Oltre 600 cavalli - All Ferraris

Tasmanian cup I Dall’altra parte del mondo
Il mondiale d’inverno
N
ella storia delle
competizioni
automobilistiche gli anni
Sessanta hanno conquistato da
tempo il primato del decennio
più bello e interessante dello
scorso secolo, sia dal punto di
vista dell’evoluzione tecnica sia
da quello dello spettacolo
sportivo. Telai monoscocca,
alimentazione a iniezione
indiretta, testate plurivalvole,
aerodinamica, motori a
struttura portante, alettoni
stabilizzatori, trazione integrale,
camere di scoppio piatte e
pneumatici a sezione larga sono
stati nell’ordine i principali temi
tecnici affrontati dalla Formula 1
nei Gran Premi dal 1961 al 1970,
attraverso i due regolamenti
tecnici dei 1500 centimetri
cubici (1961-’65) e dei 3-litri di
cilindrata (1966-’70). Sempre in
tema di monoposto, è da
considerarsi epocale il
cambiamento avviato a
Indianapolis nel 1963 dalla
Lotus-Ford Mk28 di Jim Clark,
prima vettura di Gruppo 9
(Formula Libera) al mondo ad
abbinare un sofisticato telaio
monoscocca europeo a un grosso
e potente V-8 di 4,2-litri derivato
dalla produzione motoristica di
serie dell’industria americana.
Nelle corse di durata, gli anni
Sessanta sono stati invece
caratterizzati dall’adozione del
motore posteriore anche sulle
vetture più potenti,
dall’escalation delle cilindrate,
dalla forte evoluzione
aerodinamica e
dall’introduzione del cambio di
velocità automatico, oltre che
dalle testate plurivalvole e dalle
coperture a sezione larga. Ma il
fatto clou delle gare di resistenza
dell’epoca fu lo scontro tra la
Ferrari e la Ford, che diede vita
alla famosa Guerra dei quattro
anni (1964-’67). Furono anni
32 Tasman cup
Testo
Paolo Marasca
Foto
Archivio Piemme Communication