dalla Procura Generale, che testualmente<br />
recita: "(…) con l'ordinanza del<br />
16.2.2012, la Corte (il riferimento è<br />
alla Corte di Giustizia Europea, ndr)<br />
ha testualmente affermato che, riguardando<br />
persone che agivano per conto<br />
di una società affiliata alla Stanley,<br />
quel procedimento si inseriva in un<br />
contesto, di fatto e di diritto, identico<br />
JAMMA MAGAZINE | MERCATO
a quello su cui si era pronunciata quella stessa Corte nella<br />
causa Costa/Cifone. Tuttavia il discorso doveva essere<br />
esteso anche alla ricorrente Zungri che aveva operato per<br />
conto della società austriaca GoldBet Sportwetten GmbH<br />
perché, al pari della società di diritto inglese Stanley, anche<br />
la GoldBet non aveva partecipato alle gare indette nel 2006<br />
dall'AAMS". Sono stati analizzati anche altri elementi che<br />
il pool legale ha portato avanti negli ultimi anni e in cui<br />
l'azienda ha sempre creduto: stiamo parlando della discriminazione<br />
subìta da GoldBet per l'applicazione dell'art.<br />
23 comma 3 dello Schema di Convenzione all'epoca del<br />
Bando Bersani, con la conseguente decadenza delle concessioni<br />
acquisite dalla Totobetting srl., società partecipata<br />
e quindi diversa da quella austriaca. Su questo elemento<br />
è intervenuta con precisione e dovizia l'ultima sentenza,<br />
al momento depositata, emessa dalla Corte di Cassazione<br />
sul caso GoldBet, la "Chiappini" che, nel ripercorrere le<br />
motivazioni di un'ordinanza del Tribunale di Alessandria<br />
impugnata dal Procuratore della Repubblica con il supporto<br />
di una memoria di Stanleybet, ha analizzato proprio<br />
il passaggio relativo alla decadenza delle concessioni: "Essendo<br />
la disposizione di cui all'art. 23 co. 3 dello schema di<br />
convenzione non conforme (per difetto di chiarezza, precisione<br />
ed univocità) ai principi comunitari ed in particolare<br />
agli artt. 43 e 49 CE – si legge nella sentenza – i giudici del<br />
Riesame hanno ritenuto che dovesse considerarsi illegittimo<br />
il diniego di autorizzazione ex art. 88 Tulps. Correttamente,<br />
pertanto, il Tribunale ha disapplicato, anche nei confronti<br />
di GoldBet, la disciplina contenuta nell'art. 4 della<br />
legge 13.12.1989 n. 401".<br />
JAMMA MAGAZINE | MERCATO<br />
Altri due elementi confermano la forza dell'azienda austriaca.<br />
Il primo certamente riguarda i controlli a cui si è<br />
sottoposta: oltre ai rigidi controlli delle autorità austriache<br />
sono molto importanti quelli che hanno portato all'ottenimento<br />
della concessione di gioco da parte della partecipata<br />
Totobetting nel 2006. Ma lo sono altrettanto, perché<br />
più recenti e adeguati ai tempi e alle nuove disposizioni,<br />
quelli che proprio nel 2012 hanno consentito a GoldBet di<br />
partecipare al Bando che ha messo a gara 2.000 diritti per<br />
la raccolta di gioco. Sono controlli societari che GoldBet<br />
ha sostenuto e superato con il passaggio delle diverse fasi<br />
di espletamento della gara.<br />
Non è tutto perché nei casi pervenuti in Cassazione accanto<br />
alla difesa di GoldBet si sono ritrovate le memorie di<br />
tono opposto presentate da Snai (in qualità di concessionario<br />
dello Stato) e da Stanleybet (che invece sostiene ancora<br />
la propria unicità nella discriminazione nell'accesso<br />
al mercato italiano) che hanno tentato invano di condurre<br />
la Suprema Corte a pronunciarsi in modo diametralmente<br />
opposto rispetto a quanto sostenuto dalla difesa di<br />
GoldBet.<br />
La battaglia legale e, in questi casi, i successi ottenuti dalla<br />
difesa dell'azienda austriaca, sono ancor più soddisfacenti<br />
proprio per aver visto confermate per ben tre volte in soli<br />
quattro mesi le tesi difensive di GoldBet presso la Suprema<br />
Corte che suggellano le pronunce positive di oltre 100 tribunali<br />
sul territorio nazionale.<br />
Un plauso particolare va ancora una volta al grande lavoro<br />
di squadra che l'azienda sta conducendo con lo sguardo<br />
sempre in avanti verso traguardi ancora più grandi. <br />
[71]