Oltre 600 cavalli - All Ferraris

Sandown Park, 25 febbraio 1968. Jimmy
Clark prima del via dell’Australia Grand
Pix. Dopo 55 giri tiratissimi dall’inizio
alla fine, il pilota della Lotus precede sul
traguardo per un solo decimo di secondo
la Ferrari di Amon. Con quattro vittorie
su otto Gran Premi, lo scozzese si
aggiudica la Tasman Cup. Ma il
neozelandese di Maranello è stato il suo
più grande rivale.
1968
34 Tasmanian cup
Invercargill, 27 gennaio 1968. Bruce
McLaren con la corona d’alloro dopo la
sua vittoria al Teretonga Park Trophy.
Nel Gran Premio più bagnato del
campionato, la guida precisa e tecnica
del neozelandese costringe alla resa
anche il grande Clark, a disagio con
l’erogazione della potenza sulla pista
viscida.
magici anche per lo spettacolo
sportivo. Gli assi del volante
dell’epoca - Chris Amon, Jack
Brabham, Jim Clark, Dan
Gurney, Graham Hill, Denis
Hulme, Bruce McLaren, Jochen
Rindt, Pedro Rodriguez, Jackie
Stewart e John Surtees -
correvano quasi tute le
domeniche, passando da una
monoposto di Formula 1 o di
Formula Indianapolis a una
Sport-Prototipo per le corse di
endurance, non disdegnando di
correre anche nelle gare
Turismo di club organizzate in
qualche sperduta contea inglese
di provincia. Un contrasto aspro
e lungo, quello tra la piccola
fabbrica artigianale di Maranello
(l’accordo con la Fiat del 1969
era più tecnico che economico) e
il colosso automobilistico di
Dearborn, che nel 1967 si estese
anche alla Formula 1, con
l’ingresso della Ford come
costruttore di motori, sia pure
attraverso una engineering
inglese, la Cosworth di Mike
Costin e Keith Duckworth. Nel
1968 il duello tra la Ferrari e la
ricca e potente industria
motoristica americana approdò
infine nella Tasman Cup, un
campionato di Formula Libera
che si disputava nei primi due
mesi dell’anno sui circuiti
dell’Australia, della Nuova
Zelanda e della Tasmania. Il
challenge - la cui prima edizione
fu nel 1964 - derivava dalla
Formula Intercontinentale (da 2
a 3-litri di cilindrata), che era
stata istituita dal legislatore
sportivo nel 1961 per
permettere ai costruttori inglesi
di motori di Formula 1 (Aston
Martin, BRM, Coventry-Climax,
Vanwall) di potere continuare a
utilizzare in qualche maniera le
unità a 4 e 6 cilindri in linea di
2,5-litri realizzate per la
Formula 1 in vigore dal 1955 al