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ecensioni e segnalazioni<br />
immagini tratte da<br />
Atlante degli Anfibi e dei Rettili del Veneto<br />
34 notiziariobibliografico55<br />
Atlante degli Anfibi e dei Rettili del Veneto, a<br />
cura di Lucio Bonato, Giancarlo Fracasso,<br />
Roberto Pollo, Jacopo Richard, Massimo<br />
Semenzato, Portogruaro (VE), Associazione<br />
Faunisti Veneti - Nuovadimensione, 2007,<br />
8°, pp. 239, ill., s.i.p.<br />
<strong>Il</strong> volume illustra i risultati di una ricerca<br />
promossa dall’Associazione Faunisti Veneti,<br />
con la collaborazione di cultori della materia,<br />
e coordinata da esperti del settore. Si<br />
sono così aggiornate le conoscenze sulla<br />
distribuzione geografica di anfibi e rettili<br />
selvatici del Veneto e sui loro habitat nei<br />
corsi d’acqua, nei campi, negli stagni, nelle<br />
macchie boscose.<br />
Per ciascuna specie di anfibio o di rettile, oltre<br />
alla descrizione dettagliata, vengono presentate<br />
illustrazioni di ambienti e foto particolari,<br />
dalle quali risultano più evidenti le caratteristiche<br />
morfologiche del soggetto considerato.<br />
Vengono descritte le specie introdotte<br />
di recente e le esigenze di conservazione<br />
dei biotopi superstiti, allo scopo di ripristinare<br />
habitat alterati e di sensibilizzare nei confronti<br />
del patrimonio naturale del territorio.<br />
L’Atlante è senz’altro un’opera unica, dai<br />
contenuti scientifici rigorosi, frutto di studi<br />
effettuati in modo scrupoloso, e fornisce un<br />
panorama completo della sistematica, della<br />
distribuzione geografica e di quella altitudinale.<br />
Con quest’opera si è così quasi completato<br />
un panorama di ricerca che ha coinvolto<br />
le regioni italiane del settentrione.<br />
In particolare, la distribuzione geografica di<br />
ogni specie del Veneto è stata valutata in<br />
base al maggior numero di dati disponibili<br />
e integrata dall’analisi dei territori contigui,<br />
costituendo così un utilissimo archivio.<br />
A conclusione, nella Lista Rossa, sono indicati<br />
gli organismi a rischio di estinzione e<br />
quelli che vivono in territori definiti, richiamando<br />
così l’attenzione sul decremento che<br />
stanno subendo molte popolazioni di anfibi<br />
e di rettili del Veneto. | Franca Fabris |<br />
<br />
ROBERTO POLLO - ANDREA FERRARESE, La Riserva<br />
Naturale Palude Brusà-Vallette. Indagine<br />
naturalistica e storica sulle valli di Cerea,<br />
s.e. [Tip. Grafiche Stella di Legnago], 2007,<br />
8°, pp. 224 + carta all., ill., s.i.p.<br />
Cerea ha un’area valliva enorme lungo il fiume<br />
Menago, nella zona della pianura veronese.<br />
Con questo libro si è voluto offrire una<br />
conoscenza storica e di valorizzazione dell’ambiente<br />
di valle, con possibilità di pesca e<br />
di raccolta della preziosa canna palustre.<br />
La prima parte tratta la storia delle valli del<br />
Comune di Cerea che nell’Ottocento, con la<br />
bonifica, hanno ridisegnato la struttura del<br />
territorio. Purtroppo, è stata sostituita quasi<br />
ovunque la denominazione locale, legata a<br />
pittoreschi toponimi che spesso hanno richiesto<br />
indagini storico-archeologiche.<br />
Nel Medioevo la pianura veronese era ricoperta<br />
da boschi e paludi; successivamente,<br />
con l’incremento demografico, si ebbe il<br />
grande assalto ai boschi con la creazione di<br />
luoghi di caccia, pesca e allevamento. Le lotte<br />
per il possedimento delle terre del Comune<br />
di Cerea durarono fino al XVIII secolo<br />
e coinvolsero l’amministrazione della<br />
giustizia: il libro riporta una serie dettagliata<br />
di eventi registrati negli atti notarili – con<br />
tutte le controversie relative a vendite, acquisti<br />
e richieste di diritti che si protrassero<br />
per centinaia di anni – allegando mappe,<br />
scritti sulla zona e sull’abitato fino alla “prima<br />
età veneziana”.<br />
La riserva naturale Brusà-Vallette oggi è di<br />
proprietà comunale, mentre nella zona meridionale<br />
si trova, coltivata, una piccola parte<br />
di proprietà privata. La vegetazione della palude<br />
Brusà-Vallette con le varie specie idrofite,<br />
elofite, rizofite e pleustofite è illustrata<br />
da numerosi disegni e foto. Segue una dettagliata<br />
descrizione della fauna con i vari uccelli,<br />
i loro habitat, la rassegna sistematica<br />
delle specie accompagnata da splendide fotografie<br />
e da uno schema che indica i periodi<br />
migliori per l’osservazione nelle riserve e<br />
quando procedere al loro inanellamento.<br />
Viene quindi trattato lo studio dei pesci della<br />
zona, degli anfibi e dei mammiferi, con le<br />
varie specie e l’habitat in cui vivono.<br />
Completano il libro un approccio ecologico<br />
alla palude e alcuni suggerimenti per la gestione<br />
e conservazione dell’ambiente, con<br />
indicazioni utili per visitare questa eccezionale<br />
riserva naturale. Allegata, un’accurata<br />
carta descrittiva delle valli e dei beni comunali<br />
di Cerea. | Franca Fabris |<br />
lingua<br />
tradizioni<br />
Fiabe e racconti veronesi, raccolti da Ettore<br />
Scipione Righi, a cura di G. Viviani e S. Zanolli,<br />
Costabissara (VI), Angelo Colla Editore,<br />
2007, vol. III, 8°, pp. 691, e 38,00.<br />
Si conclude con il terzo e ultimo volume<br />
l’impresa della pubblicazione della “raccolta<br />
Righi” iniziata nel 2004 (cfr. “Notiziario<br />
Bibliografico”, n. 51, febbraio 2006): questi<br />
settanta racconti portano a duecentotrenta<br />
il totale delle “rosarie”, antico e suggestivo