Percorso Biodiversità nel Complesso demaniale Giogo-Casaglia
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corre da un ramo all’altro con grande agilità. È molto comune <strong>nel</strong>le<br />
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Alpi e <strong>nel</strong>l’Appennino così come in alcune aree boschive collinari, 16<br />
Scoiattolo rosso.<br />
PICCOLI ANIMALI del bosco<br />
il punto informativo è posizionato lungo il sentiero,<br />
in prossimità del bosco di faggio<br />
Spesso chi ama andare nei boschi spera sempre di avere una<br />
giornata fortunata e di poter ammirare gli animali più maestosi e<br />
conosciuti, senza pensare che molti altri animali selvatici e ap-<br />
parentemente meno significativi, popolano le nostre montagne,<br />
numerosi e indisturbati. Eppure può regalare un emozione anche<br />
imbattersi in un ghiro, un riccio o in una lepre.<br />
Tra i più piccoli abitanti del bosco appenninico molti apparten-<br />
gono all’Ordine dei Roditori e differiscono tra loro per le dimensio-<br />
ni, da medie a molto piccole, con forme estremamente variabili, e<br />
adattate a condizioni di vita terrestri o sotterranee: arvicole, ghi-<br />
ri, scoiattoli, quercini, moscardini e topi selvatici. Frequenti sono<br />
anche Insettivori come il riccio, la<br />
talpa o il toporagno.<br />
I roditori sono accumunati da<br />
un importante carattere comune:<br />
un solo paio di denti incisivi supe-<br />
riori e inferiori, forti, robusti e a cre-<br />
scita continua. In genere ricercano<br />
semi, ma alcune specie hanno die-<br />
te esclusivamente erbivore oppure più ampie e varie, comprenden-<br />
do insetti e gemme. Impronta: i piedi anteriori e posteriori sono in<br />
genere provvisti di cinque dita munite di unghie. Sono plantigradi<br />
o semiplantigradi.<br />
Lo scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) è, tra le specie sopra<br />
anche se in alcune zone risente della competizione con lo sco-<br />
iattolo grigio, specie introdotta dall’uomo, e della frammentazione<br />
delle aree boschive. Avendo abitudini diurne e frequentando parchi<br />
urbani, giardini e soprattutto i boschi non oltre i 2.000 metri s.l.m.,<br />
è facile osservare questo agilissimo animale mentre corre e salta<br />
velocemente su e giù per i tronchi degli alberi. Abile arrampicatore<br />
utilizza infatti l’ampia coda come stabilizzatore e le dita aperte per<br />
attutire l’atterraggio. La sua presenza può essere altrimenti rileva-<br />
bile dalle impronte o dai resti di cibo: pigne, noci e nocciole aperte<br />
a metà grazie ai potenti incisivi e mangiucchiate. Impronta e trac-<br />
cia: piede anteriore con quattro dita e posteriore con cinque dita.<br />
Muovendosi prevalentemente a terra a balzi, la traccia appare con<br />
il segno delle quattro zampe ravvicinate con le orme più indietro<br />
delle due zampe anteriori.<br />
Della Famiglia dei Gliridi, è par-<br />
ticolarmente frequente in questi<br />
boschi il ghiro (Glis glis). Viene no-<br />
toriamente associato alle persone<br />
dormiglione: è infatti, tra i roditori,<br />
quello che trascorre il periodo di<br />
letargo più lungo, fino a sei mesi.<br />
Il ghiro è legato alla presenza di aree forestali di una certa esten-<br />
sione ricche di piante mature con frutti abbondanti e cavità naturali<br />
idonee alla nidificazione e al periodo di letargo che si protrae da<br />
novembre all’inizio di maggio, a seconda della zona. Ama coloniz-<br />
zare case e rifugi montani, dove procura seri danni. Di notte è facile<br />
sentirne lo squittio dagli alberi. Impronta e traccia: simile a quella di<br />
uno scoiattolo ma più piccola.<br />
Pina rosicchiata da uno scoiattolo.<br />
100 citate, forse la più conosciuta e amata. È facile osservarla mentre<br />
Altri piccoli Gliridi presenti <strong>nel</strong> <strong>Complesso</strong> Demaniale sono il 101