Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
moscardino (Muscardinus avellanarius speciosus) e il quercino<br />
Anche se possono avere delle somiglianze con i roditori, gli In-<br />
16 (Eliomys quercinus), entrambe specie ritenute vulnerabili. Il quer- 16<br />
settivori sono mammiferi con una ecologia completamente diversa. 16<br />
Moscardino.<br />
cino, come ci dice il nome, ama gli ambienti boscosi di quercia. Di<br />
abitudini notturne, ricerca frutta, semi e germogli. Il moscardino è<br />
il più piccolo Gliride, arboricolo, frequente in cespuglieti e arbu-<br />
steti dell’Appennino. Anche lui di abitudini crepuscolari e notturne,<br />
ricerca frutti di bosco, nocciole e<br />
germogli.<br />
Altra Famiglia, quella dei Micro-<br />
tidi, comprende le arvicole, roditori<br />
distinguibili dai topi per la testa toz-<br />
za, il muso arrotondato e la coda<br />
corta, individuabili spesso per le<br />
innumerevoli gallerie che scavano<br />
<strong>nel</strong> terreno. L’arvicola rossastra (Clethrionomys glareolus) vive<br />
nei boschi, ricchi di sottobosco, fino ai 2.000 metri. Crepuscolare,<br />
ricerca semi, frutta e insetti. In zona si registra anche la presenza<br />
Piccolo topo selvatico sorpreso <strong>nel</strong>la neve<br />
dell’arvicola di savi (Microtus savi).<br />
Riscuotono meno simpatia i<br />
topi, forse perché generalmente<br />
associati a malattie e pestilenze. I<br />
topi che abitano il bosco sono pic-<br />
coli animaletti selvatici che abitano<br />
i nostri monti, timorosi e sempre<br />
intenti a ricercare qualche seme da<br />
mangiare o da nascondere in piccole cavità. Ad esempio il topo<br />
selvatico (Apodemus sylvaticus), un Muride con corpo slanciato,<br />
muso affilato, coda lunga e collo giallo-bruno, che si distingue dal<br />
topo selvatico collo giallo (Apodemus flavicollis) che invece ha<br />
dimensioni leggermente superiori e una piccola macchia giallastra<br />
Si tratta di animali di piccole dimensioni; molti dei quali compiono<br />
vita prevalentemente fossoria. Comprendono specie quali crocidu-<br />
ra, riccio, talpa e toporagno, tutte accumunate da un muso più o<br />
meno affilato, denti appuntiti (alcuni sono spietati predatori!), occhi<br />
piccoli, zampe piuttosto corte con<br />
cinque dita munite di unghie più<br />
o meno sviluppate. In prevalenza<br />
sono plantigradi o semiplantigradi.<br />
Si muovono soprattutto <strong>nel</strong>le ore<br />
notturne, quando vanno alla ricer-<br />
ca di insetti, talvolta di frutti o uova<br />
e nidiacei, grazie all’olfatto e al tat-<br />
to molto sviluppati. Della Famiglia dei Soricidi diffusi <strong>nel</strong>l’area vi<br />
sono il toporagno (comune, appenninico, nano, etrusco, acquatico<br />
di Miller e d’acqua) e la crocidura (dal ventre bianco e minore).<br />
Il toporagno italico od appen-<br />
ninico (Sorex samniticus) risente di<br />
varie forme di inquinamento. Altra<br />
specie, difficilmente distinguibile<br />
dal toporagno italico, è il topora-<br />
gno comune (Sorex araneus).<br />
Per questo motivo non si conosce<br />
la reale distribuzione italiana di en-<br />
trambe le specie. Dai dati presenti sembra però che il toporagno<br />
comune preferisca gli ambienti montani, umidi, e ricchi di copertura<br />
vegetale. Entrambi manifestano i caratteri tipici dei Soricidi: muso a<br />
punta, occhi piccoli, olfatto e udito ben sviluppati. I toporagni sono<br />
dei predatori instancabili.<br />
Riccio europeo<br />
Toporagno comune<br />
102 sulla gola.<br />
Della Famiglia dei Talpidi, il territorio ospita la talpa europea 103