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<strong>nb</strong> 55<br />

carlo goldoni:<br />

il teatro della vita<br />

Le celebrazioni promosse<br />

in occasione del terzo centenario<br />

della nascita del commediografo<br />

veneziano (1707-2007)<br />

Angelo Tabaro<br />

Segretario Regionale alla Cultura<br />

Trecento anni dalla nascita di Carlo Goldoni: il 2007 è stato periodo di celebrazioni<br />

goldoniane per il Veneto e per il mondo, un anno che, in particolare nella nostra<br />

regione, è stato accompagnato (fino a tutti i primi mesi del 2008) da un fitto programma<br />

che ha portato sul territorio decine di rappresentazioni sceniche, di storiche<br />

commedie, ma anche incontri, convegni, pubblicazioni, momenti di riflessione<br />

o approcci più sperimentali e innovativi all’arte del grande veneziano.<br />

La Regione del Veneto – che per commemorare “la ricorrenza di eventi o personalità<br />

che hanno segnato in modo rilevante la storia del Veneto, elevandone il prestigio<br />

e l’immagine a livello regionale, nazionale e internazionale” ha recentemente<br />

approvato una Legge Regionale (16 marzo 2006 n. 4) che prevede appositi comitati<br />

regionali per l’organizzazione di manifestazioni di carattere culturale – ha costituito<br />

un Comitato Regionale per le Celebrazioni del terzo centenario della nascita<br />

di Carlo Goldoni (1707-2007) e del secondo centenario della morte di Carlo Gozzi<br />

(1806-2006). Questo organismo ha avuto il compito di promuovere un denso<br />

calendario di eventi e spettacoli, elaborato in collaborazione con alcuni dei maggiori<br />

istituti teatrali e culturali del Veneto: il Teatro stabile del Veneto “Carlo<br />

Goldoni”, la Biennale di Venezia, la Fondazione Teatro La Fenice, il Circuito teatrale<br />

regionale Arteven, l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Inoltre sono state<br />

sostenute una serie di iniziative presentate da altri soggetti, come il Comune di<br />

Mirano, il Comune di Chioggia, La Piccionaia-I Carrara, il Teatro Stabile di Innovazione<br />

di Vicenza, l’Associazione Culturale Pantakin di Venezia, la Fondazione<br />

Aida di Verona. <strong>Il</strong> Comitato Regionale è risultato essere composto da nove docenti<br />

ed esperti come Manlio Pastore Stocchi (presidente), Carmelo Alberti, Cesare De<br />

Michelis, Giovanni Morelli, Gilberto Pizzamiglio, Paolo Puppa, Franco Rossi,<br />

Piermario Vescovo, Angelo Tabaro, dai tre consiglieri regionali Nereo Laroni, Raffaele<br />

Zanon e Andrea Causin, oltre a Maria Teresa De Gregorio (dirigente dell’Unità<br />

di Progetto regionale Attività Culturali e Spettacolo).<br />

Ma che cosa rimane della figura di Goldoni e della sua opera? Qual è la vera eredità<br />

di questo singolare “veneziano nel mondo”? E che cosa significa, oggi, ricordarlo e<br />

celebrarlo degnamente, senza cadere possibilmente nella tentazione dell’ovvio e<br />

nella riesumazione di luoghi comuni che spesso rischiano di offuscare la nostra<br />

visione del passato, di allontanare la grandezza di un personaggio, invece di restituirlo<br />

allo sguardo della nostra contemporaneità nei suoi tratti umani e artistici fondamentali<br />

e di ricostruirlo criticamente, come si conviene ad un classico della sua<br />

levatura? <strong>Il</strong> primo orizzonte da considerare è quello della complessità, della pluralità<br />

di un’opera non riconducibile a un unico schema di analisi. Come ha scritto lo<br />

studioso (e membro del Comitato) Carmelo Alberti, in una sua recente biografia goldoniana:<br />

“la storia artistica di Carlo Goldoni appartiene interamente alla sfera della<br />

teatralità ed è affidata ad una miriade di scritti, testi, opere, componimenti d’occasione,<br />

lettere e memorie, che costituisce di per sé un sistema complesso e che fin<br />

dagli esordi si proietta sulla scena. Con il progredire degli studi appare chiaro come<br />

l’avventura goldoniana non possa ridursi ad una formulazione univoca, e tanto<br />

meno ad un passaggio della storia della letteratura. Nella sua produzione confluiscono<br />

fattori tra di loro distinti e, insieme, convergenti; altrettanto variegata è la<br />

natura delle imprese a cui si dedica contemporaneamente Goldoni, ciascuna delle<br />

quali comporta un’azione continuativa di aggiustamento sul piano della poetica e<br />

sul terreno della codificazione. <strong>Il</strong> suo è l’itinerario di un intellettuale settecentesco,<br />

che intende affermare la coerenza del mestiere teatrale nell’ambito della società<br />

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