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ecensioni e segnalazioni<br />
38 notiziariobibliografico55<br />
zione delle statue che la decorano. In tale<br />
discorso attributivo si inseriscono anche i<br />
Bregno, senza però riuscire ad apporre prove<br />
documentarie che attestino la loro collaborazione.<br />
Dati storici si evidenziano, invece,<br />
per l’attribuzione del monumento funebre<br />
dei Foscari, riferito con relativa certezza<br />
ai fratelli lombardi, grazie all’iscrizione di<br />
un’epigrafe riprodotta da Marco Sebastiano<br />
Giampiccoli in un’acquaforte del 1777. La<br />
stampa di Giampiccoli è analizzata dall’autrice<br />
nel quinto ed ultimo capitolo del volume,<br />
che segue un quarta parte del testo dedicata<br />
alle proposte attributive intorno ai<br />
Bregno emerse, a partire dai primi del Novecento,<br />
negli studi critici di Venturi, Mariacher,<br />
Pincus, Schulz, Stefanac e Wolters.<br />
| Giovanna Ficarazzi |<br />
<br />
Arte, storia, restauri della Basilica di San<br />
Marco a Venezia. La facciata nord, Venezia,<br />
Procuratoria di San Marco - Marsilio, 2006,<br />
8°, pp. 96, ill., s.i.p. (Quaderni della Procuratoria.<br />
Arte, storia, restauri della Basilica di<br />
San Marco a Venezia).<br />
I “Quaderni della Procuratoria”, diretti da<br />
Irene Favaretto, nascono con l’intento di<br />
documentare con scadenza annuale l’attività<br />
di restauro a San Marco. <strong>Il</strong> primo numero,<br />
dedicato ai lavori di ripristino della facciata<br />
nord, raccoglie i saggi di esperti e studiosi,<br />
corredati da una ricca sezione iconografica<br />
a colori.<br />
Antonio Niero, in Un messaggio di pietra.<br />
Tra pietà popolare e pietà dotta, illustra i rilievi<br />
del XIII secolo sul tema della protezione<br />
dalle acque (San Michele, San Cristoforo,<br />
San Giovanni Evangelista, Vergine della Fonte)<br />
e sulla glorificazione della Repubblica (Sacrificio<br />
di Isacco, Etimasia, trono con scudo e<br />
agnello tra dodici pecorelle e due palme,<br />
Ascesi di Alessandro Magno). Seguono <strong>Il</strong> restauro<br />
della facciata nord..., di Ettore Vio,<br />
L’esperienza del restauratore, di Ettore Vio<br />
e Ottorino Nonfarmale, La terrazza nord...,<br />
di Ettore Vio e Roberto Bianconi.<br />
Renata Codello commenta Soprintendere al<br />
restauro di un’opera; Mario Piana tratta <strong>Il</strong> restauro<br />
del portale maggiore della facciata ovest;<br />
Claudio Menichelli <strong>Il</strong> restauro della facciata<br />
sud; Simonetta Minguzzi La facciata settentrionale...;<br />
Guido Tigler La maestranza della<br />
porta dei Fiori e gli interventi di decorazione<br />
scultorea promossi a San Marco dai dogi Morosini<br />
(1249-1253) e Zen (1253-1268); Manfred<br />
Schuller e Karin Uetz San Marco alla luce<br />
dell’archeologia dell’architettura. Primi risultati<br />
di Bauforschung alla facciata settentrionale;<br />
Maria Da Villa Urbani La tomba Manin.<br />
Concludono il volumetto le rubriche Conservazione,<br />
Restauri e Analisi, a cura di Ettore<br />
Vio, di Lorenzo Lazzarini, della Redazione.<br />
| Marilia Ciampi Righetti |<br />
<br />
La Madonna dalle mani forate, fontana di<br />
vita. Iconografie bizantine in San Marco, Venezia,<br />
Procuratoria di San Marco - Marsilio,<br />
2007, 8°, pp. 103, ill., s.i.p. (Quaderni della<br />
Procuratoria. Arte, storia, restauri della Basilica<br />
di San Marco a Venezia).<br />
Le “Madonne” con le mani forate, dalle quali<br />
sgorgava acqua pura come per Gesù, il Figlio,<br />
erano originariamente venerate come<br />
“fontane sacre” nell’antica Bisanzio. Oggi<br />
queste opere sono in gran parte disperse in<br />
vari musei europei e tutte, purtroppo, risultano<br />
essere state danneggiate irrimediabilmente<br />
dalla furia della violenza iconoclasta.<br />
Diversamente è accaduto per le “Madonne”<br />
di San Marco a Venezia: nella basilica marciana<br />
esistono infatti ben cinque rilievi con<br />
l’immagine della Madonna Blachernítissa rimasti<br />
intatti, di cui poco si sapeva, ma che<br />
sono stati riscoperti e studiati con acume da<br />
monsignor Antonio Niero, cui è dedicato il<br />
secondo volume dei “Quaderni della Procuratoria”<br />
intorno a questo nuovo capitolo degli<br />
intricati rapporti tra le città di Venezia e<br />
Bisanzio (Costantinopoli). Come nota nella<br />
sua breve presentazione Irene Favaretto,<br />
“procuratore di San Marco”, pur continuando<br />
i veneziani a venerare e a preservare le<br />
immagini delle “Madonne” oranti, il senso<br />
primigenio dell’iconografia bizantina non<br />
venne di fatto compreso e recepito (l’immagine,<br />
bisogna ricordarlo, era stata staccata<br />
dal suo contesto e privata della vasca dove ricadeva<br />
l’acqua). I fori delle mani furono<br />
quindi riempiti, in modo da non “urtare” la<br />
tradizione mariana locale, e solo dopo otto<br />
secoli si sarebbe stati in grado, ai giorni nostri,<br />
di scoprire la verità su queste figure.<br />
I “pezzi” erano giunti in laguna dall’Oriente<br />
tra il 1204 e il 1261, tempo di crociate, assai<br />
verosimilmente dal quartiere veneziano di<br />
Costantinopoli, per andare ad arricchire<br />
quella Basilica di San Marco che, con ogni<br />
probabilità, scrive Niero, si voleva rendere<br />
simile ad una nuova Santa Sofia, “cuore” di<br />
un novello impero bizantino. <strong>Il</strong> volume contiene<br />
saggi e contributi di Giorgio Orsoni,<br />
Irene Favaretto, Antonio Niero, Ennio Concina,<br />
Peter Schreiner, Niccolò Zorzi, Antonella<br />
Fumo, Annalisa Bistrot, Ettore Vio,<br />
Maria Da Villa Urbani. | Barbara Da Forno |